Una vita difficile,
Il sorpasso,
I soliti ignoti,
La dolce vita,
Bianca,
Gomorra,
Umberto D.
Salvatore Giuliano,
La grande abbuffata,
La battaglia di Algeri
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secondo me La dolce vita è sopravvalutato (molto meglio 8 e mezzo). è un film da 3 stellette (cioè un film che non ti ha fatto sprecare del tempo per guardarlo, ma che non trovo che sia un capolavoro). i vitelloni l'ho trovato migliore, ad esempio (fellini ne ha fatti tanti belli, ma non tutti lo sono stati).
Scritto da: Giordano | 03/12/2010 a 16:27
Agguingerei la grande guerra e un paio altri con sordi, il medico della mutua e un borghese piccolo piccolo... gomorra ho comprato il dvd mi sono addormentato - va detto che ero parecchio stanco - da quel che ricordo era una specie di documentario noiosissimo. Molto meglio il camorrista di tornatore
siamo a 4.
giardini finzi contini 5
le notti bianche 5
8 1/2 6
per grazia ricevuta 7
non ci resta che piangere 8
blow up 9
per qualche dollaro in piu' 10. per qualche dollaro in piu' lo so quasi a memoria ... tu indio il gioco lo conosci ! din din din din
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 03/12/2010 a 17:23
ho barato ne ho detti 11 !
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 03/12/2010 a 17:33
difficile fare una classifica, e anche difficile trovarne o ricordarsene 10.
la vita è bella di benigni,
la famiglia di scola
speriamo che sia femmina di monicelli,
amici miei di monicelli,
nuovo cinema paradiso di tornatore.
nessuno di verdone che non sopporto.
poco di nanni moretti. la stanza del figlio, molto premiato, una delusione.
gomorra: quanto mi è piaciuto il libro, tanto non mi è piaciuto il film.
la grande abbuffata orribile.
il sorpasso ok.
la battaglia di algeri molto ok.
i soliti ignoti pure.
di quelli molto premiati e famosi:
la strada di fellini orribile con un'attrice la masina sempre con la stessa espressione.
l'albero degli zoccoli di olmi, tempo perso.
ultimo tango a parigi di bertolucci, orrendo.
Scritto da: marcob | 03/12/2010 a 18:33
c'era una volta in america,
paisà,
la grande guerra,
la notte di s. lorenzo,
la ciociara,
nuovo cinema paradiso,
mediterraneo,
il postino,
novecento,
la famiglia,
gruppo di famiglia in un interno,
roma città aperta...sono i primi che mi vengono in mente,poi ci sono praticamente quasi tutti i Monicelli, i Troisi, i Benigni, ecc... della tua lista tutto tranne La grande abbuffata.
Scritto da: gaila | 03/12/2010 a 19:45
Cera una volta in america (Leone at his best)over all;
Sì a Fellini, Germi, Rossellini (almeno fino alla Presa di potere di Luigi xiv), Monicelli; no Antonioni (sopravvalutato), nì a Ferreri (geniale , ma non eccelso),nì a Moretti (grande ma non grandissimo). Da rivalutare Zurlini (Il deserto dei tartari, La prima notte di quiete). Tra i più (o meno) recenti Fuori dal mondo (Piccioni), Il Postino (Troisi), Nuovo cinema Paradiso (Tornatore).
OK La battaglia di Algeri, Il sorpasso, Una vita difficile.
Scritto da: carloesse | 03/12/2010 a 22:05
Il sorpasso
La dolce vita
L'oro di Napoli
I soliti ignoti
Guardie e ladri
Senso
Il Gattopardo
Compagni di scuola
Amarcord
L'armata Brancaleone
poi passiamo a quelli americani, ai francesi, ai russi, ai giapponesi?
Scritto da: Dario Predonzan | 04/12/2010 a 00:41
E' un invito, una minaccia o un timore?
Scritto da: luciano / idefix | 04/12/2010 a 10:35
Un auspicio
Scritto da: Dario Predonzan | 04/12/2010 a 12:49
- Un borghese piccolo piccolo
- La grande guerra
- Ricomincio da tre
- I soliti ignoti
- Canone inverso
- Mediterraneo
- Caro diario
- Senza pelle
- Roma città aperta
- Sciuscià
Questa è una classifica parziale. Ce ne sono molti altri che mi piacciono, ovviamente.
Scritto da: Alessandra | 04/12/2010 a 15:33
Ho letto da qualche parte che Olmi e' poco amato dalla sinistra, spero non sia questa ragione a non farvi amare l'albero degli zoccoli.
Ho anche letto che tarantino pensa che il cinema italiano non sia piu' in grado di avvicinarsi ai fasti di un tempo. Be' grazie, i maestri che avete sopra citato sono dei giganti troppo grandi da avere alle spalle. prendi amarcord. lo vedi, poi pensi, cavolo che modo di trasmettere i ricordi della propria infanzia cosi' direttamente allo spettatore. Puoi avere tutti soldi che vuoi per produrre un film ma se non hai quel guizzo non ci arriverai mai. questo e' stato il cinema italiano, un susseguirsi di colpi di genio ineguagliabili secondo me. anche l'estetica di visconti ha lasciato un segno troppo grande. possono non piacere, ma mentre si guarda la caduta degli dei o morte a venezia, proprio mentre li si guarda, vien da dire - cavolo che film!
p.s.: Alessandra scusami se ho risposto male ad un post su maroni la settimana scorsa...
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 04/12/2010 a 15:59
Luciano, con la tua solita pazienza hai voglia di spiegarmi perche' dovrei dare una seconda chances al dvd di gomorra per favore?
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 04/12/2010 a 16:02
Olmi non è "amato a sinistra"?
Non lo so e nemmeno mi interessa saperlo: i miei gusti non me li faccio dettare dalla "sinistra".
E poi...chi sarebbe, 'sta sinistra?
Scritto da: luciano / idefix | 04/12/2010 a 16:03
Giorgio, è tutto ok. Nemmeno lo ricordavo.
Passa un buon weekend. ;-)
Scritto da: Alessandra | 04/12/2010 a 16:08
Non sarà che certe giustissime considerazioni su alcuni grandi registi italiani e le loro opere ci fanno perdere di vista la buona, talvolta ottima, qualità di quelli contemporanei?
Non so, a me sembra un vizio tutto nostro pensare che le cose del passato siano sempre migliori di quelle attuali. A forza di dire che certi maestri del cinema sono ineguagliabili ci precludiamo una valutazione di altri ottimi registi.
Non vi pare?
Scritto da: Alessandra | 04/12/2010 a 16:14
Alessandra, condivido sempre questo tipo di osservazioni (sia per il cinema che per la letteratura o la musica). A patto però che queste osservazioni valgano anche al contrario.
Scritto da: luciano / idefix | 04/12/2010 a 16:26
Certo che si Luciano. senza i grandi maestri non potrebbero esserci dei grandi discepoli (o magari meno grandi, ma comunque bravi).
Scritto da: Alessandra | 04/12/2010 a 16:30
Luciano, purtroppo nel nostro paese ci sono stati momenti nei quali certi artisti venivano considerati di destra o di sinistra e non artisti. Vedi battiato, che pur non mi pare proprio un fascista, e' stato spesso etichettato 'di destra'. ma da idioti, appunto. piuttosto per favore, spiegami perche' dovrei dare una seconda chances al dvd di gomorra!
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 04/12/2010 a 16:39
il passato e il presente. non ci sono più le albicocche di una volta!!
e le pesche?
siamo poi sicuri che le albicocche e le pesche di una volta oggi non farebbero schifo?
i gusti possono anche cambiare, il tempo va avanti.
rivera quarant'anni fa su un campo da calcio era il massimo. oggi forse non ci potrebbe stare cinque minuti.
a me amarcord non è mai piaciuto: non si può rappresentare la romagna con una caricatura! anche perchè la romagna non è così.
l'ho già detto, a me i film di fellini non piacciono. provate a guardare "roma". quello è da cartellino rosso. da ritirargli la licenza.
certo, nel passato c'è anche molto di buono, ma
cercare addirittura di rivalutare ciccio e franco. per favore...
giorgio, non dare ulteriori chenches a gomorra. non ne vale la pena. il libro è ottimo, il film pessimo.
Scritto da: marcob | 04/12/2010 a 17:55
Io Gomorra l'ho visto nel giugno 2008, in sala. Dovrei rivederlo ma quella sera mi aveva entusiasmato lo stile con cui Garrone metteva in scena il testo di Saviano, reinventandolo con un linguaggio filmicamente forte. Che mescolava il meglio della storia del cinema italiano (neorealismo e commedia, grottesco e succhi quasi fantastici, tragedia e facce presa dalla strada, impegno politico e dialetto, gusto del racconto e virtuosismi d'autore).
Poi (ovviamente) può non piacere: per esempio a mia moglie Tatjana non avevano convinto nè Gomorra nè Il divo. E proprio per gli stessi motivi che li faccno apprezzare a me.
Scritto da: luciano / idefix | 04/12/2010 a 18:08
Su Olmi fa bene Giorgio a ricordarlo. Anche se a me più dell'Albero degli zoccoli sono piaciuti film precedenti come "Il Posto", o (meglio ancora) "I Recuperanti" (splendido).
Scritto da: carloesse | 04/12/2010 a 20:11
Dissento invece dal giudizio di marcob su Fellini. Che è vero, o lo si ama o lo si odia.
Ma la Romagna di Amarcord non è una caricatura, è semplicemente una Romagna che vive nella memoria nostalgica di chi la narra.
Una Romagna molto personale, felliniana (e toninoguerriana). Roma (che effettivamente è un film molto meno riuscito) è allo stesso modo una trasfigurazione mentale (carica di amore-disprezzo) di questa città. Ma al di là dei pareri personali e della riuscita maggiore o minore di alcuni suoi film, la grandezza di Fellini a me pare indiscutibile.
Scritto da: carloesse | 04/12/2010 a 20:35
su amarcord, second me, se a qualcuno pare caricaturale, e' perche' le fantasie di un bambino o di un ragazzo talvolta lo sono, e' come se la romagna fosse vista con la lente d'ingrandimento di fellini 12enne. e il risultato e' clamoroso. come l'urlo e il furore di faulkner, peccato che il risultato sia ben diverso, un libro incomprensibile quest ultimo ...
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 05/12/2010 a 03:15
appunto carlos, forse il guaio di amarcord è proprio tonino guerra, che, come molti romagnoli che hanno passato la vita altrove, della romagna ricordano solo la parte caricaturale dell'accento, della tabaccaia, del patacca o della gradisca.
credo che qualsiasi romagnolo si vergogni a vedersi caricaturata da valentino rossi con quell'idiota rasato a zero nella pubblicità di fastweb. tonino guerra fa un'operazione simile e secondo me gli riesce male.
non dimenticare che è lo sceneggiatore di antonioni, in deserto rosso, la notte, l'eclisse, l'avventura ecc...
su fellini è lecito, come su tutto il cinema, avere il proprio parere.
tolto paisà e i vitelloni, per me il resto non vale granchè. nè i film più famosi e premiati ma nemmeno le porcherie come la città delle donne, satyricon, casanova, ginger e fred, e la nave va...
Scritto da: marcob | 05/12/2010 a 08:58
Fellini, più passano gli anni e meno mi appassiona. I vitelloni (una grandissima pre-commedia all'italiana), La dolce vita, Toby Dammit (nel collettivo Tre passi nel delirio ispirati a Poe), alcune invenzioni visive (il mare in tempesta nel Casanova realizzato con la plastica nera). Ma nell'insieme penso che il fellinismo abbia fatto malissimo al cinema.
Scritto da: luciano / idefix | 05/12/2010 a 13:46
Ogni parere è più che lecito, marco, ma io continuo a vedere nel caricatutrale felliniano un pregio, e non un difetto. E dissento anche su quelle che tu definisci "porcherie" (per me sono tutt'altro proprio i film che tu citi, e specialmente la città delle donne e Ginger e Fred, anche se gli altri sono forse meno riusciti, in special modo La nave va ....)
Scritto da: carloesse | 05/12/2010 a 13:56
Carlo: nei Fellini che mi piacciono, dimenticavo appunto Amarcord e Lo sciecco bianco.
Scritto da: luciano / idefix | 05/12/2010 a 15:46
No, Fellini non mi piace, a parte qualche guizzo di genialità in qualche scena dei suoi film.
E capisco Marco quando parla di una Romagna in forma caricaturale, perché anch'io provo le stesse cose quando si descrive Napoli solo attraverso degli stereotipi conosciuti ai più, mentre c'è molto, molto di più, inteso in senso positivo.
Scritto da: Alessandra | 05/12/2010 a 15:48
Luciano, cosa intendi dire con il fellinismo ha fatto malissimo al cinema?
Cinema italiano o in genere? insomma fallini puo' piacere o no, ma mi sembra di esagerare... neppure joyce o faulkner hanno fatto del male alla letteratura, o a nessuno per quanto ne so ...
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 05/12/2010 a 16:06
Intendo che il fellinismo ha fatto male al cinema in genere. Perchè molto spesso è diventato manierismo (i clown, il circo, il sogno, l'esagerazione caricaturale un po' infantile e un po' porcellona dei personaggi, le trame che vanno alla deriva, la messinscena visiva eccessivamente debordante rispetto allo script...).
Scritto da: luciano / idefix | 05/12/2010 a 21:30
ecco la mia tardiva lista...
I soliti ignoti (inarrivabile, Monicelli. Menzione speciale per: La grande guerra, Un eroe dei nostri tempi)
La grande abbuffata (Ferreri. Bellissimo anche La donna scimmia)
8 e ½ (Fellini, ma anche La strada, Le notti di Cabiria, I vitelloni)
Il sorpasso (Risi, segnalo anche Anima persa, Profumo di donna)
Non ci resta che piangere (Benigni/Troisi. «Grazie, Mario!»)
Le notti bianche (Visconti. Considerato a torto film minore, per me è una bellissima fiaba, con retrogusto amaro, su tutto quello che vuol dire “amore”)
Il vangelo secondo Matteo (Pasolini come regista faceva un po’ cagare, ma qui si è superato realizzando il miglior film su Gesù Cristo di tutti i tempi)
Fantozzi (satiricamente fondamentale per l’Italia recente)
Altrimenti ci arrabbiamo (nel suo genere è un gioiello)
Un sacco bello (l’apice di Verdone)
Mi sono venuti in mente anche:
Roma città aperta (Rossellini)
Una pura formalità (Tornatore)
Fascisti su Marte (Guzzanti)
Sogni d’oro & Bianca (Moretti)
Tutti a casa (Comencini)
Totò a colori (+Siamo uomini o caporali)
Scritto da: Giordano | 07/12/2010 a 15:54
amarcord non mi è piaciuto e condivido che il fellinismo può aver fatto male al cinema italiano.
e se non ricordo male proprio in amarcord c'è il primo ruolo di alvaro vitali che gli è praticamente rimasto appiccicato per tutta la vita, generando la serie infinita dei film di pierino e simili...
Scritto da: Giordano | 07/12/2010 a 16:03