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19/03/2010

Commenti

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Ma a Busi mica gliel'aveva ordinato il medico di andare all'isola dei famosi. E andando a una trasmissione di m... è facile fare una figura di m...

Non ricordo se in SODOMIE IN CORPO 11 o nel SEMINARIO SULLA GIOVENTU' scrisse:
"Per la scrittura io ho fatto tutto, mi sono ridotto persino a vivere"
E non mi pare proprio che all'ISOLA abbia fatto una figuraccia.
Bilancio? Ha riportato a casa ciò che voleva: in fondo si è divertito, ha ridimostrato a se stesso la propria superiorità, ha detto a qualche milione di spettatori ciò che gli pareva, ha fatto arrabbiare un po' di plebaglia, ha incassato un sacco di soldi e l'hanno pure pagato per farsi pubblicità (una montagna di pubblicità).
Pubblicità per se stesso, i propri libri e pe la cultura.

Aldo Busi, per pochi intensissimi momenti - i quali non penso saranno questa volta digeriti dai potenti succhi gastrici catodici - ha rotto il giocattolino televisivo, come fece in passato Carmelo Bene nelle sue memorabili partecipazioni al lugubre e subdolo "Maurizio Costanzo Show".
Bisogna tuttavia non accantonare come fatto secondario - disperso da destra a sinistra tra livida rabbia, mediocrità, pettegolezzi bigotti, ironia squallida, chiacchiere salottiere, silenzi pavidi - l'ulteriore gravissima censura che ha subìto un'altra persona nella disgraziatissima Italia ordierna.
Aldo Busi ha scritto numerosi libri di notevole importanza e ha curato e tradotto diversi classici della letteratura; è uno degli autori italiani più conosciuti all'estero.
Forse fra una cinquantina d'anni verrà celebrato, come avviene nelle consuete vicende necrofile.

so sincera anche io eh?
Se perdoniamo Busi si potrà perdonare anche me immagino - e Luciano per coerenza non dovremme radiarmi dal Blog.
La situazione attuale in Italia è tale per cui ci troviamo a solidarizzare con tutti gli stronzi che, per più per caso fortuito che per codice morale si trovano a dire una cosa giusta. Ma Busi, non ci sbagliamo è uno stronzo da quattro soldi - aldila dei meriti intellettuali, a parer mio più fumo che arrosto, la celebrità non dimostra niente, tutt'altro - in ogni caso uno che manipola concetti senza aver a cuore ciò a cui si riferiscono.
Faccio presente che uno dei motivi per cui è stato attaccato è un certo sdoganamento della pedofilia posta in continuità con l'omosessualità: il che mi fa doppiamente schifo, e per l'apologia di reato, e perchè darà adito ai più triviali e solidi pregiudizi contro gli omosessuali. Ho amici che lo lincerebbero per queste dichiarazioni.
ora, non è che io lo ami il papa, lo destesto quanto voi, ma non è che se arriva un nazista e dice "Ratzinger fa schifo" subito mi diventa un compagno.

Come contributo ulteriore alla discussione riporto un brano relativo alle dichiarazioni di Dario Fo tratto dalla Gazzetta del Sud online:

Per Dario Fo, che quarant'anni fa subì dalla Rai una censura tradotta poi in 15 anni di lontananza dal piccolo schermo («Ci censurarono perché osammo parlare di mafia e di morti bianche», ricorda il Premio Nobel) quelli da cacciare sono invece «i dirigenti Rai che hanno speculato sulla sua partecipazione, ci hanno montato su un progetto, hanno messo in campo questa bella trovata con il linguaggio e gli argomenti di Busi, tutto per avere audience. A noi capitò la stessa cosa, ma per fortuna parlavamo del papa Bonifacio ottavo, non di quello in carica».

Busi sostiene, con un po' di sicumera, di essere il "migliore tra gli scrittori italiani viventi". Secondo me, questa sua dichiarazione non è tanto lontana dal vero (per quanto sia difficile fare graduatorie).

Ammiro molto la sua scrittura. Ammiro il fatto che abbia immagazzinato una cultura di tutto rispetto praticamente da autodidatta. Ammiro il suo coraggio di intellettuale non schierato e non protetto.

Già in una vecchia trasmissione di Maurizio Costanzo fu accusato di difendere la pedofilia da una cogliana (credo si trattasse della moglie di Ferrara)che, all'interno del suo libro "Sodomie in corpo XI ", non era stata in grado di distinguere "l'io narrante" dalla persona dell'autore.
Credo che Busi abbia chiarito a pieno la sua posizione rispetto al tema, con la seguente affermazione:"Fermo restando il rispetto delle leggi sull’età del consenso, per i bambini che sono sacri e intangibili, per il resto la sessualità è cultura e ognuno è giusto che viva il proprio sogno come meglio crede". Affermazione che condivido a pieno.
Insomma, a me me piace!

Ilva - la moglie di Ferrara è insopportabile ma molto intelligente, Busi - che, parere personalissimo e anche non condivisibile in quanto a talento per me è più fumo che arrosto - gode di alibi ad altri non concessi. In ogni caso il fatto che goda della tua stima mi sembra un fatto coerente e poco sorprendente.

Se Busi, durante L'Isola dei famosi, ha detto qualcosa sulla pedofilia non lo so: io ero rimasto alla sua affermazione riportata da Ilva.
Sulle sue qualità letterarie, penso che lui abbia scritto troppo e anche delle robette. Ma le sue opere migliori (Sodomie in corpo 11, Seminario sulla gioventù, Vita standard, Sentire le donne, La delfina bizantina, Casanova di se stessi) sono di gran valore.

Non so, non seguo Isole e non conosco bene Busi. Oddio, so chi è, l'ho visto alcune volte in TV in anni passati. C'era un periodo in cui lo chiamavano tutti: proprio ai tempi del 'venditore di collant' o dellle 'sodomie in corpo 11'; libri che non mi hanno mai attirato proprio per questo suo 'eccesso di presenzialismo' in trasmissioni spesso becere, dove fare la figura dell'unico intelligente non era poi neanche tanto difficile.
Oggi pare non se lo caghi più nessuno. E' per questo che è andato all'isola con quella massa di sfigati che si autodefinisce "Vip" (termine orrendo)? Pessima scelta da parte sua (mi pare) che conferma il mio giudizio (preconcetto, lo ammetto: ribadisco di non aver mai letto un rigo di un suo romanzo), e il mio disinteresse a leggerlo.
E poi mi chiedo: ma perchè lo hanno chiamato?

Busi andava in televisione attorno alla metà degli anni Ottanta?

Zau,dici:"la moglie di Ferrara è insopportabile ma molto intelligente". Non condivido: è una reazionaria del cazzo dotata, al più, di un buon eloquio. In ogni caso io ho attribuito l'epiteto di "cogliona" a una signora di cui non ricordo l'identità che, durante una trasmissione di vecchia data,
accusò Busi di pedofilia perchè nel libro "Sodomie in corpo 11", narrato in prima persona, parlava di rapporti sessuali con minori. Ora, confondere la finzione narrativa con una "confessione" autobiografica mi sembra un palese segno di imbecillità e di ignoranza.


Dici anche :" (Busi)in quanto a talento per me è più fumo che arrosto - gode di alibi ad altri non concessi. In ogni caso il fatto che goda della tua stima mi sembra un fatto coerente e poco sorprendente".
Devo dedurne che, siccome sono più fumo che arrosto, non stupisce il fatto che stimi chi mi è simile?
Se sì, non credo di dover interpretare le tue parole come un' attestazione di stima.
E non commento ulteriormente... In caso contrario, sei pregata di smentire (con i dovuti chiarimenti)

Anzi. Zau, se vogliamo mettere i puntini sulle i, hai detto: "Busi è uno stronzo...il fatto che goda della tua stima mi sembra un fatto coerente e poco sorprendente".
Pesantuccia la battuta, non ti pare?

Ilva: non mi pare fosse così. Comunque mi associo a te nella piena stima per il Busi scrittore.
Per quanto riguarda le sue comparsate televisive, ne sono molto molto poco.

Luciano, spiegami allora l'infelice boutade, perchè sono un tantino incazzata.

Confermo: Busi negli anni 80 era spesso invitato in TV. Si andava allora creando la nuova tendenza della trash-TV (Funari, Giuliano Ferrara ..), possibilmente con lite, insulti, e magari accenno a scazzottata, e personaggi come Busi, Sgarbi (provocatori, polemici, biliosi,..) erano molto ambiti. Busi mi pare avesse anche qualche rubrica fissa da qualche parte (se non ricordo male) ma non ricordo neanche se su TV pubblica o privata (mi capitava di vedere qualche volta, ma cambiavo canale al primo accenno di rissa, cioè sempre).

Su Busi e la pedofilia, vi fornisco questo link, ma troppi ne trovate.
http://www.azur.altervista.org/modules.php?name=News&file=article&sid=9125
E' di una associazione gay e lesbica. Il promo che ho trovato ma ce ne ne è per certo altri a cercare.
Poi potete pure trovare i link degli omofobi grati a busi per vedersi confermati tutti i peggiori pregiudizi.
-
Ilva non mi scuso affatto. Ho un ricordo di una tua sortita su questo blog in tema di terrorismo - e mi sono fatta un'idea della tua persona, che fino ad ora non ha trovato disconferme. Capisco che la mia è un'uscita spiacevole e sgradevole. Accade, ma insomma: tra provocatori vi capite no? siete fatti della stessa pasta! Promuovete narrazioni ambigue, ve ne fottete del rispetto altrui e se vi va bene bene, se vi va male vi immolate all'altare della provocazione e della narrazione. non ero io era il mio io narrante! La pedofilia e sacra! E le vittime di terrorismo pure.
Per gli altri cara, non per voi.

errata corrige se no non si capisce
"le vittime di pedofilia sono sacre"

Sono sempre più convinto che le opere vivono una vita distante dal loro autore. Non ho letto Busi e non posso giudicare i suoi libri, ma lo conosco attraverso le sue apparizioni televisive che si susseguono, come già detto, sin dagli 80-90, sdoganato da quel fabbricatore di provocazioni che è Costanzo. Busi in televisione è solo quello, provocazione e pubblicità, fino quasi a superare i confini del lecito, in tutti i sensi, come nel caso della pedofilia. Non fornisce un buon servizio alla comunità gay, ma questo sicuramente non gli importa e perpetua un modello e un luogo comune che, senz'altro, gli rende economicamente. Se questo ne fa un intellettuale di pregio...

Zau: mi dispiace che ti sia fatta un concetto così basso e, credo, difforme dal vero di me.
Non sono una provocatrice. A volte mi capita di usare espressioni inadatte e che possono dar adito a equivoci; di ciò chiedo scusa a tutti.
Sono una persona tollerante, "bombarola" a volte nelle parole, ma fondamentalmente mite. Non mi piace suscitare liti e stuzzicare vespai; anzi di solito cerco di ricomporre i conflitti e di sedare le tensioni.
Luciano mi conosce abbastanza bene e credo te ne potrà, se ritiene, dare una conferma.

Ti dirò di più sono una persona emotiva, sentimentale che piange al cinema e deve nasconderlo per non cadere nel ridicolo. Pensa un po'.

Lavoro con dei ragazzi e a volte mi sento una sorta di chioccia, perchè vengono a cercarmi i"disperati" dell'intera scuola, anche quelli che non conosco.
La loro personalità (non solo la loro persona) per me è sacra. E davvero, anche se qualche volta devo fare la voce grossa perchè il mio ruolo me lo impone, li sento un po'tutti come figli miei.
E più sono sfigati, più sto dalla loro parte.
Ti giuro che non bluffo; anzi sto svelando aspetti del mio carattere che a volte ho pudore a rivelare... Figuriamoci se sto dalla parte dei pedofili!!!!!!

Ti scuso, anche se tu non vuoi scusarti, perchè evidentemente il mezzo che usiamo per comunicare a volte distorce le nostre parole e le nostre intenzioni comunicative.
Se tu dessi lo stesso giudizio che hai dato di me, conoscendomi personalmente, ti direi che la tua intelligenza empatica e il tuo acume psicologico sono nulli.

PS. non puoi etichettare una persona per una cazzata detta in un post (so che riferisci a quello di Cesare Battisti)... ammesso che fosse davvero una cazzata, in tutto e per tutto, dalle almeno un'altra chance!

Zau: anche se non ho nessuna voglia di imbarcarmi ancora una volta in una discussione su pedofilia e relativi crimini, facciamolo pure.
Sul blog ne abbiamo già parlato più volte...
Ad esempio:
http://lucianocomida.blog.kataweb.it/il_ringhio_di_idefix/2007/03/09/sulla-pedofilia-una-notizia-bella-e-tragica/
O ancora:
http://lucianocomida.blog.kataweb.it/il_ringhio_di_idefix/2007/06/10/contro-i-pedofili/
Su un altro blog alcuni anni fa scrivevo:
Bisognerebbe distinguere, cosa che purtroppo i media non fanno mai, tra pedofilia e pederastia.
La prima è l’attrazione erotica per bambini o adolescenti, non necessariamente tradotta in atti sessuali.
La seconda è il rapporto sessuale con bambini o adolescenti, in genere dello stesso sesso.)
Il pedofilo (questa è l’intepretazione psicanalitica) ha una incapacità a sostenere un rapporto d’amore adulto e maturo. In più, avendo una componente narcisistica, desidera (nel bambino) il se stesso di un tempo. E se nel passato era stato amato tenderà ad essere affettuoso e tenero (esistono pedofili premurosi e dolci). Se invece nel proprio passato fu maltrattato o molestato, riprodurrà su altri bambini le stesse violenze da lui subite.
Lasciando stare i secondi (dove il gesto criminale è evidente), aggiungo qualche osservazione sui primi, i “pedofili gentili”.
Come si giustificano?
Più o meno così: “non ho commesso alcuna violenza…ho solo aiutato a nascere un fiore che stava sbocciando e a cui l’ipocrisia della società impediva di emergere…il mio è amore…anche i bambini hanno una sessualità…siete voi che volete negargliela”
Dove sta la perversione di questo discorso? Nello squilibrio tra i due soggetti del rapporto: l’adulto pedofilo e il bambino. Un immenso squilibrio fisico, emotivo, economico, sessuale, riproduttivo, relazionale, simbolico, culturale. Si dirà che anche altri rapporti d’amore nascono con squilibri di partenza grandissimi eppure riescono a vivere e a svilupparsi in modo maturo (ad esempio tra due persone di etnie diverse, di condizioni sociali radicalmente differenti, culturalmente distanti). Certo, ma si tratta di adulti e comunque il loro progetto è “comune”.
Mentre nel caso del rapporto pedofilo/bambino il rapporto nasce e resta strutturalmente squilibrato, privo di un progetto “comune”.
Malgrado le apparenze di gentilezza e di seduzione, somiglia di più a quanto avviene tra uno stupratore e la sua vittima.
SCUSA SE L’HO FATTA TROPPO PROLISSA.
SPERO ALMENO DI ESSERE STATO CHIARO.
Altro tema (che andrebbe affrontato con onestà) è quello dei continui ammiccamenti mediatici alla pedofilia: le modelle sempre più giovani, la forzata sparizione dei peli femminili dal pube e dalle ascelle (quasi a riprodurre una condizione pre-adolescenziale), l’uso di bambine in pose ammiccanti e seminude…
Ma di questo sconcio quasi nessuno parla mai.

Comunque, Zau, ho letto l'articolo su Aldo Busi a cui rimanda il link da te indicato.
Lascio stare il valore letterario dei suoi libri. Ne potrei discutere con chi li conosce, mentre farlo con chi non li ha mai letti ammetterai che è un'impresa sterile.
Comunque (in quei frammenti di citazioni) lui condanna il turismo sessuale, le violenze sui bambini/e e ribadisce di non aver mai avuto rapporti sessuali con bambini ma di averli sempre evitati.
Poi sulle altre cose che dice (il modo di affrontare un bambino o una bambina eventualmente seduttivo/a) si può non essere d'accordo (io non lo sono per nulla) ma almeno ha il pregio di affrontare di petto l'argomento, senza ipocrisie o astrattismi e con coraggio, consapevole di attirarsi ire e reprimende.
Una donna con cui anni fa ho avuto una storia d'amore mi raccontò che, nella sua infanzia, ebbe più volte rapporti con un parente adulto e che in quella vicenda lui non fu mai violento ma solo dolce e delicato e che (a quanto lei ricorda) fu proprio lei ad avviare i primi approcci. Con ciò non intendo minimamente assolvere le colpe della persona adulta (avere rapporto sessuali con un bambino è e resta un crimine inaccettabile), voglio solo dire che molte situazioni sono più complesse di come possono apparire viste dal di fuori. Va detto pure che (in quella donna) la storia di pedofilia vissuta da bambina ha segnato enormemente la sua intera esistenza, in modi complicati e sotterranei, dal suo modo di vivere l'erotismo al suo rapporto con gli uomini, dal giudizio che ha di se stessa alla sua instabilità e così avanti.

Ilva una persona violenta o in qualche modo amica della violenza e dell'intolleranza?
Chiamatemi in tribunale a testimoniare e vado subito a dire "no".

Grazie, Luciano. Credo che, dopo le tue parole, forse riuscirò a far pranzo senza sentirmi lo stomaco chiuso.
Apprezzamenti e accuse come quelli che mi sono stati più o meno esplicitamente rivolti lasciano un segno, anche se il canale di trasmissione è un computer...

Letto il link suggerito da Zau. Le parole di Busi mi fanno accapponare la pelle.

Su Busi la penso esattamente come Zauberei. Non faccio commenti su di lui come autore, perché il suo stile non mi è mai piaciuto, ma riconosco che da altri potrebbe essere apprezzato.
Per me è e resta un personaggio squallido, talmente istrionico da far pensare a dei seri disturbi mentali.
Mi fanno ancora più schifo le persone che lo hanno invitato a partecipare a una trasmissione che, di base, tira fuori il peggio dalle persone. Chi lo ha invitato era perfettamente consapevole che presto o tardi Busi avrebbe cominciato a recitare la parte del provocatore folle e sgradevole. Hanno sfruttato, in conclusione, un povero disgraziato nella fase discendente della sua carriera. Più che altro dovrebbe fare pena, altro che vittima della libertà d'espressione negata

Ilva sulla questione della seconda chance ti do ragione. Ma in quell'occasione rimasi veramente stupita. non fu una battuta, fu un modo di procedere.
Luciano - sono perfettamente d'accordo, come per altro dovresti già sapere, anche perchè oltre alla competenza ho purtroppo delle esperienze personali in tema, che sono ben lungi dal voler spiegare qui. Tuttavia sappi che tra il tuo modo di parlare di questo fenomeno e quello di Busi, ci passa un mare.

Zau: sono certo che io e Busi (sulla pedofilia e su molte altre cose) diremmo cose diversissime.

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