Come nei film della tarda maturità di Clint Eastwood.
Un uomo a cui vorrei dar la mano guardandolo negli occhi.
Un uomo che non si firma perché lo sa bene: contro di lui si scatenerà “il lavorio di diffamazione attivato da chi ha la coda di paglia, quelle persone che mi onoreranno del loro disprezzo, le code di paglia da cui è onore essere disprezzati”.
E infatti sono andati subito in piazza, davanti alla scuola della cittadina di Adro (Brescia), brandendo cartelli e scandendo slogan.
“Mangiapane a tradimento”.
Ma cos'è successo ad Adro?
Due cose.
Prima i bambini e la giunta leghista, poi l'arrivo dell'anonimo lombardo.
Prima puntata:
alla mensa scolastica, alcuni bambini (i "mangiapane a tradimento") pranzavano anche se i loro genitori non ce la facevano a pagare la retta. Così, il sindaco, Oscar Lancini, e l’amministrazione comunale decisero lo stopo: quei bambini non dovevano mangiare più in mensa. Una decisione presa nell'entusiasmo di molti altri genitori che gridavano il loro consenso ai telegiornali locali e nazionali.
Finchè è arrivato lo scandalo...
E' giunto un uomo solo, di destra ma giusto. Un uomo che chiamerò Clint Eastwood.
Un uomo che ha cacciato fuori di tasca sua i soldi.
Ha mandato un bonifico bancario di 10.000 euro alle casse della mensa scolastica, saldando l'intero debito e impegnandosi a pagare tutto il costo della mensa per tutto l’anno scolastico.
Ma non ha ricevuto ringraziamenti: in cambio sono arrivati rabbia e fiumi di schiumosa cattiveria.
Anche il sindaco ha dichiarato: “Mi risulta ci siano cittadini inviperiti”.
Perchè Clint, l’uomo solo, normale e civile non si è limitato a pagare in silenzio: ha voluto parlare.
E lo ha fatto con una lettera.
Semplice e diretta come lui.
Eccone alcuni passaggi (l'integrale sul sito del Corriere):
“Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità…ho studiato molto, ho guadagnato soldi per vivere bene. Per questi motivi rilevo il debito dei genitori che non pagano la mensa scolastica“
"A scanso di equivoci non sono comunista, ho votato per Formigoni”.
“So perfettamente che tra le 40 famiglie che non pagano ci sono dei furbetti che ne approfittano ma di furbi ne conosco molti. Quelli che in un bel ristorante se la prendono con gli extra comunitari. Peccato che la loro Mercedes sia stata lavata da un albanese, il loro cibo cucinato da un egiziano e la loro mamma sia assistita da un’ucraina…”
“Purtroppo ho l’insana abitudine di leggere e so bene che i campi di concentramento nazista non sono nati dal nulla, prima ci sono stati anni di piccoli passi verso il baratro. In fondo chiedere di mettere una stalla gialla sui vestiti degli ebrei non era una cosa che faceva male”.
“Prima la taglia, poi il rifiuto del sostegno regionale, quindi la mensa…”.
“Dove sono i miei sacerdoti, sono pronti a barattare la difesa del crocefisso con qualche etto di razzismo? Se esponiamo un bel rosario nella nostra casa, poi possiamo fare quel che vogliamo? Dov’è il segretario del partito per cui ho votato e che si vuole chiamare partito dell’amore? Dove sono i leader della Lega, fanno come quelli che negli anni ‘70 chiamavano i brigatisti compagni che sbagliano? Dove sono i consiglieri e gli assessori di Adro e i miei compaesani che non si domandano dove, come e quanti soldi spende l’amministrazione per non trovare i soldi della mensa?”.
“Io sono per la legalità. Per tutti e per sempre. Per me quelli che non pagano sono tutti uguali, quando non pagano un pasto ma anche quando chiudono un’azienda senza pagare i fornitori o i dipendenti o le banche. Anche quando girano con i macchinoni e non pagano tutte le tasse…”.
Queste parole sono troppo vane. A mio parere ci sarebbero voluti nomi e cognomi.
Scritto da: P@ola | 14/04/2010 a 09:26
La lettera non l'ho sritta io. E comunque le sue parole non sono vane: pesano diecimila euro.
Scritto da: luciano / idefix | 14/04/2010 a 09:59
Questo signore è onesto, ha senso civico, ha ben chiaro cosa voglia dire solidarietà e ha il coraggio, avendone la possibilità economica, di dimostrarlo. Una rara avis nel panorama di oggi. Immagino che le persone che così acutamente descrive nella sua lettera lo deridano e lo considerino un matto eccentrico, spero che questo Clint Eastwood non si lasci intimidire
Scritto da: Eeka | 14/04/2010 a 10:20
Lo so bene che non l'hai scritta tu.
E' che così formulata non tocca realmente le coscienze di coloro che hanno le possibilità e non pagano la mensa.
Non so se le parole di una lettera così redatta
pesino effettivamente diecimila euro.
Chi non ha VOLUTO pagare non viene certo convinto a farlo da questa lettera: gli devi far mettere "fuori" la faccia ...
Scritto da: P@ola | 14/04/2010 a 11:09
Tutta la questione dimostra come in realtà, il pubblico non riesca più a farsi carico delle situazioni di indigenza.
Perché se le tasse non sono proprio bellissime come sosteneva qualcuno, almeno dovrebbero servire ad offrire servizi ed a ripianare certe disugualianze attraverso una redistribuzione. Un comune coscienzioso, in questa situazione, avrebbe potuto farsi carico del costo della mensa di una determinata fascia di reddito che non arrivasse ad un tot.
Dimostra questa storia l'imbarbarimento individualista che sta ormai penetrando la società.
Vorrei sapere dai signori che si sono inviperiti per il gesto caritatevole, se considerano anche gli Aquilani o i terremotati di Haiti dei mangiapane a tradimento o se, hanno mai mandato un sms solidale...
Sì perché il prossimo è più prossimo quanto più lontano. Paradosso dell'ipocrisia.
Scritto da: Jubal | 14/04/2010 a 11:23
Ma perché stiamo parlando tutti in corsivo?
Scritto da: offender | 14/04/2010 a 11:26
Non la penso come te, P@ola: credo sia un gesto che farà riflettere varie persone, si insinuerà in molte case per comparire a cena. Magari scacciato via con cenni di fastidio e parole di scherno, ma poi riemergerà come un acido pasto mal digerito.
Scritto da: luciano / idefix | 14/04/2010 a 11:28
Anch'io mi sono chiesto del corsivo.
Penso dipenda da un fatto:
il testo del post ha molte parole in corsivo e dunque la piattaforma di Typepad interpreta ciò come una mia volontà di avere questo post (e relativi commenti e pure i link nella colonna di destra) in corsivo.
Scritto da: luciano / idefix | 14/04/2010 a 11:31
Di cosa, mi chiedo, hanno paura le persone che sono andate in piazza a urlare "mangiapane a tradimento" ?
Scritto da: P@ola | 14/04/2010 a 11:44
È il solto sistema della guerra tra poveri: le amministrazioni comunali fanno figurare che il deficit di bilancio è dovuto alle troppe spese per i servizi sociali, che notoriamente non portano voti e non sono veicolo di propaganda, mentre spendono patrimoni per operazioni molto più visibili come feste di piazza, pranzi gratuiti, inaugurazioni fasulle, pose di prime, seconde, terze pietre e poi dicono che la colpa è dei non autoctoni, che rubano il lavoro e i fondi pubblici agli italiani. La gente ci crede e grida al ladro. Ho vasta esperienza in questo campo e, comunque, i risultati elettorali sono sotto gli occhi di tutti: chi ha causato tutto questo malessere è sempre premiato.
Scritto da: gcanc | 14/04/2010 a 11:58
Ragionissima, Gcanc.
Anche perchè il Clint di Adro ha svelato l'oggetto contabile del contendere, 10.000 euro, una cifra che per dar da mangiare ai bambini poveri viene considerata pazzesca e tale da far gridare al "tradimento!!!!" ma che viene allegramente elargita per stronzate di rappresentanza che danno lustro ai potenti e potentini.
Scritto da: luciano / idefix | 14/04/2010 a 12:48
A Monfalcone è successa una cosa simile: i bambini sono stati lasciati senza pranzo. Genitori inviperiti: non si tratta cos' i poveri piccini.
Era stato omesso che il Comune aveva inviato fior fior di comunicazioni ai genitori morosi, chiedendo di saldare il conto. Nessuno aveva risposto, seppure per dichiarare la sue difficoltà economiche.
Sapete quanto costa la mensa a Monfalcone? 4 euro al giorno, 120 euro al mese. E tutte le famiglie che hanno un reddito basso sono esenti.
Alcuni genitori sono poi venuti a protestare al giornale dicendo di aver pagato il giorno dell'ultimatum.
Ora io mi chiedo: non hai 120 euro al mese per il tuo figliolo (i tizi che erano venuti a protestare erano meglio vestiti di me)? Allora non lo fai andare a mensa. E se invece puoi, allora non paghi l'ultimo giorno utile dopo mesi di richiami.
Se sei in difficoltà, è giusto che ti dia un aiuto. Se sei un furbo, è giusto che tuo figli sconti la colpa dei genitore, perchè la colpa è SUA, non del Comune.
Il Clint Eastowood de' noartri per me ha dimostrato ancora una volta che essere furbo in Italia paga. Trovi sempre un confessionale, e se non lo trovi basdta urlare con disperazione "I bambini! Che qualcuno pensi ai bambini!!"
Scritto da: yodosky | 14/04/2010 a 15:51
Uh, giuro che il pezzo sui morosi della mensa l'avevo scritto senza fare tanti errori di ortografia. Chiedo venia.
Scritto da: yodosky | 14/04/2010 a 15:53
Ci sono casi e casi. Indubbiamente esistono i furbastri, quelli che pur avendo denaro a strasufficienza farebbero carte false pur di ottenere qualche esenzione ma anche chi proprio non ha.
E da quanto ho capito della situazione di Adro, lì erano stati colpiti soprattutto i poveracci.
Scritto da: luciano / idefix | 14/04/2010 a 19:00
Ho letto la lettera dell'anonimo benefattore integralmente. Una lettera semplice ma vera, dura verso l'ipocrisia delle belle parole che si producono senza sforzo e dei fatti inesistenti. C'è un punto importante che nella sintesi non è stato riportato. Il punto nel quale l'anonimo afferma: "Vedo attorno a me una preoccupante e crescente intolleranza verso chi ha di meno". E' vero. Nel nostro paese sembra che la colpa più grave sia quella di essere povero. Chissà, forse qualcuno, prima o poi, proporrà che l'essere povero sia perseguibile penalmente. Speriamo che questo gesto aiuti ad uscire da questa stupida ubriacatura collettiva.
P.S. Il mio nome coincide con quello di altri commentatori di cui, pur rispettandole, non condivido le opinioni.
Scritto da: paolo | 14/04/2010 a 21:53
Paolo: hai ragione tu. La lettera (che io trovo molto molto forte) andrebbe letta per intero e non in una sintesi che, inevitabilmente, ne taglia fuori pezzi importantissimi.
Scritto da: luciano / idefix | 14/04/2010 a 22:08
Credo che un errore sia stato commesso in primis dal sindaco di Adro: perché non ha fatto richiesta ai genitori, al momento dell'iscrizione dei bambini a scuola, del modello ISE (quello che ti dice quanto guadagni, per intenderci)? Sulla base di quello avrebbe avuto un ulteriore stumento di valutazione, invece di escludere dalla mensa i figli dei morosi e basta.
Il gesto dell'anonimo donatore è apprezzabile, ma non risolve la stupidità di un sindaco e la furbizia di chi non paga nonostante un alto reddito; anzi, semmai aggrava queste due condizioni, a mio parere. Il sindaco ha avuto il contentino e se strafregherà di nuovo, i furbi non paganti aumenteranno, nella speranza che ci sia un altro filantropo anonimo che paga per loro.
Scritto da: Alessandra | 14/04/2010 a 22:44
No. Il gesto di Clint non risolve nulla, se non (momentaneamente) la possibilità dei bambini poveri di mangiare pure loro assieme agli altri.
Non so esattamente quali fossero i criteri di reddito adottati dal comune di Adro e certamente il modello ISEE sarebbe stato un principio sensato (tiene conto della situazione patrimoniale complessiva del nucleo familiare: numero dei componenti, reddito, proprietà, depositi bancari, affitto eccetera).
Scritto da: luciano / idefix | 15/04/2010 a 08:19