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Lettura quotidiana della Bibbia

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« Un paese che fa schifo: tra scollature e vespa/siani | Principale | Di ritorno dal Festival della letteratura di Mantova »

07/09/2010

Commenti

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Salvo poi Luciano non metterlo essa stessa, ammettendo che su questo cazzo sono cresciuti gusti modi di essere individuali che da esso sono indipendenti, o dipendenti il giusto - giacchè alla maggioranza - quanto meno relativa delle donne il cazzo piace.
Non è la giornalista araba abbia completamente torto -e ha il merito di far riflettere - l'ho ciutata io:) ma burqua o mini a fil di passera sono opposti che impongono alla donna la stessa questione: sei solo una figa. E il burqa ancora di più.
Ora però possibile che una donna non possa essere anche sessuata? ANCHE: vuol dire vincere un premio colla scollatura, acciocchè vespa si occupi del premio, e il suo uomo festeggi colla scollatura.
Per dire.
Io con gli uomini fichi che mi parlano di politica sta distinzione la faccio: non è che se sono belli e ben vestiti mentre parlano di diritto internazionale dico: ahò che bel pacco però.
Scusate ma ce vo.

Visto che abiti a km 5 (dicasi chilometri cinque) dalla Slovenia e l'Italia ti fa così schifo:
vacci e restaci.
Abbaiare alla luna non serve a niente: soprattuto quando i quattro gatti che ti sentono, ma non ti ascoltano, non hanno di te né paura e tantomeno fiducia.

Che di me nessuno abbia paura, è vero e ne sono felicissimo.
Che di me nessuno abbia fiducia, spero che ti sbagli.
Comunque, non ho nessuna intenzione di andare a vivere in Slovenia, nè in altri stati esteri. Il mio paese è l'Italia: anche se mi fa schifo per molti, troppi, aspetti incivili, furbastri, plebei, bigotti, fascistoidi, ipocriti, servili, maschilisti. E (insieme ad altre persone, che penso siano vari milioni) voglio provare a modificarli.
Nel tentativo di costruire un paese diverso.

Ma se Comida fosse tanto irrilevante, perché i teppisti perderebbero tempo a scrivere sul suo blog?

Non mi va di ripetere quello che ho commentato nell'altro post. Qui mi limito a chiedere: perché la Avallone avrebbe dovuto vestirsi da suora? Per ripetere il cliché che se vuoi che venga apprezzata la tua intelligenza devi mortificare il tuo aspetto fisico? Seguendo questo ragionamento allora la Hack, se si lavasse e pettinasse i capelli e si vestisse in maniera da non sembrare una cartonara, perderebbe il suo prestigio intellettuale?
Questi discorsi trasudano pregiudizi e sono figli della stessa mentalità retriva che porta ai commenti sconvenienti.
Per il resto quoto Zauberei

Il problema non è chi perde tempo a scrivere, ma chi perde tempo a rispondere a certi commenti :-)

@Zauberei: finalmente un ma-anchismo che condivido, e in toto :-)

Daje Eeka!

Le donne europee si vestono per lo sguardo maschile... europee? Tutte le donne curano il proprio aspetto per lo sguardo maschile. Ma non c'e' nulla di male fintanto che tutte le altre armi sono considerate vero elemento di differenzazione. Anzi e' avere un arma in piu'. Lo schifo e' quando il talento non vale piu' e si e' costrette a cercare disperatamente lo sguardo maschile... ma (pur essendo io un po' maschilista) non credo di essere maschilista nel riconoscere nell'aspetto femminile una valenza piu' forte di quello machile

Oh oggi mi trovate incazzata, quindi intervengo di nuovo.
Le donne curano l'aspetto per lo sguardo maschile??????? Ma che cazzo dite???? L'aspetto viene curato per rispetto di sé, per la cura di sé che ogni persona sana ed equilibrata ha o dovrebbe avere.
Mi hanno stufato questi discorsi da casalinghe disperate.
E vi do una notizia, che pare esservi sfuggita. Lo sapete che anche gli uomini curano il loro aspetto? Che si lavano, si radono, si pettinano, si vestono con cura?
Perché lo farebbero? Forse anche loro per essere guardati o semplicemente, come tutti, per piacere e stare bene con se stessi.

Avevo premesso che entravamo in un campo minato.
Eeka cerco di essere chiaro. Non si tratta di abbigliarsi da suore o di mortificare il proprio aspetto: si può essere vestite in modo gradevole, divertente, piacevole, soddisfacente (ognuno e soprattutto ognuna scelga l'aggettivo che preferisce) senza necessariamente e obbligatoriamente "togliere". Non mi sogno minimamente di contestare il pieno diritto della Avallone (e di chiunque altra) di andar vestita come le pare (scollata o col velo islamico a viso scoperto, in jeans o con la minigonna). Dico una cosa diversa: non è obbligatorio presentarsi in divisa da "scrittrice ggggiovane e bbbona". Perchè i-ne-vi-ta-bil-men-te l'attenzione mediatica si sarebbe concentrata su quell'aspetto.

Ma che c'è di "anormale", nel senso di strano, nel truccarsi per piacere a se stesse e ANCHE agli uomini? Mi pare che qui ci si dimentichi spesso che siamo animali e che abbiamo, anche noi, i nostri richiami sessuali per attrarre il sesso opposto. Le donne usano i propri mezzi e gli uomini altrettanto. Ma che c'è da incazzarsi su una cosa così naturale e cosa c'è da scagliare anatemi femministi e maschilisti? Boh...
Questa cosa del curare il proprio aspetto per piacere innanzitutto a se stessi la considera un alibi che vorrebbe giustificare il condizionamento inconscio e conscio del fatto che l'aspetto esteriore è il primo mezzo per attrarre i nostri simili.
Ahò, ma non è che se guardo qualcuno che mi attrae la prima cosa che penso è "uhu! quanto è intelligente!". E no, non mi pare proprio.

Mi correggo: "la considero" e non "considera".

Non ci vedo nulla ma proprio nulla di male nel voler piacere agli uomini. Anzi: mi pare molto umano e femminile. Così come mi pare molto umano e maschile voler piacere alle donne.
(E molto umano, per chi è omosessuale, voler piacere alle persone del proprio sesso).
Ciò che io cerco di dire è diverso: nel momento in cui una donna viene premiata per un libro che ha scritto e nel momento in cui questa premiazione viene trasmessa in televisione ed è dunque un fatto mediatico, non mi pare il caso di concentrare l'attenzione sul proprio aspetto fisico. Perchè si sminuisce il proprio lavoro di scrittrice e lo si omologa a una sorta di velinismo editoriale, in cui "sembra" che la bellezza e la giovinezza contino anche nel campo della scrittura.
Tutto qua.

Ribadisco: sguardo è una cosa, parole, gesti, inviti sconvenienti e violenza sono un'altra. Ogni donna ha diritto di essere femminile sino al punto che ritiene più opportuno, lanciando anche messaggi forti, senza dover ricorrere alle arti marziali per difendersi dagli assalti verbali o materiali degli uomini. Punto. E il burqa, se una se lo vuole mettere perché ha problemi col proprio fisico, faccia pure. Ci sono donne, che, pur non mettendo il burqa, si vestono apposta talmente male, che non le guarderesti neppure se ti pagassero.

Luciano, il mio commento non era riferito a te o alle tue parole. Anzi, sono pienamente daccordo sul fatto che in determinate circostanze, se lo scopo da raggiungere non è quello di attrarre fisicamente qualcuno, non c'è alcuna necessità di mettere tette e culi al vento. A meno che non si sia consapevoli (come nel caso di un concorso letterario nazionale) che il frutto del proprio intelletto non sia un buon lavoro e quindi necessiti di una "spintarella" estetica da parte dell'autrice. Ma se le cose stessero così, sarebbe davvero squallido. Non credo sia il caso della Avallone, anche se non ho letto il suo romanzo.

@Luciano
"Dico una cosa diversa: non è obbligatorio presentarsi in divisa da "scrittrice ggggiovane e bbbona".

Ma tu che ne sai che si è presentata in divisa? Che ne sai che semplicmente non si sia vestita come cazzo le pareva?

Offender: non ho letto Acciaio di Silvia Avallone (e da recensioni e interviste ho deciso che nemmeno lo farò) però non credo proprio che lei sia stupida.
Era dunque pienamente consapevole che, vestendosi con quel graziosissimo abito bianco e scollato, l'attenzione delle telecamere (dunque degli spettatori) e dei fotografi (dunque di chi avrebbe guardato le foto) non sarebbe stata attirata dal libro ma si sarebbe concentrata sul suo aspetto.
Con ciò non voglio dire che (per celare il fatto che è carina) doveva mettersi un sacco di juta e la maschera di La Russa. Ma la scelta dell'abito non è stata neutra, non ha preso la prima roba che le è capitata.
Dopo di che, nel mio post, ho messo in fila otto punti. E questo del vestito di Silvia Avallone era solo uno degli 8)

Quanta dierologia inutile.
Pensiamo a come agire per risollevare l'economia italiana, pensiamoci seriamente....

Pardon ...dietrologia ...
che non è il lato B

Seee vabbé, in divisa da ggiovane e bbona... era solo un vestito carino.
Tanto se la povera Avallone si fosse presentata in tailleur, qualcuno se ne sarebbe uscito che è la divisa da intellettuale depressa e bruttina.
Mi dispiace ma questa discussione non è un campo minato, sta diventando triste e basta

Condivido, Eeka.

Quindi Luciano, fammi capire, secondo te lei ha scelto di vestirsi in modo da provocare?

Condivido Eeka e Offender - specie nell'ultima domanda. Una donna che si sente intellettualmente forte, un vestito carino se lo mette eccome, per molti buoni motivi che non riguardano esclusivamente le telecamere. Il campiello - io ci sono andata come spettatrice - è un evento mondano in se, un evento glamour diciamo - se ci vai in tuta vpuoi provare il doppio. Se sei gnocca comunque - l'avallone è credo una bella donna - te lo si sottolinea comunque. E si da ai tuoi gesti comunque una intenzionalità diversa.

è chiaro che uno si può vestire come vuole (e secondo me potrebbe anche rinunciare agli abiti se si sentisse di farlo), ma poi non si può lamentare se qualcuno gli guarda nello spacco.
e poi uno dovrebbe sapere le reazioni che suscita negli altri...

Ragazzi, ve la state veramente cantando e suonando da soli. Prima dite che Vespa è stronzo e che anzi il suo comportamento è segno della decadenza della società occidentale. Poi dite che è stata lei a vestirsi in una maniera tutto sommato provocante e che non essendo scema si aspettava di sicuro attenzioni particolari e quindi non si deve lamentare, e che tutto sommato il burqa è sì una provocazione ma che arriva al cazzo della moda occidentale. A questo punto ve lo devo dire, meglio Vespa che almeno è coerente con la sua rozzaggine e machismo anzi quasi quasi meglio le femministe e se lo dico io vuol dire che proprio mi avete fatto uscire dai ceppi :-)

@ predonzan:
non credo che il Comida abbia bisogno di un avvocato, tantomeno di uno che scrive solo perchè gli hanno regalato una tastiera.
E, per proprietà transitiva:
che interesse ha un commentatore "out of topic" come il predonzan a rispondere a un teppista che evidenzia semplicemente le fesserie che scrive un blogger qualsiasi? Sia egli il Comida o chiunque altro?

Alquanto pertinente con i tempi odierni questo post, limpido e diretto, privo di odiosa quanto inutile ipocrisia. Provo a cavar fuori il messaggio che lei, con il timore magari di offenderne alcune, non osa esprimere compiutamente. Ah potessi sempre parlare come vorrei. Le figlie di Eva lei dice molto giustamente. Della loro perversità parla diffusamente anche l’Ecclesiaste, che afferma: “non c’è peggior veleno di quello delle serpi, non c’è ira peggiore di quella delle donne” e dice più piacevole la vicinanza di un leone o di un drago che la coabitazione con una femmina malvagia.

Si può quindi sostenere che non convenga affatto sposarsi, perché la moglie per onesta che sia costituisce pur sempre un pericolo che minaccia l’uomo nella sua stessa casa, è un castigo cui non si può sfuggire, un male necessario, una tentazione naturale, una calamità desiderabile, rivestita di seduzione.

Dire donna è dire innanzitutto concupiscenza carnale, per cui la femmina è più amara della morte. Sebbene infatti sia stato il demonio ad indurre Eva al peccato, fu Eva a portare l’umanità alla morte dell’anima e del corpo, spingendo Adamo alla colpa.

Il genere femminile è imperfetto, perché raccoglie l’eredità della progenitrice, che Dio fece con una costola del petto ricurva, quasi a significare che era contraria all’uomo, da cui l’aveva tratta. Fonte di inganni e porta del peccato, la donna è anche un abisso di superstizione, e poiché per la sua predisposizione alla credulità e per la fargilità della sua costituzione è più facilmente impressionabile, il diavolo l’aggredisce di preferenza, per corromperne la fede: perché come dice l’Ecclesiaste, chi con leggerezza concede fiducia, è di cuore ancor meno saldo, e cadrà facilmente nel male.

Il che già dimostra la stessa etimologia del nome: femnina viene infatti da fides e minus, perché, a confronto dell’uomo, la donna è più pronta a dubitare e a rinnegare il Credo, tralasciando con faciloneriala fedeltà a Dio, e ne diede prova nel paradiso terrestre. Non possiamo dunque che benedire l’Altissimo, che, scegliendo di nascere e soffrire incarnato nel sesso maschile, ha inconfutabilmente manifestato di privilegiarlo.

Un celestiale Passante dà a questa discussione il giusto tocco finale, restituendola al medioevo dal quale era scappata.

E ci mancava il misogino! Adesso arriva pure Uno e facciamo filotto! Evviva!!!

fabrizio sei un grande!

@Passante, dato che la femmina è più amara della morte, il consiglio più disinteressato non può essere che di andare a pigliartelo nel culo.

allora, in caso si sentisse il bisogno di un'altra opinione. Il problema che vedo io, Luciano nel tuo ragionamento e' quel tuo "i-ne-vi-ta-bil-men-te" del commento delle 13:11. Inevitabilmente secondo l'usanza indigena. Perche' il commento sulla scollatura in teoria era qualcosa da giornalismo modaiolo del giorno dopo, e li' ci stava tutto, col commento di costume. Ma il conduttore (giornalista, e ricordiamolo) di un premio letterario, che sia tale, se proprio non riesce a resistere all'urgenza di complimentarsi con la giovane scrittrice, puo' molto piu' graziosamente tirar fuori un "la Avallone, splendida stasera", guardandola negli occhi e tendendole la mano, per poi passare a parlare del libro. Invocare la regia di zoomare sulla scollatura e', mettiamola cosi', "leggermente" oltre la soglia del buon gusto. Ed e' evitabilissimo, altro che i-ne-vi-ta-bi-le.

fides e minus?????????????????

Niente io ormai so convinta.
E' l'effetto bibbio che ha colpito ancora.

Passante: nemmeno per idea lontanissima intendevo dire quella roba là.
Offender: non farmi dire ciò che non ho detto. Io non ho detto che il vestito della Avallone era "provocante" ma che (in quel contesto televisivo) spostava "l'attenzione sull'aspetto fisico, sminuendo il lavoro di scrittrice e omologandolo a una sorta di velinismo editoriale, in cui "sembra" che la bellezza e la giovinezza contino anche nel campo della scrittura"
Dopo di che (ripeto) il tema centrale del mio post NON era il vestito della Avallone.

"spostava "l'attenzione sull'aspetto fisico, sminuendo il lavoro di scrittrice e omologandolo a una sorta di velinismo editoriale"

questa è tutta una fantasia.

Io consiglio di leggere l'articolo di Michela Murgia su Il Fatto Quotidiano:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/07/il-senso-di-vespaper-le-tette/57464/

E consiglio soprattutto di riflettere su queste frasi, che io trovo centrino alla perfezione il nocciolo della questione:
"Io non sono sicura che la gravità di quella frase stia solo nello svilimento dell’indubbio valore intellettuale di Silvia. Sono anzi convinta del contrario: quello che Vespa ha fatto sarebbe stato scorretto anche e soprattutto se avesse avuto accanto una donna sciocca e senza nessun altro talento che quello contenuto nella sua scollatura. Sbaglieremmo a legittimare l’idea che una donna intelligente abbia più diritto al rispetto di una donna stupida: daremmo licenza a chiunque di considerarla a sua disposizione o a quella invasiva della telecamera, che simbolicamente è la stessa cosa."

Sono d'accordissimo con l'intero articolo di Michela Murgia (e non solo con questo passaggio).

Non ho voglia e tempo per fare inutili polemiche. Dico solo che trovo interessante l’intervento di Offender, il quale con i suoi commenti colmi di comprensibile libidine nei miei confronti, tancto che mi potrebbe persino lusingare se ahimè non fossi ben lontano ormai da simili attrazioni terrene. Nel culo, egli dice che dovrei prenderlo, trattasi credo, di una fase infantile non ancora risolta, al tempo in cui il desiderio irresistibile di “trapanare” (espressione spesso usata da Freud) viene spesso rivolto indifferentemente ad ogni oggetto “trapanabile”, come bottiglie, termosifoni, compagni di gioco, ma anche nemici da punire, ai quali viene, con inconsapevole umorismo, offerto sempre lo stesso identico servizio di penetrazione, in una confusione frenetica di ruoli ed oggetti che evidentemente perdura tuttora. Il suo modello espressivo mi ricorda ogni volta di più Fabrizio Corona il quale probabilmente sta vivendo molto intensamente la medesima sindrome ossessivo compulsiva basata sulla penetrazione, come atto di supremazia. Io però non sono la Belen di turno, echecazzo.

@Supermambana. I romani avevano solo il temine donna, la parola femmina viene introdotta dai cristiani come derivata di fides (fede) e minus (minore). Quindi Femina. Ben rappresentando etimologicamente la donna come minorata nella fede e nel raziocigno e quindi inabile al sacerdozio. Questo però, non significa che le femmine non possano essere delle buone fedeli e anche molto affidabili.

"inconsapevole umorismo"

era consapevolissimo, stai tranquilla.

@ teppista

la tastiera non me l'hanno regalata. L'ho comprata.
E poi, che vuoi farci, io mi diverto tanto a sottolineare le fesserie dei teppisti. Così, giusto per farli incazzare un po' di più. Hai visto mai che prima o poi il fegato, già malandato, gli scoppia?

Predonzan, i tuoi interventi sono pane perfetto per i denti di un troll.

prendi due, paghi uno.

Non sapevo che ci fosse una legge che obbliga le donne occidentali ad andare in giro con tutto di fuori.
Credo che la storia del burqa che "ti libera" non me la berrò nemmeno stavolta.

Raziocigno? Oltre che minorati nella fede mi sa che ci sono anche tanti minorati nell'italiano

Sembra che il raziocigno, sia un modulo da compilare, essenziale per l'abilitazione al sacerdozzio.

L'abbilitazzione vorrai dire!

scusa

Gli imbecilli Marcob e Offender, tirapiedi del Comida e del Predonzan, non si smentiscono mai. Che poi si discuta del mio fegato e della mia salute non può farmi altro che piacere. Della mia salute e in particolare del mio fegato, non mi posso certo lamentare: forse altri sperimentano travasi di bile.

Gli imbecilli Marcob e Offender, tirapiedi del Comida e del Predonzan, non si smentiscono mai. Che poi si discuta del mio fegato e della mia salute non può farmi altro che piacere. Della mia salute e in particolare del mio fegato, non mi posso certo lamentare: forse altri sperimentano travasi di bile.

Gli imbecilli Marcob e Offender, tirapiedi del Comida e del Predonzan, non si smentiscono mai. Che poi si discuta del mio fegato e della mia salute non può farmi altro che piacere. Della mia salute e in particolare del mio fegato, non mi posso certo lamentare: forse altri sperimentano travasi di bile.

Gli imbecilli Marcob e Offender, tirapiedi del Comida e del Predonzan, non si smentiscono mai. Che poi si discuta del mio fegato e della mia salute non può farmi altro che piacere. Della mia salute e in particolare del mio fegato, non mi posso certo lamentare: forse altri sperimentano travasi di bile.

Oh.. il Teppista! ora uno e quatrino (o quaterno?). A definire "tirapiedi del Comida e del Predonzan" i poveri "due imbecilli" tirati in causa.
E' noto infatti che Comida e Prodenzan siano le menti occulte di losche trame e disegni occulti per sovvertire l'ordine morale e televisivo. Del comida si sa, d'altronde il suo volto è continuamente nascosto dalla folta barba. Dell'altro non si conosce neanche il volto!
Prova inconfutabile della sua indole cospiratoria e maligna.

(ma poi perchè quattro ?) forse 2 per i singoli "tirapiedi" e 2 per i singoli "mandanti".

@Passante, evidentemente anche l'etimologia non e' una scienza esatta, perche' il mio dizionario etimologico fa risalire femmina o a colei che allatta (seguendo il Curtius) oppure a colei che riproduce (seguendo il Georges) ove il "fe" ha lo stesso significato che in feto o fecondo.

Già, peccato che "femina" in latino lo usassero Cicerone e Ovidio in epoca precristiana e non con quell'accezione. Se c'è un minus...habens non è la f(o)emina, ma chi "passa" e lascia dietro di sé scie di ignoranza e provocazione.

teppista o passante, άντε γαμήσου

A lucià ma nun te pare il caso di fare un postarello nuovo?
Qui il cazzo occidentale s'è smosciato. Siamo ridotti a disquisire co Passante - te rendi conto?
Aiutace te: fai un post su e trote affumicate, fai un post su Dalema brutto, fai un post su i Cincillox famoso gruppo rock del bergamasco de lato, basta che ci liberi.

Basta non sia sui metalmeccanici o finisce a capate pure lì ;-)

...non è mica necessario essere d'accordo.
per cui ben vengano tutti i temi scomodi che mettono il ditino nella piaga.

E Luciano l'ha fatto in molti degli ultimi post.

In questi due post sulla sineddoche della scrittrice si è giunti ad una battaglia su una Grandissima Cazzata. Come se non fosse assolutamente oggettivo che l'abbigliamento è codice sociale e l'abbigliamento quando si va in Pubblico e sui media è codice mediatico. Qualsiasi adulto e adulta ne è consapevole (lo sono anche i bimbi)dietro le facili ipocrisie del "mi vesto come mi sento per stare bene con me stesso/a".
Ma anche tema che mi interessa zero.

Non credo però che il blog di idefix meriti la presa in giro del "parliamo di trote o di dalemassimo brutto", perchè non mi pare abbia come cifra bloggistica quella sottinteso da quelle battute (peraltro riuscite).

Sui trolls uni e quatrini quoto marcob.

Mboh Marco è la seconda volta che ti riferisci ad ascose ironie che io non mi leggo. Era una cosa affettuosa, come qualche volta qualcuno quando non vedendo il mio blog aggiornato può aver scritto zaub facci un bel pippone de psicoanalisi e pedalini. insommma ironia normale sui temi che ritornano da parte di chi frequenta con affetto e assiduità.

...dicesi RAZZIOCIGNO moderno drone-spia, a propulsione chimica, la cui carena è progettata a mimesi del celebre ed elegante uccello uso a morire sul palco.
Il drone occulta una microcamera di precisione, che pare raccolga immagini di sineddochi varie nei principali parchi centro-europei.

zau, forse mi hai confuso col niño, perchè io sono sostanzialmente d'accordo con te sull'aggiornamento del blog.
anzi, ti invito all'autogestione del blog di idefix: lancialo tu qui di seguito un nuovo tema e vediamo cosa succede.

ehi, ehi ehi,
prima delle vacanze tu, carloesse, eri contrario alla proposta di cosare il blog ai contributi esterni...

ih ih ih
;-D

Dici ElNino? E io che mi illudevo che il raziocigno fosse un volatile voltairiano, cultore della dea Ragione...

... eh eh eh, hai visto?
siamo partiti dalla sineddoche e siamo finiti sugli uccelli!
... sebbene illuministi
;-)

E ma dove vuoi che porti una sineddoche?

...al pieno recupero dell'imperatore Adriano?

Mia moglie non legge quasi mai (più "mai" che "quasi") il blog.
Eccezion fatta per pochissime cose, tra cui questo post.
Suo commento:
"nessuno potrà dire che siete sempre d'accordo su tutto"

Mi permetto di dissentire stentoreamente da Tatiana!!!
;-D


e comunque si era tutti d'accordo sulla centralità della sineddoche e sull'importanza dell'uccello (il RazzioCigno),
ma soprattutto sull'auspicio che si incontrino con maggior assiduità possibile, onde limitare la ricomparsa di topic siffatti...

Lei ha il diritto di vestirsi come le pare.
Vespa semplicemente non doveva soffermarsi sopra alle sue grazie.
La giornalista araba, ci mancava solo che dicesse come la maestra nel film "Persepolis": Il velo è libertà...
E questo post, mi pare trasudi un certo "maoismo" estetico da jeans e maglietta anonima per tutti...

la seguente frase mi è entrata nel cervello come qualcosa di malevolo (per cui la devo commentare):

"il burqa ti lascia libera dallo sguardo del maschio. Le donne europee si vestono per lo sguardo maschile"

potrei considerare anche ironicamente vera la frase purchè si tenga in considerazione però che è assolutamente normale essere interessati al corpo di una persona che che ha il sesso che ci interessa. è la natura (o dio, fate voi) che ci ha creato così!...

El_Nino: l'importante è essere d'accordo sull'imperiale recupero Adrianesco!

Daje!

ricorda la sciarpa della presentazione "mo' me sgonfio"...
se ce la fa lui, c'è speranza anche per me.

Doge! Io teorizzerei per tutti e tutte la "maglietta anonima"??!!
Proprio io?
Io che sto così attento alle t-shirt che indosso? E a cosa vogliono dire?

Egregio signore, ho soltanto voluto dar voce ai suoi pensieri, sbaglio o si lamentava di donne poco vestite. Sorvolo sugli schiamazzi causati dai miei errori, l’impressione è la stessa di un chicco di mais gettato tra le galline generando uno scompiglio che comunque porta allegria. E’ comprensibile che ella per non scontentare alcuno muova delle critiche moderate. Corrisponde in ogni caso alle buone maniere che non tutti i frequentatori del blog, con tutta evidenza possiedono. Ma tali goliardie sono anche esse e nuovamente per me motivo di grande allegria. In genere non intervengo mai, essendo il mio tempo limitato da troppi impegni, ma il post ha stimolato in me l’interesse nei confronti di fenomeni gravi e assai rilevanti. Come tutti sapete, stiamo assistendo ad un sovvertimento di valori e con esso anche del ruolo insostituibile dell'uomo e della donna. E' palesemente attaccata la famiglia naturale, istuita dal Signore.

Personaggi loschi e privi di scrupoli, stanno volutamente riprogettando l'essere umano, dettando attraverso mode, cultura, films, musiche, publicità, leggi inique, ideologie un nuovo modo di vita, che porta come tutti assistiamo alla morte. Io sostengo parte della colpa è dovuta alla perdita del ruolo centrale che la donna dovrebbe possedere all’interno della famiglia. E’ come se ancora adesso il diavolo, come nel paradiso terrestre, stesse accarezando le donne, per ripetere l'errore del primo Adamo e della prima Eva.

Per capire bene, sia noi uomini che donne, cosa piace a Dio e cosa a satana, si rifletta su quanto vi dico, pertanto ascoltate e fatevi coraggio, e come dice San Paolo: NON CONFORMATEVI A QUESTO SECOLO, ma seguite invece la parola di Dio.

La donna che piace a Dio dimostra d’avere grandi capacità:

a. ella coordina perfettamente l’andamento generale della casa riuscendo anche a prevedere tutte le necessità familiari e a provvedervi

b. la donna lavora conciliando, comunque, le necessità lavorative nelle quali esplica le sue caratteristiche con le esigenze familiari.

c. ella non è donna che sta zitta in casa, ma "Apre la bocca con saggezza e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà";

d. dopo aver provveduto prioritariamente alle necessità familiari "Apre le sue mani al misero, stende la mano al povero";

e. è un’ottima madre di famiglia. "....I suoi figli sorgono a proclamarla beata..."

Da un punto di vista biblico la donna che piace a satana è ovviamente tutto l’opposto. Le sue caratteristiche possono essere così sintetizzate:

1. adultera;

2. impudica;

3. ribelle nei confronti del marito;

4. che si prostituisce;

5. che si pronuncia a favore dei bambini vittime della guerra, ma è nel contempo a favore dell’aborto;

6. che trascura la famiglia per dedicarsi "agli altri" o alla carriera;

7. che si schiera a favore di "tutte le libertà";

8. che in nome del "modernismo" guarda assieme ai figli minori film di perversione

9. che non crede nel matrimonio;

10. atea;

11. filantropa, ma non cristiana;

12. che si spoglia sulle spiagge non prettamente naturiste, ma di libero accesso anche a quanti, con famiglia, non condividono il naturismo;

13. aggressiva;

14. volgare ecc.;

Per ragioni di spazio mi astengo dal riportare tutte le frasi bibliche inerenti ai punti sopra elencati e di conseguenza, invito gli interessati alla lettura della Sacra Scrittura, di cui vedo moltissimi validi links anche nel presente blog.

E’ poi ovvio che chi non crede in Dio e quindi nella Sua eterna Parola, o nascostamente adora il demonio, contesterà accesamente quanto emerge dalla meditazione biblica, o con maggiore probabilità ne riderà in modo sgangherato. E’ vero. Ma ciò non è importante. Come dire … ne conosco già persino i nomi in anticipo.

Passante, tu non sei vero, dai...confessalo. Ne esci molto meglio.

Non sapevo che nella bibbia si parlasse di naturismo e film non adatti ai minori. Ma che versione hai letto? Quella edita dai fratelli Vanzina?

Al posto di sentir canzonare sarebbe bello, se possibile, leggere delle risposte articolate quando si pone un commento come quello di Passante che dovrebbe pur indurre a qualche riflessione se non si e' completamente ciechi ed incapaci di osservare con occhio critico l'evolversi dei costumi e della mentalita' nella societa' occidentale moderna.

replicare su un punto solo.
Con una preghiera: non mi chiami "egregio signore" (lo trovo orribile).
Il passo del suo commento a cui vorrei rispondere è questo: lei parte dalla "famiglia naturale, istuita dal Signore". E da questa premessa tira molte conclusioni (tra cui il ruolo di fatto subalterno della donna).
Ecco alcune mie osservazioni:
1) l'antica legge mosaica prevedeva la lapidazione degli adulteri e delle adultere. Domando se essa era dettata da Dio. La mia risposta è netta: no. Era un'usanza che apparteneva a quei tempi, a quella civiltà, a quella cultura, non certo alla volontà divina.
2) Giuseppe sposa Maria (una donna incinta di qualcun altro) e mette su una famiglia quantomeno "aperta", tirando su con amore un figlio che non è suo. Che poi Giuseppe e Maria abbiano fatto anche altri figli e figlie è un altro discorso (scritto nei Vangeli canonici, a dimostrazione che nei testi biblici la sessualità è parte fondamentale della vita umana),
3) la storia e le società si evolvono e con esse deve mutare anche la "legge" formale. Lo dice esplicitamente Paolo nella Seconda Lettera ai Corinzi (3.6 ("La Legge uccide, lo Spirito dà vita"). E dunque i cosiddetti "costumi" non possono restare (e infatti non restano) immutabili nel tempo.

uno, la donna che si ribella al marito e pertanto piace a satana, o è delirio è presa per il culo, e quindi non capisco cosa vi sia da discutere seriamente.

Si Luciano, e- vero che ogni messaggero ha portato una legge che doveva innestarsi in un tessuto sociale pre esistente ma bisogna saper distinguere cio- che e- legato a luogo e tempo da cio- che ne e- il substrato spirituale che trae origine da principi immutabile di ordine metafisico.
Detto cio- sarei interessato a capire cosa intendi quando parli di Maria incinta da qualcun altro perche- qui stai scivolando verso una sorta di sovvertimento dei valori pretendendo di banalizzare un evento miracoloso con un andazzo da famiglia moderna allargata dei tempi nostri.
Non capisco in tal caso come puoi continuare a considerarti cristiano valdese se sei pronto a negare l-immacolata concezione. Pietro Valdo sarebbe deliziato del tuo modo di interpretare le sacre scritture e qui, bada bene si tratta di questione di fon do e non di usanze del tempo.

L'avevo detto che avremmo fatto filotto e infatti... Ora siamo al completo.

Uno: è molto semplice e basta leggere il vangelo di Matteo.
Giuseppe stava per sposare Maria.
A un certo punto scopre che lei è incinta. Invece di ripudiarla pubblicamente (cosa che la avrebbe esposta a una possibile lapidazione per adulterio), si dimostra uomo di grande sensibilità e umanità e decide di lasciarla in segreto. Ma poi si fa convincere da un sogno in cui gli appare l'angelo che gli dice: lei sta aspettando un figlio "per opera dello Spirito Santo".
Io non banalizzo un evento miracoloso: provo a mettermi nei panni veri e concreti di Giuseppe, che accetta una situazione difficile e scabrosa, sobbarcandosi una famiglia "strana". Dove l'amore vince sulla "legge".

Vedere l-amore trionfare sull-arida legge fa bene al cuore ma forse meno all-ordine sociale, (dura lex sed lex),da sempre le comunita- umane hanno dovuto, per sopravvivere, anteporre l-interesse collettivo a quello individuale. In ogni caso grazie per la risposta che , da come scritta, lascia comunque inespresso il tuo giudizio sulla immacolata concezione.

Se vuoi ti posso dire il mio di giudizio, uno ;-)

Uno, l'Immacolata concezione riguarda il fatto che Maria è l'unica creatura nata immune dal peccato originale, non riguarda né la verginità di Maria né tanto meno che stava aspettando un figlio "per opera dello Spirito Santo".
Quindi la tua domanda è quantomeno malposta.
Dopo di che, per favore ragazzi famo basta, come si dice dalle mie plaghe!

Hai ragione Eeka, la domanda non era posta in modo appropriato, per essere chiari era sulla verginita- della Madonna che chiedevo a Luciano di esprimersi.

Uno, te lo dico da credente con tutta la sincerità.
A me, di questi aspetti della fede cristiana interessa poco o niente perchè mi sembrano del tutto irrilevanti.

Brava Eeka!
...et macula originalis non es in te... non es in teeee!

Per quanto al resto, trovo curioso che uno appaia spesso in concomitanza con passaggi trolleschi noti e riconoscibili.
Soprattutto non trovo il nesso tra una critica a Luciano perchè di costumi troppo aperti e satanofili, quando invece in molti lo avevano crocifisso in questo post e nel precedente bollandolo come retrivo sessista...

E soprattutto, una volta trovato l'accordo su un minimo comun denominatore che è l'evoluzione dei costumi sociali e la religione che (dal punto di vista delle norme sociali) esprime convincimenti che sono epifenomeni o sovrastrutture...
allora a quel punto si attacca Luciano sul dogma dell'immacolata con la verginità di maria...

bah, tutto ciò puzza un pò.
ed anche stavolta è caduta la maschera e secondo me ha ragione offender sulla questione dei passanti medievali.

Luciano, ti capisco benissimo, il tuo atteggiamento nei confronti della fede e- quello della gran parte di coloro che si proclamano cristiani e rispecchia il tipico,, credo ma a modo mio,, che tanto piace ai buonisti di oggi. In sostanza si tratta del caso in cui piu- che di fede cristiana sarebbe giusto parlare di morale cristiana e cio- denota quanto sia in realta- difficile nel mondo d-oggi trovare chi abbia una percezione consapevole della realta- della dimensione dello spirito.

Ma no, Uno.
Non dico affatto che il cristianesimo sia solo la sua etica. O che sia identificabile con una condotta morale e un modo di stare al mondo e di relazionarsi con se stessi e con il prossimo(anche se tutto ciò è basilare): il cristianesimo è intriso anche di escatologia.
Ciò che voglio dire è diverso: io provo disinteresse (se non addirittura irritazione) quando si parla di roba a mio avviso ininfluente come il concepimento di Gesù, l'essanza degli angeli e cose simili.

Luciano, ininfluenti per cio- che possono essere gli interessi, i traguardi, o le aspirazioni terrene degli esseri individuali che tali li ritengono, quindi ininfluenti da punti di vista relativi e personali. Sono ininfluenti per chi non ne realizza la realta- ontologica ma sono assolutamente influenti proprio per questo grado di realta- che gli compete nell-economia della manifestazione universale.
Dici che tali argomenti ti irritano per cui sei libero di non rispondere e ti assicuro che da parte mia non ti molestero- piu- su tali temi.

Intanto: non mi molesti affatto.
Poi: non mi pare di non averti risposto. Se ti sembra che io non lo abbia fatto, fammi una domanda chiara e io provo a dirti ciò che penso.
Ultima cosa: non credo che a Dio interessi molto ciò che noi umani pensiamo sul concepimento di Gesù. Credo gli importi assai di più come ci comportiamo gli uni con gli altri.

Buffi questi cristianissimi... cercano di cogliere le contraddizioni degli altri e poi loro confondono i dogmi... mi ricorda quella storia delle pagliuzze e delle travi

Certo Luciano, la retta azione ha in ambito umano, nei confronti di Dio inteso in senso religioso, una valenza comune in tutte le forme tradizionali rivelate e non solo nel cristianesimo.
Cio- che desideravo capire, e qui chiarisco la domanda, e- come ti poni di fronte alla verginita- della Madonna.

Dai Vangeli canonici è evidente (e bello) che (dopo la nascita di Gesù) lei e Giuseppe ebbero una vita coniugale e sessuale "normale", che portò ad altri figli.
Ecco allora che il culto cattolico della verginità di Maria lo trovo del tutto fuorviante e sbagliato: il sesso è una parte centrale e splendida dell'esperienza umana.

Luciano, stai aggirando il nocciolo della questione. La domanda era relativa alla nascita per via soprannaturale di Gesu- ad opera dello spirito santo, universalmente riconosciuta da tutte le confessioni in ambito cristiano e quindi anche per i valdesi. Tu sembri alludere invece alla verginita- perpetua che riguarda la vita di Maria dopo la nascita di Gesu- e sulla quale ci sono diverse interpretazioni tratte dai vangeli stessi e come tutti sanno non viene accettata dai protestanti. I termini in cui avevo posto la questione erano invece relativi all-evento miracoloso, al credere che vi possa essere un-irruzione del divino nell-umano, evento che tu hai dichiarato di non voler banalizzare senza pero- specificare se lo ritenevi veritiero o meno.

Allora non mi era chiara la tua domanda.
Allora adesso ci provo, a rispondere:
sì, certo, se non credessi nello strettissimo intreccio tra uomo/mondo/Dio non sarei cristiano.
E distinguo tra Gesù e il Cristo.
Gesù fu anche un essere umano a tutti gli effetti, forse si rese conto della sua natura "speciale" e del suo compito pian piano e ciò fu sconvolgente anche per lui. Sulle circostanze precise della sua nascita, non so essere preciso, ma il termine da te usato ("irruzione del divino") mi pare accettabile.
La vita terrena di Gesù fu un fallimento: predicò e insegnò, diede esempi e seminò, soprattutto amò, ma venne tradito dai discepoli, abbandonato dalle folle e finì ammazzato dal potere...
Però (attraverso quest'uomo crocifisso) si può trovare il Cristo risorto e trionfante sulla morte: "perchè io sono la via".

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