La mia foto

Contatore Shynistat

  • Contatore

I miei vecchi post del blog Kataweb

Altri vecchi post del blog Kataweb

Blog powered by Typepad
Iscritto da 07/2007

Lettura quotidiana della Bibbia

  • • Da "Giacomo, 1,22": "mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi"
  • Lettura quotidiana della Bibbia

« Il crimine del demanio fiscale: nuova puntata del macello federalista | Principale | Perchè indignarsi? Perche protestare? »

29/06/2010

Commenti

Feed Puoi seguire questa conversazione iscrivendoti al feed dei commenti a questo post.

Luciano la sentenza parla davvero di Berlusconi?
Davvero la sentenza conferma che Dell'Utri fu il collegamento tra i boss di Cosa Nostra e Berlusconi negli anni in cui a Milano nascevano il suo impero immobiliare e le sue televisioni ?

L'elenco dei caduti nella lotta contro la mafia è impressionante.

In quegli stessi anni Dell'Utri intratteneva rapporti con la mafia e con l'amico fraterno Berlusconi, piazzandogli fra l'altro in casa Mangano, che non era un poveraccio qualsiasi, ma un mafioso a pieno titolo.

Il dispositivo di questa sentenza conferma quanto aveva stabilito il tribunale in primo grado per gli anni precedenti il 92.

E che diceva in primo grado la sentenza?
Eccone un pezzo significativo:

"La pluralita' dell'attivita' posta in essere da Marcello Dell'Utri, per la rilevanza causale espressa, ha costituito un concreto, volontario, consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di cosa nostra, alla quale e' stata, tra l'altro offerta l'opportunita', sempre con la mediazione di Marcello Dell'Utri, di entrare in contatto con importanti ambienti della economia e della finanza, cosi' agevolandola nel perseguimento dei suoi fini illeciti, sia meramente economici che politici".
Vi si sottolineava "la funzione di garanzia svolta da Dell'Utri nei confronti di Berlusconi, il quale temeva che si suoi familiari fossero oggetto di sequestri di persona, adoperandosi per l'assunzione di Vittorio Mangano ad Arcore, quale 'responsabile' e non come 'mero stalliere'". (siamo nel 73)

Il dispositivo della sentenza di appello dice:
"....assolve Dell'Utri Marcello dal reato ascrittogli limitatamente alle condotte contestate come commesse in epoca successiva al 1992, perché il fatto non sussiste(...) Conferma nel resto l'appellata sentenza;"

Si può leggere per intero il dispositivo qui:
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/06/29/news/dell_utri_il_testo_della_sentenza-5250076/?ref=HRER1-1

Tra tre mesi, quando sarà stata scritta, leggeremo la sentenza per intero e capiremo meglio.

Però non è certo cosa di poco conto che il cofondatore di Forza Italia e amico fraterno di B. per circa un ventennio fosse in stretti contatti con la mafia.

Non è nemmeno di poco conto che B., chiamato a testimoniare nel processo di primo grado, abbia taciuto. Se tutto era chiaro, se non c'era niente da nascondere, se il suo impero economico non aveva la minima connessione con faccende o uomini della mafia, perché non rispondere?

Secondo la sentenza, i rapporti con la mafia ci sono stati ma il "patto" basato sullo scambio politico no. I giudici della corte d’appello hanno tirato una linea di confine assai netta (per me assai discutibile) tra "prima" e "dopo" il 1992.
Il "prima" significa tutta l'epoca dagli anni ’70 al '92: quando Dell’Utri ha avuto rapporti con boss mafiosi (Bontate, Teresi e in particolare il suo eroe Vittorio Mangano, poi factotum ad Arcore). Questi rapporti servirono a beccarsi la "protezione" mafiosa nelle operazioni finanziarie e imprenditoriali gestite da Dell'Utri, per sè e nell’interesse delle società di Berlusconi. I boss lo facevano gtatis e per simpatia? Ovviamente no? In cambio trovarono autostrade spalancate verso i salotti buoni della finanza milanese e nazionale.
Insomma, nella sentenza c'è pieno riscontro alle ricostruzioni basate su montagne di documenti e sulle testimonianze dei primi pentiti (Di Carlo, Mannoia).
Però, per il dopo-1992, questa corte si distacca dall'impianto accusatorio.
Resta il fatto gravissimo e accertato per l'ennesima volta da una sentenza:
in Senato c'è un mafioso e il presidente del Consiglio fu aiutato dalla mafia.

dell'utri (lo scrivo minuscolo perché non merita le maiuscole) ha osato dire che si tratta di una "banale" condanna per concorso esterno. Banale, capite??? Quest'essere considera essere contiguo alla mafia una cosa trascurabile, come prendere una multa per divieto di sosta? Io non riesco a capacitarmi, non riesco nemmeno più a indignarmi... mi resta solo l'incredulità di fronte a un simile pervertimento delle regole del vivere civile. Non è accettabile che un delinquente del genere sieda in parlamento: sta a rappresentare chi??? Il sodalizio criminale a cui è contiguo???
PS: i ragazzi di Farefuturo sono inorriditi. Che ci sia un barlume di speranza?

Ma sarebbe solo pensabile che negli Stati Uniti il principale collaboratore e amico di Obama venga condannato per mafia e non succeda nulla?
L'opposizione dei repubblicani americani se ne starebbe zittina come stanno facendo gli pseudo-oppositori nostrani? Oppure farebbe un putiferio immenso? E i giornali statunitensi? Cosa griderebbero? Sarebbe pensabile una fuffa come il Corrierino del Crepuscolo con i suoi editoriali al brodino di dado allungato?

Eeka: il problema non è tanto che "banale" lo dica Dell'Utri; trovo molto più disgustoso che lo pensino milioni di italiani.

D'altra parte il mafioso prescritto Andreotti è senatore a vita e pluri-ex presidente del consiglio, venerato come un padrino della repubblica.

@Lorenzo: sì il problema è proprio questo: che alla fine per la maggior parte degli italiani non c'è nulla di strano

A conferma del fatto che gli onesti sono sempre meno (inclusi i frequentatori di questo blog), c'è da rilevare solo l'indifferenza di una nazione intera nei confronti di fatti gravissimi come la condanna di un "politico" mafioso, o meglio, di un mafiso prestato alla politica.
Ribadisco quanto già detto in un'altra occasione: l'italia non è altro che un foruncolo pustoloso sul culo del mondo.

Cito Luttazzi:
Se per strada di notte incotro un uomo, sudato e tutto sporco di sangue, la prima cosa che mi viene in mente non è: Tò un macellaio...

Mica l'ho capita la citazione...

E questo bel tomo ha ribadito ieri che mangano fu un vero eroe! mangano! Mica quelli che cita Luciano nel suo elenco, e che hanno pagato con la vita!

In un paese civile, enormi folle di cittadini pacifici nel comportamento ma moralmente inferociti metterebbero l'assedio a Palazzo Chigi e al Parlamento, pretendendo le dimissioni di Berlusconi, dell'intero governo e del dis/onorevole senatore Dell'Utri.

Eeka, che magari non si è certi che Berlusconi è un mafioso, ma ci sono tanti e tali indizi che sarebbe più eclatante se non lo fosse...

Io la citazione di Joubal l'ho capita e la trovo fantastica:) con tutto che Luttazzi mi sta sonoramente sulli zebedei.
Detto questo quoto eeka. Poi aggiungo anche che, lo so che è brutto, lo so che ci ho torto, lo so che sono er segno dei tempi, menateme.
Ma Andreotti in confronto... Andreotti cazzo Andreotti io LO RIMPIANGO.
Me l'aveva detto mia nonna, a due passi dalla morte. Vecchia comunista, ex partigiana, che aveva passato la vita a infangare la DC.
Li rimpiangeremo. Lei sta roba non l'ha vista ma temo che avesse ragione.

No, non rimpiango Andreotti. Quel lungo potere democristiano non è affatto innocente dello stato di cose attuale. Lunga diseducazione alla democrazia. Costituzione messa nel dimenticatoio, perbenismo di facciata, intrallazzi e rapporti con la mafia dietro.

l'altra domenica sul supplemento del Sole24 c'era questo brano di Calamandrei che risale al 1955. Mi sembra significativo (rispetto al rimpianto per i democristiani):

«Può darsi che questo stato di perplessità costituzionale sia soltanto transitorio. La democrazia italiana è dinanzi a un bivio; ma la scelta è ancora aperta. Più che la carenza delle leggi sembra pericolosa la carenza delle coscienze, la insensibilità democratica della classe dirigente, che rimpiange lo spirito autoritario del fascismo... Fatto più grave, si è accentuato il discredito per la legge. Si è avvezzato il popolo italiano a considerare questa, anche nella forma costituzionale, cosa di poco momento, a cui si può passare sopra e che comunque deve cedere il passo di fronte ad altre esigenze considerate più importanti...Che cosa sia la Costituzione per molti di coloro che siedono in Italia ai posti di comando è stato espresso in frasi che meritano di passare alla storia: una "faccenduola", una "trappola". Quello che conta, per certa gente, è rimanere al governo, è conservare i loro privilegi...".

ho letto un po' di cose sul processo a dell'utri e mi sembra che:
- dell'utri è un mafioso. non esterno, ma proprio mafioso. ha anche la faccia da mafioso. e siccome non è cretino, il ribadire che mangano è un eroe quando non ce n'era nessun bisogno, credo che qualche significato ce l'abbia. se non altro confermare agli amici da che parte sta. tra l'altro mangano sarebbe un eroe perchè non ha parlato. ma se parlava? se dell'utri (e berlusconi ovviamente) fosse innocente mangano non avrebbe avuto niente da dire, per cui tacendo non è stato un eroe ma un idiota reticente.
- dopo il 92.
qui la storia è diversa, perchè dopo il 92 ci sono le stragi e le indagini sono ancora in corso presso varie procure.
secondo me il procuratore qui è arrivato lungo, portando in processo testimonianze non ancora riscontrate.
avesse mantenuto il processo sui fatti concreti e provati, nonostante i due anni di riduzione della pena, oggi i parlamentari del pdl riderebbero meno. anche se non capisco cosa ci sia da ridere con una condanna a 7 anni.
al tempo di andreotti ero un bimbetto e per fortuna avevo altro cui pensare, però, fino a mani pulite, un parlamentare condannato o si dimetteva, o veniva sospeso dal partito. e a volte anche prima della condanna.
oggi sembra che senza una condanna in politica non ci si possa nemmeno entrare.
gli eroi sono quelli che trafficano in droga e ammazzano.
sentendo il tg1 sembra che dell'utri sia stato assolto.
berlusconi invita allo sciopero i lettori di giornali.
e ho tralasciato un mucchio di altre belle cose.
qui la questione non è: "se fossimo in un paese civile o normale..."
l'italia e moltissimi italiani non sono nè civili nè normali, se no farebbero quello che dice sopra luciano.

Zau: capisco quello che intendi, ma lo condivido meno di niente, perché confrontare i mafiosi come Andreotti e Dell'Utri preferendo il primo per raffinatezza e cultura politica è come preferire Josef Mengele a Jack Lo Squartatore.

Riporto da marcob: "sentendo il tg1 sembra che dell'utri sia stato assolto.
berlusconi invita allo sciopero i lettori di giornali."
A quando un invito (da parte di chicchessia) allo sciopero dai TG ed all'invito a comprare il doppio dei giornali?
A quando l'invito a non comprare i prodotti che fanno pubblicità sulle reti mediaset ed ingrassano publitalia?

Jubal: grazie della spiegazione. Ora ho capito, anche se non penso che Berlusconi sia mafioso, nel senso di affiliato all'organizzazione criminale. Mi pare più il referente politico di quell'organizzazione. Berlusconi sta lì dove sta perché è utile alla mafia. Quando non lo sarà più, credo che ci metteranno meno di niente a sostituirlo

Io credo che lo slogan "Berlusconi mafioso" sia molto rozzo.
Il problema è un altro: penso che Eeka ci vada vicino con ammirevole sintesi.

"Io credo che lo slogan "Berlusconi mafioso" sia molto rozzo."
Infatti lo ha detto a suo tempo anche un certo Bossi, notoriamente rozzo come persona.
Peccato che ora è suo alleato.

"Berlusconi mafioso" è uno slogan rozzo, in effetti, ma nel senso che è rozzo l'italiano usato per scriverlo. Sarebbe più corretto dire "berlusconi è un mafioso".
Credo che ci siano ancora troppe persone propense a credere che "il mafioso" per eccellenza sia un personaggio con la coppola e la lupara.
Eeka, ci sono molti modi diversi, oggi, di essere "affiliati" ad un clan mafioso. Dell'Utri, berlusconi e altri come loro, a mio avviso sono la versione pubblica e visibile di quei "picciotti" che vanno in giro ad estorcere denaro alla gente onesta e a piazzare bombe quando quella stessa gente non si piega alla volontà del boss.
Vista così, per me berlusconi e dell'utri SONO mafiosi.

proprio così ale,
noi non siamo giudici e non possono bastarci le verità processuali.
quello che dice spatuzza può non bastare in un processo, ed è giusto che sia così, però nella coscienza pubblica dovrebbe restare come un macigno, tale da imporre a chi viene tirato in ballo di farsi avanti e raccontare tutto, invece di avvalersi della facoltà di non rispondere.
io, tra l'altro, credo che la facoltà di non rispondere dovrebbe essere limitata, come in america ad esempio, all'interrogatorio in cui le tue risposte potrebbero incriminarti, e non quando si parla di altri soggetti.
mangano che non parla di berlusconi e dell'utri per me è un teste reticente.

Concordo Marco.
In ogni caso, sull'attendibilità delle dichiarazioni dei pentiti ci sarebbe da fare un discorso a parte. Nel caso di dell'utri, a parte le intercettazioni che dimostrano molte cose, i giudici hanno potuto accertare l'attendibilità di spatuzza ed altri. Se non ci fidiamo della gente che lavora in prima linea e che rischia la propria pelle tutti i giorni, di chi dobbiamo fidarci? E ciò che sappiamo è solo la millesima parte di ciò che realmente è nelle mani dei giudici ed è, ovviamente, coperto da segreto istruttorio.
Il "diritto di restare in silenzio" (detto all'americana) non dovrebbe valere per i terroristi ed i mafiosi innanzitutto. E anche per i preti pedofili, secondo me.

Appunto: nel giudizio etico e politico sulle persone e sui politici, la "verità" accertata dalle sentenze processuali non è tutto.
Esempio: anche se ora i'imputato Cuffaro venisse assolto dal suo ennesimo processo per mafia, resterebbe il fatto che l'uomo e il politico Cuffaro puzzano di brutto.
Uguale per Dell'Utri, Berlusconi e centinaia di altri politici che a volte se la cavicchiano con sentenze che li lasciano liberi di riffa o di raffa. Pur in presenza di montagne di fatti, non sufficienti però a farli condannare.

NON HO BISOGNO CHE DELLE SENTENZE MI DICANO GIà QUELLO CHE SO. IO I MAFIOSI LI VOLGIO VEDERE TUTTI DENTRO E SONO PER LEGGI NON DURE PER LORO, MA DURISSIME. FORSE QUALCUNO SI DIMENTICA CHE LA MAFIA è UN'ASSOCIAZIONE DI LADRI - ASSASSINI. PER QUESTO VANNO TRATTATI COL MASSIMO DELLA SEVERITà, ED ANCHE CONCEDERE UN FAVORE ALLA MAFIA VA TRATTATO QUASI ALLA STESSA STREGUA...

Per giudicare un politico come Cuffaro o dell'Utri o Berlusconi o Scoppelliti o Fitto o Scajola o Bassolino o Brancher e centinaia e centinaia di altri, occorre aspettare la sentenza di un processo?

I commenti per questa nota sono chiusi.

Motore di ricerca del Ringhio di Idefix

  • Si clicca su "Motore di ricerca", si apre un link, si clicca su "Ricerca personalizzata" e si usa come il normale Google. Solo che la ricerca è interna al blog

giugno 2015

lun mar mer gio ven sab dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30