Oggi, sul prato verde dello stadio di Rieti, andrà in scena una piccola rivoluzione.
La Nazionale italiana di calcio Under 21 manderà in campo dal primo minuto tre titolari dalla pelle nera: Mario Balotelli (19 anni), Stefano Okaka (20 anni) e Angelo Ogbonna (anche lui ventenne).
Ottimo!
Nota di colore, quando ero piccolo ero un po' perplesso quando un atleta altoatesino vinceva una medaglia, ora ho capito che Zoeggeler non e' ne' svizzero ne' austriaco, bensi' italiano... piu' o meno... molti parlano l'italiano peggio di Schumacher !
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 03/03/2010 a 10:15
Beh, le due cose non mi sembrano comparabili. Balotelli & co sono entrati in Italia da altri Paesi (e meno male che ci sono, loro e tanti altri immigrati, altrimenti quante cose in Italia si fermerebbero?). In Alto Adige - Sud Tirolo, invece, sono gli italiani ad essere entrati in casa d'altri. E non per assistere gli anziani, raccogliere pomodori o giocare al calcio...
Scritto da: Dario Predonzan | 03/03/2010 a 10:33
Ciao Dario,
perdonami se ho mancato di rispetto all'alto adige, ma non ho mai saputo capire il sentimento degli altoatesini: voglia di indipendenza, di autonomia, di essere austriaci?
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 03/03/2010 a 10:37
Giorgio: il tuo esempio mi par del tutto fuori LUOGO (nel vero senso della parola).
la questione dell'Alto Adige (o SUD TIROLO) non c'entra proprio nulla di nulla con i cittadini italiani di pelle scura. E far finta di non capirlo o fare facili ironie sulla lingua, non mi par divertente, dato che ogni domenica allo stadio migliaia di stronzi razzisti fischiano e insultano i giocatori di colore.
Per restare a Balotelli, Ogbonna e Okaka: tutti e tre sono nati in Italia, pagano regolarmente le tasse nel nostro paese, hanno diritto di voto e sono cittadini italiani come me e te. Oltre che (prima di tutto) esseri umani come te e me.
Scritto da: luciano / idefix | 03/03/2010 a 10:59
Luciano,
ma tu leggi i commenti o spari sentenze alla cieca?
La mia era una nota di colore sul fatto che da piccolo confondevo gli altotesini con gli austriaci.
la mia prima parola "Ottimo!". Quindi perfavore risparmiami le tue lezioncine. prefavore dai!
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 03/03/2010 a 11:34
Gli altoatesini-sudtirolesi, come tutti i popoli, non sono un blocco compatto che vuole una cosa sola. Per capirlo, bisognerebbe parlarci e allora si scoprirebbe che anche tra loro ci sono differenze - spesso molto grandi - di opinioni, sul destino della loro terra.
Naturalmente, avendo l'Austria (e la Germania) a portata di mano e di lingua, non c'è da stupirsi se - dal confronto - l'Italia (come "sistema Paese") esca piuttosto malconcia. E siccome, ribadisco, è stata l'Italia ad occupare il Sud Tirolo dopo la I G.M., non c'è da stupirsi se a qualcuno rimane un po' di nostalgia e rimpianto per com'era "prima".
Non succede soltanto lì.
Scritto da: Dario Predonzan | 03/03/2010 a 11:47
Un po' di notizie su Stefano Okaka Chuka, detto JayJay, giocatore della AS Roma, attualmente in prestito al Fulham (torna presto JayJay, ti aspettiamo!!!).
E' già stato convocato sia nella nazionale U19 che nella U21. Ha una sorella che si chiama Stefania, che è una giocatrice di pallavolo
Scritto da: Eeka | 03/03/2010 a 12:35
sul sudtirolo non mi pare di essere d'accordo con dario.
sarebbe come dire che l'ulster non è irlanda perchè gli inglesi trapiantati lì come coloni da due o più generazioni si sentono legati all'inghilterra.
o che i coloni israeliani in palestina legittimano l'occupazione.
Scritto da: marcob | 03/03/2010 a 13:10
Ho scritto esattamente il contrario di quello che ha capito marcob...
Scritto da: Dario Predonzan | 03/03/2010 a 14:11
non mi pare
Scritto da: marcob | 03/03/2010 a 14:35
Rileggi (con attenzione).
Poi, se non basta, posso essere più didascalico.
Scritto da: Dario Predonzan | 03/03/2010 a 14:59
Giorgio: evidentemente avevo interepretato male il senso del tuo commento.
E dunque (avendo stracapito) ti chiedo scusa.
Unica mia giustificazione (forse) è questa: sul razzismo non si scherza. E men che meno in Italia.
Scritto da: luciano / idefix | 03/03/2010 a 15:12
Nessun problema, Luciano, ci mancherebbe.
Sul tema del calcio voglio dire una cosa. Amici miei hanno frequentato la curva per alcuni anni. Be', non sara' una notizia inaspettata. ma i cosidetti ultra', sono per la maggiorparte dei delinquenti. Il problema secondo me non e' il fatto che essi siano razzisti, fascisti o nazisti. Il problema, o i problemi sono: 1- che essi siano ammessi dentro lo stadio 2- che essi possano gridare tutto il loro becerume impunemente. Poi la verita' e' che moltissimi hanno precendenti per spaccio di droga, estorsione, rapine, possesso di armi da fuoco, tentati omicidi (il 'capo' dei drughi e' stato in galera per diversi anni per aver sparato a qualcuno). Non credo che rispecchino i pensieri o il profilo di un Italiano. Il problema, come ho scritto prima, e' che non solo entrano allo stadio, ma fanno risuonare la loro voce.
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 03/03/2010 a 15:33
Va be' volgio dirne un'altra sul razzismo in Italia (e quando la racconto mi pigliano per pazzo...).
Allora nel 2000 ho preso il treno 5 volte alla settimana da Torino a Vercelli. A porta susa c'erano due code per comprare il biglietto. Una per i bianchi, una per i neri. Non c'era nessun cartello, sia chiaro, ma non ho mai visto un bianco nella coda di destra, nessun nero nella coda di sinistra...
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 03/03/2010 a 15:37
Io sarei andato subito nella coda di destra (quella dei neri), perchè il NO al razzismo si intrufola anche attraverso questi piccoli piccoli gesti quotidiani.
Scritto da: luciano / idefix | 03/03/2010 a 15:45
... bene un giorno ho provato la coda di destra e si sono infilate 10 persone davanti a me, amiche di chi era in prima fila, quindi sono tornato nella coda di sinistra per non perdere il treno ... Faccio una precisazione, era uno di quei treni che smistano le prostitute di colore per la provincia. Infatti l'"apparthaid" continuava sul treno, e la separazione tra nero e bianco continuava sui vagoni... mi e' capitato di studiare di fianco ad una miriade di ragazze che mangiavano una sorta di spezzatino contenuto in sacchi di plastica neri tipo spazzatura... qual e' la morale? non so se ci sia...
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 03/03/2010 a 15:49
Hei non valgono commenti all'interno del racconto !
Uh ho in realta' la morale e' che molti vivono in condizioni disperate e motli italiani ne sono impauriti o, peggio, schifati... e nella mente di molti il diverso diventa sempre piu' diverso e sono diventati dei razzisti prima di accorgersene
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 03/03/2010 a 15:53
Mah...io viaggio qeusti sempre in ferrovia. E anch'io negli ultimi ho preso più volte il treno da e per Torino (sia Porta Nuova che Porta Susa, da e per varie destinazioni minori, come Fossano).
E ho incrociato spesso molte persone di colore, tra cui prostitute. Ma non ricordo queste scene.
Scritto da: luciano / idefix | 03/03/2010 a 16:11
O gente di frontiera e che si sente ricca del suo essere differentemente civile della propria Cultura, è da un punto qualunque di questo paese che rassomiglia di più a una stazione ferroviaria, a un dito immerso nel Mediterraneo e sul quale sono passate e stanno culture e gente le più disparate e che lo arricchiscono, un paese meticcio e ricco del suo meticciato; è da un punto qualunque di questa terra che mi domando se questo paese davvero esiste come nazione, o se addirittura non ne abbia bisogno. O anzi il contrario.
Come Stato è un fallimento, e lo sanno tutti.
Ma, dalla Sicilia alle Alpi, è un formicaio di culture diverse e che la fanno ricca, la penisola intendo.
Gente e ritmi e visioni di vita differenti, dove respiri oriente sia Palermo che a Venezia, dove godi sensazione di vivere altrimenti colorate, dalla Toscana collinosa alle valli del nord e le sue montagne e le sue cadenze.
Ci sono stati tutti o quasi, anche gente con gli occhi a mandorla, qui, su questa terra.
E sono rimasti i loro DNA, hanno lasciato traccia delle loro usanze e i loro dèi.
Tracciar confini e difendere la propria cadenza, io penso impoverisca.
A far Nazione, lo amalgamare ritmiche di vita differenti e darsi una mano a combattere e a rimuovere quelli che sono i veri nemici di un consesso civile - qualsiasi e ovunque e che abita dentro la nostra misura di uomini - modestamente io penso sia la meglio, per gente di buona volontà e che non ha paura di combattere
Al di là delle Alpi e dal mare, Asia Africa e Europa. E, ancora più in là di là, tutti lo sanno.
Un saluto.
Scritto da: coccoina | 03/03/2010 a 18:09
Finito il primo tempo.
Uno a zero: gol di Okaka, il pubblico applaude spesso anche Balotelli.
Scritto da: luciano / idefix | 03/03/2010 a 18:51
E pensa che bello quando, magari ai Mondiali in Sud Africa, Okaka, Balotelli e Ogbonna giocheranno nella nazionale maggiore (che forse finalmente si sarà liberata di Lippi...)
Scritto da: Eeka | 04/03/2010 a 11:42
Ai mondiali in Sudafrica la nazionale sarà guidata da Lippi, forse forse ci sarà Balotelli.
Dopo di che, io spero davvero che il futuro ci porti un'Italia (non solo calcisticamente) solidamente multietnica.
Scritto da: luciano / idefix | 04/03/2010 a 11:50
"Naturalmente, avendo l'Austria (e la Germania) a portata di mano e di lingua, non c'è da stupirsi se - dal confronto - l'Italia (come "sistema Paese") esca piuttosto malconcia."
Dario, dì quello che vuoi ma se uno pensa che Austria e Germania siano meglio (e non sto dicendo di non essere d'accordo con questa tesi) e conosce pure la lingua, il mio suggerimento è di trasferirsi e non rompere il cazzo.
Scritto da: offender | 04/03/2010 a 12:35
Offender: ma se si trasferissero armi e bagagli in Tirolo o in Baviera dovrebbero rinunciare alla barca di soldi che ogni anno gli arriva dallo stato italiano e ai privilegi della minoranza etinica. Temo sia un buon motivo per restare in Italia e continuare a rompere.
Scritto da: Eeka | 04/03/2010 a 14:45
Appunto, Eeka, è quello che (sott)intendevo :-)
Scritto da: offender | 04/03/2010 a 16:10
Offender, può accadere che (in certi momenti) si abbia un pessimo giudizio del proprio paese? E (sempre in quei momenti) si pensi che altri paesi abbiano un livello di civiltà superiore?
Ciò non significa per nulla "tradire" il proprio paese o volerlo abbandonare per trasferirsi da un'altra parte: ma solo prendere atto che (in quel certo momento storico) il proprio paese è disastrato. E provare a fare il possibile affinchè esca da questo disastro.
Scritto da: luciano / idefix | 04/03/2010 a 16:37
D'accordo Luciano, ma non era di quello che io e Eeka stavamo discorrendo
Scritto da: offender | 04/03/2010 a 16:47