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09/10/2010

Commenti

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Che stiamo a fare?
A commentare col sangue l'ipocrisia di una azione di guerra definita azione di pace. La realtà non si lascia cambiare o mascherare attraverso la distorsione delle parole. Non impunemente.

Non lo so cosa ci stiamo a fare. Non so nemmeno cosa ci stiano a fare gli altri. Ci avevavno detto che era per eliminare i santuari del terrorismo, per portare la democrazia, per liberare le donne afghane e per eliminare i talebani.
I santuari del terrorismo sono ancora lì, Bin Laden e il Mullah Omar tranquilli al sicuro chissà dove. La democrazia non c'è, a meno che non si consideri tale il corrotto regime di Karzai e dei signori della guerra e dell'oppio. Le donne stanno esattamente come prima. E i talebani... beh il dipartimento di Stato USA dice che è giusto includerli nelle trattative per la pacificazione del territorio.
Tutto questo dopo 9 anni di carneficine e lutti.

oltre a cosa ci facciamo in afghanistan ti chiedi anche che cosa ci fa la pubblicità della fiat nel tuo post?

Allora non ho avuto le allucinazioni!!! L'ho vista anche io la pubblicità nel post. Che storia è??

Giulio,sarò scema o più miope di quanto non lo sia già, ma dov'è questa pubblicità della fiat?

Una risposta sola alla domanda di Luciano forse non è possibile. A parte la questione degli accordi e delle alleanze per "lottare contro il terrorismo" (ma in realtà per salvaguardare gli interessi economici americani) che tutti noi conosciamo, in questo momento mi vengono in mente solo cose trite e ritrite e tanta retorica. A parte il dispiacere per le ennesime vittime di questa assurda guerra, ovviamente.
Scusatemi per lo sfogo, ma mi viene da dire solo una cosa: che giornata di merda, tra i funerali della povera Sarah e i nostri militari morti.

La pubblicità della 500 è comparsa mentre leggevo il post di luciano, non ho le traveggole, ma può darsi che compaia ogni tanto a tradimento.

Giulio, grazie. Può darsi che sia un pop-up collegato alla piattaforma sulla quale Luciano ha il suo blog.

Sì sì Alessandra, l'ho vista anche io la pubblicità. Ne è comparsa anche un'altra, mi sembra di un televisore.

1) La pubblicità della Fiat e di un televisore nel mio post?!
Io non ne ho mai saputo nulla (e men che meno l'ho autorizzata e ancor meno ne prendo denaro) ma se voi dite di averla vista ovviamente vi credo.
2) Sull'Afghanistan, l'unica risposta potrebbe essere: perchè l'intervento occidentale ha in un qualche modo illuso molte persone (soprattutto donne), che si sono esposte nella speranza della democrazia. E adesso non è decente lasciarle di nuovo sole a fronteggiare i talebani.

Per quanto riguarda la pubblicità, ho proprio l'impressione di averla vista anche io :)

Per quanto riguarda l'Afghanistan, ci stiamo perché obbligati da un trattato verso gli USA (e dire che la NATO era sorta per difendere gli Europei...) ma visto che nemmeno negli USA sanno più che stanno a fare là, la domanda è legittima.

Oddio, noi però dovremmo chiederci anche cosa esiste a fare ancora oggi la NATO...

Adesso l'ho vista pure io e provo a informarmi da dove salta fuori.

luciano, confessa.
sei in affari con lapo.
bruno, non cambia niente sul giudizio relativo alla guerra, ma noi e gli altri europei ci siamo per una risoluzione dell'onu.

Oggi ce ne è una con Valentina Vezzali che credo pubblicizzi un integratore.

Sull'Afghanistan: noi possiamo anche rimanere laggiù a far finta di stare in missione di pace mentre siamo in guerra, in totale spregio della nostra Costituzione, ma tanto oramai è prassi ignorare il dettato costituzionale. E le donne sono già nelle mani dei talebani, visto che sono gli USA stessi che hanno deciso di considerarli un interlocutore, segno evidente di ammissione della sconfitta.

Queste comparse a tradimento di pubblicità in una piattaforma che se non ricordo male si fa pagare per concedere spazio, hanno credo dell'illegale. Lucià protesta.
Un conto semo noi de kataweb che ce le cibiamo per contratto e in cambio di spazio gratis - ma te no!
Io invece mi faccio domande sui militi che ci stanno li. Penso a quella sensazione sgradevole che danno le convinzioni traballanti, quelle che uno si tiene a mente onde non risultarsi completamente autolesionista.
L'altro giorno ero a un bar ristornate e c'erano due militari, che dicevano al cameriere - "avreste voluto che rimanessimo a pranzo eh? Ma ci pagano si e no col cestino da casa!" e si sentiva nella voce tutta una retorica di spirito del sacrificio, tutto un noi facciamo il lavoro sporco e non ci caga nessuno. Te pensa fa il lavoro sporco senza riuscire a pulire niente, solo per essere il mezzo di qualcosa che con la pulizia non ha niente a che fare - manco con la sporcizia, se mai col gioco da tavolo.

Esatto Zau. Questo è il Risiko del patto atlantico.
E' emblematica l'espressione del nostro soldato sopravvissuto alla strage, che poi è la stessa domanda che si è posta Luciano, con la differenza che il soldato è andato in Afghanistan con scopa e paletta a ripulire non si sa bene cosa, come dici tu.

Ho cercato su Internet qualcosa sulla pubblicità Typepad: non ho trovato nulla.
E dunque scrivo a loro (a chi in realtà?) per domandare spiegazioni.

anche un operaio metalmeccanico difficilmente può fermarsi a mangiare al ristorante e anche lui, bene o male rischia la pelle, non saprei dire se in percentuale uguale ai militari.
però l'operaio metalmeccanico porta a casa si e no 1300 euri, mentre il soldato in afganistan fra i 6 e 7 mila.
che cresceranno senz'altro, perchè l'indenizzo per il rischio attualmente in afghanistan era considerato medio (sui 150 euro al giorno) mentre in libano raggiungeva i 180 per il rischio alto).
tutto giusto per i soldati. per i metalmeccanici o per gli edili un po' meno.
non ce l'ho coi militari, tanto meno con quelli in prima linea, ma se devo essere sincero e non retorico, faccio molta fatica a credere che trentaquattro soldati siano morti per difendere me, in una guerra che non condivido, che non è giusta e che oltretutto è condotta male.
e c'è un'altra cosa che mi infastidisce: tutta la stampa parla di soldati morti in un attentato. quello non è un attentato, ma un'azione di guerra dove si può vincere e perdere e dove si possono lasciare morti sul campo.
ma se non si può ammettere che quella è un guerra, difficilmente si potrà ammettere che i quattro sono morti in battaglia.

Infatti.
Una delle cose indecenti del Potere è l'uso orwelliano e disonesto del linguaggio: bombe intelligenti al posto di missili, effetti collaterali al posto di vittime civili, scudo fiscale al posto di evasione fiscale legalizzata, fuoco amico al posto di morti per sbaglio, missione di pace al posto di guerra...
E così avanti.

concordo con marcob, non attentato, ma azione di guerra. I gap facevano saltare i treni militari e i nazi-fascisti parlavano di attentato. Questione di punti di vista.

Totalmente daccordo con voi tutti.

Anche io

Sono anche io molto d'accordo con Marcob in specie sulla seconda parte dell'articolo. Sono più perplessa sulla questione degli stipendi, come sempre in discorsi del genere. Non credo che i rischi siano gli stessi, men che mai sulla carta e gli stipendi si fanno sulla carta. Per il resto dicevo, sono d'accordissimo.

Ora io non sono un profondo conoscitore della nostra costituzione, ma se ricordo bene non vi e' scritto che l'Italia non possa partecipare ad azioni di guerra. non possiamo partecipare ad azioni di guerra offensive. Credo che lo spirito della costituzione volesse porre un freno a chi un giorno avesse cercato di cavalcare il fervore popolare promettendi Istria, nizza o Savoia, o peggio ripropinando l'impero Abissino. La missione in Afghanistan non rientra nello spirito di cio' che e' vietato dalla costituzione - non so neppure io in che cosa rientri. Non credo nessuno abbia nessun problema a dire che in Afghanistan ci sia una guerra.

certo nessuno, ad eccezione di tutti i componenti del governo, del parlamento della maggior parte dei partiti e della maggior parte della stampa.

L'Articolo 11 della Costituzione dice:
" L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."

Appunto

E intanto continua la pubbicità su questo post, che è, guarda caso, tra i più commentati.

Ciao Luciano, hai lasciato nel post un link a Repubblica che punta al loro motore di advertising, per questo compaiono le pubblicità.

Grazie per la risposta, Offender. Ma chiariscimi ancora una cosa (così evito di ricascarci): com'è che ho lasciato un link a Repubblica?

Adesso ho anche tolto le notizie d'agenzia che avevo copiato (e leggermente ritoccato) dal sito di Repubblica.
Ho lasciato solo i miei commenti ma la pubblicità è rimasta.
Boh.

Hai fatto un copia e incolla ed è rimasto dentro un elemnto che ora non riesci a cancellare perché evidentemente l'editor di typepad non te lo mostra. La prossima volta ti consiglio di passare dal blocco note in modo da eliminare tutto ciò che non è solo testo.

L'assurdita' e' che armare i nostri aerei munendoli di bombe da un lato significa finalmente gettare la maschera, dall'altro ottenere il risultato esattamente opposto a quello proposto, cioe' quello di proteggerci dal terrorismo internazionale. Azioni dall'alto,i bombardamenti per intenderci, anche se intelligenti hanno provocato, provocano e provocheranno piu' vittime innocenti che soppressione di talebani aumentando non solo l'odio nei confronti dell'occidente tra gli afgani ma anche in tutto il mondo islamico.

Grazie, Offender.
Sì, Paolo: la Russa con questa proposta getta il mascherone. A parte il fatto che le bombe quasi sempre sono finite sui civili.

A me sembra una guerra rovinosa sia per chi la vive, sia rispetto ai fini ufficiali per cui è stata intrapresa. I talebani si sono rafforzati e le eventuali bombe in più - che non potranno non fare i danni cosiddetti "collaterali", cioè distruzioni e stragi di civili - contribuiranno a rafforzarli.

Ignazio La Russa, ministro dell'Attacco, sta spiegando che le bombe "non cambiano la natura della nostra missione".
Ah no?

Arrivo in ritardissimo ma commento lo stesso: ci siamo perché siamo alla canna del gas...dotto
http://petrolio.blogosfere.it/2010/10/litalia-e-in-guerra.html

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