Berlusconi vende cara la pelle. E se la comprassimo?

Sono mesi che lo dice (esempio il 15.2.10 sul Giornale: http://www.ilgiornale.it/interni/berlusconi_dai_giudici_azioni_orologeria_ma_vendero_cara_pelle/15-02-2010/articolo-id=421962-page=0-comments=1): "venderò cara la pelle". Variante: "a carissimo prezzo". E se qualche milionata di italiani facesse il sacrificio, organizzasse una collettona, si tassasse e la comprasse? Il problema sorgerebbe poi: cosa farne?

Comments

[Scritto da: Alessandra]

Comprare? Ma neanche per idea!
Quello lì deve tornare esattamente da dove è venuto. La vignetta di Vauro ci indica il luogo in maniera inequivocabile.

[Scritto da: luciano / idefix]

Ahò, Berlusco': dicce armeno a quanto la voi fà', 'sta pelle der cazzo. Se cce farai 'no scontarello, se la podemo pagà a rate, se se po' prennella in lising, se poi nun ce va bbene a chi la restituimo, ce fai la garanzia, non ce la fai, er marchio del "made in" de dov'è?, Taiwan? Ciana? Arcore?
Ahò, non se po' mica comprà a scatola chiusa.

[Scritto da: EL_NINO]

Cara Alessandra - a proposito, sei in formissima, complimenti! - purtroppo la stiamo già pagando cara e continueremo a farlo sul percorso dei nostri figli, che già oggi è segnato da un ventennio di rincoglionimento alla guida del paese, che ci ha fatto perdere tanta strada e tante opportunità, che altri stanno già cogliendo.

Ed allora visto che è già pagata, direi prendiamocela questa pelle! cloniamola e facciamo tanti zerbini a pelle di leopardo da mettere all'ingresso di ogni scuiola pubblica, ospedale pubblico e ufficio di orientamento al lavoro e orientamento alle imprese. E scriviamoci sopra "Repubblica Italiana - repubblica democratica fondata sul lavoro", come fanno in francia con la Marianne della rivoluzione che campeggia su ogni edificio pubblico segno dell'uguaglianza dello stato dovunque, dall'ile de france, alla catalogna francese ad ajaccio, con le tre paroline "Libertè Egalitè, Fraternitè" che ancora oggi identificano la presenza dello stato, uguale e forte indipendentemente da chi si trovi a guidarlo.

[Scritto da: Alessandra]

Carissimo Nino, intanto grazie mille. Anche tu sei in splendida forma da quel che leggo
;-)
Come non condividere le tue parole? Abbiamo pagato e stiamo pagando. Io purtroppo non ho figli, ma non so se questo è un bene o un male, visto il futuro così incerto di questo paese, anzi direi inesistente per certi aspetti.
L'aspetto peggiore di tutto questo è che un ventennio di merda berlusconiana non è facile da ripulire. Cosa leggeranno nei libri di storia i nostri figli? Che un ladro, pappone corrotto e corruttore ha fatto dell'Italia il più grande bordello che sia mai esistito e che non si è riusciti ad incastrarlo per i suoi reati, ma perché dava festini orgiastici con la complicità dei suoi lacché e di minorenni pronte a vendersi per un apparizione in tv.
Mi sembra di rileggere la storia di Al Capone, anche se lui fu incastrato solo per evasione fiscale.

[Scritto da: luciano / idefix]

Purtroppo sono d'accordo con voi: anche quando Berlusconi non sarà più un problema, le macerie saranno ovunque e noi italiani saremo zuppi di tossine.

[Scritto da: EL_NINO]

Infatti Luciano.
Dobbiamo incominciare a ragionare seriamente su questo tema dell'italia dopo il berlusconismo e coinvolgere tutte le parti disponibili.

In questa fase Bersani, vendola, SEL e quant'altri dovrebbero aprire una fase costituente ampia confrontandosi ogni giorno e in forma anche ufficiale, con Fini, Casini, Rutelli, Montezemolo e le rispettive fondazioni.

E' bene capire adesso quali sono i punti di contatto sui temi veri e non arrivare all'ultimo con un accordo solo elettorale.
E la strategia perdente del Pdl fino a ieri è stata quella di resistere e promettere di durare per tutta la legislatura. Tale scelta di logoramento andrebbe sfruttata subito, prima che i cortigiani si accorgano dell'errore...

Ma mi sa che - more solito - i nostri stanno ancora a farsi le pugnette nel labirinto cieco della loro autoreferenzialità.
Dovrebbero stare fissi sui luoghi della tragedia berlusconiana, Napoli, L'aquila, Mirafiori, Termini Imerese, Cagliari, in tutti i luoghi dove la gente sta perdendo la fiducia e forse non andrà nemmeno a votare alle prossime elezioni.

Devono guidarla loro questa campagna eletorale, non lasciarsi trascinare nei soliti cul de sac delle giarrettiere, del conflitto di interessi commentato da vespa, dell'accanimento giudiziario, ecc...

[Scritto da: luciano / idefix]

Condivido.

[Scritto da: EL_NINO]

E allora aiutiamoli, sfoderando ogni settimana un Topic su come vorremmo vedere risolti i problemi del Paese e come pensiamo si possano trovare punti d'incontro tra i vari attori potenziali del fronte di liberazione dal satrapo.

Lo sai che da soli, le cose un pò articolate ma chiare non le sanno fare...
;-)

[Scritto da: luciano / idefix]

Direi che, ognuno per le sue competenze, conviene anche contattare i siti di alcuni partiti e movimenti.

[Scritto da: EL_NINO]

OK.
CI PROVO.

;-)

[Scritto da: Alessandra]

Ottima idae Nino. Parliamo del nostro futuro e del paese che vorremmo.