Su Facebook, ho avuto un battibecco con una tizia su Saviano (da lei accusato di molte cose, tra cui di essere un "furbetto del quartiere").
Le ho detto che è roba da vergognarsi ma che probabilmente lei non conosce la vergogna.
Ha replicato scrivendo che doveva trattenersi.
Poco fa ho scritto questo:
Io penso che (oltre un certo limite) trattenersi sia ipocrita, sbagliato e ingiusto. E allora dico chiaro e tondo ciò che penso di chi si avventa contro Roberto Saviano.
E’ legittimo criticarlo? Dire che il suo libro è scritto male? Ammettere che non l’abbiamo letto né che lo faremo? Confessare che la faccia di Roberto ci sta antipatica?
Certo che è legittimo farlo.
In un mondo laico è pienamente lecito criticare tutto e chiunque.
Consapevoli però di ciò che si dice, di qual è l’obiettivo delle nostre critiche e del contesto nel quale si collocano. Se no, gettiamo sassi contro i vetri sbagliati. Saviano ha 31 anni e da 4 deve vivere, con la scorta, una pessima vita privata, minacciata dalla criminalità organizzata.
Quasi sempre gli attacchi a lui rivolti (penso alle indecenze di Alessandro Del Lago e del suo pamphlet pubblicato dal Manifesto) lo accusano di essere uno scrittore di successo, un privilegiato, uno che s’è fatto i soldi eppure ipocritamente si lamenterebbe.
Ma che accuse sono?!? Intanto, Saviano non si lamenta (solo, in un paio di interviste, ha raccontato la sua drammatica condizione di giovane uomo che vive da recluso). Piuttosto, a lamentarsi di lui sono altri: potenti (Berlusconi) e banditi (camorristi), servi (Fede) e persone che non so definire (Del Lago o frequentatori del web).
Tralasciando chi attacca Saviano perché vede in lui una minaccia (uno che risveglia le coscienze civili è pericoloso per i delinquenti, per i politicastri, per i politicastri/delinquenti e per i loro reggicoda), non capisco l’acrimonia contro di lui. Di cos’è colpevole? Di aver portato alla luce del sole la camorra e le sue nefandezze? Di aver dato più popolarità alla lotta contro le cosche? Di dare una mano alle battaglie civili per l’informazione e contro il regime?
Io ribadisco ciò che penso: meglio leggere Saviano e stare con lui, meglio andare in piazza contro Berlusconi e le sue schifezze, che sputar veleno contro chi combatte la camorra.
sinceramente non capisco come questa cosa che saviano sia un paraculo abbia potuto prendere così piede. questa cosa la disse emilio fede per primo ed è ovviamnte una cosa priva di fondamento.
Scritto da: Giordano | 04/07/2010 a 09:37
Anch'io la trovo incomprensibile.
L'ipotesi che azzardo: essendo noi un popolo di servi, proviamo astio represso verso chi servo non è e dunque (così facendo) dimostra la nostra viltà e pochezza morale.
Scritto da: luciano / idefix | 04/07/2010 a 10:38
E peraltro il libro (Gomorra) non è affatto scritto male. Anzi: vorrei vedere quanti 28enni di adesso sanno citare Pasolini. (Probablimente chiederebbero: "Ao', e in che squadra gioca?")
Scritto da: yodosky | 04/07/2010 a 11:51
Non avete idea della discussione che ho avuto a proposito di Saviano su facebook! Ho scritto fiumi di parole in sua difesa e contro chi lo critica duramente. L'accusa più assurda che gli viene rivolta è che "in fondo si è fatto il soldi speculando sulla camorra, parlando di quello che la gente già conosce". Testuali parole di uno dei deficienti che ho avuto la sfortuna di incontrare in rete.
Se riesco a risalire alla pagina, vi riporto dei commenti allucinanti.
Scritto da: Alessandra | 04/07/2010 a 15:57
ti chiedevi, luciano, di che cosa sia mai colpevole saviano.
di niente, ovvio.
ma l'italia da molto vive una situazione surreale, nella quale o si è schierati da una parte o dall'altra.
e solo che saviano apra la bocca, che so, sulla legge per le intercettazioni? allora viene riconosciuto da una parte, e bollato assieme a tutto il suo lavoro, che magari fino al giorno prima era apprezzato.
è un regalo del grande corruttore dell'opinione pubblica.
ce ne libereremo mai?
Scritto da: marcob | 04/07/2010 a 15:58
ho un conoscente a bologna che ha paura dei comunisti ancor più di berlusconi e che bolla di comunismo tutti quelli che non la pensano come lui.
un giorno gli dissi che l'entrata in politica di berlusconi gli aveva danneggiato il cervello, e lui mi rispose che i comunisti li odiava ancor prima di berlusconi.
"forse è vero" gli risposi "solo che prima eravate quattro stronzi a ragionare così. adesso siete la maggioranza degli italiani" almeno quella rappresentata in parlamento.
Scritto da: marcob | 04/07/2010 a 16:05
Te l'avevo detto di non frequentare Facebook...
Tu non mi hai voluto dar retta ;-)
Scritto da: Artemisia | 04/07/2010 a 16:32
Vi riporto (per dar l'idea del livello) l'intervento nella polemica su FB di un'altra (che si definisce "cattolica tradizionalista" e appassionata di Maurizio Belpietro:
"Non ne posso più di questi "intellettuali" che dissertano su tutto, dal calcio alla piadina romagnola. Scrivi un libro di successo - di un certo tipo - e subito sei arruolato "tuttologo" in servizio permanente effettivo. Quasi come Jovanotti o Celentano. Il piccolo Goebbels era un assassino della più bell'acqua, ma ina cosa santa l'aveva detta...."
IO LE HO REPLICATO COSI':
"Ma si rende conto di chi era Goebbels? E di cosa fece? E' mai possibile usare i nomi e le parole con questa irresponsabile incoscienza?
"Assassino della più bell'acqua ma una cosa santa la disse"...con riferimento alla turpe, minacciosa e tradotta in azioni concrete e omicide frase sugli intellettuali e la pistola: ma si può parlare con questa leggerezza?!"
Scritto da: luciano / idefix | 04/07/2010 a 16:56
Artemisia, Artemisia...
Per certi versi hai ragione.
Però (d'altro canto) su Facebook le notizie circolano rapidissime, ci si tiene in contatto velocemente con molte persone, si contatta facilmente gente impensabile (esempio: il regista Giorgio Diritti, Willie Nile, una mia amica che cercavo da tempo e che era lontana, i Cheap Wine, Lorenzo Semprini dei Miami & the Groovers...)
Scritto da: luciano / idefix | 04/07/2010 a 17:00
Personalmente preferisco il Saviano "parlante" al Saviano "scrivente", ma da qui ad accusarlo di sfruttare la camorra per avere successo ce ne corre. Ci sono due elementi da considerare, intrecciati tra loro: la vecchia legge secondo cui appena alzi la testa c'è sempre il cecchino pronto ad abbatterti e quindi chiunque abbia successo suscita le invidie di chi non ce l'ha; l'altro ha a che fare con la propaganda e la calunnia, due pratiche diffusissime da sempre e particolarmente efficaci oggi, che i mezzi di comunicazione le fanno correre velocemente. Detto questo, Facebook è una schifezza di posto.
Scritto da: gcanc | 04/07/2010 a 18:26
Sarà per questo che detesto Facebook. E non lo frequento. Comunque chi spara su Saviano in questo modo (Fede in primis)mostra solo la propria pochezza morale, culturale, intellettuale.
Si sa, gli stronzi galleggiano. Facebook è solo uno dei modi più evidenti per farli venire a galla.
Scritto da: carloesse | 04/07/2010 a 19:16
non conosco facebook, ma sarà un posto come un altro.
come una piazza di paese alla domenica. ti puoi fernare nel cappannello di stronzi oppure cercare qualcun altro.
non credo che ci siano solo stronzi.
Scritto da: marcob | 04/07/2010 a 20:21
Carloesse, gli stronzi sono un po' ovunque, purtroppo. Facebook è solo un social network dove trovi anche quelli oltre alle persone intelligenti.
Scritto da: Alessandra | 04/07/2010 a 21:00
quoto i due interventi di marcob
(assieme ad altri sparsi)
Scritto da: gy | 04/07/2010 a 23:38
Lungi da me il pensare che FB sia un luogo per soli stronzi! Solo un posto dove è facile incontrarli, come un bar, una piazza, a volte anche i blog. Solo che in un blog (in genere) chi non è interessato all'argomento non frequenta, oppure prima o poi (dopo aver rotto i coglioni) se ne va. Per questo li preferisco. Tutto qui.
Scritto da: carloesse | 05/07/2010 a 08:51
Saviano scrive molto bene. Sia Gomorra che i suoi articoli si distinguono per l'efficacia della scrittura, per la capacità di dire cose con chiarezza e passione insieme.
Lo attaccano, credo, per invidia. Pare che in questo paese i soldi siano in cima alla graduatoria di tutti i valori. Poi viene il successo (anche quello tradotto, in fin dei conti, in soldi).
Sicché insomma il semplice fatto che i suoi libri vendano e che lui, a causa dei libri e delle cose che dice, appaia in Tv genera una terribile invidia.
Veniva amato (e meno invidiato) un Taricone (povero ragazzo) solo perché il suo successo/soldi non era legato a niente altro che la sua fisicità e al carattere esuberante: tutti potevano pensare di essere in qualche modo meglio di lui o capaci come lui, con un po' di baldanza e di fortuna, di farsi avanti e vincere un po' di notorietà.
Anche Saviano è un bel ragazzo pieno di giovinezza e fascino, MA sa scrivere e dice cose importanti. Questo è imperdonabile: che il suo successo sia dovuto alla scrittura seria e che lui non si sia rivelato uno "come tutti", un vanesio in cerca di visibilità, una velina al maschile, uno che non crea disagio ai "tutti" di cui sopra.
È imperdonabile che un giovane sia bello e anche sia serio, bravo, e davvero coraggioso in un paese di cialtroni e di servi disposti a vendersi pur di diventare noti. È imperdonabile che scriva bene, che sia efficace scrivendo di cose importanti, denunciando mali reali, in un paese di autori sfornati dalle scuole di scrittura, che si danno al noir solo per trovare un editore e tentare di vedere il proprio nome in copertina.
Scritto da: anna s. | 06/07/2010 a 10:43
Credo anche io che l'invidia sia il principale motore degli attacchi provenienti da dove meno te l'aspetti (leggi Del Lago). L'invidia è purtroppo spesso molto presente fra gli intellettuali e le cosiddette "persone di cultura", e ho avuto modo di accertarmene. Che nessuno badi al prezzo del successo che sta pagando Saviano mi pare nonostante ciò aberrante (e il mio disprezzo per il già citato Del Lago è totale).
Altri attacchi, da altre parti, sono più facilmente motivabili: interessi di potere di stampo politico, economico e mafioso (spesso intrecciati tra loro). Parrebbe lampante anche a un bambino, ma il nostro è un paese che difficilmente supererebbe un serio esame di maturità, e lo si vede dagli esiti elettorali.
Scritto da: carloesse | 06/07/2010 a 11:23
è gravissimo che così tante persone vadano contro saviano. questo significa, signore e signori, che il lavaggio mediatico del cervello funziona!
Scritto da: Giordano | 11/07/2010 a 08:56