Poco fa ho scritto questa email:
Cari compagni e amici,
lunedì prossimo ci sarà il congresso della sezione (mi rifiuto di chiamarla "circolo" come quelli delle società golfistiche) ***** del PD di Trieste.
Finora non ho rinnovato la mia tessera. E non lo farò nemmeno quella sera.
Confesso che avevo una mezza ideuzza di farlo, ma la lettera di convocazione mi ha tolto ogni residua tentazioncina.
Come mai?
Semplice: leggere un ordine del giorno in cui sta scritto chiaro e tondo che si inizia alle 20.00 e (in trenta minuti trenta) bisogna concentrare "elezione della presidenza, nomina del seggio, presentazione e illustrazione delle candidature, dibattito" perchè alle 20.30 si vota, mi ha mostrato per l'ennesima volta un partito inutile.
In cui la discussione non esiste.
Un partito senza anima, senza storia, senza bandiere, senza fantasia, senza coraggio, senza simboli, senza un progetto di società.
Un partito che ha un unico prezioso patrimonio: centinaia di migliaia di uomini e donne onesti, che non trovano di meglio e dunque sono costretti a star sotto questo tetto.
Ma è un patrimonio che il gruppo dirigente del Pd sperpera giorno per giorno.
Al di là degli sforzi di alcuni, il risultato è catastrofico: la sinistra italiana è allo sbando.
Ricordo ancora con sgomento il congresso nazionale del 2009, quando (sempre alla sezione di ******) presentai una mozione contro il rigassificatore di Zaule. Prima mi venne detto che non poteva venir discussa perchè "politica", poi che "non interessa a nessuno", infine si cercò di rinviare la votazione alle calende greche.
Non mi arresi e alla fine ottenni che (unica sezione della provincia) venisse comunque messa ai voti. E approvata.
Ma quel piccolo episodio è emblematico di un partito che non vuole parlare, nè dibattere o confrontarsi.
In pratica: un PD che non esiste.
Eppure il nostro paese ha disperatissimo e urgentissimo bisogno di sinistra: valori, princìpi, coraggio, chiarezza.
Se no, serviremo solo a tenere a galla un po' di gruppi dirigenti inamovibili, trasformisti e pronti a ogni stagione (dal compromesso storico alla Bicamerale).
Un cordiale (e non formale) saluto
Luciano
Giusto stasera mi è venuto da pensare che se in tanti votano Berlusconi e Bossi e tanti altri non vanno nemmeno a votare, vuole dire che tutti costoro non hanno trovato niente di meglio dall'altra parte. Se i leader della sinistra, invece di perdere tempo a farsi le scarpe tra di loro, si fossero riuniti molti anni fa a meditare su questa semplice verità, forse adesso ci sarebbe quel soggetto politico che tu e io con te vorremmo che ci fosse.
Giorgio
Scritto da: giorgio | 23/09/2010 a 00:04
Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
ti prego: no!
Sei uno dei pochi che mi ha convinto a questa tremenda operazione che è il PD!
Scritto da: gy | 23/09/2010 a 00:10
Gy: non pensavo di avere questo fardello.
Scritto da: luciano / idefix | 23/09/2010 a 09:15
Caro Luciano,
La grande (mica siamo scomparsi, c'è un sacco di gente che aspetta che quest’area riprenda le forze) area progressista di sinistra, non solo il PD, ha bisogno di affrontare proprio quanto da te esposto. Io e te ne abbiamo parlato tante volte, anche attraverso i nostri blog, più per tirarci su di morale che per un impegno politico diretto, all'interno del PD.
Ora la situazione sta cambiando, decisamente in peggio, con il rischio di imboccare una strada con difficilissimo ritorno. La via d'uscita, però, non può essere che l'impegno personale, fuori e dentro i partiti, non necessariamente per tutta la vita, ma almeno una volta sì. Io ho scelto il PD, sia per una continuità e una contiguità di idee sia perché è il partito più "grande" della sinistra, in grado ( in teoria e spero in pratica) di proporre e mettere in pratica un modello di società che vada bene a me, a chi si riconosce nei valori e nei principi della sinistra moderata, riformista, progressista e, perché no, ai tanti che pensano, a torto, che la destra possa dare soluzione ai propri problemi e a quelli dell'Italia.
Se le mie idee e proposte andranno bene al PD, bene, altrimenti ognuno per la sua strada. Ma rinunciare ora, sarebbe proprio un peccato, diciamo così, per essere ottimistici.
Se non vuoi iscriverti e votare, da parte mia, nessun problema. Vieni però lunedì per far do ciacole. Potrebbe essere, probabilmente, più utile e gradevole.
Un abbraccio
Aureo
Scritto da: Aureo Muzzi | 23/09/2010 a 10:02
Ma perché vi ostinate a definire "Sinistra" il PD? Il PD è un partito di centrosinistra, senza trattino. E' completamente diverso.
Il PD sbaglia. ma forse avete sbagliato anche voi a cercare nel PD ciò che il PD non è...
Per parte mia, in SEL ci sto benissimo.
Scritto da: La tenda nel deserto | 23/09/2010 a 10:08
Dentro il PD ci sono moltissime persone che stimo e che, con generosità, fanno un lavoro davvero prezioso.
Il problema è un altro: mi sono convinto che questo partito non sia emendabile nel suo insieme. E che (per quanti sforzi si possano fare) resterà un ectoplasma senza anima e senza sugo.
Perchè le sue tare genetiche sono tali da renderlo, fin dall'origine, un mostriciattolo di laboratorio. E questi difetti di fabbricazione vengono ancor più ingigantiti da un gruppo dirigente nazionale patetico, pessimo e inadeguato. Non so se "ci sono" o "ci fanno" e il mio sospetto è che "ci sono ma anche ci fanno".
Vanno dunque cacciati via senza appello. Chi ha un mestiere torni a farlo e chi non ce l'ha incassi la pensione di parlamentare e la smetta di far danni.
Ma non solo.
Non basta cambiar segretari e inventare un leader se non si ha un'ideologia, un progetto di società, un cuore caldo di princìpi e di simboli, un'idea forte ma aperta di appartenenza. Il PD non ha nulla di tutto ciò.
E (a mio avviso) bisogna smontare questa costruzione artificiosa e buttarla per aria, prenderne alcuni dei pezzi e unirli ai tanti altri esistenti in Italia (e che stanno fuori dal PD).
Insomma, ho voglia di fare qualcosa per la sinistra ma non ho nè ore nè voglia nè fiducia per dedicare nulla di nulla al progetto PD.
Se poi, col tempo, si vedrà che il Partito Democratico prenderà vita anima coraggio socialismo intransigenza e dunque toccherò con mano che ho sbagliato a negargli credito, beh, non esiterò a dire: "ho avuto torto".
In ogni caso, è ovvio (non c'è nemmeno bisogno di aggiungerlo) che io e i tanti uomini e donne "della base" PD stiamo dalla stessa parte e in molte battaglie politiche ci troveremo fianco a fianco.
Scritto da: luciano / idefix | 23/09/2010 a 10:19
Perdita inutile di tempo, Luciano - a parter mio.
.
Non puoi cavar sangue da una rapa
.
Io cerco qualcun altro che almeno il sangue ce l'abbia nelle vene.
Scritto da: P@ola | 23/09/2010 a 10:28
Concordo con la tenda nl deserto e con p@ola
Scritto da: Eeka | 23/09/2010 a 10:34
@La tenda nel deserto. PD è sinistra , moderata finché uno vuole, ma non è destra. Il centro non esiste, se si pensa ai valori e ai principi della destra e della sinistra (tra l'altro, quanti li conoscono? Penso molto pochi). Infatti, frantumata la DC, molti sono andati da una parte o dall'altra. Poi dipende da cosa uno intende per sinistra. E poi ancora cosa si vuole dalle elezioni: essere rappresentati e contare nulla oppure cercare la miglior formula di governo che "governi", votando anche una forza che li rappresenta solo in parte. Se ognuno vuole la SUA sinistra, continueremo ad avere frammentazione da parte nostra e vittorie della destra. Comunque non è necessario che sia il PD con questi dirigenti a rappresentare il modelo di una società progressista. Potrebbe andarmi bene anche un altro partito, purché sia capace di governare e avere il voto del 50% + 1 dell 'elettorato. Perché altrimenti si è tagliati fuori. Che il PD debbba essere riformato, e di molto, non ho nessun dubbio.
Scritto da: Aureo Muzzi | 23/09/2010 a 11:15
Ieri ho discusso con un tesserato dell'UDC di ventitre anni. Non pensavo che esistessero, eppure aveva la stessa faccia dei ciellini con cui mi accapigliavo quando avevo sedici anni. Quando gliel'ho detto si è arrabbiato perché lui è cattolico, ma non clericale. Io mi sono arrabbiato quando mi ha definito di centro-sinistra, non so se col trattino o senza. Il problema credo che sia questo: se un partito di definisce di centro-sinistra, che modello di società ha in animo di costruire con una componente, quella di centro di radice cattolico-democristiana, che un modello di società non l'ha mai proposto? È una zavorra inutile. Perché si teme di essere troppo estremisti se si fanno discorsi di legalità, quella vera, di giustizia, quella vera, di ambientalismo, quello vero, di difesa del lavoro, quella vera? Possibile che la sinistra rappresentata dal PD abbia paura di alzare troppo la voce altrimenti gli ambienti cattolici chissà cosa pensano, che siamo ancora stalinisti? Ma che lo pensino pure quelle quattro beghine che gironzolano ancora per le sacrestie e i rimbambiti che credono al pericolo comunista evocato da Berlusconi. Nemmeno Ruini pensa che nel PD ci siano i comunisti, anzi magari gli farebbe pure piacere se ci fossero, così saprebbe con chi sta discutendo. Almeno ci sarà un po' di chiarezza da quella parte e da questa. La sinistra avrebbe più possibilità di ricompattarsi e qualche possibilità di vincere le prossime elezioni. Possibile che nel momento di maggior difficoltà del PDL da due anni a questa parte, nel PD si è ricominciato a litigare? Sembra proprio che queste elezioni non si vogliano vincere, tra l'altro nemmeno a Milano, dove ancora una volta il candidato sindaco della sinistra viene scelto non tra i politici (segno che non ce ne sono di credibili e autorevoli, almeno in Lombardia), ma tra la cosiddetta società civile, con l'eccezione di Pisapia, che un po' di politica ne ha masticata. Sempre meglio dell'ex prefetto Bruno Ferrante, presentato la volta scorsa in un impeto di poliziottismo del PD che ancora mi lascia basito.
Scritto da: gcanc | 23/09/2010 a 11:57
Se siamo d'accordo che i valori della sinistra sono prevalentemente solidarietà e uguaglianza (in ordine alfabetico), chi più di un cattolico può stare a sinistra?
Scritto da: Aureo Muzzi | 23/09/2010 a 12:17
cattolico è un conto, democristiano è un altro.
Scritto da: gcanc | 23/09/2010 a 12:27
Un cattolico ha un grosso problema: per loro l'uguaglianza è così così.
Esempio: le donne non possono fare il prete.
Scritto da: luciano / idefix | 23/09/2010 a 12:29
Aureo, i valori della Sinistra non sono solo la solidarietà e l'uguaglianza. Ci sono anche la giustizia sociale, l'onestà, la laicità, il rispetto della terra e dell'ambiente, la società multiculturale e multietnica, la tensione verso forme di convivenza internazionale che eliminino i confini o almeno ne riducano il significato...
Scrivi: "chi più di un cattolico può stare a sinistra". E' meglio sostituire alla parola cattolico la parola cristiano. Fattelo dire da uno che da cattolico è diventato valdese. Effettivamente se non fossi stato cristiano non so se sarei approdato ai valori della Sinistra, io che a Sinistra non son nato...
Scritto da: La tenda nel deserto | 23/09/2010 a 12:41
è molto strano che si faccia una discussione sulla sinistra e non esca mai la parola operaio.
qui, zapatero guida il psoe: partito socialista operaio.
almeno sulla carta gli spagnoli se lo ricordano che esiste una classe sociale che sta sopportando il peso di tutto: sia la crisi, che il vergognoso arricchimento (sciacallaggio) di un'altra classe sociale.
ma in italia ricordare anche solo che esiste una classe operaia è delittuoso. manco vendola ha il coraggio di parlarne.
Scritto da: marcob | 23/09/2010 a 17:25
Marcob, ti avviso: la prossima volta che usi quella parola ("op*****") mi vedrò costretto a rimuovere il tuo commento. A tutto c'è un limite, cazzo!
Scritto da: luciano / idefix | 23/09/2010 a 17:32
Pensa se avesse dato dell'op***** al Papa, avremmo già Tedeschi attaccato ai co****** ;_)
Scritto da: offender | 23/09/2010 a 17:39
@la tenda nel deserto. Certo, per quello ho scritto "prevalentemente". Ma se non siamo d'accordo che questi due valori sono prevalenti rispetto agli altri giustamente da te citati, sarà dura venirne fuori. UN ABBRACCIO. aUREO
Scritto da: Aureo Muzzi | 23/09/2010 a 18:55
Marcob, ti avviso: la prossima volta che usi quella parola ("op*****") mi vedrò costretto a rimuovere il tuo commento. A tutto c'è un limite, cazzo!
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Luciano ma sei andato fuori di testa ?
Scritto da: P@ola | 23/09/2010 a 20:54
P@ola, stavo scherzando e mi pareva fosse ovvio. Figurati se minaccio di censurare uno che usa la parola "operaio" e figurati se la scriverei così: "o*****o".
Scritto da: luciano / idefix | 23/09/2010 a 23:17
Hai ragione Luciano
sono io in questi giorni che sto andando un po' fuori di testa ...con grande gioia.
Se mi segui su FB puoi intuire....
ciaoooooooo e scusa
Scritto da: P@ola | 24/09/2010 a 09:38
PS= devi leggere tra le righe di
The storm is coming but i don't mind...
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sto letteralmente navigando in altri lidi di questi tempi.
Scritto da: P@ola | 24/09/2010 a 09:45
Stasera vengo a vedere cosa succede.
Comunque, auguri
Scritto da: luciano / idefix | 24/09/2010 a 10:40
Hai fatto proprio bene.
Scritto da: Artemisia | 24/09/2010 a 22:05
Artemisia,
se la tua ultima frase è rivolta a me,
g r a z i e
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Scritto da: P@ola | 25/09/2010 a 08:33