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11/01/2011

Commenti

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dovrò aggiungerlo alla pila di libri che giaciono sul comodino, dentro i cassetti, sul tavolo, ino... la fiera della vanità... ma non era tutto vanità?... ma proprio tutto!... anche barry lindon... vanità pure lui.

Becky Sharp in effetti è un po' una versione femminile di Barry Lindon. Ho un vago ricordo anche di una bella interpretazione da parte di Adriana Asti (se non erro). Ricordo meglio il Ryan O'Neal nel sontuoso film di Kubrick.
Gran bell'autore comunque 'sto Thackeray! Da riscoprire. Quasi lo rileggo anch'io (fra i mille propositi).

Barry Lindon è in attesa e così Pendennis (altro romanzo di Thackeray di cui ho sentito parlar assai bene).
E intanto mi gusto (sono circa a pagina 500) La fiera delle vanità.

E aggiungi anche Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde, un'altra chicca. Fantastico da tutti i punti di vista.
Thackeray è un classico della letteratura inglese, ricordo ancora quando lo lessi la prima volta al liceo e mi divertii tantissimo. E si, dopo secoli non ha una ruga.

Sono andato a controllare: sì, la Backy Sharp dello sceneggiato RAI di Antongiulio Majano (roba del 1967!) era proprio Adriana Asti (non ricordavo male). Come curiosità riporto anche che vi compariva , in una piccola parte (e questo non me lo ricordavo) il giovanissimo Giusva Fioravanti (io me lo ricordavo solo nella "Famiglia Benvenuti”, e poi per i successivi misfatti).
Comunque sei la seconda persona che mi parla della Fiera delle Vanità nell’arco di 2 giorni. E questo forse è un segno del destino che mi chiama alla sua rilettura (la prima fu dopo pochi anni dallo sceneggiato, prima dell’alba degli anni 70).
O sarà forse (più che il caso) per una recente riedizione ?
Della letteratura inglese dell’800 comunque si dice un gran bene anche di Anthony Trollope, poco conosciuto in Italia (e a me sconosciuto del tutto), ma del quale Sellerio sta negli ultimi anni editando diversi libri. Mi stavo giusto accingendo a comprare “La vita oggi”, il più corposo e probabilmente il più importante dei suoi romanzi (anch’essi originariamente pubblicati “a puntate”, come per Thackeray).
Buona lettura !

E' uscita una nuova edizione della Fiera? Io ne ho due: la vecchia Longanesi del '68 in tre volumi e quella (che sto leggendo) di Repubblica.
TROLLOPE: pure io sono tentato. E proprio dalla "Vita oggi".
E' così bello, essere sganciati dalle mode e scegliere le proprie lettura dove ci portano l'ispirazione, la voglia, i consigli degli amici, il caso...

Non so di una nuova edizione. La mia era solo un'ipotesi, visto che 2 diverse persone mi parlano dello stesso (vecchio) libro in 2 giorni. Il mio volume (unico)era ancora anteriore al '68. In realtà era nella libreria di mio padre. Lo ricordo grosso e un po' squinternato, con una copertina dura color cacchetta che riportava solo titolo e autore.

Non ho idea della qualità delle differenti traduzioni della Fiera. Però ti consiglierei: buttati. Dopo un paio di pagine, ti accorgerai che stai nuotando con gran gusto.

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