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27/10/2010

Commenti

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...ah ...avessi un euro per ogni volta che un comune mortale se l'è chiesto...sarei ricco come un notaio!

Non lo so... so solo che è una casta che ha resistito a qualsiasi mutamento storico, dall'Impero Romano ad oggi

servono, servono.
a fare quello che dicevi sopra, cioè a fare cose che un pubblico ufficiale potrebbe fare a prezzi molto più accessibili.
tanto è vero che in svezia o nel regno unito non esistono.
ma servono sopratutto a se stessi, perchè, dopo aver dato un esame, che per un non figlio di notaio è piuttosto impegnativo, senza alcun merito professionale si fanno una barca di quattrini.
ma è vero che sono una casta che resiste a tutto. qui, ad esempio è rimasta famosa una battaglia vinta dai notai spagnoli, per impedire che i tedeschi o gli italiani potessero esercitare in spagna.

Mi piacerebbe molto la risposta di un notaio.

Secondo me avevano senso nel vecchio mondo burosauro.
diciamo dal medio evo al XVIII secolo al massimo.

oggi sono lussuosi orpelli che gravano sulle attività economiche della collettività.

MARCOB, ti sottoscrivo alla lettera.
Mi ricordo il più sciecco (asino) della classe che se la prendeva mooolto comoda su tutto, ma tutte scommettevano sulle sue inesorabili sorti et progressive, perchè era figlio e nipote di notai...

Indovina cosa fece dopo una rapida e rabberciata laurea in giurisprudenza?
...e a 26 anni girava già con la CLK, nella sua città con papino che lo aiutava, mentre la gran parte dei più in gamba di quell'anno era già emigrata (non con la valigia di cartone, ma con delle eccellenti lauree in economia, in ingegneria, in chimica) in parte all'estero (il più quadrato era già junior manager di un sito di perforazione petrolifera in nigeria; l'altro campione girava l'italia e gli stabilimenti esteri di
eni come specialista dei sistemi di sicurezza nella raffinazione). Alcuni altri si dibattevano tra concorsi pubblici, rarissime selezioni private, lavoro nero e interinale ante-litteram.
I 4 figli di avvocati e giudici si erano avviati a fare avvocatura e uditore giudiziario.
Il figlio dell'architetto perse il padre, si laureò in architettura si aprì un paio di s.a.s. per broker e viaggi su internet e poi emigrò in grecia dove riuscì ad infilarsi nel business delle olimpiadi di atene (e ora sta da papa, sposato con la figlia di un potente locale).
Altre tre bravine sono funzionari amministrativi in procura.
Una sveglia davvero riuscì da subito a diventare product manager per un'azienda chimica in toscana. Altre due (le secchione della classe) sono medico ematologa e infettivologa. un'altra si è sposata un dentista, un'altra ancora lavora al tennis club del padre, una
all'INPS, e stanno tutte a palermo.

Poi c'era l'amico fedele, figlio di insegnanti, laureato in geologia, capace di conoscere tutti i foraminiferi e radiolari a memoria e a naso, che non riusciva a trovare nulla fino a 33 anni... e tutti lo incoraggiavamo ma temevamo che avesse imboccato il tunnel... poi suo padre in pensione si è fatto un mutuo per pagargli un master in individuazione e gestione aree potenzialemnte estrattive in Scozia, l'anno dopo è partito a lavorare prima in norvegia e poi in brasile, ed ora è manager in Uk. L'ingegnere della Nigeria è suo collega e fa il manager a Houston.

Il figlio del magistrato (come i figli di avvocati) è rimasto in patria e diventerà un pezzo grosso in procura, perchè è molto bravo e stakanovista.

Poi, chi resta? ah sì, uno fa l'odontotecnico, un altro dopo 2 anni di disoccupazione a palermo, 5 di sofferenza a 'metanopoli', è riuscito
a spiccare il volo verso londra (era praticamente bilingue in inglese) ed ora (15annidopo) è megamanager a mosca (sempre per via petrolifera), un altro ancora è rimasto tra i precari della scuola insieme ad altre 2 compagne, un'altra è diventata commissario di polizia, di quelle toste.
Un altro è morto.
Un'altra è mamma, l'ultima si è aperta una palestra.

Insomma notaio solo uno, quello che era figlio di notaio. Come mai l'idea non sia venuta ad altri, non saprei.

I notai fanno un mestiere che ha la stessa dignità di parecchi altri, basterebbe liberalizzare il mercato come succede per avvocati e commercialisti e il problema in gran parte si risolverebbe.

l'esame di stato per diventare notai e' molto piu' duro e selettivo di quello per diventare avvocati e quello di magistratura ... se desideri chiedo a mia cugina, e' notaio da qualche parte...ma tra un po', ora faccio le valigie e mi preparo ad un nuovo progetto, finito il progetto in KSA ne inizio uno nuovo in Uzbekistan, porca vacca !

Giorgio: volentierissimo. Chiedile cosa fa un notaio IN CONCRETO, cosa fa che non potrebbe fare (a costo enormemente più basso e con velocità di gran lunga superiore) un qualsiasi funzionario pubblico abilitato ad autenticare firme e atti.

Dai commenti miei e di Luciano si evince l'approccio opposto alle cose: io liberalizzazione del mercato, lui funzionari pubblici :-)

No.
Dico una cosa diversa: certe caste parassitarie (quali i notai) devono sparire.

Sì Luciano, prendila un po' più leggermente. L'esempio che hai fatto è quello: "funzionario pubblico", sono parole tue. Non stavo criticando il tuo punto di vista, ma evidenziando come i nostri approcci differiscono.

non vedo perchè "funzionario pubblico" debba essere una bestemmia visto che il notaio assolve ad una funzione pubblica appaltata a liberi professionisti.
qui le liberalizzazioni non c'entrano niente.
non sono farmacisti, tassisti o avvocati.
sarebbe come voler liberalizzare i segretari comunali, i sindaci o le stazioni dei carabinieri.
tant'è vero che negli stati uniti il notaio non esiste, come in svezia, danimarca, regno unito, finlandia e via di seguito.
paesi molto più avanti di noi nelole liberalizzazioni.
e dove la funzione del notaio viene svolta da pubblici ufficiali a costi esageratamente più bassi.

marcob, non mettermi in bocca cose che non ho detto. Non ho parlato di bestemmia, non ho nemmeno fatto la più piccola critica ma solo sottolineato con simpatia una differenza di approccio. Venendo a ciò che dici tu, mi sembra di cogliere qualche contraddizione; dici che sarebbe assurda solo l'idea della liberalizzazione in quanto si tratta di una funzione pubblica che paragoni addirittura a quello di un sindaco o di un segretario comunale, ma poi affermi, perché così è, che tale funzione è appaltata a liberi professionisti dai secoli dei secoli. Il tuo approccio è quello di eliminare i professionisti e ricorrere a pubblici ufficiali; il mio è diverso perché sono una persona diversa con una visione del mondo diversa dalla tua. Ma forse è questa per te la "bestemmia".

Alcuni compiti svolti (per lo più a carissimo prezzo) dai privati possono serenamente venir svolti (a prezzi di gran lunga più bassi e con pari qualità del servizio) dai funzionari pubblici.
Questa è la mia tesi.
Il lavoro dei notai rientra tra questi compiti.

ma no, offender, qui la visione del mondo non c'entra proprio niente, e tantomeno la voglia di eliminare i professionisti.
io sono un libero professionista, e non provo nessun senso di colpa.
si parla di notai:
il notaio, come il segretario comunale, o come il medico condotto, ha una sede assegnata, nella quale deve stare uno o due giorni la settimana, per svolgere un servizio pubblico. se ottieni l'abilitazione a svolgere la professione di notaio, nel caso l'unica sede libera sia a matera, devi andare là e aspettare che si liberi una sede vicino casa tua, per chiedere l'avvicinamento, come un maresciallo dei carabinieri, con la sola differenza che il maresciallo dei carabinieri viaggia a stipendio mentre il notaio a parcelle.
fino a qualche anno fa in italia si poteva autenticare una firma solo da un notaio e il costo viaggiava da 150 200 mila lire. oggi puoi autenticare una firma in comune a 0 euro.
era chiaramente un privilegio di casta, che non ha niente a che fare col mercato.

Appunto: perchè mai per far riconoscere come valida la mia firma devo pagare 150 o 200 euro a un tizio chiamato notaio? Non può bastare che io firmi davanti a un funzionario pubblico?
Perchè mai in Italia esiste un carrozzone ciuccia-soldi privato chiamato PRA (Pubblico registro automobilistico) quando in tutto il mondo è sufficiente la Motorizzazione civile?

"io sono un libero professionista, e non provo nessun senso di colpa."

Eccezionale.

strano modo di discutere il tuo: riprendere una frase, virgolettarla, e poi apostrofarla col commento più telegrafico possibile.
potrei replicare in diversi modi ma la finisco qui.
anche perchè quello che avevo da dire sul tema del post l'ho già detto.

ohhhhh marcob, non ti offendere. Quella frase mi ha fatto ridere e l'ho riportata. Anche io del resto avevo già detto cosa ne pensavo sul tema del post. In che ramo sei libero professionista, se non sono indiscreto? Solo una curiosità.

no offeso.
mi piace però dire sempre (facciamo quasi sempre) quello che mi viene in mente.
paga, anche se a volte gli altri pensano che stai scherzando.
per la tua curiosità sono ingegnere, con una specializzazione abbastanza singolare che non mi viene da masters che non ho ma dal colpo di culo di aver a suo tempo fatto la tesi con un relatore molto in gamba che in quel periodo stava studiando un nuovo tipo di processo.
siccome sono qui perchè di qui è julia, il mio cliente fondamentale è uno studio tecnico catalano.
qualcosa in italia lo faccio ancora.
senza nessun particolare merito, ma con la buona sorte dalla mia parte, la mia libera professione non è una maschera di precariato a vita, ma una vera libera professione con tutti i rischi e i vantaggi.
e, se ti diverte, non provo nessun senso di colpa.

Mi diverte perché non capisco per che motivo si dovrebbe pensare che essere liberi professionisti possa generare sensi di colpa.

Dipende dalla libera professione: se io facessi l'avvocato di Berlusconi, credo che mi vergognerei.

E se fossi dipendente di Berlusconi a T.I.?

Che è, 'sto T.I.?

Tempo Indeterminato.

infatti nemmeno io vedo il motivo di avere sensi di colpa per la libera professione.
in effetti la frase voleva essere scherzosa e leggermente ironica sul tuo finale di commento:

"...Il tuo approccio è quello di eliminare i professionisti e ricorrere a pubblici ufficiali; il mio è diverso perché sono una persona diversa con una visione del mondo diversa dalla tua. Ma forse è questa per te la "bestemmia"."

bene! così ci sono cascato anch'io a riportare una frase altrui!

il fatto è che probabilmente una visione del mondo diversa ce l'abbiamo davvero, ma io non so in che cosa sia diversa, e mi risulta credere che che sia abbastanza difficile anche per te saperlo.
ti faccio un esempio: non è la visione del mondo, ma sopra citavi le professioni dell'avvocato e del commercialista per le quali il mercato sarebbe liberalizzato. io credo il contrario, e cioè che per liberalizzare quel mercato c'è ancora un casino di roba da fare con grandi incazzature e resistenze da parte sia dei relativi ordini professionali che dei singoli professionisti.

Offender, provo a risponderti.
Le persone hanno bisogno di mangiare/aver una casa/vestirsi/pagar le medicine/comprarsi qualcosa/eccetera. E capisco benissimo che (per ottenere il denaro necessario) si sottomettano a una vasta gamma di lavori dipendenti anche assai sgradevoli con "padroni" disgustosi. Non credo che a molti operai e impiegati Fiat piaccia molto Sergio Maglione Marchione, nè molti lavoratori della Mondadori siano felici di aver come proprietario un semi/analfabeta di ritorno che si vanta di non aver letto un romanzo da 25 anni.
Ciò premesso, se avessi 50 anni e venissi licenziato e mi trovassi nella condizione impellente e drammatica di dover trovar lavoro perchè devo far fronte a impegni economici e il bilancio della mia famiglia me lo richiedesse e non avessi alcuna altra alternativa, penso che andrei a lavorare come dipendente alla Mondadori o a Mediaset.
Diversissimo è il caso di chi fa proprio l'avvocato di Berlusconi, il suo portavoce, il suo ghost-writer, il suo commercialista, il suo galoppino, il suo tamburino e pifferaio, il suo reggipalle e così avanti. Per far certe cose, bisogna avere l'Amazzonia nello stomaco e la Coscienza rasa al suolo.

"difficile l'esame per fare i notai"? no se si ha in tasca la traccia del concorso... :-)

Ahò! Purìo lo superavo, er concorzo pe' ddiventà notaro.

Luciano, ma non c'entra nulla però con l'essere dipendenti o liberi professionisti.

marcob: chiudiamo la discussione perché con tutto il rispetto io e te non ci capiamo.

Offender: no, certo che no. Mica tutto deve diventare pubblico. Mi mancherebbe altro!

non ho avuto il tempo di contattare mia cugggina, ma ho letto un breve articolo su quetso tema e vi lasci il link...
http://www.corriere.it/italians/10_novembre_04/Achtung-notai-il-precipizio-e-vicino_cf796688-e77c-11df-a903-00144f02aabc.shtml

L'articolo di Severgnini racconta qualcosicchia sul concorso per notai e relativo esame ma non dice nulla sull'utilità di questa parassitaria professione.
Per inciso: tra Severgnini e Gramellini io non ho ombra di dubbio a scegliere il secondo.

verso la fine dell'articolo Severgnini dice, riferendosi a suo padre:
Ripete sempre che solo tre cose possono giustificare i redditi di un notaio: aver superato un concorso durissimo, rigoroso e trasparente; rappresentare una certezza in un Paese dove tutto, anche il diritto, è incerto; diventare un consigliere, esperto e disinteressato, per le persone e le famiglie

Grsamellini ha un tono da finto esperto, finto intellettuale, finto la-so-lunga-io, finto sono simpatico-e-profondo, che mi da' sui nervi da morire. A torino lo adorano quasi tutti i miei amici, ma secondo me e' solo un arrogante sopravvalutato. 10/15 anni fa scriveva una colonna su torino sette, il supplemento settimanale alla stampa dedicato a torino, una colonna, dicevo, dedicata alla recensione di un film. Ecco mi ricordo recensioni inutili pseudo comiche, ma arroganti, tipiche di un giovane con poco talento ma pieno di ambizioni... vabbe' a me sta sui maroni, piu' di travaglio !!!! Ma dimmi Luciano, se posso capire che il suo modo di scrivere possa acchiappare, non lo trovi insipido e noioso quando e' ospite di Fazio?

Accolgo con sollievo il fatto che qualche giornalista ti stia più sul culo di Travaglio...

Giorgio: che Severgnini definisca i notai "consiglieri disinteressati per le persone e le famiglie" è una cosa che mi fa davvero ridere di gusto. Disinteressati...
Poi mi chiedi se trovo Gramellini insipido e noioso quando è da Fazio. Non ne ho la più pallida idea: la trasmissione di Fazio non la guardo mai (non mi piaceva lui e il suo brodinismo di dado, non mi piaceva la Littizzeto con le sue volgarità e le sue ipocrisie, non sopportavo che il pubblico applaudesse a ogni frase che diceva l'ospite).

Luciano ma allora non guardi la tv... lo deduco dal fatto che se non ti garba fazio - fazio secondo fa l'unico programma decente in italia con ospiti e domande non sempre scontate - non vedo cosa possa interessarti. detto tra noi sono stato qualche tempo anch'io senza tv, quando ero in italia, e non ne ho sentito troppo la mancanza/ sport a parte !

L'ho scritto più volte: guardo il TG3 e il Tg1, una volta ogni due mesi uno sprazzo di Fede, qualche rarissima partita di calcio sulla Rai, ogni tanto Annozero e Report, talvolta qualche frammento di Blob (per avere un'idea della merda che c'è in giro).
E basta: Cold Case lo registro.

...a me piace anche molto "presa diretta" di riccardo iacona, davvero in gamba, quasi ai livelli di report, ma con meno taglio di inchiesta, più di scenario.

E poi per la scelta dei temi ed alcune tabelle mi piace Ballarò, dove però è assolutamente non fruibile il dibattito, quando si realizza quella situazione in cui il centrodestra manda gli stopper addestrati alla dobermann solo per non far procedere il discorso.
Trovo che queste occorrenze siano gestite meglio ad annozero.

In linea di massima a casa mia si guarda il satellite, con i cartoni quasi senza pubblicità e i canali scalati per gruppo di età. Poi le notizie ion francese da france24 e Arte.
Poi tanto sport (quando riesco a mettere a letto i miei dittatori) sempre sul satellite. E ultimamente c'è un canale che mi dà grandi soddisfazioni: Current (credo sia della Al Gore foundation), che quasi ogni sera in prime time offre qualcosa di interessante, Travaglio, inchieste su mafie, su ecomafie, su sfruttamento di igranti a livello planetario, su guerre silenziate, insomma una bella risorsa.

Ma devo anche ammettere che ci siamo overdosati di Lost e Scrubs su fox. Che insieme ai Simpson se non sbaglio era la passione che avevamo in comune con Arvid, epigone di offender qua su idefix qualche anno fa, ma ormai sparito. sic.

Peccato che Arvid non ci sia più.

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