I protestanti sanno essere persone serie.
Ha commesso un errore, e ha voluto pagare fino in fondo: il vescovo di Hannover Margot Kaessmann (da pochi mesi presidente della chiesa evangelica tedesca) si è dimessa dai suoi incarichi.
51 anni, divorziata, una drammatica terapia antitumorale alle spalle, due sere fa è stata fermata dalla polizia al volante della propria auto, una grossa Volkswagen Phaeton, perché era passata col rosso. Alla prova dell'etilometro, Magot è risultata positiva. Le è stata ritirata la patente e adesso rischia un procedimento penale.
"Ho commesso un grave errore e me ne pento profondamente" ha dichiarato senza cercare scuse all'italiana o alla cattolica.
E ha subito annunciato le proprie dimissioni, anche dopo che il vertice della chiesa evangelica le aveva confermato piena fiducia.
Ma non le è bastato.
Infatti, ha spiegato: "non posso restare in carica con la necessaria autorità. Ho pensato di seguire il consiglio dell'animo, che ti dice di fare quello che ti consiglia il cuore... anche quando cadi in basso, non puoi mai cadere più in basso delle mani di Dio che ti sorreggono".
Così, esce di scena la donna vescovo che colmava le chiese con i suoi sermoni,
criticando il governo per i tagli al welfare, chiedendo il ritiro immediato dall'Afghanistan, parlando in difesa dei più poveri.
Da stasera, Margot è una semplice pastore luterana.
I protestanti sono gente seria.
E le donne protestanti ancora di più.
Chi sbaglia, pretende di pagare.
appunto seria proprio come certa gente che alligna da noi, che più ha scheletri nell'armadio (non semplici trasgressioni al codice della stradapur con tasso alcolico non consentito)più si abbarbica al cadreghino con la benedizione del clerro locale che lucra sulla propria indulgenza!
Scritto da: paola dei gatti | 24/02/2010 a 21:44
Margot Kaessmann è una donna matura e libera dentro.
Ha commesso un errore, lo ha ammesso, e ora riparte.
Io Non ero stata allevata così ma ho piano piano imparato a diventarlo tramite la terapia psicoanalitica. Oggi mi sento come Margot Kaessmann: quando commetto un errore e me ne rendo conto, lo ammetto. Poi riprendo a vivere (cercando di non ripeterlo, ovviamente!) Vivo serena e ho la stima delle persone qui attorno.
Scritto da: P@ola | 24/02/2010 a 22:17
provocazione: non è protestantesimo-cattolicesimo, ma germania-italia.
peyota
Scritto da: peyota | 24/02/2010 a 22:37
...e la Kaessmann è anche molto più carina di ratzy
peyota
Scritto da: peyota | 24/02/2010 a 22:39
Per non pensare poi a tutti quei preti pedofili addirittura protetti dalla chiesa ...che schifo!
Scritto da: P@ola | 24/02/2010 a 23:16
Il concetto della responsabilità personale, l'etica del "rispondere in prima persona" delle proprie azioni sono tutte prerogative della cultura protestante, da sempre,e forse ne costituiscono addirittura il nucleo fondante (e qui mi fermo perché mi mancano i necessari riferimenti culturali e storici per dire di più).
Sai, Luciano, io credo che il problema del cattolicesimo stia nell'eccessivo e distorto uso del "perdono", mi spiego meglio: il concetto di perdono, l'aspetto misericordioso di Dio, che tutto può comprendere e perdonare,è un concetto sicuramente grande, ma è stato "svuotato di senso" nel momento in cui lo si è trasferito da un piano puramente intimo e religioso ad un piano eminentemente pubblico. Il perdono è diventato così licenza di "cattivo agire", di interesse personale contro l'interesse generale.
Be', sono stata un po' sintetica e, dunque, superficialotta, ma questi temi mi interessano e non escludo un post con riferimento a questo tuo.
Un abbraccio
Scritto da: Tereza | 25/02/2010 a 10:24
Sei stata precisissima, Tereza. A dimostrazione che (spesso) chi teme di essere superficialotto va al sodo e coglie nel segno. Mentre chi pretende di far discorsi PROFONDISSIMI, spesso copre tutto di vaghe fumisterie.
Tu invece centri il nocciolo del problema: "la mentalità cattolica è diventata licenza di cattivo agire, interesse personale contro l'interesse generale".
Ed è una delle pesti dell'Italia.
Scritto da: luciano / idefix | 25/02/2010 a 10:51
Hai ragionissima un grandissimo esempio. Credo molto pertinente come refenrente alla tradizione religiosa e culturale nazionale crucca.
solo che pora donna aveva bevuto ciccia:) capisco che te Luciano non puoi capirePPPP te te dimetteresti pure per un pollo alla cacciatora!
(ti sto prendendo in giro:)
Scritto da: zauberei | 25/02/2010 a 11:41
Tereza ha centrato benissimo il problema
:
un conto è imparare a perdonarsi - cosa Non facile -
e un conto è mantenersi la coscienza sporca ma invocare un perdono altrui = falso e fittizio.
Scritto da: P@ola | 25/02/2010 a 13:35
Zau: non entro nei dettagli. Ma alcuni anni fa (per una mia vicenda privata) mi sono dimesso da OGNI incarico sindacale e politico e da quella volta non ho più accettato NESSUN incarico o nomina politico-sindacale, nemmeno il delegato del PD dal congresso di sezione al congresso provinciale.
Scritto da: luciano / idefix | 25/02/2010 a 14:38
Quoto quanto detto sopra, con un unico distinguo: ormai siamo talmente mal messi da considerare seria una persona che fa un'azione che neppure le dovrebbe passare per la testa e si dimette... E lo dico senza nessuna ironia o malanimo: in tempi normali avremmo detto "E brava pastora luterano, predichi ben e intanto te imbriachi e coll'auto bella fica te passi col rosso". Adesso siamo a dirci "Coraggiosa pastora luterana, che hai avuto il coraggio di dimetterti".... O tempora...
Scritto da: yodosky | 25/02/2010 a 14:48
D'accordo, Yodoski.
Infatti, io non voglio mica fare di Margot un'eroina da imitare!
E nemmeno lei si sogna di far la vittima oppure la bravina.
E' giusto che le abbiano tolto la patente e che la processino. Passare col rosso, ubriaca al volante di una macchinona è da delinquenti. E bisogna ringraziare Dio (o la fortuna o il caso) se non c'è stato l'incidente o ferito o addirittura il morto.
Però, detto questo, penso a cosa sarebbe accaduto in Italistan se (in circostanze uguali) al volante avessero beccato un importantissimo politico. O un altissimo prelato.
Scritto da: luciano / idefix | 25/02/2010 a 15:08
Segno della decadenza dei tempi...
Scritto da: yodosky | 25/02/2010 a 15:13
ho segnalato il tuo post a Willy, qui:
http://willyco.wordpress.com/2010/02/25/bassi-orizzonti/
perché secondo me si lega al tuo, sia pure per vie traverse e tangenziali improprie...
Bel tema, bello davvero, quello dell'etica pubblica...e già sento i cori degli squinternati attuali che urlano:
eeeti che????
Un caro saluto
Scritto da: Tereza | 25/02/2010 a 15:25
volevo scrivere si lega al "suo"...sigh!
Scritto da: Tereza | 25/02/2010 a 15:26
Beh, sempre, in tutti i tempi e i tutti i luoghi uomini e donne hanno commesso reati (e peccati).
Il punto è che le persone serie (e Margot Kaessmann pare lo sia) se ne fanno carico per davvero.
Scritto da: luciano / idefix | 25/02/2010 a 15:28
Segno della decadenza dei tempi, dice Yodosky. Non mi sento di darle torto.
Siamo talmente affamati di onestà, gistizia e senso di responsabilità da parte di chi detiene "il potere", che dobbiamo andare oltre confine.
La Keassmann è esemplare, non certo per ciò che ha commesso, ma per il semplice fatto di essersi assunta le sue responsabilità. Sapeva e sa quanto è importante il ruolo che ricopre come "guida" e un ruolo tale implica il dare l'esempio. Non importa che il suo sia nellambito religioso. Il suo gesto è esemplare per chiunque.
E' da sottolineare, però che ancora una volta è una donna a dare l'esempio.
Dalla Germania oggi arriva anche un'altra notizia, a proposito di donne (e non solo) :
http://www.repubblica.it/esteri/2010/02/25/news/berlino_maschio_crisi-2421175/
Un articolo interessante, che per certi versi fa anche sorridere.
Scritto da: Alessandra | 25/02/2010 a 15:45
Agostino d'Ippona scrisse:
"Datemi madri diverse e vi darò un mondo diverso".
E io sono straconvinto che la vera e grande rivoluzione umana ci sarà quando le donne prenderanno nelle loro mani e braccia il Pianeta. Ovviamente non scopiazzando noi maschi.
Scritto da: luciano / idefix | 25/02/2010 a 16:13
io credo di no.
oppure solo se sono in gamba, ma vale anche per gli uomini.
Scritto da: marcob | 25/02/2010 a 19:15
Davvero deprimente il fatto che una persona "seria" faccia notizia!!!!
Mala tempira...
Scritto da: ilva | 25/02/2010 a 20:19
UN PO' (TROPPO)
rigida ma meglio così.SCEGLIERE di portare lo stesso vestito sino alla fine non è certamente di tutti,quindi,resta un magnifico esempio.Ciao Luciano,non tantissimo ma ti leggo anche se non commento.Un saluto e sempre un'Evviva.Bianca 2007
Scritto da: Bianca 2007 | 26/02/2010 a 08:19
Direi che il controcanto italico a questo comportamento, che riconcilia con l'idea che gli uomini e le donne per bene esistano anche in posizioni importanti, è la sconvolgente conferenza stampa di Di Girolamo, quando già tutti avevano visto le sue foto con gli abbracci al nazi ed al padrino...
Scritto da: luposelvatico | 26/02/2010 a 10:12
"Non so, non ho fatto, non ho visto, se c'ero dormivo"
Scritto da: luciano / idefix | 26/02/2010 a 10:38
una persona seria non guida ubriaca. punto.
Scritto da: vm99 | 26/02/2010 a 10:49
"Chi è senza peccato scagli la prima pietra"
Sono d'accordissimo che non si guida ubriachi, così come NON si devono fare tante e tante altre cose.
Ma resta il fatto che noi umani le commettiamo lo stesso. Perchè molto spesso, troppo spesso, tu io lui lei voi loro noi facciamo cose sbagliate oppure terribili (non necessariamente veri e propri reati).
E allora (una volta che queste cose le abbiamo commesse) cosa dobbiamo fare? Trarne le conseguenze prendendoci carico della nostra piena responsabilità individuale per quanto abbiamo compiuto. Ma poi ci sforziamo di cambiare.
Così come (in questo la lezione evangelica è lucidissima) accadde a Pietro: apostolo importantissimo, nella notte dell'arresto di Gesù, prima del cantar del gallo, rinnega Gesù tre volte tre. Poi cosa fa? Resta per sempre inchiodato al proprio errore, paralizzato dallo sbaglio? Insomma, si impicca come il traditore Giuda? No: Pietro prende atto del proprio comportamento, si impossessa del proprio passato e si apre al futuro.
Scritto da: luciano / idefix | 26/02/2010 a 11:36
è così complesso non guidare quando si ha bevuto?
Scritto da: vm99 | 26/02/2010 a 14:13
Vm99: cerchiamo di capirci. Io non mi sogno nemmeno lontanissimamente di difendere chi guida in stato di ebbrezza. Anzi: è un comportamento che va condannato e punito perchè pericoloso per se e soprattutto per gli altri.
E che (stavolta) a guidare con un alto tasso alcolico sia stato "uno/a dei miei" (per affinità di politica, di amicizia o di fede) non mi fa certo cambiare idea all'aumma aumma italiota: ribadisco che dal punto di vista legale la cittadina Margot Kaessmann va punita.
Il mio discorso era del tutto differente: una volta sgombrato il campo dalla questione legale (ritirata la patente, fatto il percorso che prevede la legge tedesca, scontata l'eventuale condanna), auspico che umanamente Margot esca dalla vicenda più forte, più consapevole e più "umana" di prima. Ma ciò lo auspico per tutti i colpevoli. Sempre.
Scritto da: luciano / idefix | 26/02/2010 a 17:38
dalla tua risposta pare che sia davvero difficile non guidare in stato di ebbrezza.
(abito in un paese a maggioranza protestante, e ti posso assicurare che la papessa non si è dimessa perchè lo voleva, si è dimessa perchè quando dimostri di essere un idiota sei fuori dai giochi, e lei col suo comportamento ha dimostrato di essere un'idiota)
Scritto da: vm99 | 26/02/2010 a 18:38
"Così, esce di scena la donna vescovo che colmava le chiese con i suoi sermoni, criticando il governo per i tagli al welfare, chiedendo il ritiro immediato dall'Afghanistan, parlando in difesa dei più poveri."
Questo dimostra che le parole non servono a nulla quando nei fatti ci si comporta da idioti.
Scritto da: vm99 | 26/02/2010 a 18:41
Mi sembra e scusatemi un po’ tantino esagerato che una donna così e che come dice idefix così impegnata nel sociale (a parte la sua confessione religiosa che non m’interessa e che fa parte del suo sentire suo di lei) e che senz’altro avrà qualità di leader avendo superato esami da sé a sé e da sé ad altri per essere un capo e altre qualità - a parte il fatto che sia molto più simpatica del XVI e che magari non gli puzzi regolarmente il fiato come a tutti i preti e che somigli molto a una moglie tedesca che ebbi (il che mi fa quindi, onestamente, meno obiettivo) - abbia fatto questo tipo di scelta, questo gesto. Sì: gesto.
A mio parere una guida ( non un ‘capo’) che sia umano e soggiaccia a un piccolo piacere e che poi al suo popolo mostri la sua contrizione, è e rimane persona stimabile, anzi stimabilissima e più di prima perché la ‘sua’ gente fatta di ‘gente’ saprà di ascoltare uno di sé, alla pari e capace di sbagliare e che sa cosa vuol dire il non essere infallibili e il cos’è il non umano essere, sentirsi ‘padroni assoluti’ di sé che somiglia tanto a un non appartenersi, a uno stare tra il trascendente e il bugiardo.
Io penso che il suo piccolo fallo la potesse addirittura fare migliore, fallibile come lo è un fallibile e anche più amata.
Il fatto di magnificare un tale comportamento - il suo sentirsi indegna e che accade, mentre qua si usa fare del privilegio un vanto e dell’essere indegno (non ‘sentirsene’, bada bene) una virtù – è a mio parere denuncia del nostro malessere di comunità cosiddetta civile e che civile non è; ma l’ammirare l’altrui virtù non sana: è forse inanità e invidia. E anche disperazione.
Non ci riesce d’essere leali, e la lealtà serve a misura per sapere come meglio non esserlo, e a vantaggio: un vantaggio che io penso cannibale, suicida—sarà un vedere la nostra prossima fine, forse?
Questo infine io lo vedo come un piccolo episodio in un mondo fatto di ‘umani’ e che fabbrica morti di fame per potere insegnare loro ad avere appetito.
Un saluto.
Scritto da: coccoina | 27/02/2010 a 09:39
...dimenticavo: superbia--e che si può ficcare dove uno voglia...
Scritto da: coccoina | 27/02/2010 a 09:41
stavo per dire che questa donna è semplicemente una grande ...ma forse è solo una persona che sa essere corretta ... come tutti dovremmo essere
Scritto da: cinzia | 28/02/2010 a 13:01