Ieri sera avevo voglia di leggere un romanzo romanzesco. E allora ho preso dallo scaffale I tre moschettieri di Alexandre Dumas.
Lo conosco bene: nel corso della mia vita l'ho letto e riletto e dunque so in anticipo cosa accadrà capitolo dopo capitolo. Ma, come ogni volta, basta cominciarlo, assistere alla presentazione dell'incosciente diciottenne D'artagnan e del suo strampalato ronzino, vivere la rissa col gentiluomo di Meung, assaporare i primi indizi del piano di Milady, accompagnare il giovane guascone a Parigi per incontrare Athos e Porthos e Aramis per venir sedotti senza scampo. Un libro da cui traboccano avventure e umorismo, vitalità e nuvole di malinconia, divertimento sfrontato e adolescenziale piacere della lettura. E poi (a completare questo immenso e multiforme affresco, dove si ride e si piange, si galoppa e si ama, si tessono intrighi e si uccide) ci sono i due meravigliosi e sterminati seguiti, Vent'anni dopo e Il visconte di Bragelonne.
bello 'sto post... che ne pensi del Visconte?
p.s. e la Bibbia? non è un po' come i 3 moschettieri?... che cap per cap sai già ciò che succederà?
Scritto da: darioskji | 08/12/2010 a 11:15
1) Il Visconte l'ho letto (in versione tagliata) tanti anni fa e forse lo rileggerò adesso, dopo i primi due. Il ricordo che ne ho è di un romanzone poderoso.
2) Forse la trama degli avvenimenti biblici è abbastanza conosciuta, direi solo a grandissime linee. Ma è un'opera inesauribile: la Bibbia è un libro che legge chi lo legge, un libro vivente che interroga chi ci entra e lo invita a cambiare.
Scritto da: luciano / idefix | 08/12/2010 a 11:23
i 3 moschettieri fu il primo romanzo polpettone che (credo) mi venne assegnato di leggere da giovanissimo (quindi fui obbligato a leggerlo). non l'ho mai finito.
sinceramente l'ho sempre trovato pesante. de gustibus.
Scritto da: Giordano | 10/12/2010 a 16:09
Stavolta, l'ho lasciato dopo circa 120 pagine. Non perchè non mi piacesse ma perchè me lo ricordo troppo bene.
Scritto da: luciano / idefix | 10/12/2010 a 18:05
assolutamente d'accordo, libro bellissimo, sempre.
(Al contrario del visconte di bragelonne... una palla mostruosa!)
Scritto da: Marco D | 11/12/2010 a 02:44
Del Visconte ho un ricordo vago. So che Stevenson lo trovava bellissimo e che il mio amico Alberto Ongaro (gran romanziere e appassionato dumasiano) lo giudica (tolte alcune parti assai riuscite) complessivamente noioso.
Scritto da: luciano / idefix | 11/12/2010 a 11:13