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10/12/2010

Commenti

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Da esserne proprio orgogliosi...

Il mio lombroso interiore, una specie di nano da giardino, guarda la foto e non ha sorprese.

Mi è capitato di entrare in un negozio o ristorante, vedere che il gerente ha una faccia così e andarmene senza esitare.

☺!

mi pare che sia nella media inglese del suo schieramento...

... e, ovviamente, non mi riferisco solo al suo aspetto in verità abbastanza orripilante...

Navigando qua e là, ho scoperto che il personaggio in questione, oltre che deputato, è stato sindaco di Lacco Ameno d'Ischia (dov'è ancora consigliere comunale), ma nel contempo è anche consigliere provinciale e regionale campano. A quest'ultima carica è stato eletto con 25.000 (!) voti di preferenza: se questo è il "popolo sovrano", c'è da essere più che pessimisti sul futuro di questo Paese.

Molte persone "vendono" il proprio voto. Ed è evidente che, a comprarlo, ci sono solo i mascalzoni.

Sono mascalzoni anche quelli che lo vendono, però. E sono tanti, come si vede dal caso De Siano.

Io intendevo gli elettori (tanti di coloro che "vendono" il voto sono poveracci, in senso materiale e culturale).
Mentre i parlamentari che si vendono andrebbero arrestati.

Faccia per faccia devo dire che quella di Verdini è molto più inquietante (non la farei mai vedere a mio figlio di 10 anni).
Quanto a schifo sui personaggi e sui loro comportamenti, beh, a giudicare dai conati che mi suscitano direi siamo alla pari.

Anch'io intendevo gli elettori. E la storia dei "poveracci" mi sa tanto di giustificazionismo buonista, del tutto fuori luogo in Italia.

Non mi pare sia buonismo giustificazionista: l'assenza di senso civico di molte persone è un concorso di colpa (tra chi è incivile e chi fa di tutto per mantenerlo tale).

L'assenza di senso civico in italia è un concorso di colpa tra chi è incivile e chi fa di tutto per mantenerlo tale.

definizione perfetta.
Oserei aggiungere che queste due categorie si amano e sis sostengono a vicenda con complicità sistemiche e culturali.

E' una seduzione al ribasso che trova una bella metafora nel bengodi di collodi.

Dell'Ottocento italiano, mi pare che cinque romanzi raccontino a fondo il nostro paese, sviscerandone sia la cialtroneria che la "nobiltà", il vittimismo e la prosopopea, la stratificazione dei Poteri e la demagogia delle classi "dirigenti", i vizi secolari e le minoritarie virtù, il ribellismo velleitario e la preponderanza delle maschere.
I promessi sposi, I Malavoglia, Pinocchio, Fosca, Confessioni di un italiano.

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