Sul FATTO QUOTIDIANO di oggi c'era questa lettera aperta di Marco Travaglio:
Caro Michele,
ho riflettuto su quanto è accaduto giovedì ad Annozero. E, siccome è accaduto davanti a 4 milioni di persone, te ne parlo in forma pubblica. Parto da una tua frase dell’altra sera: "Parliamo di fatti". Il punto è proprio questo. Si può ancora parlare di fatti in tv? Sì, a giudicare dagli splendidi servizi di Formigli, Bertazzoni e Bosetti. No, a giudicare dal cosiddetto dibattito in studio, che non è più (da un bel pezzo) un dibattito, ma una battaglia snervante e disperante fra chi tenta di raccontare, analizzare, commentare quel che accade e chi viene apposta per impedirci di farlo e costringerci a parlar d'altro.
La maledizione della par condicio, dovuta alla maledizione di Berlusconi, impone la presenza simmetrica di ospiti di destra e di sinistra. E, quando si tratta di politici, pazienza: la loro allergia ai fatti è talmente evidente che il loro gioco lo capiscono tutti.
Ma quando, come l’altra sera, ci si confronta fra giornalisti, anzi fra iscritti all’albo dei giornalisti, ogni simmetria è impossibile: quelli "di destra" parlano addosso agli altri e –quando non sanno più che dire– tirano fuori le mie condanne penali (inesistenti) o le mie vacanze con mafiosi o a spese di mafiosi (inesistenti). Da una parte ci sono giornalisti normali, come l'altra sera Gomez e Rangeri, che non fanno sconti né alla destra né alla sinistra; e dall’altra i trombettieri. Che non sono di destra: sono di Berlusconi. E non fanno i giornalisti: recitano un copione, frequentano corsi specialistici in cui s'impara a fare le faccine e a ripetere ossessivamente le stesse diffamazioni.
Invece di contestare i fatti che racconti, tentano di squalificarti come persona. Poi, a missione compiuta, passano alla cassa a ritirare la paghetta. E, se non si abbassano a sufficienza, vengono redarguiti o scaricati dal padrone. Non hanno una faccia e dunque non temono di perderla.
Partono avvantaggiati, possono permettersi qualunque cosa. Non hanno alcun obbligo di verità, serietà, coerenza, buonafede, deontologia. Non temono denunce perchè il padrone mette ogni anno a bilancio un fondo spese per risarcire i danni che i suoi sparafucile cagionano a tizio e caio dicendo e scrivendo cose che mai scriverebbero o direbbero se non avessero le spalle coperte. Come diceva Ricucci, che al loro confronto pare Lord Brummel, fanno i froci col culo degli altri.
Sguazzano nella merda e godono a trascinarvi le persone pulite per dimostrare che tutto è merda. E ci tocca pure chiamarli colleghi perchè il nostro Ordine non s'è mai accorto che fanno un altro mestiere.
Ci vorrebbe del tempo per spiegare ogni volta ai telespettatori chi sono questi signori, chi li manda, quali nefandezze perpetrano i loro "giornali", perchè quando si parla di Bertolaso rispondono sulle mie ferie e soprattutto che cos'è davvero accaduto a proposito delle mie ferie: e cioè che ho documentato su voglioscendere.it di aver pagato il conto fino all'ultimo centesimo e di aver conosciuto un sottufficiale dell'Antimafia prima che fosse arrestato e condannato per favoreggiamento, interrompendo ogni rapporto appena emerse ciò che aveva fatto (i due trombettieri invece dirigono e vicedirigono i giornali di due editori -Giampaolo Angelucci e Paolo Berlusconi, già arrestati due volte ciascuno, il secondo pregiudicato- e non fanno una piega).
Ma in tv non c'è tempo per spiegare le cose con calma. E, siccome io una reputazione ce l'ho e vi sono affezionato, non posso più accettare che venga infangata ogni giovedì da simili gentiluomini.
Gli amici mi consigliano di infischiarmene, di rispondere con una risata o un'alzata di spalle. Nei primi tempi ci riuscivo. Ora non più: non sai la fatica che ho fatto giovedì a restarmene seduto lì fino alla fine. Forse la mia presenza, per il clima creato da questi signori, sta diventando ingombrante e dunque dannosa per Annozero. Che faccio? Mi appendo al collo le ricevute delle ferie e il casellario giudiziale? Esco dallo studio a fumare una sigaretta ogni volta che mi calunniano? O ti viene un'idea migliore?
MARCO TRAVAGLIO
E infatti Anno Zero è diventata inguardabile. E probabilmente è quello che volevano. A me fanno venire il sangue marcio. Mi immagino a Travaglio.
Scritto da: carloesse | 20/02/2010 a 22:02
Certe trasmissioni (come appunto sta diventando Anno Zero) soffrono di un difetto di fondo: ospitare cani e porchi, persone di valore mescolate a innominabili stronzoni che fanno di tutto (urla, cachinni, facciacce, strepiti, rap, mantra, insulti) per impedire ai primi di parlare.
Come se io a casa mia, per controbilanciare la presenza della gente raccomandabile e deliziosa che viene di solito, fossi costretto per par condicio a chiamare assieme a loro anche orrendi manigoldi.
Scritto da: luciano / idefix | 20/02/2010 a 22:18
Come non condividere un sentimento come quello di Travaglio? Io non so come abbia fatto a resistere finora. E devo dire che è quasi commovente la sua preoccupazione per il fatto che una sua reazione possa danneggiare Santoro.
Probabilmente Travaglio sta anche cercando di far capire a Santoro che forse sarebbe meglio darsi una mossa e rispondere tutti in coro, piuttosto che lasciare uno solo contro lo stronzone di turno tipo mavalà ghedini, e tutti gli altri uominicchi di regime.
Ecco, magari Travaglio sta cercando anche un appoggio. E in effetti, a ben guardare, ultimamente Santoro non reagisce come faceva una volta.
Scritto da: Alessandra | 21/02/2010 a 01:16
Ho letto anch'io il pezzo su Il Fatto di ieri. E' quello che pensavo da tempo. Di Anno Zero (da tempo) guardo solo i servizi (che sono spesso ottimi) e le vignette di Vauro, mentre le chiacchiere in studio le scorro. Perchè Santoro non smette di invitare i politici (come tra l'altro suggerisce Flores D'Arcais oggi su Il Fatto)? Ne guadagneremmo tutti.
Scritto da: Artemisia | 21/02/2010 a 15:01
A casa mia chiamo mascalzoni che interrompono i discorsi, frugano nei cassetti, si puliscono le scarpe con le lenzuola, buttano per aria i libri, disturbano gli ospiti, pisciano sulle poltrone, mettono le dita negli occhi ai cani e ai gatti, rompono i piatti, cagano per terra?
Analogamente, certa gentaglia pagata per rompere i coglioni non va invitata nelle trasmissioni televisive.
Punto e basta.
Scritto da: luciano / idefix | 21/02/2010 a 16:02
E poi basterebbe semplicemente, in trasmissione, adottare due regolette facili facili.
1) Si parla uno/a alla volta e di conseguenza il microfono acceso è SOLO quello di chi sta parlando. Di modo che, se Tizio prova a interrompere o a disturbare, la sua vociaccia è solo un lontanissimo rumorino.
2) Analogamente, mentre sta parlando XY, la regia NON inquadra MAI i volti dei suoi antagonisti. Che perciò la smetteranno ben presto con la pessima abitudine di fare quelle espressioni da faccette di cazzo.
Scritto da: luciano / idefix | 21/02/2010 a 16:39
Luciano,
ogni tanto guardo annozero (a dubai inizia alle 23.45 ...)
Travaglio ha i suoi 5 minuti durante i quali nessuno lo interrompe.
Dopo di che, giovedi' scorso, quando, mentre spalava merda gratuta su Bertolaso, gli hanno contestato: «Sarà capitato anche a te di frequentare persone che non si sarebbero dovute frequentare, stai attento perché ti capiterà»
Niente di piu'.
Io, personalmente trovo la comunicazione di Travaglio molto pericolosa, in quanto riporta una selezione di fatti veri. Ma appunto, fa una selezione dei fatti, li ricuce e li usa per mostrare le proprie tesi. Quindi dice si la verita', ma solo la parte che gli interessa (e per questo ha perso poche cause per diffamazione...)
Trovo che Belpietro sia ovviamante un servitore di Berlusconi, ma la sua comunicazione e' parecchio efficacie perche' molto logica e diretta.
E poi Travaglio e' un anti-Berlusconi quanto Belpietro ne e' un servitore. Ah no, Travaglio si prende qualche milione di soldi pubblici per i suoi 5 minuti di saccenza...
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 21/02/2010 a 18:05
Su Travaglio e la sua vicenda, Giornale e Libero continuano da molto tempo a diffondere insinuazioni e menzogne.
Travaglio (per l'ennesima volta) ricostruisce la vicenda e mette on line pure l'assegno da cui risulta che ha pagato LUI la vacanza: http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/2009/10/13/le_mie_ferie_siciliane_del_200.html
Ma il problema è un altro.
Che certi figuri prezzolati (da Belpietro a Ghedini e via elencando) vanno in televisione SOLO per disturbare i discorsi altrui. Con urla, cachinni, faccette, smorfie, interruzioni, grida, strepiti, lezioncine imparate a memoria, slogan appresi da spin doctor, calunnie, contumelie, si comportano da ciò che sono: sicari della realtà al soldo del Padrone.
Tutte cose che sono impensabili e intollerabili in qualsiasi altro paese civile e liberal-democratico.
Cose che accadono solo nell’Italia berlusconizzata.
Scritto da: luciano / idefix | 21/02/2010 a 18:17
Credo sia un problemi di tutti quello che odiano l'italia berlusconizzata dove i colpevoli giurano tronfi e gli innocenti devono tremare (parafrasando de gregori).
Come si fa a stare li fermi e non reagire di fronte ad insinuazioni ed accuse volgari, da parte di due gaglioffi senza pudore pagati per fare ammuina e non fare capiro il merito delle cose?
Travaglio ha pubblicato perfino l'assegno di quella falsa notizia su cui D'Avanzo di Repubblica fece una sonora figura di merda. Tra l'altro per smentirli ognoi volta ci vorrebbe mezz'ora per raccontare tutta la vicenda, I Belpietro lo sanno e sanno che calunniando calunniando qualcosa resta. Anche qui tra gli antiberlusconiani notiamo che c'è qualcuno per cui il problema sarebbe la comunicazione di Travaglio, il milione che prende (falso piglia meno di 200 mila euro! E chi non lo vuol vedere cambia canale). Come se il problema fosse la forma e non i contenuti dei fatti esposti. Esattamente quello che vogliono far passare Belpietro e porro, cioè che non si parli dei contenuti, che il problema non è la corruzione di Bertolaso e della protezione civile, ma la comunicazione e lo scambio con Travaglio.
Come si fa? Certo Santoro potrebbe non invitare il peggio del giornalismo di destra. Me lo sono chiesto anche io perchè proprio quelli peggiori dipendenti del Berluska? Ma io credo che Santoro sia quasi obbligato. Se vuole rimanere aperto, se non vuole essere sbattuto via e quindi perdere anche quel poco di possibilità di infornare deve per forza invitare quelli.
E del resto giornalisti di destra decneti , intellettualmente onesti io non ne conosco. Ci sono Fini e Beha ma quelli sono più antiberlusconiani di Travaglio perchè i veri liberali non possono stare dalla parte di Berlusconi.
Scritto da: giuseppe galluccio | 21/02/2010 a 18:41
Giorgio, Travaglio ti ha mostrato la sua busta paga? Insomma, la smettiamo di dire cavolate di regime? Dove hai letto quanto guadagna Travaglio per 5 minuti di trasmissione? Dove?!
Mi si perdoni il punto esclamativo, ma quando sento e leggo certe cose mi incazzo di brutto.
Giorgio, come al solito fai lo sputasentenze senza informarti. Se avessi un decimo della capacità di ricerca di Travaglio, sono sicura che chiederesti ai tuoi datori di lavoro arabi petrolieri di pagarti fior fior di milioni di petroldollari!!!
E santa pazienza, non se ne può più davvero delle stronzate!
Scritto da: Alessandra | 21/02/2010 a 20:07
E un'altra cosa, Giorgio: Belpietro ha una comunicazione efficace?! Travaglio butta merda sugli altri? E Belpietro che fa? Lancia petali di rose?!
E cos'è questa "comunicazione efficace" di cui parli? Interrompere le persone mentre parlano con argomenti inventati di sana pianta, alzare la voce, sfoderare la faccia di culo ed un sorriso da caino (con quella bocca storta che si ritrova belpietro, poi!!) ?
Belpietro non fa altro che replicare quello di cui parla Travaglio nel suo articolo, anzi nella sua lettera a Santoro. questa gentaglia servitrice del padrone non è degna nemmeno di essere chiamata "giornalista". Questa feccia che insozza anche più dei politici stessi la Tv e la carta stampata, non ha rispetto nemmeno per la propria professione. Questa è gentaglia che ha pure una famiglia, dei figli. E che insegnano ai figli questi loschi figuri? A mentire, a vendersi al miglior offerente? Perché è così che si comportano per primi.
E tu mi parli di efficacia nella comunicazione? Ma va là, va la, va là, come direbbe la serpe strisciante ghedini.
Scritto da: Alessandra | 21/02/2010 a 20:17
Giorgio, se ti esprimessi con un belato o con il verso del pappagallo capiremmo ugualmente quello che scrivi, te l'assicuro.
Scritto da: Alessandra | 21/02/2010 a 20:20
Cara Alessandra,
vedo che l'educazione non e' di casa. Peccato. Nemmeno il rispetto per l'opinione altrui. Deve essere piacevolissimo partecipare ad una conversazione con te ! Altro che belati o versi del pappagallo, mi fai sospettare che alterni urla feroci a grugniti e morsi. Certo una comunicazione efficacissima ;)
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 21/02/2010 a 21:11
Giuseppe Galluccio,
secondo me Santoro fa un buon lavoro: oppone Travaglio, sicuramente uno dei piu' ardenti oppositori di Berlusconi, a Belpietro, uno dei piu' ardenti suoi servitori. E di solito tiene bene in mano le redini della trasmissione, insomma spesso offre una dialettica abbastanza interessante. Meglio che una trasmissione monocolore contro berlusconi, almeno io la penso cosi'...
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 21/02/2010 a 21:15
Giorgio, forse non hai capito che della tua opinione nei miei confronti non me ne frega assolutamente nulla. Io di fronte all'ignoranza e alla saccenza di chi crede di poter sostenere una conversazione su qualsiasi argomento senza documentarsi perdo letteralmente i lumi. Tu sei uno che farebbe perdere la pazienza a Giobbe, perché dici un cumulo di cretinate.
rispetterei la tua opinione se la esprimessi. Il fatto è che tu parli per sentito dire, e quelle non sono opinioni. Non hai argomentazioni valide. Le opinioni sono tutt'altra cosa, Giorgio.
Quando lo capirai sarà sempre troppo tardi.
Scritto da: Alessandra | 21/02/2010 a 21:33
Luciano,
secondo me giornalisti che appaiono in televisione per difendere il proprio padrone sono davvero, come dici tu, "impensabili e intollerabili in qualsiasi altro paese civile e liberal-democratico". Ma in Italia, e' bene dirlo senza farsi inganni, siamo abituati cosi'. La Rai e' sempre stata lottizzata. Rai 1 DC, Rai 2 PSI, Rai 3 PCI. Questo secondo me ha creato i presupposti per cui noi italiani accettiamo di vedere una trasmissione sapendo che ha un forte colorito politico di fondo. E secondo me non sentiamo la puzza del conflitto d'interessi di Berlusconi per questo motivo. Non so, riesci a fare un distinguo? A parte che ne ha tre di reti e non una, io vedo solo una progressione di un malcostume italiano...
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 21/02/2010 a 21:55
giorgio,
ci manca solo che tu dica: "io non sono nè di destra nè di sinistra", e poi hai fatto il pieno.
come sarebbe che nei paesi civili i giornalisti che appaiono solo per difendere il loro padrone sono impensabili e invece in italia va bene così? allora l'italia non è un paese civile e liberaldemocratico.punto.
e poi da dove desumi che non sentiamo la puzza del conflitto d'interessi di berlusconi? io la sento da oltre mille km dal confine italiano, e chi è lì e vuole aprire le narici la sente ancora meglio.
Scritto da: marcob | 21/02/2010 a 22:34
Giorgio, a prescindere dal destra/sinistra, credo che il dovere di ogni giornalista serio si quello di cercare di mettere in imbarazzo chiunque sia al potere, ponendogli domande scomode.
Così è in USA, così in GB, così nei paesi democratici e civili. Travaglio fa il suo mestiere (bene o male che sia). I belpietri o i feltri si preoccupano solo, invece, di difendere a spada tratta e con ogni mezzo il potere (padrone), e a tentare di sputtanare chi quel mestiere invece fa con serietà.
Le 10 domande di Repubblica (per esempio) erano pertanto una cosa seria. Ignorarle o ignorare e sputtanare chi le pone è l'antitesi del giornalismo.
Questa è la sola differenza che vedo.
Scritto da: carloesse | 21/02/2010 a 22:46
Che l'Italia, con una TV lottizzata da sempre, un paese democratico e civile non lo sia in fondo mai stato non mi pare una buona giustificazione. E mi pare quindi ancor più doveroso gridare forte che se non lo era già ieri, oggi pare lo sia ancor di meno. E qualcuno dovrà pur battersi perchè lo possa diventare. Chi se non il poco giornalismo libero che ci rimane?
Scritto da: carloesse | 21/02/2010 a 22:55
Scusate eh non è un problema tanto di ospiti ma anche di conduzione. Non fate Santoro migliore di quello che è: il conduttore si deve sforzare di tenere i cagnetti al guinzaglio - anche perchè non si possono non invitare tali cagnetti, essi cagnetti sono lo specchio di chi li ha votati, e rispecchiano il paese come noantri. I mozzichi rognosi di Belpietro sono assolutamente in ottina compagnia con lo stile di conduzione di Santoro - che ci fa la scarpetta, che gli piace fare il tribuno della plebe. Una cosa che io detesto - perchè al tribuno della plebe appunto non servono i cittadini serve la plebe a cui fare vedere le bestie che si sbranano al centro del palco. Sinceramente- non capisco perchè venga qualificato Anno Zero ancora come un programma di informazione.
Scritto da: zauberei | 22/02/2010 a 07:43
Marcob,
ma e' esattamente cosi', io non sono nè di destra nè di sinistra. Quando penso che il paese abbia bisogno di una politica di destra voto a destra, altrimenti a sinistra. Abbasatnza a prescindere dal leader della coalizione, in quando di solito (non sempre) i ministeri chiave sono poi asseganti a gente in gamba (a parte scaiola !!)
Carloesse,
la mia non era una giustificazione, bensi' una personale spiegazione!
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 22/02/2010 a 07:52
Gli ospiti non li decide Santoro, comunque non solo lui. Dato che deve dare una parvenza di equilibrio tra le parti, chiede ai partiti "chi c'avete da mandarmi per la puntata sulla Maddalena?" e quelli rispondono "Belpietro". E lui "ma Belpietro non è un esponente politico". E quelli "e invece sì e se non ti sta bene non fai la puntata". È il servizio pubblico: se Santoro si presenta armato di spingarda con tutti i suoi filmati, montati come piace a lui, gli inviati tra i terremotati, gli operai, gli immigrati organizzati, quelli gli spediscono un altro armato di schioppo. Mica gli possono mandare Pionati.
Scritto da: gcanc | 22/02/2010 a 09:06
Io sono in una di quelle fasi (dura da circa una settimana) in cui la misura è colma e di conseguenza la mia pazienza si è esaurita.
Magari tra qualche giorno o tra qualche ora mi passerà ma adesso ne devo prendere atto innanzitutto con me stesso.
Quando in autobus o in bar sento qualcuno che dice seriamente "Bertolaso
è l'uomo del fare", devo trattenermi.
Quando ascolto roba come "Questi giudici dovrebbero lavorare invece di fare le intercettazioni", conto sette volte sette.
Quando mi capita di sentir dire certe cose, mi sforzo per non far scoppiare una lite.
Perchè non li tollero più. Lasciamo stare quelli a libro paga di Berlusconi (i Ghedini Cicchitto Bondi Gasparri Feltri Fede Minzolini Capezzone Porro Belpietro e compagnia starnazzante e inquinante), lasciamo stare i doppiogiochisti (tipo quelli del Corriere (Sergio Romano, l'Ostellino dei Galli della Loggia del Panebianco) che stanno con Padrone perchè gli conviene. Ma i milioni di italiani che (davanti allo sconcio quotidiano di questo malgoverno e di questo sottogoverno malavitoso) non solo non reagiscono ma addirittura si indignano con quelli che denunciano il malaffare...beh...questi milioni di miei compatrioti mi mandano fuori dai gangheri e mi fanno vomitare.
Scritto da: luciano / idefix | 22/02/2010 a 09:25
Sottoscrivo l'ultimo commento di Luciano.
E non mi si venga a dire che sono stati votati ecc... ecc...
in Italia c'è una situazione (che investe purtroppo anche parte del centrosinistra) insostenibile.
Più che con Travaglio in quella trasmissione ero con Peter Gomez...
Scritto da: Jubal | 22/02/2010 a 11:56
giorgio,
come mastella, che quando gli conviene star con prodi sta con prodi, e quando gli conviene star con berlusconi sta con berlusconi.
o come quei fascisti che sostenevano mussolini e che dopo il 25 aprile divennero tutti antifascisti.
o come quelli che sono per la pena di morte ma anche no.
Scritto da: marcob | 22/02/2010 a 11:59
Certamente esistono le sfumature e il grigio, ci sono tante tonalità e una vastissima gamma di gradazioni.
Però a volte le cose sono chiare, nette e senza possibilità di scappatoie: o si sta di qua o si sta di là.
Scritto da: luciano / idefix | 22/02/2010 a 12:21
Anche se con parole diverse e con un tono diverso, Luciano nel suo penultimo commento ha detto esattamente ciò che penso anch'io. E come Jubal, sottoscrivo tutto.
Io non ho più pazienza e toleranza verso certi atteggiamenti. Ne ho proprio piene le scatole.
E quando, poi, qualcuno ripete a pappagallo le stronzate che vanno blaterando i servi di regime, perdo i lumi.
Scritto da: Alessandra | 22/02/2010 a 12:42
La Divina Commedia anno 2010
Scritto da: P@ola | 22/02/2010 a 12:44
Luciano, marcob,
la politica, sebbene in Italia pochi riescono a capirlo, non e' un'alternativa al campionato di calcio. Non si e' tifosi della Juve o dell'Inter. Ci sono momenti dove e' piu' giusto fare una politica di supporto alle fascie deboli, altri in cui incoraggiare chi ha talento o voglia di rischiare. Secondo me voi due siete un esempio del problema di base dell'Italia, "o si sta di qua o si sta di là". Proprio per questo la meritocrazia in politica e' inesistente, tanto c'e' un esercito di pecore che segue il partito, o berlusconi, qualsisi cosa esso/ egli dica & faccia
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 22/02/2010 a 12:49
Luciano scrivi
.
...e mi fanno vomitare.
Un tempo avrei scritto anch'io la stessa frase. Ora Non più.
Perchè farmi del male vomitando ?
Io devo trovare il modo di persuadere queste persone, di "sedurle" nel senso di portarle verso di me ...
e ci provo...e studio sempre a come farlo nel modo migliore, per ottenere risultati ...
pian pianino qualcosa è cambiato ...
Scritto da: P@ola | 22/02/2010 a 12:51
marcob,
ma cosa dici, a me non cambia nulla se governa Berlusconi, Bersani o Dipietro... vivo in un sistema fiscale diverso (ehm..) e non ricevero' mai la pensione quindi davvero quando voto lo faccio pensando quale sia il bene del mio pease.
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 22/02/2010 a 12:52
Giorgio: la politica non è solo questione di meritocrazia (che in se e per se non mi sa dire nulla: la "bravura" è una qualità neutra, dipende da come la si utilizza)
La politica è anche questione di princìpi, onestà, correttezza, mettersi al servizio dei cittadini, solidarietà, giustizia, coraggio, disinteresse privato. E' evidente che tutto ciò è difficile trovarlo allo "stato puro", al 100%. Mentre è facile trovare politici (come Berlusconi) che lavorano esclusivamente per gli interessi propri.
Il problema è allora "tendere" verso la politica intesa come onesto servizio alla collettività.
Scritto da: luciano / idefix | 22/02/2010 a 12:57
Diciamo il più onesto possibile...
Scritto da: Jubal | 22/02/2010 a 12:59
P@ola: spesso vomitare non fa per nulla male. Anzi fa bene. Perchè ci fa espellere roba tossica, porcherie non digerite eccetera.
Scritto da: luciano / idefix | 22/02/2010 a 12:59
Luciano sono d'accordo con te, anche se nel "merito' di un politico includo onestà, correttezza, mettersi al servizio dei cittadini, solidarietà, giustizia, coraggio, disinteresse privato. Ma se sei o a destra o a sinistra alla fine cosa cambia? Mi sarebbe piaciuto vedere cosa sarebbe capitato se Berlusconi fosse entrato in politica nel PDS...
Scritto da: Giorgio Tedeschi | 22/02/2010 a 13:13
D'accordo, Jubal.
Nessuno pretende politici perfetti.
Ma (oltre al modello irrangiungibile del "politico perfetto" e quello frequente del "politico mascalzone"), ci saranno pure i "politici decenti".
Scritto da: luciano / idefix | 22/02/2010 a 13:14
Se Marylin Monroe fosse stata il campione del mondo dei pesi massimi, non sarebbe stata Marylin Monroe.
Scritto da: luciano / idefix | 22/02/2010 a 13:16
Sì Luciano,
vomitare a volte può far bene a noi
... ma non porta gli altri a cambiare.
In questo caso Tu non hai ingerito gli altri e gli altri continuano a proporre idee (e fatti) nefati.
Scritto da: P@ola | 22/02/2010 a 13:48
Sì, Luciano, ma vedi... io non pretendo da Bersani che mi diventi miss mondo... o che porti l'Italia alla vittoria dei prossimi mondiali, mi accontenterei che il PD non fosse, nella sua parte peggiore, il comitato d'affari che è diventato. Che non portasse in parlamento persone come Calearo e Colaninno, ma tant'è, in Italia anche il sindaco del più piccolo comune ha le sue cooperative amiche... a destra come a sinistra, e ci possiamo passare sopra, d'accordo, ma quando hai la palla per fare la legge sul conflitto d'interessi perché non la fai? E perché in aula mancano i parlamentari del PD quando bisogna votare contro lo scudo fiscale? E' solo incapacità? Quelli come me, diffidenti per natura, ci credono poco.
Scritto da: Jubal | 22/02/2010 a 15:47
anche io sto quasi sempre con travaglio.
AZ in genere non la guardo perchè mi fa solo incazzare (per la rabbia). poi non sopporto di dover ascoltare tipi come quelli che se vengono a casa mia sai i calci nel culo che gli do...
Scritto da: Giordano | 22/02/2010 a 15:59
Io guardo molto, molto di rado queste trasmissioni. Sia perchè aggiungo poco o niente (più niente che poco) a ciò che (leggendo giornali e frequentando il Web) già so, sia perchè vedere/sentire certi individui fa male alla salute.
Scritto da: luciano / idefix | 22/02/2010 a 16:40
giorgio,
premesso che tu la puoi vedere come ti pare, anch'io vivo fuori dall'italia. però i contributi li verso e una pensione quando sarà il momento ce l'avrò. ma questo non c'entra proprio niente.
forse hai qualche anno meno di me, ma sostanzialmente siamo della stessa generazione. si sente dire che per noi gli ideali non ci sono perchè sono crollati prima che arrivassimo all'età della ragione.
mi rifiuto di condividere ciò, perchè il mio sistema ideale ce l'ho ben chiaro in testa. che possa essere applicato nel paese in cui vivo o in quello in cui sono nato cambia poco.
non è nemmeno scritto da nessuna parte che il mio sogno lo possa realizzare bersani, o zapatero o chiunque altro.
sicuramente non lo può fare un governo di destra, ma questa è una convinzione mia. una certezza è che il mio sogno ce l'ho e me lo tengo stretto.
Scritto da: marcob | 22/02/2010 a 22:39
Riprendo ciò che scriveva Albert Camus (nel 2010 è il cinquantenario della sua morte...di lui e della sua opera si parla troppo poco): "Io sono di sinistra malgrado la sinistra"
Scritto da: luciano / idefix | 23/02/2010 a 09:03
fino a poco tempo fa anche io avrei sottoscritto quella frase di camus... ma credo che ultimamente dei tumulti di destra si stiano agitando parecchio in me (e molto più di quanto pensi).
questo se ragiono secondo questi ormai consueti canoni che ci obbligano a queste poche alternative...
perchè se invece guardiamo davvero come dovrebbero stare le cose, ho una visione molto chiara di come sarebbe la loro giusta collocazione, e in quel mondo perfetto che immagino non esistono i concetti di destra e sinistra (un non premio a chi capisce che ho detto!!!)...
Scritto da: Giordano | 23/02/2010 a 17:16
Forse (se ho capito) intendi dire questo:
ci sono delle fasi in cui destra e sinistra non sono le uniche discriminanti, ma altre (legalità, correttezza, senso dello Stato, onestà, solidarietà, laicità...) appaiono più importanti.
Scritto da: luciano / idefix | 23/02/2010 a 19:32