Intendiamoci bene:
la proposta di legge Zitti & Muti contro le intercettazioni telefoniche e ambientali e contro la libertà di stampa è una turpe sconcezza. E bisogna fare di tutto (nei limiti della legalità) per evitare che venga approvata dal Parlamento.
Così come (se sciaguratamente diverrà legge della Repubblica italiana) bisognerà far di tutto per farla naufragare.
Detto questo, mi domando:
che senso ha lo sciopero dei giornalisti di venerdì 8 luglio?
Cosa mi significa lasciare le edicole in balia di roba come Giornale e Libero, Foglio e Riformista?
Perchè dobbiamo lasciar campo apertissimo televisivo solo alle XJYXZHYZXXZ dei para-telegionali di Minzolini, Fede & C?
Perchè mai, per insorgere contro la legge Zitti & Muti, ci rendiamo zitti & muti?
Non sarebbe meglio continuare a parlare e a scrivere?
Nel 2010 non siamo in grado di inventare azioni di lotta protesta propaganda più intelligenti ed efficaci del silenzio?
Lo sciopero dei giornalisti non mi convince molto, credo, come te, del resto, che si debba sfruttare anche la minima occasione per fare informazione e per far conoscere le ragioni della protesta. Però un giorno con solo i giornali di famiglia B. e con i telegiornalisti zerbinati potrebbe essere utile per far capire a che tipo di informazione andremmo incontro se passassero le sciagurate norme bavaglio, sempre che io non stia sopravvalutando le capacità dell'opinione pubblica.
Scritto da: Eeka | 06/07/2010 a 00:50
Si, anch'io ho le stesse perplessità, e mi piace molto la proposta di Valigia Blu (per protesta regalare i giornali invece di non farli uscire, creando superinformazione al posto di assenza di informazione).
Scritto da: luposelvatico | 06/07/2010 a 09:35
Anche a me questo sciopero pare un'idea infelice.
Mentre la proposta di Valigia Blù mi sembra molto più convincente.
http://www.valigiablu.it/doc/120/altro-che-sciopero-qui-ci-vuole-una-giornata-di-superinformazione.htm
Secondo me, Eeka, sopravvaluti in effetti l'opinione pubbliaca.
Mentre penso che senz'altro i giornali gratis andrebebro a ruba e verrebbero letti da alcuni che non li leggono mai o leggono solo le altre voci.
Scritto da: anna s. | 06/07/2010 a 10:18
aggiungo che oltre a vedere i giornali gratis, mi piacerebbe trovare all'interno di qualsiasi testata aderente all'iniziativa lo stesso inserto con le motivazioni della protesta.
una risposta corale importantissima.
i destinatari anche meno informati potrebbero così finalmente capire che si sta parlando di libertà e non si tratta di una rivendicazione corporativa.
Scritto da: marcob | 06/07/2010 a 13:55
Lo sciopero, in questo caso, fa il gioco dei beceri delinquenti governativi.
Ottima l'idea di una distribuzione gratuita dei giornali con un inserto uguale per tutti su questa legge bavaglio. Non si può pensare che per lottare contro la disinformazione e la censura ci si zittisca da soli. E' da idioti.
Com'è che si dice? Tafazzismo?
Scritto da: Alessandra | 06/07/2010 a 15:42
lo scopo dello sciopero è fare in modo che la gente dica: come mai oggi non esce il giornale? ah, sì, perchè c'è lo scipoero contro il bavaglio alla stampa...
una bella alternativa costruttiva sarebbe stata quella di uscire con degli speciali dedicati solo alla questione di pertinaneza...
Scritto da: Giordano | 11/07/2010 a 08:59
Giordano: sono d'accordo con te.
IL FATTO aveva proposto (purtroppo in ritardo) proprio questa alternativa.
Scritto da: luciano / idefix | 11/07/2010 a 12:52