Il 30 settembre usciranno:
Don Giovanni raccontato da Alessandro Baricco con illustrazioni di Alessandro Maria Nacar.
I Promessi sposi raccontato da Umberto Eco con illustrazioni di Marco Lorenzetti
Dopo un mese:
Cyrano de Bergerac raccontato da Stefano Benni,
Il naso di Nikolai Gogol raccontato da Andrea Camilleri
Delitto e castigo raccontato da Abraham Yehoshua.
Senza alcun dubbio comprerò e leggerò Eco e Yehoshua: affrontano due libri che amano, che sono saldamente abbracciati alla loro intera opera e che interessano pure me.
Gli altri li lascerò dove li troverò: nulla da dire sugli originali ma la prospettiva di Don Giovanni bariccato, Camilleri che sicilianizza Gogol e Benni (che già non leggo di suo) che fa lo spiritoso con Cyrano va al di là delle mie forze.
Il progetto editoriale è della Scuola Holden, così descritto in puro alessandrobaricchese:
"storie che non sono semplici storie, ma il patrimonio del nostro passato che rischia l’estinzione. Ci sono persone pronte ad ascoltare queste storie, se gli verranno raccontate nel modo giusto. Ci sono poi, soprattutto, autori capaci di rendere l’operazione di salvataggio un gioco da ragazzi. Salvare le grandi storie dall’oblio raccontandole alle nuove generazioni. Nasce da un’urgenza: quella di salvaguardare la trasmissione del patrimonio dei Grandi Classici della letteratura internazionale ai giovani lettori...realizzati in una veste grafica del tutta nuova e originale, i libri sono destinati al largo pubblico, ai lettori più voraci e a quelli più pigri, a tutta la famiglia e soprattutto ai bambini fin dai 6 anni di età. Tutti i testi della collana, infatti, hanno un andamento e un ritmo tale da facilitare la lettura ad alta voce ai più piccoli e sono corredati di illustrazioni, create ad hoc da talentuosi disegnatori, che entrano nelle pieghe del testo. Il libro, poi, si chiude con una nota finale dal titolo Da dove viene questa storia, che è un vero e proprio excursus per raccontare le radici della storia appena letta.
Le storie raccolte nella collana sono tra le più belle e conosciute dell’immaginario comune. Ogni storia è affidata alla penna di un grande scrittore che reinterpreta il Grande Classico con proprio stile e personalità e lo racconta con il linguaggio del presente, riportandone in vita il cuore pulsante"
non mi risulta però che delitto e castigo rischi l'estinzione, Raskolnikov è citato in continuazione, perfino in un recento film di woody allen ...
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 24/09/2010 a 10:56
Non avevo scritto che era "puro stile alessandrobaricchese"?
Il 12 marzo 2005 morì a settantotto anni Bartolo Mascarello, una delle più alte personalità del mondo dei vini di Langa, simbolo tenace che difendeva la migliore tradizione enologica piemontese e italiana. "L'ultimo dei mohicani" venne definito, grande testimone della storia e dell'identità dei vini italiani veri, che hanno una vita autentica.
Nel 2002 imbottigliò un eccellente Barolo e sull'etichetta mise (lui nemico acerrimo dell'invecchiamento nel rovere) "No Berlusconi no barriques")
Stracondivido.
Scritto da: luciano / idefix | 24/09/2010 a 11:45
Io prima di dire di no li leggerei. Quella di Baricco non è un'idea editoriale da scartare completamente, secondo me. Poi, scusa Luciano, ma non capisco la tua scelta di leggerne solo due e scartare gli altri. Non credi che di correre il rischio di restare deluso anche con Eco e Yeoshua? A me il dubbio verrebbe, non perché i due non siano bravi scrittori, ma perché la loro reinterpretazione potrebbe semplicemente non piacere, tutto qui.
Scritto da: Alessandra | 24/09/2010 a 12:03
Certo.
Perchè non li compro e li leggo tutti?
Per vari motivi: denaro (costano 12 euro l'uno), tempo (non ho ore a sufficienza per fare ogni lettura che vorrei), qualcuno di quegli autori non mi piace per nulla (Baricco o Benni), qualche accoppiata non mi interessa (Camilleri/Gogol) ma se me ne parleranno bene sono pronto a cambiar idea.
Mentre i due che acquisterò mi convincono A PRIORI, a scatola chiusa. Ovvio che può capitarmi di comprare un bidone (mi è sucesso molte volte con tanti libri). Ma Eco ha sempre scritto e studiato e analizzato e citato "I promessi sposi" (romanzo che pure io amo) e idem per Yehoshua con "Delitto e castigo".
Se avessi tempo e denaro illimitati, leggerei tutti i libri del mondo.
Scritto da: luciano / idefix | 24/09/2010 a 12:24
Tutti i libri del mondo proprio no, non li leggerei, ma solo perché ho l'abitutdine, quando vado in libreria, di leggere qualche rigo o qualche pagina del libro che ha "acchiappato" il mio interesse prima di acquistarlo. In genere mi fido del mio istinto. Se quella prima lettura non mi piace, rimetto il libro dove l'ho trovato e passo oltre.
Sul costo sono daccordissimo. Ci vorrebbero capitali interi per me! ;-)
Scritto da: Alessandra | 24/09/2010 a 12:35
"Tutti i libri del mondo" se fossi immortale. Però, forse, a pensarci bene...proprio tutti tutti no.
Scritto da: luciano / idefix | 24/09/2010 a 12:41
Sarebbe interessante vedere se in seguito all'uscita di questi volumetti si riscontrerà o meno un significativo aumento - sia pure passeggero - degli acquisti degli originali in libreria. Chissà se qualcuno farà questa ricerca.
Scritto da: anna s. | 24/09/2010 a 16:06
@Anna.s: se questa iniziativa avesse davvero l'effetto di far leggere o rileggere gli originali, allora sarebbe davvero benemerita. Rivaluterei anche Baricco!
@Luciano: ho sempre ritenuto Benni un autore sopravvalutato, come Pennac. Ho tentato pure di applicarmi alla lettura, ma non c'è niente da fare: li trovo noiosi e vacui
Scritto da: Eeka | 24/09/2010 a 21:10
Di Benni m'era piaciuto (qualche decennio fa) BAR SPORT, LA TRIBU' DI TORO SEDUTO (uscito nel 1978 e subito sparito dopo il rapimento e l'assassinio di Aldo Moro) e TERRA. Il resto che ho assaggiato qua e là (compresi gli articoli) lo trovo illeggibile.
Di Pennac mi aveva convinto la serie di Malaussene e il libretto sulla lettura COME UN ROMANZO (più come idea e manifesto che come svolgimento). Ma condivido: è sopravvalutatissimo.
Scritto da: luciano / idefix | 25/09/2010 a 11:09
TERRA era semplicemente esilarante, BAR SPORT raccoglieva i suoi racconti più belli, e credo di non aver riso così sonoramente leggendo da allora. Poi 'fettivamente si è un po' perso.
Scritto da: carloesse | 25/09/2010 a 12:12
bah, io di benni ho letto e riletto tutto il leggibile ed anche l'illegibile. Inoltre nel mio caricatore di CD in macchina ho anche alcuni audiolibri suoi che sostituisco volentieri alla chiacchiere radiofoniche negli ingorghi.
Vero, Terra, la compagnia dei Celestini (da cui la citazione dei gemelli finezza che ho snocciolato qualche post fa), Bar Sport, ma soprattutto Il Bar sotto il mare (in qualche modo un metalibro borgesiano) li considero capolavori rispetto ai quali la produzione più recente appare sbiadita... ma è comprensibile.
benni come tante persone di buon cuore e animo grande si è rattristato e depresso in questi anni.
E' capitato anche a molti di noi ... e allora ecco L'ulotima lacrima e Achille piè veloce e il saltatempo...
Ma direi che fino ad Elianto (nel suo genere un capolavoro) è stato straordinario, senza la spocchia di pennac.
Veramente, se non l'avete mai gustato e se avete un viaggio in treno in programma, vi straconsiglio il Bar sotto il mare e se avete un figlio, procuratevi Stranalandia (mio figlio ormai lo tiene a scuola e si sganasciano dalle risate con la maestra).
Lo so che è letteratura pop con effetti abbastanza facili, ma vi posso garantire che Benni ha alfabetizzato tante persone che conosco alla curiosità per la letteratura e gli stili.
Sempre meglio che formarsi sui portali web più popolari o sul giornalismo sportivo...
Tra i personaggi che non dimenticherò mai: Gaspard Ouralphe, il più grande cuoco di francia che ingannò (o si fece scroccare una cena da) il demonio in pieno stile bulgakov; Matu Maloa, una versione trans e caraibica del colombre di buzzati; Oleron, che sembra uscito da un racconto di Poe; memorino, cervello del centrocampo della nazionale di pallastrada; Elianto e il suo infermiere filosofo presocratico; lo strip angelico della demoniessa di elianto; la sfida tra Achille ed Ettore per la bici piovuta dal cielo; La temibile Luisona; il tènnico da bar; il Verme disicio; Il tragico destino del babonzo e la sorprendente prova dell'esistenza del Cockeruth, del topo cagone e del Tanguro (marsupiale sudamericano atto alla danza), ma anche i jedi non violenti di comici spaventati guerrieri.
Invece su Baricco, sottoscrivo volentieri quanto avete detto. Talora mi affascina, ma poi è troppo lezioso, si sente dietro la penna l'insegnante della scuola holden.
Allora meglio leggersi - se si è in forma - un bel gesualdo bufalino (Le Menzogne della Notte è il mio preferito ed è molto diverso da diceria dell'untore).
Scritto da: EL_NINO | 27/09/2010 a 23:55
Resto sempre commosso (dico sul serio) quando qualcuno dedica tempo e passione a presentare i propri libri autori dischi film amati. Anche se i miei gusti possono essere diversi.
Scritto da: luciano / idefix | 28/09/2010 a 09:14
ps per quanto riguarda i classici: ... il mio gatto maggiore (ne abbiamo al momento 4) si chiama Raskolnikov, ha appena compiuto 11 anni e non ha ancora manifestato intenzione di massacrare i padroni di casa...
Scritto da: EL_NINO | 28/09/2010 a 11:39
Bossi padre e figlio?
Relitto e Castigo
Scritto da: luciano / idefix | 28/09/2010 a 11:44
Abraham Yehoshua è sicuramente un autore che sa amare, ogni suo libro trasuda dell'amore per ogni essere vivente. Ricordo che una volta disse che l'arte è importante ma ciò che un libro non può fare è: fare l'amore, mangiare, vivere e amare così come solo un uomo in carne e ossa sa fare.
Scritto da: Dopa | 06/10/2010 a 19:01