Tre puntate: sabato 4 dicembre ho scritto questo post. Poi sono successe alcune cose.
PRIMA PUNTATA Nella primavera del 2011, i cittadini triestini andranno alle urne per eleggere il nuovo sindaco.
L’esperienza dell’attuale giunta di destra è pessima: furibonde lotte interne, politica culturale di bassissimo livello, Piano regolatore che (tra scempio del Carso e sospetti di speculazioni private) fa acqua da tutte le parti, incapacità di progettare il futuro della città, connivenze sul rigassificatore, spazi agli amici degli amici...
Un'opposizione degna di questo nome vincerebbe senza difficoltà, con la banda e in mezzo a petali di fiori. Ma il rischio è che ciò non accada. Da troppo tempo, il PD triestino (e nazionale) è ondigavo e vacuo: non dimentico che fino a pochi mesi fa era favorevole al rigassificatore, sulla difesa della scuola pubblica è fiacco, debole nella difesa della sanità (sotto pesantissimo attacco dalla giunta regionale), impantanato nella propria assenza di personalità politica ed eccesso di personalismi, amorfo perchè nato male e cresciuto peggio. Io pretendo un profondo cambiamento: uomini e programmi che aiutino Trieste a porsi al centro dell’Europa e i triestini a ritrovare la speranza e la fiducia. Il 12 dicembre, con le Primarie, potremo decidere chi sarà il candidato sindaco del centrosinistra. Io dunque non voterò per il candidato per Pd (tra l'altro una persona che stimo e mi è molto simpatica). Ma per il medico Marino Andolina,
sostenuto da Rifondazione. Le ragioni sono molte. Ne dico solo due: sono convinto che quando si tratterà di dire “no”, Andolina lo dirà forte e senza condizionamenti e quando si tratterà di dire “sì” lo farà per convinzione e non per ubbidire alle mediazioni di partito. Voterò dunque per un uomo che credo sia libero dai veti incrociati di correnti e sottocorrenti. In più, sono convinto che possa riportare alle urne molte persone sfiduciate, di destra, di sinistra e non schierate, donne e uomini che non andavano più a votare perché delusi dalla politica e da troppi politici. Penso che Marino Andolina possa essere la medicina adatta per una città malaticcia: ecco perché ho deciso di sostenerlo. Poi, vada come vada il 12 dicembre, farò di tutto affinchè diventi sindaco di Trieste il candidato del centrosinistra che avrà vinto le Primarie.
SECONDA PUNTATA Due giorni fa è apparso un volantino col logo del Comune di Trieste. A nome dell'opposizione e della maggioranza, i capigruppo di Rifondazione (lo stesso Andolina), PdL e Lega fanno gli auguri alla città.
Problemi:
1) Rifondazione non è l'OPPOSIZIONE tutta e altri partiti (tra cui il PD dell'altro concorrente forte delle Primarie) mancano. Perchè?,
2) chi ha pagato il volantino? Il Comune? E autorizzato da chi? Oppure i tre partiti? O i tre consiglieri?
3) il capogruppo PdL è Piero Camber (fratello del senatore Giulio, padrone occulto di Trieste, condannato in via definitiva per millantato credito in una vicenda di crak bancario),
4) forse Piero si candiderà a sindaco per la destra,
5) oltre al PdL, anche la Lega fa e dice cose orribili.
Andolina ha scritto un comunicato: dice che il volantino gli era stato chiesto (ma non dice da chi), aggiunge che dovevano firmare tutti i capigruppo e che lui non ne ha saputo più nulla.
Commento: nella migliore delle ipotesi, è stato ingenuo e frescone.
Nella peggiore, c'è un accordo sottobanco con il PdL e con quel personaggio di Giulio Camber.
TERZA PUNTATA Scrivo con completa sincerità perchè in questa vicenda non ho nulla da guadagnare nè da crearmi simpatie o alleanze (anzi).
Pur essendo molto lontano da Rifondazione, mi ero espresso pubblicamente (il mio blog, Facebook, email ad amici e conoscenti, Segnalazione al Piccolo) a favore di Andolina.
Poi, questa storia del volantino firmato con il capogruppo leghista (partito capace di ignobili nefandezze) e con il fratello più furbo del senatore Giulio condannato per la millantata Kreditna (il vero e occulto padrone della città) mi ha molto amareggiato. E fatto sorgere mille domande su quanto accaduto, su come è accaduto e su chi e perchè lo abbia fatto accadere.
Passati i primi momenti di cocente disappunto, penso che Andolina abbia commesso una grande leggerezza e ingenuità: non tener conto dei piranha che ci circondano pronti a fregarci, firmare il testo e poi trascurare del tutto la parte "esecutiva" del volantino, aver tardato (e sul Web la tempestività delle reazioni è fondamentale) a rispondere alle perplessità/proteste/richieste di chiarimento che molti ponevano in maniera calda e leale è stata una serie di errori e leggerezze che ha dato un'impressione pasticciona.
Con l'ulteriore risultato negativo di spostare l'attenzione dai problemi veri e drammatici di Trieste a questa cazzatona.
Premesso ciò, domenica (con più dubbi di cinque giorni fa) voterò Marino Andolina.
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