Oggi Paolo Flores D'Arcais scrive sul Fatto quotidiano un articolo che avrei voluto scrivere io.
Eccolo:
Chi lancerà nei prossimi giorni a reti unificate un solenne e accorato anatema contro i ladri della Casta? Avete sbagliato. Sarà Silvio Berlusconi. Non sganasciatevi, non è una battuta, è la nuova tattica annunciata dal Caimano medesimo attraverso una velina (nel senso originale del termine: verità ufficiosa di regime).
Il Capo ha infatti minacciato che d’ora in poi non coprirà più i cortigiani che rubano: grazie a lui “hanno avuto soldi e onori”, e se l’avidità li acceca li licenzierà in tronco e con ignominia. Come fa un Padrone, del resto, col maggiordomo che ruba le posate d’oro.
Con questa scelta tattica, l’aspirante Duce ha in realtà aperto la campagna elettorale. Cavalcare lo schifo che monta nel Paese contro la grassazione permanente ed esponenziale delle cricche (che – alla lettera – si arricchiscono sul sangue: di lavoratori non pagati, che per disperazione si suicidano), e anzi di questo schifo farsi l’unico paladino.
Infatti, Lui si è fatto straricco da sé (e la legge Mammì e altri decreti Craxi?), dunque non ha bisogno di rubare, gli elettori lo sanno e per questo si fidano, addirittura felici di farsi sudditi, purché Lui butti a mare qualche scherano preso con troppe dita nella marmellata, e ormai impresentabile.
È una tecnica vecchia come la prepotenza e la manipolazione dei dispotismi. I servi della gleba in Russia per secoli hanno continuato a maledire i boiardi come causa delle proprie disgrazie, e a venerare invece come loro difensore (e anzi “piccolo padre”) il capo di quei boiardi, lo zar autocrate. Che ogni tanto ne faceva fuori qualcuno, prendendo i classici due piccioni: accrescere il proprio potere rispetto ai feudatari e la propria popolarità presso il popolino.
Non disdegnò la stessa tecnica Mussolini, “si parva licet”, con i gerarchi. Erano loro i colpevoli delle cose storte, lo tenevano all’oscuro e lo consigliavano male, per stupidità o per tradimento. L’Uomo della Provvidenza, invece, lavorava per il bene di tutti fino a notte fonda.
Insomma, la storia ci dimostra che per far credere l’incredibile – nel caso di Berlusconi, che il nemico giurato della Cricca dei papponi che sta spolpando l’Italia è lo stesso Caimano della Cricca – basta poco: il monopolio della comunicazione. Di cui l’aspirante Egocrate è lussuosamente e orwellianamente provvisto.
Per diventarne dotato TOTALMENTE vuol fare approvare entro giugno la legge che toglie ai magistrati la possibilità di scoprire i papponi di regime, e manda in galera i giornalisti che racconteranno ancora qualcosa. Un tassello di fascismo vero e proprio. Chi non lo impedirà sarà peggio che servo: complice.
Fra poco mezza Italia potrebbe essere convinta che è lui, lui solo, il cavaliere immune da macchie e da processi, che combatte la corruzione qui da noi. Uso il condizionale "potrebbe", perché la natura del personaggio spunta sempre fuori e certe menzogne gli riescono male. Così come non riesce a trovare tra le sue maschere quella della indignazione o della gravità davanti a eventi che le richiedono, ma sa solo mostrarsi o corrucciato-rabbioso, livido, o ridente (sempre meno) come un rivenditore della Folletto, così non sa pronunciare le sue frasi da severo censore dei corrotti, senza aggiungere
che però "basta con questo gettare fango", basta insomma con la pubblica denuncia dei giornali, con il protagonismo dei PM e dei giudici, con le intercettazioni e via dicendo. La corruzione va combattuta, certo: ma il mezzo più efficace è non parlarne più. Metterla sotto il tappeto, come l'immondizia di Napoli.
Scritto da: anna s. | 15/05/2010 a 16:22
E potremo cantare tutti quanti in coro: meno male che Silvio "no limits" c'è.
(Che bello!)
Scritto da: carloesse | 15/05/2010 a 17:55
Qualche giorno fa, i cortigiani di regime hanno sostenuto che era riuscito a salvare l'euro. Nel frattempo, il giorno prima, domenica 9 maggio, due quotidiani obiettivi e imparziali, ossia Libero e il Giornale, sparavano in prima pagina anatemi contro Prodi reo di averci rifilato la patacca dell'euro. Come dire, c'è sempre pronta una spiegazione a tuto quello che succede e anche al suo contrario quando si tratta dell'Unto.
Scritto da: paolo2 | 15/05/2010 a 19:47
Rutto e il contrario di rutto.
Scritto da: luciano / idefix | 15/05/2010 a 22:55
Ormai ho finito le parole per definire questo Governo.
Scritto da: Jubal | 16/05/2010 a 00:18
L'avrei voluto scrivere anch'io un articolo così.
E sono daccordo con Jubal, anch'io ho esaurito le parole.
Scritto da: Alessandra | 16/05/2010 a 12:25
Tutto ha un limite o no.. Very nice :)
Scritto da: lucianoidefix.typepad.com | 19/05/2011 a 05:29