Scrive Massimo Gramellini sulla Stampa:
Dopo aver strillato al complotto, alla truffa, al pericolo per la democrazia, Mercedes Bresso ha ritirato il ricorso contro la vittoria del suo rivale Roberto Cota nelle recenti elezioni del Piemonte.
In cambio la Lega si è limitata a togliere il veto alla conferma della signora nel prestigioso incarico di presidente del Comitato delle Regioni europee. "Ho accettato la mediazione raggiunta per consentire a uno svelenimento dei rapporti nell’ottica di un reciproco riconoscimento" ha spiegato Bresso in una neo-lingua dai significati oscuri, eppure fin troppo chiari.
Abbiamo smesso da tempo di credere che chi fa politica sia dotato di una spina dorsale più solida di quella di noi comuni mortali. Ci accontenteremmo che appagasse le sue ambizioni personali senza sovrapporle ai destini della democrazia. Una precauzione che dovrebbe valere soprattutto per coloro che chiedono il voto agli elettori di sinistra, ergendosi a paladini degli ultimi.
Mai visto Robin Hood mettersi d’accordo con lo sceriffo di Nottingham. Sarà anche vero che tutti hanno un prezzo, ma la presidenza di un comitato sembra un saldo di fine stagione. Una mancia, se paragonata per esempio alla liquidazione di Sant’Oro. La prossima volta che le toccherà di "consentire a uno svelenimento dei rapporti nell’ottica" suggeriremmo a Bresso di farsi assistere anche lei dal manager di Santoro e Paola Perego, Lucio Presta. Si tratterà di un "reciproco riconoscimento".
Questo (ed altri episodi attuali) dimostra che non bisogna mai mitizzare nessuno:-), e che c'è una gran differenza tra un buon governatore ed una persona coerente, e tra un bravo conduttore televisivo e una persona coerente...
Scritto da: luposelvatico | 21/05/2010 a 09:38
Sembra il mercato dei cavalli. Non sono così ingenua da pensare che i politici debbano essere dei cavalieri senza macchia e senza paura, alieni da ogni forma di compromesso, ma certi atteggiamenti rischiano di confermare le posizioni qualunquiste di coloro che pensano che la politica è tutto un magna magna e che non ci sono differenze sostanziali tra destra e sinistra.
Se davvero si vuole un rinnovamento della classe politica, la coerenza dovrebbe essere il requisito primo e la condizione irrinunciabile. Non è pensabile che sia credibile una classe dirigente che decide solo in base alla convenienza del momento.
Scritto da: Eeka | 21/05/2010 a 12:02
D'accordissimo con te.
Il compromesso è spesso (non sempre) una soluzione ragionevole e intelligente. Dobbiamo essere consapevoli che non è una parolaccia o un insulto.
Ma non deve nemmeno essere l'unico modo di stare al mondo.
Scritto da: luciano / ideffix | 21/05/2010 a 12:39
Più che altro fanno la differenza i fini per cui si raggiunge un compromesso
Scritto da: offender | 21/05/2010 a 13:47
A me i politici che restano a galla sempre e comunque, trovando in ogni caso una sistemazione personale...non è che piacciano tantissimo.
Scritto da: luciano / ideffix | 21/05/2010 a 14:05
Ecco appunto, in genere il compromesso tende alla perpetuazione del privilegio e delle rendite di posizione. In questo caso non vedo alcuna differenza tra l'attuale classe politica di destra e quella di sinistra. E questo è uno dei principali motivi di disaffezione dell'elettorato.
Scritto da: Eeka | 21/05/2010 a 15:16
Ieri sera Santoro ha detto la sua, i apertura della trasmissione Annozero, a proposito degli accordi tra lui e la Rai. Ha accusto molte persone, tra cui anche i giornalisti della carta stampata.
Gramellini non mi piace quando scrive di cose che non sa.
La polemica contro la Bresso può starci anche, ma io non so come siano andati i fatti realmente. Se quanto scrive Gramellini corrisponde a totale, integrale verità, allora concordo con lui. Ma se parla per sentito dire, è poco serio.
Non è l'unico che incappa in certi errori professionali.
Non mi metto a fare l'avvocato difensore di Santoro, però vi suggerisco di guardare questo: http://tv.repubblica.it/copertina/santoro-contro-tutti-spara-su-rai-giornali-e-partiti/47495?video
Scritto da: Alessandra | 21/05/2010 a 15:19
Chiedo scusa per la brevità del mio commento precedente. Può sembrare che non c'entri nulla col post di Luciano. In realtà ho cercato di spostare l'attenzione su quanto scrivono i giornalisti. A mio modesto parere le notizie vanno documentate sempre e comunque.
Ripeto: se quanto scrive Gramellini corrisponde a verità, allora la Bresso ha fatto la sua magra figura di misera politica che si accontanta dei saldi di stagione.
Scritto da: Alessandra | 21/05/2010 a 15:24
Gramellini, che scrive su La Stampa (di Torino)ed è torinese come la Bresso, immagino conosca bene la vicenda e non abbia alcuna difficoltà a documentarsi.
Scritto da: Dario Predonzan | 21/05/2010 a 22:07
Dario, non ho motivo di credere il contrario di quanto affermi. Ogni tanto capita anche a me di leggere Gramellini e il più delle volte non mi dispiace affatto ciò che scrive e come lo scrive. Mi infastidisce (e non poco) la definizione che dà Gramellini di Santoro, chiamandolo "Sant'Oro", con chiaro riferimento all'accordo che dovrebbe essere firmato dal giornalista e la Rai. Mi pare che Santoro abbia detto chiaramente quanto guadagna e non ha specificato, poiché ancora non lo sa nemmeno lui, quanto guadagnerà firmando un accordo di collaborazione. Dunque mi chiedo: da dove viene la definizione ironica di Gramellini? La sua mi suona più come pseudo-satira preventiva, condita con un pizzico (ma giusto un po' eh) d'invidia.
Scritto da: Alessandra | 21/05/2010 a 23:16
Io (se fossi stato Gramellini) non avrei mescolato i casi di Mercedes Bresso e Michele Santoro.
Ero anzi tentato (nel riprodurre il suo articoletto) di omettere la parte su Santoro, poi ho deciso di lasciarla perchè non mi pareva corretto tagliarla.
Scritto da: luciano / idefix | 22/05/2010 a 09:18
Il fatto è che vengono facilmente scambiati per Robin Hood persone che non gli somigliano per nulla.
Ora, non è che si vorrebbe che fossero dei Robin Hood i nostri politici o i conduttori televisivi: ci basterebbe che non volessero farsi passare per tali, quando invece ciò che sta loro a cuore è la carriera - e che non ci ammannissero pistolotti di venti minuti per spiegare che meriterebbero, a causa della loro bravura e della "schiena ritta", migliori guadagni e riconoscimenti.
Che un Mike Bongiorno o un calciatore si possa lamentare di non essere pagato abbastanza e faccia le sue scelte in base alle prospettive di carriera e di guadagno, mi pare legittimo (dato come funziona il mercato); ma che contemporaneamente voglia atteggiarsi a paladino dei grandi ideali mi sembra fuori luogo. È un po' come volere la botte piena e la moglie ubriaca, insomma.
Scritto da: anna s. | 22/05/2010 a 09:25
mi sembra che santoro abbia spiegato + che bene la sua posizione (per coloro che lo vogliano intendere). riassumendo ha detto che è stanco di sentirsi accerchiato ed essere imbrigliato a fare solo quel tipo di programma, e soprattutto è stanco di passare per un mezzo vandalo incivile che spaccia verità non vere (cioè uno che deve essere sopportato). poi ha aggiunto che se davvero c'è qualcuno in rai dalla sua parte si faccia avanti, altrimenti lui potrebbe andarsene altrove.
la polemica su quanto guadagna è assolutamente ridicola e gratuita, dato che praticamente lui percepisce la stessa cifra (congelata) che guadagnava prima che facesse causa alla rai, dato che a livello di mercato dovrebbe presumibilmente prendere anche di +, dato che se vespa prende quello che prende allora, signore e signori, capirete che "vale tutto"...
inoltre mi intriga il parallelo con robin hood. secondo i nostri politici robin hood era un vuorilegge patentato oppure un eroe che si batte a favore dei + deboli?
Scritto da: Giordano | 22/05/2010 a 09:55
Anna, non ritengo Santoro un novello robin hood e non è questo l'aspetto della discussione che a me interessa. In ogni caso, credo che tu debba riguardarti il video, perché non mi sembra che Santoro si sia scagliato contro Rai e giornali per questione economiche. Credo che tu abbia frainteso. Come dice Giordano, Santoro è stato chiarissimo.
Quello che a me interessa, invece, è il parallelo che fa Gramellini nel suo articolo tra la Bresso e Santoro e l'ironia che usa apostrofando quest'ultimo.
Dal mio punto di vista : 1 - il paragone è totalmente fuori luogo, poiché si parla di due personaggi che operano in ambiti completamente diversi; 2- Santoro ha detto chiaramente quanto guadagna e che non sa quanto guadagnerebbe con un eventuale accordo con la Rai. Se è il guadagno di Santoro a costituire la pietra dello scandalo per Gramellini, allora avrebbe dovuto fare un articolo a parte. Non trovo professionale il suo comportamento.
Poi, a prescindere da Gramellini, Annozero è una trasmissione unica nel suo genere attraverso la quale molte verità sui nostri politici e sul nostro paese sono venute fuori. Vista in questo modo, quel tipo di televisione è esattamente ciò che si definisce "servizio pubblico". Io pago un canone e voglio un servizio come quello. Vespa non ha mai detto quanto guadagna, ma più di un personaggio (incluso Santoro) hanno lasciato intendere che Vespa intasca un gruzzolo molto più consistente di quello di Santoro. Volendo fare un confronto tra le trasmissioni Annozero e Porta a Porta, non credo ci siano dubbi sulla qualità di gran lunga migliore di Annozero.
Scritto da: Alessandra | 22/05/2010 a 12:50
A grandi linee condivido i vostri ultimi commenti.
La questione "Bresso" e la questione "Santoro", Gramellini avrebbe fatto meglio a lasciarle separate, come di fatto erano.
Scritto da: luciano / idefix | 22/05/2010 a 18:13