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Lettura quotidiana della Bibbia

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09/03/2010

Commenti

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Non solo li chiama "errori", ma dice pure che sono "solo" 17 i casi accertati in ambito ecclesiastico in Austria, mentre in altri ambiti se ne contano centinaia. Il numero inferiore di REATI (perché questo sono, reati veri e propri) forse dovrebbe sminuire la gravità di quelli commessi dai prelati? Che cavolo di ragionamento è quello di Lombardi?
Ma ancora non hanno capito i signori del Vaticano che non è più tempo di nascondere o eludere certe atroci realtà che li vedono coinvolti?
Il ragionamento contorto e su cui si avvita Lombardo sembra assomigliare molto a quello che fa il secondo "pastore tedesco" fratello del primo: "anche io ho dato ceffoni a destra e a manca quando mi sentivo frustrato perché il coro non era perfetto. D'altra parte, da bambino li prendevo anch'io, e anche spesso". Io le ho prese e quindi darle mi pareva anche giusto. Che c'è di male?

Sono discorsi perversi che cercano di nascondere comportamenti perversi di persone pericolose. Molto (anche se non tutto) nasce dalla condizione del celibato imposto ai preti, dall'ostinato rifiuto cattolico di accogliere l'omosessualità come condizione "normale" e accettabile. Ricordando che nessuno di noi è legato per natura e a vita in un sesso e in un ruolo: ambivalenza sessuale, attività e passività sono iscritte nel corpo di ognuno/a di noi.
Ma di chiesa cattolica
e omosessualità, abbiamo già parlato più volte. Di recente qui:
http://lucianoidefix.typepad.com/nuovo_ringhio_di_idefix_l/2010/02/vescovi-contro-gay-e-omosessuali.html?cid=6a00e3981d8c1588330128776ab024970c

Boh! Forse per "errori" intendeva quelli dei prelati non direttamente coinvolti, che magari hanno preferito chiudere un occhio, "non sapere", quello che stavano combinando le "mele marce".
Anche se, col sacramento della confessione, è difficile che certe cose rimanessero nascoste...

Ma più che boh, direi bah!

Luciano, io credo che il 99% dei casi di perversione, o di semplice normalissima relazione tra un essere umano, che guarda caso è anche prete, e un'altra persona adulta e consensiente, sia essa donna o uomo, dipenda dalla questione del celibato. Forse anche il 100%.
Per non contare quei casi (tantissimi) in cui uomini e donne prendono i voti proprio per nascondere la propria omosessualità alle proprie famiglie e non solo. O casi in cui la pedofilia è già presente prima dei voti ed il bastardo di turno si rifugia nella chiesa, convinto di trovare copertura e protezione. E così è stato fino ad oggi, purtroppo.
Per ovvie ragioni di privacy non racconto qui cosa mi ha confidato più volte un mio caro amico che vive a Roma ed è omosessuale. Posso solo dire che il Vaticano e tutti i luoghi a questo connessi pullulano di persone senza equilibrio, senza identità,represse, spaventate e nei casi più estremi e peggiori, marcie e malate fin nel midollo. Non è una maggioranza, certo, ma non è nemmeno un'esigua minoranza.

"...tutti i luoghi a questo connessi pullulano di persone senza equilibrio, senza identità,represse, spaventate e nei casi più estremi e peggiori, marcie e malate fin nel midollo."
:
Infatti
Una persona SANA cerca di vivere una vita normale, in tutti i sensi.
E' chi ha paura della vita e delle relazioni umane che va a rinchiudersi, che fa voto di castità e oltre...
Le altre si rifugiano nella Religione, nell'Arte e altro.

Nella chiesa cattolica è intollerabile la disparità uomo/donna, la condizione di subalternità a cui sono costrette le donne: non possono fare il sacerdote, non possono amministrare i sacramenti, sono ridotte al ruolo di madre o di suora.

ops! che errore! volevo molestare il biondino e invece ho adescato il bruno!
marina, disgustata

L'ottimo padre Lombardi, così ferrato nelle statistiche sulla pedofilia in Austria (ma non era di quelle in Germania che si parlava? dove sono i dati su quel Paese? il principale di Lombardi ne saprà pur qualcosa, no?) dimentica un dato essenziale.
I 510 casi austriaci pedofilia "in altri ambienti" sono da rapportare ad un universo che coincide, più o meno, con la popolazione dell'Austria (oltre 8 milioni di persone), mentre
i 17 casi di pedofilia "riconducibili alla Chiesa" si rapportano all'universo di quanti frequentano le istituzioni cattoliche austriache. Quanti sono? Se non viene fornito questo dato, i numeri non significano nulla.
Senza dimenticare quello che scrive Massimo Gramellini sulla Stampa di oggi:

"L'asilo della morale.

La pedofilia non riguarda solo il clero, ma anche altri ambienti - dice il portavoce vaticano padre Lombardi - ed è bene occuparsi pure di questi. Certo, padre, è sempre bene occuparsi dell’universo mondo. Per esempio della regressione all’infanzia che induce uomini attempati a comportarsi come all’asilo, annegando le proprie responsabilità in quelle del prossimo. Lo fanno anche gli altri... Perché colpite solo me e non gli altri... È un complotto ordito dagli altri...
A mandare in paranoia certe persone non è la multa rifilata loro dal vigile, ma il fatto che non l’abbia estesa alla macchina accanto. Non l’otto in condotta del figlio, ma il nove dato al suo vicino di banco che è notoriamente più teppista. Appena un politico compie qualche malefatta, i giornali della sua parte cercano subito un pretesto per dimostrare che anche quelli della parte avversa rubano, trafficano, frequentano le escort esattamente come lui. E che gioia, che goduria, nel poter affermare che gli altri fanno schifo come noi, e che il vero scandalo non è che tutto sia uno schifo, ma che ne sia venuto a galla soltanto il pezzo che ci riguarda. Gesù diceva: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ma lo diceva per indurci a perdonare il prossimo, non a sollevare polveroni dentro i quali far scomparire le responsabilità individuali. Se persino il portavoce vaticano comincia a ragionare così, forse bisognerà ricordargli che chi si ritiene investito di un’autorità morale deve anzitutto meritarsela con i comportamenti. A prescindere da quel che combinano i famigerati Altri."


che schifo.

Fa bene Dario a citare il bel pezzo di Gramellini. E' davvero insopportabile l'atteggiamento delle gerarchie vaticane, lontano lontano dagli insegnamenti di Gesù Cristo, della chiesa delle origini e dei primi secoli.
Basti ricordarne una: nel primo millennio, nella chiesa d’Occidente, il celibato sacerdotale fu praticato solo da qualcuno (mentre nella chiesa d’Oriente lo fu solo dai vescovi, a partire da Giustiniano I, 527-565).
La svolta iniziò attorno al Mille: molti preti erano sposati oppure concubini (vivevano con una donna senza sposarla). Fu soprattutto papa Gregorio VII (1073-1085) a ristabilire con misure drastiche l’osservanza del celibato, dichiarando nulli tutti gli atti liturgici e le celebrazioni compiute dai preti sposati.
Insomma: non vi è nessunissima fondamento di fede che imponga il celibato sacerdotale. Ma sola una (relativamente recente) tradizione: metà della storia della chiesa è infatti priva di quest'obbligo.

Non solo, il primo papa, pietro, vero ispiratore del cattolicesimo insiema a paolo, era sposato !
Chissa' come ci si sente dopo 50 anni senza un rapporto sessuale... Nel mio piccolo, dopo 4 giorni a Riyadh, all'aeroporto di Dubai guardo le donne con piu' interesse ...

Giorgio, faccio una piccola osservazione al tuo commento (che pur condivido).
In se e per se, nel linguaggio della fede, "cattolico" significa universale, rivolto a tutta l'umanità. E solo abusivamente la chiesa romana vaticana si è impossessata della parola "cattolico" attribuendolo a se stessa. Con la passiva "complicità" di tutti noi. Che per pigrizia non la chiamiamo come dovremmo: e cioè specificando per completezza "chiesa cattolica romana".

Cambiano i tempi, cambiano, forse i luoghi, cambiano le persone, ma fatti e misfatti sembrano restare sempre gli stessi. E la storia sta a guardare!

Buona giornata.
Rino.

Ottime parole quelle di Gramellini. Visto che Lombardi è capo ufficio stampa della santa sede, avrà sicuramente letto l'articolo.

Luciano,
per me e' difficile comunque capire cosa cavolo combini la chiesa cattolica romana.
Non so se esista una 'lobby' che nasconda i casi di pedofilia. O sia una sporchissima e errata politica di nascondere i colpevoli per evitare che si sospetti in ogni prete/educatore la figura di un potenziale pedofilo. Con quello che hanno combinato, a parte l'aspetto criminoso ('a parte'... e' certo il piu' importante) hanno danneggiato migliaia di preti educatori che in effetti fanno del bene e del proprio meglio.
Sul tema dell'omosessualita' io la penso come Alessandra: ci sono molti casi di omosessuali che prendono i voti per non affrontaare famiglia e societa'. Questa e' una grave colpa della nostra societa'.

Ci sono tantissimi preti bravi, onesti, coraggiosi, appassionati, cristiani, che agiscono con quotidiana abnegazione a favore del prossimo. Anch'io ne conosco vari e per loro ho stima, simpatia, ammirazione e senso di fraternità.
Invece provo sdegno per l'ipocrisia, la sete di potere e l'aridità di cuore di altri uomini di chiesa che tanto male fanno al cristianesimo e all'umanità.

Io detesto quelli che quando metti il dito sulla piaga, si giustificano con
ma guarda allora vell'artri!

tipo: "i socialisti rubaveno!"
e quello
" anche li democristiani"

un altro caso tipico,
"i nazisti erano cattivi coll'ebrei"
"embè? che li russi coi gulag?"

Strategie patetiche di chi di solito ha scarso rispetto per l'umano e la morale, e dimostra che non je ne frega un cazzo nè del caso alfa - nello specifico la pedofilia in casa - ma amnco del caso beta - la pedofilia fuori casa. Se per te il problema è grave è grave, e in quella circostanza merita il massimo dell'attenzione, se attacchi con la comparativistica è evidente che il tuo cuore è per altro.

Brava Zau!
Sarebbe come se, quando il medico ci dice "lei ha una pancreatite", noi gli replicassimo "sì, ma il mio vicino del piano di sotto ha le emorroidi"

Giorgio, infatti non era implicito nella mia affermazione che la "colpa" sia degli omosessuali. Spero tu non abbia letto cose che non ho detto. Anzi, io trovo orrendo che un uomo o una donna debbano nascondere la propria identità e vivere una vita infelice e piena di frustrazioni. Ho assistito personalmente alla distruzione della personalità di un paio di miei amici e compagni di liceo, sono stata accanto a loro cercando di aiutarli ad accettarsi e a non aver paura, consigliando loro di rivolgersi ad un mediatore familiare per non essere discriminati innanzitutto dalle loro famiglie. Erano gli anni '80 e a quei tempi l'omosessualità era un mostro da combattere e sconfiggere nella mentalità della maggioranza delle persone. Per fortuna e con gli aiuti giusti, oggi quelle persone camminano a testa alta e non hanno più alcuna paura. Sono persone splendide e io gli voglio un bene dell'anima.

Giorgio, scusami. Ho letto in fretta il tuo commento.
Non volevo criticarti, in ogni caso.
Scusa ancora.

Eh uh l'omosessualita' e' un tema dove mi tolgo il cappello del conservatore e infilo quello illuminista ;)
Purtroppo rilevo come le forme di discriminazione e/o disprezzo verso di loro siano spesso accettate di buon grado... Ad esempio, in televisione non mancano conduttori che di tanto in tanto fanno battutine maliziose... insomma davvero pochi vedono quanto sia grave insultare o prendere in giro o avere qualsiasi preconcetto sugli omosessuali. E questo secondo me crea un circolo vizioso per cui loro si che si sentono diversi. o, peggio ancora, anormali, schifosi. Non sono sicuro, ma credo l'america abbia fatto passi da gigante nel cambiare mentalita'. Un esempio: ho usato il vocabolo 'fag' con alcuni amici americani e mi hanno consigliato di non usarlo poiche' incorretto. Se provassi ad usare i termini 'ricchione', frocio' o 'finocchio', credo che un italiano su mille me lo farebbe notare.

Eppure in Puglia (regione sulla carta tradizionalista e bigotta) è presidente Nicki Vendola, omosessuale dichiarato. Ed è stato un giorno molto bello e liberatorio. Che spero si ripeta tra un paio di settimane.

di preti ne ho conosciuti parecchi. di quelli "bravi, onesti, coraggiosi, appassionati, cristiani, che agiscono con quotidiana abnegazione a favore del prossimo." descritti sopra da qualcuno per la verità ne ho conosciuto uno solo. ma anche lui era bigotto e aveva un limite che non riusciva a superare.
mi infastidisce che specialmente in italia si debbano considerare i preti con qualcosa in più in tema di educazione dei giovani. non è vero, secondo me. quasi tutti fanno apostolato e non educazione.
la spagna non è meno cattolica dell'italia, anzi. eppure la stragrande maggioranza delle famiglie sceglie di non far fare l'ora di religione ai figli, possibile fin dalla materna. eppure le opzioni sarebbero addirittura: cattolicesimo, protestantesimo, ebraismo, islamismo, o storia delle religioni.
io credo che sia l'unica strada da percorrere, perchè le istituzioni religiose, così come i collegi, gli orfanatrofi e tutti i luoghi dove i bambini o i ragazzi sono sotto un controllo non gestito dalla famiglia, sono potenzialmente luoghi dove violenze di ogni tipo possono facilmente essere messe in atto.
sarei pronto a cavare gli occhi a qualcuno che faccia del male ai miei bimbi, e la scuola spagnola, nido o materna o elementare richiede il rapporto con le famiglie e questo mi sta molto bene.
dove invece la famiglia non c'è, le strutture religiose hanno mano libera di impossessarsi dell'educazione e della vita dei ragazzi, e tutto quello che salta fuori non è una sorpresa. lo sappiamo da sempre, e abbiamo sempre fatto finta di niente.
sarebbe lo stato il miglior deputato a svolgere questo compito. ma solo con una formazione ed un controllo degli educatori al limite dell'esagerato.
qui per gli asili va così. e tra l'altro ho imparato che il progetto deriva direttamente da un progetto italiano ormai leader a livello mondiale: quello di reggio emilia. (amministrazione di sinistra, sarà un caso?)

Sull'educazione che non deve venir delegata ai religiosi in istituzioni confessionali (siano esse cattoliche, ebraiche, protestanti, islamiche, buddiste, induiste, scintoiste o quel che sia) sono stradaccordo: la scuola deve essere pubblica e aperta.
Per due motivi soprattutto:
- luogo laico di incontro e confronto delle diversità,
- istituzione trasparente e non separata dal mondo da muri impenetrabili che possono nascondere abusi.

E invece il governo sottrae i già insufficienti fondi alla scuola pubblica per finanziare anche quella privata (ma privata de che allora? A me pare che sia quella pubblica a privarsi!), che per sua natura dovrebbe campare sulle rette.
Ma che bella pensata!

E' una delle decisioni che non perdonerò mai (MAI) al centrosinistra e in particolare al governo D’Alema bis. Che con la turpe legge 62/2000 (che pisciava sulla Costituzione, art. 33, comma 3) decise l'entrata a pieno titolo nel sistema di istruzione nazionale delle scuole private. Che da allora dovevano venir trattate "alla pari" (e dunque venir chiamate non più "private" ma "paritarie") anche sul piano economico.

errori che si cancellano con una confessione 2 ave marie 3 pater e una bella assoluzione.

Pisciare sulla costituzione pare diventato lo sport nazionale.

D'altra parte, fu proprio Umberto "Galateo" Bossi (più volte ministro della Repubblica italiana con alcuni governi Berlusconi) a dire che con il tricolore ci si sarebbe pulito il culo o che (in subordine) andava buttato nel cesso.

Documentario sul tema: http://www.xepisodes.com/southpark/episodes/608/Red-Hot-Catholic-Love.html

peyota

Mi ha fatto piacere leggere stamattina questo articolo
:
http://www.repubblica.it/esteri/2010/03/11/news/abusi_celibato-2588133/
...
Forse qualcosa comincia a muoversi ...anche la stampa vaticana sta timidamente affrontando l'argomento.
Lo so le cose Non cambiano in 4 e 4-8 perchè - e mi ripeto - prima bisogna che i cervelli cambino (questo richiede molto tempo).
Pur tuttavia mi fa piacere notare una volontà di apertura...

PER LA SERIE...
UN GIORNO MI SVEGLIO E MI ACCORGO CHE IERI ERA TUTTO CATTIVO. PERO', DATO CHE SONO UNO IN GAMBA, AMMETO QUALCHE ERRORINO E GIURO CHE NON ACCADRA' PIU'!

Appunto Giordano, Appunto.
Però i cambiamenti avvegono poco per volta, non tutti in un botto ...

Direi che nei cambiamenti profondi avviene sia l'una che l'altra cosa: un processo lungo, ma anche un precipitare improvviso.
Vi suggerisco un interessantissimo (e leggibile come sanno essere gli anglosassoni) saggio su questo tema.
IL PUNTO CRITICO - I GRANDI EFFETTI DEI PICCOLI CAMBIAMENTI di Malcom Gladwell (in Rizzoli economica), in cui si analizza il "tipping point", il "punto di rottura", il momento cioè in cui le cose precipitano. Quello che gli arabi dicono "è l'ultima pagliuzza a spezzare la schiena del cammello".

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