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15/12/2009

Commenti

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Invece io amo David Lynch, ma "Una storia vera" è l’eccezione che conferma la regola :-)

Secondo me, è un film molto lynchiano. In superficie, la pace e la riconciliazione conquistate con grande fatica e a costo di terribili sofferenze. Ma appena sotto l'epidermide si percepiscono i dolori e i drammi dell'esistenza: la tragedia della figlia di Alvin (l'incendio appena accennato ricorda anche visivamente quello di Cuori servaggi), le dure rievocazioni della guerra, l'incidente stradale con il cervo, la desolata ragazza scappata di casa, la vecchia lite con fratello Lyle, le malattie della vecchiaia...
Il film dà l'impressione di essere David Lynch che (tramite la meditazione da lui praticata e la voluta lentezza impressa al ritmo) dona la serenità alla propria Ombra (e di essa si intravedono le tracce, brandelli anche visivi delle altre opere)

Non era "Cuori servaggi" (come avevo pasticciato) ma "Cuore selvaggio".

Sì sì, non lo nego, però il Lynch che piace a me è quello di Cuore Selvaggio e Velluto Blu.

Essendo la mia massima aspirazione nella vita l'amore reciproco nella tranquilla serenità, puoi immaginare quanto mi piacciano film come UNA STORIA VERA.

Io detesto David Lynch e Una storia vera non fa eccezione.
Come Tatjana farei un bel falò dell' opera omnia

Amo tutto Lynch, fin dai tempi di Elephant man, ma questo in modo particolare (a ruota metto Mulholland Drive, e poi Cuori Sevaggi).
Il suo distaccarsi dal consueto immaginario (dichiarato fin dal titolo)lo contraddistingue dalle altre opere. Ma non tradisce mai se stesso, il suo modo di fare cinema, e di raccontare storie (vere o oniriche che siano).
La scena finale (con un Harry Dean Stanton da antologia) è poi indimenticabile: una pagina magistrale, una vetta nella storia del cinema.
In un film che è un vero gioiello.

Ho molto apprezzato Una Storia Vera e the Elephant man è stato un'esperienza di autentico innamoramento del cinema da adolescente.

ma esiste qualcuno che può spiegarmi Mulholland Drive?

...scusate, ma proprio non l'ho capito dall'inizio alla fine...
:-\

Il più bel film di Lynch. Ce l'ho in dvd pure io.
Ne volevo scrivere sul mio blog.
Lo farò a breve.

Ciau

P.S.
Mulholland Drive è merda d'autore. Si può dire?

della medesima idea di eeka e tatjana.
david linch dovrebbe essere mandato a lavorare.

Difficile "spiegare" Mulholland Drive. Difficile capire un film continuamente in bilico tra una storia incerta, visionarietà, e vere proprie allucinazioni.
Ma a mio parere è tutto lì proprio il suo fascino. In fondo non è necessario "capire": basta lasciarsi trasportare dalle immagini, dalle musiche di Badalamenti, dalle suggestioni oniriche che propone il regista: un viaggio nell'inconscio dei suoi personaggi, un viaggio nell'abisso hollywoodiano. Per me il film è tutto lì, e a me questo basta per farne un grande, grandissimo film. Che molti non siano d'accordo è sicuramente più che legittimo. Che esprimano il loro dissenso anche doveroso.

Elephant man è l'unico che ho apprezzato tra i film di Lynch.
In generale non mi piace.

sottoscrivo l'intervento di carloesse

@marcob
Che Lynch non ti piaccia è tuo pieno dritto. Ma che "debba essere mandato a lavorare" mi pare una espresione degna di un berluscone qualsiasi, di un bossi, un calderoli, del nostro amico teppy. Da te non me l'aspettavo (preferisco allora il "merda d'autore" di Tic).

il film è lento (ma in questo caso non è una critica), come pure, come dice luciano, follemente fuori moda, ma alla fine ci si commuove e si toccano le corde giuste dell' anima. è davvero un film bellissimo (che non c' entra nulla con il resto della filmografia di lynch che, in genere, cerca altre cose, ma se a luciano pare che questo non sia vero, rispetto la sua opinione)...
Cuore Selvaggio è il peggior film di lynch (non a caso c' è Cage?).
Mulholland Drive è bellissimo, per me: l' ho visto almeno cinque volte (alla terza credo di averlo capito) e ogni volta mi è piaciuto di più. una sua possibile interpretazione che sta nel pensare alle storie possibili e alle storie che accadono sul serio (chiaro, no?)...
in genere questo film che ho spacciato ai miei amici come capolavoro non viene molto apprezzato dalla semplice plebe... ;-)

"... bello, però è lento."
Anche Giordano in pratica lo dice, anche se poi afferma in questo caso non essere una critica. In questo caso.
No, cari miei, la lentezza non è mai una critica, o se lo è, è molto spesso sciocca (a meno che non si tratti di un film d'azione).
Lentezza è una cifra stilistica, a volte necessaria e funzionale ad una certa storia, ad un modo di narrare (come in questo caso: del resto una traversata di alcuni stati USA con un tagliaerba poteva mai richiedere "velocità"?).

"Elefhant man" è un capolavoro.
Che la produzione di un regista (come di qualunque artista) abbia dei picchi e delle cadute è normale.
Ieri sera ho visto l'ultimo film ("A serious man") dei fratelli Coen che, in genere, mi piacciono. L'ho trovato un po' fiacco.
Anche su "Abbracci spezzati" di Almodovar ci sarebba da discutere.

Alessandra mi trovo a'accordo con ogni lettera che hai scritto :)
Mulholland Drive secondo me e' un film barzelletta, io e un mio amico ci ridevamo sopra... ridevamo come somari magari, e/o ci sentivamo presi per i fondelli... cuore selvaggio oh cielo ! sembra un film per la tv... ma che cavolo ...

Premessa: ti prego Carloesse non ti arrabbiare, ci andrò un po' pesante con il mio commento.
@Giordano: dichiaro la mia appartenneza alla semplice plebe :-)
Mulholland Drive è una cagata pazzesca (citazione fantozziana), ma siccome è stato girato da un tizio che è assurto allo status di autore, ci si arrampica sugli specchi per trovare definizioni lusighiere. Un autore che ricerca volutamente l'astrusità e l'oscurità a me dà sui nervi e basta. Figuriamoci poi se è un baroccone manierista alla Lynch.

La differenza fra voi che lo disprezzate e me, che lo amo, è tutta qua: i vostri giudizi sono lapidari, perentori, come se voi foste in possesso della verità assoluta (E' una cagata pazzesca.., ci si arrampica sugli specchi.., E' un film barzelletta.., ecc.). Se su quello che non vi piace (semplicemente non vi piace, mica è vietato) non ci gettate un pò di merda sopra sembra che non siate contenti. Io ho semplicemente espresso un mio parere, sempre dichiarandolo tale e personale, con il massimo rispetto (mi pare) per chi la pensasse diversamente (e se poi è anche in buona parte condiviso da molti - molti amano Lynch- una ragione ci sarà, ma questo è anche secondario). Mi sembrate tanti piccoli talebani. Forse un berlusconi ve lo meritate. ...Contenti voi..!

Giorgio, in effetti anch'io non capisco Lynch, o semplicemente non riesco ad entrare nelle sue "corde". Elephant man mi ha anche commosso, gli altri, visti per curiosità, mi hanno delusa. Per fortuna non li ho visti a cinema, perché mi dispiace moltissimo quando mi rendo conto di aver sprecato soldi per un film che non mi è piaciuto. Ma capita anche questo; non tutte le ciambelle riescono col buco, come si suol dire
:-)

E aggiungo una cosa: Lynch non ha quella vena di follia come i fratelli Cohen, che apprezzo molto di più. Però a quanto dice Ilva, "A serious man" è fiacco; non l'ho ancora visto e chissà che non mi faccia lo stesso effetto che a fatto a lei.

Carloesse, non prendertela, ti prego. Capita a tutti di dire "mamma mia che schifo quel film", oppure "che cagata". Non siamo critici cinematografici, ci esprimiamo in modo meno ricercato e molto più prosaico.
Sorridi e non pensarci.

carlos,
non è necessario far entrare berlusconi in tutto.
se ti piace di più, dirò che è mia opinione strettamente personale che david linch farebbe meglio a fare un altro mestiere.

Lo dicevano anche a Kandinsky, a Picasso, a Stravinsky, e a tanti altri (pure ai Beatles), che avrevbbero dovuto fare un altro mestiere.
Io penso che è meglio che abbiano invece continuato a fare i pittori, gli artisti, i musicisti.
Lo dissero anche a Hitler quando dipingeva: lui poi invece lo ha fatto l'altro mestiere; ma era meglio che continuasse col primo.

carlo,
secondo me fare un film 'visionario' e' molto difficile, in quanto quello che puo' eseere ovvio per il regista non lo e' per lo spettatore. E un regista deve tener conto non solo di quello che vuole comunicare, ma di come lo fa. Mulholland Drive non comunica nulla al 99% degli spettatori, o al massimo da' l'impressione di presa in giro. Come la merda d'autore di Manzoni. Uh pensa ai film di Von Trier (Idioti, dogville, dancer in the dark) non sono totalmente visionari, ma utilizzano il mezzo cinematografico per coinvolgere lo spettatore e farlo sentire vicino al regista.
EH il talento nel cinema e' (anche) la comunicazione e esecuzione.
di Mulholland Drive puoi dire lo stesso ?

O ad esempio uno si guarda 8 e mezzo. film molto visionario, ma cavolo si entra davvero nel cervello di fellini, ci si sente quasi in simbiosi con lui. poi dopo 20 anni ci si guarda Mulholland Drive, va bene visioni differenti, e vien ben da dire " caro signor Linch, consideri un altro mestiere, dittatore va anche bene" :)

Vedi Giorgio, tu ti sei sentito coinvolto dalla visionarietà di Fellini, non da quella di Lynch. Io da quella di entrambi (anche se in modo diverso). A me comunica, a qualcun altro pure. Ma non è il giudizio diverso (e legittimo) che mi irrita. E' l'equazione mentale: se mi disgusta = è lui che deve cambiare mestiere. Io preferisco quella: se mi disgusta= sono io che non vado più a vederei suoi film. Non è più semplice? D'altro canto se lui i film continuaa farli vuol dire che qualcuno a vederli ci va, qualcuno a cui piace ci sarà pure; e questa folla, piccola o grande che sia, di fatto lo adora. Lynch o si ama o si odia, senza mezze misure, lo ha premesso lo stesso Luciano in cima al post e ha posto lui stesso e Tatjana nelle opposte fazioni (più o meno lo stesso qui con mia moglie), e questo mi pare confermato in pieno dal qui presente dibattito. Però il modo con cui le posizioni a volte vengono esposte mi ha dato molti spunti di riflessione, anche sul modo di come io stesso a volte espongo le mie idee...
Concludo però ritornando al film suggerito da QUESTO post, unico possibile (evidentemente) terreno di incontro tra Lynchiani e antiLynchiani.
Come è stato per Luciano e Tatiana, così anche per me e mia moglie , forse anche per altri. Per chi volesse potrebbe essere una chiave per aprire Lynch, l'altro Lynch, TUTTO Lynch. A chi non interessa proprio l'articolo, beh, faccia come gli pare!
:-)

ok ma non si può discutere più di tanto sul modo di esprimere il proprio parere su linch.
dici tu stesso: linch o si ama o si odia. il fatto di fare un altro mestiere è solo un modo diverso di esprimere lo stesso concetto.
poi, di linch abbiamo già parlato in passato su questo blog e ripetere tutte le motivazioni per cui no, mi pareva inutile.

Provo a "spiegare" Mullholland Drive.
Premetto che, la prima volta che lo vidi (era quando detestavo Lynch), uscii dal cinema furioso: non avevo capito nulla e il film mi parve l'assurdo spreco di un gran talento visivo.
Poi (rivisto alla luce dalla mia "conversione" lynchiana) penso di aver afferrato il filo d'Arianna che ci conduce fuori dal labirinto.
Ve lo propongo.
Il film che vediamo NON è la storia vera e propria accaduta realmente. Ciò che avviene sul serio arriva nella terza parte: quella che racconta l'amicizia lesbica tra le due aspiranti attrici, la Bionda e la Bruna. Le loro strade si dividono: la Bruna si afferma come attrice rubando la parte all'altra e l'amore fallisce, la Bionda fa naufragio esistenziale e decide di far ammazzare la rivale che ancora ama.
A questo punto, noi spettatori entriamo nella sua mente sconvolta e viviamo la sua rimozione del delitto, la sua patetica e e illusoria menzognera rivisitazione degli ultimi tremendi mesi: ecco che partono i titoli di testa e i primi due terzi del film.
Finchè la orribile realtà non afferra nuovamente la Bionda e allora la sua psiche precipita definitivamente.

Ottimo,
ma secondo la mia modestissima opinione un film 'visionario' e' ben eseguito se la creativita' del regista coinvolge emotivamente lo spettatore rendendolo parte di cio' che racconta. Un altro esempio felliniano, amarcord. Se dopo la visione ce ne vuole una seconda e poi bisogna istituire un comitato per capire cosa voleva dire l'autore, be' secondo me questo e' un fallimento.
Carlo, seguo il tuo parallelo con la pittura moderna. Essa e' in effetti una semplificazione di come l'artista comunica il suo messaggio. Invece di soffermarsi su mille particolari di un ritratto di Raffaello, si ammira una tela di Rotko e si viene avvolti dai colori e dall'atmosfera. Insomma chiavi di lettura semplici e immediate sono per me fondamentali. per i miei gusti, almeno

Cavoli Luciano,
adesso me lo devo andare a recuperare per rivederlo!

Grazie.

Della serie tema: l'aquila.
"Sull'aquila so poco, parlerò dunque della mucca. La mucca ha sei lati ecc."

Conosco discretamente Fellini; a mio avviso era un genio. Ciò non toglie che neppure a lui tutte le ciambelle siano uscite con il buco.
A parte il "vecchio" Fellini, trovo eccelsi (per motivi diversi)81/2,l'episodio di Tre passi nel delirio, Roma,
Amarcord, Satyricon, Casanova, Ginger e fred; di livello leggermente inferiore "E la nave va", "Prova d'orhestra", "La città delle donne"(che trovo decisamente mediocre) e "La voce della luna"...

su Mulholland Drive ci tengo a dire che quella è solo un' interpretazione di luciano... (pure io ci sono parti che non mi spiego bene e non riesco a far combaciare "perfettamente")...
secondo me la chiave sta nella scena del teatro... ricordate il teatro... dove tutto sembra vero ma è falso...

spero di non demolire quello che luciano ha detto poi dicendovi che Lynch in questi tipi di film si affida molto alla sua visione onirica (infischaindosene della coerenza), come lui stesso ha affermato...

un' altra volta vi potrei dire come è nata l' idea che Lura Palmer fosse stata assassinata da uno spirito reincarnato (o qualcosa del genere...)...
:-)

Giordano: dico solo che, a me, questa chiave di lettura convince. Altri non ne sono persuali: ad esempio il mio amico Stefano sostiene che si tratti di universi paralleli.

anche io protenderei per questa, o almeno possibili esistenza alternative... senza contare il ruolo degli spiritelli maligni e del cowboy... ;-)

...ma vogliamo mettere con l'unicorno?!
e tutti gli altri psicompompi animati e sonori che intervengono come deus ex machina nella narrazione al primo livello?

...e che vogliamo spiegare tutto?

tuttavia, a MulHolland Drive continuo a preferire Giovannona Coscialunga (e poi sono rimasto tutto il film in attesa della superscena erotica implicitamente promessa sin dalle prime battute ... e ancora l'aspetto!)

gnnèè!
;-D

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