In una nota ufficiale, il ministro degli Esteri Franco Frattini fa fare al governo Berlusconi un passo (forse due o anche tre o quattro) verso lo Stato totalitario paranoico, costretto a inventarsi nemici. Parla di "strategie dirette a colpire l'immagine dell'Italia sulla scena internazionale...l'attacco a Finmeccanica, la diffusione ripetuta di immagini sui rifiuti di Napoli o sui crolli di Pompei, l'annunciata pubblicazione di rapporti riservati concernenti la politica degli Stati Uniti, con possibili ripercussioni negative anche per l'Italia". E aggiunge la raccomandazione: servono "fermezza e determinazione per difendere l'immagine nazionale e la tutela degli interessi economici e politici del Paese"
Il sottinteso (come per tutti i governi autoritari che, quando hanno l'acqua alla gola, devono inventarsi NEMICI) è molto chiaro: chi non sarà al nostro fianco nella difesa degli interessi nazionali, da questo governo incarnati per investitura popolare, è un collaborazionista dei NEMICI e come tale verrà trattato.
Non lo sapevi che il crollo di Pompei è dovuto ai sommovimenti della terra provocati dalla scena musicale underground napoletana notoriamente di sinistra, negroide, decadente, sovversiva anarco-terremotista plutocratica? E diamine, devo sempre dirtele io queste cose?
Scritto da: gcanc | 26/11/2010 a 22:57
nel frattempo brunetta tramite il suo portavoce (vorrei avere anch'io un portavoce, chissà cosa si prova ad avere un portavoce che interviene per te sul blog) si lamenta della qualità del cibo che gli hanno offerto gratis a l'aquila.
credo che anche questo episodio denoti una manovra contro l'italia da parte dellon stesso nemico.
Scritto da: marcob | 26/11/2010 a 23:14
E' il complotto, il complotto. La bieca anima del mondo, marxista e nihilista, trama contro il belpaese.
Scritto da: carloesse | 27/11/2010 a 10:02
Le lamentele di Brunetta erano degne di un film di Totò. Unico problema: che parte avrebbe interpretato Totò?
Il piccolo ministro? "Lei non sapete chi sono io. Questo salame rancido lo dia al gatto di sua sorella"
Il portavoce? "Vengo con questa mia addirvi chel ministro sellamentato per la scadenza della qualità del cibo"
Il proprietario? "Io a questi tromboni gli propìno un caciocavallo di latte di topo"
Il cameriere? "Io modestamente a voi, ononeravole Trombetta...no Brunetta...vi schiafferei in cella, in gattabuia, anzi in una lettiera per gatti"
Scritto da: luciano / idefix | 27/11/2010 a 10:11
Massimo Gramellini sulla Stampa:
Non ce n'eravamo accorti, ma è in atto un complotto mondiale contro l'Italia. Lo abbiamo scoperto ieri da una nota ufficiale del Consiglio dei ministri. E pensare che era lì, sotto gli occhi di tutti. Come abbiamo potuto ignorarlo? Le immagini dei rifiuti di Napoli sulle prime pagine dei giornali americani: un complotto (forse un fotomontaggio). Come il crollo del tetto di Pompei trasmesso nei tg cinesi, che hanno deliberatamente ignorato la vera notizia: che gli altri muri erano rimasti in piedi. Tutto si tiene, è talmente evidente: i rifiuti, Pompei, l'inchiesta per corruzione che ha investito Finmeccanica. E, aggiungiamo noi, la neve prevista per domani: una manovra meschina dei meteorologi, anche se il governo per ora non vi ha fatto cenno. In compenso ha citato i documenti riservati che il sito Wikileaks si accinge a pubblicare in Rete.
Riguarderebbero gli Stati Uniti e decine di altri Paesi, fra cui il nostro. Eppure solo qui si grida al complotto. Perché tutti ce l'hanno con noi. Obama, Putin, la Merkel, il comitato centrale del partito comunista cinese al completo. Si alzano la mattina e pensano soltanto a come danneggiare quel colosso di efficienza che dalle sponde del Mediterraneo minaccia di invaderli. Abbassando un po' la voce per non essere intercettati dal nemico, ci permettiamo di suggerire ai nostri governanti qualche contromossa spiazzante. Togliere la spazzatura dalle strade di Napoli: d'incanto nessun giornale americano ne parlerà più. Fare di Pompei la Disneyland dell'archeologia, così i cinesi ci manderanno i turisti invece che i cronisti. E ogni tanto aprire le finestre nei palazzi della grande industria di Stato, affinché anche i concorrenti che vi penetrano animati dalle peggiori intenzioni non riescano a trovarvi troppa puzza di bruciato.
Scritto da: luciano / idefix | 27/11/2010 a 11:14
solo un motto anarchico che mi é venutoin mente e che ho voglia di scrivere "quando lo stato si prepara ad attaccare si fa chiamare patria"
baci a tutti belli e brutti
Scritto da: Silvia | 27/11/2010 a 11:48
ah no merde, era "si prepara ad assassinare"...é troppo presto per pensare ancora
Scritto da: Silvia | 27/11/2010 a 11:50
Anche se "patriottismo" e "nazionalismo" sono molto diversi.
Scritto da: luciano / idefix | 27/11/2010 a 13:18
Sarà fantapolitica, ma io credo che Frattini e compagnia bella stiano comincando a pensare come certi esponenti politici americani. Anzi, di più: qualche americano ha suggerito a Frattini di sparare cazzate sul complotto internazionale.
Questo governo è attaccato alla canna del gas e non sa più cosa inventarsi.
Scritto da: Alessandra | 27/11/2010 a 13:51
E' una tipicissima tecnica ("tenica" direbbe Berlusconi) sempre usata dai regimi autoritari fin dall'antichità:
quando sei in difficoltà, getta la colpa su un nemico straniero e i suoi complici interni.
Scritto da: luciano / idefix | 27/11/2010 a 14:50
Sono anni che ho individuato nella paranoia la patologia più devastante che Berlusconi ci trasmette.
Un vero contagio, purtroppo.
Paranoia significa scissione del bene dal male, del bianco dal nero, impossibilità di immaginare un bene comune.
Terribile.
Giorgio
Scritto da: giorgio | 28/11/2010 a 13:04
Ci vorrà una generazione almeno, per disintossicarsi.
Scritto da: luciano / idefix | 28/11/2010 a 15:43