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04/09/2010

Commenti

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Ohhh! Finalmente uno che la pensa come me. Lo so che è tradizione invitare alle Feste de L'Unità le cariche istituzionali, ma vi sembra che in questo buio periodo la gente consideri Schifani o Cota "cariche istituzionali"?
Francamente non vedo il senso di questi inviti.

Sono d'accordo che non vadano invitati.

In ogni caso una volta invitati, non si può pretendere che sia democrazia solo farli parlare, è democrazia anche contestarli.

Con buona pace dei tanti che in questo momento si stanno stracciando le vesti: Fassino, Bersani, e anche, mi duole dirlo, Napolitano.

Non sono d'accordo con Voi tre.
Si deve sempre andare a prendere il caffè con il nemico.

il punto è che questi avvelenano sistematicamente il caffè da quindici anni, lo bevono pure e i loro enzimi gli permettono ormai l'immunità totale, solo un ruttino. Il veleno invece da questa parte agisce, eccome...

Il caffè col nemico?
P@ola, io non lo prendo con loro al bar e men che meno invito i miei nemici alle mie feste e ancor meno li invito a farsi pubblicità a spese mie.
Questo poteva valere quando gli avversari politici erano politici "normali" come Moro o Zaccagnini, Donat Cattin o Malagodi. Non certo adesso che sono figuri come Berlusconi e la sua cricca.

Ecco perchè questa opposizione non vincerà mai! Fassino che si indigna perchè viene fischiato un plurindagato per mafia!!!

Io sono furibondo con Fassino e i suoi insulti ("squadristi"...ma come si permette?!) ai contestatori, con chi è stato così incauto da invitare Schifani, con chi ancora piagnucola perchè Cota e Maroni e Calderoli non hanno accettato analoghi inviti, con questi dirigenti PD che ancora non hanno capito chi sono Berlusconi & C, con i presenti nel tendone di Torino che applaudivano Schifani (dico: Schi-fa-ni), con questo PD che non esiste e che non ha la più pallida idea di come si fa opposizione (si ricorda come la faceva la destra al governo Prodi? O come la fanno i partiti normali nei paesi normali? Altro che invitare gli avversari a "dialogare" tra applausi e salamelecchi).

Devono sparire: questo gruppo dirigente doveva andarsene già anni fa. Quando la sinistra (negli anni fra Mani Pulite e il primo governo Prodi) ebbe la sua grande occasione: di rinnovamento radicale, politico, semantico, generazionale, etico. Non la cogliemmo anche a causa di questo pessimo gruppo dirigente (da Dalemassimo a Fassino). Una mini-casta che persevera negli errori sugli errori. Tanto che vengono i sospetti: ci sono o ci fanno?

Mah io sono d'accordo con Paola per diverse questioni.
La prima è che non concordo sul fatto che non si debbano invitare mai avversari politici alle feste di parte politica. Non capisco proprio l'utilità in democrazia di questo atteggiamento. E mi stupisce sempre Luciano questa tua schizofrenia, questo tuo democraticismo a macchia di Leopardo, cos'è umoralità? un post dici che bisogna persino presumere di avere torto per farsi stupire da un interlocutore un altro dici che qualsiasi interlocutore di destra non deve entrare nelle feste della tua parte politica. Scusami alle volte ho la sensazione che da parte tua c'è una percezione estetica della politica e sentimentale che varia forse da cosa mangi a pranzo non so.
In secundis, ci sono avvversari che possono esser einvitati e altri no, ma ci sono molti modi di sputare il caffè rimanendo democratici. A me lo squadrismo mi fa schifo ed è uno dei motivi per cui non mi piace la destra. Non è che se si comportano da bestie i nostri diventa legittimo. Non si salva la democrazia remando contro la democrazia, anche se la controparte la nega. Lo si fa parlare e lo si smerda punto per punto - così si sputa il caffè, non tirandolo in faccia passando per maleducati.

Lo fanno per non far paura ai "moderati", quelli che non distinguono Schifani da Bersani, ma nemmeno tra un cacciavite da un tram. Ma chi li vuole sostenitori simili? E quanti sono? E sono più di quelli che sanno benissimo chi è l'avvocato Schifani? Amico e collega dell'avvocato Taormina con cui lo accomunava lo stesso genere di clienti? Già che c'erano, perché non hanno invitato anche l'avvocato Previti o l'imputato Dell'Utri, così avrebbero potuto aprire un'udienza...pardon un dibattito, sulla riforma della giustizia in chiave piduista?

Tutte le cose che state dicendo mi fanno sorgere una domanda o un'ipotesi, prendetela com'è: MA ALLORA E' PROPRIO VERO CHE "LASSU'" CI SONO MANOVRE E INCIUCI CHE DESTABILIZZANO TUTTO ...Berlusconi è quel che è e lo sappiamo,per cui sono d'accordo con Luciano che non prenderei mai un caffè con lui..e non lo inviterei alle "mie" feste...Che senso ha allora accettare certi inviti e fare, come ha fatto Fassino, denigrare e contestare i..contestatori.?
E' normale e giusto che essi ci siano proprio per la libertà di pensiero e di parola!!! MA ALLORA PERCHE' - e ritorno al già citato dilemma - CERTA GENTE VIENE INVITATA E POI UNO COME FASSINO SE LA PRENDE CON I CONTESTAORI INVECE CHE CON SCHIFANI? Allora mafia e politica.......???!!! Ho osato troppo? Non voglio pensare che Fassino sia un colluso con la mafia, però....dov'è la magagna allora?

a parte il caffè, che io prendo alla mattina con julia e poi per il resto della giornata posso farne anche a meno, se fossi stato a torino avrei fischiato anch'io schifani. ma anche fassino.
non è democratico?
perchè, è forse democratico avere un presidente del senato che nessuno ha eletto, ma è stato nominato da una segreteria e poi messo lì perchè uomo di fiducia del padrone?
e la stessa cosa vale per fasssino.
credo che questa volta abbia ragione grillo: è solo l'inizio. speriamo che abbia ragione.
se si vuole un po' di rispetto dagli avversari, bisogna conquistarselo, e senza paura di sbagliare, su un migliaio di parlamentari, quelli che meritano il rispetto di amici e avversari saranno poche decine.
qui la democrazia non c'entra niente: e, visto che da una parte come dall'altra siamo in una democrazia ad personam, l'unico dialogo possibile è con chi comanda: invitate berlusconi o bossi e discutete con loro, se vengono. con tutti gli altri è tempo perso.

ben tetto marcob. in questo modo noi non ce lo conquistiamo affatto.

Ma santoiddio! Stiamo per fare una campagna elettorale durissima e i dirigenti del Pd cosa pensano? Di offrire la propria tribuna ai sottopanza della destra? Agli Schifani e Cota e Calderoli e Maroni e Zaia e Tremonti e compagnia non bella ma brutta? (Che poi alcuni abbiano spernacchiato l'invito senza accettarlo, è un discorso ancora più avvilente)
E ancora ancora se, sul palco, Fassino avesse esordito: "Schifani, si ricorda quando lei guidava l'opposizione al governo Prodi e al Senato organizzavate le gazzarre di fischi e insulti contro i senatori a vita? E sputavate contro Rita Levi Montalcini e lei era il capo di quello schifo?"
Invece, ieri, lingue in bocca e baci e abbracci.

presa per il culo inappropriata.
anche veltroni e rutelli hanno cercato di prendere il caffè con il nemico, ma per me valgono tanto come schifani. e come fini.
il rispetto per l'avversario è un'altra questione, che parte dalla certezza di non condividerne le idee, ma di riconoscerne il ruolo e apprezzarne la coerenza e la serietà.
serietà e coerenza che i burattini di solito non possono avere. caso mai ne possiamo parlare col burattinaio.

Ma chi ti prende per il culo Marcob, metti a mollo la tua coda di paglia. C'è un modo di fare politica che a me non piace non è mai piaciuto e non mi piacerà adesso perchè piace a te. Lo trovo controproducente: o si scavalca la democrazia, cosa che qui oltre che frigrare non mi pare cominci a fare nessuno, oppure si gioca nelle regole della democrazia, il che non implica come copione certamente fare come Rutelli. Detesto e non stimo chi non sa esprimere un dissenso senza vomitare per terra. E trovo un tantino ingenuo passare e voler essere concepiti come elettori consapevoli senza dimostrarsi capaci di interloquire a muso duro. In questo modo le bestie che solitamente indichiamo nei convegni della lega, quell'altri diranno allegramente di averle trovate a casa nostra. In compenso quando faremo i nostri sermoni di superiorità politica e agire democratico, co ste belle prove, ci sarà rinfacciato che noi siamo sproloquioni, che è tutta retorica, ma alla fine lo vedete siamo tutti uguali?
In realtà tra palco e uditorio nessuno ha avuto i coglioni di parlare a muso duro. Niente noi o si lecca il culo o si sbraita. Di solito anche se non pare, la seconda opzione è sinonimo della prima.

Quoto Zauberei.

Zau: qualcuno dei contestatori di ieri ha avuto (o avrebbe avuto) la possibilità di parlare a muso duro? Forse (al massimo) quella di fare una domandina-ina-ina.
E sì che da dire ne avrebbero avute, di cose. Ma quando possono dirle? Dove? Nel Pd dove? Quando? Assemblee non esistono, riunioni nemmeno, vita di partito nisba, dibattiti non ci sono, occasione di incontro nulla. E dunque è evidente che le persone si incazzano.
Io (iscritto al Pd) sono furioso. Perchè non ho mai l'occasione di dire nulla.

Benissimo Luciano, dici una cosa che sottoscrivo e che mi pare molto molto grave, ossia la sinsitra politica non è un organo strutturato politicamente. Persino alle feste di partito o loro eredi che siano l'elettore non ha possibilità di esercitare il suo essere elettore. Immagino che a cercarli ci siano altri circuiti, ma - limite mio, io sono allergica a tutte le parrocchie e da mo che so scappata a gambe levate, per cui non lo so. Bisognerebbe parlarne di più, ma ho la sensazione che dire la propria in maniera strutturata perdendoci del tempo, interessi a meno persone di quante noi speriamo e di quante in quest'occasione hanno fischiato. In ogni caso, per me sarebbe più utile allo scopo far circolare in rete un documento che spieghi per benino anche alle scimmie perchè Schifani non è tollerabile. Non una roba che dice anvedi avete fatto bene a fischa ahò fico daje daje dai.

Offender:)

Mi è difficile prendere una posizione netta tra quelle di Luciano e quella opposta (diciamo Zauberei): riconosco ragioni da entrambe le parti (vista la situazione).
La mia posizione è che i dirigenti PD non dovrebbero invitare tangheri quale il nostro presidente del senato. ma che se i fassini e i dalemini o i bersanini lo fanno sarebbe opportuno (senza gazzarre) semplicemente disertare tali feste. Fare capire loro che su questa strada il partito di questi dirigenti è solo e abbandonato. In pratica che è sempre più una scatola vuota (se non se ne fossero già accorti).
Il "dialogo" con i burattini (come dice giustamente Marcob) è solo una sciocca operazione di facciata (con la quale è facile perdere la faccia)!

Zau: sul Fatto o su Micromega e anche sull'Espresso (pure in versione on line) ci sono decine e decine di articoli/inchieste/ricostruzioni/dati/informazioni su Schifani e sulla sua attività, sulle sue frequentazioni, sui suoi trascorsi.
Voglio dire: il giornalismo e i cittadini hanno svolto e stanno svolgendo il loro compito. E' la politica di "opposizione" che è nulla. E' il Pd che dovrebbe incalzare Schifani e tanti altri (in Parlamento, in televisione, sui manifesti, sui giornali, nelle piazze, sui volantini, ovunque) e domandargli conto di cento e una questioni. Altro che invitarlo col tappetino rosso alle proprie feste. E poi scandalizzarsi (come una verginella a cui hanno sfiorato la mano) se qualcuno si incazza.

Il giornalismo è un'agenzia di informazione. Non si sostituisce all'elettore. L'elettore deve manifestare il suo parere citando le informazioni che lo strutturano, e un partito politico o schieramento che sia non dovrebbe delegare agli organi di stampa il dovere di costruire un dibattito politico.
Quindi, in soldoni era meglio citare uno di questi senz'altro numerosi articoli, che sono come dire fatti apposta - ma non dovrebbero essere supplenti dell'elettorato, ma usati dall'elettorato. A me sembra molto grave che questo uso vada scomparendo.

ci ho guardato con attenzione e non ho la coda di paglia. non ho nemmeno la coda. ma finiamola qui.
quello che mi stupisce è che non ci si renda conto di cosa stia succedendo davvero. qui non si tratta di fare politica in un modo o in un altro. qui, le regole non ci sono più da un po'.
processo breve alì mortis, se no non ho la fiducia, ma, ghedini e alfano, fate qualcosa subito per fermare i miei processi se no...
cari finiani, tornate all'ovile, se volete ritornare a mettere il culo su una poltrona, perchè le candidature le decido io, che sono il capo.
e via così... ma è politica o il mercatino?
e dall'altra parte è diversa?
rosy bindi che si vuole alleare con fini. un ex fascista con gli ex comunisti. allegria!!!
e tutti continuano a farla franca.
perchè noi, che dovremmo poter disporre degli strumenti democratici per poterli giudicare, siamo stati ridotti a semplici numeri utili solo a convalidare una scheda, quando pare a loro.
ok, se va bene così, possiamo anche decidere di farlo civilmente, per evitare le critiche di
borghezio.
anche se, evidentemente, fare come borghezio paga di più.

Io francamente ne ho abbastanza di tutti questi minuetti! Lo Spirito Democratico è una cosa, farsi prendere per il culo è un'altra. Persino Franco Marini, ex sindacalista, un moderato, che i fischi se li è presi a suo tempo varie volte, come i bulloni Luciano Lama, è riuscito a dire che Dell'Utri pochi giorni fa i fischi se li è meritati a Como, perché con un problema giudiziario come il suo non può pensare di passare inosservato e presentare i presunti diari di Mussolini (eccheppalle, ma quanti ne ha scritti il crapapelata di diari?) senza che nessuno gli dica almeno: "scusi, cosa ci fa lei qui?" Questo non significa che non possa presentarsi in pubblico, ma va salvaguardato il diritto di chiedergliene ragione. Lo stesso vale per Schifani, più servo del suo Padrone che Seconda carica dello Stato. Al palazzo del cinema di Venezia hanno fischiato Gianni Letta e si sono alzati in piedi ad applaudire Napolitano. La democrazia è anche questo. Se il PD ha avuto la malaugurata idea di invitare Schifani è giusto che gli si sia fatto notare che trattasi di enorme cazzata, non utile a raccogliere consensi (leggi voti), ma aumentare il distacco tra elettori e classe politica.

E non è normale questo clima da 25 luglio in attesa del discorso di Fini.

In sintesi, alcuni dei problemi schifaniani:
1) il pentito Spatuzza lo accusa di essere stato il tramite tra i boss fratelli Graviano e Dell'Utri (già condannato in primo grado e in appello per concorso in associazione esterna),
2) i complessi e torbidi rapporti tra l'avvocato Schifani e il suo assistito mafioso Lo Sicco (palazzinaro di mafia),
3) il suo ruolo facinoroso durante il governo Prodi.

Un articolo di Bracconi con il quale sono totalmente d'accordo.

http://bracconi.blogautore.repubblica.it/2010/09/05/populisti-di-minoranza/?ref=HREA-1

E' partito un colpo: "sul quale NON sono totalmente d'accordo" (ma che vale la pena leggere)

C'è qualuno, secondo voi, che sia più tosto di Berlusconi tanto da scalzare Berlusconi dal cuore e dalle pance degli Italiani ma che DOPO si comporti da gentiluomo ?

"Governare non significa comandare"
...ma non è quello che cercava di fare Prodi ?
...eh già, la Leadership, quella vera, NoN è da tutti !

Io la contestazione aperta l'avrei fatta a Fassino e al PD intero per aver invitato Schifani. Che cazzo c'entra Schifani in un momento politico critico come quello che stiamo vivendo in cui c'è bisogno di compattarsi per poter affrontare eventuali elezioni? Tutto c'è da fare, tranne che perdere tempo in cretinate come questi inutili incontri con altrettanto inutili personaggi.
E comunque dovremmo un po' tutti, credo, piantarla con questa storia del "politically correct" e della ricerca di dialogo perché (porca miseria!) sono praticamente 20 anni che non si riesce a dialogare con certa gente. A forza di voler fare il "superiore", umanamente, intellettualmente e politicamente parlando, il PD si è ridotto ad un branco di deficienti che non sa più da che parte andare.
L'Italia intera è attaccata alla canna del gas e voi, amici, a cosa pensate? Al "dialogo col nemico". E che palle! Scusatemi, ma quanno ce vo' ce vo'! Continuiamo a farci del male, come diceva Moretti. Andiamo avanti così.

@Zau: nel tuo ultimo commento leggo delle contraddizioni, o almeno io lo interpreto così.

"Il giornalismo è un'agenzia di informazione. Non si sostituisce all'elettore." Bene, sono daccordo. Però pure i giornalisti vanno a votare, oltre che fornire utilissime informazioni al resto dell'elettorato, ed inevitabilmente creano "gruppi di opinione" nell'elettorato.
"L'elettore deve manifestare il suo parere citando le informazioni che lo strutturano". E la contestazione a Schifani, secondo te, non rientra nel "manifestare il proprio parere" sulla base di informazioni raccolte? Secondo me si. "... e un partito politico o schieramento che sia non dovrebbe delegare agli organi di stampa il dovere di costruire un dibattito politico", giustissimo, ma un certo giornalismo d'inchiesta (che non fa dibattiti politici, semmai cerca di sollevarli "tra" i politici) ha tirato fuori un bel po' di merda su una folta schiera di personaggi a destra e a manca. Sarà forse per questa ragione che alcuni politici di sinistra continuano ad invitare agli incontri di partito la propria controparte? Cercano di fare comunella per salvare faccia e culo (che poi sono la stessa cosa per loro) di fronte all'elettorato? Credi che dimostrino di essere democratici e "intellettualmente superiori" quando tentano (come ha fatto Fassino) di distogliere l'attenzione dell'elettorato dalle notizie che riguardano certi personaggi, dalle indagini della magistratura e da tutta la merda da cui siamo letteralmente sommersi? A me pare un'ulteriore gran presa per il culo nei confronti della gente onesta che non ne può più.
"Quindi, in soldoni era meglio citare uno di questi senz'altro numerosi articoli, che sono come dire fatti apposta - ma non dovrebbero essere supplenti dell'elettorato, ma usati dall'elettorato", ripeto, l'elettorato presente all'incontro Fassino - Schifani ha tentato, contestando, di usare questi famosi articoli. "A me sembra molto grave che questo uso vada scomparendo", niente affatto! E che hanno fatto, secondo te, i "contestatori"? Come li chiami tu quelli che tentano di ribellarsi allo stato attuale delle cose? Grillini? Popolo Viola? Facinorosi? Teste di cazzo? Io li chiamo cittadini che si informano e che rivendicano i propri diritti e che sono stanchi di essere rappresentati da un branco di ladri, disonesti, deficienti addormentati, "politically correct" del cazzo, inciuciari della prima e dell'ultima ora. E chi più ne ha più ne metta!
Ho usato troppe parolacce? Mi dispiace per i sensibili, ma 'sta cosa del "dialogo" mi ha davvero rotto.

@Alessandra, io però fatico a capire l'obbiettivo. Personalmente trovo che quanto successo sia abbastanza discutibile, ma la questione è di forma e non di quale parte ci si sceglie. La questione, in altri termini, non è essere con o contro Schifani. Tu dici di esserti rotta del dialogo che non ha portato a nulla, dici, ed anzi è stato deleterio. Quale sarebbe quindi la strategia vittoriosa? Presentarsi a comizi ed eventi armati di forcone e verdure marce, per impedire di parlare ai "nemici"? Cui prodest?Non sono sarcastico ma non capisco dove si pianifichi di arrivare con questi atteggiamenti.

@Luciano, le tue opinioni su questo tipo di contestazione sono cambiate sensibilmente rispetto a solo poco tempo fa:

http://tinyurl.com/32qedl7

Ovviamente cambiare idea è diritto di tutti, mi incuriosirebbe però sapere se l'hai effettivamente cambiata o se consideri per qualche motivo i due episodi diversi tra loro.

Offender: ho riletto il post che hai linkato e i miei commenti di quel tempo. No, non ho cambiato idea: io condannavo (e continuo a farlo) la violenza politica. Nel caso di quel post il lancio di pomodori e altro contro Ferrara.
Il caso della contestazione a Schifani è completamente diverso:
1) si tratta di fischi, cartelli, slogan (del tutto legalitari come "fuori la mafia dallo Stato"),
2) Ferrara era un candidato alle elezioni che stava facendo campagna elettorale, Schifani no,
3) Ferrara non è neanche lontanamente sfiorato da ipotesi di rapporti con mafiosi, Schifani sì (e non "lontanamente").
ALTRA QUESTIONE: lo letto il pezzo di Bracconi e non lo condivido per nulla. Accusare di "antipolitica" i contestatori di Schifani vuol dire o non capire o non voler capire: non sono plebei che rifiutano la politica ma al contrario sono cittadini che vogliono far politica e la fanno nei modi possibili, quelli della cittadinanza attiva (una delle cui forme è la vigilanza e la contestazione del potere). Perciò parlare di "antipolitica" è un'argomentazione davvero fasulla: l'antipolitica è di chi si sottrae alla politica, di chi chiude porta e finestre, di chi sfugge all'impegno. Non è certo "antipolitico" chi si impegna sulla scena della politica partecipata.

Offender, voglio rispondere alle tue domande in maniera articolata, perciò scusami se non lo faccio adesso per mancanza di tempo. Devo tornare a lavoro tra pochissimo.
A più tardi.

Luciano ci sono regole diverse per fare la politica dei partiti e per fare politica rivoluzionaria. Fassino, fa la politica dei partiti ed e' ovvio che non puo' far altro che prendere quella posizione. Per quando un cittadino italiano possa essere esasperato dal berlusconismo, non si deve dimenticare che Schifani e' il presidente del Senato. Si puo' contestare, ma con civilta'. Punto. Tra gli aspetti peggiori del berlusconismo e' il disprezzo - impunito - delle istituzioni, come il CSM, il presidente della repubblica. Tra le peggiori conseguenze del berlusconismo, e' che molte persone per bene sono tentate dal copiarne i metodi. Luciano, le tue puntualizzazioni sono secondo me solo scuse; in realta' sei tentato di combattere il berlusconismo con i suoi stessi mezzi.
Quello che fa sorridere e' che i grillini non fanno neppure politica rivoluzionaria. Fanno casino e gridano slogan come 18enni sbarbati manovrati dai soliti marionettisti

Eccezion fatta per la parte che riguarda Luciano, quoto Tedeschi.

Giorgio: intanto, io non sono "grillino". E anzi di Grillo ho più volte scritto in modo molto critico, già all'epoca del V-Day.
Poi, tra le peggiori conseguenze del berlusconismo, c'è (a mio avviso) l'acquiescenza e la passività che coinvolge la politica (considerata per intero "sporca e inutile"). Perciò ben vengano cittadini che, nel nome di una politica "onesta e utile", scendono in strada e ci mettono la propria faccia.

@Offender: "Tu dici di esserti rotta del dialogo che non ha portato a nulla, dici, ed anzi è stato deleterio. Quale sarebbe quindi la strategia vittoriosa?" Non ho proposto

strategie, il mio era solo uno sfogo. Diaologo deleterio? Si, laddove non si è capito fin dal primo momento che un certo tipo di "comunicazione" non sortiva effetti. Ad esempio:

tenersi gli insulti quando si ha un'infinità di argomenti validi per rispondere senza scimmiottare la volgarità di chi ci insulta. Questo è accaduto per anni, prima che qualcuno

cominciasse a rispondere a tono, tipo la Bindi. E bada bene: mi riferisco sempre e comunque ai politici o pseudo tali. Ora, ampliando il discorso, posso tranquillamente dirti che

non ho alcuna strategia da proporre e francamente credo non spetti a me costruirne, ma a coloro che hanno avuto il mio voto, il tuo e quello di milioni di elettori. E comunque non

è un problema di strategie, secondo me, in questo momento, ma di rimandare un eventuale "dialogo" tra parti politiche opposte a dopo le elezioni, perché siamo alla frutta da

troppo tempo e non mi pare ci sia altro da sperare o aspettarsi in generale. La piantino una volta e per tutte quelli che finora hanno sofferto di mal di pancia nei vari partiti di

appartenenza (PD e Pdl principalmente) e abbiano il coraggio delle proprie idee tirandole fuori senza paura di perdere la poltrona ed il sostanzioso stipendio che ultimamente è

anche aumentato (alla faccia di tutti i precari, i cassintegrati, i disoccupati e di tutta la gente onesta che non sa come sbarcare il lunario e a stento può permettersi un pasto al

giorno). Vengano fuori gli onesti e comincino a sparigliare un po' le carte all'interno dei partiti, così che gli elettori possano davvero capire chi sta partecipando al solito gioco

dell'inciucio e chi, invece ha davvero a cuore le sorti di questo paese e non solo la salvaguardia del proprio culo. Sono dell'idea che, in questo momento politico di caos totale,

ci sia l'assoluta necessità di serrare i ranghi ristabilire un ordine di priorità per il paese (e di problemi ne abbiamo da esportare!) e prepararsi ad una campagna elettorale forte e

capillare, fatta in mezzo alla gente e non in televisione. Ben venga il dialogo, ma prima con l'elettorato. E un politico che vuole mettersi in gioco davvero accetta anche di essere

contestato, perché è nostro sacrosanto diritto, come cittadini, esigere serietà da chi vuole rappresentarci in parlamento. Schifani non mi rappresenta né come politico, né come

presidente del Senato perché il suo ruolo istituzionale non ha garantito, a me e al resto del paese, i più elementari diritti sanciti nella Costituzione. Sfido chiunque a dirmi che

Schifani non è di parte.
Se il problema del PD e degli altri partiti è quello di tentare di cambiare la "legge porcellum" prima di nuove elezioni, allora il dialogo si fa nelle sedi opportune, non in una

piazza composta di persone giustamente incazzate. Quando la misura è colma, Offender, non ci si può aspettare che qualcuno sia ancora disposto ad ascoltare. La scelta di

Fassino è stata infelice da tutti i punti di vista.
"Presentarsi a comizi ed eventi armati di forcone e verdure marce, per impedire di parlare ai "nemici"? Cui prodest?Non sono sarcastico ma non capisco dove si pianifichi di

arrivare con questi atteggiamenti." Non ho mai parlato di cose del genere e non credo si possano leggere tra le righe di ciò che ho scritto, come se fosse un messaggio codificato.

Questi atteggiamenti ignoranti, violenti e volgari lasciamoli ai leghisti. E in ogni caso, non mi sembra che a Schifani abbiano tirato oggetti o verdure marce o che sia stato

minacciato con forconi. Ricordo perfettamente, però, che un trattamento del genere è stato riservato ai giornalisti di Annozero durante la manifestazione del "partito dell'amore" a

Roma qualche mese fa. Vere e proprie aggressioni fisiche, non solo verbali. Credo non sia difficile trovare il video sul sito della trasmissione stessa.
In definitiva, il dialogo non può esserci, a mio avviso, se gli interlocutori sono sempre gli stessi e soprattutto quando non hanno più un minimo di credibilità. Questi teatrini farseschi non servono al nostro paese.
Spero di aver risposto esaurientemente alle tue domande.

mentre fini diventa comunista, il pd che fa?! invita schifani e poi, nella figura (di merda) di fassino, lo difende pure?!?!?!

orsù, che cosa si dice alla feccia della politica italiana? un "mafiosetto" credo che possa scappare...

ma chi cazzo li vota questi qua (del pd)?!?! non io!!!

spero che vendola si candidi alle primarie, le stravinca e li spazzi via...

ps: non ci si siede al tavolo con i mafiosi, neppure se ricoprono cariche pubbliche...

pps: quello che sostengo da anni è che ormai quelli del pd non sono suffientemente dissimili da quegli altri. per cui non vanno votati.

Pare che nemmeno Bonanni sia accettabile, e ora siamo passati pure ai fumogeni...

http://www.repubblica.it/politica/2010/09/08/news/fischi_a_bonanni_alla_festa_del_pd_lancio_di_fumogeni_a_un_dibattito-6875986/?ref=HREA-1

Ma riteniamo davvero che i contestatori di Bonanni (che personalmente spernacchierei fino alla fine dei tempi) siano del PD?
Non credo proprio.
E a questo punto dubito fortemente che anche l'episodio (contestazione sacrosanta che poteva assumere altre forme più adeguate all'aplomb del partito più borghese che abbiamo in parlamento) di schifo-schifani sarà stato probabilmente infiltrato da aree di militanza esterne.

Detto questo, a mio parere è stupido da parte della dirigenza PD prevedere incontri con questi personaggi naturalmente molto indigesti al proprio elettorato senza predisporre una forma con qualche tipo di contradditorio, ma bensì nella forma dell'intervista vespasiana.
Capisco che ci si voglia accreditare in questa nascitura e indefinita area centro (che pare già potenzialmente molto affollata), ma il metodo non è quello di elidere completamente la propria caratterizzazione e soggettività politica.
Schifani non è il presidente del circolo del bridge, era il coordinatore dell'opposizione al senato, quando sotto il governo prodi si negoziava ogni giorno la compravendita di senatori, si forzavano i tempi per le votazion i quando uno sei sen. a vita era in malattia, si organizzavano sguaiati pic nic di mortadella a palazzo madama.
Bonanni è ... credo qualcosa di vicino alla negazione di 40 anni di storia dell'unità sindacale e tanto altro potrei dire della cisl vista dall'interno e dal sud...

Ma il lancio di fumogeni, no.

"Ma riteniamo davvero che i contestatori di Bonanni (che personalmente spernacchierei fino alla fine dei tempi) siano del PD?"

No, probabilmente ragazzini nullafacenti e benfamigliati dei centri sociali.

Se vogliamo chiamare contestatore chi tira un candelotto acceso addosso a una persona, chiaramente.

Chi lancia fumogeni non è contestatore, è solo un cretino.

Nessuno ha giustificato chi lancia fumogeni e comunque oggetti contundenti.

No EL_NINO, è vero, ma forse la maniera in cui hai espresso il concetto lasciava adito a dubbi: "contestazione sacrosanta che poteva assumere altre forme più adeguate all'aplomb del partito più borghese che abbiamo in parlamento". Come se per te usare le parole anziché la violenza fosse una questione di aplomb, e addirittura una cosa borghese.

Scusami EL_NINO: avevo letto male, ti riferivi a Schifani e non a Bonanni.

oK,
mi sono andato a rileggere anch'io, nel dubbio...
;-)

Non sopporto Concita De Gregorio, ma non posso che quotarla nell'editoriale di ieri:

"La differenza che passa fra fischiare qualcuno che si intende contestare e tirargli addosso un candelotto acceso è la misura precisa del punto in cui finisce la civiltà. "

...e ti dirò di più,
la penso uguale sul cappio sventolato in parlamento, sulle monetine tirate al rafael, sulle ingozzate crapulesche di mortadella sugli scranni del parlamento...

ma fischiare e contestare certi personaggi in certe sedi è inalienabile diritto di opinione.

(e ancora mi chiedo quale sia lo scenario nel quale il pd sente il bisogno di regalare un palco a schifani e bonanni ... e quale sia lo scenario di chi li va a contestare così platealmente alla festa del pd)

Chi ha lanciato fumogeni addosso a Bonani è un delinquente.

...si ma ci siamo chiesti tutto questo --> cui prodest?

EL_NINO, sono già state fermate delle persone e sono già arrivate autogiustificazioni dai rappresentanti di un centro sociale.

Lo so.
Ma ho visto anche a chi giova.
E non giova a me.

Non volevo fare dietrologia.
Ma appare evidente che non sono i piddini o gli idefixiani a lanciare bottigliate a personaggi anche improponibili.
Ma sia il PD che idefix si sono trovati in qualche modo a doversi difendere da accuse di squadrismo...

cui prodest?
E' evidente che il clima di polarizzazione violenta e di informazione sensazionalistica (il partito dell'odio contro quello dell'ammmore) giova a qualcuno e mi aspetto che nei prossimi mesi di difficoltà potrebbe essere un cardiotonico a cui qualcuno potrebbe voler ricorrere.

boh.
Mi chiedo se alla festa di atreiu vattelapesca sia possibile - da parte delle forze dell'ordine - che si introducano dei casinari con fumogeni o bottiglie di ceres caricate a benzina...

EL_NINO, qui non ci sono di mezzo la Digos o i servizi segreti deviati, ma solo un manipolo di esaltati sconfitti dalla storia e nell specifico una piccola stronzetta figlia di papà che di giorno gioca a fare la rivoluzionaria e la sera se ne torna in villa. Io non sottovaluterei gli episodi che hanno coinvolto Schifani, Marino, Bonanni. Quoto Piero Fassino in un'intervista a "La Stampa":

"Ricordo bene gli anni di piombo a Torino, li ho vissuti sulla mia pelle. Anche allora si cominciò coi fischi, poi vennero i lanci di bulloni, le spranghe e infine si cominciò a sparare. Anni di lutti drammatici e assassinii efferati di poliziotti, carabinieri, operai, sindacalisti, magistrati, dirigenti aziendali come Ghiglieno. E di neologismi terribili, come 'gambizzare'. Non dobbiamo credere che tutto questo non possa tornare, non dobbiamo auto-rassicurarci"

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