Travolta dalle critiche, la catena di abbigliamento inglese Primark ha ritirato i bikini imbottiti accusati di incoraggiare la pedofilia.
Costumini per bambine di sette anni che costavano solo quattro sterline ed erano venduti in rosa con stelline oro oppure in nero a pois bianchi: facevano parte della collezione estiva Primark.
Se posso dire ciò che penso:
arresto immediato e multa milionaria (da devolvere all'Unicef) per i sarti che hanno ideato questi bikini,
arresto immediato e multa milionaria (da devolvere all'Unicef) ai responsabili del settore acquisti della Primark,
denuncia e periodico controllo dei servizi sociali per i genitori che hanno acquistato i bikini.
E' ora di finirla:
è criminale far gli ipocriti,
prendersela con i pedofili e i pederasti ma nello stesso tempo (per denaro, per demenza o per stupida ambizione genitoriale) agghindare le bambine da oggetti del desiderio.
Un solo piccolo esempio:
L'avete mai vista?
Ne aveva scritto una decina di anni fa Vittorio Zucconi su Repubblica.
Si chiamava Jon Benet e non era (come parrebbe dalla foto) una tredicenne.
Aveva solo sei anni e i genitori la facevano partecipare a numerosi concorsi di bellezza. Dove tutte le candidate vengono truccate e vestite come adulte e non si capisce (o si capisce troppo bene) a chi è veramente rivolto il concorso.
La triste storia di Jon finì quando un maniaco la violentò e la uccise in casa.
Fu sospettato il padre però, tanti anni dopo, l'assassino non è stato catturato.
Ma è evidente che il colpevole non fu solo l'uomo che la uccise.
Fai un salto alla pagina "etica"
:
http://www.primark.co.uk/Ethical
vi è da sorridere tra errori di photoshop e frasette prese a prestito dal antologie del marketing ...
Scritto da: P@ola | 14/04/2010 a 22:32
Beh ci sono anche diverse pubblicità oggi che ammiccano alla pedofilia.
Ne ricordo una di mobili mi pare, che usciva su riviste di arredamento, dove delle bambine di spalle andavano in un prato. Le bambine avevano sui sette anni, o nove al massimo apparentemente infantili, in camicia da notte, ma la camicia da notte di una era opportunamente sollevata sul sedere.
E' una cosa abbastanza grave, concordo
Scritto da: zauberei | 15/04/2010 a 09:47
Ed ai genitori di questi sventurati pargoli, togliere almeno la paternità/maternità? (badando bene che non finiscano in mano ad altri orchi con o senza tonaca...)
Scritto da: luposelvatico | 15/04/2010 a 10:40
Intendo: ai genitori acquirenti di 'ste cose.
Scritto da: luposelvatico | 15/04/2010 a 10:41
Eccomenò Lupo Selvatico !
Dimmi:
quante persone mature ed equilibrate conosci tu ?
e quanti, tra costoro, avrebbero il desiderio e la possibilità di adottare un bambino ?
Scritto da: P@ola | 15/04/2010 a 12:14
Su tale argomento consiglio a tutti un delizioso film di qualche anno fa: Little Miss Sunshine. Impossibile, tra le bambole di cartone in concorso, non affezionarsi alla protagonista, cicciottella e con gli occhiali fondi di bottiglia e la sua strampalata famiglia di perdenti.
Scritto da: yodosky | 16/04/2010 a 13:55
Little Miss Sunshine è un bellissimo film. Una famiglia strampalatissima ma che si vuole un bene dell'anima alla fine
Scritto da: Eeka | 16/04/2010 a 13:56
E' un film che io e Tatjana dobbiamo vedere: ce lo hanno già consigliato in tanti.
Scritto da: luciano / idefix | 16/04/2010 a 16:39
luciano, per cortesia
se puoi, togli la foto della bimba dal blog.
a me fa star male quando apro il tuo sito.
Scritto da: marcob | 17/04/2010 a 17:31
Eh sì, è un tantino shoccante, ma rende l'idea di un mondo dove le madri conciano le loro bimbe da troiette e se stesse (grandi vacche frustrate)da bimbe.
Scritto da: carloesse | 17/04/2010 a 17:39