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Lettura quotidiana della Bibbia

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31/12/2009

Commenti

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A me quello che fa più rabbia è vedere il livore, il veleno che sparge sua figlia Stefania, a sentir lei il padre è sempre stato vittima di un complotto... Ora se ne esce la Moratti con l'intitolazione di una piazza, a questi qui del PDL niente è più impossibile, solo una coscienza critica degli italiani ci potrebbe salvare da questo continuo stravolgimento della storia, ma le prospettive ahimé non sono delle più rosee...
Resistenza? e come la facciamo?
Pansa contro Villari e la storia si riscrive, ma più spesso si cancella e basta.

Ma certo!
Così iniziamo il nuovo anno con nuova mer... che avanza.

E per citare il Travaglio di oggi (i.F.Q.):

"Ecco, per i craxiani vale quello che diceva Montanelli dei Savoia: 'Sono come le patate: la parte megliore è sottoterra'."


Questa la devo dire (chiedo scusa ai sensibili):
che crepi all'inferno Bettino!

Di Craxi (cui , malgrado tutto, riconosco doti da leader che oggi fatico a riscontrare ) salvo poco. Gli ho sempre rimproverato il fatto di aver affossato la sinistra, creando un conflitto insanabile con l'allora PCI, da cui sono derivate ulteriori (dico ulteriori perchè ce n'erano già state a josa) scissioni.
Craxi ha seguito un suo progetto politico ambizioso e forse non del tutto errato, ma ha finito col dimenticare le proprie radici. Le radici del PSI intendo.

Detto questo, nel caso che quanto scrive Travaglio corrisponda a verità, deve essere AFFOSSATO senza "se" e senza "ma"...

Ma che belle facce che si rivedono con l'anno nuovo. Ma siamo nel 2010 o nel 1980? O è una storia di fantasmi?
Purtroppo discendenti, figliocci e maneggioni dei citati sono al governo e qualcuno anche all'opposizione. Troppi scheletri negli armadi che continuano a ballare e farsi sentire.

Lo ridico a gran voce anche da liberal-socialista: la "riabilitazione di Bettino Craxi è offensiva, del tutto inaccettabile e improponibile. Anche se il sistema di Tangentopoli non riguardava solo il PSI".
Inoltre, resto convinto che il primissimo periodo della segreteria Craxi (dal '76 alla fine dei Settanta) ebbe lati molto positivi, che nulla avevano a che fare con la scigurata deriva successiva.
Quel momento fu un'occasione perduta per l'intera sinistra italiana. E le responsabilità di questa sconfitta vanno attribuite anche al PCI e alla segreteria di Berlinguer che (per tanti motivi) non volle scegliere (come proponeva il PSI) l'alternativa alla Democrazia Cristiana. Ripeto: quella strategia socialisto durò poco, più o meno fino alla morte di Aldo Moro. E fu presto accantonata (facendo allontanare la sinistra interna lombardiana e "intellettuale" alla Bobbio, Sylos Labini eccetera) per sostituirla con una strategia moderata del tutto opposta: il CAF (patto di potere Craxi-Andreotti-Forlani), insomma i socialisti come seconda gamba del regime democristiano.
Ma in questo post il problema è un altro: l'esito criminale della vicenda personale di Bettino Craxi e del craxismo. Condanne penali per lui a seguito di gravissimi reati e corruzione dilagante per il suo sistema di tangenti e di immoralità privata e pubblica.
Su tutto ciò NON è tollerabile che ora si stravolgano la realtà, la verità e il conseguente giudizio storico, etico e politico.

Il CAF esiste ancora, con altre facce e altre sigle (PDL?), ma il prodotto non cambia. Lo stravolgimento della verità sul passato serve a sostenere quello sul presente. È dall'estate del 2001 che c'è stato il salto di qualità, non solo in Italia, sullo stravolgimento della verità: dal G8 di Genova, quando, di fronte alle immagini, per una volta, inequivocabili, si riusciva a dire il contrario di ciò che evidenziavano. Seguì l'11 settembre e il resto del decennio. Se un simbolo dobbiamo attribuire agli anni zero è quello della menzogna, per di più retroattiva, come dimostrato dal revisionismo in corso.
Sulla disputa Craxi morto latitante o esule: sembrano dire "Billy The Kid era un bandito, ma anche Jesse James, quindi nessuno era bandito e perciò Pat Garrett ha ucciso un innocente."
Craxi è morto latitante, secondo le leggi vigenti in Italia. Forse in Tunisia no, ma in Italia sì.
È come se pretendessimo che a Vienna intitolassero una strada a Cesare Battisti (quello giusto, non il latitante): ci farebbero una pernacchia. Ecco, il sindaco di Milano pensi di trovarsi a Vienna.

Gcanc: ieri sera il mio amico Walter Chiereghin ci faceva una previsione. Azzardata e grottesca ma forse non tanto. Perchè forse, in questo paese di cialtroni, si realizzerà per davvero: qualcuno dirà "ma perchè protestate per Craxi? In Italia non ci sono forse vie e strade intitolate a ex-galeotti come Antonio Gramsci e Sandro Pertini? E il pluri-condannato ed evaso Pertini non fu addirittura presidente della Repubblica?"
E noi saremmo costretti a dire: "ma...scusate...Gramsci e Pertini vennero condannati dai tribunali fascisti per reati politici..."
Al che i Cicchitto e Capezzone e compagnia brutta replicherebbero: "anche Craxi fu condannato per motivi politici"
E noi: "ma rubava"
E il crescente coro mediatico: "ma chi lo dice?"
E noi: "le sentenze dei tribunali"
Il coro: "di giudici giustizialisti"

Sembra di essere all'epoca dell'URSS, quando dalle foto ufficiali venivano cancellati i personaggi scomodi, che, così, non erano mai esistiti. Lo stesso sistema passa nell'informazione di oggi: Craxi? Esule. Berlusconi? Perseguitato. Casini? Mai stato vicino a Forlani. D'Alema? Mai stato comunista. Bobo Craxi? Mai stato Craxi. Stefania Craxi? Mai stata Bobo. E così via.

Io? Mi rado ogni giorno, ho sempre detestato il rock, non ho mai gestito un blog, ho sempre simpatizzato per Silvio, amo il Papa e ho in uggia i valdesi, sono allergico ai gatti e ai cani, diffido degli immigrati di qualsiasi etnia e pigmentazione, provo profonda simpatia per le posizioni della Lega, il mio tifo calcistico oscilla tra Juventus e Milan, ieri al cinema ho visto con vivissimo divertimento "Natale a Beverly Hills" e poi a casa ho riguardato dalla mia collezione completa un film di Chuck Norris divorando una bisteccona al sangue dato che provo ribrezzo per i vegetariani che sono tutti checche.

Vedi? Stai cominciando ad imparare. Normalizzazione ci vuole per vivere bene il prossimo decennio. A me fanno schifo i blog, diffido di internet, penso che gli scrittori siano tutti delinquenti ignoranti, amo Borghezio e ho la raccolta completa dei suoi comizi, a partire da quelli scolastici, dall'asilo alla prima elementare, ho visto tutti i concerti di Gigi D'Alessio e non sono mai stato ad un concerto di Frank Zappa, anzi, non so neppure chi sia, sul comodino ho la foto di Feltri, Fede e Belpietro, di notte sogno di avere i capelli finti e un doppiopetto blu, firmare autografi ed essere bersagliato da microfoni, trepiedi e souvenir ed avere un inno tutto per me, scritto da me e cantato da milioni di persone: Meno male che gcanc'èèèèèèè. Normalizzazione.

Non mi pice mai prendermela con i morti. Mi piacerebbe che fossero lasciati in pace.
I giudizi finali su di loro li lascerei alla storia, ma quella vera, certo non quella di moratte e capezzoni (contrazione del napoletano "cape 'e cazzoni") vari, che son ben vivi, e che di storico han solo una bella faccia tosta, lo sguardo miope, e la memoria corta.

tutti si dimenticano di cosa e stata lItalia politica dopo la seconda guerra mondiale,facciamo tutti le verginelle ,vi ricordate almeno che il pci era finanziato dalla russia del patto di varsavia e noi eravamo nel patto atlantico? cioe dal nemico? cerchiamo almeno di essere un po seri

gcanc :-D

Mi scusi il siòr Bruno: ma verginelle chi?

Bruno: il problema non è un convegno o un dibattito sulla storia. In questo caso non abbia dubbi: io avrei moltissime assai critiche cose da dire anche sul PCI.
Il punto è un altro: Bettino Craxi (pluricondannato per corruzione e finanziamento illecito con sentenze passate in giudicato, fuggito all'estero e morto latitante per sfuggire alla giustizia del suo paese) merita una riabilitazione pubblica?
A mio avviso ciò sarebbe del tutto immorale.

Beh, io mi sento veramente "vergin di servo encomio", per cui ricordare, come Travaglio ha fatto e Luciano ha riprodotto, l'interminabile sequenza dei reati compiuti da Craxi e trarne poi un giudizio anche impietoso non mi pare possa essere atteggiamento imputabile di "codardo oltraggio".
A Craxi, a prescindere dal profilo penale, vanno addossate altre pesantissime responsabilità.
La prima, per me ex-militante socialista, risiede nel fatto di essersi rubato, assieme alle faroniche mazzette, anche un glorioso partito della sinistra, antico di cent'anni di tradizioni e forte dell'esperienza politica maturata sotto il segno di un duplice riferimento alla libertà e alla giustizia sociale.
Lo sa il cielo quanto oggi ci sarebbe bisogno di una forza politica com'era stata lungamente quella del PSI!
E altro grande demerito di Craxi mi pare lo svuotamento dei contenuti di collegialità che erano alla base degli assetti interni a quel partito, come pure degli altri ad esso concorrenti. La personalizzazione della vita politica ha visto in lui un antesignano, per cui oggi noi dobbiamo subire l'umiliazione di votare per simboli che hanno al loro interno un cognome, anziché riferirsi a un più astratto (e collettivo) sistema di valori e di prassi.
E un terzo aspetto è poi collegato alle modalità e ai contenuti dell'autodifesa di Craxi dinnanzi al Parlamento, un documento storico che sta alla base dell'attuale spregio per ogni minima considerazione etica in ambito politico.
Detto questo, sono anche dell'avviso che il personaggio ha goduto di una sua ambigua grandezza, pur nella miseria morale di una fine della vita consumata da latitante (non già da esule), nella rappresentazione posticcia di un'improbabile Sant'Elena tunisina.

Io e Walter siamo amici da più di trent'anni.
Lui non capisce niente di rock e io nulla di arti figurative, lui sa zero di narrativa poliziesca e fantastica e io zero di architettura, abbiamo due stili di scrittura molto difformi: insomma abbiamo spesso diversissimi in campi ma in politica siamo vicini. Tanto che, la mattina ci capita di frequente di sentire una notizia e di telefonarci per commentarla: le nostre valutazioni sono sovrapponibili. Da un lato, ciò è confortante. Da un altro lato, è una rottura di palle.

Se posso...
vorrei esprimere i miei complimenti a Walter per la sua analisi, che condivido ma non sarei stata in grado di formulare in modo esauriente e con pari chiarezza. Sarei felice di incontrare nel blog qualcuno con cui discutere di arti figurative (la mia vera passione, sebbene lacunosa in quanto coltivata da completa autodidatta).
Ultimamente mi intriga molto anche l'architettura del Novecento.
Onestamente meno il rock e la narrativa poliziesca, che non rientrano tra i miei interessi vari ed eventuali. Sorry, Luciano.

Ilva: segnalerò a Walter il tuo commento.
Di architettura del Novecento io non ho la più pallida idea.

Luciano: peccato! Non sai cosa ti perdi. :-)

Me ne rendo conto: sono consapevole che ogni scelta significa rinunciare ad altre possibili. Ad esempio se oggi decido di leggere un certo libro decido anche di non leggere tutti gli altri, se adesso decido di ascoltare un certo disco significa che non ascolterò tutti gli altri. E così avanti.
Se dunque ho deciso (per tantissime ragioni) di "dedicarmi" soprattutto a certe passioni e non ad altre, so bene che sto rinunciando a quelle altre.
Se potessi vivere 50.000 anni, forse cercherei di trovare il tempo per occuparmi anche di architettura, letteratura indonesiana, musica medievale, neurologia applicata alla linguistica, studio delle religioni precolombiane, paleontologia e mille altre cose. Ma dato che ciò è impossibile, dato che la durata della mia vita è limitatissima, cerco di approfondire (oltre ai miei affetti privati) le mie "passioni" più salde, quelle che mi sono davvero congeniali e nutrienti.

Hai ragione, Luciano: ci vorrebbero almeno tre o quattro vite ...

Comunque io sto bene solo quando provo "passione" per qualcosa; allora mi ci butto. Di solito, dopo aver dato una sgrossata all'argomento, lo abbandono.
Passo un periodo di latenza, dopo di che ne salta fuori un altro. A volte perchè si mette in moto un meccanismo della serie "una caramella tira l'altra".
Altre volte per motivi pratici contingenti: per es. forse non mi sarei interessata di architettura contemporanea (che comunque già mi affascinava), se mia figlia non stesse preparando un esame sull'argomento.
Così ho, da sempre, passato il mio tempo libero viaggiando idealmente da Rimbaud alla geometria euclidea, da Burri a Renzo Piano, dai vangeli apocrifi a Marx, da Marx a Nietzsche (ho tutti i libri di Nietzsche!), dalla psicanalisi alla psichiatria, dalla letteratura alla storia e aggiungici gli scacchi, la chiromanzia, la grafologia...Ovviamente non c'è stato posto per il calcio, nè per parecchie altre cose.

Risultato: credo di non essere completamente ignorante, ma sono rimasta una "dilettante" in tutte le materie che ho affrontato (anche perchè ho una pessima memoria).
Forse è meglio che essere un "cretino specializzato".
Boh?
In ogni caso sono solita dire che i piaceri che procura la mente sono er meio der meio.

corrego: "da Rimbaud alle geometrie NON euclidee)

Ilva,
certo che autodefinirsi "cassiera di un supermercato" (parole tue) e venirmi a parlare di geometria non euclidea, mi fa molto specie.
Se credi, possiamo dissertare di geometria proiettiva, di fasci di rette che all'infinito si incontrano o di un infinito del secondo ordine come risultato di un integrale di linea risolto in un dominio non cartesiano.
Non credo che in un supermercato si parli spesso di queste cose. Oppure ..... mi sbaglio... forse? E così voi, tra uno scontrino e l'altro, vi divertite con queste disquisizioni?

Cretinetti,
certo che autodefinirti "teppista" (è il nome che ti sei dato tu) e venirci a rompere gli zebedei come se tu fossi il solo possessore della verità ultima rivelata mi fa molta più specie di qualsiasi (legittimo mi pare, qualunque cosa faccia) ragionamento di ilva.
E così, tra una manganellata, una rissa su un treno, e il pestaggio di una vecchietta o di un barbone, ti diverti a propagandare le fesserie del tuo "partito dell'amore"?

Certo che imbecilli del tuo calibro, caro Carloesse, è difficile trovarne: manco con la lanterna di Diogene si riuscirebbe a trovare "cotale uomo".
Ma a te, non ha mai detto nessuno di farti gli affari tuoi? Cosa ne sai delle battute o delle allusioni che ci scambiamo io e Ilva?
Farsi gli affari propri, costa troppo?
La parola "cretinetti" ti si addice proprio: "Qui gladio ferit gladio perit"

Teppista: il "cos'hai, cretinetti" è una citazione (penso che Carloesse la faccia apposta) dal film "Il vedovo" di Dino Risi, una commedia comicissima e feroce. E' una frase che rivolge spesso Franca Valeri al marito Alberto Sordi.

Essì, caro il mio teppista. Come al solito quello che non capisce mai una mazza sei sempre e solo tu. Che tu ti voglia fare i tuoi affari privati con Ilva su un blog che se privato è, certo non è tuo (nè di Ilva) e se qualcuno vuole interloquire (un blog è fatto di pubbliche discussioni, mi pare) è semmai qualcun altro (il legittimo proprietario) a poterlo impedire (e certo non te), sul quale transiti per tua stessa ammissione per sola "trollaggine" (grullaggine? masochismo?) con atteggiamento bilioso, e pateticamente infantile, solo capace di insultare e dire "l'avevo detto solo per vedere se ci cascavate" quando vieni preso in castagna, per non spiegare mai niente delle tue asserzioni nascondendoti spesso dietro ai tuoi "tanto voi non lo capireste mai” oppure all’insulto gratuito quando non sai più che pesci prendere, tutto questo mi pare una pretesa assurda come assurdo è tutto il tuo modo di agire e comportarti. E oltre che assurdo francamente molto bambinesco, come quando vanti competenze elettroniche e informatiche di cui non frega niente a nessuno (come se capirne di internet possa dare credibilità a un discorso che verte su ben altro). Ti nascondi con gli stessi atteggiamenti di mio figlio quando ha la coda di paglia. Solo che lui ha nove anni, ed è comprensibile. Alla tua età molto meno. Pensaci su.

Geometria proiettiva?
Fasco di rette che s'incontrano in un punto?
Già solo il Tep sa che si parla, e malamente, della comunemente detta "prospettiva". Solo lui!
Peccato che ha dimenticato il sempre affascinate effetto ossimoro scientifico, aggiungendo "parallele".
E che i punti possono essere anche due e magari anche tre come appunto le tre dimensioni (euclidee, questa volta).
Prospettiva centrale, accidentale (o angolare) e quella a tre punti di fuga comunemente detta "dall'alto" o "dal basso".
Ha ragione Carloesse: è tutta scena!

Povero bimbo di nove anni che ha un cotale padre ! Mio caro Carloesse (o Carlos?). Giudice, giurato, dispensatore di sentenze, "homo super partes" scelto dal Supremo per giudicare cosa si possa o non si possa dire in un blog. Non serve fare panegirici linguistici da socio-psicologo d'accattonnaggio.
Fatti i cazzi tuoi se non vieni interpellato e non elargire sentenze se non ti vengono richieste. Basta una parola: maleducato.

Luciano, siamo alle solite. Se io avessi usato la parola "cretinetti" avresti attaccato la solita tiritera che "un discorso è affermare che qualcuno dice cretinate, un altro dire che è un cretino (o cretinetti che è la stessa cosa)" con tutto quel che segue.
Sei proprio un bell'esempio di equità !

E' tornato lo scemo di turno.
Antiteppista, ti auguro di passare un anno da schifo.
Tu, cosa sia la geometria PROIETTIVA (esame di Analisi II dei corsi di Ingegneria e Architettura) non ne hai la più pallida idea.
Confondi cazzi per salsicce e pretenderesti di insegnare a qualcuno cosa sia un fascio di rette.
Qua a sinistra continuate a dare sfoggio della vostra imbecillità.
Continuate pure così: io di tempo per sfottervi, per oggi, ne ho da vendere.

Nemmeno io ho la benchè minima idea di cosa sia la geometria proiettiva. E anche il fascio di rette non so cos'è.
Ma al mondo tutti (ripeto: TUTTI) siamo infinitamente ignoranti. E tutti (ripeto: TUTTI) possiamo insegnare qualcosa a qualcun altro.
E "cretinetti" è un insultino che (obiettivamente) fa ridere.
Mentre dire a qualcuno "ti auguro di passare un anno da schifo" non è proprio simpatico.

Allora, Luciano, visto che Ilva pare che lo sappia cos'è la geometria proiettiva (che non ha nulla a che fare con la prospettiva) e visto che questo discorso lo ha aperto lei, con tutti i diritti che le competono, non vedo che motivo aveva carloessetivudoppio di intervenire con sarcasmo.
Tantomeno Antiteppista che, come per incanto, compare sulla scena al momento che trova una spalla per attaccare: da solo non ne ha il coraggio.
Un bel "te venisse 'no sbocco de sangue" ci sta proprio bene; e chi sa cosa significa sicuramente lo capisce: sopratutto all'alias di un alias. Ultravirtuale.

Ciao Luciano, tanti auguri di buon 2010. Sono quasi in partenza per il golfo, ahime'...
Craxi e' un argomanto troppo complesso anche solo per pensarci in questi ultimi scampoli di vacanza... poi ero troppo piccolo per valutare correttamente Craxi: quando era presidente del consiglio ero un bambino stupito che il nostro presidente fosse straniero... per me i nomi contenti x, y, j, k certo non erano italiani :)

Calma ragazzi! Ho solo detto che sono "una dilettante" , aggiungo: allo sbaraglio, il che è un peggiorativo.
, in più campi.
Questo è la conseguenza di un percorso "intellettuale" ondivago (della serie "poche idee, ben confuse"). Frequentata la maturità scientifica, mi sono poi laureata in filosofia. Ora insegno. Guarda caso, il mio interesse più spiccato, fino a poco tempo fa, ruotava attorno all'arte! Il massimo della coerenza. Nonchè un cocktail perfetto per combinare un cazzo nella vita!!!!!!

Carloesse, è vero che ho dichiarato pubblicamente sul blog, rispondendo a Tep. che di professione facevo la "cassiera in un supermercato", di qui la sua credo innocua, anzi simpatica, battuta.

Tep. se mi lasci un po' di tempo per rinfrescarmi le idee, credo potremmo parlare di geometria proiettiva.
Per il momento, meglio soprassedere...:-)

Ilva, grazie per essere intervenuta. Giusto per calmare quelli che parlano a sproposito :-)

Tep, dovere. :-)

Ah ah ah ah!
Abbiamo un ingegnere nonché architetto che è così ferrato da confondere la geometria analitica, che effettivamente si studia in "Analisi II", con la geometria proiettiva!

E il tono degli insulti è pari alla sua confusione mentale.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera (forse fin qui ci arriva..., forse).

"Geometria proiettiva"

La geometria proiettiva è la parte della geometria che modellizza i concetti intuitivi di prospettiva e orizzonte. Definisce e studia gli enti geometrici usuali (punti, rette, ...) senza utilizzare misure o confronto di lunghezze.

Lo geometria proiettiva è la geometria "vista da un occhio".
La geometria proiettiva può essere pensata informalmente come la geometria che nasce dal collocare il proprio occhio in un punto dello spazio, così che ogni linea che intersechi l'"occhio" appaia solo come un punto. Le grandezze degli oggetti non sono direttamente quantificabili (perché guardando il mondo con un occhio soltanto non abbiamo informazioni sulla profondità) e l'orizzonte è considerato parte integrante dello spazio. Come conseguenza, nella geometria piana proiettiva due rette si intersecano sempre (non sono mai parallele).
L'origine della geometria proiettiva è legata agli sforzi di un artista e matematico francese molto dotato, Girard Desargues (1591-1666), che cercava una via alternativa per il disegno in prospettiva, che generalizzasse l'uso dei punti di fuga ed includesse il caso in cui questi sono infinitamente lontani. Egli inquadrò quindi la geometria euclidea all'interno di un sistema geometrico più generale.
La geometria proiettiva si sviluppò quindi più ampiamente nella prima metà del diciannovesimo secolo. Storicamente, questo sviluppo può essere letto come un passaggio intermedio tra la geometria analitica (introdotta da Cartesio nel XVII secolo) e la geometria algebrica (che occupa un ruolo cruciale nel XX secolo).
Il passaggio dalla geometria analitica a quella proiettiva si effettuò sostituendo le usuali coordinate cartesiane (ad esempio del piano cartesiano) con delle nuove coordinate, dette coordinate omogenee. Tramite queste coordinate, lo spazio (ad esempio, il piano) si arricchì di alcuni "punti all'infinito", che la geometria proiettiva considera punti a tutti gli effetti, indistinguibili dai punti "finiti" (da cui il carattere omogeneo del nuovo spazio, in cui tutti i punti hanno lo stesso ruolo).
I matematici del XIX secolo si resero conto che in questo nuovo contesto "omogeneo" molti teoremi risultavano più semplici ed eleganti: questo grazie alla scomparsa di molti "casi eccezionali", generati da configurazioni particolari (quali ad esempio quella di due rette parallele nel piano), proprie della geometria euclidea ma assenti nella proiettiva. In particolare lo studio delle curve risultava semplificato nel contesto proiettivo: tramite l'utilizzo dell'algebra lineare vennero classificate le coniche, e matematici come Julius Plücker iniziarono a rappresentare le curve come punti di altri spazi proiettivi, generalmente più grandi.
Verso la fine del secolo la scuola italiana (composta tra gli altri da Castelnuovo, Enriques e Severi) uscì dal solco della tradizione finendo per trovarsi ad affrontare nuovi problemi che richiedevano tecniche algebriche sempre più potenti. Nacque quindi la geometria algebrica.
I matematici che per primi introdussero la geometria proiettiva, tra cui Poncelet e Steiner, non intendevano inizialmente estendere la geometria analitica. Le tecniche di dimostrazione erano inizialmente sintetiche (cioè simili a quelle di Euclide, senza l'ausilio dell'algebra), e lo spazio proiettivo era introdotto su base assiomatica (con assiomi simili a quelli di Euclide). Per questo motivo una riformulazione rigorosa dei lavori di questi matematici in chiave odierna è spesso difficile: anche nel caso più semplice del piano proiettivo, il loro approccio assiomatico comprende anche modelli diversi da quello definito oggi (e non studiabili tramite l'algebra lineare).
Proprietà [modifica]
La "retta all'infinito" [modifica]
Qualunque fosse la discussione sui suoi fondamenti nel XIX secolo, la geometria proiettiva includeva come una sua proprietà basilare quella dell'incidenza tra due rette qualunque nel piano: due rette distinte L e M nel piano proiettivo si intersecano sempre in esattamente un punto P. Contrariamente alla geometria euclidea o analitica, in quella proiettiva non esistono rette parallele. Il caso "eccezionale" delle rette parallele viene eliminato aggiungendo al piano i "punti all'infinito", o "punti impropri". Cosi', due rette parallele hanno in comune un punto all'infinito, che si puo' immaginare come la loro direzione. Questi nuovi punti formano anch'essi una retta, detta "retta all'infinito" o "impropria", o anche "orizzonte". La teoria considera quindi la "retta all'infinito" come una retta qualsiasi, indistinta dalle altre.
Lo stesso accade in dimensione più alta: lo spazio proiettivo tridimensionale è ottenuto aggiungendo il "piano all'infinito", in modo che due piani nello spazio non siano mai paralleli, ma si intersechino sempre in una retta.
Semplificazione dei teoremi classici [modifica]
Grazie all'aggiunta dei punti all'infinito, e all'eliminazione dei fenomeni di parallelismo, molti teoremi classici assumono nella geometria proiettiva una forma più semplice, più essenziale.
Ad esempio, la geometria proiettiva fornisce una descrizione breve ed elegante delle sezioni coniche: iperbole, parabola e ellisse altro non sono che la "stessa conica" nel piano proiettivo, e le differenze fra questi tre enti dipendono soltanto da come questo oggetto interseca la retta all'infinito: l'iperbole la interseca in due punti, la parabola in uno solo, l'ellisse in nessuno.
Il teorema di Pappo ed il teorema di Desargues sono due risultati riguardanti alcune configurazioni di rette nel piano. Ciascun teorema ha una versione proiettiva ed una euclidea. La versione proiettiva è espressa sinteticamente con un unico enunciato, mentre la euclidea necessita una trattazione differenziata per alcuni casi, a seconda della configurazione delle rette: ad esempio se una di queste è "all'infinito" si ottiene un risultato, se due sono parallele se ne ottiene un altro, etc.
Applicazioni [modifica]
Scienze naturali [modifica]
Tra i non matematici che hanno studiato e usato la geometria proiettiva per modellizzare fenomeni del mondo vivente, è da menzionare il filosofo Rudolf Steiner (il quale non va confuso con il matematico svizzero Jakob Steiner, in precedenza menzionato). Tra gli studiosi che contribuirono a questo filone, ci sono Louis Locher-Ernst, Hermann von Baravalle (che studiò il potenziale pedagogico della geometria proiettiva nella scuola superiore e nei corsi per futuri docenti) e Lawrence Edwards.

Antiteppista, nell'attesa del parere dell'esperto, consentimi di esprimere qualche dubbio sulla tua premessa:
credo (da dilettante per antonomasia, sempre) che il nostro ingegnerie-architetto non abbia confuso la geometria analitica con quella proiettiva...

Conoscendo Ilva (da circa 35 anni) sapevo che non fa la cassiera in un iper-mercato.
Però non avevo voluto precisarlo ma lasciare questo compito a lei (se voleva farlo).
A parte che si può far le cassiere ed essere assai più colte, intelligenti ed educate anche di un ministro o una ministra della Repubblica.

Teppy: come al solito non capisci mai una mazza. Questo non è il TUO blog, e nemmeno la tua privata chat. Se vuoi intrattenere rapporti privati con Ilva scrivile, telefonale, chiedile l'indirizzo. Se lo fai qui, un luogo aperto per sua natura ai commenti altrui, aspettati i commenti altrui.
D'altronde confermi la tua bambineria: invochi subito l'autorità (luciano) perchè carloesse ti ha offeso dandoti del cretinetti (invocare l'autorità, la sacralità dell'autorità,...ma voi di destra pensate sempre solo a questo?). Tu invece ti senti in diritto di venire qui sempre dando dell'imbecille a tutti, naturalmente. Quanto alle lezioni di educazione non è certo da uno che si autoproclama teppista che sceglierei di farmele dare (forse lezioni di teppa?...).
Quanto a Ilva, mai messo in dubbio che possa fare la cassiera. La mia ironia (te lo spiego, perchè forse non sei dotato della comprensione dell'ironia)era sul fatto che una cassiera possa disquisire di Kant e Hegel a suo piacimento, diritto che tu sembra voler negare a priori(io conosco personalmente un netturbino laureato in filosofia; al tep consiglierei la lettura dell'Eleganza del riccio, ma so già che lo butterebbe via perchè per lui inverosimile, e comunque non lo capirebbe).
Se vieni qui a fare il troll (sei tu che lo asserisci sempre), non puoi pretendere che qualcuno non ti risponda ironizzando su di te e mettendoti in ridicolo (o forse non hai capito neanche questo?).
O forse pretendi che dovremmo stare qui a lasciarci insultare da te solo perchè sei tu? Ma chi sei tu? Chi credi di essere tu? Te lo chiedi mai?
Comunque, Teppy, ti avevo dato materiale per pensarci su. Ma in fondo sapevo già che il pensiero non è proprio la facoltà di cui tu sia maggiormente dotato.
Saluti.

Cretinteppista e Carloessetivudoppio: siete di una ignoranza abissale: sarebbe anche ammesso tra persone normali ma voi siete solo degli imbecilli paranoici nemmeno degni di una risposta. Personaggi logorroici rimbecilliti dall'ideologia marxista che si arrampicano sugli specchi quando colti in flagrante contraddizione.
Esempio più becero dei peggiori italiani a cui nemmeno il Fascismo sarebbe riuscito a porre rimedio: forse la Cayenne ?

Per quando riguarda l'intervento di Luciano: beh, sono senza parole. Non essere nemmeno in grado di interpretare ciò che Ilva ha capito benissimo è veramente deludente; ti facevo più sveglio.

NB: Questo è un esempio eclatante del danno che procura Wikipedia: far credere a un coglione di essere erudito.
La "geometria proiettiva" è una scienza analitica. La geometria prospettica (o della prospettiva) è una scienza raffigurativa. ( fonte: E.Marchionna - U.Gasapina Geometria Analitica per gli studenti del Politecnico di Milano Ed. Viscontea - 1972 pagg. 317-320).
Probabilmente quei due neuroni che avete nel cervello non vi sono nemmeno sufficienti per distinguere le due cose e per interpretare ciò che Wikipedia esprime così male.

Teppista, Teppista...richiamare il Fascismo o la Cayenne per raddrizzare "i peggiori italiani" (che poi sarebbero i frequentatori del mio blog)...
Addirittura!

Iperboli caro Luciano; iperboli. Con CERTA gente che frequenta il tuo blog devi affermare 1.000 per farle capire 1. Quando alcuni ti scrivono un migliaio di parole per non dire nulla: il resto è ovvietà.

Sarà.
Intanto (non c'entra nulla), un paio di giorni fa, in una libreria dell'usato ho trovato 23 (su 32) volumi di Fantomas nell'edizione Salani del 1935, traduzioni integrali degli originali francesi degli anni Dieci. Io ho l'edizione completa Mondadori degli anni Sessanta (splendide copertine di Karel Thole) ma traduzione macellate, monche, tagliate di circa la metà. Poi ho quattro volumi Salani degli anni Dieci. E adesso (dopo questo colpetto...tra l'altro a un prezzo più che ottimissimo...meno di quattro copie dell'ultima boiata di Bruno Vespa) darò l'assalto finale per completare la serie Salani.
Per tanti motivi, il ciclo di Fantomas è una delle opere che mi piacciono di più: un meraviglioso delirio.

l'iperbolico teppista ... i peggiori italiani... io che sarei marxista (non lo piglio certo per un insulto, ma spiacente: non lo sono)...la cayenne...affermare 1.000 per fare capire 1 ...
Boh!..., ma sì, meglio Fantomas!

Citazioni da un erudito del web:
"esempio eclatante del danno che procura Wikipedia: far credere a un coglione di essere erudito."
Lo sospettavo, non c'é arrivato!
"un infinito del secondo ordine come risultato di un integrale di linea risolto in un dominio non cartesiano."
Si prega fornire la formula matematica (possibilmente scientifica, non scientologica), grazie!
"La “geometria proiettiva” è una scienza analitica. La geometria prospettica (o della prospettiva) è una scienza raffigurativa. ( fonte: E.Marchionna - U.Gasapina Geometria Analitica per gli studenti del Politecnico di Milano Ed. Viscontea - 1972 pagg. 317-320)."
I professori di Geometria Analitica Marchionna e Gasapina che parlano (alle pagg. 317-320!!) di "geometria prospettica" ecc. e di "scienza raffigurativa", che però non c'entrano niente con la Geometria Analitica, è una bufala degna del Partito dell’Amore del “Mona Leso”,
http://www.spinoza.it/2009/mona-leso

Antiteppista: io non ho nessuna esitazione ad ammettere la mia completa ignoranza in materia. 'Sta storia della geometria proiettiva e analitica è (per me) lingua marziana.
Se credete, vedetevela tra di voi.

Invece il "Mona Leso" è un witz che (solo ad amici fidati) avevo fatto anch'io. E pensavo di possederne l'esclusiva.

Posso commentare anche io un argomento a piacere come tutti gli altri professor Luciano? Io voglio parlare di toniche, modali e dominanti. :)

Irnerio sei tu antiteppista o si tratta di un semplice depistaggio?

Jubal: avanti, parlaci del tritono e delle sostituzioni di dominante.

Cus'è che l'è?

ahahaha è musica Luciano, armonia... gcanc deve essere un jazzista se gli sono venute in mente ste perversioni ;)

ricordo a lor signori che si parlava di bettino craxi.
anche se si è voluto cambiar argomento, io credo che dovrebbe essere definitivamente archiviato come farabutto.

Io direi due cose.
La prima: sono contrarissimo a qualsiasi forma di riabilitazione di Bettino Craxi che preveda il capovolgimento della sua vicenda giudiziaria. Lui fu condannato in via definitiva dopo processi svolti in tribunali della Repubblica italiana. Per sfuggire alla giustiza del suo (e nostro) paese fuggì in Tunisia, dove morì latitante. Questa e non altra è la realtà giudiziaria. Capovolgerla parlando di complotti della "giustizia politica", "caccia alle streghe", "persecuzione", storia raccontata dai vincitori", eccessi di clan giudiziari", scontro tra politica e magistratura" è vergognoso.
La seconda: ridurre tutta la storia politica di Craxi al versante tangentizio/giudiziario è un abbaglio oppure un atto di malafede. Perchè significa dimenticare molte altre cose che stavano intorno a essa: il periodo precedente alla deriva di corruzione e che non fu privo di aspetti positivi prima di naufragare ignominiosamente, il ruolo per molti versi negativo del PCI (freno al rinnovamento della sinistra italiana e anch'esso al centro di un sistema di tangenti), la diffusione della corruzione a tantissimi livelli nella società italiana degli anni Ottanta/Novanta e che non si può certo ridurre al solo PSI e men che meno al solo Craxi.

Jubal: ;-)

AMOR CHE A NULLO ODIATO
ODIAR PERDONA,
AMOR CHE DALLO SFREGIO
SI SPRIGIONA


Ahi Brixia vituper' de' sinistrorsi
non usi a smanettare co' li Macchi,
ma sol co' li Linucsi e li Vindosi
pur d'empiere d'amor li proprii sacchi.

Alla del Mona sopraddicto guiza,
ovver de lo duce nostro naso rotto,
sant'imago del Fricca de' spinoza
del Leso cui l'amor sgorgò dal fiotto.

Ma se puote elargir cotanta scienza
e ne l'istesso tempo sì tant'odio,
che 'l nov'anno sie pieno de schifenza
e 'l cor strabocchi sanguine com'olio?

Buon pe' colui o colei che ancor se cela
che salva il cul e 'l cor per altrui petto,
buon pe' colei o colui che non se svela
che sorte illesa dal crudo verdetto.

Ma privossi d'amor, d'amor sì forte
cui sol gli adepti piegati e genuflessi
innanze al duca lor difeso a morte,
puotono esser capaci et indefessi.

Il fato sì, nomommi com'il matto
che fe' il danno et ancho il miracòlo,
il fato a me pur procurò lo sbatto
in su li denti al modo del brianzolo.

Et allora una speme in sen io tengo
che d'amor colto pe' l'ostil marmaglia,
(ciò dicto poscia tosto me ne vengo)
vogliasi anch'ei soprannomar Tartaglia.

Caro Giorgio Tedeschi,
si capisce lontano un miglio che sei nuovo di queste parti.
Tale ..............................................................I PUNTINI LI HO MESSI IO: LUCIANO COMIDA, PERCHE' NON E' ACCETTABILE CHE TIZIO O CAIO SI METTA A IMPICCIARSI DELLA PRIVACY DEGLI ALTRI........è un esperto di camuffamenti. Ecco cosa scrivevo di lui, sul blog del Comida, nel lontano 2 Febbraio 2007 (dico 2/2/2007 - 3 anni fa)
........
Lei non ha neanche il coraggio di mantenere, per più di 15 giorni, lo stesso pseudonimo: un giorno Roi_Rien,
un giorno François-il Francesino e similari, un giorno Tartarin di Tarascona e derivati, un giorno Irnerio e surrogati, un giorno chissa cos’altro. E poi critica, critica e critica. Non riesce nemmeno a contestualizzare i commenti o farne di essi una “consecutio temporum” corretta: salta da un blog all’altro, legge i commenti di tre giorni dopo e li riferisce a post di tre giorni prima: in pratica una confusione mentale totale.
........
Da quel lontano giorno si è dedicato all' Esperanto assumendo l'alias Fortikajulo o qualcosa di simile che assomiglia un pò a FORCAIOLO, per ultimo, da qualche mese, serbando in se un odio profondo contro la mia persona si è pure inventato l'alias Antiteppista (di cui sono molto fiero: io ovviamente).
Soffre in modo palese di turbe psichiche abbastanza gravi e, disponendo di tempo da buttare, è diventato un assiduo lettore di Wikipedia. Gira, a cazzo, tra un argomento e l'altro, creando un polpettone fantasmagorico.
Ecco svelato il mistero.
Ed é sicuramente un suo alias quello dell'imbecille che si firma Niccolò F. Tartaglia, inventore del famoso Triangolo algebrico.

P.S.: Irnerio, se vuoi che ti invii per email le pagine 317-320 del Marchionna-Gasapina ed. Viscontea 1972 non devi fare altro che scrivermi rispettosamente una formale richiesta.
Tuo devoto Maurizio.

Caro Luciano, tu sei libero di fare ciò che vuoi ma i dati che ho riportato sono semplicemente presenti su commenti che il signor Irnerio ha scritto sul tuo blog: vatteli a cercare. Non ho scoperto proprio nulla e non ho violato proprio niente.

Come no...
Adesso passerò ore e ore a scartabellare...
E' molto semplice: i dati personali di una persona privata li pubblico solo se lui/lei è d'accordo. Se no, no. E' molto semplice.

Se li ha pubblicati lui in un commento del 2007 e io sono riuscito a ritrovarli significa che lui era consenziente. O mi sbaglio ?

Ripeto: se XY arriva sul mio blog e dice "dietro il nick name di Citronella si cela Giuseppina Angiò da Marsala. Che due anni fa ha pubblicato il proprio numero di telefono e i propri dati anagrafici. Eccoli dunque", io NON li pubblico.
A meno che (ripeto) Citronella non sia d'accordo.

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