La sfida con la morte è cominciata alle 17 del pomeriggio. Per entrare in autostrada, il gruppetto ha divelto la recinzione che divide la scarpata dalla careggiata diretta verso Genova, nel rettilineo tra Bolzaneto e Rivarolo.
Sui videofonini dei ragazzotti, la polizia ha recuperato le immagini già pronte per essere scaricate su Youtube.
Era un gioco demente:
attraversare di corsa l'autostrada tra le auto in corsa e filmare l'impresa col videofonino.
Tredici ragazzetti, tra i 14 e i 16 anni, l'hanno fatto sull'A7 Milano-Genova, interrotti dalla Polizia stradale che li ha bloccati dopo una fuga nei boschi.
"Non abbiamo fatto niente di male" le parole degli imbecilli quando sono stati bloccati.
Ma il peggio sono alcuni sciagurati genitori che, invece di farsi un esame di coscienza e di prendere a calci in culo se stessi e la propria prole, hanno difeso i figli e accusato gli agenti di esagerare.
Ovviamente la cosa finira' al Tribunale dei minori.
Son quegli stessi genitori imbecilli che vanno a difendere i figli a scuola se un professore o una professoressa li richiama, o se mette loro un brutto voto, o se i geneticamente imbecilli figli fanno qualcosa tipo picchiare un coetaneo e riprendere tutto col videofonino di ultima generazione.
Io metterei in galera prima gli imbecilli adulti e poi le loro estensioni in forma di essere umano.
Scritto da: Alessandra | 28/03/2010 a 22:22
Talis pater, talis filius.
Scritto da: Eeka | 28/03/2010 a 22:29
Quello dell'imbecillità è un pozzo senza fondo.
Non si sa se è quella dei padri che ricade sui figli o quella dei figli a ricadere sui padri.
Un perverso loop di imbecillità incommensurbile.
Scritto da: carloesse | 28/03/2010 a 22:38
Ho appena visto il servizio di report sulla sicurezza stradale. Dati agghiaccianti e i giudici di pace che fanno a gara a favorire i furbi
Scritto da: Eeka | 28/03/2010 a 23:15
A Roma la giunta Alemanno ha preso (come testimonial contro il bullismo nelle scuole) il cantante Nino D'Angelo, condannato a sette mesi per aggressione.
Scritto da: luciano / idefix | 29/03/2010 a 09:48
Non ho capito, non mi è chiaro se
questi ragazzi hanno messo in pratica i principi e i valori e i comportamenti notati in casa e tra la parentela,
oppure se abbiano fatto quell'azione in opposizione ai controlli troppo stretti cui sono sottoposti in casa...
Scritto da: P@ola | 29/03/2010 a 11:58
Non credo di tratti di controlli troppo stretti, i genitori hanno giustificato il dissennato comportamento.
Scritto da: Eeka | 29/03/2010 a 12:41
Padri e figli sono prodotto del nostro tempo storico, prodotto degli ideali in declino, delle false e vane motivazioni della vita, della sfrenata materialità e dell'apparire a tutti i costi... chissà se sarebbero capaci di mettere in rischio la loro vita (figli e padri ) per proteggere, per esempio, la libertà di espressione!
Felice serata, Luciano.
Rino!
Scritto da: Rino | 29/03/2010 a 17:33
A me non interessa per quale motivo quei genitori e quei figli metterebbero a rischio la loro vita.
Non voglio che, incrociandoli mentre guido, con i loro comportamenti criminali mettano a rischio la mia.
Loro si possono ammazzare come vogliono, se sono così stupidi. E se i loro genitori non capiscono una cosa così semplice vuol dire che sono ancora più idioti dei loro figli
Scritto da: Eeka | 29/03/2010 a 20:51
A scuola, qualunque ragazzino sia beccato in fallo (mentre copia, suggerisce, tita carta con la cerbottana, chiacchiera ecc.), di fronte a un richiamo, ha sempre una sola risposta (anzi, domanda): "Ma cosa ho fatto?"
Molti non bluffano. semplicemente non si rendono conto che stanno trasgredendo una norma, qualunque essa sia.
Non parliamo di capacità di autocontrollo, perchè (salvo rare eccezioni) è sparito.
Poi, magari sono anche sensibili e carini...
Scritto da: ilva | 29/03/2010 a 21:51