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18/01/2010

Commenti

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Ciao luciano, ti piace scatenare i tuoi lettori con queste finezze eh che furbetto che sei!
Distinguo due tipi di post. Il primo sono discussioni e fertili scambi di opinioni (80% dei post). Il secondo invettive e/o sterili soliloqui come questo (restante 20%)

E' che in Italia le occasioni di giramento testicolare sono assai numerose. Comunque non la farò certo io la commemorazione di Craxi di domani. E nemmeno ho scritto io la penosa lettera inviata oggi alla vedova di Craxi: l'ha partorita il presidente della Repubblica.
Frasi come questa:
"senza mettere in questione l'esito dei procedimenti che lo riguardarono, è un fatto che il peso della responsabilità per i fenomeni degenerativi ammessi e denunciati in termini generali e politici dal leader socialista era caduto con durezza senza eguali sulla sua persona"
Giorgio Napolitano poteva risparmiarsele e risparmiarcele. Anche perchè spero che abbiano capito tutti il vero senso dell'OPERAZIONE RIABILITIAMO CRAXI. E cioè dar addosso alla magistratura brutta e cattiva e rossa che ce l'ha con i poveri politici che devono venir lasciati in pace, in particolare uno che di nome fa Silvio.
E così, se passa il lavaggio dei panni zozzi di Bettino Craxi, passa pure quello del contenuto della lavatrice di Berlusconi.

Rilascio il mio "soliloquio inutile", a benefinicio dei Giorgi:
1)la lettera di Napolitano alla vedova Craxi è pietosa, non nel senso che è piena di pietà umana, ma nel senso che fa pena.
2) Dove sono tutti quelli che, al grido "bettino vuoi pure queste?", lanciarono le monetine a Craxi mentre usciva dall'hotel Rafael? Dov'è la gente onesta che prova ancora sdegno per corruzione, mazzette, malaffare, speculazioni a danno dei cittadini?
Perché neesuno ha pensato di organizzare una "contro-commemorazione"?

dopo questa lettera il presidente napolitano viene inserito d'ufficio nella lista del programma del post precedente.
assieme a manfredi la pausini e lucio battisti.
come comico in effetti non è male.

Pertini si starà rivoltando nella tomba.

Senza intento provocatorio faccio una domanda: secondo voi, perché Napolitano ha scritto quanto ha scritto?

a) E' persona poco intelligente (c'è)
b) E' disonesto (ci fa)
c) ...

fifty-fifty
non ho idea di cosa si provi a diventare presidente della repubblica delle banane, ma è certo che l’investitura un po’ ti dia alla testa. e allora ti credi veramente il presidente di tutti, dimentichi la tua storia, ti vesti da presidente, parli col tono di voce da presidente, un po’ come il papa. vai a tutte le inaugurazioni e a fine anno fai un messaggio a reti unificate in cui parli un’ora per non dire niente.
conscio del fatto che il presidente della repubblica conti come il due di coppe con briscola a bastoni, sei comunque il presidente e ogni giorno qualcosa lo devi dire. a parlare tutti i giorni, qualche cazzata ci può scappare. in questo senso ci è.
però, a parte ciampi, tutti i presidenti vengono dalla casta, e anche napolitano, se non fosse stato nomenclatura del pci poi pds poi ds poi pd non sarebbe lì.
dimenticando anche le sentenze della magistratura, craxi andò in parlamento a dire che siccome erano tutti ladri andava bene così. e questo, per un popolo civile, è da cartellino rosso. poi il popolo dimentica, ma se anche il presidente dimentica, dimostra di tenere più alla casta che alla gente. e qui ci fa.

Sono spiazzato dalla lettera di Napolitano. Se è il presidente "oltre le parti" si trova ora in una zona lontana dalla mia, che pure lo ha sempre voluto da quando rappresentava l'ala dei miglioristi nel vecchio PCI. Non trovo però "inutile", precisare che qualcuno si vorrebbe distinguere dall'onda politica che sta rileggendo la storia e la società. Molto fertile aggiungere stimoli, come questo post, al silenzio che accompagna la frattura tra la politica dei partiti e delle istituzioni con la politica delle persone che ancora vorrebbero riflettere. Non è una questione di destra o sinistra, ma ancor più trasversale. Bravo offender: perché Napolitano ha scritto quella lettera? Me lo chiedo e vorrei rispondermi che non è per benedire un momento di accordo a rappresentare sempre più una pax tra due schieramenti bipolari, senza più radici e senza più ideali, a destra e a sinistra, nè liberal nè social. Curioso che mentre si festeggia la memoria di Craxi, molte persone non vogliono più sentire parlare di Shoa. E' una coincidenza, ma mi sembrano tutte e due frutto del medesimo senso di non appartenenza, di mancanza di identità, di assenza di storia, di privazione del presente e di spavento per il domani. Meglio tenerci il Berlusconi, sia che si sia a favore che si sia contrari, piuttosto che affrontare le vere questioni.

la cosa che mi stupisce e' che Craxi sia stato riabilitato cosi', come se nulla fosse mai accaduto. Vorrei proprio vedere cosa succedera' alla morte di Andreotti...

Andreotti non occorrerà riabilitarlo da morto perchè è già abilitato in vita.
E quasi nessuno ricorda mai che la sentenza di appello (emessa il 2 maggio 2003) stabilì che Andreotti aveva "commesso" il "reato di partecipazione all'associazione per delinquere" (Cosa Nostra), "concretamente ravvisabile fino alla primavera 1980", reato però "estinto per prescrizione". Altro che assolto!

Neppure Napolitano e' abbastanza super partes, be' in effetti alla vedova di Craxi avrebbe dovuto scrivere sa, suo marito era un maiale, meno male che lo abbiamo seppellito. Il fatto che molti di voi non si sentano rappresentati da nessun politico, mi fa pensare che abbiate votato quei partiti ora fuori dal parlamento, si insomma i comunisti ;)

Ma si Giorgio! Certo che si! Siamo tutti ex comunisti mangiabambini e tutti in crisi perché ora i bambini non possiamo mangiarli più!

Yep, nel tuo caso piu' forcaiola, direi ...
(Dove sono tutti quelli che, al grido "bettino vuoi pure queste?", lanciarono le monetine a Craxi mentre usciva dall'hotel Rafael?)

Primo:
il presidente della Repubblica non aveva nessun obbligo di scrivere pubblicamente alla vedova di una persona pluricondannata (corruzione, finanziamento illecito e bancarotta faudolente), morta latitante.
Secondo:
se comunque avesse ritenuto di farlo, poteva tener ferma la barra della legalità repubblicana.
Terzo: le truculenze del "maiale" e del "meno male che lo abbiamo seppellito" non c'entrano nulla. Se tu avessi letto ciò che io ho scritto su Craxi avresti visto che non ho mai usato neanche lontanamente termini o concetti simili.
Quarto: io mi sento rappresentato da vari parlamentari (ad esempio, per citarne uno, dal senatore del PD Furio Colombo).
Quinto: comunque, i propri rappresentanti politici uno non se li sposa "vita natural durante" ma se li sceglie volta per volta con un mandato fiduciario a termine.
Sesto: alle elezioni politiche dell'aprile 2008 io non ho votato per la Sinistra Arcobaleno.

Settimo: Napolitano scrive, come da te riportato "senza mettere in questione l'esito dei procedimenti che lo riguardarono", non mi pare spari a zero su mani pulite ...

Io non ho scritto che "spara a zero su Mani Pulite".
Ci mancherebbe che facesse addirittura quest'infamia.
Ho scritto (e pensato e le ribadisco) cose diverse: il presidente non doveva unirsi al coro di chi dà un colpetto al cerchio e sei colpi alla botte. In un paese dal senso della legalità alquanto zoppicante, non è accettabile riabilitare con gli onori dello Stato persone come Bettino Craxi. Capisco e comprendo il dolore dei familiari, arrivo anche a star zitto e a non replicare davanti a certi sproloqui della figlia Stefania ma non è tollerabile che (al di fuori delle questioni private dei suoi intimi) si voglia fare di Craxi un martire come Giordano Bruno o una vittima come Piero Gobetti o un esule come Giuseppe Garibaldi: Craxi venne condannato perchè ladro, corrotto e corruttore, non solo per il proprio partito ma soprattutto per se stesso.
Dire (come fa Napolitano) "senza mettere in questione l'esito dei procedimenti che lo riguardarono" è usare un linguaggio da Azzeccagarbugli che tira fuori il latinorum per gettar fumo e nascondere la sostanza: riabilitare il morto Craxi per cominciare ad abilitare il vivo SB.

Per me invece con quella frase ha tenuto ferma la barra della legalita' repubblicana... solo un' opinione la mia ...

Leggi il blog di Vittorio Zucconi, ci sono alcune frasi dette da Napolitano che fanno riflettere...
http://zucconi.blogautore.repubblica.it/

leggo sempre volentieri zucconi, ma questa volta secondo me non ha colto il significato di quel che sta succedendo.
napolitano vuol dare un colpo al cerchio e sei alla botte? affar suo.
il problema del inanziamento della politica non è risolto? non ci volevano napolitano e zucconi per farcelo capire.
il vero problema è che si sta commemorando in senato un delinquente, giudicato per essersi messo in tasca (nella propria tasca oltre che in quella del psi) una marea di soldi nostri.
si sta commemorando un politico che nel periodo dei suoi governi ha raddoppiato il debito pubblico. proprio quel debito pubblico che tremonti, ex socialista craxiano, lamenta come eredità della sinistra.
si sta commemorando l'uomo che ha creato, col decreto berlusconi, il grande conflitto d'interessi che affligge la politica italiana da 15 anni.
l'uomo che ha creato la carriera di produttore televisivo della figlia stefania imponendo alla rai di sottoscriverle contratti miliardari.
di tutti quei soldi pubblici coi quali ha costruito il suo impero finanziario, giorgio tedeschi, una piccola parte erano tuoi di diritto. per cui, secondo il tuo metro, dovresti avercela a morte con craxi e con tutti quelli che rubano allo stato.
però, fa' un po' come ti pare.

Appena cominciato a leggere il commento delle 18.59, ho fatto un sobbalzo. Perchè mi sono detto: "accidenti, ma quando mai l'ho scritto?" Poi mi sono reso conto che l'autore non ero io bensì un altro.
Aggiungo solo una cosa: più o meno ciò che già avevo scritto giorni fa. E cioè che io ero stato socialista (tra il '75 e l'80, dirigente della Federazione giovanile e del Partito a Trieste, e stavo con la sinistra di Riccardo Lombardi). I primi anni (più o meno '76-'80) della segreteria Craxi
furono appassionanti: perchè tentarono di spezzare il soffocante duopolio PCI-DC, il clima da compromesso storico che paralizzava l'Italia riscoprendo i princìpi del socialismo riformista e le sue radici azioniste e proponendo l'alternativa di sinistra (come in Francia, in Spagna, in Portogallo) al regime DC.
Attorno a questo PSI rinnovato, si strinse gente come Bobbio, Sylos Labini, Foa, Ruffolo, Leon, Salvadori, Giugni, Paolo Flores D'Arcais e tanti altri. Fu una stagione bellissima ed entusiasmante. Che poi fallì per tanti motivi (la rapacità dei gruppi dirigenti socialisti locali, l'arroganza e il rampantismo di Craxi, la cecità e il conservatorismo del PCI, lo sconvolgimento mondiale degli anni Ottanta, la trasformazione della società italiana che la sinistra non seppe intercettare nè tra i socialisti nè tra i comunisti sia pure per motivi opposti).
Il PSI abbandonò l'idea dell'alternativa alla DC, tornò al governo di centrosinistracentro (pur a guida craxiana) e sempre più sprofondò nella palude tangentizia e di corruzione.
Intanto cresceva la figura ingombrante di Silvio Berlusconi.
Il finale (con il crollo di Tangentopoli) è noto.

Buon punto marcob,
ma mettiamo che Craxi abbia rubato 60 milioni di euro allo stato nel corso della propria vita, diciamo in 10 anni. Eh non so quanti contribuenti ci siano, diciamo 15 milioni. dunque 150 milioni in 10 anni. Ecco mi ha rubato 40 centesimi all'anno. Ora non ha fatto bene, anzi molto male, ma non ce l'ho a morte con lui... Scherzo eh beninteso...
Detto questo, mi pare che tu ti sia fatto un'idea incorretta su di me. Non sono un sostenitore di Craxi. Credo che anzi si stia dando troppo spazio ad un capitolo del passato. Ben inteso non mi sfugge che sia una leva per togliere credibilita' alla magistratura e/o a Di Pietro. Ma non so se mani pulite sia stato un bene o un male per l'Italia. Forse e' stata un'opportunita' non colta, piu' probabilmente un'illusione. L'illusione che ci fosse caduta addosso una generazione di politici storta, e che azzerata quella sarebbero rispuntati i vari De Nicola, De Gasperi... invece sono arrivati berlusconi, d'alema, rutelli, insomma continua tu l'elenco secondo le tue simpatie :)

Che Rutelli sia una tegola caduta sulla capoccia della sinistra italiana, sono il primo a dirlo.
Che D'Alema sia un intero condominio venuto giù sul popolo di sinistra, idem.
Però tre cose non capisco.
La prima: perchè mai metterli nella stessa lista con Berlusconi.
La seconda: cosa c'entrano con la vicenda delle celebrazioni del pluricondannato Bettino Craxi.
La terza: perchè mai scivolar via come saponette. Nel senso che (se io dico "Caio è un ladro", replicare "però ieri la peperonata era indigesta" non c'azzecca nulla).

Giorgio, se non hai capito il senso di quanto ho scritto è un problema tuo. Vai a rileggerti il mio commento, ma riportalo per intero, senza estrapolare le frasi.
Francamente non mi va di replicare ai bacchettatori moralisti che si concedono di usare parole come "forcaiola" senza sapere nemmeno di cosa parlano.
In ogni caso, ti faccio i miei complimenti: stai imparando molto bene le lezioni di teppista, anche se il tuo linguaggio è diverso.

Anch'io ho le scatole piene che si usi la parola "forcaiolo" appioppandola a persone che (come Alessandra o me) sono radicalmente contrarie alla pena di morte.

giorgio tedeschi,
ho una sorella maggiore di me che vota da sempre per berlusconi e che probabilmente continuerà a votarlo anche quando non ci sarà più.
ogni famiglia ha la sua disgrazia.
però le voglio bene e di lei mi piace che ad ogni occasione non si vergogna delle sue simpatie politiche e tranquillamente le sostiene qualunque sia l'ambiente in cui si trova.
anche con la sorella più giovane che secondo lei è proprio comunista.
quello che non riesco a capire di te, ma poi non è importantissimo che io lo capisca, è che te la prendi se vedi "odio" nei commenti su berlusconi, ma poi ti affretti a dire che a te berlusconi non va bene. oggi te la prendi per i commenti contro craxi, ma non sei un sostenitore di craxi.
mi ricordi un amico di questo blog che si infuriava sempre quando qualcuno anche solo nominava un politico che comincia per ber, ma poi dichiarava di non aver mai votato per lui. questo succedeva circa due anni fa. oggi quell'amico non si vergogna più di ber.
p.s. ber non è bersani.

Berlinguer?

Hey ho 33 anni, dunque troppo giovane per essere un vero craxiano. Eh ho dedicato parecchio tempo a natale, in italia, per capire quale giudizio sia giusto dargli. Non ne sono venuto a capo. Essendo troppo giovane non avevo negli anni '80 la capacita' di valutare i fatti criticamente. E le riletture a posteriori sono ora difficili, vedi la differenza a leggere un editoriale su un giornale o su un altro. Allora ne ho discusso con papa' sul divano ed entrambi non ne siamo venuti a capo. Tutto qui. Mi irrita, e me la prendo, quando leggo giudizi affrettati, su berlusconi, craxi, cirino pomicino (?!?)...

Alessadra, Luciano,
come mi diceva il professore di latino, intelligenti pauca ;)

Giorgio, senza offesa (anche se mi hai dato della "forcaiola"), io sono convinta che non ti servano poche parole per capire (cioè a buon intenditor poche parole), ma al contrario che sia la pochezza del tuo vocabolario a darti qualche problema.

Io ho sette anni più di te (da quello che scrivi ti facevo molto più giovane) e Tangentopoli la ricordo benissimo, anzi ho anche ritagli di giornale conservati di quel periodo.
Oltre al vocabolario, devi rinforzare un po' la storia contemporanea: non hai nemmeno una vaga idea di quanto abbiano rubato Craxi, Cirino Pomicino, De Mita, Di Lorenzo, De Michelis e una marea di altri grandi pezzi di merda.

io invece sono più giovane di ale di ben un anno, ma in aprile saremo coetanei, visto che le donne dai quaranta in su ne contano uno si e uno no.
anche se non credo che valga per lei.
però alla tenera età di sei sette anni, alle scuole elementari mi avevano insegnato che uno che gioca a calcio si chiama calciatore, uno che ruba si chiama ladro e così via.
me lo ricordavo anche a ventidueanni quando craxi scappò ad hamamet per sfuggire alla giustizia.
mi tornò in mente che uno che scappa in quella sistuazione si chiama latitante. invece pertini che scappò in francia per non essere sottoposto a persecuzioni politiche, sempre dalle elementari, sapevo che si chiamava esule.
poi il tribunale condannò craxi, e siccome mio padre faceva il magistrato, io credevo e credo ancora che uno condannato per furto generalmente è colpevole.
ergo craxi era un ladro.
anche robin hood era un ladro, ma mi era simpatico.
e qui nacque il mio primo grande dubbio.
sarò obiettivo?
il mio giudizio è carico d'odio?
poi ho letto meglio la storia di robin, anche se nel suo periodo non c'ero ancora, e ho capito che non rubava per sè, per cui ho risolto il problema.
robin hood er un mito e craxi un ladrone.

Giorgio: anche se sul blog ne ho scritto in modo sintetico, non mi pare di aver dato (su Craxi) "giudizi affrettati" o sommari.

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