Perchè quando un noto evasore fiscale cade dalla moto e si ferisce bisogna fare titoloni su titoloni d'apertura dei telegiornali e dei quotidiani?
In fondo, è solo uno dei tantissimi infortunati sul lavoro.
Con la differenza che le migliaia e migliaia di lavoratori onesti che restano feriti o ci rimettono la pelle non hanno mai avuto alle proprie dipendenze una squadra di commercialisti per fregare il fisco.
Il 3 agosto 2007, l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Pesaro contestò a Valentino Rossi compensi non dichiarati per 58.950.311 euro, relativi al periodo 2000-2004. Considerando Irpef, Irap e Iva, l’evasione era di 43,7 milioni di euro.
Il fisco chiedeva anche il pagamento delle sanzioni e degli interessi, per un totale complessivo di 112 milioni di euro. Per i cinque anni in questione, Rossi aveva presentato una dichiarazione Irpef con un reddito inferiore a quello reale. Idem per l’Irap e l’Iva del 2000, mentre per il quadriennio 2001-2004 non aveva presentato nessuna dichiarazione Irap e Iva.
Come si difese? Dicendo di aver rispettato la legge e di aver pagato tutte le imposte dovute nel Regno Unito, paese UE, dove risulta/va residente.
Nel febbraio del 2008 fu resa nota la notizia che Valentino "Peter Pan" Rossi aveva raggiunto un accordo con l'Agenzia delle Entrate: patteggiando il pagamento di 19 milioni di euro per il periodo 2000-2004 e 16 milioni per il periodo 2005-2006: trenta milioni legati ai guadagni del periodo e 4,8 milioni legati alla mancata dichiarazione.
Per eliminare le sue pendenze anche nei confronti della magistratura, nel maggio del 2009 Rossi chiese alla Procura di Pesaro un patteggiamento a sei mesi di reclusione, anche se non sconterà mai la pena né il suo nome verrà menzionato nel casellario giudiziario.
Italian hero.
Comunque: auguri di guarigione.
Estesi a tutti gli infortunati sul lavoro.
Si sa: siamo in un Paese dove l'illegalità non ha importanza. Ne abbiamo già degli altri.."degni" rappresentanti...! Qui in Italia non importa se qualcuno fa l'evasore fiscale, se va a braccetto coi mafiosi, se ruba ai poveri per dare ai ricchi, ecc. ecc. Qui è più importante se la moto di Valentino Rossi o il Milan di Berlusconi vincono su tutti gli altri....E' proprio la terra dei..cachi, come cantavano anni fa a Sanremo...C'è da meravigliarsi? No, ma da indignarsi si, perché di tanti morti bianche nessuno sa niente e quel che è peggio a nessuno,o quasi, gliene frega niente!
Scritto da: Daniela Pinchera | 06/06/2010 a 05:56
Sì, vabbe', ma l'importante è ravvedersi e non ricommettere gli stessi errori. C'è una bella differenza tra chi viene colto con le mani nella marmellata e ammette di essere un cretino e chi si è rubato tutta la fabbrica di confettura e pretende che sia sua per concessione divina, perché è più uguale degli altri.
Se uno paga il conto con la giustizia, anche se con cento agevolazioni, ha diritto di continuare la sua vita tranquillamente senza che gli si continui a ricordare i trascorsi peccaminosi. Certo, se dovesse rifarlo potremmo anche prendergli a bastonate la gamba buona, ma finora...
Scritto da: gcanc | 06/06/2010 a 08:52
più o meno condivido il pensiero di gcanc, con la differenza che per quanto mi riguarda sono sicuro che valentino troverà qualche altro bel modo per evadere le tasse (e allora diamo giù anche sull'altra gamba!).
cmq ormai ho capito che il tipo a luciano non piace...
piuttosto che dire di quei telegiornali che hanno dato la notizia dell'infortunio di rossi prima di quella della schiavone, o che gli hanno dedicato maggior tempo!??! cose dell'altro mondo!!!
per curiosità: ma la partita della schiavone è stata trasmessa in diretta da qualche nostra rete nazionale? giusto per sapere...
vabbè che ormai il tennis in italia esiste solo nei racconti di clerici però...
Scritto da: Giordano | 06/06/2010 a 09:05
Il Roland Garros della Schiavone è stato trasmesso in diretta da Rai Due.
Scritto da: luciano / idefix | 06/06/2010 a 09:36
Caro il mio Luciano, non mi trovo molto d'accordo con questo postche sovrappone un eroe dello sport con un antieroe del civismo. Certo, sono la stessa persona; ma il risalto di una notizia che riguarda solo il primo ha poco a vedere col secondo. Le malefatte fiscali del quale ci interessano in modo particolare solo in misura della notorietà del primo (e dei suoi guadagni). Diversamente il suo comportamento non sarebbe neanche criticato: nel paese di cachi (giusto ricordarlo) ci si divide in "furbi" e "fessi" (quelli che si fanno "beccare"). Questa è l'italia che vota quel che vota.
Scritto da: carloesse | 06/06/2010 a 09:40
Luciano, desidero gentilmente farti presente che c'è il Diritto all'Oblio, una volta saldati i conti con la giustizia.
:
"la giurisprudenza ha precisato che ogni persona ha il diritto a non restare indeterminatamente esposta ai danni che potrebbe arrecare alla sua riservatezza, alla sua reputazione ed alla sua identità personale, la reiterata pubblicazione di notizie e immagini legittimamente diffuse in passato, senza che eventi sopravvenuti rendano nuovamente attuali quei fatti, facendo sorgere un nuovo interesse pubblico alla divulgazione dell’informazione (cfr., Cass. civ., 09.04.1998, n. 3679, in FI, 1998, I, 1834)."
Scritto da: P@ola | 06/06/2010 a 10:07
Pur condividendo il diritto all'oblìo, con qualche riserva, Valentino Rossi non si è ancora ritirato a vita privata e quindi qualunque informazione che lo riguardi è ancora pubblicabile. Tuttavia io facevo riferimento al perdono, "cristiano o meno", dell'opinione pubblica.
Scritto da: gcanc | 06/06/2010 a 10:13
Se Valentino Rossi si fosse ritirato a vita privata oppure devolvesse i propri guadagni (anche in parte, ad esempio quelli presi con la pubblicità) a iniziative benefiche o a cause di interesse pubblico oppure se avesse ammesso la propria pesante colpa col capo chino dicendo cose dure contro gli evasori fiscali,
potrebbe essere una carognata insistere a ricordare i suoi trascorsi giudiziario-monetari.
Ma dato che così non mi pare sia, dato anzi che Rossi è (purtroppo) uno dei Simboloni di questa Italistan, trovo giusto e giustissimo rinfacciargli la sua gravissima scorrettezza nei confronti miei, vostri e di tutti gli italiani che pagano le tasse. E che hanno un'aliquota alta PROPRIO A CAUSA di gente come questo Peter Pan motorizzato.
Scritto da: luciano / idefix | 06/06/2010 a 10:29
Oblio è inteso non oblio di Valentino Rossi ma del suo problema con la giustizia riguardo alla vicenda delle tasse.Non sono intervenuti eventi nuovi rispetto a quel fatto("senza che eventi sopravvenuti rendano nuovamente attuali quei fatti - dice chiaramente la sentenza della Cassazione.)
Attuale è la sua professione sportiva e di ciò si può parlare ad ufa.
Lui ha saldato il suo debito con la giustizia, quindi ha diritto all'oblio di "quel fatto"-
Scritto da: P@ola | 06/06/2010 a 10:40
Scrivendo che "Perchè quando un noto evasore fiscale" ...
implichi che Valentino Rossi, oggi, sia attualmente un evasore fiscale.
-
Non hai fatto lo stesso commento quando ad es. morì Pavarotti, il quale fu anche lui, a suo tempo, un evasore fiscale ed il quale, come Valentino Rossi, saldò il suo debito...
Scritto da: P@ola | 06/06/2010 a 10:44
1) Io non ho la possibilità nè la voglia di commentare ogni notizia dell'Orbe Terracqueo.
2) Le notizie che ho scritto su Valentino Rossi sono vere e pubbliche. E' un mio diritto riportarle: punto.
Scritto da: luciano / idefix | 06/06/2010 a 11:03
No Luciano, a mio parere tu non hai il diritto di riportare le notizie su Valentino Rossi "nel modo e nei termini " in cui lo hai fatto.
Cito da:
P. Laghezza, Il diritto all’oblio esiste (e si vede)
:
"la ripubblicazione o il mantenimento tra le notizie reperibili via internet di notizie / immagini già divulgate in passato potrebbe portare ad avvalorare l’immagine di un soggetto "diversa da quella al momento esistente e, magari, faticosamente conquistata"
...
se vuoi ti cito altre fonti...
Scritto da: P@ola | 06/06/2010 a 11:26
valentino rossi sa guidare la moto come nessun altro. riesce a passare dove tutti gli altri non ci pensano nemmeno.
valentino rossi come personaggio non mi è simpatico. giudizio soggettivo.
valentino rossi, alla fine della storia, ha pagato in italia quello che doveva pagare secondo la legge, senza usufruire di alcun condono.
perchè:
- era residente nel regno unito (ce) e non in un paradiso fiscale e pagava le tasse secondo le aliquote dul regno unito.
- l'agenzia delle entrate gli fece un conto che, come tutti i contribuenti, aveva il diritto di contestare entro 60 gg., e di rifare producendo le sue carte.
- alla fine della partita, evidentemente, l'agenzia delle entrate ha concordato che la somma dovuta non era quella iniziale ma un'altra, e ha concordato il pagamento con il contribuente, secondo le leggi italiane e, ripeto, senza applicare condoni.
- a molti di noi è capitato, nel nostro piccolo, di ricevere notifiche di cifre dovute all'agenzia delle entrate che poi non sono tali, o addirittura sono già state corrisposte.
- il fatto è che alla prima notizia uscita (i 112 milioni) l'opinione pubblica aveva già condannato il contribuente come evasore, senza aspettare almeno le sue controdeduzioni. ma questa è una pratica diffusa.
valentino rossi continua ad essere un pilota geniale ed un personaggio a me poco simpatico.
Scritto da: marcob | 06/06/2010 a 11:29
P@ola: le notizie su Rossi non sono reperibili solo via Internet. Un patteggiamento è una sentenza passata in giudicato e (piaccia o non piaccia) è e resta pubblica.
Marcob: io non sono un esperto fiscale. Ma se uno patteggia 35 milioni di euro (novanta miliardi) di tasse non versate oltre a sei mesi di pena non mi pare sia un contribuente modello. O no?
Se fosse stato convinto di aver ragione possedeva tutti i mezzi economici e legali per andare al processo penale o per ricorrere con Fisco. O no?
Scritto da: luciano / idefix | 06/06/2010 a 11:57
Mi pare che si giri attorno al problema.
.
Anche gli omicidi, una volta scontata la pena, hanno diritto all'oblio.
Scritto da: P@ola | 06/06/2010 a 12:17
Il diritto all'oblìo esiste nel momento in cui si affievolisce e scompare l'interesse da parte dell'opinione pubblica. Ma quando questo interesse scompare e chi decide cosa pensa l'opinione pubblica? Dove sta scritto che l'opinione pubblica ha dimenticato e non vuole che glielo si ricordi? Come si vede il diritto all'oblìo, soprattutto nell'era di internet, ma direi anche da quando esiste la stampa a caratteri mobili, è una bella cosa non praticabile.
Scritto da: gcanc | 06/06/2010 a 12:19
Ripeto
:
"la giurisprudenza ha precisato che ogni persona ha il diritto a non restare indeterminatamente esposta ai danni che potrebbe arrecare alla sua riservatezza, alla sua reputazione ed alla sua identità personale, la reiterata pubblicazione di notizie e immagini legittimamente diffuse in passato, senza che eventi sopravvenuti rendano nuovamente attuali quei fatti, facendo sorgere un nuovo interesse pubblico alla divulgazione dell’informazione (cfr., Cass. civ., 09.04.1998, n. 3679, in FI, 1998, I, 1834)."
.
Quali sono gli eventi sopravvenuti che rendono nuovamente attuali QUEI fatti ?
.
Valentino Rossi si è infortunato durante lo svolgimento di una gara: cosa c'entra la caduta in gara con l'evasione fiscale poi concordata, corrisposta ed accettata dallo Stato Italiano ?
Scritto da: P@ola | 06/06/2010 a 12:30
Nella storia pubblica di Valentino Rossi, fa parte integrante anche la vicenda fiscale. Che non consiste in semplici "notizie o immagini legittimamente diffuse in passato" e adesso indebitamente tirate fuori dai cassetti. Come potrebbe essere pubblicare ogni giorno una mia foto da bambino mentre stavo cagando seduto sul vasino a forma di Paperino, stampata nel 1956 su un giornaletto di venti copie del rione in cui abitavo.
(Tra l'altro...se avete questa foto, siete pregati di pubblicarla)
Scritto da: luciano / idefix | 06/06/2010 a 12:40
Nella storia pubblica di Valentino Rossi, ha fatto parte anche la vicenda fiscale che ora - però - si è conclusa e NON sono sopravvenuti eventi che rendano nuovamente attuale tale vicenda.
A mio parere non è corretto scrivere
:
"Perchè quando un noto evasore fiscale cade dalla moto..."
.
Oggi Valentino Rossi non è più un noto evasore fiscale.
Scritto da: P@ola | 06/06/2010 a 12:58
Al momento attuale Valentino Rossi NoN mi risulta essere un Noto Evasore Fiscale.
Scritto da: P@ola | 06/06/2010 a 13:00
Io non ho scritto che lo è adesso: a quanto mi risulta non ha pendenze con il fisco.
Ho descritto in modo sommario ma abbastanza dettagliato la sua vicenda fiscale dalla quale è evidente il suo torto. E da questo torto è altrettato evidente la sua condizione di "evasore fiscale".
Dal dizionario: "evasore fiscale" è chi "si sottrae, totalmente o parzialmente all'obbligo di pagare le imposte"
Scritto da: luciano / idefix | 06/06/2010 a 13:24
Luciano smettila di arrampicarti sugli specchi,la realta', che pare nessuno voglia farti notare apertamente, e' che hai scritto un post odioso e sgradevole perche' ci possono essere tanti spunti per parlare di evasori fiscali ma quello per cui un campione del taglio di Rossi si fa male e' sicuramente il meno addatto.
Scritto da: Paolo | 06/06/2010 a 16:37
...adatto.
Scritto da: Paolo | 06/06/2010 a 16:39
Secondo me il punto è un altro: Valentino Rossi (che nemmeno a me sta così simpatico, ma che è di sicuro un bravissimo pilota di moto)si è infortunato sul lavoro, un lavoro molto ben pagato (incluse le pubblicità). Siccome si chiama Valentino Rossi, tutti i giornali e le TV ci stanno sfracassando gli zebedei con questa storia, mentre in Italia la sicurezza sul lavoro è un'utopia e la gente comune che si fa il mazzo per pochi spiccioli continua a morire nell'indifferenza più o meno generale.
Ogni volta che un operaio di un cantiere edile o di una fabbrica si ferisce sul lavoro, o muore, tutto questo clamore non c'è. se ne parla al momento e poi più nulla fino al prossimo morto.
Insomma, l'ingiustizia sta nel portare agli onori della cronaca un ragazzino che, seppure bravo in quello che fa, ha tutte le possibilità e anche di più per assicurarsi che se sta fermo un giro nessuno gli toglie il pane di bocca, mentre se un operaio qualsiasi lavora senza alcuna sicurezza e si ferisce, o muore, sono solo cavoli suoi.
Il mondo va così, l'Italia va così. E' un'ingiustizia, certo, ma il motociclismo esiste, esistono i bravi motociclisti che guadagnano tanto e che evadono pure, ma poi pagano il dovuto. Francamente preferisco un Rossi che ha pagato il debito a tutti quelli che continuano ad evadere impunemente o a quegli imprenditori senza scrupoli che continuano a speculare sulla vita dei propri dipendenti. Credo che Valentino Rossi sia, in questo caso, il male minore.
Scritto da: Alessandra | 06/06/2010 a 18:24
Ciao Luciano,
sai che mi piace il tuo blog e infatti lo visito spesso. Questo secondo me e' forse il post peggiore che hai scritto da quando bazzico qui e ha innescato una serie di commenti non-senso o lapalissiani...
Un consiglio da amico: come tutti, credo, Luciano hai le tue simpatie e le tue antipatie. Quando scrivi un post su un personaggio che ti e' antipatico talvolta raschi il fondo del barile per dimostrare qualcosa, assecondando il tuo sentimento di sfavore. Capita anche a me quando rispondo ai tuoi post, e recentemente cerco di evitarlo, per scrivere qualcosa di potenzialmente interessante (almeno nel mio intento) e di oggettivo.
Non cercherei di camuffare 'rossi mi sta sui maroni' parlando di incidenti sul lavoro... be' spero sia una critica costruttiva e percepita come amichevole ...
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 06/06/2010 a 18:45
Se Rossi ha l'onore delle cronache e' perche' ha una vastissima popolarita' che gli e' dovuta all'eccezionalita' di doti di pilota. e' arrivato ad essere il numero uno al mondo per talento , volonta' ed applicazione in uno sport in cui, tra l'altro, si rischia l'osso del collo ogni volta che si scende in pista. Cosa c'e' di tanto strano se finisce sui giornali mentre il povero metal meccanico della porta accanto , anche se infortunato, no?
Vorrei vedere se si fosse infortunato qualche rocker (di quelli che a te piacciono tanto)se la tua reazione sarebbe stata analoga. I personaggi sono tali per acclamazione popolare ma di sicuro mi sento di avere piu' rispetto per chi rischia la vita a 250 all'ora che per chi canta e si dimena su un palco e che per quanto ne sai potrebbe essere altrettanto evasore di Rossi.
Scritto da: Paolo | 06/06/2010 a 20:36
Alessandro dice che questo è un post odioso e sgradevole e Giorgio che è il peggiore che io abbia scritto.
Penso che (sulla sgradevolezza) abbiate ragione.
Scritto da: luciano / idefix | 06/06/2010 a 23:13
In realtà Luciano
in questo Post non (ci) hai detto tutto, non (ci) hai detto il vero perchè Valentino Rossi ti sta così antipatico.
Ma son problemi tuoi e non sei affatto obbligato a condividere "tutto" con noi.
Personalmente io sono convinta che esistano altre ragioni – qui non chiaramente specificate - per questa tua "antipatia" verso di lui, ragioni così viscerali ed ancora profonde in una parte di te e delle quali forse tu stesso non ti rendi pienamente conto.
Questo Post e le tue parole scritte su FB (mi) hanno tuttavia evidenziato chi è maturo e consapevole ed ha espresso il suo personale parere e chi invece si è accodato a te, solo perchè ti chiami Luciano e sei "famoso" …
…un quadretto italiano …
Scritto da: P@ola | 07/06/2010 a 07:24
Sottoscrivo gli interventi di P@ola.
Scritto da: offender | 07/06/2010 a 08:32
Quoto Giorgio Tedeschi e Paola.
Scritto da: Eeka | 07/06/2010 a 09:23
Eh offender, quando scrivevo "recentemente cerco di evitarlo" pensavo alla polemica poco costruttiva che abbiam costruito sulla sodomia un mesetto fa :)
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 07/06/2010 a 09:27
Ma è semplicissimo:
non discuto sul fatto che valentino Rossi sia bravo a correre in moto. Ma come pochissimi altri in Italia è idolatrato e sleccazzato dai media e da milioni di persone oltre ogni decenza, come se fosse un eroe civile.
Basta ricordare un piccolo episodietto: quando emerse la sua vicenda di evasione fiscale, la Rai mandò subito una troupe ad ascoltarlo, prona, china e servile, a casa sua in Inghilterra, davanti al caminetto, ad ascoltare le sue fiabe.
Scritto da: luciano / idefix | 07/06/2010 a 09:44
Luciano - se ti conforta - io ho avuto la tua stessa reazione, ma con un certo anticipo. Ossia cominciai a scazzarmi e farmi delle domande quando, a ridosso dello scandalo, mi accorsi che continuava a fare campagne pubblicitarie. Questa cosa - giacchè il mercato se ne fotte dell'etica: sia nel bene che nel male, ossia viaggia per regole sue proprie - mi fece capire allora, che Rossi è un'icona culturale, più di molti altri sportivi a parità di eccellenza. Ecco perchè ora è oggetto di attenzione pubblica - guarda, non solo più di qualsivoglia operaio della fiat ma anche più di diversi calciatori famosi a cui sono accaduti incidenti analoghi.
Ci volevo far eun post, vediamo se mi esce. Ma l'icona è questa: il ragazzo è giovane, birichino e devo dirlo, oggettivamente simpatico. Ha qualcosa di modesto di alla mano, ha la bolognesità, la giovinezza i riccioli. E' magrolino, non aggressivo non spocchioso. E' capisci la nostra verginità: un paese di stronzi che non può più dire: "non sono colpevole" ma " non l'ho fatto apposta".
Ecco perchè è adorato.
Scritto da: zauberei | 07/06/2010 a 11:59
Zau: ti stai avvicinando al centro del labirinto. Dove sta il segreto. Il segreto dell'idolatria di cui gode in Italia Valentino Peter Pan Rossi. E il segreto della mia viscerale riottosità ad adeguarmi a questo complice simpatizzare con lui.
Lui è un birichino furbetto, di quelli che col sorrisetto iresponsabile e la facia da impunito la ficcano nel culo al prossimo e il prossimo invece di incazzarsi o di protestare (come accadrebbe in ogni paese normale e civile) in Italia cosa fa? Ride, ringrazia e ammira la mastria del gesto. Ecco
perchè da noi si va in deliquio per i vari Briatore-Gregoraci col loro iot e Billionaire, Fabbbrizzio Corona con la sua brillantina, Silvio con le sue smargiassate, veline & C, cagoni e cafoni. Agli italiani non è difficile fregarli. Basta farlo esibendo un sorriso a trentadue denti. Possibilmente finti. E pagati senza ricevuta fiscale.
Da veri simpaticoni.
Ecco perchè uno dei simboli di tutto ciò, Valentino Rossi, mi sta visceralmente e antropologicamente odioso.
Scritto da: luciano / idefix | 07/06/2010 a 12:43
Valentino Rossi nella mente di tutti (almeno nella mia) e' il ragazzino di 17 anni che per far incazzare Biaggi, dopo ogni GP vinto, portava in trionfo una bambola gonfiabile con sopra la scritta Claudia Skiffer... Per me ineguagliabile !
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 07/06/2010 a 12:59
Luciano, ho capito. Ma a simbolo di tutto ciò secondo me ce l'hai messo tu.
Scritto da: offender | 07/06/2010 a 13:59
Zau, non occorre essere degli esperti di sport per comprendere che non si puo' parlare di pari eccellenza tra un calciatore ed un pilota di moto e questo per piu' di un motivo.
1. Il calcio e' uno sport di squadra mentre il mtociclismo e' individuale. Quando si taglia il traguardo si e' soli ed il merito non va condiviso con alcun altro.
2. Nel calcio, anche se puo' capitare di farsi male,il gioco permette pause e condivisione nel bene e nel male; in una gara motociclistica il fattore rischio e la tensione dall'inizio alla fine sono sempre al limite e a carico del solo pilota.
3. Quando capita che non si vince solo una gara e non solo un campionato del mondo ma si e' considerati in assoluto il numero uno nel mondo per parecchi anni di fila allora si entra nel mito e questo tende a prevalere sempre quando vengono fatte considerazioni di altro genere sul campione/uomo. Il Valentino dell'immaginario collettivo tendera'a far passare in secondo piano aspetti, anche negativi, del Valentino cittadino italiano.
Qualcuno forse dimentica quale fosse stata la reazione della gran parte degli americani nel caso Simpson? Faccio notare che Simpson non aveva mai raggiunto l'eccellenza sportiva di un Rossi e che il suo non era un caso di evasione fiscale ma di omicidio.
Scritto da: Paolo | 07/06/2010 a 14:56
Luciano, permettimi un ultimo commento: tutti i piloti di F1 hanno residenza a Montecorlo e non pagano le tasse. Ora mi metto nei panni di Rossi, 20enne che guadagna milioni di euro e che sente la proposta del suo commercialista per pagare meno tasse. Tenendo conto che visto il suo lavoro, passa molto tempo in giro per il mondo e lontano dall'Italia (non si puo' dire che lavori in Italia). Ora credo che sia stato considerato giustamente evasore in quanto ha trascorso un numero sufficiente di giorni in Italia. Ma visto il suo tipo di lavoro e il 'benchmark' con i piloti di F1, trovo sia piu' una formalita' che un vero e proprio dolo...
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 07/06/2010 a 15:18
Conosco diversi cantanti lirici con casa e residenza a Montecarlo, che calcolano con precisione i giorni trascorsi in Costa Azzurra per non incorrere nelle ire del fisco italiano. Bisogna saperci fare.
Scritto da: gcanc | 07/06/2010 a 16:09
e invece ha ragione zau. con l'aggiunta che valentino vince molto.
è anche vero che il personaggio l'ha inventato lui, perchè prima, i campioni non erano nè birichini e romagnoli coi ricci.
adesso altri cercano di imitarlo, come simoncelli che sarebbe bene aspettasse di vincere un po'.
io però rivendico il diritto di provare poca simpatia per valentino rossi.
semplicemente perchè non ho ancora capito se ci faccia.
mike bongiorno è morto senza svelarci se le gaffes erano autentiche o studiate.
per vr vale la stessa cosa. mi prende per il culo o è così davvero?
è vero che in romagna di patacca così ce n'è da vendere. è anche vero che in diretta tv disse che melandri era bravino ma si faceva troppe seghe.
però, crescere, mai?
Scritto da: marcob | 07/06/2010 a 19:36
Penso, marcob, che l'errore che spesso si fa è quello di aspettarsi che un grande campione debba essere anche un grande uomo, e purtroppo non è quasi mai vero.
Scritto da: offender | 07/06/2010 a 21:47
Mi sembra davvero fuori luogo accostare accostare i problemi che Valentino Rossi ha avuto con il Fisco con l'infortunio subito.
Credo che giornalisti come Luciano siano pronti a sparare su tutto e tutti pur di attirare l'attenzione sui propri articoli. Probabilmente ci riescono ma non si differenziano certo per la ricchezza dei contenuti.
Probabilmente questo giornalista non sa andare neanche in bicicletta, altrimenti saprebbe cosa significa essere Valentino Rossi.
Un pò come far fuori il mito di Maradona perchè si imbottiva di coca.
I fuoriclasse restano tali sempre. Anche se hanno problemi col fisco.
Scritto da: Apple | 08/06/2010 a 11:43
Quoto gli ultimi commenti di Marco e Offender.
Scritto da: Alessandra | 08/06/2010 a 11:58
Hai ragione, Apple: in bicicletta vado malissimo.
Però le tasse le pago.
Scritto da: luciano / idefix | 08/06/2010 a 12:09
Vedi Apple, è fin troppo facile e stupido dire ad un giornalista: tu non sai andare in moto quindi non puoi criticare. Nemmeno Valentino Rossi probabilmente sarebbe in grado di scrivere un articolo come fa Luciano, con competenza e proprietà di linguaggio, ma questo non impedirebbe a Rossi, se volesse, di ribattere alle critiche. Non è che se non si è capaci di fare qualcosa non si possa criticare chi la fa, altrimenti non potremmo dire una parola sui politici, sui ministri, sui governanti. Questo piacerebbe a qualcuno, ma a me no e, credo, nemmeno a Luciano. E forse neppure a te.
Scritto da: gcanc | 08/06/2010 a 13:11
Vorrei davvero vedere quanti statali, che ovviamente pagano le tasse perche' in definitiva costretti e che percepiscono uno stipendio per (in molti casi) scaldar la sedia (stipendio che grava sulle spalle di tutta la comunita'), pagherebbero fino all'ultimo centesimo le tasse dovuta per un'attivita'indipendente in cui rischiano in proprio o la salute o i propri soldi.
Scritto da: Paolo | 08/06/2010 a 14:04
Uh, Luciano, di nuovo!
Questa tua antipatia verso Rossi...non perde occasione per saltar fuori:-)
Quoto P@ola, e sottoscrivo i suoi interventi.
La tua mi sembra una (rancorosa) questione personale e non oggettiva: è ovvio che se un campione di motociclismo cade in prova e si frattura QUESTA sia una notizia da titoloni. Se poi evade di nuovo se lo inculino pure, che c'entra il Rossi campione con il Rossi cittadino? Sono due piani diversi, che non ha senso mescolare, nè condizionare l'uno all'altro. Il motociclismo è un circo, Rossi è uno dei migliori gladiatori apparsi sulla scena. Mi sembra che su altri temi - ad esempio sulla musica o sulla letteratura - tu non stia mai lì a raccontarci le disavventure fiscali o morali dei tuoi miti: perchè separi i piani. Perchè è giusto non confonderli. E quindi, controlla questa tua avversione verso Rossi: sarà pure spontanea, ma non ti fa onore:-)
Scritto da: luposelvatico | 08/06/2010 a 14:10
Lupo: io non ho "miti" ma persone (musicisti, scrittori, registi, artisti, disegnatori eccetera) che stimo e di cui ammiro e amo le opere. Per alcuni di loro (non tutti) ho anche affetto e simpatia.
Scritto da: luciano / idefix | 08/06/2010 a 15:07
ha ragione luciano. chi non la pensa come lui non lo capisco proprio...
Scritto da: Giordano | 08/06/2010 a 16:28
Comunque sia, questa discussione una cosa la sta dimostrando in modo chiaro e tondo. Contrariamente alle dicerie di qualcuno, il blog di Idefix non è riassumibile con "Luciano scrive lo spartito e i seguaci lo cantano in coro"
Scritto da: luciano / idefix | 08/06/2010 a 17:01
Non rigirare la frittata, tanto l'è tutta belle bruciata ...(ci vorrebbero le h giuste dei tos"h"ani)
Scritto da: P@ola | 08/06/2010 a 17:33
Non rigiro nessuna frittata.
Anzi, rincaro la dose con la battutaccia del sito satirico di Spinoza:
"Panico sulla pista del Mugello. Valentino Rossi aveva capito Fattura Esposta"
Scritto da: luciano / idefix | 08/06/2010 a 20:58
Eh eh eh...ma i tuoi non-miti li ammiri per quel che fanno come scrittori-musicisti-registi-artisti o esigi che dal punto di vista umano e morale siano "coerenti" con i tuoi valori?
La letteratura e la musica, ad esempio, sono piene zeppe di esseri umanamente stronzi che hanno prodotto cose meravigliose: e noi apprezziamo quelle, mica dobbiamo per forza fare la radiografia morale all'autore di ogni opera prima di apprezzarla!
Anzi, personalmente sono uno di quelli che non vuole assolutamente sapere nulla degli autori che hanno scritto libri che gli sono piaciuti, perchè le due cose non richiedono un legame. Così è anche per Rossi: il suo modo di guidare è arte, meraviglia, genio, follia.Il resto è gossip (o reato, ma a quello mica devo pensarci io, c'è la magistratura o il fisco).
Scritto da: luposelvatico | 09/06/2010 a 10:11
Esigo, almeno entro certi limiti.
Soprattutto per gli autori dei "nostri tempi". Perchè è evidente che non posso nemmeno applicare i criteri odierni agli uomini e donne di secoli o millenni fa.
E allora non frequento le opere di autori come (faccio tre esempi) lo stupratore di minorenni Polansky, l'antisemita Celine o il David Bowie che flirtava con il nazismo.
Faccio ancora un esempio: se emergesse che Neil Young (il MIO Neil Young) è un adultero seriale e tradisce la sua Pegi (gran donna) mi dispiacerebbe per lei e la mia stima per lui calerebbe, ma continuerei ad ascoltarlo. Anzi (per certi versi) questo (sgradevole) aspetto privato costituirebbe un'ulteriore chiave di lettura per la sua musica.
Ma se invece un'inchiesta del NYT rivelasse che finanzia il Ku Klux Klan o AlQada od organizzazioni pedofile, smetterei di ascoltarlo e questo disgusto andrebbe a ritroso corrodendo come una devastante ruggine (rust never sleeps è il titolo di un suo belissimo disco) tutto il mio quarantennale rapporto con lui.
Scritto da: luciano / idefix | 09/06/2010 a 10:33
Il che mi sembra strano: se ascolti Harvest ti piace e basta, mica il tuo piacere può essere condizionato dalle eventuali abitudini sessuali di Young...
E l'antisemitismo di Celine come può impedirti di ammirare lo strepitoso, profondo, doloroso viaggio nell'uomo che è "Viaggio al termine della notte"?
Vabbè, ovviamente ognuno è libero di filtrare nel modo più soggettivo le proprie emozioni:-)
Scritto da: luposelvatico | 09/06/2010 a 12:29
E poi, che fatica, amico mio; leggi, ascolti, accumuli emozioni per una vita, e contemporaneamente devi seguire con attenzione le vite degli autori per poter sottoporre costantemente a "revisionismo etico" le tue emozioni nel tempo...è un lavoraccio!!:-))
Scritto da: luposelvatico | 09/06/2010 a 12:32
Sono d'accordo: la vita affettiva è un lavorone incessante (che dà grandissime soddisfazioni).
E per me arte e vita, politica e privato, etica e politica sono (oltre un certo limite) iscindibili.
Comunque non è che seguo con attenzione le vite di tutti i musicisti registi scrittori pittori artisti che mi piacciono: ci mancherebbe. Non ne ho nè il tempo nè la voglia. Semplicemente: se apprendo qualcosa di macroscopico (come nel caso di Polansky), queste informazioni non mi scorrono via come innocua pioggia sulla plastica.
Altro esempio: leggevo con ammirazione i racconti e i romanzi di Dan Simmons, ottimo autore di horror e fantascienza. Ho visto che da due anni ha becerissime posizioni razziste, antifemministe e omofobe: non lo leggo più.
Scritto da: luciano / idefix | 09/06/2010 a 12:41
ma davvero david bowie flirtava col nazismo?! ne sei proprio sicuro?! cercherò dei riscontri a questa informazione...
Scritto da: Giordano | 10/06/2010 a 15:49
A metà ani Settanta, Bowie si vestiva con divise nazistoidi, era fissato con le SS e altra paccottiglia del genere rivista in salsa british, frequentava gli ambienti dell'occulto e della magia nera (una delle passioni paganissime di Hitler) e faceva interviste orripilanti.
Tipo:
"Hitler era uno stratega militare terribile ma il suo obbiettivo generale era molto buono....Credo che la Gran Bretagna possa trarre vantaggio da un capo fascista. Dopo tutto il fascismo è il vero nazionalismo"
Scritto da: luciano / idefix | 10/06/2010 a 16:18