Dovrebbero operarmi lunedi. Grazie agli affetti, agli antidolorifici, ai libri che sto leggendo, all'amore per la vita, alla voce di mia moglie, al sorriso di mia figlia, ai peluche regalati e appesi al comodino, forse non andrò fuori di testa.
Dovrebbero operarmi lunedi. Grazie agli affetti, agli antidolorifici, ai libri che sto leggendo, all'amore per la vita, alla voce di mia moglie, al sorriso di mia figlia, ai peluche regalati e appesi al comodino, forse non andrò fuori di testa.
Scritto alle 18:51 nella attualità, auguri, persone, salute | Permalink | Commenti (20) | TrackBack (0)
Da un paio di giorni sto leggendo un romanzo importante, denso e pesante (nel senso di "opera di grande peso letterario e umano"): LA PESTE di Albert Camus, un autore a cui mi sto (in ritardo, in colpevole ritardo) avvicinando sempre più. A Orano, nell'Algeria francese, attorno al 1947, arriva un'epidemia di peste. Il libro racconta la resistenza, spoglia e antiretorica, priva di eroismi e romanticherie, di chi combatte contro la malattia. Descrizioni di lancinante lirismo, dialoghi secchi e spesso filosofici, aforismi su cui tornare e ritornare, lampi di grottesco (il vecchio che sputa ai gatti, Grand che da anni lavora alla prima pagina di un proprio romanzo), ritmo lento ma colmo di fascino. Nella peste non c'è solo la peste, ma la metafora del male. Il protagonista, il dottor Rieux, dice: "E' un'idea che può far ridere ma l'unica maniera di lottare contro la peste è l'onestà"
Nemmeno 250 pagine, un capolavoro.
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Sono Tatjana, visto che Luciano e Idefix hanno difficoltà a scrivere. La prossima settimana, sarà operato al Rizzoli di Bologna, per un intervento complicato. Cos'è che ha? Un tumore (ci rifiutiamo di definirlo con giri di parole che non cambiano la sostanza). Osseo, al bacino, dalle parti della cresta iliaca.
Luciano mi chiede di salutarvi tutti quanti dicendovi che sa benissimo quanto il vostro affetto gli sia prezioso.
Scritto alle 16:35 nella auguri, salute | Permalink | Commenti (39) | TrackBack (0)
Sono Tatjana. Luciano non sta bene e pure il suo Idefix ne risente. Vuole dirvi qualche cosa: nelle prossime settimane lo attende un intervento chirurgico molto difficile. Più di tutto però ci tiene a far sapere a tutti voi quanto gli siete preziosi e quanto avverte la vostra presenza. Dice, e conoscendolo so che non esagera, che fra i tanti tasselli preziosissimi della sua vita e nelle inidispensabili munizioni che in questo periodo gli servono per combattere, ci siete anche voi e Idefix. Sapete quanto ama la vita e sappiate che voi ne siete parte, vi ringrazia per quanto gli avete dato in questi anni. E, ACCIDENTI!!!!!. anche per quanto gli darete nei prossimi, quando sarà guarito. Io gli sto vicinissima e gli comunico che ci siete anche voi.
Scritto alle 08:34 nella persone, salute | Permalink | Commenti (56) | TrackBack (0)
ieri mi ha fatto un grandissimo piacere seguire, anche se dal letto d'ospedale, le manifestazioni e iniziative individuali:
centinaia e centinaia e centimaia di migliaia di donne e uomini (bellissimi perchè non omologate/i, fiere/i come sono della dignità propria e dell'intero paese) che chiedevano le dimissioni. E Infatti stamattina (dopo la medicazione) mi hanno dimesso. E adesso sono a casa. La biopsia si è rivelata una specie di serio intervento chirurgico: oltre al prelievo per l'esame istologico, l'eliminazione di un grosso ematoma che (in profondità) premeva sulle terminazioni nervose e i vasi sanguigni, dodici punti di sutura, stelle e stelline se mi muovo in modo maldestro. In attesa del risultato e della scintigrafia ossea, eccomi a casa.
E leggendo i giornali, vedendo le foto delle folle colorate e allegre a Milano, Torino, Roma, Trieste...mi dicevo che le cose stanno cambiando e che forse è in arrivo la rivoluzione della decenza, dell'onestà e della cultura. Uno striscione mi ha colpito in particolare: "Dante, Petrarca e l'amor cortese. No al Bunga Bunga che governa il paese" La plebe ipnotizzata e/o manigoldata che sostiene Berlusconi potrebbe mai concepire uno slogan così?
Scritto alle 20:57 nella attualità, auguri, Auto-lezioni, diritti, domande, donne, persone, politica, salute | Permalink | Commenti (29) | TrackBack (0)
Questo pomeriggio, mia moglie Tatjana lavorava. E così, anche su consiglio dei medici (la neoplasia preme su terminazioni nervose e vasi sanguigni) sono stato a letto. E grazie alla terapia antalgica ho riscoperto (dopo due mesi di sofferenze) il piacere di star disteso a leggere. Il dolore c'è sempre, lo sento distintamente, ma i farmaci ne hanno ridotto il volume a livelli sopportabili. Sto leggendo il primo volume della trilogia di Javier Marìas Il tuo volto domani. Se si superano le venti pagine iniziali, lentissime e analitiche (pare l'abbia fatto apposta per allontanare lettori frettolosi), il romanzo diventa avvincente. Certo: ai ritmi tipici di questo scrittore spagnolo, cadenze che (avvolgenti e circolari) scavano implacabili nella vita vissuta e nella vita ipotizzata, negli avvenimenti e nella loro risonanza nell'anima e nell'intelligenze del protagonista io narrante. Se si accettano le regole, i libri di Marìas possono essere stupendi e offrire improvvisi lampi di suspense e di mistero (la macchia di sangue sulle scale, il sotterraneo rapporto tra la vicenda narrata e Ian Fleming col suo 007 dalla Russia con amore, i segreti di molti personaggi), sempre sul filo di un intenso erotismo e di uno stile ricchissimo.
Scritto alle 19:22 nella attualità, auguri, Auto-lezioni, letture, Libri, salute | Permalink | Commenti (12) | TrackBack (0)
Su questo blog sono e siamo sempre stati sinceri. E dunque voglio continuare a esserlo. Poco fa sono stato dimesso dall'ospedale di Monfalcone, in attesa di martedì, quando entrerò in quello di Gorizia. Il mio problema era una fortissima lombosciatalgia (dal fianco giù giù fino al piede) dovuta (stando a una risonanza magnetica e a una radiografia) all'ernia al disco e a una necrosi della testa del femore. Ma la dottoressa Elena Ustulin, bravissima ortopedica dell'ospedale San Polo, non era convinta. E dunque mi ha fatto fare altri esami (nuova risonanza al'anca, tac con liquido di contrasto, radiografia del torace e altro ancora). Il risultato me l'ha comunicato lei mercoledì pomeriggio (erano le 16.00): attaccata al bacino, c'è una grossa (10 cm per 10 cm) neoplasia. Ieri mi ha visto il primario di ortopedia di Gorizia (specializzato in neoplasie dell'apparato scheletrico): mercoledì mi fa la biopsia e una scintigrafia ossea. E poi si capirà come intervenire. Intanto, aggiustata una adeguata terapia del dolore, mi hanno mandato a casa.
E sto sperimentando in modo aggressivo ciò che già sapevo: la vita è preziosa, bisogna assaporarla giorno per giorno e minuto per minuto, essere in due dà più forza, bisogna porsi obiettivi minimi e raggiungibili (gustarsi la cena di stasera, parlare con un'amica o un amico, comprare i quotidiani, prendere la pillola antalgica, versare il caffè nella tazza, stendersi immobili per mezz'ora per fare la risonanza...) in modo da affrontare un pezzo alla volta e non farsi sopraffare dagli eventi, l'amore dato e ricevuto in questi anni fa parte di noi e ci irrobustisce, il sistema sanitario pubblico sa essere bellissimo, bisogna ringraziare con sincerità chi ti assiste, mia moglie Tatjana è una donna solida e una compagna meravigliosa, ho amiche e amici che mi allargano il cuore, piangere dal dolore fisico senza vergognarsi può essere utile (ma è meglio quando la terapia contro il dolore viene trovata), scrivere un diario aiuta, leggere illumina le notti insonni, sapere è meglio che brancolare nel buio, si può ridere anche nelle difficoltà. E tante altre cose ancora.
Insomma, con voi sarò onesto. Però (sia chiaro) il blog parlerà anche di altro.
Scritto alle 19:07 nella attualità, auguri, Auto-lezioni, persone, salute | Permalink | Commenti (41) | TrackBack (0)
Ha dichiarato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:
"Ho avuto nei giorni scorsi fondati motivi per esprimere allarme di fronte al moltiplicarsi ed acuirsi di conflitti che travalicano l'ambito politico ed investono le istituzioni. La fondatezza di tale allarme è stata da più parti riconosciuta, il che è da considerarsi positivo se prelude a uno sforzo generale per abbassare i toni"
Scritto alle 11:43 nella attualità, banalità, persone, politica, salute | Permalink | Commenti (8) | TrackBack (0)
I vertici PD sposano Marchionne e in dote gettano la Costituzione nel wc, l'assassino Battisti festeggia con Lula, lo scrittore Boris Pahor dice cazzate xenofobe, Belpietro finalista (con Minzolini, Feltri, Fede, Vespa, Rondolino, Polito, Signorini, Facci e Giovanni Masotti) per il Peggior Giornalista 2010.
E io non mi sento molto bene (ernia al disco, lombosciatalgia, acuta sindrome da Italia berlusconizzata)
Scritto alle 13:13 nella attualità, auguri, persone, politica, salute, Sistema mediatico, Televisione | Permalink | Commenti (11) | TrackBack (0)
Il quotidiano Libero pubblica oggi un articolo di fondo (nel vero senso della parola) del proprio direttore Maurizio Belpietro. Col titolo "Su Gianfranco iniziano a girare strane storie...", si riporta suggerisce vocifera spettegolezza quanto segue:
Per fini propagandistici, Gianfranco Fini avrebbe pensato di organizzare contro di se un falso attentato. La cui esecuzione dovrebbe scattare ad Andria, durante una visita istituzionale del presidente della Camera. Specifica Belpietro: "Fini si sarebbe rivolto a un manovale della criminalità locale, promettendogli 200mila euro". L'importo comprenderebbe "il silenzio sui mandanti, ma anche l'impegno di attribuire l'organizzazione dell'agguato ad ambienti vicini a Berlusconi, così da far ricadere la colpa sul presidente del Consiglio". Secondo il direttore di Libero, "l'operazione punterebbe al ferimento di Fini e dovrebbe scattare in primavera, in prossimità delle elezioni, così da condizionarne l'esito".
Scritto alle 13:06 nella attualità, domande, letture, persone, politica, salute | Permalink | Commenti (12) | TrackBack (0)
Quando le donne della destra italiana paiono aver raggiunto il fondo, arrivano queste fenomenesse a scavare. La vicepresidente del Senato (la leghista Rosi Mauro) oggi cosa s'era fumata di tanto cattivo? Un cannone di sgarbite a la russa, con borghezjiana tagliata da gasparrina e alessandramussolinina?
Ecco l'agghiacciante filmato: Donne orribili: Rosi Mauro della Lega
Scritto alle 23:19 nella attualità, domande, donne, persone, politica, salute | Permalink | Commenti (18) | TrackBack (0)
Napoli rifiuta di smaltire i leghisti.
Scritto alle 21:15 nella attualità, persone, politica, salute | Permalink | Commenti (26) | TrackBack (0)
Le associazioni pro-vita (che nome balordo...come se Piergiorgio Welby o Peppino Englaro fossero pro-morte) la stanno spuntando: molto probabilmente avranno possibilità di replica nella quarta e ultima puntata della trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano 'Vieni via con me' che andrà in onda lunedì 29 novembre.
Io trovo del tutto perversa e per nulla liberale quest'idea secondo cui: se io dico dispari, i sostenitori del pari hanno diritto alla replica sullo stesso giornale o trasmissione o medium. Un conto è se io disparista do una notizia falsa che riguarda i paristi: in questo caso, hanno pieno diritto alla rettifica. Ma se io esprimo la mia opinione oppure racconto una storia, perchè mai devo cedere il mio spazio anche a chi la pensa in modo opposto? La democrazia è dare a chiunque il diritto di parola ma non significa affatto che questo diritto si possa o si debba esercitare contemporaneamente. La fissazione del contraddittorio sempre e comunque è frutto di una concezione malata e autoritaria del libero confronto. Tanto più se il contraddittorio viene preteso a senso unico: i laici vanno replicati sempre, i papisti mai.
Scritto alle 12:35 nella attualità, diritti, domande, persone, politica, Religione, salute, Scienza, Sistema mediatico, Televisione | Permalink | Commenti (31) | TrackBack (0)
Dopo un colpo della strega in maggio dovuto agli eccessi durante alcuni incontri letterari nelle scuole (ahò! Nun c'hai più er fisico, nun c'hai!), trascinavo tutto con cure palliative ma andando al lavoro e facendo altri incontri (meno teatralizzati) nelle scuole e nelle biblioteche. Però ormai la situazione è degenerata: la diagnosi della risonanza magnetica di qualche giorno fa è chiara: ernia al disco, aggravata da un'acutissima lombosciatalgia che dai dolori mi sbrana la gamba e di notte non mi fa dormire,
negli ultimi giorni costringendomi ad arrancare (come il Nonno del Gobbo di Notre Dame) col bastone, a farmi iniezioni di Voltaren e Muscoril eccetera. Giovedì comincio le terapie/riabilitazione.
Scritto alle 09:32 nella auguri, salute | Permalink | Commenti (29) | TrackBack (0)
Notizia di oggi:
Paderborn, Germania, un chirurgo ebreo vede un enorme tatuaggio nazista sul braccio del paziente, si rifiuta di operarlo (comunque non è un'operazione vitale o urgente), chiede di venir sostituito dal collega, esce dalla sala, informa con chiarezza la moglie del malato: lui non interverrà. Poi l'operazione finisce bene.
Io non ho la Verità in tasca.
Scritto alle 14:10 nella attualità, diritti, domande, persone, politica, salute, storia | Permalink | Commenti (24) | TrackBack (0)
Dopo una breve premessa, lascerò la parola a El_Nino. Io sono a casa a Trieste con una lombo-sciatalgia (dolori e arrancata da nonno del Gobbo di Notre Dame), se no forse oggi sarei a Roma, alla manifestazione indetta dalla Fiom contro lo schifo che impazza in Italia. Mi ha molto turbato e infastidito il ministro degli Interni Roberto Maroni che, per oggi, annuncia-presagisce-ventila il rischio di infiltrazioni, incidenti e violenze. Un ministro serio o non sa e sta zitto o sa e fa, ma non si mette a lanciare profezie come il mago Otelma. Forse qualcuno acculturato gli ha spiegato che, spesso, le profezie si auto-avverano? E che proprio il fatto di diffonderle fa sì che esse si realizzino? (Vedi alcuni studi fondamentali come: Robert Merton 1948 e 1971, Paul Watzlawick 1971, Giovanni Capuano 2003)
Ed ecco El_Nino:
1- Attentato a Belpietro - sono passati 15 giorni e non se ne sa più nulla, non se ne parla; dov'è? chi è l'uomo incappucciato? era quello dello stadio? o uno dei blac bloc farlocchi di Genova 2001, con la divisa sotto?
2 - Nel frattempo il Ministro medium in grado di predire un ritorno della strategia della tensione (su quali basi? quali documenti? quali evidenze investigative?) ha dato grande prova di preveggenza lasciando una città (Genova) in balìa di un manipolo di criminali organizzati che hanno ottenuto quel che volevano, dando in cambio un pò di casino e di allarme sociale.
3 - Lo stesso ministro, inetto nel ruolo, ma caro alle istituzioni per le sue facoltà medianiche, ha predetto per oggi grandi disordini e violenze alla manifestazione della FIOM (su quali basi? quali rapposti riservati dei servizi? lo dicesse...). E vogliamo vedere che ci azzecca e magari volano manganelli e non solo? E magari grazie a quei coglionazzi dei Carc giustamente respinti dagli organizzatori, avremo pure i red bloc magari con cappuccio e tatuaggi d'ordinanza? Se ci azzecco voglio il cossighino d'oro!
(Nota di Idefix: i Carc si definiscono "movimento comunista per costruire un nuovo potere che si contrappone al potere della borghesia imperialista capeggiato dalla Corte Pontificia e sostenuto dai gruppi imperialisti USA e sionisti". Sul proprio sito vendono a trecento euro i venticinque volumi delle opere complete di Mao Tze Tung)
Scritto alle 09:39 nella attualità, auguri, persone, politica, salute, Sistema mediatico | Permalink | Commenti (48) | TrackBack (0)
Ieri, tornando a casa, ho avuto uno scontro tra il mio piede in un sandalo Birkenstock e il piede di una ragazzotta con degli anfibi (d’estate! in agosto! con trenta gradi!).
Risultato: l’alluce s’è aperto, l’unghia s’è rotta,il sangue gocciolava e “Beat on the brat” cantavano i Ramones nella mia testa.
Scritto alle 12:10 nella adolescenti, attualità, auguri, banalità, persone, salute | Permalink | Commenti (15) | TrackBack (0)
Quanto mi piace, Trieste nella settimana di Ferragosto.
Meno gente, meno traffico, meno rumori, meno inquinamento, meno fretta, meno pedoni, meno auto, meno moto, meno telefonate, meno email, meno file...
Scritto alle 10:34 nella attualità, banalità, bellezze, persone, salute, Viagg | Permalink | Commenti (19) | TrackBack (0)
Scritto alle 21:22 nella attualità, persone, politica, salute | Permalink | Commenti (13) | TrackBack (0)
Oggi il presidente del Consiglio ha raccontato che in Italia ci sono sette milioni e mezzo di persone intercettate.
Poi ha spiegato come viene fuori questa cifra: "considerando 50 persone per ogni telefono ed quelle intercettate centocinquantamila, vengono fuori i 7 milioni e mezzo"
Applicando lo stesso criterio, a casa mia abitano circa duecento persone, cento cani e centocinquanta gatti.
Scritto alle 19:46 nella attualità, politica, salute, scuola e università | Permalink | Commenti (25) | TrackBack (0)
Scritto alle 22:05 nella animali, attualità, banalità, salute, Scienza | Permalink | Commenti (16) | TrackBack (0)
Spesso, negli incontri con i ragazzi nelle scuole o nelle biblioteche, mi chiedono:
cosa ti piace più di tutto?
Allora racconto: è la cosa che sto facendo, nel momento in cui la faccio.
Quando leggo un romanzo che mi appassiona non c'è nulla di più bello,
ma quando bacio mia moglie non c'è niente di più meraviglioso
e quando gioco con il cane Charlie che risponde facendo le fusa nulla è più tenero, quando mangio una pesca croccante niente è più dolce,
quando sono sotto il palco a un concerto rock,
quando mia figlia mi abbraccia in pubblico,
quando mi raccontano qualcosa di me che avevo dimenticato,
quando sto scrivendo un libro,
quando faccio felice qualcuno,
quando cambio idea,
quando vedo un film che mi piace,
quando scopro un musicista nuovo,
quando nella libreria dell'usato trovo un libro cercato da anni,
quando conosco una persona interessante,
quando sono utile a qualcuno,
quando di sera sto serenamente con mia moglie,
quando faccio meditazione,
quando ricevo una lettera,
quando mi raccontano qualcosa di divertente,
quando inizio a leggere un libro nuovo,
quando la mia squadra segna un gol,
quando il piatto che ho cucinato mi viene bene,
quando parto per un viaggio,
quando torno a casa,
quando mi fanno un regalo inaspettato,
quando una crisi emicranica mi passa,
quando...
...ognuno di questi "quando" è la cosa che mi piace di più al mondo.
Scritto alle 18:03 nella adolescenti, animali, Auto-lezioni, banalità, cinema, coppia, cucina e cibarie, donne, Film, Giochi, letture, Libri, Musica, persone, Religione, salute, scuola e università, Sport | Permalink | Commenti (38) | TrackBack (0)
Stanotte dovrebbe arrivare anche sopra l'Italia la nube con le polveri dell'eruzione del vulcano islandese dal nome impossibile.
Io ho tosse da vari giorni, l'altro ieri si era attenuata ma da qualche ora è rispuntata fastidiosa e molesta.
Se fosse ritornata domani mattina, mi sarei detto: è chiaramente colpa del vulcano che mi irrita la gola.
Scritto alle 21:16 nella attualità, auguri, banalità, domande, persone, salute, Scienza | Permalink | Commenti (0) | TrackBack (0)
Scritto alle 18:13 nella attualità, Auto-lezioni, banalità, Giochi, persone, salute, Sistema mediatico | Permalink | Commenti (13) | TrackBack (0)
La vicenda dei tre medici sequestrati dai servizi segreti afghani è finita (finita?) con il loro rilascio.
Ma restano molti problemi:
la chiarissima volontà afghana di eliminare la presenza scomoda (per il potere e le sue sanguinose porcherie) di Emergency,
la passiva connivenza con i servizi segreti afghani di altri governi europei (in particolare quello inglese),
il penoso ruolo del governo italiano (le imbarazzanti dichiarazioni iniziali del ministro degli Esteri Frattini, quelle irresponsabili del ministro della Difesa La Russa e il silenzio pesantissimo del presidente del Consiglio Berlusconi. Poi, davanti all'evidenza dei fatti e all'innocenza dei medici e alle pressioni dell'opinione pubblica non piallata dai mass media berlusconizzati, è arrivato quel briciolo di senso della responsabilità che ha portato al positivo scioglimento del sequestro),
il futuro di Emergency in Aghganistan.
Scritto alle 08:44 nella attualità, auguri, diritti, domande, persone, politica, salute, Sistema mediatico | Permalink | Commenti (1) | TrackBack (0)
Io e mia moglie Tatjana siamo tornati poco fa dopo una settimana alle terme di Dobrna in Slovenia.
Un posto assai bello, verde, silenzio, quattro alberghi dell'Ottocento (noi stavamo in uno di questi) e uno recente, prezzi abbordabilissimi, personale gentile, buffet con cibo ottimo e vario (ogni giorno un menu diverso con ampia scelta), quattro postazioni di computer con Internet free.
Abbiamo fatto passeggiate, piscina, massaggi, mia moglie fanghi per le mani, io agopuntura per l'emicrania, una capatina a Maribor, un paio di volte a Celje e al suo castello, letture, riposo, distacco dall'Italia e dalle sue nefandezze.
Una mattina, mentre stavo a riposare una mezzoretta sul lettino con gli aghi già puntati su tempie fronte nuca polsi mani e piedi, mi si è formato (anche grazie all'ambiente delle terme) il finale del racconto che sto scrivendo su Phil Spector e Charles Manson. Devo consegnarlo entro gioverdì e mi mancava una conclusione efficace: spero di averla trovata.
Un piccolo episodio che spero vi farà ridere o almeno sorridere.
Ve lo presento nella versione spedita giovedì per email ad alcuni amici.
AGENZIA SLOVENSKA PRIMORJE SKUPINJEVA
Giovedi' 1.4.2010
Ore 13.50
Poco fa a pranzo un episodio spiacevolissimo ha turbato le vacanze dei coniugi Comida-Ciuk nella localita' di Dobrna in Slovenia.
Agenzie locali comunicano le prime frammentarie notizie.
Dalle sommarie ricostruzioni, pare sia avvenuto quanto segue:
dopo un pasto ampiamente soddisfacente, la coppia ingolosita si e' avvicinata pure al banco dei dolci.
Dove erano presenti un gelato alla nocciola, una torta alla cioccolata, una torta alla fragola (che notoriamente il Comida aborre, trattandosi generalmente di merde fatte con aromi sintetici) e un'altro dolce con cioccolata e panna. Oltre a frutta fresca di vari tipi.
Mentre il Comida era incerto tra i due dolci al cioccolato, la signora Ciuk ha rotto gli indugi e (dopo aver provveduto a procacciarse il dolce per se: quello con panna e cioccolata) ha preso un piattino pure per il coniuge.
Ed e' qui che si e' consumato (stando ai numerosi testimoni) il dramma.
Tatjana Ciuk, munita di cucchiaione, ha sollevato per il marito una fetta di torta ciocco/pannosa per adagiarla sul piattino ma la suddetta fetta le e' scivolata nel vassoio del dolce alla fragola sintetica prodotta nei laboratori petrolchimici della Jagoda-Kupnic vicino alla centrale nucleare di Krsko.
Di modo che, un angolo della torta destinata al Comida, e' stato irreversibilmente imbrattato dallo pseudo-fragolismo al sapore di ciuning-gum.
Ognuno dei presenti ha raccontato nel proprio idioma (sloveno, croato, tedesco, italiano oppure inglese) l'espressione di orrore comparsa nel volto del Comida.
Che per non addolorare la moglie ha dovuto mangiare la torta di ciocco/panna smerdata dalla fragola chimica.
Ecco come rovinare una bella vacanza.
AGENZIA SLOVENSKA PRIMORJE SKUPINJEVA
Giovedi' 1.4.2010
Ore 13.50
Scritto alle 22:46 nella coppia, cucina e cibarie, salute, Viagg | Permalink | Commenti (0) | TrackBack (0)
Il mio amico V. e' uomo di ottime letture e due settimane fa, in libreria, mi ha caldeggiato un romanzo: Sopra eroi e tombe dell'argentino novantanovenne Ernesto Sabato.
Come faccio sempre quando V. mi consiglia un libro, l'ho sfogliato.
E come mi capita molto spesso quando V. mi consiglia un libro, l'ho comprato.
Dopo aver letto il romanzo per giorni e giorni, rapito dalla vicenda e dalla scrittura di Sabato, chiusa la pagina 578 e preso dalla voglia di ricominciare tutto daccapo, mi sono dato del'incompetente ignorante:
come ho fatto per anni a blaterare di letteratura sudamericana ignorando quest'autore e questo libro che Claudio Magris definisce "uno dei capolavori del Novecento?
Anche per colpa degli editori italiani, che lo pubblicarono in versioni mutilate, fino a dicembre 2009 quando finalmente la Einaudi lo traduce integralmente.
Ma cosa racconta "Sopra eroi e tombe"?
Tante cose.
Comincia nell'aprile 1955, con la diciannovenne Alejandra che uccide a colpi di pistola il padre e poi si suicida dando fuoco alla stanza dove si e' chiusa assieme al morto.
E subito dopo torniamo a due anni prima, per vivere (atraverso vari punti di vista) l'amore tra Alejandra e Martin, piu' giovane di lei. Poche storie erotiche del Novecento ricordano in modo cosi' incandescente e misterioso che, un tempo, la parola "romantico" era pericolosa.
Pero' il romanzo di Sabato non si limita a mettere in scena questa indimenticabile vicenda amorosa: e' molto di piu'.
Dietro gli enigmi di Alejandra (chi non ha conosciuto una persona strana davvero strana?, che ci ha fatti star bene davvero bene?, e male davvero male?), c'e' la sua famiglia in cui fermenta ossessiva la storia argentina degli ultimi cento anni, c'e' soprattutto suo padre (un personaggio al cui confronto Hannibal Lecter sembra innocuo).
Pero' Ernesto Sabato racconta pure l'intera societa' di Buenos Aires: dagli intellettuali ai miserabili, dalle signore bene alle rivolte antiperoniste. E cosi' il suo libro diventa un'enorme sinfonia che volta per volta sa essere un romanzo sentimentale ma anche politico, una storia di fantasmi alla Henry James o alla E. T. A Hoffmann, una satira e una meditazione filosofica, la mappa di un viaggio agli inferi compiuto da un pazzo e un piccolo vademecum su come salvare la propria felicita' in un mondo insensato.
Alternando passaggi di lucida saggistica a momenti di avvincente suspense, Sabato scrisse (nel 1960) un romanzo ricchissimo e polifonico.
Dategli il Nobel finche' e' ancora vivo, a Ernesto Sabato che nel 2011 compira' cento anni.
Se e quando leggerete questo capolavoro, subito dopo, prendete in mano un racconto di H. G. Wells che fa da perfetta postfazione (non vi anticipo perche') a Sopra eroi e tombe.
Sono circa quaranta paginette.
Corrono via rapide come i migliori telefilm americani per poi depositarsi nella mente dense come un dialogo di Platone.
Il titolo e' Il paese dei ciechi.
Una spietata critica ai totalitarismi e un grande inno alla liberta'.
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Scritto alle 23:21 nella attualità, persone, politica, salute, Scienza | Permalink | Commenti (23) | TrackBack (0)
Da tempo sentivo parlare di lui come di un grande talento della letteratura umoristica.
Così ieri mi sono procurato un libro dell'americano David Sedaris
e, di sera, ho cominciato a leggerlo.
Dopo una ventina di pagine, dato che non avevo nessunissimo stimolo di risate nè di sorriso ma solo un crescente senso di noia e di irritazione, mi sono alzato dal letto per andare in salotto a prendere un volume (uno qualsiasi) di Achille Campanile.
M'è capitato "Vite degli uomini illustri", ho letto gli episodi con Cornelio Nipote, Socrate, Torquato Tasso, Cristoforo Colombo, Giacomo Casanova e il generale romano.
Se ci ripenso, rido ancora.
Se invece ripenso ai (pochi) euro buttati via per il libro di Sedaris, mi do del gonzo.
Ma (appunto) Sedaris è un bluff, mentre Campanile era un genio.
Scritto alle 20:44 nella Auto-lezioni, coppia, letture, Libri, persone, salute | Permalink | Commenti (30) | TrackBack (0)
Scritto alle 17:50 nella attualità, auguri, donne, persone, politica, salute | Permalink | Commenti (29) | TrackBack (0)
Scritto alle 20:55 nella attualità, banalità, domande, donne, persone, salute, Sistema mediatico | Permalink | Commenti (56) | TrackBack (0)
L'ho sentita poco fa e non vedo l'ora di raccontarla a tutti.
L'autore della splendida barzelletta è Angelo Alfano
(attuale ministro della Giustizia della Repubblica italiana).
Ospite di Lucia Annunziata alla trasmissione televisiva In mezz'ora, Alfano (con quella faccia poi...) ha detto:
"Berlusconi vorrebbe andare in tribunale sempre ma il tribunale è un luogo dove si studiano i processi e dove ci si difende dalle accuse studiando le carte. Lui avrebbe studiato i faldoni e sottratto tempo al governo".
Già, in se e per se, la barzelletta è eccezionale, ma il trucco davvero geniale di Alfano sta nell'uso della sesta parola:
"sempre".
La somiglianza con Kermit dei Muppets mi è stata suggerita da Alessandra (che ringrazio).
Scritto alle 16:12 nella attualità, persone, politica, salute, Televisione | Permalink | Commenti (12) | TrackBack (0)
Ecco il mio intervento al Convegno Internazionale “Identità, genere e dis-uguaglianze” dell'altro giorno.
L'autoironia e la scrittura come antidoto contro l'emarginazione - Tre minoranze: adolescenti, ebrei e protestanti
Il mio pastore valdese Enos Mannelli dice spesso: “Il Signore ci dia la fede, ma ci scampi e liberi dalle religioni”.
Un teologo protestante scrisse: “Io diffido delle fedi che non dubitano e sorridono di sé stesse”
E allora, vorrei cominciare con una barzelletta semi-blasfema che ho sentito raccontare in ambiente valdese.
Gesù sta predicando, quando una folla inferocita gli porta una giovane adultera che dev’esser lapidata. E gli uomini gli domandano di giudicarla anche lui.
Gesù si mette a scrivere qualcosa per terra, poi pronuncia le famose parole: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”
Dalla folla esce una donna che gli porge una grossa pietra dicendogli: “Ecco. Tu che sei senza peccato puoi tirarla”
Al che, Gesù sbotta: “Mamma! Ti ho sempre detto di startene a casa quando lavoro!”
Io ho la barba lunga e arruffata.
Pensate che non c’entra col tema del convegno?
Non c’entra però c’entra.
Vi racconto perchè: ho cominciato a farla crescere appena mi sono spuntati i primi peli post-adolescenziali. Diventavo rosso con imbarazzante facilità e la barbuzza mimetizzava la vergogna. Inoltre, la barbetta aumentava le possibilità di entrare al cinema dove proiettavano film vietati ai minori.
Adesso questi problemi non li ho più.
E allora perché continuo ad avere la barba?
Perché fa parte di me e la mattina, quando mi guardo allo specchio e vedo la barba tutta storta e spettinata, accade un piccolo miracolo: mi faccio ridere da solo.
E cominciare la giornata ridendo di me stesso, è un buon inizio.
Freud scrisse: L’umorismo non è rassegnato ma ribelle, il trionfo dell’io e del principio di piacere, che si afferma contro le avversità delle circostanze reali.
Ma per aver diritto di ridere degli altri e dell’intero mondo, dobbiamo prima di tutto guardarci in faccia e sorridere o sghignazzare di noi stessi e del nostro modo di essere.
Si può imparare?
E come?
E da chi?
Per secoli il popolo ebraico fu diffamato, perseguitato, disprezzato e massacrato. Eppure, gli ebrei hanno trovato la forza e l’intelligenza di ridere, prima di tutto di sé stessi.
Anche la Bibbia, a leggerla con attenzione, è ricca di humour.
Ricorderò solo un passo, tratto dalla Genesi (18, 22-32), quando Dio sta per annientare la città di Sodoma e Abramo interviene, contrattando con Dio.
Sentiamo le parole di Abramo: Davvero tu vuoi distruggere insieme il colpevole e l’innocente? Forse in quella città ci sono cinquanta innocenti. Davvero tu li vuoi far morire? Perché invece non perdoni quella città per amore di quei cinquanta?
Dio acconsente: se troverà i cinquanta, Sodoma sarà salva.
Ma Abramo insiste.
Proprio come se fosse in un mercato levantino ad abbassare il prezzo del peperoncino e della curcuma: Ecco, io oso parlare al Signore anche se sono soltanto un povero mortale. Può darsi che invece di cinquanta ve ne siano cinque di meno. E tu, per cinque di meno, distruggeresti tutta la città?
Ancora una volta, Dio accetta.
E di nuovo Abramo torna alla carica: Può darsi che ce ne siano solo quaranta.
Dio risponde: Io non la distruggerò per amore di quei quaranta.
Non citerò tutto l’episodio, ma Abramo va avanti, sempre al ribasso: trenta, poi venti, infine dieci innocenti.
Rispettosamente dice: Non offenderti, mio Signore...Insisto ancora, Signore… Non adirarti, Signore. Rispettosamente, molto rispettosamente, ma intanto tira la corda.
Come gli adolescenti con papà o mamma.
E’ un esempio, ma se ne possono raccontare a decine, di passi umoristici della Bibbia.
E un’antologia di libri o film sull’umorismo ebraico occuperebbe intere biblioteche e cineteche.
Forse, il popolo ebraico è sopravvissuto alla sua tragica storia anche grazie al senso del comico, ironia e autoironia.
E al proprio Libro.
Come i protestanti italiani, in particolare i valdesi.
Altra minoranza perseguitata per secoli: roghi, crociate e massacri.
Eppure siamo sopravvissuti.
Anche noi aggrappati a un Libro, la Bibbia, all’alfabetizzazione diffusa, alla scrittura. E alla nostra autoironia.
Recenti saggi come
Valdesi d’Italia - Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtùoppure
Perchè non possiamo fare a meno di ridere... e meno che mai della religione
o ancora siti web quali
Il peccato
ridono soprattutto di noi valdesi.
E come insegna lo scrittore israeliano Amos Oz, l’autoironia è il peggior nemico del fanatismo.
Io penso che l’autoironia nasca dall'incrocio di varie esigenze:
raccontare sè stessi (“mi metto in scena o sulla carta per descrivermi e capirmi meglio”),
difesa ("se io sono capace di ridere di me, non mi turba o comunque mi turba di meno che lo faccia anche tu"),
esorcizzare i problemi ("se ci rido su, mi fa meno male o meno paura"),
voglia di condividere il piacere ("se io e te ridiamo insieme di me, abbiamo qualcosa di piacevole in comune").
Vi è un altro gruppo di persone che vive una condizione difficile: persone che bene o male sopravvivono, ma senza possedere né ironia né autoironia.
E nemmeno un Libro a cui abbeverarsi.
Anche se poi consumano Harry Potter, Twilight o il polistirolo di Federico Moccia.
Sono la minoranza degli adolescenti.
Anni fa, venne chiesto a ventimila ragazzine e ragazzini: quando ti guardi allo specchio, cosa vedi?
La maggioranza diede una risposta che deve far riflettere.
Dissero: vedo un mostro.
Non so per voi, ma per me era un’età difficile: il mio corpo si trasformava e quei cambiamenti non li capivo. Ero confuso: un tumulto di vergogne e imbarazzi, desideri e paure.
Anche adesso, a volte, mi capita di sentirmi così.
Ma sono adulto e ho scoperto alcuni antidoti.
Antidoti che da ragazzino ignoravo.
Appunto: la fede e la scrittura.
Soprattutto l’autoironia, sguardo che ride di me e delle mie contraddizioni: un talismano prezioso.
Ma di solito gli adolescenti non l’hanno ancora trovato. E forse addirittura ignorano che esista.
Come aiutarli a entrarne in possesso?
Non ho la risposta magica in tasca.
Però provo a darne una. Anche se non certo magica.
Io scrivo romanzi per adolescenti e, secondo me, nei libri per ragazzi non si deve ridere degli adolescenti, bensì con gli adolescenti.
Il mio protagonista è il tredicenne Michele Crismani, che scrive in prima persona, come io narrante.
Quando scrivo le storie con lui, faccio buio nella mia mente e lascio che sia lui, Michele, a raccontare.
Con lui, cerco di guardare il mondo con gli occhi di un adolescente.
Il critico Roberto Denti ha definito Michele Crismani “un adolescente con diritto di mugugno”.
E’ una definizione che mi lusinga: spero che Michele faccia ridere gli adolescenti perché si riconoscono in lui e nel suo sguardo sul mondo, uno sguardo criticone e confuso.
Credo sia ingiusto sbeffeggiare i ragazzini sentendosi superiori.
Così come credo sia ancor più ingiusto fingere di compiacerli per conquistarne la benevolenza.
Raccontando le storie di Michele, tento di offrire agli adolescenti un personaggio in cui possano riconoscersi. Uno specchio in cui guardare sé stessi. Sbirciando i propri difetti e i propri limiti, ma anche le proprie qualità.
E se ridono insieme a Michele per le sue fissazioni, i suoi impacci e i suoi slanci, le sue pigrizie e vergogne, le sue bugie e megalomanie, insomma per la sua vita, forse possono trovare lo slancio per ridere anche di sé stessi, dei propri impacci slanci pigrizie vergogne bugie megalomanie.
E pian piano imparare acquistare fiducia e senso critico.
Avevamo lasciato Abramo che si ferma a dieci innocenti.
Ma Dio non trova nemmeno quelli e così distrugge l’intera Sodoma, dopo aver permesso a Lot, sua moglie e le loro due figlie, di salvarsi.
Mi faccio spesso una domanda, non so se più teologica, filosofica o umoristica:
nella trattativa con Dio, Abramo fin dove poteva arrivare?
Vi saluto con la Beatitudine che preferisco.
E’ tratta dal Vangelo di Luca (6,21) e prefigura una splendida Vita Eterna:
“Beati voi, che ora piangete, perché riderete”
Scritto alle 21:12 nella letture, Religione, salute | Permalink | Commenti (16) | TrackBack (0)
La mia è solo un'ipotesi che parte da un'osservazione.
L'osservazione: in questi giorni post-natalizi mi è capitato di incappare più spesso del solito, per strada, in autobus o al supermercato, in donne che lasciano una orrendissima e massiccia scia di spaventosi e intossicanti profumi invasivi.
L'ipotesi: si tratta dell'uso di regali ricevuti a Natale?
Scritto alle 07:38 nella attualità, banalità, domande, donne, persone, salute | Permalink | Commenti (16) | TrackBack (0)
Che meraviglia:
Il geniale Phil Spector l'aveva prodotto in previsione del Natale 1963.
Ma proprio il giorno in cui il disco arrivò nei negozi americani (il 22 novembre), arrivò anche la sconvolgente notizia: il presidente John Fitzegerald Kennedy era stato ucciso a Dallas.
Gli Stati Uniti si ritrovarono a vivere un Natale cupo, senza gioia, traumatizzato. E la casa discografica decise di ritirare dal mercato "A Christmas Gift For You": il suo successo commerciale fu distrutto.
Ma non la sua leggenda postuma.
Sono tredici canzoni, una più bella dell'altra.
Fin dalla prima (la classicissima "White Christmas") Spector non si limita a dare un'interpretazione un pochino originale ma fonde lo spirito del rock'n'roll e quello del Natale. Come spiega nella nota interna, l’intento del disco è di "trattare le grandi canzoni di Natale con la stessa eccitazione del materiale pop odierno, farle cantare da quattro tra i più grandi cantanti pop della nazione, e di produrle con gli stessi sentimenti e lo stesso sound delle canzoni di questi artisti; il tutto, senza perdere per un momento l’atmosfera del Natale".
Anche dopo quarantasei anni, il disco ha un suono spettacoloso, fresco, vivacissimo, frizzante, allegrissimo e impetuoso.
La produzione di Phil Spector ricrea la magia e l’eccitazione delle mattine di Natale di quando eravamo piccoli e il mondo era un'avventura ricca di emozionioni lancinanti, le voci e gli strumenti dei cantanti e dei musicisti fanno ballare innocenza ed euforia abbracciati.
Forse il vertice del disco è "Christmas (Baby Please Come Home)", cantata da Darlene Love che mette in scena la drammatica attesa del Natale e del proprio amato. Uno dei pezzi più belli della storia del pop-rock.
La realizzazione dell’album pretese mesi e mesi di lavoro.
Molti musicisti e critici lo considerano il più grande disco di tutti i tempi.
Track Song
1. White Christmas (Darlene Love) 2:52
2. Frosty the Snowman (The Ronettes) 2:16
3. The Bells of St. Mary's (Bob B. Soxx & the Blue Jeans) 2:54
4. Santa Claus Is Coming to Town (The Crystals) 3:24
5. Sleigh Ride (The Ronettes) 3:00
6. Marshmallow World (Darlene Love) 2:23
7. I Saw Mommy Kissing Santa Claus (The Ronettes) 2:37
8. Rudolph the Red-Nosed (The Crystals) 2:30
9. Winter Wonderland (Darlene Love) 2:25
10. Parade of the Wooden Soldiers (The Crystals) 2:55
11. Christmas (Baby Please Come Home) (Darlene Love) 2:45
12. Here Comes Santa Claus (Bob B. Soxx & the Blue Jeans) 2:03
13. Silent Night (Phil Spector and Artists) 2:08
Scritto alle 14:04 nella auguri, Musica, salute | Permalink | Commenti (16) | TrackBack (0)
Mia moglie Tatjana lo detesta e (se non fosse un gesto antiecologico) darebbe fuoco ai suoi film.
Io (dopo averlo detestato per anni) ho cambiato radicalmente idea dopo aver visto INLAND EMPIRE, ho rivisto tutta la sua opera, mi sono convertito e trovo affascinante il suo cinema.
Ecco, con questa abissale disparità di vedute e di stati d’animo, tre sere fa ci siamo seduti in poltrona per vedere Una storia vera (The Straight Story, 1999) di David Lynch.
Alla fine, il nostro giudizio era unanime: uno di quei film che riconciliano col mondo.
La trama è presto detta: Alvin Straight ha 73 anni , la salute scassatissima e una figlia che sembra mezza ritardata (ma capiremo che non è così). Gli arriva una telefonata: al fratello Lyle (che non vede da tanti anni perché hanno litigato di brutto) è venuto un colpo. Decide di andare a trovarlo per riconciliarsi con lui. Problema: Alvin è mezzo cieco e non ha la patente. In più è testardo come un mulo sardo e vuol far tutto da solo, di testa sua. Così parte per il lungo tragitto Iowa-Wisconsin su una lentissima motofalciatrice e uno scassato rimorchietto.
Durante il viaggio incontrerà una giovane autostoppista incinta, un’ambientalista che senza volerlo investe cervi, una famiglia ospitale, due gemelli che riparano motori, un reduce della seconda Guerra mondiale.
E al termine suo fratello, in una sequenza che non vi racconto ma che avrebbe mandato in visibilio John Ford.
Tutto qua.
Un film pazzamente fuori moda, in cui in fondo non succede quasi nulla, lento, con lampi di bizzarro humour, commovente senza mai indulgere nello strappalacrimismo, tanto semplice che lo capirebbe anche un bambino di cinque anni ma nello stesso tempo complesso, una micidiale colonna sonora country-blues di Angelo Badalamenti (quelle musiche assassine che ti dici: “beh, so farle anch’io…cosa ci vuole…”. Sì, provaci, però), un grandioso protagonista Richard Farnsworth a cui indegnamente non diedero l’Oscar (lo prese Kevin Spacey per American Beauty).
Se (come me) amate David Lynch, l’ennesima conferma.
Se (come Tatjana) lo detestate, un terremoto alle vostre convinzioni.
(Anche se mia moglie ci tiene a precisare che Una storia vera è solo l’eccezione che conferma la regola)
Scritto alle 08:51 nella cinema, Film, salute, Viagg | Permalink | Commenti (37) | TrackBack (0)
Davanti a quanto accaduto ieri a Silvio Berlusconi, sono umanamente disgustato, offeso e addolorato: a lui (vittima insanguinata di un gesto folle) faccio gli auguri di pronta e completa guarigione.
Non ci sarebbe nemmeno bisogno di aggiungere che l'aggressione contro gli avversari è del tutto contraria ai miei princìpi e metodi politici.
Io ho cinquantacinque anni e dunque ho vissuto, da studente, da cittadino, da dirigente della Federazione Giovanile Socialista, l'orribile e lunga stagione del terrorismo e della quotidiana violenza politica.
Ricordo con sgomento quei mesi, quei morti, quelle stragi, quel clima irrespirabile, quella tensione, quella plumbea cappa di piombo che spaventava e paralizzava l'Italia.
Sono dunque consapevole: quanto accaduto ieri a Milano ci obbliga a riflettere.
Tutti.
Per sforzarci di capire in quale direzione vogliamo andare.
E come vogliamo condurre il confronto politico, la lotta politica, in Italia.
Nei prossimi mesi.
Nei prossimi anni.
Per quanto riguarda me, ribadisco due netti e intransigenti no.
Il primo No è a qualsiasi forma di violenza o di ammicco alla violenza.
Il secondo No è a qualsiasi forma di cedimento al ricatto. Al ricatto che dice: "dato che Berlusconi è stato aggredito, voi non siete più liberi di criticarlo. O almeno non come prima"
Scritto alle 09:00 nella attualità, auguri, diritti, persone, politica, salute | Permalink | Commenti (137) | TrackBack (0)
Questo post è lungo e insolito ma penso che il tema richieda la nostra attenzione: si tratta non solo dell’influenza suina, della relativa vaccinazione e del bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti, ma della salute in genere.
Come ben sa chi frequenta il blog mio e di Idefix, io non sono certo un esperto di medicina né di farmacologia. E dunque adesso non mi metterò a parlare a vanvera, cucendo alla bell'e meglio qualche notiziola orecchiata qua e là: lo troverei irresponsabile.
Preferisco dar la parola a un medico serio, di cui mi fido.
Poche parole per presentarvelo: è Filippo Ongaro,
ha un curriculum scientifico e accademico lungo alcune decine di pagine che vi risparmio (comunque potete trovarlo a http://www.ismerian.org/, l’istituto medico di cui è direttore). In sintesi, è stato medico degli astronauti per l'Agenzia Spaziale Europea, presso cui ha sviluppato metodi all’avanguardia mondiale per la prevenzione dell'invecchiamento, metodi usati anche dalla NASA e dall'Agenzia Spaziale Russa. Tralascio (le trovate sempre a quel link) tutte le altre lauree, benemerenze, docenze, competenze e pubblicazioni varie.
In più, Filippo è figlio del grande venesiàn Alberto Ongaro (uno dei migliori scrittori italiani, uomo che ho l’onore e la gioia di avere tra i miei amici e dei cui bellissimi libri ho spesso parlato sul blog).
Premesso questo, do finalmente la parola a Filippo Ongaro.
INFLUENZA SUINA E VACCINO: QUELLO CHE I GIORNALI E I TG NON DICONO...
Questo messaggio non vuole turbare nessuno ma vuole essere d'aiuto a quanti stanno cercando di informarsi prima di vaccinarsi contro l'influenza A. Un aiuto che diventa necessario vista la tendenza dei media a dare un'informazione poco obiettiva e incompleta. Questo è un problema generale che riguarda tutti i vaccini ma che nel caso dell'influenza A diventa ancora più grave.
Da quando il virus influenzale ha fatto la sua comparsa in Messico ad Aprile, siamo stati bombardati da commenti e considerazioni allarmanti sulla pericolosità di questo virus che però si è dimostrato molto meno pericoloso della normale influenza stagionale. La preparazione del vaccino contro l'H1N1 ha seguito un iter accelerato del tutto anomalo dettato da una teorica "necessità di fronteggiare l'emergenza". Su questa base, negli USA è stata addirittura concessa ai produttori la totale immunità giuridica rispetto ai danni alla salute che il vaccino potrebbe creare. I normali tempi di preparazione di un vaccino prevedono diversi anni di ricerca e sperimentazione: bisogna isolare il virus, studiarlo, riprodurlo in laboratorio, mutarlo per ottenere la versione depotenziata, produrre il prototipo di vaccino, testarlo sugli animali e infine sugli uomini. Nemmeno questi lunghi anni di sperimentazione sono in grado di annullare rischi ed effetti collaterali dei vaccini. I produttori del vaccino lo hanno prodotto in soli 4 mesi! E' improbabile che abbiano avuto il tempo per testarlo adeguatamente ed è possibile invece che abbiano impiegato immuno-adiuvanti come l'alluminio e lo squalene che, rendendo il vaccino più potente, permettono di prepararne con meno costi quantità superiori. L'alluminio è tristemente noto a chi si occupa di danni da vaccini in quanto connesso con patologie quali l'autismo. Lo squalene fu ritenuto responsabile della cosidetta "Sindrome della guerra del golfo" in 180.000 soldati (il 25% dei soldati vaccinati contro l'antrace), e collegato a malattie devastanti e autoimmuni come artrite, irritazioni e lesioni cutanee croniche, fatica cronica e fibromialgia, emicranie croniche, perdita abnorme di peli, vertigini, debolezza, perdita di memoria, attacchi epilettici, problemi neuropsichiatrici, effetti antitiroidei, anemia, sclerosi multipla ecc.
Ci viene fatto notare che l'importanza di vaccinarsi sta nel cercare di diminuire le opportunità di ricombinazione del virus con altri sottotipi. Sul piano teorico però, proprio la vaccinazione di massa potrebbe indurre il virus a mutare in una forma più aggressiva. Inoltre l'influenza suina non è affatto nuova come ci stanno facendo credere. Nel 1976 il governo americano avviò una campagna di vaccinazione di massa contro l'influenza A sulla base di pochissimi casi accertati. Da allora oltre 4000 persone hanno fatto causa al governo per danni da vaccino. Anche in quel caso il vaccino era stato prodotto in fretta e furia.
Oggi l'Organizzazione Mondiale della Sanità e a seguire tutta una serie di istituzioni che sono di fatto totalmente succubi alle pressioni delle grandi industrie farmaceutiche, hanno scatenato una vera e propria isteria collettiva su quella che è a tutti gli effetti una influenza minore. Esattamente lo stesso fenomeno era accaduto con aviaria, SARS, meningite. Invece di tutelarci dalle malattie e dagli obiettivi commerciali delle industrie, questi enti ci terrorizzano e spingono a compiere scelte sulla base della paura. L'OMS ha attribuito sorprendentemente il valore più alto di pericolosità a questa "pandemia", chiedendo agli stati membri di dotarsi di strumenti normativi adeguati ad imporre (se necessario) vaccinazioni obbligatorie e ogni altra forma di limitazione della libertà personale al fine di affrontare l'infezione. Nel frattempo, in concomitanza con l'inizio del "piano mondiale" di vaccinazione, si cominciano a registrare i primi effetti negativi del vaccino. In Svezia ci sono già 5 casi di morte imputabili alla somministrazione del vaccino, e ben 350 casi di complicanze ed effetti indesiderati. Questo solo per parlare degli effetti "a breve scadenza". Quelli a lunga scadenza, come sempre con i vaccini, saranno di difficile identificazione. La strategia è chiara: lavorare sulla paura, sul terrore antico della pandemia, della malattia infettiva che devasta e distrugge e contro cui solo il vaccino può proteggerci. Questa paura si traduce in vendite.
Appare sempre più evidente che la cosa da cui occorre difendersi maggiormente è invece questa informazione parziale, pilotata e non scientifica. La nuova medicina che si vede all'orizzonte ma che ancora fatica ad emergere proprio per il profondo condizionamento mediatico in cui viviamo, offre nuove soluzione più avanzate e fisiologiche anche per proteggersi dalle infezioni e migliorare il funzionamento del sistema immunitario. Non esiste solo vaccino o morte. Non esiste solo farmaco o sofferenza. Oggi possiamo scegliere mezzi nuovi per curarci e per mantenerci in salute. Ma il primo passo è essere consapevoli che la salute, il bene più prezioso che abbiamo, non appartiene nè allo stato, nè all'OMS, nè all'ASL. Appartiene a ciascuno di noi ed è nostro diritto e dovere decidere autonomamente e serenamente a chi affidarla e acquisire le informazioni più obiettive possibili per scegliere come comportarci.
QUELLO CHE DOVETE SAPERE PER PROTEGGERVI DALLE INFEZIONI
Ritengo utile spiegare come si può migliorare in modo fisiologico la funzionalità del sistema immunitario.
Il sistema immunitario è una delle componenti più complesse e sofisticate dell'organismo umano. Esso non è solo coinvolto nella protezione dagli agenti infettivi ma anche per esempio dai tumori. Ogni intervento troppo diretto su di esso è carico di rischi e pericoli. Questo è vero sia per le terapie immunosoppressive, usate quando il sistema immunitario è troppo attivo come nel caso delle malattie autoimmuni e infiammatorie, sia per le sostanze immunostimolanti come i vaccini. A volte questi interventi sono necessari ma il rischio è sempre quello di sovvertire un delicato equilibrio tra immunità specifica e aspecifica. Le vaccinazioni per esempio stimolano la risposta anticorpale contro uno specifico agente ma a scapito della capacità del sistema immunitario di reagire contro molte altri potenziali pericoli. Sarebbe come dimenticarsi di camminare per imparare ad andare in bicicletta!
Nel caso della vaccinazione contro l'influenza suina, con la teorica giustificazione di proteggerci nei confronti di rarissime complicanze di una malattia altrimenti banale, corriamo il rischio di indebolire il sistema immunitario che ci deve garantire protezione a lungo termine contro tumori, allergie, malattie autoimmuni e altre infezioni. Oltre a questo si aggiunge il rischio di un vaccino che contiene sostanze tossiche come alluminio e squalene. Forse è meglio lasciare perdere una pratica che offre più rischi che vantaggi e che, in un paese occidentale, non può che essere vista come un retaggio della medicina del secolo scorso.
La medicina del 21esimo secolo invece, personalizzata e impostata sulla genomica e la biologia molecolare, propone metodi più fisiologici e avanzati per ottimizzare la funzionalità del sistema immunitario. La parola d'ordine di questa nuova medicina non è più "uccidere" ma "riequilibrare".
Il primo e fondamentale passo per avere un sistema immunitario che funzioni in modo ottimale è quello di seguire uno stile di vita consono al nostro genoma e al nostro organismo. Questo stesso stile di vita ci proteggerà anche contro malattie cardiovascolari, diabete, obesità, Alzheimer, osteoporosi, tumori e altre malattie cronico-degenerative. La correzione dello stile di vita è così importante perchè di queste malattie ci ammaliamo proprio per il modo in cui viviamo. In USA le chiamano "lifestyle diseseas", malattie da stile di vita. I tre pilastri per correggere il nostro stile di vita sono: ottimizzare la nutrizione, ridurre lo stress e combattere la sedentarietà:
1. Ottimizzare la nutrizione: favorire carboidrati integrali (pasta, riso e pane integrali), evitare zuccheri e carboidrati bianchi, utilizzare grassi polinsaturi e monosaturi (omega 3 e olio d'oliva), mangiare noci e semi naturali, abbondare con la verdura, mangiare frutta e utilizzare proteine nobili come pesce, uova e carni bianche, evitare il latte e i derivati, bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Stare più lontani possibili dai cibi industriali. Vista la povertà di nutrienti dei cibi di oggi tra gli integratori sono utili e sicuri i multi-vitaminici e gli omega 3 (attenzione però alla qualità dei prodotti).
2. Ridurre lo stress: inserire delle micropause in diversi momenti della giornata (bastano 2-3 minuti passati ad occhi chiusi distaccandosi da ciò che si sta facendo), correggere la respirazione (imparare la respirazione addominale), riflettere su obiettivi personali e gestione del tempo. Tutto questo dipende da come gestiamo la nostra attenzione, cosa che è assolutamente allenabile.
3. Combattere la sedentarietà: muoversi di più nella vita quotidiana (fare le scale, camminare al lavoro, ecc), svolgere 3-4 volte alla settimana attivitià fisica sia aerobica che con i pesi. L'esercizio migliore è quello di moderata intensità.
Per prevenire e curare infezioni, sempre sotto il controllo di un medico competente in materia, si possono usare composti naturali ma a dosaggi elevati. Tra questi segnaliamo:
- Vitamina C: fino a 1 grammo ogni 4-6 ore durante o dopo l'influenza.
- Probiotici: i fermenti lattici possono ridurre l'incidenza di infezioni aumentando l'attività del sistema immunitario a livello intestinale.
- Lattoferrina: è una frazione del siero del latte ed ha proprietà anti-virali, anti-tumorali e immunostimolanti.
- Estratti di bacca di sambuco: hanno proprietà anti-virali contro numerosi ceppi di influenza.
- Tè verde: ricco di catechine inibisce la crescita di batteri e virus e stimola il sistema immunitario.
- Aglio: contiene l'allicina che ha proprietà anti-micotiche, anti-batteriche e anti-virali.
- Beta-glucano: è uno zucchero derivato dalla parete cellulare di un fungo (Saccharomyces cerevisiae) con proprietà immuno-stimolanti.
- Shiitake: è una qualità di fungo che proviene dall'estremo Oriente e ha proprietà immuno-stimolante.
- Rodiola rosea: si tratta di un erba adattogenica simile al Ginseng ma più potente. Permette all'organismo di adattersi nel modo migliore agli stimoli esterni anche dal punto di vista immunitario.
Questi sono solo alcuni esempi di sostanze che hanno la capacità di ottimizzare il funzionamento del sistema immunitario. Voglio sottolineare che la più recente ricerca in ambito genomico e molecolare indica come una modulazione meno diretta e più naturale dei processi infiammatori ed immunitari sia molto efficace e sicura. In alcuni casi tradizione e nuove ricerche si fondono. Anche questa è una caratteristica della nuova medicina. La medicina del 21esimo secolo si basa su 4 pilastri (4P medicine):
- Predizione: la possibilità, usando strumenti avanzati di biologia molecolare e genomica, di studiare il rischio individuale di sviluppare una malattia molto prima che vi siano delle manifestazioni sintomatologiche e cliniche.
- Prevenzione: una volta individuati i rischi, può essere sviluppato un vero e proprio piano di prevenzione che comprenda nutrizione, nutraceutici, fitoterapici, farmaci, interventi psicologici e motori.
- Personalizzazione: ogni intervento è plasmato sulle caratteristiche individuali e non solo sul fare parte di una categoria di persone con sintomi simili come avviene oggi quando un medico fa una diagnosi clinica.
- Partecipazione: la nuova medicina si fonda su una partnership tra medico e paziente, un'intesa a lungo termine per la salvaguardia della salute in cui il paziente partecipa attivamente nelle scelte terapeutiche.
Dr. Filippo Ongaro
Direttore Sanitario
ISMERIAN-Istituto di Medicina Rigenerativa e Anti-Aging
Scritto alle 21:53 nella attualità, salute, Scienza | Permalink | Commenti (27) | TrackBack (0)
"Stefano Cucchi era in carcere perchè era uno spacciatore abituale. Poveretto è morto, e la verità verrà fuori come, soprattutto perchè era 42 chili...era anoressico, tossicodipendente, poi il fatto che in cinque giorni sia peggiorato, certo bisogna vedere come i medici l'hanno curato"
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del ministri Carlo Giovanardi, intervenuto oggi alla trasmissione "24 Mattino" su Radio 24.
OGGI 12 MARZO 2010 E' ARRIVATA LA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA, PRESIEDUTA DAL SENATORE DEL PD IGNAZIO MARINO
Stefano Cucchi è morto per disidratazione mentre era detenuto in ospedale, dopo aver rifiutato «almeno in parte», cure e cibo: non per capriccio, ma perché voleva parlare con un avvocato. Non c’è riuscito, e nessuno l’ha avvisato che stava rischiando la vita; fu ricoverato che pesava 52 chili, quattro giorni dopo era arrivato a 42. S’è spento nella notte fra il 21 e il 22 ottobre, e quando gli hanno praticato la rianimazione aveva smesso di vivere da quasi tre ore; medici e infermieri, insomma, tentavano di rianimare un cadavere.
Aveva anche delle lesioni, il trentunenne arrestato per 20 grammi di hashish e due di cocaina: agli occhi, alla terza vertebra lombare e all’osso sacro. Lesioni recenti «di origine traumatica», che se non hanno direttamente a che fare con la morte risultavano comunque dalle visite effettuate dopo l’arresto di Cucchi, ma nessuno le segnalò alla magistratura.
Sono le conclusioni dell’indagine sul caso del detenuto morto nel reparto carcerario dell’ospedale Sandro Pertini di Roma dalla commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario nazionale, presieduta da Ignazio Marino. La relazione finale, redatta dai senatori Vincenzo Galioto del Pdl e Albertina Soliani del Pd, è pronta e sarà votata mercoledì prossimo. Il documento è stato limato in ogni passaggio, dopo che ripetuti rinvii avevano messo in dubbio la possibilità di arrivare a un risultato condiviso da tutti; per questo dovrebbe essere approvato all’unanimità, fondato com’è su audizioni, documenti e soprattutto sul lavoro dei periti incaricati di rispondere a specifici quesiti.
Sono stati proprio i due consulenti, Vincenzo Pascali e Rodolfo Proietti, a fissare il decesso di Cucchi «alle ore 3 del 22 ottobre», come si legge all’inizio della relazione, che più avanti chiarisce: «La morte è avvenuta probabilmente due o tre ore prima che il paziente fosse rianimato. Pertanto anche il medico che ha praticato le manovre rianimatorie (tra le 6.15 e le 6.45 del mattino, ndr), notando una rigidità dei muscoli del collo e dell’articolazione temporo-mandibolare, sapeva che il paziente era morto e da tempo». Gli stessi medici del Pertini, nella serata del 21 ottobre, viste le preoccupanti condizioni del detenuto, avevano preparato una relazione da inviare all’autorità giudiziaria, che non fu mai trasmessa perché poche ore dopo Cucchi ha smesso di vivere. «Ciò nonostante non è stato predisposto un monitoraggio continuo delle condizioni del paziente», accusa la relazione, che aggiunge una sconsolante considerazione: «Nessun medico, nella giornata antecedente al decesso, si è probabilmente reso conto che la situazione aveva ormai raggiunto un punto di non ritorno». Altrimenti avrebbero dovuto far capire a Cucchi quello che gli stava succedendo, e sarebbero dovute scattare le contromisure indicate dagli stessi consulenti: «Raggiunto nella giornata del 21 il punto di massimo criticità (punto di non ritorno), il paziente avrebbe dovuto essere monitorizzato con maggiore intensità, nel timore di un evento mortale, attendendo il profilarsi dell’opportunità di intervenire».
L’altra conclusione rilevante riguarda i «traumi» che Cucchi aveva al momento del ricovero, «che i consulenti tecnici ritengono essere stati probabilmente inferti». Cioè provocati da qualcuno, e in tempi ravvicinati alla morte. Le ecchimosi intorno agli occhi «sono state probabilmente prodotte da una succussione (letteralmente significa scuotimento, ndr) diretta delle due orbite; analogamente le lesioni alla colonna vertebrale sembrano potersi associare ad un trauma recente; sempre ad una lesione traumatica è collegabile la frattura al livello del sacro-coccige».
Sono particolari importanti, perché l’inchiesta giudiziaria (tre poliziotti penitenziari sono indagati per omicidio preterintenzionale per le presunte percosse, mentre sei medici del Pertini sono accusati di omicidio colposo) è ferma in attesa delle perizie; indiscrezioni delle scorse settimane riferivano che secondo i consulenti del pubblico ministero le lesioni di Cucchi sarebbero precedenti al suo arresto, una addirittura congenita. I periti della commissione Marino sembrano affermare il contrario, e le loro conclusioni saranno inviate alla Procura di Roma, insieme alla relazione. Nella quale i commissari auspicano che l’indagine penale chiarisca i punti che restano oscuri sulla morte di Stefano Cucchi. I parlamentari ne elencano quattro: «Chi ha inferto le lesioni al signor Cucchi; le ragioni di una procedura così anomala per il trasferimento presso la struttura protetta dell’ospedale Sandro Pertini; chi ha la responsabilità di non aver dato corso alle richieste di colloquio formulate dal detenuto, lasciando così quest’ultimo in una condizione psicologica che ha certamente influito sul suo rifiuto di cure; chi ha la responsabilità della mancata identificazione prima dell’exitus di una condizione clinica così grave da mettere a rischio la vita».
ADESSO VEDREMO SE IL PARLAMENTO VOTERA' QUESTA RELAZIONE
Scritto alle 12:41 nella attualità, banalità, diritti, persone, salute, Sistema mediatico | Permalink | Commenti (55) | TrackBack (0)
Dal 20 maggio 2009, il direttore del Tg1 è Augusto Minzolini.
Se avessi problemi di stitichezza, li supererei grazie a quest’uomo e al suo modo di fare giornalismo.
Vi faccio un semplice esempio, tratto dall’edizione di martedì 3 novembre 2009, vista con i miei occhi e udita con le mie orecchie.
Si tratta di una sequenza di tre notizie: la sensazionale è la prima ma io ve la racconterò per ultima.
La seconda è la morte del grandissimo studioso Claude Lèvi-Strauss. Il conduttore se la cava dicendo che aveva centoun anni e che era il padre dello (detto con la voce stupefatta e titubante chi pronuncia una parola bislacca e pericolosa) “strutturalismoooo”. Niente immagini, nessun filmato, un cane di professore o di antropologo che dica due frasette, nemmeno una foto, nada de nada.
La terza notizia è l’uscita del nuovo disco di Lucio Dalla: servizio con la canzone e il relativo video pilota del cd, intervistina a Dalla che tutto ilare e parrucchinato sproloquia su Napoli.
Ed eccoci alla memorabile notizia: si tratta di un servizio dalla Gran Bretagna, realizzato da Giovanni Masotti (corrispondente che cerco di non perdermi mai perché produce banalità davvero stupefacenti). Come questa: il servizio su un uomo allergico alla propria moglie. Voce fuori campo di Masotti, immagini, musica, dichiarazioni dell’uomo e della donna. Mistero: come mai quest’inglese sarà allergico alla moglie? Quale complesso enigma ormonale si cela dietro questa vicenda? Che complessa spiegazione ne dà la medicina e la scienza? In realtà, tutto è dovuto alle creme che lei usa: lui è allergico a uno degli ingredienti. Il servizio di Masotti è finito, è durato circa due minuti ed è andato in onda durante la più ascoltata edizione del principale telegiornale della più ascoltata rete pubblica della televisione di uno dei più grandi paesi del mondo occidentale.
Se avete problemi di stitichezza, non occorre il farmacista: basta il duo Minzolini/Masotti.
Scritto alle 07:28 nella attualità, persone, salute, Sistema mediatico, Televisione | Permalink | Commenti (32) | TrackBack (0)
Provate a rispondere (senza barare nè andar a cercare la risposta sui giornali o sul Web) a questa domanda.
Da molte settimane si parla dell'influenza A e viene sempre citato il vice-ministro della Salute Ferruccio Fazio.
Domanda: se lui è il vice, chi è il ministro vero e proprio? E perchè non viene mai nominato?
Scritto alle 15:20 nella attualità, banalità, domande, persone, politica, salute | Permalink | Commenti (21) | TrackBack (0)
L'arte di correre l'ho comprato ieri sera.
E dunque non l'ho ancora letto.
Solo le prime righe:
"Prefazione
Una sofferenza opzionale
La regola vuole che un vero gentiluomo non parli delle sue ex-fidanzate, nè delle tasse che paga. No, tutto falso. Scusatemi, me lo sono inventato in questo momento. ma se questa regola esistesse, forse imporrebbe anche di non parlare di ciò che si fa per mantenersi in buona salute. Perchè un vero gentiluomo difficilmente in una conversazione si dilungherebbe su un argomento del genere. Per lo meno a mio parere. Io però, come tutti sanno, non sono un gentiluomo, quindi del galateo me ne infischio. Tuttavia- perdonate se ho l'aria di giustificarmi - provo un leggero imbarazzo a scrivere questo libro."
Degli scrittori di questi anni, il sessantenne Murakami Haruki (i giapponesi mettono prima il cognome e dopo il nome) è tra quelli che preferisco.
In particolare il suo "Kafka sulla spiaggia" ha affascinato non solo me, ma anche mia moglie Tatjana e la nostra amica Patrizia (due donne che quando sentono nominare gli autori made in Japan preferiscono rileggersi per la decima volta un qualsiasi Maigret conosciuto a memoria).
Le storie di Murakami vivono e pulsano sempre al confine: tra realtà e sogno, Oriente e Occidente, tradizione e modernità, dolore e gioia, rassegnazione e impegno, realismo e fantastico, erotismo e candore, Ombra e Luce.
Chi legge le sue opere narrative entra in luoghi strani e nello stesso tempo familiari, percorrendo storie avvincenti.
Però Murakami si è dedicato anche alla scrittura di "saggistica": il poderoso Underground, splendida inchiesta sullo spaventoso attentato col gas alla metropolitana di Tokio.
E adesso questa Arte di correre: il suo rapporto con la maratona, la salute, il corpo, gli anni che passano, i luoghi delle gare sportive.
Non vedo l'ora di leggerlo.
In attesa del romanzone sulle mille pagine 1Q84.
Uscito nel mondo qualche mese fa: se ne dice un gran bene e in Italia dovrebbe uscire il prossimo anno.
Scritto alle 09:53 nella letture, Libri, persone, salute, Sport, Viagg | Permalink | Commenti (10) | TrackBack (0)
Mi chiamo Charlie e questo appello mi aiuta a scriverlo l’amico (non mi piace la parola padrone) Luciano. Intanto, se volete, la mia faccia (muso è un’altra parola che non mi piace) potete vederla qua e capirete subito quanto la vita mi batte bene.
Scritto alle 09:12 nella animali, bellezze, diritti, persone, salute | Permalink | Commenti (19) | TrackBack (0)
24ore
Parigi, 11:30
INFLUENZA A:LIBERATION, PIANO SEGRETO LIMITERA' LIBERTA'
Per far fronte a un'eventuale pandemia da influenza A, il governo francese ha messo a punto un piano che introduce una serie di misure emergenziali e, di fatto, limitera' fortemente -secondo "liberation"- le liberta' dei cittadini. Dai documenti fatti filtrare al quotidiano dal Sindacato dei Magistrati, risulta che il il progetto allunga fino a sei mesi i tempi a disposizione della polizia per un fermo senza incriminazione o comparizione dinanzi un giudice; le persone fermate non potranno inoltre contattare un avvocato prima di 24 ore in stato di fermo; i minori potranno essere giudicati in tribunali per adulti e ci saranno piu' processi a porte chiuse. Il Sindacato della Magistratura ha definito le misure "disgustose" e "liberticide" e chiesto al ministro della Giustizia, Michele Alliot-Marie di abbandonare il progetto.
(08 settembre 2009)
Dal sito di Repubblica
Scritto alle 12:12 nella attualità, diritti, persone, politica, salute | Permalink | Commenti (8) | TrackBack (0)
In Inghilterra la presentano come una clamorosa e geniale novità:
leggere in vasca da bagno.
E dunque hanno stampato dei libri appositi e impermeabili che, anche se cascano in acqua e si bagnano, non si rovinano.
Ovviamente (secondo le stupidissime leggi del mercato) si tratta di romanzetti "per donne" scritti da Katie Letty (autrice di narrativa rosa).
E l'intera operazione pubblicitaria è sponsorizzata da una marca di bagnoschiuma femminile. (Notate l'effetto completamente fasullo della libreria sullo sfondo)
Come se i piaceri del bagno fossero riservati solo alle donne.
Come se solo le donne leggessero.
Come se in vasca da bagno si dovesse leggere solo brutta roba e non si potessero assaporare bellissimi libri.
Scritto alle 08:35 nella Auto-lezioni, banalità, letture, Libri, salute, Sistema mediatico | Permalink | Commenti (8) | TrackBack (0)
Questa povera ragazza ha diciotto anni?
Ma cosa le hanno fatto?
Sembra una cinquantenne ex-bellona che punta tutto sul trucco, sull'acconciatura, in sintesi sull'aspetto che la renda simile a mille e mille altre vippette:
sopracciglia depilate, capelli depersonalizzati da simil-diva, tratti somatici ed espressione del volto identici a quelli standardizzati in certi ambienti (ad esempio la Veronica Lario di un tempo o la D'Addario di adesso sono identiche).
Il risultato è agghiacciante: la riduzione del fascino femminile (dato dall'unicità e irripetibilità di OGNI singola donna) a uno stampino.
Scritto alle 08:41 nella attualità, banalità, domande, donne, persone, salute, Sistema mediatico | Permalink | Commenti (16) | TrackBack (0)
Leggo su Repubblica di oggi un dato che mi fa sobbalzare.
Una lunga inchiesta di Alessandra Retico spara una cifra (della quale si ignora la fonte): otto milioni di italiani farebbero ricorso all'ipnosi per affrontare nevrosi, ansie, fumo, dipendenze, dolori, prestazioni agonistiche, stress, carriera, disturbi sessuali e chi più ne ha più ne metta.
Da dove salta fuori questa cifra di 8.000.000 di ipnotizzati?
Non si sa.
Non si dice.
Anch'io resto ipnotizzato da tale pressapochismo.
Scritto alle 16:30 nella attualità, domande, salute, Sistema mediatico | Permalink | Commenti (6) | TrackBack (0)
http://temi.repubblica.it/repubblica-appello/?action=vediappello&idappello=391107
L’attacco a "Repubblica", di cui la citazione in giudizio per diffamazione è solo l’ultimo episodio, è interpretabile soltanto come un tentativo di ridurre al silenzio la libera stampa, di anestetizzare l’opinione pubblica, di isolarci dalla circolazione internazionale delle informazioni, in definitiva di fare del nostro Paese un’eccezione della democrazia. Le domande poste al Presidente del Consiglio sono domande vere, che hanno suscitato interesse non solo in Italia ma nella stampa di tutto il mondo. Se le si considera "retoriche", perché suggerirebbero risposte non gradite a colui al quale sono rivolte, c’è un solo, facile, modo per smontarle: non tacitare chi le fa, ma rispondere. Invece, si batte la strada dell’intimidazione di chi esercita il diritto-dovere di "cercare, ricevere e diffondere con qualsiasi mezzo di espressione, senza considerazioni di frontiere, le informazioni e le idee", come vuole la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, approvata dal consesso delle Nazioni quando era vivo il ricordo della degenerazione dell’informazione in propaganda, sotto i regimi illiberali e antidemocratici del secolo scorso. Stupisce e preoccupa che queste iniziative non siano non solo stigmatizzate concordemente, ma nemmeno riferite, dagli organi d’informazione e che vi siano giuristi disposti a dare loro forma giuridica, senza considerare il danno che ne viene alla stessa serietà e credibilità del diritto.
Franco Cordero
Stefano Rodotà
Gustavo Zagrebelsky
E altri (finora) duecentodiecimila cittadini
Scritto alle 20:47 nella attualità, diritti, politica, salute, Sistema mediatico, storia | Permalink | Commenti (81) | TrackBack (0)
La rivista americana di moda Glamour fa una piccola grande rivoluzione.
A pagina 194 dell'ultimo numero pubblica una mini-foto formato 7,5 cm per 7,5 cm.
Ritrae una modella.
Il suo nome è Lizzie Miller, ha venti anni, è alta un metro e ottanta, pesa ottanta chili, le piace giocare a softball e fare la danza del ventre.
Nella fotografia fa due cose abbastanza scandalose per il mondo della moda: invece di avere un'espressione asettica e imbronciata da androide costruito in laboratorio, ride.
E soprattutto, mostra una tonda, carnale e allegra pancetta.
Pare che il successo (in termini di telefonate e email dei lettori) sia stato strabiliante: non se ne può più degli standard femminili imposti dai media.
E men che meno si possono sopportare gli standard anoressico, siliconato, labbronesco, simil/prepubere, lugubre, sguaiato, penitenziale, crocifisso/munito, escortesco. Che spesso si trovano CONTEMPORANEAMENTE sulla stessa modella.
Ben venga questa Lizzie, con la sua risata normale, con la sua simpatica panzetta e con la sua aria da una che sta bene con se stessa.
Scritto alle 10:46 nella attualità, bellezze, donne, persone, salute, Sistema mediatico | Permalink | Commenti (37) | TrackBack (0)
Ieri, una crisi emicranica di quelle terrificanti.
Con tutto il greve codazzo di sintomi: nausea, sudori freddi, fastidio per ogni minima luce, spossatezza, confusione mentale, pensieri e idee a ruota libera, sonnolenza. E soprattutto le lancinanti fitte alla testa: dall'osso mastoideo all'orbita dell'occhio un'autostrada di sofferenza, in cui escavatori roventi scavavano abissi di dolore, in cui avrei voluto gettarmi dentro. Da un momento all'altro ci si aspetta che la scatola cranica esploda.
Il farmaco specifico (il triptano...stavolta Auradol) che di solito agisce rapidamente contro l'attacco ha fatto cilecca e così c'è voluta tutta la notte perchè la crisi ne ne andasse.
Erano molti mesi che non sofrivo così.
Ma oggi assaporo con meravigliosa e neonata gioia la sensazione di stare bene.
Uno delle consolazioni e dei privilegi (forse gli unici) di essere malati.
Scritto alle 09:24 nella salute | Permalink | Commenti (29) | TrackBack (0)
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