Leggo su Repubblica una notizia che fa riflettere me e il mio amico Walter. Ci diciamo che, se fossimo stati presenti, probabilmente sarebbe finita a cazzotti tra noi e i vergognosi genitori degli strnzetti.
Concludiamo la lunga discussione dicendoci che:
le avremmo più prese che date, saremmo stati fermati per varie reati (rissa, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, aggressione a minori, disturbo della quiete pubblica e forse altro).
Ma non ci saremmo pentiti.
Ecco l'articolo:
Insultato e preso a calci da un gruppo di ragazzini. La vittima è un immigrato originario del Bangladesh, i piccoli razzisti non un gruppo di bulletti di periferia ma bambini che stavano trascorrendo una giornata in spiaggia, sotto gli occhi divertiti dei genitori. E' successo a Civitanova Marche, in provincia di Macerata. Davanti a numerosi testimoni, fra i quali c'era anche un cronista.
L'immigrato, che lavora come ambulante sulle spiagge marchigiane delle vacanze, al termine del consueto giro tra gli ombrelloni si era fermato a riposare su una sdraio dello stabilimento Golden Beach. Cinque bambini lo hanno circondato intimandogli di allontanarsi a suon di insulti e calci contro la sdraio sulla quale era seduto. "Alzati da qua, vattene, questa è proprietà privata!", hanno detto i ragazzini al giovane immigrato. Poi gli insulti a sfondo razzista: "Amigo vattene, vai a vendere fuori da qua. Questa roba l'hai rubata". Poiché l'immigrato non rispondeva agli insulti, uno dei cinque gli ha sferrato dei calci dietro la sdraio colpendolo alla schiena.
Il tutto si è svolto sotto gli occhi di un gruppo degli adulti, molto probabilmente i genitori, seduti a poca distanza sotto l'ombrellone. Non solo non sono intervenuti per fermare i bulletti, ma si sono messi a ridere del loro comportamento. Altri bagnanti non si sono accort8i di quanto stava accadendo, ho hanno preferito ignorare. Alla fine, l'ambulante si è alzato dalla sdraio e, in un italiano stentato, ha detto "siete stati molto cattivi". E si è allontanato, rifiutando di denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine.
Oh se ci fossi stata io sicuramente sarebbe finita in rissa. Un calcio in culo agli stronzetti e ai loro stronzissimi genitori avrei fatto di tutto per darlo.
PS: scusate il turpiloquio, ma non c'è altro modo di definire i subumani
Scritto da: Eeka | 26/08/2010 a 22:42
E' da troppo tempo che mi vergogno d'essere connazionale di questa brutta gente.
Scritto da: I Care | 26/08/2010 a 23:25
Mi ha fatto pensare a uno degli ultimi libri letti La cena: un pugno nello stomaco ma utile per capire certi fatti di cronaca. Dedicato alle famiglie "perbene".
Scritto da: sabri | 27/08/2010 a 07:12
Si, è tempo di non pentirsi dei cazzotti, se son proprio necessari.
Scritto da: La tenda nel deserto | 27/08/2010 a 09:04
Io pure sarei finita a cazzotti per certo - ma poi mi sarei pentita: non perchè non meritino una ridda di calci in culo o peggio, ma perchè una volta che scatta la rissa, i cretini colgono il bandolo della matassa con minore facilità ossia, pensano di essere vittime, ragionano ancora di meno, perdi insomma la battaglia.
No. Ad avecce tempo e voglia sarebbe da prenderli incatenarli e metterli a discutere per un po' fino a che rintracciano il loro unico neurone attivo.
Certo anche qui - le possibilità di successo sono incerte.
Scritto da: zauberei | 27/08/2010 a 09:19
Io non so se avre dato cazzotti a destra e a manca sui ragazzini e i loro genitori, non perché non avrei voluto, ma perché da sola ci avrei preso più io che loro, insomma non sarei stata all'altezza,ma qualche agente di polizia l'avrei chiamato sicuramente...E' vero però quel che dice Zauberei:alla fine sono i deboli e coloro che li aiutano o che in qualche modo ci provano - anche dando cazzotti - che ci rimettono. Il debole è vittima di tutto e non ha diritti, l'aggressore arrogante e razzista com'è che non ci rimette mai?
Scritto da: Daniela Pinchera | 27/08/2010 a 09:53
Sempre che lo abbiano mai avuto almeno un neurone attivo certe persone
Scritto da: Eeka | 27/08/2010 a 11:37
Anch'io le avrei prese e date, soprattutto agli stronzissimi genitori di altrettanto stronzissimi figli, non prima di aver chiamato polizia o carabinieri.
Scritto da: Alessandra | 27/08/2010 a 13:10
Mi piacerebbe sapere cosa ha fatto sul momento il cronista, oltre a raccontarci la storia (dopo). Ma forse non è dato saperlo.
Scritto da: carloesse | 27/08/2010 a 14:10
Insomma, siamo teppisti e fieri di esserlo.
Quanno ce vo' ce vo'.
Scritto da: luciano / idefix | 27/08/2010 a 21:36
No, mica siamo teppisti, sono gli stronzetti e i loro stronzissimi genitori che te le tirano dalle mani!
Scritto da: Eeka | 27/08/2010 a 23:08
Lo so: era un riferimento.
Scritto da: luciano / idefix | 28/08/2010 a 20:18
Credo non mi sarei lasciata coinvolgere in una rissa...ma sarebbe volato più di un colpo di "Stronzi!". Questo sì. Quando ce vò ce vò (come dice Luciano)
Scritto da: ilva | 28/08/2010 a 21:41
Ilva, parliamoci chiaro: dire "stronzi!" in faccia a degli stronzi chiama rissa.
Scritto da: luciano / idefix | 28/08/2010 a 21:43
no, io avrei usato l'ombrellone per menarli...
è ovvio che dei ragazzini ridotti così male (mentalmente e emozionalmente) sono tali per via dei loro genitori (che sono quelli che per primi dovrebbero prendersi le ombrallate in testa)...
Scritto da: Giordano | 29/08/2010 a 08:39
Certo: la lite avrebbe avuto per controparte non tanto gli stronzetti quanto chi li ha generati.
Scritto da: luciano / idefix | 29/08/2010 a 12:59