Tre domande:
1) E' accettabile che l'Enac (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) unica Autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell'aviazione civile in Italia, istituito il 25 luglio 1997 con Decreto Legislativo n. 250/97,
si sia messo (con argomenti arzigogolatissimi) a far la guerra alle compagnie low-cost (Ryan Air, Easy Jet...) che fanno viaggiare in tutto il mondo, a prezzi umani, milioni di italiani?
2) Lo scopo è reggere il moccolo all'Alitalia?
3) Ma chi se ne frega di avere una compagnia di bandiera?
"Ma chi se ne frega di avere una compagnia di bandiera?"
E' la stessa cosa che penso io, e infatti credo che avesse ragione Tremonti quando propose di farla fallire come avevano fatto in Svizzera. Ti consiglio di prendertela con i sindacati :-)
Scritto da: offender | 01/01/2010 a 20:32
Con i sindacati ma soprattutto con Berlusconi & co (Tremonti compreso), che scatenarono un'indegna campagna - a fini elettorali - per la difesa ad oltranza dell'"italianità" di Alitalia. Abbiamo visto com'è andata finire: dopo aver pompato nelle casse di Alitalia 3 miliardi di Euro (nostri) per evitare il crack, si è messa in piedi la baracca che sappiamo e che ora si cerca di salvare con le manovre dell'ENAC, ovviamente sempre a spese nostre (anche di quelli che non volano). E poi dicono di non aver messo le mani nelle tasche degli italiani....
Quando apriranno gli occhi i signori offender & co?
Scritto da: Dario Predonzan | 01/01/2010 a 21:40
Gli attuali sindacati e l'attuale governo sono correi, a mio avviso.
L'Enac mette becco dove non dovrebbe perché le compagnie low cost fanno una grossa concorrenza all'Alitalia. Ora la scusa è lo standard delle norme di sicurezza, ma se così fosse, queste compagnie non potrebbero volare da nessuna parte, dato che sono nate quasi tutte dopo l'undici settembre 2001, se non ricordo male. Se non avessero osservato gli standard di sicurezza applicando le nuove norme antiterrorismo, non avrebbero mai potuto operare.
La verità è che sono pochissimi i passeggeri attuali che usano Alitalia. Io oramai l'ho scartata da tempo, sono anni che non volo più con questa compagnia.
Scritto da: Alessandra | 01/01/2010 a 22:57
Come Alessandra, anch'io volo con Alitalia solo quando non ho altre soluzioni.
Per il resto, condivido quanto dice Dario Prendonzan: la disastrosa vicenda Alitalia non è "colpa dei sindacati" (che hanno commesso errori ed erroracci ma solo fino a un certo punto). Ma soprattutto della politica e in particolare di Berlusconi & C.
Scritto da: luciano / idefix | 01/01/2010 a 23:51
Buttare fuori le compagnie low cost dall'Italia non vuol dire solo maggiori costi per gli italiani.
Quello e' il danno minore.
Un cittadino europeo si troverà a compiere la scelta tra un volo a 50-60 euro e l'Italia.
Un bel danno al turismo, l'economia e l'immagine.
Finalmente una compagnia di bandiera (privata?!?!) che mostra al mondo un' arrancante Italia.
Ho pagato per regalare una compagnia aerea a privati.
Ho pagato per pagare tariffe piu' alte e far perdere competività al mio paese.
Trattandosi di donazione i privati potranno a breve
rivendere il mio regalo come meglio credono.
Scritto da: Luigi Ippolito | 02/01/2010 a 09:35