"La mafia italiana risulterebbe essere la sesta al mondo, ma guarda caso è quella più conosciuta, perchè c'è stato un supporto promozionale che l'ha portata ad essere un elemento molto negativo di giudizio per il nostro paese. Ricordiamoci le otto serie della Piovra programmate dalle tv di 160 paesi nel mondo e tutta la letteratura in proposito, Gomorra e il resto"
Silvio Berlusconi
16 aprile 2010
devi ammettere che l'uomo ha un talento non comune
Scritto da: supermambanana | 16/04/2010 a 17:02
E' fuori di testa.
Scritto da: Jubal | 16/04/2010 a 19:15
lui ha talento e noi no
Scritto da: gy | 16/04/2010 a 20:35
Vignetta odierna di Ellekappa:
- "E' stato Saviano a far diventare famosa la mafia, dice il premier"
- "Modesto come al solito"
Scritto da: Alessandra | 16/04/2010 a 20:44
Chissà se nel mondo è più famoso Saviano o lo sono Martin Scorsese e Francis Ford Coppola? Uhmmmm....
Scritto da: gcanc | 16/04/2010 a 23:46
Io ritengo vi sia una curva di esperienza anche per la misurazione della conoscenza mondiale della Mafia, quindi
:
Saviano + Martin Scorsese + Francis Ford Coppola + ...e via di seguito
Scritto da: P@ola | 17/04/2010 a 06:57
l'analisi di berlusconi è corretta. la mafia costituisce un elemento negativo nel giudizio sull'italia.
solo che, non avendo ben chiaro il concetto di informazione e di giustizia, ritiene che la soluzione sia tacere il problema anzichè farlo conoscere e combatterlo realmente e non solo con la propaganda.
è poi la stessa storia del vaticano e degli abusi del clero. guai a chi ne parla.
Scritto da: marcob | 17/04/2010 a 08:20
Basterebbe leggersi un po' di storia italo-americana dalla fine dell'800 in poi per rendersi conto che il pregiudizio sugli italiani ha radici molto profonde, che precedono addirittura la mafia. Ma non possiamo certo pretendere che Berlusconi inviti gli italiani a leggere qualche libro, ha già i suoi giornali in edicola.
Scritto da: gcanc | 17/04/2010 a 09:10
Che il nostro conducator venga spacciato per gran maestro in comunicazione è la più grande panzana della storia. Ancora una volta dimostra di essere un campione del pensiero mediocre, forse tutt'al più capace di catalizzare intorno alla sua pochezza e alle falsità in esso contenute la diffusa meschinità di una grande massa di italiani (spacciata per maggioranza), pronta a credergli e a seguirlo.
Il suo spregio per la cultura è il vero spregio per l'italia e per gli italiani. Un mese fa la stampa canadese (testimone mio fratello, che vive lì da trent'anni - beato lui), parlava dell'italia solo per ridicolizzarla con due fatti: 1) il decreto "interpretativo" salva-liste; 2) il concerto vivaldiano del Pantheon interrotto a 5 minuti dalla fine perchè i guardiani dovevano chiudere (a proposito, che fine ha fatto la promessa inchiesta?).
Due facce della stessa medaglia.
Scritto da: carloesse | 17/04/2010 a 10:32