Sul bel sito Letteratitudine di Massimo Maugeri (Asino chi legge) è in corso (sulla traccia di cinque domande) una discussione sul rapporto tra libri e scuola. Ecco le mie risposte.
Faccio lo scrittore (soprattutto per adolescenti) e ho il privilegio di andare spesso nelle scuole e nelle biblioteche a incontrare i ragazzi. Sono sempre esperienze appassionanti, in cui parliamo di tutto (libri, solitudine, fantasia/realtà, scrittura, princìpi, razzismo, fumetti, cinema, rock, bullismo, ridere di se stessi, amore, pubblicità, diario, amicizia, diversità e così avanti). Provo a rispondere alle domande.
1. Nella vostra esperienza, che rapporto hanno i ragazzi con la lettura?
Dipende. I “lettori” sono già consapevoli, curiosi e convinti dell ricchezza che i libri offrono. I “non lettori” sono diffidenti per mille motivi: questi motivi vanno individuati e disinnescati uno per uno come le mine antiuomo. Discutendo con i ragazzi, cerco di farlo.
2. Siete d’accordo sul fatto che da qualche anno leggere è considerato una sorta di errore, una perdita di tempo, un insignificante vizio?
Da troppo insegnanti, sì. Basta pensare alle assurde critiche/veti contro il fumetto, pre/giudicato brutto e dis/educativo. Quando la cosa fondamentale per un giovanissimo è imparare il gusto della lettura, il piacere del testo. Senza dimenticare che ci sono migliaia di fumetti splendidi, così come migliaia di romanzi (anche classici) orribili.
3. Se è così… perché si è giunti a questo punto? E di chi è la colpa?
I responsabili sono tanti. Ne elenco alcuni (non in ordine di importanza e di gravità di colpevolezza):
- l’inadeguatezza di molti insegnanti che non sono curiosi nè pronti a contagiare con la passione della cultura e della lettura,
- la pre-potenza dei media visivi (tv, web, cinema, videogiochi) che hanno tolto spazio e tempo alla lettura,
- la demente e criminale politica di governi e potentati che vogliono uccidere la cultura (perchè la cultura contribuisce a fare cittadini critici e consapevoli, mentre questi governi e potentati vogliono sudditi/consumatori controllabili),
- una critica letteraria che troppo spesso (soprattutto sui grandi…anzi: grossi giornali e sulle televisioni) è asservita alle grandi (anzi: grosse) case editrici,
- le tassazioni troppo alte sui libri,
- le orrende catene di librerie tutte uguali (Giunti, Feltrinelli, Mondadori eccetera) che stanno distruggendo le vere e belle librerie indipendenti.
4. Viceversa, perché è importante leggere? Perché è importante saper scrivere? Come lo spieghereste a un ragazzo di oggi?
SE LEGGI, vivrai mille e mille e mille vite di mille e mille e mille personaggi. E andrai ovunque. E sarai ricco anche se in tasca avrai pochi soldi.
SE SCRIVI, avrai in mano un pezzo del mondo. Perchè potrai farti sentire e protestare e accarezzare le menti delle altre persone.
5. E con quali libri “iniziereste” alla lettura un ragazzo (o una ragazza) delle cosiddette scuole medie inferiori? E a quelli del liceo? Che letture proporreste?
Alle medie, propongo “un libro che molti adulti diranno NON E’ ADATTO A VOI”: Il signore delle mosche di William Golding.
Alle superiori, idem. Più Una questione privata di Beppe Fenoglio, la Resistenza raccontata come Dio comanda, mescolando amore e guerra, dubbi e antifascismo, suspense e avventura, dolore e grande narrativa.
6. Qual è, o quale dovrebbe essere, il ruolo della scuola e del corpo docente per incentivare gli studenti a leggere e a saper scrivere?
Trasmettere (con competenza) la passione. Ma ciò presuppone insegnanti che la abbiano entrambe.
Mentre a volte, purtroppo, ci sono professori privi e dell’una e dell’altra.
giudico le persone che non leggono libri dei miserabili, nel senso proprio che mi fanno pena...
quante ce ne sono che passano le loro vuote vite al baretto dalla mattina alla sera? o quante che invece devono per forza FARE qualcosa con qualche amico per sentirsi vivi (e generalmente sono un mucchio di stronzate fatte solo per passare il tempo)?
quante persone trascorrono la loro vita a FARLA PASSARE cercando di pensare il meno possibile?
quante persone arrivano al capolinea senza davvero aver vissuto...
mi rendo conto di essere andato un filino fuori tema (ma meno di quanto pensiate) ma questo è quello che mi è venuto immdediatamnete in mente...
Scritto da: Giordano | 09/11/2010 a 16:09
Il proprietario del più grosso gruppo editoriale italiano, un giorno, si vantò di non aver letto un romanzo da vent'anni in qua.
Scritto da: luciano / idefix | 09/11/2010 a 16:31
infatti... così tra le sue varie "sdoganature" ci sta anche questa ed ha legittimato tutti quelli che sostengono di non avere il tempo di leggere, così ha fatto indirettamente dell'ignoranza un vanto portando direttamente acqua al suo mulino...
Scritto da: gaila | 10/11/2010 a 00:13
Luciano,
sui fumetti non sono d'accordo, per esperienza personale; io ho iniziato a leggere relativamente tardi perchè facevo fatica a passare dal fumetto, spesso facile e veloce da leggere, ad un libro dove mi pareva di scontarmi con un muro di parole. Ho iniziato con un libro di Kuprin, Yama - the pit, credo in italiano la fossa...
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 10/11/2010 a 18:14
Io da piccolini leggevo chilate e chilate di fumetti.
(E anche adesso ne leggo molti)
Scritto da: luciano / idefix | 11/11/2010 a 09:44
Luciano belle risposte - ma na tirata de recchie netiquettesca.
Quando si citano i blog se linkano.
Quando si citano i blog per giunta trafugando il tema del blog - anzichè rimandarci i lettori inzommma mi pare doveroserrimo. Ora Massimo direbbe sicuuuuro che non gli importa perchè quello è Lord dentro, ma io è un po' che volevo dirti questa cosa - ecco me so tolta il sassoletto.
Scritto da: zauberei | 11/11/2010 a 14:54
Zau: hai straragione. ma proprio STRA.
A me irrita sempre quando non trovo il link al sito, blog (o quel che è) citato. Il problema è che (tentato e ritentato) non riesco a inserirli nella pagina.
Per qualche settimana non riuscivo addirittura nemmeno a inserire immagini.
Comunque adesso riprovo a linkare un blog (quello di Letteratitudine).
Grazie di avermi tirato le orecchie.
Scritto da: luciano / idefix | 11/11/2010 a 15:19
Zau: grazie. Ce l'ho fatta al primo tentativo senza nessunissima difficoltà.
Dato che io non sono diventato più intelligente, mi sa che è cambiata la gestione dei post.
Grazie ancora: m'ero rassegnato.
Scritto da: luciano / idefix | 11/11/2010 a 15:23
Condivido praticamente tutto, Luciano.
Ho diciassette anni, e vivendo ovviamente a contatto con i miei coetanei, conosco tante, ma tante persone che non leggono. E non ne sentono di rimorsi o pentimenti; ciò è dovuto anche al fatto che spesso l'ambiente nel quale vivono non offre certi tipi di attività. Ad esempio, la mia scuola è un liceo molto impegnativo, il che precluderebbe gente abbastanza interessata alla cultura; tuttavia, la lettura non è nemmeno incitata dagli insegnanti. O meglio, è incitata nel modo sbagliato, proponendola come una forzatura, un obbligo, e quindi rendendola assai più noiosa. Per non parlare, poi, dei titoli proposti: molti sono ottimi libri e importantissimi classici, ma non riescono a invogliare i ragazzi alla letteratura.
Lorenzo
P.S. Sui fumetti non sono d'accordo: molti sono ottime basi per la lettura. A sei anni leggevo decine di "Peanuts" al mese, e mi hanno aperto un mondo per la letteratura.
Scritto da: Lorenzo | 11/11/2010 a 16:35
1) Cioè: sui fumetti sei d'accordo con me.
2) E' sempre un gran piacere ritrovarti. Ti ricordi quando alcuni di noi, qua sul blog idefixiano, non si capacitavano che tu fossi così giovane?
Scritto da: luciano / idefix | 11/11/2010 a 16:41
Luciano, ma non hai avuto nessun problema ad aggiungere alla lettura dei fumetti i libri privi di figure? Nessuna nessuna difficolta'? Forse hai iniziato a leggere entrambi allo stesso tempo... a me ha anche aiutato un po' Lovecraft !
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 11/11/2010 a 19:07
Giorgio, che io mi ricordi, nessun problema, anche perchè molti dei libri che avevo per le mani da piccolo avevano comunque illustrazioni.
Scritto da: luciano / idefix | 11/11/2010 a 21:36
Sì: intendo dire che riguardo i fumetti non sono d'accordo con Giorgio. Ho sempre letto fumetti da piccolo; quando poi ho dovuto iniziare con i libri veri non è stato un trauma. Si inizia con quelli per ragazzi, e piano piano si passa a Dostoevskij!
Me lo ricordo sì. Ricordo anche l'incazzatura che mi presi! ;)
Scritto da: Lorenzo | 11/11/2010 a 22:04
Quella volta, Lorenzo, con te fummo ottusi.
Però forse hai visto che si cresce anche grazie a queste esperienze, in cui non si viene capiti e accolti per ciò che si è. Ci si resta male però tutto sommato si matura: capitò anche a me, di venir ferito, da ragazzo, in circostanze analoghe.
Scritto da: luciano / idefix | 11/11/2010 a 22:46
:)))
Scritto da: zauberei | 11/11/2010 a 23:01
finchè mi toccava di studiare praticamente non leggevo libri (ma solo fumetti).
quando finalmente mi sono liberato della schiavitù dell'università ho DAVVERO cominciato a leggere libri e mi sono rimesso parecchio in paro (dopo i consigli di alcuni di voi mi sto addentrando ne "la zia julia e lo scribacchino" e per ora è molto bello da leggere, sia per i lettori che per gli scrittori).
anche se sono consapevole che non potrò mai tenere i ritmi smodati di lettura di un certo luciano / idefix...
☺
Scritto da: Giordano | 12/11/2010 a 15:44
Io leggo molto anche perchè siamo in due (Luciano e Idefix).
Scritto da: luciano / idefix | 12/11/2010 a 18:09