"È solo l’inaudita debolezza storica della nostra politica, nelle sue classi dirigenti e nella sua capacità di prospettiva, che ha consegnato a un partito votato da 2.750.000 cittadini (molti dei quali chiedono solo di non vedere i propri soldi inghiottiti da una spesa pubblica sempre più improduttiva) il timone dell’agenda politica e di governo dell’intero paese. Gli altri venti milioni e passa di italiani che non hanno votato Lega si trovano di fatto ostaggio di un’organizzazione straordinariamente coesa e lucida nelle sue intenzioni che non trova alcun argine né a destra né a sinistra dello schieramento politico. In un paese normale, quale l’Italia continua a non essere, le ambizioni della Lega sarebbero state sepolte dal senso di responsabilità di alleati e avversari e le legittime istanze dei suoi elettori avrebbero trovato risposta nell’azione di governo delle altre forze politiche. Non è successo ieri e temiamo che non succederà neanche domani, persino alla vigilia della storica ricorrenza del 150° anniversario dell’unità nazionale"
Carlo Calenda e Andrea Romano
sul sito della fondazione Italia Futura
Luciano, quella che presumibilmente è una porchetta, a primo acchito sembra qualcos'altro :-D
Sarà che abbiamo ampiamente discusso di gabinetti sporchi, ma non ho potuto fare a meno di notare la somiglianza...
Scritto da: Alessandra | 04/05/2010 a 10:13
Non l'avevo notato.
Sinceramente.
Scritto da: luciano / idefix | 04/05/2010 a 11:50
I 2,7 milioni di voti della lega non vanno confrontati con i 20 milioni di chi vota altro. Ma con i voti nelle provincie (pre altro molto produttive) del nord Italia dove il loro consenso e' ben maggiore. Per questo mi pare ovvio che l'agenda politica Italiana debba tenerne conto. Certo la lega e' un partito populista pieno di somari (e di ex-comunisti tra l'altro!) ma il commento di Carlo Calenda e Andrea Romano mi pare davvero miope... isolare la lega? bene diamole ancora piu' consenso e rendiamola ancora piu' estremista e volgare, coem se non bastasse gia' il modo in cui si pone oggi !
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 04/05/2010 a 12:24
Giorgio, mi pare di capire che Calenda e Romano volessero dire che né l'attuale governo, né quelli precedenti e men che meno l'attuale sedicente opposizione abbiano fornito ai cittadini dell'Italia intera, non solo del nord e nord-est, delle soluzioni reali e concrete ai problemi del paese, né che abbiano saputo rispondere alle richieste di quella parte del paese che si è lasciata incantare dalla politica populista, becera, aggressiva, volgare e razzista della Lega.
In altre parole, se maggioranza ed opposizione, attuale e passata, avessero saputo fare una buona politica in favore del paese, invece di andare a rubare tutto il possibile e l'immaginabile mettendo l'Italia in ginocchio, oggi non saremmo ostaggi di una minoranza che all'interno del governo fa il suo porco comodo, esattamente come lo fanno gli altri.
Scritto da: Alessandra | 04/05/2010 a 13:00
Alessandra,
dovresti scrivere tu per Italia Futura, chiara e senza mezzi termini... tuttavia l'articolo critica l'aver consegnato l'agenda politica ad un partito di 2,7 milioni di voti, non fa una critica per aver consegnato 2,7 milioni di voti ad un partito di asini- asini ma purtroppo scaltri.
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 04/05/2010 a 13:12
Giorgio: sarò tardo di comprendonio ma mi sfugge la differenza.
Scritto da: luciano / idefix | 04/05/2010 a 13:20
Be' non e' difficile: il PD raccoglie piu' voti e nessuno nemmeno legge quello che dice... se i 2,7 milioni di voti fanno parte di un'alleanza di governo sono un pelo piu' pesanti...
L'articolo dice "In un paese normale ... le ambizioni della Lega sarebbero state sepolte dal senso di responsabilità di alleati e avversari "
quindi non parla di malgoverno bensi' critica i politici che non hanno isolato la lega ma hanno stratto con essa un alleanza di governo ...
Peraltro la lega non e' il peggiore dei prodotti del malgoverno ... cosi' ad occhio e croce mafia, camorra e 'ngrangheta mi paiono peggiori
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 04/05/2010 a 13:45
Nella gara al peggio dell'Italia attuale, Bossi & C si piazzano in zona merdaglia.
Scritto da: luciano / idefix | 04/05/2010 a 14:57
secondo me, la lega è tutt'altro che un partito di asini-asini.
anzi mi pare che gli asini siano quei 2,7 milioni che le danno il voto.
riuscire in periferia a fare la più feroce opposizione al governo romano dove per 9 anni su 16 sono stati dentro anche loro me parese quasi geniale.
la lega da berlusconi può avere tutto. non pare strano che non abbiano chiesto ministeri dove avrebbero potuto compromettersi coi loro elettori? tipo economia, sviluppo economico, scuola, o simili?
credo anche che molti dei voti della lega siano voti di berlusconi ma dati da elettori che ormai di berlusconi si vergognano.
asini due volte.
Scritto da: marcob | 04/05/2010 a 16:05
Giorgio, ti ringrazio.
In ogni caso, nemmeno io ho capito dov'è la differenza che poni al centro del tuo commento.
Tu dici: "L'articolo dice "In un paese normale ... le ambizioni della Lega sarebbero state sepolte dal senso di responsabilità di alleati e avversari "
quindi non parla di malgoverno bensi' critica i politici che non hanno isolato la lega ma hanno stratto con essa un alleanza di governo ...". Secondo me anche il non essere in grado di confrontarsi sulle soluzioni ai problemi del paese è malgoverno. Insomma Giorgio,credo che in qualsiasi modo si ponga la questione, non cambia il succo del discorso. La critica nell'articolo c'è, è più che evidente. Magari tu avresti usato altre parole, ti saresti espresso in un altro modo, ciò non toglie che quello che sostieni mi pare molto simile, se non uguale, a quello che sostengono gli autori dell'articolo.
Mi sbaglio? Tutto può essere.
Scritto da: Alessandra | 04/05/2010 a 20:50
Altra cosa: mafia, camorra e 'ndrangheta non credo siano un "prodotto" del malgoverno. Sono i politici ad associarsi alle varie mafie che esistono da due secoli abbondanti, a cominciare dalla mafia siciliana che, come tutti sappiamo, ha origini nel brigantaggio. Credo si possa dire che il peggior prodotto di questo malgoverno sia il concetto dell'impunibilità a tutto campo. Un'ulteriore conferma ce l'ha dato proprio oggi Scajola. Ma quella è solo la punta dell'iceberg.
Scritto da: Alessandra | 04/05/2010 a 21:00
Pero' il consenso che hanno la mafia, camorra e 'ndrangheta secondo lo sono si un prodotto del mal governo. O dell'assenza dello Stato, se preferisci - non solo polizia, ma soprattutto assistenza, servizi, aiuti - ... e senza consenso sarebbero molto ridimensionate
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 04/05/2010 a 21:33
In tutti i paesi ricchi esiste la criminalità organizzata. Il problema tutto italiano è un altro: da noi vi è un perverso e organico intreccio secolare e crescente tra queste organizzazioni e la politica. Una melma che (dopo aver inghiottito almeno tre regioni, aver divorato una significativa parte del reddito nazionale, aver insanguinato l'Italia e averne corroso la moralità) è ormai tracimata ai massimi livelli.
Come diceva l'economista Paolo Sylos Labini: "la tragedia italiana è che la criminalità organizzata è andata al governo"
Scritto da: luciano / idefix | 05/05/2010 a 08:35