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06/09/2010

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E' da un bel po' di tempo che lo dico, Luciano. Tanto che sono stanca di ripeterlo, credimi.

Lo so.

Fin da quando facevo politica da giovane-giovane (cioè attorno alla metà dei Settanta) con la sinistra socialista di Riccardo Lombardi, avevo due modelli extra-politici: Gianburrasca e i situazionisti. Perciò credo fortissimamente alla potenza rivoluzionaria del gesto giusto al momento giusto, del “re è nudo” esclamato quando serve, dell’atto pacifico ma eversivo che smaschera il Potere o l’Ipocrisia, dello sberleffo che fa scomparire il finto sorriso dei lacchè per fargli emergere la dentatura da piranha.
Se la Avallone avesse dato una sberla sul muso di Bruno Vespa, da domani girerei con la sua t-shirt.

Gianburrasca girerebbe con una t-shirt della Avallone in topless.

Forse Gianburrasca.
Io no: io sarei andato in giro con la stupenda (ma purtroppo inesistente) foto della Avallone che scacciava l'Insetto.

Visto che Madre Natura mi ha dotata di un "decolleté generoso" (odio questa espressione!) sono andata in giro, durante la seconda guerra contro l'Iraq, con una T-shirt acquistata sul sito di Jacopo Fo sulla quale c'è scritto: "le uniche bombe intelligenti sono queste". Ammetto che mi ci è voluto un coraggio che non credevo di avere(non sono esibizionista e non mi piace assolutamente stare al centro dell'attenzione), ma è stato un breve momento di "follia" di cui non mi pento affatto.

Me la ricordo, quella t-shirt.
La prima volta che l'avevo Mista addosso a una ragazza a una manifestazione ero rimasto perplesso, poi ne avevo capito lo spirito che (appunto) è lontanissimo dall'esibizionismo. Ma tira fuori le armi dell'ironia, del paradosso e della sorpresa.

C'è una giornalista araba che sta scandalizzando l'inghilterra dicendo questa cosa: Il burqa ti lascia libera dallo sguardo del maschio. Le donne europee si vestono per lo sguardo maschile. E' una cazzata tutto sommato, ma poi arriva Vespa e una ce pensa. La giornalista è una donna tutt'altro che scema, per cui per prima dice che non le interessa indossare il burqa sempre - però fa appunto pensare.
Per il resto, Vespa mi fa schifo - Sono stata molto contenta della vittoria di Michela Murgia - una donna di intelligenza e talento - la Avallone non la conosco ma tenderei a diffidare. Ho i miei buoni motivi per ritenere che Marcegaglia abbia imposto due vincitrici donne. Imposizione per imposizione, non poteva evitarci quello stronzo sul palco? Se conduce alla sua maniera una battaglia antisessista - e sia, le quote azzurre ai premi letterari ci sono da sempre, un po' di quote rosa non sono un dramma - non poteva far fare da moderatore qualcuno che avesse meno aneddoti sessisti nel curriculum? Meno puntate di porta a porta der cazzo= (strictu senso)

Più che una cazzata, la dichiarazione della giornalista mi sembra segno di un serio disagio personale. A meno ovviamente che non si tratti solo di una sparata provocatoria a fini autopromozionali.

Sul greve commento di Vespa condivido l'opinione di Lidia Ravera. Si tratta di un riflesso condizionato: puoi essere qualsiasi cosa, fare qualsiasi mestiere, ma alcuni uomini non possono fare a meno di esprimere il loro giudizio sul tuo aspetto fisico, perché alla fin fine ti vedono solo come un corpo nudo. Se poi sono dei cafoni come Vespa, fanno pure apprezzamenti che una volta si sarebbero definisti da camionista.

Però a me pensare che per essere libere si debba indossare un burqa, cioé, di fatto, ci si debba annullare mi fa una tristezza infinita. Vuol dire arrendersi alla mentalità dei Vesponi bavosi

vespa lo sapevamo già chi è. ma che c'azzeccano le tette con un premio letterario? nel senso che la avallone prima di andare sul palco si è vestita lei con le tette fuori, e sul palco non ha dimostrato alcun disagio agli apprezzamenti del bavoso insetto.
la provocazione della giornalista araba non credo esprima un disagio personale.
anzi, con una provocazione estrema che noi occidentali facciamo fatica a capire, dice semplicemente che se non vuoi essere preda degli sguardi bavosi di vespa, le armi le hai tutte tu e le puoi usare.
perchè rifarsi la bocca, le tette, il culo, e mostrare tutta la mercanzia se non vuoi che gli occhi di certi uomini cadano li? è un problema? se lo è, è un problema di molte donne. se non lo è pace anche al bavoso vespa.
che , tra l'altro, si toglie le macchie dalla faccia, si pittura la testa di marrone e testimonia che poi la voglia di farsi guardare non è solo femminile.

marcob, non condivido una sillaba di quanto hai scritto. una deve potersi vestire come vuole, ma stiamo scherzando? e se la Avallone non si è offesa, (e leggendo i giornali sembra che sia così perché è la Murgia che s'è incazzata per le tette altrui), buon per lei. Mica è obbligata. Sul disagio personale sei libero di pensarla come vuoi.

Un conto è mostrarsi, un conto è farsi zoommare da una telecamera a favore di milione di persone e un conto è fari mettere le mani addosso. Ora, capisco che una ragazza sola in minigonna e micro-top possa rischiare di fare brutti incontri tornando a casa alle due di notte, ma quando sei in televisione in prima serata, in mezzo a gente che si presume civile, si dovrebbe essere abbastanza sicure. Alla fine aveva un vestito un poco scollato, non era in baby doll. E invece...
In quanto alla provocazione della giornalista britannica, credo che sia da prendere come tale e che non parlasse sul serio. L'idea che ci si debba vestire come suore per non essere guardate o toccate rimanda ad una società di bestie, dove i maschi non sanno dominare istinti e impulsi.

Il problema non è la minigonna, o la scollatura. Evitiamo i moralismi. Non possiamo in nome della libertà femminile, violare appunto questa libertà se è autentica e non indotta. La scrittrice indossava un decoltè non perché costretta, ma sapendo di mettere in mostra una parte di sè, bella, piacevole da guardare.

Il problema è invece erigere la bellezza del corpo, femminile o maschile che sia, a strumento di selezione, a metro di giudizio. E' questo che fa orrore, che deve fare orrore. In questo caso, il corpo che diventa occasione per apprezzamenti che, chissà, avrebbero potuto far piacere all'interessata in privato. Ma che in quell'occasione, innanzi al pubblico, diventano solo fonte di comprensibile imbarazzo. Il comportamento di Vespa è ancora più riprovevole se si considera il contesto: la scrittrice era sul palco per il suo libro, per il suo lavoro, certamente non per ricevere apprezzamenti sulle proprie fattezze fisiche.
L'episodio è indice di tutto un sistema che riduce il corpo e induce a ridurre il proprio corpo, a moneta di scambio.

Penso alle passerelle del cinema in tutto il mondo, con attrici seminude. Penso alla cerimonia degli oscar e credo l'unica differenza stia nel fatto che mai e poi mai il presentatore (spesso Billy Crystal) si permetterebbe di fare alcuna allusione. Non perche' Billy Crystal sia un signore perbene, ma perche' l'etichetta americana non lo consente. Ora non credo che sia questa etichetta a proteggere il ruolo delle donne, anzi puo' diventare un pericoloso velo dietro al quale nascondere il malcostume.
In sintesi credo che
1. Vespa sia un pessimo giornalista e una pessima persona
2. Si il Campiello non e' la cerimonia degli oscar, ma non credo possa venir svilito da una battuta o da una zoommata, quanto piuttosto da un'eventuale mancanza di contenuti
3. non c'e' alcun nesso tra quello che trasmette la televisione e un degrado dei costumi. Se c'e' un sistema che riduce il corpo e induce a ridurre il proprio corpo, a moneta di scambio (cosa che non credo), certo non lo si coglie dalla tv.

Un esempio. Letterman ha avuto una relazione con una ragazza che lavorava nel suo studio. Ecco Letterman non e' certo quello che fa battute da bar... ma dietro quegli occhialini ...

Giorgio: non capisco quando dici che "non c'e' alcun nesso tra quello che trasmette la televisione e un degrado dei costumi"
Io penso esattamente il contrario: se qualcosa ha plasmato gli italiani negli ultimi trent'anni è stata proprio la televisione commerciale, con la pubblicità, i programmi sempre più beceri, la crescente volgarizzazione della politica, il costante svuotamento della serietà, la distruzione di qualsiasi discorso che superi i 22 secondi filati, l'imposizione di un modello unico (esiste solo il Dio Mercato Occidentale: tutto il resto è irrealizzabile utopia oppure povertà e inferno), la mercificazione della donna, l'imposizione dell'apparire, l'impoverimento del linguaggio, la centralità nei discorsi di ciò che passa in tv...

offender,
certo che la avallone si può vestire come vuole. e infatti si è vestita come voleva e non ha mostrato imbarazzo per uno stronzo che ha fatto un intervento inopportuno.
se si fosse offesa e avesse reagito come suggerito dalla murgia, sarebbe stata ridicola.
se una ritiene di dover far la figa in qualsiasi occasione, mica si può lamentare se uno la tratta da figa.

Quoto la tenda nel deserto.
La Avallone non era vestita in maniera sconveniente, l'unica cosa sconveniente è stato il commento di Vespa. E non stava "facendo la figa", anzi trovo estremamente offensivo il commento di marcob, mi sembra il ragionamento di chi dice che una donna viene molestata perchè "provoca". Un abito scollato non vuol dire fare la figa e soprattutto - mettetevelo bene in testa cari i signori uomini (e usate la testa per ragionare, non altri organi)non autorizza nessuno a "trattare da figa" perché non è un invito ad un approccio. Se ancora non capite questo, beh... il burqa ce lo avete voi nel cervello

Sottoscrivo in pieno Eeka.

mi spiace eeka che tu non abbia capito cosa voglio dire. pazienza.
e non mettermi in bocca cose non dette e che non penso.
sto solo dicendo che ci sono moltissime persone, uomini o donne, che hanno una gran voglia di mostrarsi in qualsiasi occasione e che non disdegnano se gli altri le guardano e le apprezzano per il loro aspetto.
ma, generalmente sanno quello che fanno e conoscono le reazioni che provocano.
il giustificare la molestia o la violenza, scusa, ma l'hai tirato fuori tu.

Non replico qui perchè l'ho già fatto nel post "Al cuore (anzi: al cazzo) della moda occidentale".
E nell'ultimo commento dico (più o meno) le stesse cose che dice Marcob.

Avrò capito male, ma non concordo lo stesso

marcob, explain please allora la frase "se una ritiene di dover far la figa in qualsiasi occasione, mica si può lamentare se uno la tratta da figa."

Soprattutto gradirei sapere perché il trattamente da fighe comporta l'insolenza e l'apprezzamento non richiesto.
E comunque marcob, tu nel tuo commento non hai parlato di "uomini e donne che hanno gran voglia di mostrarsi", ma solo di donne o meglio di "fighe", sineddoche che qualsiasi donna trova estremamente offensiva di per sé.

Ciao a tutti!!!
Secondo me, il problema non è della Avallone e del suo decoltè, ma di Vespa che cerca di emulare il Nano ormai completamente intronato.
Guardare per credere:
http://www.youtube.com/results search_query=berlusconi+incula+l%27autista&aq=0

Ciao Luciano, io arrivo sempre buon ultima nel dibattito ma pazienza. Oggi tornando in macchina con la famiglia al completo ho tirato in ballo questo episodio e mi sono sentita in minoranza. Le tesi dei miei tre maschi di famiglia:
1) Vespa ha sbagliato a fare quella battuta infelice però la scrittrice vestendosi a quel modo non si può lamentare.
2) Il paragone che fa qualcuno come la Murgia con un analogo trattamento ad uno scrittore maschio varrebbe solo se questo si presentasse con una tutina attillata tipo ciclista e magari con l'imbottitura sui genitali.
3) E se l'Avallone si fosse vestita così proprio per fare scalpore e far parlare di sè al di là del suo libro?

Io non sono d'accordo con queste tesi però mi sembrano interessanti. Soprattutto la 3.
Che ne dici?

Io posso parlare per quanto riguarda me.
Ogni volta che mi vesto, sto molto attento a tre elementi:
1) il tempo (abiti freschi se fa caldo, caldi se fa freddo, a cipolla se il tempo è variabile),
2) piacere a me,
3) dare informazioni su di me (esempio: all'incontro mantovano sul disturbo mentale davanti a 400 pesone avevo una t-shirt con la scritta DA VICINO NESSUNO E' NORMALE).

Va beh, Luciano, se per questo neanche io mi metterei mai un vestito come quello dell'Avallone.

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