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Lettura quotidiana della Bibbia

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16/05/2010

Commenti

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Ma strumentali a cosa?
Tradotto dal politichese, il termine "strumentale" dovrebbe significare che la gente protesta inutilmente contro il "governo del fare (i cazzi propri)".
Tagliare i fondi per il tempo pieno a scuola vuol dire costringere le famiglie a fare altri salti mortali (come se non ne facessero già abbastanza)e cercarsi modi alternativi per affidare i figli in mani sicure, a chiedere permessi o addirittura il part-time a lavoro per poter stare con i figli al pomeriggio (quindi entrate econimiche inferiori), a cercare affannosamente persone preparate che possano aiutare i figli nello studio (perché le attività pomeridiane nelle scuole prevedono approfondimenti scolastici) affinché non vengano su più ignoranti della misistra "Beata Ignoranaza".
Tagliare il tempo pieno a scuola vuol dire spezzare le gambe alle famiglie, annichilirle ancora di più.

Ogni giorno di più, cresce il mio disgusto verso questi politicanti.
Che almeno avessero il coraggio di dire la verità:
"noi vogliamo ridurre la scuola pubblica a una schifezza dove vanno i figli dei poveracci. Per un motivo molto semplice: così i figli dei ricchi andranno nelle scuole private, in gran parte dei preti, a cui daremo più soldi e che saranno scuole sempre migliori. Invece voi, piezz'emmerda, resterete ignoranti perchè a noi potenti ci sta bene così: meno sapete e più vi controlliamo. Perchè noi vogliamo servi e non cittadini. E' chiaro 'sto fatto?"

Già la scuola pubblica funziona a fatica. Con questo sistema, i genitori dovranno per forza ricorrere alle scuole private.
Le scuole pubbliche diventeranno il ghetto degli immigrati.

Senza dire che prevarrà un insegnamento ideologicamente caratterizzato: le scuole private sono in molta parte dei preti. Magari col tempo spunteranno anche quelle organizzate dai musulmani. Addio concezione laica e plurale dell'insegnamento.

Io non ho la possibilita' di verificare i dati. Pero', se come leggo, e' vero che l'anno prossimo ci sara' un numero maggiore di classi a tempo pieno, ha ovviamente ragione il ministro a parlare di proteste strumentali. Avere 100 classi in piu' non significa che in alcuni casi le classi non saranno piu' a tempo pieno e in altri (un numero maggiore) si introdurra' il tempo pieno. Certo i genitori colpiti hanno ogni motivo di protestare. Ma chi cavalca, come il tuo post, la loro protesta per dire "Dal prossimo anno, nelle scuole elementari il "tempo pieno" (la possibilità di andare a scuola anche nel pomeriggio) verrà tagliato di brutto" fa polemica strumentale. Cioe' una un dato parziale, nascondendo lo scenario completo, come strumento per fare polemica. Sempre che i dati forniti dal ministero siano esatti, cosa che appunto non sono in grado di verificare

Un paese che se ne stracatafotte della scuola (pubblica) come il nostro è un paese alla frutta. Un paese senza futuro. Ridurre (di fatto, poche balle, lo si riduce: nella scuola di mio figlio 3 sezioni che erano a tempo pieno diventeranno, dalla prima dell'anno prossimo, a "modulo", creando non pochi problemi ai genitori che lavorano).
Strumentale un par de cojoni, quindi! Oppure, come dice Luciano, strumentale per loro, strumentale a far crescere le masse nell'ignoranza per una supina acquiescenza al potere. Ma tanto c'è il GF, la pupa e il secchione, l'Isola dei famosi...Quella è l'istruzione del futuro.
Prendersela con la gelmini comunque è fatica sprecata. E' come accusare di stupro il pisello di un eunuco. La gelmini di fatto non esiste. Forse è un avatar, forse neanche quello: è il fantoccio di un ventriloquo, oppure un'ombra cinese.

Giorgio, nell'articolo che ho letto io i dati sono chiari e sono presi dal ministero.
Su una cosa posso essere daccordo: il suddetto ministero mette in atto, spesso e volentieri, riforme sconclusionate e casinare. Quindi c'è da dubitare su quanto dice la stessa Maria Stella Cadente Gelmini. Ha dimostrato lei stessa, in più di un'occasione, che parla di cose che non conosce nemmeno.

Giorgio: a parte che 'sta parola "strumentale" mi ha strarotto i coglioni. La mia era una polemica chiara e aperta contro la decisione di tagliare il tempo pieno e in difesa dei genitori e dei bambini che saranno in difficoltà. Che cazzo c'entra lo "strumentale"?
Mi scuso per le parolacce ma sono stufo.
ALCUNI DATI DI FONTE Provveditorati o assessorati.
Milano: 150 classi prime diventeranno a tempo normale e dunque quasi 3 mila bambini saranno esclusi dal tempo pieno.
Torino: 82 prime a tempo pieno in meno.
Roma: in varie scuole (come la Principe di Piemonte e la Leonardo da Vinci) le classi a tempo pieno passeranno da sei a quattro, in totale circa un centinaio in meno.
Firenze: resteranno fuori dal tempo pieno circa 600 bambini.
Sassari: meno dieci classi.
Trapani: da trenta passeranno a tre.
Il problema è che, dopo il boom di prime classi a tempo pieno di quest'anno, le famiglie si aspettavano che il servizio si stabilizzasse. Ma non sarà così.
Perchè?
Perchè dopo i tagli alla scuola pubblica dell'anno passato ne arrivano altri.
Questo è un governo che va cacciato via il prima possibile.

Del discorso di Tedeschi non ho capito una mazza: quale sarebbe il discorso completo tenuto nascosto? Poi se, come lui stesso dice "Certo i genitori colpiti hanno ogni motivo di protestare", come fa poi a dire che chi pone in evidenza il dato (pure se "parziale") (?), lo fa per fare polemica (strumentale quindi)?
Caro Giorgio, ma che vi bevete la sera ad Abu-Dabi?

Allora quello che dice Luciano credo sia preso da un articolo di Repubblica o quantomeno Luciano dice le stesse cose. Cioe' prendono 6 province(Torino-Milano-Firenze-Roma-Sassari-Trapani) dove avverra' un abbassamento del numero di classi a tempo pieno. Poiche' il ministero dice che a livello nazionale vi sara' un numero maggiore di classi a tempo pieno, significa, secondo la mia interpretazione, che nel resto del paese ci sara' un aumento che non solo compensera' la diminuzione nelle suddette provincie, ma che appunto garantira' un servizio migliore ai genitori. Non a tutti ma in media.
Almeno io ho capito questo leggendo 2/3 articoli. Le ragioni per le quali il numero scende a Torino e non a Bari non le so.
Ma, riassumendo, ho letto che in totale le classi a tempo pieno aumenteranno. Nel caso delle 6 provincie citate da Luciano e da Repubblica invece diminuiranno. Io invito solo a riflettere un momento prima di sparare a zero sul governo

Carloesse, rilevare i dati i 6 provincie su 110 e trarre conclusioni mi pare un dato parziale. Un giornale serio avrebbe messo una lista delle provincie piu' penalizzate, una lista di quelle piu' favorite, e un dato complessivo. Non la spazzatura con cui repubblica cerca di arginare la spazzatura del giornale e di libero. Cosi' siamo tutti sommersi da carta straccia.

Giorgio, per accontentarti, riporterò i dati ufficiali. Dammi solo il tempo di metterli insieme.
Però, prima vorrei farti una domanda: dove credi che li abbiano presi i dati quelli di Repubblica e altri giornali? Da Topolino o il Corriere dei Piccoli?

Giorgio: così, a lume di naso, abbassare le classi a Torino, Milano, Roma, Firenze, e (se è vero)alzarlo a Cuneo o a Frosinone, numericamente parlando, non mi parrebbe la stessa cosa.
Io comunque parlo per Roma, del mio quartire, della scuola di mio figlio. Cose che conosco. E qui sarà una tragedia (già si sa). "Strumentale" dirlo?
O a parlare del crescente disagio delle persone si commette reato di lesa maestà?
Ma il bello è che lo dici tu che "i genitori hanno diritto di protestare". Forse però in silenzio.

La migliore questa capra scema l'ha detta l'altro giorno, quando è tornata a lavorare dopo il parto facendo la predica a quelle donne (delle fannullone,evidentemente) che invece non tornano a lavorare immediatamente dopo il parto.

Magari certe non se lo possono permettere, cretinetti di una figlia di papà democristiano: non ci hai pensato?
Anzi, meglio: magari TU te lo puoi permettere, cosa dici? Eh?


Alessandra: te lo dico perchè ci sto in mezzo.
Se le donne hanno un lavoro certo, con un contratto solido li fano i salti mortali, in specie se il contratto è ben retribuito. Se no la risultante per molte sarà semplicemente che rimarranno a casa.
Lavorare - semplicemente potrebbe essere un costo anzichè un guadagno.

Zau, io mi riferisco a coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato. Le insegnanti, per esempio. Le dipendenti statali in genere. O quelle che hanno un "contratto solido" come dici tu. Le casalinghe per scelta non avranno alcun problema se non ritrovarsi i figli più ignoranti perché verrà sottratto loro un sostanziale numero di ore di studio a scuola.
I salti mortali di cui parlo (per le donne che lavorano) sono: 1 -trovare una scuola privata che ti tenga il pupo fino al pomeriggio inoltrato.
2-in alternativa alla scuola privata, che il più delle volte ti salassa, trovare un parente magnanimo che si prende la responsabilità di badare al pupo.
3-chiedere il part-time fino a quando il pupo non arriva almeno alle scuole medie.
4-restare a casa a fare la mamma e la moglie (che potrebbe pure andare bene, se non fosse che un marito può essere pure un operaio in odore di licenziamento o cassa integrazione, un impiegato nelle medesime condizioni dell'operaio, un precario cronico e via dicendo).
E se poi vogliamo prendere anche in considerazione che una mamma può anche essere sola perché separata, vedova, mamma single per scelta, che fine fa il figlio senza tempo pieno, o la mamma senza un lavoro perché costretta a stare a casa? E ci vogliamo mettere anche le coppie gay con figli i cui diritti non sono nemmeno riconosciuti? Vabbè, questi ultimi, purtroppo, dobbiamo infilarli nella categoria "genitori single", perché tali sono per la "grande repubblica italiana delle banane".
Vedi Zau, io tante differenze tra donne e donne (con contratto e senza)non le farei, perché normalmente, in questa italietta allo sfascio, sono loro (siamo noi) a fare più salti mortali doppi, tripli, avvitati e carpiati.
Lavorare, per una donna, è un costo quando si vede costretta a bruciare il suo stipendio in scuole private e babysitter. Ma se non può fare altrimenti?

Giorgio: certo che avevo attinto (riscrivendolo) dal pezzo di Repubblica.
E i tagli avvengono (intanto) a Roma, Torino, Firenze, Milano, che non sono quattro cittadine ma quattrod elle più importanti città italiane. Ma anche se fossero quattro cittadine di provincia, i genitori di quelle quattro cittaducole avrebbero tutto il diritto di protestare. O no?

Alessandra scusa ma che sei scema:)?
Non perchè io non sia d'accordo. Ma perchè mi pareva ovvio che io sia d'accordo!
Forse non mi sono spiegata bene. SENZA IL TEMPO PIENO SI STA NELLA MERDA CON UN CONTRATTO PRECARIO.Ancora di più che con gli altri, che armeno il lavoro non te lo tolgono. Senza tempo pieno il lavoro instabile e pagato poco diventa un lusso: se il lavoro diventa un lusso vuol dire che il tenore di vita si abbassa drasticamente. Per non parlare che a casa cor pupo si danno le craniante contro i muri.
Capisco che ho scritto in maniera criptica ma pure te me dovresti conosce un pochetto eh.

Zau carissima, tu ce devi avè pazienza co na vecchietta de 41 anni! Ahò! :-D
Na vecchietta incazzatissima per giunta! (una giornata pessima oggi, scusami).
A dire il vero, rileggendo il tuo commento, davvero non avevo capito che fossi daccordo con me. Più che criptica, forse sei stata breve :-) Eh, lo so, io non ho il dono della sintesi, che invidio ad altri.
Vabbè, 'nsomma, ce semo capite.
P.S.: non sarebbe stata una tragedia se non fossimo state della stessa opinione, in ogni caso. (e pure su questo siamo daccordo ;-) )

Il punto è semplicissimo: questo governo si dimostra per l'ennesima volta un governo classista, che fa gli interessi dei più ricchi a scapito dei più poveri.
Sono rozzo? Non me ne importa: a volte i rozzi c'azzeccano.


''le craniate contro i muri'' per stare a casa con il pupo? Quand'anche fosse (e cio' indicherebbe che il pupo forse era meglio non farlo) a chi altro spetterebbe? Il diritto primario, quello di fronte al quale tutti gli altri dovrebbero lasciare il passo, non e' forse quello del pupo di avere accanto la mamma?

Paolo: o anche avere accanto il papà.
Perchè non è mica inciso nelle Tavole della Legge che dei piccoli debbano occuparsi solo le donne.

a me sta molto antipatico chi si mette su una cattedra e giudica se il pupo era meglio non farlo.
di diritti primari il piccolo ne ha talmente tanti che elencarli tutti diventa complicato.
certo avere a fianco i genitori, e qui ovviamente va misurata la qualità e non la quantità del tempo.
ma anche poter avere a fianco gli altri bambini, gli educatori istituzionali, e poi vivere in un posto dove questi diritti siano considerati primari anche dalle leggi scritte e dalla filosofia che determina la spesa pubblica, e quindi la presenza delle istituzioni.
è diritto primario del pupo non avere una madre badante che sia delegata solo a smoccolarlo.

Certo anche i papa' ma che i ruoli non siano esattamente interscambiabili e' scritto proprio nelle tavole della legge naturale. Spero che non vorrai negare che la presenza costante e vicina della mamma, specialmente nella prima fase di vita sia piu' necessaria di ogni altra cosa. Che poi un neonato possa comunque sopravvivere, nel mondo di oggi, in ogni caso, nutrito con latte artificiale e non necessariamente da madre o padre e' un altro discorso. Cio' che e' necessario secondo la nostra natura primordiale rimane oggi cio' che e' meglio anche se non piu' necessario.

Marco, se si parla di diritto primario non puo' che essere uno:quello che viene al primo posto. Gli altri, pur importanti, importantissimi, sono comunque secondari.

paolo, prendo atto che primario viene prima di secondario.
ma, se non vuoi continuare a far finta di non capire, intendevo dire che i diritti di un bimbo che nasce sono tutti primari, se vuoi dirò imprescindibili, incluso quello di avere il culo pulito, ma sopratutto quello di non avere una mamma perennemente incazzata, perchè relegata al ruolo di badante.
ti ricordo che siamo nel 2010 e non nel 1380.
quando ricordavo il diritto di vivere in una società che sia impostata per riconoscere realmente i diritti dei pupi, intendevo che la mamma, manager o precaria, abbia comunque il diritto di poter stare col pupo i mesi necessari dopo la nascita, senza perdere nessuno dei suoi diritti, e possa pure avere va disposizione le strutture per farsi aiutare.
per farti un esempio, in francia, dove le cose, da questo punto di vista, vanno meglio che in italia, la percentuale di donne che lavora è superiore, ma lo è anche la percentuale delle donne che pur lavorando hanno bambini.

''perennemente incazzata perche' relegata al ruolo di badante'' ?? Come fa una madre a considerarsi una badante quando bada a suo figlio? Sentirsi tale e contemporaneamente mamma penso sia alquanto in contraddizione.

ho capito tutto: la donna partorisce, preferibilmente con dolore, poi sta in casa e tira su i figli. nel frattempo può anche farmi da mangiare, stirarmi gli abiti, e lucidare i pavimenti.
io, che sono l'uomo e porto i pantaloni, porto a casa i soldi, preferibilmente non dovrei essere disturbato, e nel caso mi capitasse un'avventura fuori casa, perchè no?
solo una cosa, paolo.
adesso proverò a spiegarlo a julieta. se non lo capisce, mi dai una mano tu?

Si, una donna può dare "craniate nel muro" se è costretta a stare a casa a fare solo da madre e moglie. Nel 2010 è così, Paolo. E menomale, aggiungerei.
La donna ha tutto i diritto di essere madre e lavoratrice al tempo stesso, esattamente come l'uomo.
I bisogni primari di un bimbo includono quello di avere due genitori attivi e presenti, con ruoli interscambiabili quando necessario. Un padre deve essere capace di abbracciare, coccolare, consolare un bimbo al pari di una madre. E deve essere capace di cambiare pannolini, dar da mangiare, riconoscere un pianto di dolore da un pianto di fame o stanchezza. Un padre sottrae volentieri un po' di tempo a se stesso da dedicare al figlio, esattamente come la madre.
E il mio discorso si limita a nuclei familiari composti da un uomo ed una donna. Ma potrei dire le stesse cose anche per le coppie gay. I ruoli sono interscambiabili. Devono esserlo, a mio avviso.

Paolo - prima di essere reazionario reggi le forche caudine dell'informazione, e dello sguardo sulle persone che hai intorno. E prima di azzardarti a pontificare sui miei diritti e desideri sciacquati la bocca che ce l'hai sporca di e arroganza. Con la quale beninteso, sarai giustamente ripagato. Ma come ti permetti.
Scusate l'esordio.
Ora - è incredibile come si tenda ad assolutizzare una forma di allevamento recente e circoscritta a un certo occidente - lo fanno naturalmente le persone più disinformate. Perchè di fatto l'accudimento è tanto più funzionale quanto più è condiviso, a prescidenre dal genere. Questo di fatto si traduce in numeri: dove c'è accudimento condiviso si fanno più figli rispetto a dove l'accudimento è nucleare. Il tradizionale Sud Italia quest'anno (dati istat) ha avuto una natalità più bassa del Nord perchè le donne a Sud sono più sole e deprivate di asili nido e supporti alla famiglia. Le culture non europee continuano a fare molti figli perchè i figli sono a gestione comunitaria. Donne che allattano figli di altre - per dire. Uomini delegati a fare la balia. Una letta all'antropologia già degli anni 50 non guasterebbe.
In psicologia si hanno informazioni coerenti. Non vuol dire che la madre è messa in secondo piano - io stessa non ho voluto mettere mio figlio all'asilo prima che facesse almeno un anno e mezzo - ma un rapporto totalizzante con la madre e non inframezzato di altri rapporti - con i pari, con altre figure parentali, e prima di tutto con il padre - è più vulnerabile alla psicopatologia di altri. La madre deve essere come dire, un oggetto separato e percepirsi come oggetto separato: avere attività proprie affetti propri e interessi propri. Se non ce l'ha è segno di una psicopatologia già presente. Ce li ha sempre avuti naturalmente, ma non lo si è mai voluto riconoscere. Quando questi spazi sono completamente erosi ella si - da di matto. E anche questo lo ha sempre fatto e non le è stato mai riconosciuto.

Secondo me finche' nessuno mi spiega come mai i tagli avvengono solo a Roma, Torino, Firenze, Milano non si puo' dire nulla sull'operato del governo. Personalmente credo che molti insegnanti di ruolo abbiano accettato il trasferimento il primo anno e poi abbiano richiesto di tornare a casa. Ma e' solo un' ipotesi. Se cosi' fosse forse avrebbero dovuto rivedere le regole dei trasferimenti e ci sarebbe stata una guerra civile...

Giorgio,mi permetto di darti un piccolo suggerimento: visto che hai tempo per venir qui a darci il tuo contributo, perchè non spendi qualche minuto in più per navigare il sito di qualche provveditorato agli studi, che so, Torino, per esempio (la tua città, se non ricordo male). Oppure naviga il sito del ministero dell'istruzione, può darsi che lì ci siano le notizie che cerchi.
Questa storia dei giornali bugiardi mi sta un po' scocciando. Non è che l'articolo è stato scritto su un giornaletto di gossip, messo tra la foto di un tronista e quella di noemi letizia che dichiara che sente il suo "papi" tutte le settimane (notizia per di più vera, puoi trovare il video dell'intervista che ha rilasciato ad una tv locale, ripresa dai quotidiani nazionali).

"Quand'anche fosse (e cio' indicherebbe che il pupo forse era meglio non farlo) a chi altro spetterebbe?". Questa mi era sfuggita, poi ho letto la risposta di Zau. Beh, Paolo, te la meriti proprio.
Non hai alcun diritto di pontificare e giudicare.

Zau, solidarietà a parte, concordo con te su tutta la linea. Un minimo di studi di psicologia li ho fatti anch'io (nulla di paragonabile ai tuoi e alla tua professione, ovviamente)e da quello che so un rapporto viscerale e unico tra madre e figlio non è considerato un bene, né per la madre, né per il figlio. Ma tu l'hai spiegato molto meglio di me.

Marco, non hai risposto alla mia domanda.
Alessandra, nessuno contesta il fatto che anche il padre deve essere presente e dare il contributo quanto piu' puo'nell'allevare i figli ma cio' non significa che i ruoli siano interscambiabili se parliamo di uomo e donna; invece in una copia gay che volesse malauguratamente giocare a fare mamma e papa' stai certa che l'aspetto femminile che si manifestera' piu' nell'uno che nell'altro dara' adito a comportamenti , non solo sessuali, che porteranno ad imitare quelli di una donna anche nel suo ruolo di mamma.
Zauberei, innanzi tutto nessuno ha parlato dei tuoi diritti, avevo semplicemente posto la domanda :''come puo' una mamma sentirsi badante quando bada a suo figlio?''
Perche' salti su tanto? Qualche coda di paglia? O ti sei semplicemente imbevuta talmente il cervello di cio' che hai letto da non saper piu' ragionare con la tua testa? Sul fatto che al sud si siano fatti recentemente meno figli che al nord e' dovuto molto probabilmente a meri motivi di carattere economico in quanto il metro di ogni cosa sta sempre piu' diventando il soldo. Se vogliamo infine considerare altri contesti ed altre culture in cui si fanno piu' figli le ragioni non sono esattamente quelle di cui tu parli e la gestione comunitaria implica dei ruoli tra uomo e donna ben precisi e distinti in cui le psicopatologie cui accenni sono molto meno frequenti di quelle che possiamo certficare nella societa' schizoide del mondo occidentale moderno.
L'arroganza ,mia cara, ma anche l'ingenuita', e' di chi pensa di saper tutto per aver studiato una materia in cui c'e' spessissimo discordanza di vedute, che spesso manca di basi scientifiche che non si fonda se non su teorie di studiosi che qualche volta a distanza di anni ammettono di aver detto grosse cazzate e che dimostra la sua aridita' cercando di spiegare e ridurre ogni aspetto umano alla sua sola componente psicologica. Sei imbevuta di ideologia sclerotizzata in una visione banalmente modernista del mondo e dell'umanita'ma orgogliosamente fiera di pensarti parte di una elite intellettuale. Brava, ad un anno e mezzo l'asilo nido sara' un buon sostituto ma che cavolo tu ti devi realizzare,come molte altre signore, per non andar di matto e quindi poni le priorita' che matureranno i propri frutti.

"nessuno contesta il fatto che anche il padre deve essere presente e dare il contributo quanto piu' puo'nell'allevare i figli ma cio' non significa che i ruoli siano interscambiabili se parliamo di uomo e donna; invece in una copia gay che volesse malauguratamente giocare a fare mamma e papa' stai certa che l'aspetto femminile che si manifestera' piu' nell'uno che nell'altro dara' adito a comportamenti , non solo sessuali, che porteranno ad imitare quelli di una donna anche nel suo ruolo di mamma."
Innanzitutto, Paolo, dimostra quanto sostieni, altrimenti lascia perdere. Quando avrai conosciuto figli di coppie omosessuali, potremo riparlarne. Dubito fortemente che tu ne consca qualcuno. Non parlo per convinzioni personali, ma per esperienza. Conosco diverse coppie omosessuali italiane ed americane che sono genitori migliori di tanti altri etero e i loro figli non hanno alcun problema, ne di carattere sessuale, nè comportamentale.
In ogni caso non è questo l'argomento di cui si discute. Siamo fuori tema.
Tu hai sottolineato una netta distinzione di ruoli tra madre e padre in cui il ruolo preponderante è quello di una madre, la quale, secondo la tua medievale visione, farebbe bene a dedicarsi esclusiavamente alla crescita dei figli e alla cura del focolare. Questo tuo discorso è scaturito dalle opinioni mie e di Zauberei circa i tagli al tempo pieno scolastico, tagli che danneggiano le famiglie in generale e le donne in particolare. Donne madri e lavoratrici. Donne che pagherebbero le peggiori conseguenze di questi tagli, perché in una società come la nostra, dove esistono ancora i Paoli medievali, è la donna che deve sacrificarsi per il bene della famiglia, mentre all'uomo spetta il compito unico di portare la pagnotta a casa, in nome di una divisione di ruoli che risale ai tempi dell'australopitecus.
Dunque, per ritrovare il filo conduttore del discorso e al post originale, l'attuale governo sta andando contro ogni forma di civiltà, di progresso, sta sottraendo risorse alle famiglie, alla cultura, alla scuola. La cosa peggiore è che a tagliare i fondi sia una donna, una ministra totalmente ignorante, che pur essendo diventata madre da poco, sta dimostrando di non avere a cuore né il bene del paese, né qello delle donne lavoratrici e men che meno della figlia che ha avuto. Probabilmente la ministra sta già pensando che sua figlia frequenterà scuole private.

La frase incriminata Paolo non era questa, ma quella sulle craniante. Riferita chiaramente a un mio commento - di donna che le craniate le da per la fatica che fa in assenza di aiuti esterni - e ne da poche giacchè le condivide con il marito - grazie a Dio - in qualche modo, alludeva all'affetto per mio figlio ed era molto sgradevole. Certo che ho la coda di paglia. Ce l'abbiamo tutte in questa fase della vita con i piccoli. E' il segno di un coinvolgimento. Non cambio idea.
Per il resto, non trovo la tua replica nè interessante, nè persuasiva, non mi dice niente che non sapessi, o che sia in grado di ribaltare in maniera forte le mie argomentazioni. Il dibattito in psicologia va avanti ma su certi temi ci sono oramai ampi margini di convergenza. Ma non vado oltre - sei una persona sgradevole, sessista e ignorante, ed eliciti comportamenti sgradevoli. Non credo che valga la pena - Se vuoi procedere con un insulto ulteriore - ti cedo volentieri il passo, non ho certo bisogno di avere l'ultima parola.

Il legame simbiotico che esiste tra feto e madre non si interrompe ipso facto con la nascita ma perdura, specialmente nel periodo dell'allattamento, anche se non si allatta, ed e' di fondamentale importanza per il neonato. Questo legame e' di natura primordiale e si differenzia totalmente dagli altri che si formeranno attraverso la frequentazione e l'amore di coloro che verranno a relazionarsi con il bambino, padre incluso. Per questo motivo i ruoli non possono essere considerati interscambiabili se non sotto il solo profilo relazionale.

giorgio,
ho provato a guardare senza diventare matto e ho verificato che i tagli ci sono anche a bologna, modena, ravenna e forlì.
e mi sono limitato a guardare attorno alla mia città.
ma poi, prova un po' a ragionare: il piano programmatico del 2008 (gelmini) prevedeva un taglio dell'organico di 130.000 posti nel personale della scuola. non so se effetivamente siano 130.000 quelli lasciati a casa, ma se il personale diminuisce, come fa il tempo pieno ad aumentare?
a meno che la gelmini non sia il mago o thelma...

Paolo, mi pare che tu abbia fatto la scoperta dell'acqua calda. E poi che c'entra il feto o il neonato? La parola neonato non l'ho mai usata nei miei commenti. Qui si parla di bambini in età scolare. Si parla di figli in generale. Il ruolo interscambiabile a cui mi riferisco è nella crescita di un figlio, laddove un padre può e deve sostituire la madre quando è necessario, ad esempio quando il padre ha più tempo a disposizione rispetto alla madre. Restiamo nel tema del post, per favore.
Il tempo pieno verrà tagliato alle scuole elementari. Fino a prova contraria, i bambini sono tali (biologicamente parlando)almeno fino all'età puberale. A meno di una psicopatologia grave da parte della madre, un bimbo di 6 anni non viene allattato. Dunque quello che scrivi non c'entra assolutamente coi tagli alla scuola e con il diritto delle donne ad avere un lavoro ed essere anche madri contemporaneamente. Quando uno Stato non è in grado di fornire servizi ed assistenza ai cittadini è uno Stato fallimentare e fallito. Quando uno stato toglie ai suoi cittadini la possibilità di crescita, specialmente culturale, è una dittatura senza mezzi termini.
La questione centrale è questa. Feti, neonati e relazioni madre-figlio attengono ad altri argomenti.

Paolo, io con le femministe mi piglio sempre a cornate (se non mi addormento prima mentre parlano) ma quando leggo interventi come i tuoi mi vien voglia di cambiare sesso e scendere in piazza a gridare "le streghe son tornate".

Paolo, qui ci sono un paio di articoli che potrebbero ampliare un po' i tuoi orizzonti.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/05/19/news/l_asilo_nido_e_un_secondo_mutuo_un_mese_pu_costare_anche_760_euro-4194442/?ref=HREC2-7

http://www.repubblica.it/scuola/2010/05/19/news/finanziamenti_ospedali-4187502/?ref=HREC2-7

Ale, ammiro il tuo ottimisimo

Grazie Offender, ma la mia era ironia, più che ottimismo. Sono sicura che mi hai capito. ;-)

Vedete quale è il problema? che per questi un feto (che non ha vita autonoma) e un bambino sono la stessa cosa... inutile ragionarci

non mi meraviglia l'ignoranza, tutti siamo per certi aspetti ignoranti in merito a qualche argomento, mi stupisce invece la totale incapacita' di ''leggere'' nel libro aperto della vita certi principi fondamentali nonche' evidenti per chi (al di la' di una cultura, nel senso di istruzione, che puo' o non puo' avere) abbia ancora un minimo di capacita' di discernimento.
Siete tutti talmente imbevuti di ideologia e tendenze del momento che non riuscite a formulare un pensiero autonomo e ripetete i soliti ritornelli della cultura laico progressista senza un minimo di valutazione critica. Davvero e' uno spreco di tempo scambiare opinioni con voi. Siccome e' abbastanza logico che pensiate la stessa cosa su coloro che hanno una visione quasi diametralmente opposta alla vostra ritengo , e nel farlo sono certo di farvi e di farmi un favore, essere la cosa migliore non intervenire piu' in questo blog.
Cordiali saluti a tutti.

Paolo: non ho mica capito quale sia il mio "solito ritornello della cultura laico-progressista ripetuto senza un minimo di valutazione critica".

Troppo facile accusare le persone di ignoranza quando non si è capaci di controbattere. Salire su un piedistallo ed additare avendo i paraocchi e non avendo argomenti è da stupidi.

Senti chi parla, Paolo. Invece ripetere come un mantra i luoghi comuni della coltura più retriva e bigotta sarebbe un esercizio critico?

Scusate se sono troppo diretto, ma non avete capito che è tutta una scusa per tagliare in maniera strumentale (questa volta sì) i costi? La Gelmini è il fantoccio che ci mette la faccia, non è niente, come Alfano e tanti altri ministri fantoccio!
Tutto quello che ci raccontano è falso falsissimo, è solo la "pezza a colore" per far star buoni gli italiani davanti alla televisione.

ps. lo so che lo sapevate, ma diciamolo!

Mi sono chiesta.
Ma come mai Luciano che è tanto ammodo ci ha un blog che è na sentina de reazionari? E' un fatto curioso e sono tutti simili questi reazionari tuoi.
Mi sa che li attira quella silloge di cose bibliche - bellissima per altro, non la togliere - ma mi sa che ecco li fuorvia.

Zauberei, i reazionari sono utili a ravvivare la discussione :-)

P.S.: Sul cambiare sesso scherzavo, eh... ;-)

Zau: secondo me, i reazionari li attira il clima che c'è nel blog. Che (anche grazie a persone come te e a vari altri amici e amiche) sarà pure un clima fazioso e polemico ma nel complesso è civile. Nel senso che si può discutere tra esseri senzienti in grado di articolare un discorso e una replica, una tesi e un'antitesi, usando pure il comngiiujngito (ahò!! Manco a fallo apposta me so' scivolati li diti sulla tastiera....)
Insomma, bene o male c'è spazio per tutti (basta vedere la lunghissima discussione di un mesetto fa sul papa, la pedofilia, la fede: dibattito acceso e toni aspri ma complessivamente spazio per tutti).
Penso che sia per questo che persone dalle idee molte diverse dalle mie tornano: c'è sempre una sedia, un bicchiere, un piatto di minestra, una fetta di pagnotta e qualcuno/a pronto/a ad ascoltare e a replicare.

Luciano guarda che però il tuo è un fenomeno insolito - senza nulla togliere a te e agli altri commentateurs oltre che me stessa medesima eh, sono tanti i blog dove si discute civilmente. Ma la maggioranza delle persone che usa la rete ha delle cose in comune - la rete in genere è spostata a sinistra - no. Io ci ho la sensazione che vengheno tutti qui:)
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offender dipende. Alle volte mi sa di no. Alle volte è un gioco delle parti piuttosto penoso. Io oramai me ne tiro fuori con un certo anticipo quando vedo che l'andazzo decolla velocemente verso il faccia da cipolla faccia da zucchina faccia da patata etc. Tanto non ci cavo niente di buono.

Dici, Zau?
Forse allora dipende da un altro fatto.
Io sono convintissimo che l'identità di ognuno di noi non sia monolitica. Ma al contrario sia composta da tantissime sub-identità (un po' come il Parlamento di una democrazia rappresentativa è formato da tanti partiti e partitini).
E allora (forse) in questo blog, è evidente la molteplicità delle mie sub-identità. E ognuno può trovare un interlocutore in qualcuna di esse: il cattolico reazionario nel Luciano-valdese, il rockettaro nel Luciano-rock, il lettore nel Luciano-bulemicolettore, l'antiberlusconiano nel Luciano-di sinistra, chi vuol polemizzare nel Luciano a cui girano, chi vuol ridere nel Luciano-scemotto, chi segue il calcio nel Luciano-granata e così avanti.

Ci hai er disturbo dee personalità multiple PPPP
Però questo mi fa pensare invece, che de religiosi progressisti ce ne devono essere pochinissimi, e un giorno o l'altro te fanno capo daa chiesa valdese.

1) Lo so che lo sai, però lo dico lo stesso:
la chiesa valdese è (per quanto possa aver senso definir così una chiesa) "progressista".
2) Personalità multipla no, ma identità molteplice sì, certo. Io provo orrore paura diffidenza verso chi ha UN SOLO interesse, UNA SOLA idea, UN SOLO princìpio, UN SOLO affetto, UN SOLO centro di gravità, UN SOLO baricentro emotivo e ideologico, UN SOLO riferimento, UN SOLO gusto, UN SOLO gruppo di appartenenza.
Al che tu o altri mi obietterete prontamente: "e allora come la metti col fatto che credi in UN SOLO DIO?"
Potrei risponderti così:
"intanto questo Dio si presenta sotto forma di trinità, e cioè di relazione d'amore. Poi il Sua Libro è la Bibbia, cioè una biblioteca di decine e decine di libri diversi, alcuni dei quali in rovente dibattito tra loro. E la stessa frammentazione delle chiese cristiane (cattolica, ortodosse, protestanti storiche, neo-evangeliche, eccetera) sta a testimoniare che non può e non deve esistere un'UNICA AUTORITARIA gerarchia, bensì una multiforme vitalità del popolo dei credenti. E ti direi pure che il messaggio biblico-evangelico dimostra che su questa terra e in questa vita il conflitto (tra i poteri, tra la coscienza e il potere, tra interessi diversi, anche al nostro stesso interno) è non solo inevitabile ma giusto e benefico. Cercando di avere come bussola l'amore, la giustizia, l'uguaglianza, la libertà, la Verità, la bellezza, la gioia.

Quoto Luciano sulla differenza tra personalità multiple e identità molteplice (o meglio direi complessa)

Mi fa molto piacere avere il voto di Offender.

Sono uan ragazza, giovane e quindi senza figli, ma frequentando la scuola so cosa vorrà dire questo cambiamento!!!!Io ho frequentato la statale, e oltre a dover pagare ingenti tasse per frequentarla non offre alcun tipo di servizio, da un anno frequento la scuole della regione senza pagare alcuna tassa, sono seguita dai professori, giovani e all'avanguardia, altro che sessantenni che insegnano ancora alle statali!!!!E il risultato e che la mia media si è raddoppiata, dal 4, all'8!!!!Perchè questa egoista della Gelmini non chiede di fare un piccolo taglio alla sua paga anzichè ai fondi per la scuola!!!!Così è ovvio che i ragazzi e le ragazze italiani rimarranno tra i più ignoranti, non si hanno i fondi per studiare!!!!Ed'è solo colpa dei politici(in parte anche dei ragazzi che non studiano), che fanno tagli ai fondi qua e là, aumentando però le loro paghe!!!!Non è giusto!!!!

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