Trascrivo un'intervista di Fabio Gambaro comparsa su Repubblica e dedicata a una strage di cui furono vittima gli immigrati italiani.
Quando gli "stranieri, i vuccumprà, gli extracomunitari, quelli che stavano sul cazzo" eravamo noi.
«Il più grande pogrom della storia francese contemporanea. Un emblema della xenofobia di tutti i tempi». E´ in questi termini che Gérard Noiriel presenta «il massacro degli italiani», vale a dire la terribile caccia all´uomo che il 17 agosto del 1893 si abbatté sui nostri immigrati impiegati nelle saline d´Aigues-Mortes, in Provenza. Una giornata di follia collettiva e di violenza feroce che fece 9 morti accertati, oltre cinquanta feriti e una quindicina di dispersi i cui corpi non vennero mai ritrovati. A quell´episodio a lungo rimosso dalla storiografia ufficiale, Noiriel - considerato il maggior specialista francese della storia dell´immigrazione - dedica oggi uno studio completo e documentatissimo, Le massacre des Italiens (Fayard, pagg. 291, euro 20, da ieri in libreria), che ricostruisce nei minimi dettagli la dinamica di quelle violenze, la realtà dell´immigrazione italiana e soprattutto «lo scandalo di un processo che, malgrado tutte le prove accumulate, assolse tutti gli imputati». Il massacro degli italiani rimase infatti impunito e in seguito l´episodio fu a lungo dimenticato da una parte come dall´altra delle Alpi. «All´epoca, tra Italia e Francia vi fu un violento scontro diplomatico, ma poi, per evitare che la situazione degenerasse in conflitto internazionale, entrambi i paesi preferirono insabbiare la vicenda», spiega lo studioso francese, per il quale troppo spesso gli italiani sembrano dimenticare i loro molti antenati emigrati all´estero. «Da allora, quel massacro fu rimosso dalla memoria collettiva. Innanzitutto in Francia, dove nessuno voleva ricordare quella pagina vergognosa della storia nazionale, i cui responsabili non furono i rappresentanti dello stato, ma dei normali cittadini. Paradossalmente però l´episodio fu dimenticato anche in Italia, forse perché per gli italiani l´emigrazione è un fenomeno poco valorizzante, vissuto sempre con un sentimento di vergogna».
Cosa successe esattamente?
«Tutto nacque da un dissidio legato al lavoro nelle saline. I giornalieri francesi, per lo più emarginati e vagabondi, non riuscivano a stare al passo con il ritmo di lavoro degli stagionali italiani, che venivano quasi tutti dal Piemonte ed erano lavoratori infaticabili. Il sentimento d´umiliazione dei francesi alimentò una prima rissa che poi degenerò, innescando la caccia all´uomo contro gli italiani, che furono inseguiti e attaccati da una folla inferocita. All´iniziale rivalità economica, si sovrappose il richiamo alla nazionalità che servì a giustificare e strutturare la violenza. Così, anche gli abitanti d´Aigues-Mortes, che inizialmente erano indifferenti alla sorte dei giornalieri francesi, si associarono alle violenze contro gli italiani. Furono pochissimi coloro che cercarono di aiutare gli immigrati a mettersi in salvo».
La xenofobia fu quindi il motore del massacro?
«Per chi non possiede nulla il richiamo all´identità nazionale diventa l´unico bene di cui andare fieri. Allora come oggi, chi si sente ai margini della società trova nella nazionalità un modo per valorizzarsi. Da qui il sentimento di superiorità nei confronti degli stranieri. E quando per caso gli immigrati riescono meglio dei nazionali, questi provano un grandissimo sentimento d´ingiustizia. Ad Aigues-Mortes, la violenza divenne ancora più feroce, quando i francesi videro che i gendarmi cercavano di proteggere gli italiani. Va poi ricordato che per i più deboli, la violenza contro gli immigrati e il discorso xenofobo sono spesso un modo per contestare l´ordine dello stato. Ancora oggi affermare la propria xenofobia è un modo per sfidare i benpensanti e le istituzioni».
Come si svolse il processo?
«I magistrati cercarono di rispettare le forme della legalità, ma al contempo avvalorarono l´idea che le responsabilità andassero condivise tra italiani e francesi. Ad esempio, accusarono di tentato omicidio Giovanni Giordano, che potremmo considerare il primo clandestino della storia di Francia, dato che all´epoca era già stato espulso una volta dal territorio francese. Insomma, i magistrati manipolarono il processo, ma i giudici popolari si spinsero ancora più in là, giacché assolsero tutti gli imputati francesi, dando così sfogo al risentimento popolare nei confronti degli immigrati italiani».
Quali erano le caratteristiche dell´immigrazione italiana?
«Gli italiani furono i protagonisti della prima grande stagione dell´immigrazione in Francia. Verso la fine del secolo, proprio a causa delle molte violenze e delle molte ingiustizie subite, gli arrivi dall´Italia rallentarono, ma ripresero all´inizio del XX secolo, quando gli italiani divennero la più importante comunità straniera in Francia. L´immigrazione italiana, che all´inizio è stagionale e provvisoria, tende in seguito a diventare sempre più stabile, trovando opportunità di lavoro soprattutto nel mondo rurale e nel settore delle costruzioni».
L´immigrazione italiana era sentita come un problema?
«Nel decennio precedente il massacro di Aigues-Mortes, si cristallizzano tutti gli stereotipi sugli immigrati italiani, considerati una minaccia e una realtà non assimilabile nella società francese. In passato, c´erano stati diversi episodi di violenza, che avevano coinvolto sia dei francesi che degli immigrati, ma non erano mai stati considerati come un problema politico legato all´opposizione tra francesi e italiani. L´immigrazione in quanto tale non era un problema. E´ solo a partire dal 1881, dopo alcuni incidenti a Marsiglia, che l´immigrazione diventa un problema politico. Naturalmente sono le élite - vale a dire i politici, i giornalisti - che fabbricano le rappresentazioni collettive relative agli stranieri, che poi vengono adottate e interpretate in vario modo nei diversi ambiti della società. Gli italiani furono i primi a subire un discorso apertamente xenofobo, in seguito l´ostilità si sposterà verso altre comunità di stranieri».
Oggi come viene percepita l´immigrazione italiana?
«Alla fine dell´Ottocento, i francesi vedevano negli italiani un elemento di corruzione dell´identità francese. Oggi quell´immagine è radicalmente cambiata. Il ricordo dell´immigrazione italiana viene idealizzato. Gli italiani sono diventati un esempio d´immigrazione riuscita che ha saputo integrarsi felicemente nella società francese. E addirittura c´è chi - ad esempio, lo storico e scrittore Max Gallo - rivendica l´origine italiana come una componente dell´identità francese. In realtà, tale visione idealizzata dell´immigrazione italiana viene spesso utilizzata per stigmatizzare la nuova immigrazione proveniente dall´Africa e dal mondo arabo. All´epoca però agli italiani venivano fatti gli stessi rimproveri mossi oggi agli immigrati non europei. I tempi cambiano, ma la diffidenza nei confronti degli stranieri riprende sempre gli stessi discorsi».
Fabio Gambaro
Qui stiamo confondendo cazzi per salsicce.
1) - Richiamare episodi di 130 anni fa in un'epoca dove la società industriale e agraria, in tutta Europa, era in continua evoluzione significa decontestualizzare l'evento del 1893 e sovrapporlo in modo manipolato ai fatti di oggi.
2) - Gli emigranti italiani, soprattutto quelli stagionali, non hanno mai preteso di essere mantenuti a far niente quando la stagione non era propizia per i loro lavori. I Veneti, i Friulani, i Marchigiani che emigravano stagionalmente in Germania, Francia, Polonia, Belgio e qualche volta Regno Unito finita la stagione se ne tornavano a casa loro. Come d'altronde fanno i polacchi, i romeni (non i rom) i bulgari che vengono a lavorare oggi da noi.
La rivolta di Rosarno nasce per la pretesa degli immigrati nord/sud sahariani di essere mantenuti nel periodo invernale.
3) - Gli immigrati pretendono però, quasi giustamente, di essere trattati come i locali: far niente ed essere mantenuti dalla Stato.
4) - Il repentino collasso di una situazione vecchia di anni lascia un pò perplessi: che non ci sia davvero, in queste sommosse, la mano della 'ndrangheta che da qualche settimana sta inviando segnali inequivocabili?
Da ciò che si è visto in televisione pare proprio di si: quattro negretti sorridenti muniti di spranghe che si divertivano a martellare 3-4 automobili. Mi sembravano un pò troppo giulivi per essere in condizioni di sofferenza.
5) - Magari mi sbaglio: ma non credo proprio. Comunque sia, io non stò con nessuno dei due contendenti. Con i bravi cittadini e con gli immigrati regolari invece ci sto: purtroppo però di questa gente, da quelle parti, se ne vede poca.
Scritto da: Teppista | 09/01/2010 a 16:59
Venti euro (di cui cinque vanno al caporale che li sfrutta ulteriormente) è la "paga" giornaliera degli immigrati a Rosarno e quattordici sono le ore lavorate.
Su Rosarno il parlamentare del PD Andrea Sarubbi ha scritto (e sono d'accordo, completamente d'accordo, con lui):
"mi chiedo dove sia il senso di tutto questo accanimento contro i disperati, quando l’economia ci dimostra che, prima di arrivare sulle nostre tavole, passate di pomodori e succhi di frutta passano per il loro sudore. Mi chiedo dove sia la Guardia di finanza, dove siano gli ispettori del lavoro, dove sia il pugno duro del governo contro l’evasione fiscale, dove siano le vittorie contro la criminalità organizzata che Maroni non manca mai di sbandierare, dove sia la dignità di un Paese che non ti fa entrare perché non gli servi, ma poi –quando sei dentro - scopre che in realtà gli servivi e non resiste alla tentazione di sfruttarti, senza chiederti mai scusa. Mi chiedo quando avranno l’umiltà di ammettere che la regolarizzazione delle sole badanti era una fesseria, o che la nostra proposta di legge sul permesso di soggiorno per ricerca di lavoro è un’idea pratica e immediatamente applicabile. O almeno - e mi accontenterei anche di quello, per ora – quando la smetteranno di strumentalizzare tutto, anche la sofferenza degli ultimi, per qualche voto in più alle Regionali, in nome della razza ariana".
Quelli che tu (con un disprezzo di cui mi vergogno per te) chiami "negretti" (quasi che, nascondendo la parola dietro il diminutivo, l'offesa fosse meno brutta) si sono ribellati alla criminalità organizzata. Avrebbero potuto invece scegliere la strada dell'accomodamento con i capi-bastone, andar da loro e trattare, hanno invece deciso (perchè esasperati) di rompere il muro viscido dell'omertà e della connivenza.
Scritto da: luciano / idefix | 09/01/2010 a 17:34
A proposito di badanti: quella di mia madre, ucraina, in Italia da oltre dieci anni, regolare, ha presentato i documenti per il rinnovo del permesso di soggiorno ai primi di luglio. Non ha ancora ricevuto risposta. Se trattano così i regolari, con un lavoro sicuro e non in nero, visto che le pago anche i contributi, cosa si può sperare per gli irregolari, se non lo sfruttamento? E pensare che la legge sull'immigrazione si chiama Bossi-Fini. Dovrebbero vergognarsi entrambi degli effetti che la loro legge sta producendo dal 2002. Fossi in loro ritirerei il nome.
Scritto da: gcanc | 09/01/2010 a 18:09
Cosa? ...si sono ribellati alla criminalità organizzata? Ma siamo ammattiti? quelli sono MANIPOLATI dalla criminalità organizzata. Togliti qualche volta quegli occhiali fumosi di ideologia che sei abituato a portare e che ti fanno vedere sempre le cose dal lato sbagliato.
Alla criminalità organizzata conviene mantenere il caporalato che gestiscono da anni. A loro dei cittadini di Rosarno non frega un bel niente e utilizzano "quei quattro negretti" per fomentare disordini.
Io mi vergogno di avere concittadini che non sanno guardare in faccia alla realtà e si perdono in banali polemiche su di un verbo, un aggettivo o un accento.
Tu e quelli di Repubblica non avete capito un cazzo di ciò che significa combattere la mafia, la 'ndrangheta e la criminalità organizzata che sfrutta manodopera in nero, prostituzione e spaccio di droga.
Andate avanti a far polemica sulla semantica così i mafiosi prolificheranno.
Si da il caso che l'attuale Governo, che non bada troppo per il sottile alla forma, abbia "acchiappato" in un anno il triplo dei mafiosi che il governo Prodi ha fatto in 20 mesi continuando a fare blà, blà, blà.
Vergognatevi di non avere nemmeno il dubbio che i "quattro negretti" siano manipolati dai veri criminali che li sfruttano.
Gcanc, la sinistra aveva tutto il tempo di cambiare la Bossi-Fini. Se non lo ha fatto in 20 mesi significa che le stava bene così.
La badante di tua madre, di nazionalità ucraina, se regolarmente iscritta nell'elenco dei lavoratori extracomunitari può fare ciò che vuole solo per il fatto di aver presentato la domanda. Tra l'altro, l'ultima sanatoria (quella dei 500 euro) ha anche chiarito questa situazione.
Scritto da: Teppista | 09/01/2010 a 18:32
Gcanc: lo sapevi che non si sa ancora siano i/le colf/badanti regolarizzati? La scadenza era il 30 settembre e (sul sito del Governo) la pagina è aggiornata al 31 agosto 2009:
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/decreto_anticrisi260609/badanti.htmlDa allora non si sa più nulla. Quante sono state le domande? Quanti i maschi? Quante le femmine?
Quante le domande accolte? Non si sa.
Scritto da: luciano / idefix | 09/01/2010 a 18:42
Non c'è niente da fare: ogni volta che Teppista non condivide ciò che dice qualcuno, quel qualcuno indossa "occhiali fumosi di ideologia che...fanno vedere sempre le cose dal lato sbagliato".
Fatta questa premessa, tre sole obiezioni:
1) informo Teppista che i criminali (mafiosi compresi) non li arresta il Governo bensì l'accoppiata forze dell'ordine/magistratura,
2) certo che alla criminalità organizzata conviene l'immonda pratica di sfruttamento del caporalato. Ed è proprio a questo e ad altri andazzi illegali e inumani che i lavoratori immigrati si sono rivoltati,
3) non ho mai (a meno che io me ne sia scordato) sentito Teppista usare parole come "giusto/ingiusto, sfruttati/sfruttatori". Non l'ho mai (a meno che io me ne sia scordato) sentito usare una parola di...pietà?...solidarietà...comprensione?...vicinanza?...fratellanza?....chiamiamola come vogliamo...per chi è ingiustamente sfruttato.
Scritto da: luciano / idefix | 09/01/2010 a 18:55
quoto tutti gli interventi di Luciano. Rigo per rigo.
Scritto da: zauberei | 09/01/2010 a 19:01
Zau: non nascondo che mi fa molto, molto, molto piacere.
Scritto da: luciano / idefix | 09/01/2010 a 19:13
Vedi Teppista:
1)di ciò che ha fatto o non ha fatto la sinistra in venti mesi non me ne può importare una cippa. Se una vergogna come la legge sull'immigrazione portasse il mio nome, visti gli effetti che produce, mi andrei a nascondere in un tombino. La stessa cosa, sono sicuro, faresti anche tu. Né Fini, né Bossi lo fanno, segno che a loro va bene così.
2)Ci sono Stati in Europa che non riconoscono il foglietto rilasciato dalle Poste Italiane (sottolineo, le Poste Italiane), come ricevuta della domanda di rinnovo del permesso presentata, perciò, se una poveretta extracomunitaria vuole andare a trovare i parenti a casa per le vacanze, deve stare bene attenta a dove passa, prima che la arrestino per clandestinità.
3) Vorrei vederti al suo posto, straniero in un Paese che non ti ama alla follia senza i documenti in regola, nonostante il diritto di averli. Non credo che ti sentiresti molto bene.
4) La regolarizzazione delle badanti è stata una truffa legalizzata. Hanno puppato 500 euro ad un sacco di famiglie di anziani come forfait per i contributi pregressi, senza la garanzia di regolarizzare davvero le badanti, perché le domande possono anche essere respinte e, naturalmente, i 500 euro non restituiti. Il risultato è che tanti hanno pagato, molti li hanno fatti pagare alla badante stessa e la maggior parte la badante se la tiene in nero, perché tenere una badante in regola è un lusso che non tutti si possono permettere, perché costa una vola e mezzo uno stipendio di un operaio, per non parlare di vitto e alloggio. È chiaro?
5) Stavolta mi hai fatto veramente incazzare, perché, per partito preso e poco informato, hai detto delle stronzate. Mi sto facendo un mazzo tanto da due anni per pagare regolarmente la badante e il governo mi sta creando solo difficoltà con queste cazzate, queste sì, solo ideologiche, partitiche, elettoralistiche e di propaganda, che non producono utilità al cittadino, ma solo disagio. Chiaro?
Scritto da: gcanc | 09/01/2010 a 19:23
1 - Informo il Comida che i malavitosi calabresi vengono INNANZITUTTO acchiappati dai Carabinieri, alle dipendenze del Ministero della Difesa e dalla Polizia di Stato, alle dipendenza del Ministero dell'Interno. Entrambi i Ministeri dipendono dal Governo in carica. Caso mai la Magistratura, i malavitosi, li lascia andare per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva o per insussistenza dell'accusa. Per informarsi su ciò è sufficiente leggersi i rapporti riportati sul sito del Ministero dell'Interno: rapporto tra i carcerati in attesa di giudizio e quelli giudicati.
2 - Gli immigrati non si sono rivoltati per la questione del caporalato (che purtroppo a loro spesso conviene in quanto manipolato da loro connazionali). Si sono sollevati, pretestuosamente, per il fatto di non essere pagati durante il periodo invernale. E dietro a questi pretesti c'è sicuramente la malavita calabrese.
3 - Dire giusto/ingiusto, sfruttato/sfruttatori in un blog non serve a niente. E' solo fumo per mentecatti che si vogliono fare idolatrare o che vogliono crearsi una schiera di adepti. Non fa per me e non me ne frega niente di avere una schiera di adulatori: preferisco farmi mandare a fare in culo. Lo trovo più edificante.
La solidarietà si fa nel reale, non nel virtuale. Nel virtuale si denunciano i sospetti, si evidenziano i paradossi, si smentiscono i babbei: appunto come sto facendo ora.
Zau, quota ciò che ti pare. A me, rigo per rigo, ciò che ha scritto il Comida mi fa accapponare la pelle.
Scritto da: Teppista | 09/01/2010 a 19:29
Caro Gcanc, se ti ho fatto incazzare non ne capisco il motivo.
Mia madre ha una badante da circa 3 anni che paga il sottoscritto tramite bollettino che mi perviene dal patronato ACLI tutti i 27 di ogni mese.
Collaboratrice familiare convivente: 800 euro di stipendio pattuito; 36 euro di tasse a carico del lavoratore, 138 euro a carico del datore di lavoro per dodici mensilità più tredicesima con tassazione leggermente ridotta.
Ventisei giorni di ferie all'anno retribuite. Vitto e alloggio compresi.
Costi totali, escluse spese generali (riscaldamento, acqua, gas, elettricità in quanto presenti in ogni caso) di euro 12.100.
Eventuale seconda badante per il periodo di ferie della precedente: circa 900 euro.
Costi di sussistenza (vitto e accessori) circa 3.200 euro all'anno.
Totale della spesa = 16.200 euro.
Al geriatrico "Piero Redaelli" di Vimodrone ti costa 81 euro al giorno per 365 giorni all'anno: totale 29.565 euro.
Risparmio netto = 13.365 euro.
Dov'è il problema e perché incazzarsi.
La badante di mia madre, con il suo passaporto moldavo va dove gli pare e piace in quanto la Carta di Identità del comune di Segrate non vale per l'espatrio.
E il permesso di soggiorno lo tiene regolarmente a casa in luogo sicuro.
Ripeto: dov'è il problema ?
Scritto da: Teppista | 09/01/2010 a 19:45
no Teppista non ti fa accapponare la pelle - non lo credo affatto. Tu ti edifichi andando in culo e quando ti ci ritrovi ottieni quello che vuoi. Sei una persona intelligente, e usi i concetti a questo scopo di andare in culo. Ma non è che te ne sbatte un cazzo dei bianchetti o dei neretti. O dei berluschetti o dei rossetti. Sei come tanti provocatorini della sinistra - nte ne frega un cazzo, vuoi solo andare in culo perchè ci stai comodo. Ecco cosa vieni a fare qui. Mica per redimere nessuno come vuoi far credere - nè per scandalizzare nessuno. Stamo a fa il gioco delle parti oramai da anni e con te ci si comincia a sentire come quando da ragazzini ci si scopre troppo grandicelli per giocare a monopoli.
Ora almeno a me, il fatto che questa partitella di monopoli me la stia giocando col culo sulla poltroncina di casa al caldo, mentre li si gioca la partita di uno stato con la legalità alla deriva, in cui si sono innestate pratiche concentrazionarie, beh insomma. Davvero penso che sia un po' fuori luogo giocare con questo tipo di pedine.
Scritto da: zauberei | 09/01/2010 a 19:56
Intanto collaboratrice familiare non equivale a badante, il cui stipendio netto minimo, per contratto è di 900 euro, non 800. Inoltre, vanno aggiunti tutti i giorni festivi in cui lavora, sabati pomeriggio e domeniche comprese, che sono di libertà per la badante. Se tu non le paghi non sei regolare. Certo, magari la badante moldava accetta che non gliele paghi perché non può fare altrimenti, ma ti informo che non è la regola. Non sono nemmeno sicuro che col passaporto moldavo puoi andare dove ti pare e, comunque, pure lei dovrà rinnovarlo il permesso e se ci vuole un anno, non credo che stia troppo tranquilla. Mettiamoci d'accordo: occorre il permesso di soggiorno per stare in Italia da extracomunitario? Bene, vediamo di procurarlo in tempi ragionevoli a chi presenta i documenti in regola. Non serve a niente il permesso di soggiorno? Meglio, allora piantiamola di fare propaganda. Anche se i tuoi conti fossero giusti, 16200 euro all'anno per avere cura di tua madre non sono uno scherzo. Ripeto: è un lusso, mentre la regolarizzazione delle badanti è una presa per il culo.
Scritto da: gcanc | 09/01/2010 a 19:57
Un applauso a Zau. Forte, sonoro e pure con la standing ovation. Pure io quoto Luciano rigo per rigo, e me ne strafotto di chi si fa accapponare la pelle.
Certa gente mi fa vomitare.
Scritto da: Alessandra | 09/01/2010 a 20:17
Teppista:
1) in Italia esiste l'obbligatorietà dell'azione penale. Nel senso che Caselli o il carabiniere non devono attendere che Maroni o Berlusconi o Prodi gli dicano "arresta Tizio". Ciò (almeno) finchè non verranno cambiate le regole (come pare la maggioranza sia intenzionata a fare).
2) Tra i "caporali" vi era un tunisino. Come poi tu, Teppista, faccia a essere assolutamente certocertissimo che dietro la rivolta degli immigrati vi sia la ndrangheta, lo sa solo Iddio, dato che la magistratura sta indagando.
3) A te, Teppista, parole "giustizia sociale" o "equità" fanno venire l'orticaria. A me no. Lo so, lo sai. Non per nulla tu stai a destra, io a sinistra.
4) Una famiglia che ha padre o madre o qualche parente che sta male ma non ha i soldi disponibili per una/un badante, che fa? S'attacca? E' giusto? E' equo che il "pubblico" non si occupi seriamente di questo enorme problema?
Ma ecco che ho usato parole da orticaria ("giusto", "equo").
Scritto da: luciano / idefix | 09/01/2010 a 20:45
No Gcanc. Tu ti sbagli. Se vuoi ti invio il contratto stilato dal patronato ACLI con tanto di riferimenti ai contratti nazionali per Colf e Badanti. Il termine Collaboratrice familiare è quello definito dal contratto nazionale del 2007. Ti mando un PDF con cancellati ovviamente nomi e cognomi.
E' vero che alla domenica ce la dobbiamo scuccare noi la vecchietta di 83 anni: in fin dei conti è mia madre, per ora non da segni di pazzia ed è sopportabile. Le 18 ore settimanali a sua disposizione si cerca di concordarle settimana per settimana. Se alcune domeniche lei è d'accordo nel rimanere a casa, viene pagata in busta con tanto di straordinario (circa 56 euro).
Quando richiede il rinnovo del permesso di soggiorno circola con la CdI del comune di Segrate e con la ricevuta del bollettino postale. Alla Malpensa ce la porto io quando decide di tornare a Chisinau e nessuno le ha mai chiesto niente se non il passaporto della Repubblica della Moldova.
Ha una sorella in Svizzera che alcune volte va a trovare e, purtroppo in questo caso, deve chiedere il visto al consolato moldavo che si trova a Bologna.
Credo che la tua affermazione di lusso sia molto relativa: mia madre con la sua pensione e con la reversibile di mio padre riesce a pagarsi bene badante e propria sussistenza; non riuscirebbe a pagarsi invece un istituto geriatrico. Le situazioni di questo tipo sono, in base ai dati ISTAT, la maggioranza.
Alessandra, se ti viene da vomitare significa che hai mangiato troppo, di cattiva qualità e sicuramente indigesto. Pensa più alla tua salute fisica: per quella mentale non c'è più speranza.
Zau, le tue opinioni sono tue e le rispetto. Certamente non le condivido. Non le condivido nel momento in cui affermo che fare solidarietà in un blog è da paraculi. Fare discorsi retorici non serve a un cazzo quando la maggioranza della gente che sta qua non è mai stata in un campo nomadi in Turchia, o in un campo profughi nel Darfur ad ammazzarsi per un pozzo d'acqua che dopo due giorni quattro coglioni di arabi ti inquinano con la stricnina.
Non voglio redimere nessuno, i cazzi miei me li so fare da solo: voglio solo zittire chi fa il disfattista solo perchè in Italia c'è al governo uno che ti sta sui coglioni.
Vatti a leggere le smancerie e le coglionate che si scrivevano in questo blog quando al governo c'era Prodi.
E l'Italia, in 19 mesi, mica è cambiata.
E il rispetto per il prossimo, per la sua dignità e per la sua libertà non cambia cambiando governo.
Pare che da queste parti i principi siano diversi.
Se al governo c'è la sinistra tutto va bene; se c'è qualcun'altro l'Italia diventa un Paese da quarto mondo.
E tutto ciò va combattuto. A prescindere.
Luciano, ho letto il tuo commento mentre scrivevo le precedenti risposte.
Come al solito fai solo retorica.
Ma quale cazzo di obbligo dell'azione penale che i Magistrati se la menano a loro piacimento. Ti ritengo una persona intelligente: certe volte fai cascare i coglioni con queste tue utopie.
Tra i caporali vi sono (non erano) un tunisino, due senegalesi e un nigeriano (TG5 delle ore 20.00)
Sempre dallo stesso telegiornale i tre fermati italiani sono tutti pregiudicati di qualche famiglia 'ndranghetista.
Se una famiglia non dispone del denaro per una badante regolare, portati i dovuti documenti attestanti che i figli non sono in grado di garantire la sussistenza dell'anziano, il comune di Segrate, in meno di 180 giorni, provvede al ricovero dell'anziano in un centro specializzato. Stesso discorso vale per tutti i comuni della Lombardia.
Scritto da: Teppista | 09/01/2010 a 21:21
Della pelle accapponata del teppy (oh, che orribile visione!) sai quanto ce ne possa fregare.
Spero gli si siano accapponati anche i coglioni. Come al solito qui si portano argomenti che il meschino prova a controbattere con le sue frasi fatte (gli occhi annebbiati dall'ideologia), non rendendosi mai conto che gli occhi annebbiati sono proprio i suoi. Rigirare la frittata qualunque essa sia (purchè cucinata da Repubblica, il noto covo della sovversione) è la solita tattica del filoberlusconianounpoleghista doc, che tanto piace al nostro.
Senza rendersi conto che i cazzi per salsicce li prende (come sempre) lui. Così va da un bel po' di tempo, sfracagnandoci le palle.
Perfetta l'analisi di Zaube (molto professionale)sul personaggio.
Ora mi aspetto i suoi usuali vaffanculo me diretti e che mi mettono sempre di buon umore. Ma sappia già che questa volta non cadrò nella sua trappola, e non gli risponderò.
Scritto da: carloesse | 09/01/2010 a 21:34
Carlos, sai a me della tua opinione quanto cazzo me ne frega ?
Scritto da: Teppista | 09/01/2010 a 21:48
Il centro specializzato è il PAT, il Redaelli e le altre RSA dove l'assistenza agli anziani è solo un'ipotesi. Se vuoi vedere morire tua madre tra le lenzuola sporche o vederla maltrattata da un' infermiera che non sa nemmeno l'italiano, portala in un posto di questi. Se non ci fossero i volontari, e non ci sono sempre, i vecchi sarebbero abbandonati a se stessi. I sacrifici i familiari li fanno proprio per evitare queste situazioni. Comunque, buon per te e per tua madre, che avete le risorse per procurarvi una badante. Purtroppo, per il lavoro che ho fatto fino ad un mese fa, conosco molte realtà che sono l'antitesi di quella che tu immagini con molta fantasia e poco senso della realtà.
Scritto da: gcanc | 09/01/2010 a 21:50
Teppista, ho mangiato benissimo. Sei tu che mi dai nausea e voltastomaco, proprio tu.
Ogni volta che metti becco su questo blog mi dai nausea.
Era da tempo che non leggevo più le tue stronzate, oggi ho voluto fare un'eccezione.
La mia mente sta benissimo, il disturbato sei solo tu ed è evidentissimo da quello che vieni a scrivere rompendo i coglioni a tutti.
Uno che dice che preferisce essere mandato affanculo (l'hai detto tu stesso), piuttosto che condividere qualcosa con qualcuno, non è sano di mente sicuramente.
Vai in malora, deficiente.
Scritto da: Alessandra | 09/01/2010 a 21:54
Gcanc, al Redaelli di Vimodrone mia madre c'è stata 3 mesi a gratis per la riabilitazione dopo la rottura del femore e 2 mesi a nostre spese in attesa della badante. Al Redaelli mio nonno c'era stato dal 1975 al 1980 per ben 5 anni.
Probabilmente, lasciamelo dire, tu al Redaelli non ci sei mai stato. O se ci sei stato non hai visto nulla dei due piani del centro Alzheimer, dei due piani dei lungodegenti, dei due piani e della piscina per la riabilitazione motoria.
E la situazione in altri centri della Lombardia è la medesima.
E le lenzuola vengono cambiate tre volte alla settimana. Sempre: sia con le giunte di destra sia con quelle di sinistra.
Scritto da: Teppista | 09/01/2010 a 22:01
Alessandra, hai dimostrato a tutti la tua lucidità mentale: complimenti.
Scritto da: Teppista | 09/01/2010 a 22:02
Grazie. Detto da te vale dieci volte tanto.
:-D
Scritto da: Alessandra | 09/01/2010 a 22:03
Teppista: ma tu insulti le persone a destra e a manca anche nella tua vita quotidiana oppure solo sul mio blog?
E le persone, quando ti vedono in lontananza, sono tentate di cambiar strada anche nella tua vita quotidiana oppure solo nel mio blog?
Santo cielo, ma è mai possibile che al secondo o terzo scambio di commenti a te scappi sempre il pedale della frizione?
Scritto da: luciano / idefix | 09/01/2010 a 22:10
Luciano, ma tu sai leggere ?
Dico leggere un commento dopo l'altro nella giusta sequenza temporale ?
Ma stai dando di testa o non ti sei letto i commenti di Carloesse e di Alessandra ?
Luciano, io spesso faccio battute sarcastiche tirate per i capelli: tu farnetichi.
O ricominciamo daccapo con la storia del cretino e delle cretinate?
Scritto da: Teppista | 09/01/2010 a 22:23
Teppista: ogni volta 'sta storia.
Ogni volta mi tocca far la cronologia.
1) 18.22, tu avvii l'escalation con gli occhiali dell'ideologia che ci rende cecati.
2) Io ti replico senza offenderti.
3) 19.23 Gcanc si incazza per le "badanti".
4) 19.56 Zauberei dice che sei intelligente ma che provochi.
5) 20.17 Alessandra dice che "certa gente la fa vomitare"
6) 21.11 Dai praticamente della insana di mente ad Alessandra.
7) 21.34 Interviene Carloesse incazzato con Teppista che accusa di essere il solito "meschino" che "fracagna le palle" e poi via a seguire.
Non vado avanti se non per chiederti una cosa: in base a quale tua suggestiva teoria ciò che dici tu sarebbero "battute sarcastiche" mentre ciò che dico io "farneticazioni"?
Scritto da: luciano / idefix | 09/01/2010 a 22:39
Ho trovato poco fa sull'ANSA il testo che riproduco qui sotto:
"Fuga da Rosarno. Ancora spari e paura
Inquirenti: ipotesi 'ndrangheta sulla protesta
09 gennaio, 21:32
(dell'inviato Matteo Guidelli)
ROSARNO (REGGIO CALABRIA) - A bordo di pullman, con le auto proprie scortate dalle volanti della polizia, sui treni e anche a piedi: gli immigrati che per mesi hanno lavorato negli aranceti lasciano Rosarno per sfuggire alle violenze e alle rappresaglie degli abitanti, seguite alla rivolta dei 'neri' di giovedì sera. Un esodo che non è una fuga ma molto ci assomiglia, con la paura di rimanere vittime di un agguato, soprattutto tra gli stranieri che vivevano nei casolari sperduti nelle campagna, che ha fatto da detonatore. Dopo i 320 partiti nella notte, hanno raggiunto i centri di prima accoglienza di Crotone e Bari altri 590 immigrati: praticamente tutti quelli che occupavano l'ex Opera Sila e la ex Rognetta. Stranieri che sono stati tutti controllati, come prevede la legge, e che se hanno già lasciato le strutture è perché o avevano il permesso di soggiorno in regola o avevano già avanzato la richiesta di asilo politico. A quelli che già sono nei centri, si aggiungeranno nelle prossime ore altri 215 immigrati, fino ad oggi ospitati in alcune strutture in località 'la Collina' a Rizziconi, un comune a pochi chilometri da Rosarno. Un trasferimento che andrà avanti durante tutta la notte perché l'obiettivo della task force del Viminale è quello di riuscire entro domani a portar via tutti gli immigrati da Rosarno, per poi dare il via - come ha confermato la questura di Reggio Calabria - allo smantellamento dei capannoni dove hanno vissuto per anni gli stranieri in condizioni degradate. Insomma, non succederà come l'anno scorso quando, dopo la protesta pacifica degli extracomunitari, non si fece nulla.
Tra i migranti portati a Crotone e Bari ci sono anche quelli che i cacciatori di Calabria, il reparto dei carabinieri specializzato nella ricerca dei latitanti in montagna, e i poliziotti, hanno recuperato nei casolari sperduti nella piana di Gioia Tauro. E sono proprio loro, ora, a preoccupare di più le forze di polizia: il loro isolamento, infatti, facilita il compito di chi vuole farsi giustizia da solo. E sono ancora diversi quelli che si aggirano per le strade di Rosarno con intenzioni tutt'altro che pacifiche. Lo dimostrano i due agguati di questa mattina, avvenuti entrambi in campagna: nel primo ne ha fatto le spese un immigrato regolare del Burkina Faso, Dabré Moussa, di 29 anni, colpito con una fucilata caricata a pallini; nel secondo invece gli assalitori hanno bloccato un auto con tre stranieri a bordo in contrada Capoferro: due sono riusciti a fuggire, il terzo è stato preso a sassate. Meglio è andata a dieci immigrati del Ghana, ma solo perché sono riusciti a dare l'allarme: nel cortile del loro casolare si sono presentati alcuni cittadini di Rosarno, con spranghe e taniche di benzina, che hanno dato fuoco alla struttura. Gli stranieri sono riusciti a fuggire e a chiamare la polizia, che li ha prelevati e portati all'ex Opera Sila da dove sono partiti con i pullman assieme agli altri. Complessivamente, i feriti sono una settantina: 17 abitanti del posto, 19 appartenenti alle forze di polizia e il resto immigrati, di cui solo un paio in condizioni più gravi.
La tensione, insomma, resta ancora alta. Anche se con la partenza di 1.125 immigrati la situazione dovrebbe normalizzarsi. Segnali in questo senso arrivano anche dagli abitanti di Rosarno: la barricata innalzata nei pressi dell'ex Opera Sila è stata rimossa e ora c'é soltanto un presidio di cittadini, mentre il Comitato civico che si è costituito dopo la rivolta, ha diffuso un comunicato in cui condanna "tutte le forme di violenza contro il popolo degli immigrati e la stessa popolazione rosarnese, prendendo le distanze da qualsiasi atto di aggressione verso persone e cose". In tutti questi anni, prosegue il comitato, "non sono mancati momenti di integrazione, scambi culturali e affiancamento tra la comunità di Rosarno e quella di colore". Il clima, in città, resta comunque pesante. Le strade sono presidiate da poliziotti e carabinieri inviati dal capo della polizia Antonio Manganelli per evitare che si ripetano le scene di giovedì sera, nell'aria si respira ancora l'odore della spazzatura e dei copertoni bruciati, i negozi hanno riaperto ma su alcune saracinesce restano ancora i cartelli con scritto 'chiuso per paura'. Qualche immigrato, molto pochi in realtà, si aggira ancora impaurito per le strade, qualche esagitato continua a fare 'ronde' in motorino guardando con occhi duri ogni volto sconosciuto. Per le rivolte e le violenze delle ultime 48 ore sono stati convalidati gli arresti di cinque dei sette immigrati fermati.
Mentre per i tre italiani bloccati dalle forze dell'ordine - due per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e uno per aver sparato ad un immigrato - il gip del Tribunale di Palmi si pronuncerà lunedì. Uno dei tre sarebbe figlio di uno degli elementi di spicco della cosca Bellocco che, assieme ai Pesce, si spartisce il territorio di Rosarno ed è anche per questo che gli investigatori vogliono accertare se proprio le due cosche abbiano in qualche modo deciso di 'cavalcare' la reazione violenta della popolazione, dopo la rivolta. Ma questa è un'altra partita: ora l'obiettivo è portare fuori tutti gli immigrati da Rosarno. Perché finché rimangono non calerà la tensione."
Pare quindi che la 'ndrangheta effettivamente c'entri nella vicenda, ma nel senso opposto a quello che immagina il Teppista. Il quale magari verrà fuori a dire che anche l'ANSA è un covo di comunisti:
compatitelo.
Scritto da: Dario Predonzan | 09/01/2010 a 22:48
Come al solito: lui insulta e spara cazzate e poi siamo noi ad essere i colpevoli. Scrive cose vergognose e altre completamente insensate e pretende pure che gli altri stiano zitti! Anche i bambini non usano più questa tecnica alla "mamma, ciccio mi tocca!". Fatti furbo, teppistello dei miei stivali, usa altre tecniche che questa non funziona!
Sarei proprio curiosa di vedere come te la cavi quando non ti nascondi dietro un computer. Non saresti capace di dire nemmeno una delle cazzate o degli insulti che scrivi qui, da buon vigliacco quale sei.
Su questo blog ci assumiamo tutti la responsabilità di quello che scriviamo e che pensiamo, tu non sai neanche dove sta di casa la responsabilità. E non si tratta solo di opinioni e idee politiche diverse, no. Tu vieni qui solo a rompere i coglioni senza nemmeno sapere di cosa parli. Inquini il blog sempre e comunque.
Se ti levassi dalle palle, faresti un gran favore a tutti.
Ringrazia Luciano Comida, che è un vero signore ed una persona tollerante, forse anche troppo nei tuoi confronti.
E con questo con te ho chiuso.
Va in malora due volte.
Scritto da: Alessandra | 09/01/2010 a 22:53
Ecco dimostrato chi è quello che prende cazzi per salsicce. A meno che no sia l'ANSA (notoriamente una succursale di Repubblica).
Scritto da: carloesse | 09/01/2010 a 23:00
Ne sono sicuro, comunque mi riferivo al Redaelli di Milano Via Bartolomeo d'Alviano, 78. Fattici un giro, se ne hai voglia.
Scritto da: gcanc | 09/01/2010 a 23:05
Io ribadisco per l'ennesima volta ciò che penso:
è possibile avere degli scambi di idee anche molto aspri senza per questo insultare. In questo dibattito si può essere ironici gli uni con gli altri, ci si può punzecchiare. Ma credo che il limite debba essere netto.
E allora forse può essere utile una piccola citazione dal racconto "La torre dell'elefante" di Roberto Howard (appartenente al bellissimo ciclo heroic-fantasy di Conan il Barbaro):
"Gli uomini civilizzati sono più scortesi dei selvaggi perchè sanno di poter essere maleducati senza automaticamente ritrovarsi con la testa fracassata"
Scritto da: luciano / idefix | 09/01/2010 a 23:07
Ovviamente, Howard di nome faceva Robert e non Roberto (la "o" m'era scappata per errore dalle dita)
Scritto da: luciano / idefix | 09/01/2010 a 23:08
Luciano, io non mi tiro indietro e mi assumo sempre la responsabilità delle mie parole e delle mie azioni.
I commenti che fa teppista sono sempre oltre i limiti della decenza e della buona educazione.
Per quanto mi riguarda, chiamare "negretti" quei poveri disgraziati (nel senso che vivono in disgrazia) che sono costretti a vivere peggio delle bestie nei canili lager, è un insulto non solo verso quelle persone, ma alla mia intelligenza e alla mia dignità di essere umano.
Lo scambio di opinioni, a mio avviso, è ben altro rispetto a quello che propone teppista quando viene a rompere i coglioni su questo blog.
Scritto da: Alessandra | 09/01/2010 a 23:28
Luciano, te lo dico sinceramente: mi ha rotto l'anima al di la di ogni limite.
Mi fai un elenco cronologico degli interventi dove esprimo delle idee contrarie alla tua fede politica e alla tua etica, dicendo semplicemente che porti gli occhiali dell'ideologia e tu le cataloghi come insulti! E questo sarebbe il tuo essere liberale? Mi dici che Gcanc si incazza e io, pacatamente, gli rispondo con fatti e documenti che gli invierò e tu li chiami insulti?
Dici che Zau afferma, nel suo solito stile farcito di vezzeggiativi, parolacce, aggettivi e allusioni, che io provoco e tu mi ribalti addosso l'accusa che io la offendo.
Affermi che Alessandra è libera di dire, con tutta l'eleganza che le è propria, che io la faccio vomitare (non certa gente) mentre io non posso dirle che la sua salute mentale ha qualche problema. (siamo sempre alla stessa storia del cretino e delle cretinate).
Fino al punto che Carloesse prevede già il mio pensiero blasfemo e io neanche gli rispondo.
Luciano Comida, davvero mi hai rotto i coglioni. Se con queste affermazioni hai voluto provocarmi per tentare di togliermi dalle palle, stai tranquillo che questa è la volta buona che i coglioni te li rompo per davvero.
Adesso manda in giro, come al solito, email ai tuoi tirapiedi per mettere in piedi una sceneggiatta di stile sovietico con conseguente attacco in branco.
Fate pena.
Scritto da: Teppista | 09/01/2010 a 23:45
Teppista: io non avevo parlato di "insulti". Avevo scritto una cosa diversa e abbastanza asettica ("Ogni volta mi tocca far la cronologia"). A te avevo attribuito di "aver avviato l'escalation".
Senza parlare di insulti.
(Almeno in quell'ultimo commento in cui provavo a metter in fila alcuni interventi)
Ciò non toglie che il tuo linguaggio, il tuo tono e il tuo complessivo modo di esprimerti e di relazionarti col prossimo (per quanto posso vedere dal mio blog) sia caretterizzato in-con-fon-di-bil-men-te dall'uso sistematico e ripetuto dell'insulto e dell'offesa. Elemento che ti contraddistingue in maniera netta e inconfondibile da tutte le altre persone che commentano qui da Idefix.
Scritto da: luciano / idefix | 10/01/2010 a 07:43
DA QUESTO COMMENTO IN POI, OGNI ALTRO INTERVENTO SUL POST DI ROSARNO VERRA' CESTINATO IN BASE ALLA MIA INSINDACABILE DECISIONE SE CONTINUERA' CON BIATRIBE ESTRANEE AL TEMA DEL POST.
E SE IL CONTENUTO O IL TONO DEL COMMENTO DOVESSE ESSERE PREVALENTEMENTE OFFENSIVO
Scritto da: luciano / idefix | 10/01/2010 a 07:46
per me che la legge porti il nome di fini, bossi, turco o napolitano cambia poco.
a bologna, per le feste, ho rivisto kumar ray, ingegnere meccanico indiano, che anni fa era saldatore nella stessa azienda dove lavoravo io a calderara di reno. aveva fatto un mutuo per comprarsi l'appartamento e aveva fatto venire dall'india la moglie i due bambini e la suocera. poi ha perso il lavoro, non ha rinnovato il permesso di soggiorno e ora se la cava molto male con qualche lavoretto in nero e la complice omertà del vigile del suo quartiere che fa finta di niente.
si considera un privilegiato rispetto tanti altri.
gli ho dato 300 euri per il regalo di natale ai suoi bambini e mi sono sentito bene come se avessi risolto i problemi del mondo. poi, quando mi ha detto che appena possibile me li renderà, mi sono vergognato come un cane, pensando che l’umiliazione da lui provata era superiore alla mia soddisfazione d’averlo aiutato.
la badante di mia nonna è georgiana. laureata in filosofia è stata clandestina per cinque anni, ha attraversato i monti della bulgaria per arrivare in grecia, dopo esser stata mandata indietro tre volte col rischio di beccarsi una pallottola in corpo. poi in una delle prime sanatorie fu regolarizzata con l'aiuto di mia sorella, che una notte a mezzanotte in punto fu pronta davanti al pc a schiacciare il pulsante per poter inviare la pratica via telematica.
i primi venivano regolarizzati, gli ultimi sfiga. chi non aveva un pc, ciccia.
in cinque anni questa poveretta non aveva visto il figlio e la figlia, il marito e il nipotino che nel frattempo era nato. manteneva se stessa più tre famiglie a tbilisi e in italia era comunque una fuorilegge e per molti, per troppi una extracomunitaria di merda, con la sola attenuante che fare la badante è meglio che fare il “negretto”
non so niente di rosarno a parte quel poco che ho letto sui giornali, ma sono sicuro che dietro ciascuno di quei "negretti" ci sarà una storia di questo tipo, magari anche più drammatica.
però mi risulta che lo stato di degrado nel quale tutte queste persone vivono non nasca oggi, ma sia da anni la normalità.
e mi sembra anche di capire che finchè non succede niente questa “normalità” vada anche bene e chiudere un occhio o tutti e due convenga a tutti.
a rosarno come da tante altre parti.
sta qui il problema, non nei vaffanculo che possiamo reciprocamente inviarci virtualmente o in quello che abbiamo mangiato ieri sera a cena, più o meno indigesto o nel fatto di essere informati da che parte sta la ‘ndrangheta.
mi viene il vomito nel pensare di vivere in un mondo che considera le persone al di sotto delle merci, per le quali basta una fattura per spostarsi liberamente da oriente ad occidente e trovare la loro destinazione.
quale azienda spedirebbe le sue merci ammassate senza imballo su un gommone?
con molta obiettività, possiamo non considerare un eroe civile una persona che si imbarca su una carretta con moglie e bimbi piccoli, col rischio di morire di sete, di seticemia o di qualcosa d’altro per arrivare in un posto dove se ti va bene resterai per anni a raccogliere pomodori a meno di 2 euri l’ora?
Scritto da: marcob | 10/01/2010 a 09:29
Marcob: il punto vero è quello che butti in aria tu. E cioè che il nostro sistema è profondamente ingiusto e (quando le cose delle nostre vite personali ci battono bene) quasi sempre noi facciamo finta di niente perchè grosso modo ci comoda così. E quando invece nelle nostre esistenze irrompono, per un motivo o per l'altro, la sofferenza e l'ingiustizia e ci sconvolgono (se toccano noi e i "nostri cari") oppure ci turbano (se toccano "estranei"), ecco che cominciamo a farci domande. E a chiederci: "ma sarà accettabile un sistema in cui io mangio a colazione pranzo merenda e cena e ho un tetto e un letto e cento optional e a volte il mio problema è se stasera guardare in dvd un film di Lang oppure ascoltare una sinfonia di Mozart o un cd dei Beach Boys o leggere un saggio di Baumann o scrivere o telefonare agli amici mentre per milioni di poveracci il problema è trovare un decilitro d'acqua e qualche caloria?"
E poi chiedersi: "Ma sono consapevole che il mio culo sta comodamente adagiato sulle sofferenze di quei poveracci?"
E ancora: "Alla fin fine, qualcuno mi/ci chiederà il conto di tutte queste ingiustizie?"
Scritto da: luciano / idefix | 10/01/2010 a 10:52
Segnalo, in tema, un bellissimo intervento di Barbara Spinelli sulla Stampa di oggi (non sono capace di fare il link, scusate, ma lo trovate facilmente nel sito del giornale). Chissà che anche la teppa non possa trarne qualche motivo di riflessione, sempre che gli siano rimasti abbastanza neuroni per farlo.
Scritto da: Dario Predonzan | 10/01/2010 a 11:06
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=6835&ID_sezione=&sezione=
Scritto da: marcob | 10/01/2010 a 11:23
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/01/09/news/indagini_rosarno-1891245/
Scritto da: offender | 10/01/2010 a 11:45
La camorra aveva aizzato la protesta all'epoca dell'emergenza rifiuti a Napoli, anche perché aveva in mano il giro dei camion per la raccolta. A Rosarno la situazione è diversa, ma non c'è dubbio che ogni fenomeno, anche il più spontaneo, prima o poi viene infiltrato e piegato all'interesse della criminalità.
Scritto da: gcanc | 10/01/2010 a 13:19
Mah a me pare che in misure diverse al Sud è la vita che infiltra la criminalità manco il contrario. C'è proprio un altro stato - però bisogna stare attenti a non usare questa cosa per squalificare la portata degli eventi - il grande mito delle strumentalizzazioni, il solito grimaldello politico con cui aggirare gli assunti. Non è che siccome a Napoli c'era la camorra il problema dello smaltimento rifiuti fosse assente. Non è che se la sinistra è d'accordo con gli studenti il problema dell'istruzione non sia sentito. Quand'anche - non ho le competenze per dirlo - la protesta degli extracomunitari fosse stata aizzata dall'andrangheta (ma io credo che l'andrangheta compartecipi allo sfruttamento già a monte) ciò non mi fa sottovalutare la portata del problema a monte. E poi - c'è sempre un atteggiamento discriminatorio dietro codeste relativizzazioni. Si ritraggono come strumentalizzati sempre i più discriminabili (le donne, i ragazzini, i neri...)
Scritto da: zauberei | 10/01/2010 a 14:56
Grazie per il link all'articolo di Barbara Spinelli. Come sempre, scrive cose intelligenti e importanti. Cose che una sinistra degna di questo nome dovrebbe far proprie.
Ad esempio:
"Coloro che a Rosarno hanno reagito con ira distruttiva a un’ennesima aggressione contro i lavoratori neri (due feriti a colpi di carabina, giovedì) sono gli stessi che nel dicembre 2008 si ribellarono alla ’ndrangheta. Erano stati feriti quattro immigrati, e gli africani fecero qualcosa che da anni gli italiani non fanno più. Scesero in piazza, chiedendo più Stato, più giustizia, più legalità. Contribuirono alle indagini dei magistrati con coraggio, rompendo l’omertà e rischiando molto.
Denunciarono gli aggressori a volto scoperto, pur non essendo protetti da permessi di soggiorno. È vero dunque: gli africani salveranno Rosarno e forse l’Italia, come scrive anche Roberto Saviano. Poco prima della rivolta a Rosarno si erano ribellati gli africani a Castel Volturno, il 19 settembre 2008, rispondendo a una sparatoria di camorristi che aveva ammazzato sei immigrati."
Scritto da: luciano / idefix | 10/01/2010 a 15:49
Infatti, Zau, la protesta parte dal basso, da esigenze reali, salvo poi essere strumentalizzata. Succede anche al nord, quando la gente prova un grave disagio per una situazione che è lasciata incancrenire. Ma in quel caso non subentra la criminalità organizzata, ma i politici, spesso gli stessi che di quella situazione sono i responsabili. Anche se, in realtà, da qualche tempo a Milano, si assiste ad episodi che ricordano molto il sud, come l'assegnazione abusiva di case pubbliche, guarda caso, ad opera di pregiudicati o gente legata alla mafia. E lo Stato non c'è o arriva persino a negare che esista il problema.
Scritto da: gcanc | 10/01/2010 a 16:32
Se mi permettete vorrei quotare teppista: "E il rispetto per il prossimo, per la sua dignità e per la sua libertà non cambia cambiando governo." Con questa frase sono d'accordo. Non è che va giù la sinistra e la gente cambia mentalità o comportamenti dall'oggi al domani. La verità è che in Italia esiste ancora una mentalità razzista e anche molte persone che si professano di sinistra sono in realtà razziste. Magari più sottilmente di quei decerebrati che vanno in giro a "pestare il negro" (ho visto una volta un'intervista a dei neofascisti che avevano quest'hobby), ma comunque lo sono. Vedo troppe, troppe persone parlare di integrazione e poi sfruttare gli immigrati quando fa comodo. Troppe persone che evitano di sedersi a fianco di uno straniero in metropolitana.
I media italiani non sono obiettivi e contribuiscono a infiammare gli animi.
Io non credo che sia tutto nero o tutto bianco. Noi cosa ne sappiamo, esattamente, della situazione del Sud Italia? A me sembra che sia ora di dare una ripulita là sotto, perché è vergognoso che la gente onesta debba vivere in uno stato controllato dalla malavita. Io mi vergogno di essere italiana perché in certi paesi del terzo mondo sono messi notevolmente meglio che da noi al sud!
Scritto da: la.stefi | 12/01/2010 a 08:52
Ah, e vedo anche un tono paternalistico/di compatimento in molte persone che assumono "la donna" o "la tata" rigorosamente straniera e poi si comportano col "buon selvaggio".
Siamo sicuri che siano tutti di destra?
Scritto da: la.stefi | 12/01/2010 a 09:16
Le cose non cambierebbero cambiando governo?
Non mi pare proprio sia così. l'attuale governo italiano è l'unico, nell'Europa Occidentale, ad avere ministri e partiti che alimentano apertamente la xenofobia, che usano esplicitamente slogan e linguaggi razzisti, con dirigenti che da anni e anni incitano (l'ex-sindaco di Treviso Gentilini) a cacciare gli immigrati ("pum-pum come ai leprotti") o Bossi che li chiama "bingo bongo" o l'europarlamentare Borghezio che li chiama "facce di merda" e sparge letame davanti al sito dove dovrebbe venir costruita una moschea e così avanti. Questo governo è l'unico in Europa Occidentale ad avere al proprio interno componenti (componenti fondamentali e decisive) così. E' evidente allora che ciò influisce (e pesantemente) sulle leggi che il governo fa e sul clima che l'intero paese respira.
Scritto da: luciano / idefix | 12/01/2010 a 09:23
Su questo governo sono d'accordo con te. Sul fatto che la gente cambierebbe no.
Le persone che votano oggi per la destra sono (non tutte, ovviamente) le stesse che prima hanno votato a sinistra.
La gente è razzista. Il governo è uno specchio di chi l'ha votato. I non razzisti sono in minoranza.
Scritto da: la.stefi | 13/01/2010 a 14:14
Insisto: non è così. La maggioranza delle persone che votano il PdL e la Lega NON sono le stesse che votano per il PD, l'IdV, i radicali o le varie sinistre sparpagliate.
Lo dimostrano tutti gli studi sui flussi elettorali. E' evidente che si sono cittadini che cambiano il proprio voto passando da "destra a sinistra" e viceversa, ma da una quindicina di anni l'elettorato italiano è congelato. E i risultati delle varie elezioni non si sono giocati sul passaggio degli elettori da uno schieramento all'altro, bensì su due altri meccanismi:
1) le alleanze all'interno degli schieramenti,
2) la maggiore o minore disaffezione (e dunque astensione) all'interno degli schieramenti.
Ecco dunque perchè inseguire il mitico centro moderato è una sciocchezza. Per almeno due motivi:
1) in questi anni la destra italiana si è spostata sempre più a destra e di conseguenza anche il baricentro politico (come il "centro") si è spostato sempre più a destra. Correndogli dietro, il centrosinistracentro si è trovato progressivamente su posizione oggettivamente meno di sinistra di un tempo,
2) facendo così, ha aumentato la disaffezione (e dunque l'astensione) del proprio elettorato di riferimento.
Scritto da: luciano / idefix | 13/01/2010 a 15:17