Parliamoci chiaro:
al di là delle risate e degli sberleffi, la situazione non è per niente comica.
Il problema è che (per raddrizzare il casino combinato dai pasticcioni e dai maneggioni del PdL) i casi sono solo due:
1) in un qualche modo, la magistratura riammette al voto le liste finora bocciate,
2) in fretta e furia, il Parlamento approva una speciale leggina ad listam.
Domanda: è accettabile che il Pd e l'IdV partecipino a quest'operazione?
Deve prevalere il presunto senso della responsabilità oppure il senso della legalità?
Il ragionamento: "i potenti non possono venir esclusi dalla competizione elettorale perchè se no potrebbero incazzarsi"?
Oppure il principio: "chi ha sbagliato paghi perchè la legge deve essere uguale per tutti"?
Se la lista del PdL e il listino di Formigoni venissero riammessi malgrado le evidentissime irregolarità commesse, perchè mai in futuro i cittadini o i partiti normali dovrebbero rispettare le regole?
Come se (nelle democrazie) fosse la prima volta che il risultato delle elezioni, o quali partiti vi partecipano, lo decidono i giudici.
Qualche esempio?
Stati uniti, 2000, presidenziali: Bush vice su Gore con un risultato contestatissimo e deciso dalla Corte Suprema.
Restiamo in Italistan?
Regionali del Molise del 2000: vinse il centrosinistra ma un anno dopo furono annullate a causa dell'esclusione di due liste non corredate da firme valide). Nel 2001 si rivotò e, anche visto il pastrocchio precedente, vinse il centrodestra.
Regionali della Basilicata del 2005: spostate di quindici giorni dal prefetto perchè una lista civica non era stata ammessa a Potenza, poi riammessa ad appena tre giorni dalla data del voto.
Regionali del Lazio sempre del 2005: prima presentata, poi esclusa e infine di nuovo riammessa dal Consiglio di Stato, la lista di Alessandra Mussolini. Che portò via voti decisivi al centrodestra di Storace.
forma e sostanza. interpretazione della legge. il popolo deve potersi esprimere. se ne leggono di tutti colori su questa vicenda, e c'è da pensare che alla fine qualche pasticcio verrà fatto.
io credo che sulla legge elettorale la forma sia sostanza e che non ci debbano essere discussioni.
d'altra parte la regola l'ha scritta il parlamento.
se fosse stata palesemente sbagliata avrebbe dovuto revisionarla in tempi non sospetti.
se dimentico di fare il bollo dell'auto, debbo dirmi dell'idiota e pagare la mora. ma non posso lamentarmi, perchè avevo un mese intero per poter fare il pagamento e un'infinità di posti dove farlo.
Scritto da: marcob | 04/03/2010 a 09:36
I commenti sui vari quotidiani sono esemplari.
Basti guardare le fetecchie scritte sul "Carrierino della Sera" (ad esempio l'editoriale di Massimo Franco, tutto teso a dire: "ahò, bisogna trovà 'nà soluzzzione ppppolitica. Er Piddi deve dà na mano. E se calpestamo la legge, pazzzienza").
E confrontarle con la Stampa (Massimo Gramellini, Lietta Tornabuoni, lo stesso Marcello Sorgi) che in sintesi sostiene: la democrazia è fatta anche di regole e chi è colpa del suo mal piange se stesso.
Scritto da: luciano / idefix | 04/03/2010 a 09:53
Proprio perché è importante garantire la possibilità a tutte le forze politiche di partecipare alle elezioni, si sarebbe dovuta fare più attenzione. Ma in Italia, tutto si aggiusterà, vedrete...
Scritto da: Jubal | 04/03/2010 a 18:36
Se, come temo, si inventeranno una legge-pateracchio con la scusa di garantire i diritti democratici degli elettori, queste elezioni dovrebbero essere annullate perché prive di legittimità. Piaccia o no, in questo caso la forma è sostanza. La prossima cosa che si inventeranno quale sarà? Far votare gli elettori pubblicamente come nelle elezioni in Iran?
Scritto da: Eeka | 04/03/2010 a 20:14
Sulla Stampa, non Marco Travaglio ma Lietta Tornabuoni scrive:
" Nessuno ama la burocrazia, si capisce: ma si può riflettere, semplificando le scemenze che hanno per ora escluso dalle elezioni regionali le liste della maggioranza a Milano e a Roma, prendendo per buone le giustificazioni impossibili che sono state offerte per i ritardi nel presentare le liste stesse, per le loro cialtronerie e mancanze. Che non si possa impedire a una lista di venir votata a causa di piccoli errori commessi in buona fede, è vero: le votazioni, anche se da noi sono continue e variate, rappresentano un momento essenziale della democrazia, e se qualcuno ha commesso sbagli di poco conto è sostanzialmente giusto accoglierne le scuse e il ricorso (non le bugie e i tentativi di attribuire la colpa ad altri).
L’atteggiamento che ad ogni costo vuole punire l’episodio, facendo pagare la pena della leggerezza e irresponsabilità, è intollerante ma anch’esso giusto. Non c’è di peggio, democraticamente parlando, che contare sul proprio potere di maggioranza governativa per ignorare le regole e violarle, per comportarsi con lassismo e menefreghismo, per immaginare che tutto sia consentito e rimediabile.
Un simile atteggiamento non riguarda certo soltanto l’impiegato incaricato di presentare le liste. È uno stato d’animo comune a ogni livello nel partito di maggioranza, i cui dirigenti sono spesso politici dilettanti e padroncini professionisti. Risultano, a cominciare dal vertice, persone abituate a dare ordini ai dipendenti e a venire prontamente obbedite, persone use a fare i comodi propri scavalcando con insofferenza regole e leggi: ma la democrazia non funziona così.
Poi, può darsi che la faccenda delle liste ritardatarie e imperfette nasconda chissà quali altri segreti: ostilità interne, ritorsioni & vendette, lotte intestine, truffe & trabocchetti. Allora tutto sarebbe più facile, proverbiale: chi è causa del suo male, pianga se stesso."
Scritto da: luciano / idefix | 04/03/2010 a 20:41
@marcob
Mi hai fatto ricordare che mi sono scordato di pagare il bollo dell'auto.
Forse con un buon avvocato mavalà e l'aiuto dell'opposizione (?) potrei anche sfangarla...
Scritto da: carloesse | 04/03/2010 a 23:26
Fa così: porta via il bollo che ha pagato il tuo vicino per la sua auto e lasciagli la fotocopia. Quando lui se ne accorgerà, tra qualche anno, accusalo di "non capire l'ironia".
Scritto da: luciano / idefix | 05/03/2010 a 08:14
Il bollo auto? Ma come siete formali... basta con questi orpelli burocratici!
Scritto da: Eeka | 05/03/2010 a 09:25
Il pollo dell'auto.
Scritto da: luciano / idefix | 05/03/2010 a 09:28
Sulle liste del Lazio:
scusate ma...
Se in una partita di calcio prevista alle ore 15.00, la mia squadra è presente allo stadio e schierata in campo ma i nostri avversari non ci sono perchè stanno ar tavolo granne d'a trattoria de sora Rosa a magnasse n'amatrisciana co'le cotiche, la soluzione è molto semplice: la giustizia sportiva ci assegna la vittoria per 2 a 0 a tavolino (tavolino nel vero senso della parola).
Scritto da: luciano / idefix | 05/03/2010 a 12:33
Luciano, ma lo sport è una cosa seria e le regole valgono ancora.
Scritto da: Eeka | 05/03/2010 a 13:36
Scusate, intervengo con un mio dubbio... ma, parlando così tanto di queste liste "escluse" nei TG e poi ovunque... non si vìola in qualche modo la par-condicio?
Scritto da: Jubal | 05/03/2010 a 16:44
Beh, no.
Se (facciamo il caso) a uno dei candidati presidenti gli pigliasse un colpo, non è che i TG dovrebbero mandare in onda anche l'elettrocardiogramma del suo avversario.
Scritto da: luciano / idefix | 05/03/2010 a 17:10
Eh ma, mettiamo il caso che le liste vengano riammesse (come alla fine temo succederà), la gente avrà le orecchie piene di Polverini e Formigoni e non di Bonino e Penati...
Ciò dimostra alla fine che la par condicio, de facto, non è possibile...
Scritto da: Jubal | 05/03/2010 a 17:22
Jubal, tu dici che "la gente avrà le orecchie piene di Polverini e Formigoni".
Io penso che ne avrà pieno qualcosa di altro.
Scritto da: luciano / idefix | 05/03/2010 a 17:55
Io per il mancato pagamento del pollo, proporrei un bel decreto legge. :-)
Scritto da: ilva | 05/03/2010 a 21:13
Un de-cretino chi legge.
Scritto da: luciano / idefix | 05/03/2010 a 22:43