Parole da ghigliottinare.
Come giustizialismo.
Il più recente invasato è Fabrizio Cicchitto (presidente dei deputati PdL, già iscritto alla loggia massonica P2: fascicolo n. 945, tessera 2232, data di iniziazione 12 dicembre 1980), che oggi ha dichiarato:
"La lotta alla criminalità organizzata e anche a quella comune va condotta in modo serio, continuativo e organico. Questa lotta, però, non deve fare concessioni al giustizialismo e anche alla tendenza a fare leggi di opposto segno a seconda delle emozioni del momento"
Ma cos'è questo giustizialismo contro cui tanto strepita la destra italiana?
Ovviamente non è quanto descritto nei libri di storia moderna, che dicono più o meno così *** VEDI IN CALCE AL POST alla voce GIUSTIZIALISMO PERONISTA:
Ma allora che roba è questo famoso giustizialismo che a Cicchitto & C fa l'effetto di un chilo di prugne secche avvelenate sciolte in un litro di lassativo Guttalax?
Una prima risposta si trovare può in un testo di Gian Carlo Caselli:
"Ci sono parole che ormai vengono usate in un senso tutt'affatto diverso da quello corrente.
L’esempio più clamoroso è la parola giustizialismo: se voi prendete un dizionario della lingua italiana di qualche anno fa e cercate “giustizialismo”, trovate soltanto un riferimento all'Argentina e al peronismo, niente che riguardi la giustizia. Se prendiamo un vocabolario della lingua italiana di oggi, vediamo che la parola giustizialismo ha ormai un'accezione del tutto diversa e marchia aprioristicamente coloro che cercano di fare giustizia senza compromessi, senza mezze misure.[...]
Se la giustizia è un valore non si capisce in quale modo la sua ricerca possa diventare un disvalore. Ovviamente una giustizia perseguita con modi illegali o immorali non sarebbe più giustizia, ma da quando siamo una repubblica chi persegue i crimini lo fa attenendosi a tutte le regole imposte dai vari codici di Procedura e assicura agli indagati tutti i diritti che la Legge garantisce loro. Il principio di "presunzione di innocenza" è applicato fino al terzo grado di giudizio e il carcere prima del processo (carcerazione preventiva) è limitato nel tempo e sottoposto al giudizio di legittimità di giudici terzi rispetto all'indagine.
Quindi il giustizialismo, nell'accezione corrente, è una parola falsa nel senso che ad essa non corrisponde alcuna situazione reale. Semplicemente il regime che si sta instaurando fa ciò che hanno sempre fatto i regimi: sta operando una attenta manipolazione semantica di alcune parole chiave"
**** GIUSTIZIALISMO PERONISTA
Il giustizialismo fu un movimento politico-sociale argentino creato da Juan Domingo Perón alla fine degli anni Quaranta. Aveva una forte impronta nazionalista e sosteneva uno stato che intervenisse nell'economia: autoritario, centralizzato attorno alla figura del capo, ma con un avanzato programma sociale. I tre assi formativi del movimento erano il sindacato di taglio corporativo Confederazione Generale dei Lavoratori, l'Organizzazione delle Donne, alle quali il governo Perón concesse il voto nel 1947, e il Partito Giustizialista.
Molto ampio e di massa, il giustizialismo peronista mise insieme un multiforme spettro ideologico: dalle eredità fascistoidi e autoritarie ad alcuni gruppi della sinistra rivoluzionaria...
In Italia, il Peronismo ottenne successo sia a destra che a sinistra.
Nel 1949, a Roma, il congresso del Movimento Sociale Italiano si aprì con i delegati in piedi che scandivano ”Viva Peron!!!"
Circa vent'anni dopo, il quotidiano Lotta Continua definì il peronismo "uno dei fenomeni sociali, politici e ideologici più incompresi del nostro secolo".
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