I Soprano

Stasera, io e Tatjana abbiamo cominciato a guardare I Soprano in dvd.
Ci pare eccellente.

Comments

[Scritto da: Marco D]

Il primo episodio in particolare è un capolavoro assoluto.
Lo scrittore si chiama David Chase, al secolo Davide di Cesare: i suoi erano di Avellino. In un paese diverso dagli USA(uno a caso), chi scrive storie così verrebbe accusato di fare cattiva pubblicità al paese tramite la mafia.

[Scritto da: zauberei]

I Soprano sono un gran lavoro, alta cultura - dal mio punto di vista, segnalo che la parte psicoanalitica - benchè molto romanzata - ha delle esattezze e delle precisioni che mi commuovono. I sogno sono perfetti e chi ha collaborato alla sceneggiatura l'ha fatto con competenza.

[Scritto da: luciano / idefix]

Il nostro primo impatto con il "mondo Soprano" è stato positivissimo, anche se con sfumature: entusiasta io, più diffidente Tatjana.

[Scritto da: Alessandra]

Non mi sono mai veramente appassionata alla serie, anche se ne ho visti alcuni espisodi. In generale apprezzo lo sceneggiatore, ma credo che I Soprano rappresentino una commistione culturale di due mondi, molto diversi per certi aspetti, mal riuscita.
A ben guardare (e per chi mastica un po' di cultura americana come me), I Soprano sono la perfetta rappresentazione dell'evoluzione della mafia negli Stati Uniti, ma di certi aspetti culturali di fondo che dovrebbero esserci non ne trovo traccia.
Condivido la diffidenza di Tatjana.

[Scritto da: Eeka]

Sì sono molto ben fatti i Sopranos, ma io i film di mafia e mafiosi non li digerisco proprio

[Scritto da: Tic-talkischeap]

Immensi.
E hai visto CHI è, Silvio Dante?

tic

[Scritto da: luciano / idefix]

Miami.

[Scritto da: marco]

Mi raccomando: in inglese!
Dieci volte meglio.

[Scritto da: supermambanana]

se vuoi suggerimenti per la prossima, consiglierei "The Wire"

[Scritto da: luciano / idefix]

Marco: putroppo con l'aiutino dei sottotitoli.
Supermambana: prendiamo nota.

[Scritto da: Giordano]

non dovrei parlare di quello che non conosco, ad ogni modo ormai difficilmente riesco ad appassionarmi ai telefilm (che mi sembrano al più una discreta copia di film discreti)...
ricordo che law & order mi prese molto ma poi mi stufò...

[Scritto da: luciano / idefix]

I telefilm riusciti hanno un enorme vantaggio rispetto ai film: tanto tempo per poter sviluppare a fondo personaggi e storie, approfondendo caratteri e situazioni.
Cosa che un film di novanta/cento minuti NON può fare.

[Scritto da: coccoina]

Non c’è spietatezza ma solo pragmatico realismo, e i personaggi sembrano obbedire ad un destino da tragedia greca: quasi ne indovini le mosse nel quadruccio della macchina da presa e le luci che li illuminano o li lasciano scuri e le cadenze che hanno sempre una maschera a dire una emozione: una cultura vera dove il denaro come in una banca è un dio e l’uomo non fa altro che somigliare - coraggioso forse inconsciamente - alla sua reale natura e senza storie e la sua ira e le regole e i tabù e le usanze e i riti e i sacerdoti.

Meraviglioso distinguere l’ira di ognuno che sempre e anche stupida inesorabile si fa nascere e si esaurisce in atto di violenza ogni volta coerente fino all’eccesso, sempre che esplode all’improvviso e poi quasi banale si risolve in atto quotidiano e solito.

Stupendi i tic vicini alla caricatura talvolta dei personaggi e che te li fanno vedere reali e quasi con i loro odori e umori addosso.

La psicologa Io e il suo pericoloso toro una madame Bovary all’incontrario.

Alle 19 lun/ven su iris un episodio che non manco mai aspettando che accada di nuovo cosa già prima ho già visto, e i figli di Tony che ricordo ormai grandi e adesso adolescenti; e quanto volentieri mi sono rivisto quell’episodio di quando in un freddo bosco del Jersey il grottesco elegante tenero di mamma e il giovane cugino pare uccidano goffi un loro pari russo che misterioso scompare e buona notte: una crudele non crudele farsa e dove sembra che chi è da uccidere sempre se lo guadagni o sia costretto a guadagnarselo.

Un saluto.

[Scritto da: zauberei]

Ce ne è tantissimi di telefilm riusciti.
Io ce ne ho un carretto da consigliare:)
Mo aspetta che ne parlo con Mister C e poi ti dico:)

[Scritto da: Alessandra]

Zau, mettiti in fila. Ci sto prima io! ;-D
Scherzo! Fai la tua lista, che mi sa che sarà molto simile alla mia.

[Scritto da: luciano / idefix]

Finora, a me (tutto sommato neofita dei telefilm) sono piaciuti molto moltissimo: Cold Case, Millennium, NYPD, Shield, due italiani (il vecchio Segno del comando e il pupiavatiano Voci notturne), Twin Peaks, Boris, alcuni X-Files, Six feet under e questi Soprano.

[Scritto da: gcanc]

L'ultima puntata dell'ultima serie di Six Feet Under l'ho conservata.

[Scritto da: luciano / idefix]

Ti seppellisco sei piedi sottoterra se me la racconti.

[Scritto da: Alessandra]

Giulio! Six feet under?! Mi piace da matti!
Vabbè vi dico quelle che piacciono a me: la serie appena citata, CSI (tutte, ma Las Vegas la trovo migliore delle altre), NYPD, Cold Case, Millennium, Bones, e tra le più datate Attenti a quei due e Arsenio Lupin. Sono sicura che mi sfugge qualcosa in questo momento... Ritornerò appena avrò ricordato
:-D

[Scritto da: gcanc]

Luciano, prova ad immaginare una serie di telefilm che si svolge in un'impresa di onoranze funebri. Secondo te come può finire alla quinta serie? :-)

[Scritto da: gcanc]

Dài, scherzo, è molto più poetico e immaginifico di così.

[Scritto da: coccoina]

A parte il non comune surreale ‘Six Feet Under’ atteso tardi e goduto, nessuno ha mai mangiucchiato gustando un po’ del very English e Contea e delizia ‘Midsomer Murders’ [Ispettore Barnaby] girato all’inglese e le sue luci e la ‘macchina’ che sembra monti le sequenze da sola e dove il particolare è meraviglia; all’inglese e senza esagerare, appunto?

[Scritto da: luciano / idefix]

Io mi sono avvicinato abbastanza di recente ai telefilm.
Ero bloccato dai pregiudizi dovuti allo stile generalmente sciatto e (appunto) piattamente televisivo di un tempo. Poi (grazie alle insistenze di mia moglie) ho cominciato a guardarne qualcuno e ho visto che il genere non si era "evoluto" ma proprio rivoluzionato. Cose come I Soprano, Lost o Shield non hanno nulla a che fare con gli stilemi tivù di una volta.
Perciò: mea culpa.