Oggi a Trieste faccio una relazione (spero da ridere) a un convegno (serissimo) internazionale.
Convegno Internazionale “Identità, genere e dis-uguaglianze”
International Symposium “Identities, gender and in-equalities”
Colloque International “Identités, genre et in-égalités”
Partecipano docenti universitari italiani, belgi, indiani, ucraini, francesi, spagnoli, tedeschi, sloveni, turchi, siriani...
Con interventi come:
"Turkish immigrant women struggling between debates of integration and tradition"
o
"Impact of globalization on women in Bangladesh: towards empowerment or marginalization?"
oppure
"Sexual minorities in the workplace. The EU framework for sexual diversity management within trade unions and the perspectives for the Western Balkans"
o ancora
"Travestirsi per affermarsi. Gestione di corpi femminili in società androcentriche: rispecchiamenti letterari"
Io invece (attorno alle 17.00) parlerò su:
"L'autoironia e la scrittura come antidoto contro l'emarginazione. Tre minoranze: adolescenti, ebrei e protestanti"
E meno male che ieri mi sono messo in contatto (del tutto per caso) con quelli che organizzano il convegno: dopo gli accordi di un mesetto fa non avevo saputo più nulla. Mi hanno detto che le email e gli inviti sono partiti regolarmente a tutti i relatori (ma a me non è arrivato nulla).
Insomma, morale della favola: non ho pronto il testo dell'intervento.
E dunque mi arrangerò come i jazzisti che improvvisano su un tema di base.
Il convegno è al Teatro Miela di Trieste dalle 14.00 in poi.
Programma completo
14.00 Registrazione
14.15 Introduzione
Ingrid Stratti (Centro Internazionale per le Ricerche e gli Studi Interculturali)
Silvana Monti (Università di Trieste, fondatrice del CdL in “Scienze e Tecniche dell’Interculturalità”)
14.30 Donne nel tempo e nello spazio
Casimira Grandi (Università di Trento)
Donna madre e migrante: l’economia degli affetti oltre il tempo e lo spazio
Fabio Perocco (Università Ca’ Foscari Venezia)
Lavoratrici immigrate nell’economia sommersa tra vecchie e nuove disuguaglianze
Annalisa Cegna (Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Macerata)
Donne e lavoro subalterno
Gaia Moretti (LUMSA)
Identità mancate: la donna Rom tra pregiudizio culturale e ricerca di autoaffermazione
Silva Bon (Istituto Regionale per la Cultura Ebraica nel F.V.G.)
Percorsi interattivi dell’associazionismo femminile ebraico a Trieste nel secondo dopoguerra
Moderatore: Roberto Benedetti
15.30 Genere, stereotipi e minoranze
Francesco Della Puppa (Università di Padova)
Far parte della famiglia
Anna Chiara Perraro (Università di Bergamo)
Altre mappe urbane. Sguardi narrati di donne in movimento
Nicoletta Fasani (Esperta di genere)
Colf e badanti in Italia: invisibilità dello stereotipo o stereotipo dell’invisibilità?
Maila Pentucci (Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Macerata)
Percorsi femminili tra inclusione ed esclusione. Il caso delle Marche, dalla grande emigrazione all’immigrazione
Andrej Bertok (Unione Italiana, Slovenia)
Il ruolo delle minoranze italo-slovena nella cooperazione transfrontaliera tra Italia e Slovenia
Moderatrice: Silva Bon
16.30 Coffee break
16.45 Scrittura ed identità a confronto
Roberto Benedetti (Università di Poitiers, Francia)
Travestirsi per affermarsi. Gestione di corpi femminili in società androcentriche: rispecchiamenti letterari
Silvia Camilotti (Università di Bologna)
La scrittura come forma di partecipazione sociale e presa di coscienza politica nell’opera di Randa Ghazy e Elvira Mujci´c
Gabriele Proglio (Università di Torino)
Postcolonialismo italiano: tentativi di evasione dal logos. Identità, genere e relazione con l’altro nel romanzo di Gabriella Ghermandi.
Michele Gangale (Laboratorio Multiculturale “M. Buonarroti”, Monfalcone)
Lo sguardo di Hoda
Luciano Comida (scrittore)
L'autoironia e la scrittura come antidoto contro l'emarginazione. Tre minoranze: adolescenti, ebrei e protestanti
Letizia Puicher (scrittrice)
Integrazione: necessità imprescindibile per un Occidente nuovo e creativo
Moderatrice: Casimira Grandi
17.45 Littératures, cinéma et identités féminines
Ouissal Mejri (Università di Bologna)
Le silence des femmes arabes: le cinéma prend la parole
Julien Gilet (Institut Français du Proche-Orient, Damasco, Siria)
L’exemple des Arméniens dans les sources arabes d’époque mamlouke
Lorenzo Dugulin (Università Lumière Lyon 2, Francia)
Écrire la mémoire dans une optique de communication interculturelle
Muzaffer Derya Nazlipinar (Università di Dumlupinar, Turchia)
The female identiy exploration in a patriarchal society as reflected in Virginia Woolf’s The voyage out and Halide Edip-Adivar’s Handan
Nasima Akaloo (Università Carlos III Madrid, Spagna)
Moroccan women in the crossover to Spain: a literary study
Moderatore: Roberto Benedetti
18.45 Women and diversity
Elifcan Karacan (Università di Siegen, Germania)
Turkish immigrant women struggling between debates of integration and tradition
Mohammad Aynul Islam (Università di Antwerp, Belgio)
Impact of globalization on women in Bangladesh: towards empowerment or marginalization?
Irene Dioli (Osservatorio Balcani e Caucaso, Trento)
Sexual minorities in the workplace. The EU framework for sexual diversity management within trade unions and the perspectives for the Western Balkans
Sanja Cukut Krili´c (Centro di Ricerca Scientifica dell’Accademia Slovena delle Scienze e delle Arti, Lubiana, Slovenia)
Examining the dynamics of migrant categorisations throughout the life-course
Ivana Gligorovska (Esperta di genere, Macedonia)
Reproductive rights as weapon, women’s rights as collateral damage: pro-natal politics in Serbia, Croatia and Macedonia
Tamar Zurabishvili (Università Chavchavadze, Georgia)
Feminization of labor emigration from Georgia: the case of Tianeti
Devina Ramakant Deshpande (Law School of India University, Bangalore, India)
Reconciling religion with Universal Human Rights norms: uncovering the headscarf debate
Ingrid Stratti (International Research Centre for Intercultural Studies, Italia)
Overcoming social exclusion: gender equality policies and strategies
Adriana Iordache (Università Centro-Europea di Budapest)
Voting patterns and women’s descriptive representation in Romania
Alissa Tolstokorova (Esperta di genere, Ucraina)
Feminizing poverty - gendering migration: social exclusion of female youth in post-socialist Ukraine
Moderatrice: Ingrid Stratti
19.45 Conclusioni
20.00 Termine dei lavori
Bello bello!
Luciano non mi odiare giuuuro che è l'ultima volta che lo faccio. Ma io feci un post sull'umorismo ebraico che ce sta troppo a faciolo.
Te ggiuro numme rilinko più.
http://zauberei.blog.kataweb.it/2007/04/25/psichico-8-umorismo-ebraico/
Scritto da: zauberei | 05/01/2010 a 09:49
Grazie, Zau: intelligente come sempre.
Ho anche ripescato un mio commento a quel tuo post.
La mia tesi (rozza e non corroborata dalla tua competenza) è sempre quella:
Io penso che lo humour (e l’autoironia) nascano dall'incrocio di varie esigenze: difesa ("se io sono capace di ridere di me stesso, non può turbarmi o comunque mi turba di meno che lo faccia anche tu"), voglia di condividere un momento di piacere ("se io e te ridiamo insieme abbiamo qualcosa in comune"), volontà di esorcizzare i problemi ("se ci rido su, mi fa meno male o meno paura") .
Scritto da: luciano / idefix | 05/01/2010 a 10:27
Riconosco l'incolmabile distanza che separa me da Zau (l'esperta in materia è lei non ci piove!!) .
So anche che tu non sei uno studentello allo sbaragio che ha bisogno di aiuto per tamponare in zona Cesarini le lacune nella sua preparazione,
tuttavia provo a darti un suggerimento anch'io:
"Il motto di spirito e il suo rapporto con l'inconscio, Freud 1905 ".
In bocca al lupo (crepi avviamente!)
E facci pervenire una sintesi del tuo intervento.
Scritto da: ilva | 05/01/2010 a 12:45
Mannaggia le virgolette :-)
Scritto da: ilva | 05/01/2010 a 12:46
In realtà esageravo: tra ieri sera e stamattina presto ho buttato giù un testo di massima. Non sono così incosciente: anche perchè pubblicheranno gli atti del convegno.
Scritto da: luciano / idefix | 05/01/2010 a 12:53
Non ne dubitavo ;-)
...e Woody Allen l'hai citato?
Scritto da: ilva | 05/01/2010 a 12:56
Anche i jazzisti del resto dicono di improvvisare sempre, ma in realtà utilizzano all'80% dei pattern sperimentati a lungo e adeattabili alle più svariate occasioni.
Comunque in bocca al lupo!
Scritto da: carloesse | 05/01/2010 a 12:58
riprendendo dal tuo commento, credo che potresti dimostrare se hai davvero mangiato e digerito AutoItonia se parlerai di quelli ossessionati da berlusconi, moralisti, egocentrici, buonisti, adorabili vecchietti, rockettari di 55anni...
Scritto da: valerio | 05/01/2010 a 13:37
State tranquilli: non parlerò di politica. Anche perchè il tema del mio intervento non lo prevede e (verso gli organizzatori e gli ospiti) non è corretto che io mi metta a fare sceneggiate antiberlusconiane.
Nè straparlerò di Neil Young o dei Ramones: non sempre si può parlar di tutto, infilando come nell'insalata russa ogni ingrediente che c'è in frigo. Avrò una quindicina di minuti e il tema è quello prefissato.
No, Allen non lo cito. Mi sa che tiro in ballo solo una citazioncina di Freud, una della Genesi, una del Vangelo di Luca, due libri che ridono dei valdesi e (parlando degli adolescenti) Harry Potter, Twilight e il polistirolo di Federico Moccia.
Scritto da: luciano / idefix | 05/01/2010 a 13:47
"Autoltonia" che è?
Scritto da: luciano / idefix | 05/01/2010 a 13:48
è un errore di stumpa
auto ironia, volevo scrivere
nella lista avevo dimenticato ( il tuo intervento è il massimo della comicità e della sincronicità ) la categoria dei comunisti di Dio, ma non cattolici....
Ah, Idefix Tradito !!!
Scritto da: valerio | 05/01/2010 a 14:03
uh che carini gli errori di stumpa:)
Io che digito veloce e non controllo mai ne faccio a mazzi:)
Scritto da: zauberei | 05/01/2010 a 18:26
eh, flautata giudia ci è che l'haggadah è più forte della halakà. ma non per tutti, ahinoi...
PS ti va che lanciamo una impepata di cozze a tutti quelli che credono che parlare bene degli ebrei sia cosa buona e giusta, ma poi cadono nei peggiori pregiudizi antiebraici ?
No, meglio di no, troppi.
In buona fede, dicono.
Ecco, pezo el tacon del buso.
saluti
Scritto da: valerio | 05/01/2010 a 18:36
Valerio caro - l'impepata di cozze cor cazzo che gliela tiro! Permettimi l'ineleganzia ma un po' è l'allitterazione, un po' è il fatto che io sono laica e la trovo di molto buona l'impepata di cozze.
Quelli che parlano benissimo troppo dell'ebrei (tipo "ah come siete ganzi!" "ah come siete intelligenti!" fino al sinistro "ah per li quatrini come siete portati") quelli non cadono. Quelli io - come tutti gli ebrei - li decodifico come antisemiti semplici.
Lanciamogli delli petti di pollo lesso secondo l'antica ricetta del fatebene fratelli nel reparto coliche renali.
Scritto da: zauberei | 05/01/2010 a 21:59
m'avete fatto venire in mente il saggio sull'antisemitismo di Sartre...
e comunque sull'impepata di cozze:
"a quà 'basc'atà vné!"
trad: "da queste parti dovete venire"(in puglia)
Scritto da: Jubal | 05/01/2010 a 23:36
Ieri sera, io e mia moglie Tatjana eravamo a casa di un rabbino triestino.
Un personaggio fantastico.
Peccato non aver registrato la conversazione teologica, che danzava tra cose molte serie e barzellette ir/religiose contro ebrei (sue) e protestanti (mie).
Scritto da: luciano / idefix | 06/01/2010 a 08:53
"L'autoironia e la scrittura come antidoto contro l'emarginazione"...
da quando scrivo con regolarità sono più sereno e meno incazzato... lo consoglio a tutti!
Scritto da: Giordano | 07/01/2010 a 16:08