Ieri sera mia moglie Tatjana ha guardato Doctor House e io Anno zero.
Puntata incardinata sul processo Mills, ma con diramazioni a tutte le complesse vicende politico-giudiziarie di Silvio Berlusconi.
A fronteggiarsi, i giornalisti Peter Gomez e Marco Travaglio contro l'avvocato-parlamentare Niccolò Ghedini e il produttore cinematografico tunisino (amico di Bettino Craxi e socio d'affari di Berlusconi) Tarek Ben Ammar.
Davanti a un Ghedini debordante e in gran forma, Gomez-Travaglio partono malissimo e timidi, impaperandosi su qualche nome, pasticciando certe ricostruzioni dei fatti, mentre l'avvocato Mavalà Macosadìce spadroneggia. Tanto che Santoro deve metterci una pezza e intervenire in aiuto di Peter & Marco.
Poi però il duo comincia a ingranare e tiene botta alla grande.
Io intanto mi accorgo che c'è qualcosa di strano, di molto strano. Guardo e riguardo con attenzione la faccia di Ghedini:
ecco il solito volto assai mal assortito, lungo e a forma di bara, largo alle tempie e assottigliantesi man mano che si scende verso le mascelle, teschiesco ma dalle labbra tumide, l'ombra della barba (Berlusconi odia gli uomini barbuti) mai domata dal rasoio e visibilissima sull'epidermide bianco-giallastra. Insomma, un uomo di notevole, impressionante e sgradevole bruttezza.
Ma il particolare che mi colpice è un altro.
Per verificarlo mi alzo e mi avvicino al televisore.
Con un giornale copro i tre quarti del volto ghediniano lasciandone visibili solo gli occhi.
Avevo ragione: ecco che adesso emerge in modo netto l'elemento che prima mi turbava solo vagamente.
Mi rendo finalmente conto che gli occhi di Niccolò Ghedini sono molto inquietanti: leggermente sporgenti, gelidi ed espressivi come un uovo sodo cotto troppo a lungo.
Uno scrittore francese diceva: dopo i quaranta, ognuno ha la faccia che si merita.
In che senso?
Io direi che dopo i quarant'anni, ogni volto racconta la storia dell'uomo o della donna che ci sta dietro. I sorrisi o i ghigni, la fiducia oppure il disprezzo, l'amore o il rancore, la curiosità o la diffidenza, la serenità o la rapacità, la cattiveria o la bontà, il razzismo o l'accoglienza, gli affetti o la misantropia, la pacificità o la violenza, la rabbia o l'ironia, la cupezza o lo humour, la brama di potere o la semplicità, il maschilismo o il rispetto per le donne eccetera eccetera plasmano il nostro volto. Ecco dunque che "dopo i quaranta ognuno ha la faccia che si merita".
Santoro ci mette una pezza intervenendo a favore di una parte nel contraddittorio! Questa cosa me la sarei aspettata, che so, da un Bruno Vespa.
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 10:34
"Insomma, un uomo di notevole, impressionante e sgradevole bruttezza."
Luciano! Che si fa, si giudica la gente dall'aspetto fisico? Queste cose le fa Berlusconi.
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 10:37
1) Soffermandomi sulla sua bruttezza, io non ho "giudicato" Ghedini: l'ho solo "descritto".
2) Sull'intervento di Santoro, ho cercato di essere obiettivo, raccontando la mia impressione.
Scritto da: luciano / idefix | 04/12/2009 a 11:01
Lo so che l'hai solo descritto, in effetti è orrendo, sottolineavo fatto che molto spesso ce la si prende con chi ironizza sull'altrui aspetto fisico ma quando ci troviamo di fronte una persona antipatica nessuno di noi resiste alla tentazione.
Santoro: ero ironico, non ho alcuna difficoltà a credere che si sia comportato così.
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 11:11
Stiamo proprio toccando il fondo: usare la fisiognomica come strumento politico significa proprio che di argomenti non se ne hanno più (si è alla frutta come direbbe la vulgata).
Cercando invece un pò di scientificità in questo delirio schizzofrenico bisogna rivolgersi a Cesare Lombroso che scriveva:
"..dalla fisiognomica si possono trarre ipotesi di applicazione pratica nella criminologia forense e nella prevenzione dei reati, giungendo a predicare la pena capitale come unica soluzione contro la tendenza criminale innata e pertanto non educabile con la sola pena detentiva"
In pratica, secondo Cesare Lombroso, l'unica pena accettabile per Ghedini sarebbe la forca.
Siete quindi solamente dei forcaioli rancorosi.
E cosa dire del sopracciglio inarcato di Travaglio ? Difficilissimo da riscontrare nelle persone con una buona stabilità caratteriale è, sempre secondo il Lombroso, segno di gretta furbizia che cela il falso: su questo argomento il Comida poteva sorvolare, forse ci avrebbe fatto una figura meno barbina.
Scritto da: Teppista | 04/12/2009 a 11:33
Ghedini incarna in maniera esemplare il berlusconismo dialettico nella sua ipostasi più pura.
E' un personaggio che da questo punto di vista mi affascina, sembra quasi scritto da qualcuno, ma calderon de la barca ci aveva avvertito che la fantasia a volte fa prprio la igura del dilettante a cospetto della realtà.
Ghedini esiste e forse è più diffuso e pervasivo di quanto avrei potuto pensare nel mio limbo ingenuotto di umanista utopico (a scanso di interventi in takle, sto facendo autoironia).
Mi affascina come un buco nero affascina l'astrofisico; oppure mi cattura con sgomento come un ambientalista che osservi un incendio boschivo divampare doloso in una sera afosa di agosto.
Fenomenali macchine distruttive - al di là della consapevolezza di un bene comune pre-esistente e inclusivo del loro interesse particolare, distillati letali di purissimo relativismo etico.
Osservare uno squalo in azione potrebbe dare una sensazione simile. Al confronto Gasparri scade al ruolo di macchietta.
Chapeau.
Scritto da: EL_NINO | 04/12/2009 a 11:33
...naturalmente nel mio intervento non mi riferivo affatto alla fisognomica, ma al personaggio nel suo complesso.
Soprattutto nella struttura argomentativa.
"L'utilizzatore finale" è una delle sue ipostasi dialettiche più paradigmatiche.
Scritto da: EL_NINO | 04/12/2009 a 11:48
Teppista: cosa c'entra Lombroso? Io non ho mica scritto che Ghedini è un criminale, nè che abbia la fisiognomica di un delinquente.
Ho solo detto che ha gli occhi gelidi e che è bruttissimo in modo sgradevole (ci sono anche persone brutte in modo gradevole...pensa a Totò).
Scritto da: luciano / idefix | 04/12/2009 a 11:49
EL_NINO: io detesto Ghedini però secondo me ci state ricamando su un po' troppo, è semplicemente un avvocato che difende il suo cliente a oltranza, a spada tratta e sfruttando ogni angolo della legge come ogni avvocato ha il dovere di fare.
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 12:04
Però Luciano, fare una descrizione come quella che hai fatto tu, e poi dire che dopo i quaranta ognuno ha la faccia che si merita... se non è un giudizio ci manca proprio pochissimo...
Lombroso è sepolto dalla scienza Teppista...
Scritto da: Jubal | 04/12/2009 a 12:04
Guardate che io, nel post, non sono neanche entrato nel merito della vicenda processuale.
Ho solo voluto mettere per iscritto alcuni miei appunti sulla trasmissione e in particolare (così come avrei potuto dirle per la faccia di un attore che mi sta antipatico) le mie impressioni sul volto di Ghedini.
In questo post, su Berlusconi e sul "merito" dei processi non ho detto nulla di nulla.
Scritto da: luciano / idefix | 04/12/2009 a 12:10
Luciano, io in ogni caso mi rivolgevo a EL_NINO
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 12:11
Dopo i quarant'anni, ogni volto racconta la storia dell'uomo o della donna che ci sta dietro. I sorrisi o i ghigni, la fiducia oppure il disprezzo, l'amore o il rancore, la curiosità o la diffidenza, la serenità o la rapacità, la cattiveria o la bontà, il razzismo o l'accoglienza, gli affetti o la misantropia, la pacificità o la violenza, la rabbia o l'ironia, la cupezza o lo humour, la brama di potere o la semplicità, il maschilismo o il rispetto per le donne eccetera eccetera plasmano il nostro volto. Ecco dunque che "dopo i quaranta ognuno ha la faccia che si merita".
Scritto da: luciano / idefix | 04/12/2009 a 12:16
Anche la testa a forma di bara gli è venuta col tempo Luciano?
Le parole sono importanti, lo sai meglio di me, e secondo il mio modesto parere nelle tue vi era un giudizio implicito.
Ammesso che anche io disprezzo L'avvocato Ghedini, ma non per un fatto di fisiognomica.
Scritto da: Jubal | 04/12/2009 a 12:23
Sono abbastanza d'accordo con Jubal. Non ci si arrabbia forse quando qualcuno fa osservazioni sull'aspetto di Rosi Bindi?
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 12:28
Io sono pronto ad ammettere che la forma della capoccia è una mia aggiunta molto pittoresca. Però voi ammettete che, se Nicholas Geedine fosse un attore di film western e io lo avessi descritto così come ho fatto nel post, voi avreste detto che il mio ritratto era azzeccatissimo.
Scritto da: luciano / idefix | 04/12/2009 a 12:38
Ma infatti nessuno sta dicendo che il tuo ritratto non sia azzeccato.
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 13:01
Le teorie lombrosiane sono del tutto superate e poi Lombroso non era certo un esempio: misogino e razzista.
Il Ghedini è in effetti bruttissimo, ma non mi accanirei sugli occhi. Cos' magro e così irascibile probabilmente è un po' ipertiroideo, per questo ha gli occhi a palla...
Scritto da: Eeka | 04/12/2009 a 13:23
Caro Offender, le tue critiche sono sempre puntuali e frutto di una accuratezza che ti voglio riconoscere.
Pertanto le accolgo.
Non per questo le condivido.
E ti spiego perchè.
Innanzitutto l'immagine che tratteggi dell'eroico avvocato prottipico che difende a sada tratta ecc...
non è da contrapporsi a quanto scrivevo.
Infatti nella sua olimpica e assolutamente plastica egli è un puro interprete al massimo livello di questo ruolo (come appunto lo squalo lo è del predatore assoluto, l'incendio boschivo lo è della distruzione definitiva di un bene comune 'senza prezzo' a vantaggio di speculazioni particolari a breve termine).
Il problema è quando questo ruolo -che nasce e trova espressione all'interno della dialettica processuale - deborda al di fuori del contesto per cui è autorizzato e sconfina in parlamento, nei media, nella cultura, nella vita sociale del paese.
Questo essere avvocato globale a 360° è una posizione sproporzionata, che ne rende mostruosa e apodittica la figura.
L'avvocato è - nel bilanciamnto del dibattimento - una figura esclusivamente di parte. Va bilanciato naturalmente dall'avvocato dell'accusa.
Fuori dalle aule di un tribunale quel tipo di argomentazione è dunque privo del suo bilanciamento naturale.
Sentirlo dunque parlare come ministro in pectore della Giustizia o comunque rappresentante del governo di tutti gli italiani, mentre è Egli stesso il distillato eroico della difesa di una parte e di un uomo solo (come bene argomenti tu caro offender) è pertanto orribile, sconcertante e affascinante insieme.
Affidereste ad uno squalo la gestione del vostro impianto di allevamento ittico?
Scritto da: EL_NINO | 04/12/2009 a 13:32
Ancora Ghedini ad Anno Zero?!?! Ma che palle, non so se mi fara' voglia di vederlo. Ci sta fisso!
Interessante la tesi della faccia dei postquarantenni.
Scritto da: Artemisia | 04/12/2009 a 13:46
EL_NINO, io non ho parlato di eroicità. Perché bisogna sempre dare un connotato morale a ogni persona, azione, parola? Io osservavo semplicemente e matter-of-factly che Ghedini non fa altro che il suo mestiere. Non sono d'accordo con la tua affermazione sul fatto che tale ruolo dovrebbe essere confinato alle aule di giustizia, in quanto ogni avvocato e ogni procuratore da che mondo e mondo continua a rivestire il suo ruolo in televisione, nelle interviste ai giornali e in radio se chiamato a dire la sua su un procedimento che lo ha coinvolto, con buona pace di tutti.
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 14:02
Ghedini è un conflitto di interessi macroscopico: è avvocato di un tizio che lo ha fatto eleggere in Parlamento per far le leggi grazie alle quali agevolarsi nei processi in cui il tizio risulta imputato.
Scritto da: luciano / idefix | 04/12/2009 a 14:03
Luciano, sono d'accordo a metà con quanto dici ma questo comunque non c'entra nulla con il discorso che si è fatto finora.
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 14:15
Dalle mie parti uno come Ghedini lo si definisce "brutto come il colera".
Io ieri sera mi sono goduta una puntata speciale di "Che tempo che fa" sulla musica classica. Uno spettacolo meraviglioso, credetemi. Ospiti i maestri Barenoim, Abbado e Pollini.
Scritto da: Alessandra | 04/12/2009 a 14:28
se io fossi un regista potrei ingaggiare bersani per interpretare la parte di un salumiere, rosi bindi per quella di una massaia, sandro bondi per un frate del nome della rosa e appunto nicolò ghedini, che so, per un cattivo in un western.
ma fuori dalla fiction, li lascerei fare il loro mestiere fregandomene della faccia che si portano, che è una delle uniche cose di cui non hanno colpa.
non ho potuto vedere annozero, magari lo cercherò sul sito, ma sono sicuro che ghedini non ha taciuto un attimo, perchè nonostante non mi sia simpatico, non è nè stupido nè remissivo.
in sostanza, io non credo che dopo i quarant'anni, ogni volto racconta la storia dell'uomo o della donna che ci sta dietro.
e ancor meno che dopo i quaranta ognuno ha la faccia che si merita.
ognuno ha la testa che si merita.
ghedini poteva fare l'avvocato e avere successo. ha scelto di farlo per berlusconi per avere ancora più successo e non credo che molti suoi colleghi avrebbero rinunciato a quella opportunità.
che io e tanti come me lo disprezzino per questa scelta, che lo costringe a sostenere cose secondo me insostenibili, probabilmente no gliene frega niente. ma se gliene fregasse qualcosa, dovrebbe solo rimproverare se stesso.
della brutta faccia che si porta ovviamente no.
Scritto da: marcob | 04/12/2009 a 14:28
Io, Ghedini non so se lo vorrei come avvocato: penso che ne preferirei un altro.
Però posso dire per certo che non lo vorrei come amico.
Scritto da: luciano / idefix | 04/12/2009 a 14:32
@Alessandra: ottima scelta, hai fatto bene
Scritto da: Eeka | 04/12/2009 a 14:34
Sottoscrivo l'intervento di marcob tranne che per il ruolo di rosi bindi che vedrei meglio nei panni di una perpetua.
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 14:40
...concordo sulla perpetua, offender, anche perchè è la perpetua che governa in sacrestia. E la Bindi dimostra spesso di aver palle superiori alla media del PD.
Lo vedi che andiamo d'accordissimo?
Tranne su una diciamo omissione da parte tua.
Da che mondo è mondo - dici - Pm e avvocati si affrontano fuori dalle aule della procura...
uhm ... forse trascuri che il Ghedini che si smantella della toga forense , continua a fare il suo mestiere alle dipendenze del suo cliente indossando l'abito del deputato e del viceministro, nonchè del portavoce privilegiato da inviare in trasmissioni scomode.
Poi si rimette l'altro abitino da avvocato e torna in procura.
Si comporta in modo diverso?
Persegue diversi fini?
Tutela interessi diversi?
No, per tua stessa ammissione.
Un PM o un giudice, possono fare altrettanto nell'arco di una stessa giornata?
Ti sembra dunque così equilibrato il gioco?
Oppure è l'ennesima dimostrazione della mostruosa proliferazione di conflitti di interesse (perchè quando 'veste' i panni di componente del Governo Egli dovrebbe rispondere al popolo sovrano nell'interesse del bene comune ... e non continuare a difendere a spada tratta in ogni luogo ed in ogni angolo ... il suo cliente privato più danaroso).
Di solito sei abbastanza onesto e non controfattuale, dacci una conferma in questo caso.
Scritto da: EL_NINO | 04/12/2009 a 16:05
ieri ho registrato "che tempo che fa" e ho visto anno zero ma mi sono pentito perchè in genere mi fa incazzare (a.z.) e non mi dice cose che non so (so chi sono i peggiori e i mafiosi e mi basta e avanza...).
giusto dire che ghedini è brutto come il colera (ci vedono tutti no?).
per quanto mi riguarda è pure insopportabile...
non mi farei difendere da un tipo "discutibile" come lui che secondo me non ha alcuna etica (come tutti quelli che mentono conspevolmente)...
Scritto da: Giordano | 04/12/2009 a 16:22
EL_NINO:
1) Che tu pensi che io sia abbastanza onesto, onestissimo o disonesto, è affar tuo e non mio. Sei libero di pensare quello che ti pare su di me e che tu mi ritenga un santo o un poco di buono a me in tutta franchezza importa sega.
2) Essendo libero pure io, e anche a corollario di quanto sopra esposto, non ho dovere alcuno di dimostrare o confermare alcunchè a te o a chicchessia. Questo per favore annotalo.
Detto questo, che Ghedini per il suo ruolo goda di più esposizione mediatica di altri, è talmente ovvio e palese che non penso ci sia bisogno di sprecare banda discutendolo.
Io non ho parlato di equilibri o di conflitti, ma della legittimità, che a mio avviso sussiste, per un avvocato di vestire i suoi panni al di fuori delle aule di giustizia e in assenza dell'avvocato della controparte, legittimità che tu contestavi con la frase:
"L'avvocato è - nel bilanciamnto del dibattimento - una figura esclusivamente di parte. Va bilanciato naturalmente dall'avvocato dell'accusa.
Fuori dalle aule di un tribunale quel tipo di argomentazione è dunque privo del suo bilanciamento naturale."
Questo è la tua opinione rispettabilissima e il mio interesse a convincerti del contrario è pari a quello che ho di vincere il prossimo torneo di bocce organizzato dall'ACLI di Osio Sotto. Ho solo espresso il mio parere contrario.
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 16:32
Non c'è mica bisogno di alterarsi per così poco.
Preciso che quanto scrivevo ( e lo ri-sottoscrivo) si applica all'avvocato Ghedini, che è anche membro del governo ed estensore delle proposte di riforma del sistema giudiziario.
Non ad ogni normale e comune avvocato che anche al bar abbia voglia di difendere il suo cliente.
Su questo ti chiedevo una risposta. Non mi pare che tu abbia centrato il topic questa volta.
Ma se ti senti in qualche modo minacciato o forzato da una domanda di questo tipo, concordo che è meglio allenarsi a bocce.
Siamo ancora una volta d'accordo, vedi?
Scritto da: EL_NINO | 04/12/2009 a 16:46
"minacciato o forzato da una domanda di questo tipo"
Eh????
Tu non mi hai fatto una domanda. Tu mi hai chiesto di darti conferma della mia onestà. Cosa che non hai nessun diritto di fare.
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 17:00
Che Ghedini sia membro del governo non mi risulta, casomai del Parlamento. Se si fa ancora confusione tra governo e parlamento, credo che ci sia un problema di cultura politico-istituzionale. Che abbia necessità del contraddittorio ogni volta che apre bocca al di fuori delle aule di giustizia mi sembra un'assurdità simile alla par condicio, che ha solo generato mostruosità mediatiche. Che Ghedini sia brutto, d'accordo, ma dedurne il carattere, la moralità, la correttezza dai tratti somatici mi sembra esagerato. Neppure Rodotà è un adone e ha la faccia da becchino e allora? Qualcuno ha fatto notare che Bersani starebbe bene dietro al banco dei salumi e sono d'accordo, così come D'Alema sembra dirigente del catasto e Casini starebbe bene come bagnino sulla spiaggia di Cattolica, ma le facce quasi mai coincidono con l'anima delle persone e le loro azioni.
Scritto da: gcanc | 04/12/2009 a 17:53
Casini lo vedo più da gay club. Vogliamo parlare di Fassino?
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 17:57
"..è semplicemente un avvocato che difende il suo cliente a oltranza, a spada tratta e sfruttando ogni angolo della legge come ogni avvocato ha il dovere di fare."
Sì, sì, tutto vero, peccato per quel "semplicemente" che vanifica tutto l'assunto. E bene ha fatto El Nino a farlo notare. Leggendo mi stavo chiedendo infatti perché nessuno interveniva su questo fondamentale punto caratterizzante il doppio ruolo, anzi il doppio gioco, del personaggio.
Poi, appunto, ci ha pensato El Nino come meglio non si potrebbe.
Scritto da: Irnerio | 04/12/2009 a 18:00
Ecco appunto, Giulio, le facce ci si aspetterebbe di vederle nei posti che tu ed altri immaginate, non le persone.
Scritto da: Irnerio | 04/12/2009 a 18:12
Irnerio, finché non ci sarà una legge che vieta di esercitare la professione agli eletti, ci saranno i Ghedini, i Pecorella, i Buongiorno, i Taormina, i Biondi, i Larussa (ma non ci sono avvocati nel centrosinistra?), mentre giustamente si fa notare come i Casson, i Di Pietro, gli Ayala, i D'Ambrosio abbiano smesso la toga. D'altra parte, un magistrato che faccia anche il parlamentare suona obiettivamente stonato. Sarei, invece, curioso di sapere se questi avvocati prendono l'indennità prevista per i parlamentari che non possono esercitare la professione durante il mandato. Spero di no.
Scritto da: gcanc | 04/12/2009 a 18:16
Offender: casini al gay club è perfetto, con gilet e pantaloni di pelle nera che si dimena sul cubo a ritmo di Relax dei FGTH.
Scritto da: gcanc | 04/12/2009 a 18:19
:-)
Scritto da: offender | 04/12/2009 a 18:26
Ale: anche io ho visto (parzialmente) la trasmissione di Fazio.
Mi sono innamorata di Abbado (di cui non avevo mai sentito un'intervista), dei suoi occhi così limpidi e diversi da quelli infidi di Ghedini), della sua sensibilità, del suo rigore, del suo essere alla mano, di quanto ha detto a proposito del suo progetto di far piantare 90.000 alberi a Milano, in collaborazione con Renzo Piano: di tutto insomma.
E mi sono domandata: perchè non esiste un solo uomo che sprigioni un così evidente, quasi tangibile, senso di "bellezza dentro" tra i politici?
Riflessioni (per fingere di essere in tema, almeno a modo mio):
1)Forse ha ragione Luciano quando dice che, dopo i quarant'anni, ognuno ha la faccia che si merita (Abbado ne ha 76).
2)Platone sosteneva che bisogna affidare il governo ai filosofi, e se lo affidassimo almeno parzialmente a certi artisti?
Scritto da: ilva | 04/12/2009 a 21:00
Ilva, io mi innamorai di Abbado già un bel po' di anni fa. E' una persona eccezionale, non solo un grande maestro. Hai visto che occhi che ha?
La domanda che ti sei posta tu me la sono fatta anch'io e in coro con mio padre (che mi ha iniziata alla musica fin dalla nascita ed in particolare a quella classica) ci siamo chiesti: "ma quando nascerà un altro Abbado?".
Si, per restare nel tema del post di Luciano possiamo tranquillamente dire che le facce di Abbado, di Barenboim e di Pollini trasmettono tutto l'opposto di quella del Mavalà Ghedini.
Se potessimo affidare una parte del governo agli artisti come Abbado, l'Italia non sarebbe il paese che è diventato.
Un bel sogno, Ilva. Bellissimo.
Scritto da: Alessandra | 04/12/2009 a 22:06
@ Gcanc e offender:
ma chi vogliamo prendere in giro?
Davvero pensate di potermi dire che Ghedini è un semplice parlamentare e che 'naturalmente' essendo anche - coincidenza! - avvocato del premier nelle numerose cause civili e penali in cui questi è coinvolto, esercita con legittimità il suo diritto-dovere alla difesa del suo assistito?
E soprattutto vogliamo davvero credere che venga inviato dal suo partito in ogni trasmissione 'giudiziariamente scomoda' nelle vesti di semplice deputato pdl?
E non già in quanto ministro-ombra della giustizia e regista neanche tanto occulto dei vari e sempre più compulsivi tentativi di colpi di spugna e progetti di controriforma della giustizia a firma Alfano o altre teste di legno?
E vi pare evidente o 'matter-of-factly' che ciò non debba essere rilevato come un abnorme conflitto di interesi e distorsione delle istituzioni a vantaggio degli interessi di un indagato costante che è anche il primo ministro, nonchè cliente principale del suddetto semplice avvocato??
Ma va là, va là.
Con me non attacca, cari. Ho ancora rispetto della mia intelligenza e dell'evidenza della verità (annotatelo, caro offender).
Se preferite le barzellette sulla fisiognomica applicata ai village people, fate pure.
Ma la verità resta evidente e non c'entra nulla col lavoro di tanti avvocati e pm onesti che non hanno accesso alla sala dei bottoni per cambiare a loro vantaggio le regole del gioco processuale dei loro assistiti.
Scritto da: EL_NINO | 05/12/2009 a 00:16
La Verità, EL_NINO. La Verità. C'è tanta gente a questo mondo che pensa di averla in mano, sai? E tipicamente questa gente si comporta con la stessa proterva , cieca, infantile arroganza con cui ti comporti tu. Pertanto non sprecherò il mio tempo a puntualizzare come io non abbia affermato nulla di quanto tu mi attribuisci. Tu sei una persona che ha bisogno di nemici e io capisco la tua esigenza. Continua a combattere contro i cavalieri dell'Apocalisse, si chiamino essi Ghedini, Berlusconi, Dell'Utri o chi ti pare. La Verità è dalla tua parte, la vittoria non mancherà di arrivare.
Scritto da: offender | 05/12/2009 a 01:33
La definizione degli occhi di Ghedini come uova troppo cotte ha mandato in visibilio mia mamma che ti fa i suoi complimenti.
Scritto da: yodosky | 05/12/2009 a 08:35
Che Berlusconi si sia circondato di fedelissimi sia al governo, sia in parlamento credo che nessuno lo metta in dubbio. Che usi il parlamento e il governo per farsi gli affari suoi è altrettanto evidente. Ciò non toglie che lo faccia in ossequio alle leggi, tranne, se vuoi, quella che gli impedirebbe persino di candidarsi alle elezioni, essendo titolare di concessione governativa. Le leggi andrebbero cambiate, oltre che fatte rispettare. Lo vuoi fare tu? Candidati, fatti eleggere in parlamento e lavora in quel senso. Inveire contro le istituzioni facendo confusione tra le stesse porta a nulla, se non alla confusione medesima. Ghedini è il ministro ombra? Ma bravo, neanche Sherlock Holmes! Pensa che Pecorella è presidente della Commissione Giustizia. Non c'è bisogno di ombre, come vedi, è tutto alla luce del sole.
Scritto da: gcanc | 05/12/2009 a 09:05
Appunto perchè è tutto alla luce del sole e tutti vediamo bene cosa comporta, trovo ipocrita chi scrive del tema Ghedini come se si trattasse di un semplice cittadino che di mestiere fa l'avvocato, come se fosse la stessa cosa dell'impiegato all'INAIL, e che per meriti politici si candida e viene eletto al Parlamento.
Tutto qui.
Poi, scusami, per l'imprecisione formale ma verità sostanziale di quando attribuisco al Ghedini 'responsabilità' di Governo per la linea politica in tema di giustizia.
Diciamo che davanti ad una situazione che abbiamo descritto tutti come inquinata da macroscopici conflitti di interese e finzioni io faccio la scelta (magari rozza?) di andare a nominare le cose partendo dalla loro sostanza e dai rapporti di forza e di interesse reali (per quanto un comune cittadino come me possa aver accesso alle informazioni).
Scelgo diciamo un approccio più sostanziale che formale.
Me ne scuso con chi invece non transige sulla precisione formale, inevitabilmente a valle di tale scelta commetterò dei falli di confusione formale, senza i quali non si potrebbe dire le cose come stanno in realtà.
E se non partissimo dalla realtà delle cose allora come potremmo costruirci sopra delle analisi, dei confronti e delle valutazioni?
Insomma non ho certo 'bisogno di nemici' e ho spesso apprezzato tanti interventi di chi adesso in qualche modo mi mette in caricatura.
Però non ho invece particolare stima o gradimento di chi si attacca ai pannicelli delle etichette formali e del dubbio sistematico davanti ai mostruosi conflitti di interesse che poi - rileggetevi - pare siano sotto gli occhi di tutti.
Tutto qui.
Ora torno a metter su la cavalcata delle valchirie mentre mi alleno contro i mulini a vento...
cheers
;-D
Scritto da: EL_NINO | 05/12/2009 a 10:23
Come vuoi, ma la forma è sostanza, soprattutto in politica. Se poi si vuole abbattere tutto, anche la forma, come fa la più becera destra, allora accomodati pure, ma poi non parlare di conflitti di interessi scandalosi, di ministri ombra e ovvietà varie, perché contribuisci anche tu all'ignoranza, alla indifferenza, al luogo comune che vuole la politica una cosa sporca e i politici tutti delinquenti. Complimenti. Salutami le valchirie.
Scritto da: gcanc | 05/12/2009 a 10:50
Come fa, gente, un personaggio a scambiar ruolo e posizione al volo e dopo tutto il lavoro di illuminazione e make-up e copione?: un Otello che - scusami tanto, cara! - tira su la fedifraga e si sdraia lui sul letto e porge il collo alla bionda Desdemona (scusami William).
A Annozero, e come dappertutto, è perfetto, non fa una grinza: ognuno il suo ruolo; e il datore luci ha sparato a ognuno la sua propria luce e che è uguale per tutti ma personale e a spot; e che viene dall’alto e dalla parte opposta, quella ‘nemica’.
Santoro nuota in una luce a bassa pressione e a acqua tiepida e la catena del tappo della vasca stretto in mano.
Anche qui blog ognuno il suo: se tu cambi qualcosa è capace che a qualcuno viene la voglia di uscire e fumarsi un sigaro o pop-corn.
Sempre ‘ciac, buona la prima!’, ché il casting è da sé che si fa, copione al ciclostile.
I personaggi: perfetti e con le facce loro e loro maschere dipinte di fuori e di dentro; altrimenti non te li godi, non te ne fai un paragone più o meno meglio o peggio, secondo te che guardi e che sei anche tu personaggio e commedia ‘buona la prima, fanne un’altra riserva’.
Sergio Leone caro, ‘Il Buono, il Brutto e il Cattivo’: puoi girarlo anche in salotto assieme al ‘Gattopardo’, ma è lo stesso.
Ossequi.
Scritto da: coccoina | 05/12/2009 a 13:43
Coccoina: Puoi tradurre, please... almeno da " Anche qui il blog ognuno il suo" (ti esento dagli ossequi, quelli almeno li ho capiti).
Scritto da: ilva | 05/12/2009 a 15:18
...sempre questa ilva questa volta di saronno che... ma spot e parte a lampadina, a ognuno, ilva anche di piombino...e sorry: io sto volentieri al buio, massimo un cerino e che basta a illuminare tutto...
Scritto da: coccoina | 05/12/2009 a 15:36
Fia la doppia elle che tradisce
adduzione all'alcolico balsamo,
ma anche Ilva,
dall'insula Elba, sideralmente chirurgica,
polo dei due mari,
porta per l'infero,
alto e rovente,
colata incandescente
cristalli,
lampo,
buio,
----
;-)
Scritto da: gcanc | 05/12/2009 a 17:33
attenti che l'etilometro è in funzione
Scritto da: marcob | 05/12/2009 a 18:18
:-)
Scritto da: gcanc | 05/12/2009 a 19:08
Acronimo traditore varesotto falasco
Gcanc
Telone lasco e garganta di fiasco
Succhiato a secco a udire
D’avvocato evocato
Occhio a palla e caccia balla
Tarabaralla e vassalla
Una domanda
Blanda, sola, lecita
D’una recita sempre solita
Bollita
Lessa
Vociata di rimessa
A ressa
Di perché ragione
Di dare a attori antichi d’istrione
Farne libracolo
Spettacolo
Strascicato di piede sulla tavola
A favola
Argomento e stromento
A bruttezza
Bellezza
Annozero romanzero
A domanda
Blanda
Altra domanda
Mutanda
Non danda
Pull! Bum bum
Tiro di sovrapposto
Dalla fossa
Tiro al volo a uccello foresto
Di passaggio ma lesto
A gancio
Col rilancio a sgancio
Caro Gcanc cio
Libello a spiattello
Laminato a freddo
Mari uno solo e etrusco
Etile e vile
A punti col fischietto
Marcob
E a paletta
Scritto da: coccoina | 05/12/2009 a 20:34
¡salvese quien pueda!
Scritto da: marcob | 05/12/2009 a 20:49
Certo che le nuove droghe sono toste! Ricordavo gli effetti della psilo, ma qui siamo oltre.
Tra l'altro la coccoina l'ho assaggiata quando facevo le raccolte della Panini, ma mai mi era capito qualcosa di simile.
:-D
Scritto da: gcanc | 05/12/2009 a 21:41
Coccoina: Te l'ho detto che avevi una vocazione per la poesia d'avanguardia.
Io preferisco comunque imboscarmi nelle retrovie.
Gcanc, hai scritto un capolavoro sul mio nome: effettivamente ha a che fare col ferro. Mio padre lo scelse, credo, ispirandosi all'acciaieria.
A pensarci bene rispondono di più alla mia natura i tuoi versi, che l'etimologia ...Sei chiaveggente?
Non ho le caratteristiche del ferro, materiale duro, resistente e malleabile e grigio! Un po' vulcano (spento)invece lo sono: i termini cristalli,
lampo,
buio,
li sento miei.
Giuro che la tua poesia me la copio.
Grazie. :-)
Scritto da: ilva | 06/12/2009 a 01:15
...anche a me è piaciuta molto la visione di Gcanc sul tuo nome!
...ma probabilmente sono troppo 'legnoso' e rozzo perchè questo mio apprezzamento possa essere accolto dall'autore...
;-\
ho trovato eccellente l'inserimento di coccoina che prima ha dato espressione quasi iconica al rapporto tra forma e contenuto e poi ci ha omaggiato una splendida sintesi dei commenti seguiti al topic di Luciano.
Bello davvero, non credo però di aver capito tutto, cerco un pò di colla in casa, perchè il limoncello non mi basterà ad una prima rilettura.
(perdonerete gli interventi fuori orario, ma questa influenza bastarda mi sveglia ogni notte tra le 3 e le 5 con crisi di tosse convulsiva ... e poi oggi sono voluto comunque andare a fare l'eroe del piffero con una marea di gente ... e naturalmente col Grande Luciano-Idefix in grande forma e dal vivo! Ne valeva la pena. Anche moglie e figlio hanno apprezzato e retto benissimo allo strapazzo).
Un abbraccio.
:-)
Scritto da: EL_NINO | 06/12/2009 a 04:56
El_Nino, voi almeno potete dire "Io c'ero".
Auguri di pronta guarigione dall'influenza che spero sia senza grugniti :-)
Scritto da: ilva | 06/12/2009 a 11:53
Ilva: chiamarla poesia è ingeneroso verso la poesia stessa, versi va meglio, anche perché si possono confondere con quelli animaleschi.
In ogni caso mi sembri piuttosto "temperata" a giudicare da quel che scrivi e
la siderurgia mi sembrava l'ambientazione adatta.
El_Nino, andiamo, non sarà una discussioncella sugli avvocati a renderci reciprocamente "antipatici".
Complimenti, invece, per lo sforzo fatto ieri nonostante le condizioni di salute. Ero con voi col cuore.
Scritto da: gcanc | 06/12/2009 a 13:18
Sconfitto, sì e perché no?, quando fa soprattutto coesione, evidenzia alleanza, uno per tutti tutti per uno, ma non vinto; e anche divertito dal vostro coretto pieno d'inventiva. Un'avvertenza, solo e con permesso: la colla alla mandorla è tosta, è peggio della nutella, della coca cola, dell'ideologia e altre cose; e anche del piacere che dà aggredire in branco.
A me, un cerotto o due e poi passa: a voi, la voglia di dar morsi, non so.
Divertente.
Scritto da: coccoina | 06/12/2009 a 13:39
Coccoina: non so gli altri, ma da parte mia non c'era alcuna voglia di mordere, anzi, mi sembrava solo un gioco. È vero che talvolta i giochi sono violenti e sfuggono al controllo, ma non mi pareva questo il caso. Sinceramente, se t'ho offeso chiedo scusa e la poesia "Acronimo traditore" aveva un costrutto di qualità decisamente superiore rispetto ai miei versi, davvero in libertà.
Una sola cosa: non sono varesotto!
Scritto da: gcanc | 06/12/2009 a 14:08
Piacere del gioco?
Sì, e come ho imparato, lascia che vada e ognuno vedi che arriva il momento che te lo dice lui chi è, da sé: spontaneamente e volentieri e bacio o pugnalata.
Altro che faccia! Bocca a dire e non maschera a nascondere.
A me, più che gioco, sembra piacere a allontanare, distruggere, annullare un altro, uno che non fa branco e d’altro branco, d’altra razza e dicendo chiaro di qual è la razza giusta.
E che non è identificato alla ‘pari’ perché parla altra lingua, magari a immagine, fantasia, metafora, magari dando altro peso o non peso alla parola che è sempre senza dentro nessuna verità. Perché democratici sì, Ghedini al lecca-lecca e i suoi occhi sì, Berlusconi che ‘chi se ne frega’ invece no, ma in coro, da noi tra noi e tra di noi che la verità ce l’abbiamo in tasca e si sa—e arriva uno ‘foresto’ che dice che la commedia è la solita.
Io porto inutile parola e ascolto e imparo e mi fo ricco, voi sembra preferiate rimanere poveri, ricchi della vostra comune e inviolabile identità.
Affari vostri, a ognuno la propria identità preferita, quel che accade è sempre già accaduto, io credo; e scuse, non varesotto gcanc, non serve, non importa: mi mortificano.
So anche che el_nino “espressione quasi iconica al rapporto tra forma e contenuto” ovverosia e che basta la parola, sceneggiatura, c’ha la tosse, ora, per esempio; so quanto sia una rogna, specie di notte, e gli auguro che gli passi presto: limoncino pochino e aerosol e sciroppo tanto, mi raccomando. Io e per me preferisco il Jack Daniels.
Scritto da: coccoina | 06/12/2009 a 15:26
Salute!
bye.
Scritto da: gcanc | 06/12/2009 a 15:37
provochi. nessuno abbocca. passi ugualmente a concludere.
gioco balordo.
Scritto da: marcob | 06/12/2009 a 16:46
Sembra un haiku. :-)
Scritto da: gcanc | 06/12/2009 a 18:35
Coccoina,
guarda che il foresto, tanto foresto non è.
E non ho visto alcun tiro al piccione nei commenti a questo post, tranne la fisiologica dinamica in cui talvolta ci può essere una puntuale sintonia-alleanza tra alcuni commentatori contro altri.
Ma l'espressione 'aggredire in branco' mi pare proprio estranea alle modalità dei frequentatori di Idefix.
Se ti va, mostrami in quali passagi hai avuto questa impressione.
Scritto da: EL_NINO | 07/12/2009 a 08:35
Alcuni voce , altri coro: assuefazione che fa essere, abitua.
‘Fine’, dico traducendo a voce, alla ‘Mucca e Pollo’. Adorabili.
Scritto da: coccoina | 07/12/2009 a 10:08
Cocco,
Oggi dopo subitanea impressione leggo verità. Gregge branco unisono unicorno orchestra orchestrata dal solito maestro. Assente. Alunni, somari, cornuto il toro e anche la mucca: diario presenze.
" Detto ho. Provare no! Fare! O non fare. Non c'è provare!"
Gran Maestro Yedi Teppista
Scritto da: Teppista | 07/12/2009 a 10:36
"Aggredire in branco" è una cosa ben diversa.
Significa "provocare delle conseguenze", fisiche (lesioni eccetera), personali (intimidazioni di vario tipo, calunnie, minacce), professionali, diffamatorie, umiliazioni e così avanti.
Tanto più che la vittima viene messa "con le spalle al muro", nella difficoltà o impossibilità di difendersi, vista la superiorità numerica degli avversari.
Tipiche le aggressioni fasciste, quelle dei picchiatori rossi negli anni Settanta, quelle dei tifosi ultras, dei razzisti, dei omofobi, di certa stampa-sicaria.
Scritto da: luciano / idefix | 07/12/2009 a 10:40
...bah,
troppo scemo sono per capire vostro scambio. le sostanze chimiche prescrittemi contro la porcellina non riescono ad aprirmi il terzo occhio, per cui rinuncio a giocare sul piano inclinato delle ultime visioni.
comunque:
"Guerra nessuno grande fa"
(omaggio al Tep Yoda)
Scritto da: EL_NINO | 07/12/2009 a 11:43
Per me la questione era e resta chiusa, tuttavia il vittimismo è irritante. A volte penso che se uno grida all'aggressione quando aggressione non c'è stata, qualche motivo bisognerebbe fornirglielo, ma non ne vale la pena.
Scritto da: gcanc | 07/12/2009 a 11:55
Mi credete se vi dico una cosa? Non ho capito nè chi grida all'aggressione, nè di quale aggressione si tratta, nè chi l'avrebbe compiuta, nè ai danni di chi, nè quando nè dove, nè come.
Scritto da: luciano / idefix | 07/12/2009 a 12:05
In effetti la questione è piuttosto fumosa e anche un tantino alcolica. Forse devi partire dal mio commento delle 9.05 del 5/12 per capirci qualcosa.
Scritto da: gcanc | 07/12/2009 a 12:33
Continua a sfuggirmi il quibus e il busillis di questa fantomatica aggressione.
Scritto da: luciano / idefix | 07/12/2009 a 12:51
Non è così importante.
Scritto da: gcanc | 07/12/2009 a 13:44
Alcolica? 9.05: Si' già embriachi marci la matina de bon' ora? (cit.)
Scritto da: offender | 07/12/2009 a 14:41
Quando ho fatto volontariato con gli alcolisti in trattamento, ho visto e sentito cose spaventose.
Ricordo con sgomento una trentenne, musicista irlandese, tra l'altro carina (sotto il gonfiore da alcol) che era sposata con un triestino: quando si svegliava la mattina doveva bersi subito un litro di vino.
Scritto da: luciano / idefix | 07/12/2009 a 14:57
Luciano, me lo posso immaginare. Una irlandese che beve vino, poi :-) E nella città italiana dove si beve più birra :-)
Scritto da: offender | 07/12/2009 a 15:03
noooo, c'è un equivoco, alcolica dopo e non da parte mia :-D
Comunque ho frequentato i veneti per un certo periodo dalle parti di Belluno e poi di Merano (erano veneti in trasferta) ed era una cosa spaventosa quanto beveva quella gente.
Scritto da: gcanc | 07/12/2009 a 15:08
L'alcol devasta le vite.
Come e forse peggio della droga. Una delle differenze è che, facendo strettamente parte dell'economia occidentale ed essendo socialmente accettato oltre che legale, il "bere" non crea lo stesso allarme.
Scritto da: luciano / idefix | 07/12/2009 a 15:17
Alcune regole per capirsi
1) esprimersi con intenzioni comunicative e non ludiche o pseudoletterarie( a creare equivoci sono più che sufficienti i normali refusi )
2) provare a disporre nel giusto (= usuale, comune) ordine: soggetto,verbo, complementi vari, introdotti possibilmente dalle preposizioni richieste, secondo l'uso corrente.
3)evitare di far ricorso in modo eccessivo alle seguenti figure retoriche: iperbato,sinestesia,ellissi,ipallage ( che chi vi legge dopo un po'ne ha pure le palle piene!!)
4) se non richiede troppo dispendio di energie,inserire i segni di puntegggiatura opportuni
Credo che la cosa sia fattibile anche con qualche bicchiere in più...
Se si desse il caso, Coccoina e altri, barcollate, strascicate le parole, ma cercate di centare i tasti quando scrivete!
PS. non tutti quelli che vi leggono hanno un Quoziente d'Intelligenza come quello di Einstein.
E comunque se vogliono fare l'enigmistica, non la cercano su blog.
Scritto da: ilva | 07/12/2009 a 16:03
Ilva: condivido.
Quando scrivo "giornalistico", uno dei miei modelli è Primo Levi. E il suo esemplare pezzo (mi pare uscito sulla Stampa) sullo "scriver chiaro":
anche a costo di perder qualcosa (o molto) sul versante della "bellezza", preferisco optare per la "chiarezza".
Se invece scrivo un racconto, un romanzo o una poesia, le cose cambiano perchè il terreno in cui agisco è completamente diverso. E di conseguenza lo sono i miei destinatari.
Scritto da: luciano / idefix | 07/12/2009 a 16:26
Ussignür Ilva! Come sei permalosa! A questo punto bisogna proprio dar ragione a Coccoina ( http://twiga52.blog.kataweb.it/ ) che ha sempre fatto dei bellissimi post finchè li faceva: poi, si vede, si è rotto l'anima.
Ha ragione perchè non è il caso di mettersi in cattedra e non è il caso di far polemica se a proposito di branchi, greggi e pastori si fa un pò di ironia. Fino a un certo punto Gcanc lo ha seguito con uno spirito positivo poi, nessuno ne ha capito il motivo, qualcuno si è offeso. Qualcuno poi ci fa politica. Come se l'aggredire in branco fosse un'esclusiva dei fascisti. E come se le varie BR, AO, LC e rossi di varia natura e fattura non lo avessero mai fatto dai tempi del '68. E ciò non è bello e nemmeno corretto: più scorretto della ermeticità non criptica di Coccoina.
Scritto da: Teppista | 07/12/2009 a 16:53
Luciano dixit:
"Tipiche le aggressioni fasciste, quelle dei picchiatori rossi negli anni Settanta, quelle dei tifosi ultras, dei razzisti, dei omofobi, di certa stampa-sicaria."
E io sottoscrivo, pur non avendo capito come è cominciata la discussione sugli ermetismi e sul dadaismo di alcuni interventi (e vi ho fatto pure un complimento. :-)
Scritto da: Alessandra | 07/12/2009 a 17:11
Teppista: alle 10.40 avevo scritto chiaramente ed esplicitamenmte che "aggredire in branco" NON è un'esclusiva fascista. E facevo riferimento esplicito anche ai "picchiatori rossi negli anni Settanta". Vedi un po'...
Scritto da: luciano / idefix | 07/12/2009 a 17:12
Qualcuno qui si chiama qualcuno ? Chi si scusa si accusa ? Excusatio non petita, accusatio manifesta ? Non cambiamo discorso, ché tanto non serve a nessuno.
Scritto da: Teppista | 07/12/2009 a 17:17
Il blog di Luciano lo apprezzo, e mi onoro dell'amicizia del carissimo coccoina.
Quindi penso che ci siano stati fraintendimenti di comunicazione fra le parti (anche se leggendo, certi appunti su Coccoina li ho trovati fuori luogo, anche estrapolati dal contesto della discussione)
Scritto da: Zelda | 07/12/2009 a 17:25
Nessuna excusatio non petita. Volevo solo che fosse chiaro (per l'ennesima volta): io non ho mai pensato detto scritto che i "cattivi" stanno solo a destra.
Scritto da: luciano / idefix | 07/12/2009 a 17:28
Teppista, questa volta non sono stata permalosa. Caso mai, sono stata pedante (il che, per me, è anche peggio).
Mi sta bene l'ironia, figurati. Ma vorrei capirci qualcosa, quando si discute. Pensate anche a me che , per partito preso,da sempre (quando qualcuno è in cattedra) sto nell'ultimo banco dove, assumendo un atteggiamento schizofrenico, faccio i cavoli miei e di tanto in tanto ascolto.
Scritto da: ilva | 07/12/2009 a 17:50
Sono stradaccordo con Ilva. E' questione di contesti.
Se si cazzeggia o si conversa, mi diverte il calembour (traduco per i leghisti: "gioco di parole"), l'ammicco oppure l'ironia (intraducibile per i leghisti) lasciando spazio al gioco. Ma quando si discute e ci si scambiano informazioni oppure si polemizza, gradisco capire riducendo al minimo il margine di ambiguità.
Scritto da: luciano / idefix | 07/12/2009 a 17:58
Giuro che è l'ultima volta che intervengo sull'argomento, perché la matassa si sta ingarbugliando sempre più.
Per me era un gioco, Ilva l'ha capito, Coccoina (ma Coccoina è maschio o femmina, perché sul suo blog usa entrambi i generi) l'ha presa sul serio, gli ho chiesto scusa, mi ha mandato sulla forca. Stop. Per me la faccenda è chiusa. Un saluto a coccoina, alla sua colla alla mandorla e al suo Jack Daniels. Il resto sono elucubrazioni.
Scritto da: gcanc | 07/12/2009 a 18:00
luciano: allora, mi promuove professore? SMACK!
Scritto da: ilva | 07/12/2009 a 18:03
Gcanc: il mio whisky preferito è il Laphroaig (scozzese e dall'aroma così fortemente torbato).
Ilva: promossissima.
Scritto da: luciano / idefix | 07/12/2009 a 18:07
Allora, Luciano, insisti? Ma quali contesti? Ma se sei intervenuto dicendo "Non ho capito né chi grida all'aggressione, né chi.....".
Sei intervenuto "Off Topic" solo per rimarcare la tua posizione su storie di aggressioni, branchi, lupi e romanzieri: ma chissenefrega della tua opinione in proposito non lo vogliamo (e non lo possiamo) dire?
Coccoina ha fatto degli interventi in parte poetici in parte prosaici in parte filosofici che se li si vuol capire si capiscono: altrimenti si cambia canale. Fine.
Ci mancherebbe che su un blog qualsiasi, come pretenderebbe Ilva (fia la doppia elle che tradisce), ci si debba comportare come in una qualsiasi aula di scuola, di Universita, o di Tribunale; e chi più ne ha più ne metta.
Mica siamo sotto esame. E se mi va di scrivere quì, quò e quà, lo scrivo ecchissenefrega. O si deve verificare che la subordinata concessiva stabilisca correttamente, con la reggente, un rapporto di opposizione ? Caso mai parlerei di autoreggenti: che forse è meglio per tutti.
Scritto da: Teppista | 07/12/2009 a 18:39
tep.
Mi sembra un dialogo tra sordi. Rispondo solo perchè mi dispiace che l'ultima parola sia la tua.
A ognuno i suoi vezzi, i suoi tic, le sue idiosincrasie, le sue ubbie.
Felice notte.
Scritto da: ilva | 07/12/2009 a 20:15
Ciao,
la convalescenza e l'attesa del piccolo per l'operazione di predisposizione dei babbinatale di gesso che vanno colorati a smalto o a tempera per essere apposti sull'albero pagano consumistico mi hanno distolto dagli sviluppi dadaisti e futuristi di questo gustoso post.
Ancora devo confessare che anche rileggendoli ho capito solo in parte gli interventi di Coccoina, ma considerandoli espressione artistica li fruisco come 'opera aperta' e ci leggo dentro ciò che mi pare.
Effettivamente tutti gli eccessi di iperbato e enallage dell'aggettivo mi anno lasciato un sapore metallico che vorrei stemperare con l'ottimo Laphroaig (bravo Luciano è anche il mio preferito e recentemente l'ho presentato ad un amico olandese che non lo conosceva e mi ha detto 'oh, Nino, è come bere e fumare insieme!'). Il Limoncello lo tengo solo per i gargarismi tonificanti alla gola...
;-D
Ma nonostante questa miscela ancora non ho capito il riferimento al branco (in verità avevo pensato si riferisse a me come 'braccato' per alcuni scambi unpolite con offender e Gcanc, ma in realtà l'episodio non è affatto così pesante e per me è assolutamente passato, visto il rispetto che ritengo reciproco con gli altri blogger in questione).
Insomma, alla fine ne sta risultando una certa confusione, che effettivamente un personaggio come Ghedini - lui si ha la verità rivelata... - potrebbe dirimere con un sopracciglio sollevato e un ghigno di disprezzo.
Infine a scanso di equivoci, la citazione del Grande Maestro Yoda era per un Jedi insospettabile riscoperto stamattina...
cheers
;-)
Scritto da: EL_NINO | 07/12/2009 a 22:26
Il fumoso Laphrohaig lo scoprii una sera ad un concerto di Al Di Meola attorno al '91-'92 in un locale che rimase aperto una settimana vicino a SanSiro, poi chiuse di corsa, travolto dalla speculazione edilizia. All'epoca fumavo e nei locali si fumava, quindi bere Laphrohaig e fumare in un locale fumoso era un'esperienza al cubo.
El_Nino: è reciproco.
Scritto da: gcanc | 07/12/2009 a 22:49
se ti piace il torbato, prova l'Ardbeg o il Bruichladdich, sempre dell'isola di islay come il Laphroaig.
meglio ancora andarlo a bere là allungato con l'acqua locale.
Scritto da: marcob | 07/12/2009 a 23:47