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16/06/2010

Commenti

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Ah ah ah ah
Contando tutti gli apparecchi e i cellulari che una persona ha cambiato forse si può già arrivare alla cifra di 50 apparecchi cadauno...

ma silvio la laurea in economia l'ha presa coi punti dell'esselunga? :DDD

Che poi non è esatta nemmeno la cifra di 150.000.
Infatti, secondo il sostituto procuratore di Palermo Antonio Ingroia, le statistiche sui decreti di intercettazione (quasi 100 mila nel 2008) includono anche le proroghe e quindi gli intercettati veri e propri sarebbero circa 20 mila.

Non ci ho capito una cippa di questo "metodo di calcolo".
Vabbè, non cambierebbe poi tanto anche se lo capissi, tanto il viscido le spare sempre più grosse.

Berlusconi sostiene questo:
le persone intercettate sono 150.000?
Ognuna di loro parla con altre 50 persone?
Dunque anche queste 50 persone vengono intercettate.
Ergo: in Italia le persone intercettate non sono più 150.000 bensì 7.500.000.

Ah! E' una "semplice moltiplicazione"! Quindi le intercettazioni, secondo questo calcolo, fanno concorrenza a facebook; sono un social network, in pratica!
Ma che cacchio di ragionamento è?!
Questo tizio c'ha proprio le arterie indurite...

Nell'ottica silviesca, intercettazioni-social network.
Bella definizione, Ale.

''Che cacchio di ragionamento e'?''
In base a quale ragionamento , invece, si puo' dire che chiunque entri in contatto telefonico con l'utente sotto controllo non venga anch'esso registrato?
Se fosse stato Berlusconi a spingere verso un maggior utilizzo delle intercettazioni la sinistra si sarebbe inalberata asserendo che il sistema fascista poliziesco vuole controllarci nel nostro privato.

Quando Berlusconi lo proporrà ne riparleremo.
Adesso parliamo di ciò che accade nella realtà dell'Italia del 2010.
La fantapolitica è un genere letterario o cinematografico.

Nella realtà un pluriinquisito con amicizie poco raccomandabili, circondato da collaboratori pregiudicati e pluriinquisiti vuole che venga promulgata una legge che limita gli strumenti di indagine.
Che sorga qualche sospetto sulle reali motivazioni di questa legge è lecito, no?

Logica e coerenza non fanno parte di alcun genere letterario o cinematografico.

Si Alessandra, si tratta proprio di una semplice moltiplicazione. Hai qualche problema con la matematica?

Per il 2008, i dati dell'Associazione Nazionale Magistrati sono:
utenze sotto controlo 119.000,
MA
bisogna tener presente che (per difetto) ogni persona intercettata abbia circa tre utenze (fisso, cellulare con varie schede) a proprio nome
E DUNQUE
le persone realmente intercettate sono state circa
40.000.
Stabilire con quante altre persone costoro abbiano potuto parlare (dieci? venti? Cinquanta? Otto?) è un esercizio del tutto retorico e dunque si ottengono dati del tutto opinabili.
Il problema vero è:
la stragrandissima maggioranza dei cittadini italiani non ha nulla da temere (anzi!) dalle intercettazioni e dalla loro diffusione. La paura ce l'hanno solo i signori Cricca, Banda e Gang.

Bene, essendo sotto controllo anche il nr di casa si puo' dire che saranno controllate anche le telefonate dei famigliari e quindi di tutti gli amici/conoscenti di questi ultimi ed il numero di intercettati inevitabilmente sale.
Questo e' un puro esercizio di logica.

Ma le conversazioni che non hanno nessuna rilevanza con l'indagine vengono distrutte. E ciò accade già adesso.


Io sto tranquilla. Berlusconi non mi ha mai telefonato. :-)

Cio' non toglie che un notevole numero di persone nella sfera di un indagato, persone che forse lo conoscono solo di nome, vengono ascoltate anche nelle loro conversazioni piu' intime. Che tali registrazioni vengano distrutte (ma sappiamo che spesso c'e' stato commercio anche di queste quando le persone o il contenuto (in genere scabroso) erano atti a sollecitare la curiosita' popolare, toglie poco al fatto che l'intimita' di persone che non sono ne' indagate ne' colpevoli di alcunche' sia stata violata.
Non propongo soluzioni e non sostengo teorie berlusconiane ma invito a riflettere sul fatto che un argomento del fenere non si liquida con quattro battute.

Cavolo se ascoltare 100 conversazioni intime di privati e innocenti cittadini puo' portare all'identificazione di un criminale secondo me vale la pena anche abusare delle intercettazioni ! Certo le intercettazioni non sono l'unico strumento investigativo, ne' il piu' importante, spero. Ma se servono, che le si usino. Tra l'altro mi chiedo perche' i mafiosi non usino Skype... e' quasi impossibile risalire ai contenuti delle telefonate su Skype

Paolo: ma in concreto quasi sarebbero stati questi casi di abusi giornalistici delle intercettazioni? Io non me li ricordo proprio. Forse (lo ricorda anche Travaglio) la pubblicazione di sms privati tra Anna Falchi e Stefano Ricucci, che tra l'altro non erano compromettenti. Ma per il resto si è trattato sempre di notizie di grande interesse pubblico: sapere che due iimprenditori sghignazzavano felici perchè c'era stato il terremopto a L'Aquila e ci sarebbero stati affaroni non è un fatto privato, sentire Fassino che dice "abbiamo una banca" non è un fatto privato, ascoltare Berlusconi che tratta come servi i dirigenti della Rai non è una questione personale. E così avanti.
Il potere politico che si interessa alle banche o alle televisione pubblica non è pettegolezzo: è una notizia di rilevanza pubblica.
Tu dirai: "E la reputazione di chi finisce sbattuto in prima pagina senza aver commesso nessun reato?"
Sta al giornalista e al suo direttore verificare il materiale di cui entrano in possesso, e selezionarlo, e controllarlo con cura.
Per fare un esempio: io (anche in questo sono d'accordo con Travaglio) non avrei pubblicato
l'elenco di tutti quelli che ebbero le case ristrutturate dalla ditta di Anemone. Come si fa a sapere chi pagò regolarmente pagato i lavori? E chi in cambio elergì favori ad Anemone?
GIORGIO: le inetercettazioni, telefoniche e ambientali, sono immportantissime: lo dicono tutti quelli che fanno indagini, poliziotti, carabiniei, magistrati, italiani e stranieri: servono a beccare i colpevoli di reati. Lo dice anche Berlusconi: ed è per questo che vuole renderle difficili.

LA GENTE HA PAURA DI ESSERE INTERCETTATA! PER QUESTO NON PARLA PIù AL TELEFONO! (WA! WA! WA!)

Ah sì?
Io non ho problemi e così tutte le persone che conosco io.
I problemoni li hanno quelli che hanno fatto la legge.

La migliore sintesi sulle intercettazioni l'ha data il giudice Gratteri e vi invito a leggerla:
"Sto facendo un’indagine su un traffico di droga; gli indagati cambiano scheda telefonica ogni due giorni, quindi io, ovviamente, ogni due giorni devo allacciare un nuovo numero. Alla fine, dopo due anni di indagini, mi ritrovo che 50 persone indagate hanno utilizzato oltre 10 mila numeri di telefono. Dovendo fare una statistica, se sono in buona fede scriverò che ho intercettato 50 persone, se sono in malafede dirò di aver intercettato 10 mila telefoni e, quindi, nel pensare comune questo dato si assocerà a10 mila persone intercettate. "

Ps: un saluto al padrone di casa, Luciano, vecchio "amico di blog" mai dimenticato nonostante le lunghe assenze.

--
Luca Marino
http://miocarobestiario.blog.kataweb.it

Scritto da: Paolo | 17/06/2010 a 10:44
"Se fosse stato Berlusconi a spingere verso un maggior utilizzo delle intercettazioni la sinistra si sarebbe inalberata asserendo che il sistema fascista poliziesco vuole controllarci nel nostro privato."

Scritto da: luciano / idefix | 17/06/2010 a 10:56
"Quando Berlusconi lo proporrà ne riparleremo.
Adesso parliamo di ciò che accade nella realtà dell'Italia del 2010.
La fantapolitica è un genere letterario o cinematografico."

Ottima risposta. Stiamo parlando decisamente di fantapolitica. Stiamo ai fatti.

--
Luca Marino
http://miocarobestiario.blog.kataweb.it

"Si Alessandra, si tratta proprio di una semplice moltiplicazione. Hai qualche problema con la matematica?".
Paolo, il tuo problema qual è, invece? Hai mangiato peperoni e ti sono rimasti sullo stomaco?
Ritengo la moltiplicazione di berlusconi un'emerita cazzata. Se il tuo problema è la mia opinione, non posso farci proprio nulla. Risolvitelo da solo.

Luca: ben ritrovato.
Oggi a Trieste...17.30 davanti al Comune...con qualcosa di viola (e in altre parti d’Italia) sit-it contro la legge bavaglio Zitti & Muti.
E forse la stessa maggioranza di governo comincia a scricchiolare. Facciamo gli ottimisti?
Ci buttiamo a dire che la legge non passerà?
E che se ciò si realizzasse
tutti noi che ci siamo mobilitati (protestando, manifestando, scrivendo, firmando, informando, incazzandoci, strepitando, spiegando, facendoci intervistare, sottoscrivendo appelli, rompendo le balle, sdraiandoci di traverso e mettendoci la faccia)
potremmo dire: "altroche se la cittadinanza attiva serve!"


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