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Lettura quotidiana della Bibbia

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18/12/2009

Commenti

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Bellissima questa cosa dei padroni di gatti che raccontano spesso aneddoti di questo tipo in cui descrivono i propri animali come padroni e loro come umili servitori e se ne compiacciono pure. Io non sono in grado di capire.

Offender, il rapporto tra animali e uomini è particolarissimo, credimi. Mentre leggevo il post di Luciano ridevo di gusto. E' vero, molto spesso sono gli animali i veri padroni di casa. Loro scelgono (cani e gatti) il capobranco (nel caso di Eolo è Tatjana)e con quello si instaura un dialogo che molti non comprendono. E' una cosa stupenda, lo dico per esperienza.

Sì ma ti devo dire che questa cosa "è lui il vero padrone" la sento dire molto più spesso dai padroni di gatti.

Si, anch'io la sento spesso. E in realtà è così.

Con i miei gatti ho un rapporto alla pari

diciamo che è un golpe continuo...
dipende dalle situazioni: se mi impongo e riesco a non ridere o farmi intenerire sono io il capo dei miei gatti, altrimenti soccombo.

usciti i link per prendere i llbro! olèèè!
chi vuole,partecipi all'esperiemento di marketing sul mio blog! basta copiare il post sul proprio blog!

... ehm ehm,
scusate ma io in tutta rozzezza devo confessarVi che tratto i miei gatti (Raskolnikov e PoveraMildred) come animali ... e tante volte peggio, in quanto: casa piccola e proletaria, lavoriamo entrambi e c'è bimbo sempre a giocare ovunque ma soprattutto per terra.

Dunque i 2 ospiti e coabitanti felini dalla nascita di Tommaso hanno avuto il trauma di andare a vivere sul terrazzo durante le ore lavorative o la notte. Lì hanno una casetta foderata di coperte e pelo d'inverno e tutte le loro facilities (sabbia-cacca compresa).

Quando stiamo in casa loro possono stare dentro con noi e sono affettuosissimi e gnaulanti e sanno che non possono permettersi di graffiare Tom, come lui sa che non può permettersi di seviziarli. Solo Milly si permette di mordicchiarlo quando esagera... mentre Rasky è incredibile. Una sfinge, mi ricorda i numerosi cagnoloni da pastore con i quali sono cresciuto (la casa avita era immensa e aveva un giardino di 500mq).
Gli unici (numerosi) morsi di frustrazione li ho beccati da cagnetti insignificanti da salotto (barboncino medio e Cocker spaniel).

per il rapporto rovesciato, direi che ci provano un pò tutti gli animali da compagnia, per cui è sempre necessario fare capire chi comanda.
Per questo motivo ci pensa mia moglie.
;-D

E' vero bisogna far capire chi comanda e infatti io l'ho capito:
comanda la mia gatta Clotilde, povera orfanella che ho allattato personalmente "al seno" che era appena nata.
Anche perché l'ho viziata a tal punto che se penso che avrei potuto fare lo stesso con i miei figli, mi sparerei subito adesso sebbene ora siano adulti.
Eeeh, ma ai figli gatti non si può resistere!

"è sempre necessario fare capire chi comanda.
Per questo motivo ci pensa mia moglie."

Ah ora capisco perché sei sempre così incazzoso, situazione famigliare difficile :-)

Offender sei proprio un teppistello dei sentimenti!

Nino incazzoso? :-D
Ma dai! Non mi pare proprio.
Stefano, mi pare che siate entrambi di origini siciliane, o mi sbaglio?

No Alessandra, sono nato a Milano e non sono siciliano nemmeno di origini, non capisco la tua osservazione però...spero che una persona come te che non fa mai osservazioni banali non mi esca con il luogo comune del "vi scontrate perchè siete uguali" o dei meridionali dal temperamento focoso :-)

In ogni caso prendo sempre in giro gli uomini che dicono che la propria compagna li comanda :-)

Scommetto che la tua gira vestita di latex con la frusta in mano e tu hai un cappuccio in testa con zip sulla bocca :-D

e meno male che ti sei fermato alla bocca! :-)

No Stefano, scusami se ho buttato la cosa lì senza aggiungere nulla. Non avevo proprio pensato alla banalità di cui parli.
Era solo una curiosità, perché mi sembrava di ricordare che anche tu fossi di origini siciliane, tutto qui.

E non volevo nemmeno insinuare che i siciliani sono incazzosi, per caità!
Ribadisco, solo curiosità.

:-) Tranquilla, nessun problema.

qui la gente in genere non tiene animali in casa. gatti cani canarini o squali. il giro col cane vedi quasi esclusivamente i così denominati poancabestia per lo più italiani.
gli spagnoli dicono di non aver bisogno del cane e del gatto per avere compagnia.
si esce di più, si hanno più relazioni con gli altri, c'è meno bisogno di surrogati.
io sono d'accordo e di cani e gatti, padroni o schiavi che siano, non mi sento di averne bisogno.
non ho bisogno di peli lasciati ovunque, di odori, di cassette con escrementi.
e non ho bisogno nemmeno di cani che provano sentimenti umani, o di gatti che parlano e impartiscono ordini.
come capita a casa di molti amici in italia.

Ahi Marco! Qué dolor! Vabbè, ti voglio bene lo stesso... :-)

Grazie mitica Alessandra per la difesa d'ufficio...
stavo per incazzarmi con quell'animella di offender (puozz'a' murì...)...

;-DDDD

Non so se altri meridionali abbiano comportamenti incazzoso-repressi come tratteggiati dal nostro elettricista antropologo (ma tanto stai buonino te che appena ti becca teppista ti raddrizza con due colpetti sul tuo backbone... gnnneeè!).

Io so solo che a casa mia ufficialmente vige la struttura finto-patriarcale della realpolitik matriarcale cristiano-giudaica (ve l'avevo detto). In pratica mia moglie finge che comando io ma fa quello che vuole, mentre io glielo lascio credere consegnandole di fatto le redini della situazione per avere quel tempo rubacchiato per venire a commentare sul blog di idefix.
Avete presente quel dritto di berlusca nei due anni scarsi di opposizione antiprodi? Si è riplastificato tutto, impiantato i capelli, trombato come un riccio, forse anche con un riccio..., si è comprato l'aereo nuovo e la barchetta, si è ristrutturato una delle varie ville e si è fatto la festazza di compleanno (della moglie?) in marocco...
insomma se uno non s'arrangia un pò mentre non governa... di tempo libero ne resta troppo poco.

Nino, il mito sei tu!

"Io so solo che a casa mia ufficialmente vige la struttura finto-patriarcale della realpolitik matriarcale cristiano-giudaica (ve l'avevo detto)."

:-DDDDDDDD

ps x offy 13.08

ti sbagli caro offender,
la situazione familiare è facilissima. :-)
Comandano le femmine in casa e in famiglia. Più facile di così!?

Il maschio, se è bravo, può provare comandando fuori. Che è meglio.
;-D

mamma mia!!!
(aridajie!)

sono scisso.
Ho commentato due volte con sfumature diverse.

scusate, torno al lavoro.
A presto!

(un salutone all'Alessandra!!! Ma come te venuto in mente che quel fighetta di offender potesse avere sangue siculo???)

"Io so solo che a casa mia ufficialmente vige la struttura finto-patriarcale della realpolitik matriarcale cristiano-giudaica."

Eh ma pure tu te la sei cercata però :-)

Luciano, non è per i tuoi gatti Tatjana sia la Signora della luce perchè dà loro da mangiare?
No, perchè a casa mia succede così. Chi dà il Bombo al gatto è il più amato. Noi lo facciamo a turno. Quindi, sotto questo aspetto,abbiamo un rapporto paritario: la nostra gatta non "caga"nessuno, salvo quando vuole qualcosa di appetibile per il suo palato.

I gatti sono individualisti, indipendenti, un tantino anarchici, poco portati ad affezionarsi a qualcuno: amano più la casa che il padrone.
E non hanno capi branco (beati loro!).

marcob: mi sei simpatico, ma stavolta hai pisciato fuori dal vaso. Non è che se si amano gli animali e si fa finta che siano membri della famiglia, si è dei mezzi dementi o affetti da infantilismo sentimentale. A te non fotte niente e gli spagnoli mangiano i gatti come i vicentini e i varesotti? D'accordo, ma puoi anche scendere dalla pedana, che tanto ti si legge lo stesso volentieri.

Ragazzi mi state facendo divertire tantissimo, ma mi state pure distraendo, mannaggia a voi! :-D
Devo finire di preparare un gioco in inglese per 16 pazzi scalmanati di 11 anni e mentre cerco di concentrarmi mi vengono in mente scenette comiche del tipo: Luciano che discute con Eolo e lui che a sua volta chiama Tatjana e le dice di rimettere in riga lo schiavo; Nino che corre per la casa col portatile e si va a nascondere per non farsi scoprire dalla moglie, come un bimbo che scappa con la scatola di cioccolatini; Stefano che rientra a casa dopo il lavoro e aprendo la porta trova sua moglie che, col frustino fetish, gli indica le pattine e gli dice: scegli, o quelle o la frusta".

Che gli spagnoli non tengano squali in casa non stento a crederlo: dovrebbero avere vasche da bagno enormi!
Non penso che gli animali siano surrogati di altri rapporti sociali. Personalmente conosco gente che in casa ha un'arca di Noé e ha vorticose vite sociali. I "canisti" che portano il cane nel parchetto di fronte a casa sono un gruppo affiatatissimo e si frequentano anche senza quadrupedi al seguito.
Marcob, il tuo giudizio mi sembra un po' troppo tranchant... dai, in fondo mica stiamo parlando della filmografia di David Lynch! :-)

DAVID LYNCH aveva un cane Rospocchio di BaskeTville, con le macchie psichedeliche sulla schiena,
quando lo leccava l'effetto era lisergico, David andava dalla moglie, le sequestrava il Carlino e la mandava a farsi una vita senza cercare surrogati... cosicchè
mentre la donna era in strada in una notte umida e cupola...
Egli faceva strazio del cagnolino e con i miseri resti dava vita ad un quotidiano di un certo prestigio.

E tutto questo lo faceva suonando badalamenti.
A ceffoni.

Augh.

(pretendo recensione di coccoina e poi antioping a tutti!)

Ma era Lynch che leccava il cane o il cane leccava Lynch? :-D

LA FRASE L'HO SCRITTA PALINDROMA APPOSTA...

BRAVA!

i resti del carlino e i badalamenti l'ho capito, ma la notte cupola mi sfugge...

è come la canzone delle kessler: la notte è cupola per noi, troppo cupolina

non ho capito completamente l'incazzatura di sopra esternata.
cioè non ho capito se col mio post ho offeso qualcuno, e me ne dispiacerebbe, o se il mio intervento è stato letto direttamente dal gatto che, a capo della casa, ha ordinato: digli dello stronzo.

la seconda che hai detto :-)

Il gatto sceglie il suo padrone secondo criteri segreti - io credo che sia una questione di assonanze sentimentali, di affinità elettive ecco. Non ci entra la cibaria. Quel poveraccio di mio papà non solo procura cibi squisitissimi ai suoi gattini - omogeneizzati alla trota:) - ma non se lo cagano mai! La signora è sempre mia mamma.
Io ho il mio, e non avverto tirannia alcuna. E sinceramente il luogo comune dell'animale ad uso di surrogato mi pare na grandissima cazzata.
Ahò so de parte.

"Ahò so de parte."

Questo si sa ;-)

evidentemente in affinità elettive con un gatto sono un po' carente.
mi dispiace perchè ormai è ovvio che stimolerebbe la carineria (termine berlusconiano) verso chi non tiene animali in casa.

"mi dispiace perchè ormai è ovvio che stimolerebbe la carineria (termine berlusconiano) verso chi non tiene animali in casa."

ti giuro non c'ho capito una ceppa felina!
Che volevi dire?

Miao?
^_^

@ Gcanc: geniaccio! lo sapevo che potevo contare su di te! ... ma la notte era cupola per via del sottofondo di badalamenti, no?
... e poi il resto del carlino... non era alla portata di tutti.

ps se ci scopre mia moglie (che c'è quasta intesa) si fa prestare il frustino dalla sig.ra offender e ci chiude le zip sul davanti per una settimana.
(che poi per urinare ci serve una tuta di Arrakis...)

"termine berlusconiano", l'ha pure detto...

Marco, se non ami bestie, bestiole e bestiacce in casa sei un COMUNISTA!

Che, si sa, amano solo i bambini.

Purché la tua signora non sia una Bene Gesserit, basta avere una buona scorta di spezia e poi possiamo dormire coi vermi dei fremen anche un mese.

Eh già, la cupola di badalamenti mi era sfuggita

Belli paffutelli..., pe' magnasseli!

beh nino,
niente di male se non hai capito. anche se non ci voleva einstein.
parlavo con zau.

irnerio,
il tuo intervento mi stimola un quesito da tanto irrisolto:
può un comunista essere vegetariano?

;-)

Può può, ma sarebbe la solita eccezione che conferma la regola.
E comunque con dispensa speciale del Kgb (oggi FsB), oppure di Bertinotti (oggi Infausto).

Il sorriso era per Gcanc e Irnerio.

marcob ma io ci speravo che te spiegassi perchè manco io avevo tanto capito. Cioè non ho capito...

Help. Ho bisogno di uno strizzacervelli, ma so che Zau non si presterà al gioco. Peccato! Quando ero molto molto piccola (la storia mi è stata raccontata perchè io ricordo solo il frammento che dirò) avevo un gatto rosso, il mio MINRUS, cui giocando ne combinavo di tutti i colori. Un giorno si ebbe la certezza che il mio MINRUS era stato morso da un cane affetto da rabbia.
Insomma, mio padre intervenne tempestivamente e, suo malgrado, fu costretto ad abbatterlo.
Io ricordo solo che mi "chiusero" in casa, perchè non assistessi alla scena cruenta.
Ho rimosso il periodo del lutto. Nè so se l'avessi cercato.

So solo che da allora per me, un Bel gatto è un micione col pelo rosso e lungo. E non sono mai più riuscita ad affezionarmi veramente a nessun gatto. Anche se un po' a quello che ho attualmente voglio bene. Mi prendo cura di lui, ma non lo coccolo e se me lo trovo tra i piedi mentre sono ai fornelli gli assesto senza problemi un calcio nel sedere.
E' possibile che lui (o meglio lei) senta che continuo ad essere nel profondo legata al mio primo e unico amore felino?

Molto bene, qui abbiamo gatti malmenati ai fornelli, gatti cucinati alla varesotta o alla vicentina (voglio le ricette!) e gatti mandati a quel paese dalla spagna multietnica, multirazziale ma non multispecie (multispeciale?).

Insomma per i miei sacchi di pulci si mette male...

E inoltre il mio (oggi sgarbatissimo) amico MarcoB adombra pure delle difficoltà alimentari per i gattocomunisti?!

Ma questa è la politica di yalta, la conventio ad escludendum in nome del fattore 'G' (un tempo K in onore del gatto tedesco)!

Io non ci sto!

ps non sarà che il salame felino ... è quello che penso io?
--------------------
Comunque visto che la crisi galoppa (nonostante siamo il paese che scatterà a molla nell'anno della ripresa...) e due bocche in più da sfamere sono un peso importante (anche perchè devono aver ingoiato un buco nero da piccoli, visto quello che scrofanano d'inverno...) sono a lanciare una campagna umanitaria-felina: ADOTTA UN GATTO A DISTANZA.
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Raskolnikov , sedicente epigone del protagonista dostojevskiano, è un bel soriano europeo luuungo e affusolato, dal pelo rosso sopra e dal ventre e zampe bianche come la neve (forse è gatto-comunista), mantiene sempre una linea invidiabile da micio egizio.
Inesauribile conversatore, il suo gnaulare può penetrare sin nel corpo calloso del cervello umano.
Quando fa le fusa mio figlio guarda dalla finestra per cercare il Lelicottero.

Milly (PoveraMildred), come il personaggio guzzantiano è una gatta plurisminchiata ma asintomatica di colore grigio fuliggine tigrato di grigio marmitta di tir e pancia bianca. E' l'unico gatto che conosco che fu ricoverato per ingestione di detersivo (emetteva bolle di sapone verdi dalle narici), mangia tutto, di tutto e di più. Ha esplorato i poteri nutritivi di diversi materiali, alcuni anche organici. Essa si trasforma in botola di pelo muschiato mammuthesco in inverno, ma anche in botola spelacchiata di pura ciccia inguinale in estate, stagione in cui l'80% del suo peso corporeo è acqua (beve anche quella del condizionatore) in quanto tende a trasformarsi in Gatmello (con le gobbe in giù). Milly non miagola, ma produce un suono simile alle paperelle di gomma squeezabili. Paperelle che Milly spesso prova ad ingerire.

Assomigliano abbastanza ai miei per abitudini alimentari, infatti uno è stato soprannominato gatto-capra e ci ho scritto un libro, mentre l'altro è un'incudine pelosa di circa otto chili, che, quando ti si pianta sulla schiena a letto, non ti schiodi più finché lui non vuole. Marcob può dire quel che vuole, ma dovrebbe provare. Certo, se i gatti spagnoli hanno l'indole dei tori forse qualche problema l'avrà.

Ah, dimenticavo, quasi tutti i gatti sono comunisti, soprattutto se rossi: per loro la proprietà privata degli umani non esiste.

non ci penso proprio.
come per i broccoli o il cavolo: tutti mi dicono che sono buoni, ma io non lo saprò mai.
:)

:-[
bah, Marcob, lo vedi come ti sei chiuso le porte della percezione dentro i gretti e angusti confini dei tuoi pregiudizi del CAVOLO!!???

(e del broccolo)

nessun pregiudizio. mi basta sentire l'odore (cavolo, broccoli, cavoletti di bruxelles, piscio di gatto, cane bagnato, berlusconer sudato) per girare al largo.

Quella Gcanc non è un'interpretazione psicanalitica, ma sociopolitica.

Va bene lo stesso. Ci sta. W i Min Rus di tutto il mondo.:-)
Un dubbio: se nella mia prima infanzia avessi avuto un gatto nero, adesso sarei una nostalgica di Almirante?

Passo per un breve saluto. Ti auguro un Sereno Natale e un Felice Anno Nuovo, Fabio

Voi scherzate, ma io ho avuto veramente un gatto comunista, buon anima, che chiamavo Stalin e che ancora mi manca, SOB!

Se gli abbiamo voluto bene?
Potreste leggerlo qui se vi va:

http://fortikajxuloesperantablogo.blogspot.com/2004/11/necrologio-per-un-gatto.html

Buone feste ragazzi e siate buoni...
con i gatti!

Irnerio : Io scherzavo, ma solo un po'...ho letto il tuo necrologio per Stalin Maoooh e mi ha commosso.

E' curioso scoprire un'affinità tanto inconsueta : l'amore per un gatto rosso (hai letto il mio post del 18/12 0re 20,48?)...su cui abbiamo proiettato, celiando ma
con una punta (credo) di sentimentalismo ideologico, qualcosa di personale.

Se non ci risentiamo, AUGURI!

Sì, certo che l'avevo letto, Ilva, e mi ha anche un po' colpito perché, sebbene io abbia sempre avuto passione e interesse per questi alieni pelosi, fin da bambino, e quindi ne ho sentite molte di storie sui gatti, una come la tua non mi era mai capitata.
Credo che nonostante tutto non si debba mai "umanizzare" un animale, nemmeno il più bello, il più intelligente, il più affettuoso del mondo, nemmeno quando si é piccolissimi (e in tal caso devono essere i genitori ad impedirlo).
Non lo sto dicendo per te, non so quasi niente della tua storia, ma solo perché è ciò che mi viene in mente in questo momento.

Riguardo alla tua domanda finale, posso rispondere non da esperto ma da amante dei gatti e degli animali in genere?

Ebbene per me la risposta è no, anche se mi vorrei augurare che invece succedesse davvero quello che tu ipotizzi, perché la tua attuale gatta capirebbe meglio qualche tuo gesto di rifiuto e lo accetterebbe.
Gli animali domestici, come anche i bambini debbono essere sempre messi nelle condizioni di capire il perché di un rimprovero, altrimenti non instaureranno facilmente un vero rapporto di reciproca fiducia.

Scusami Ilva, mi sono lasciato trasportare dalla mia "gattomania".

Un giorno sarà la vita a dirci: "Scansati, vai via"... Avanti il prossimo!"
Buona domenica.

Rino, quasi pronto.

[...] (pretendo recensione di coccoina e poi antioping a tutti!) Scritto da: EL_NINO | 18/12/2009 a 16:49 [...] --- perché no, io che non sono Maramaldo?

Segno leggero di lapis fatto a riga semplice e mano libera sopra al foglio orizzonte zero [dove neanche, poveraccio, rotola, ma scivola], più che sufficiente recensione per chi viaggia di solito e furbo e al massimo a dimensioni due; e spesso è immobile e, fatto a punto, va a una.

_ .

? speravo meglio, visto che si stava comunque giocando.

Maramao

? MIAOOOO!!!!!!!!!!!!
Maramao perchè sei morto? l'insalata era nell'orto,
coccoiana faceva bu bu
e una casa avevi tu
Maramao marioluoli, malefeici marinai
marci di acqua
zuppi
zeppi
di drappi
con strappi.
La canzone del clochard
cantava il clone
del mascalzone.

?


PS: Ogni riferimento a fatti, persone ecc. è puramente casuale.
Ho provato a scrivere (30 secondi) con la gestualità scomposta e astratta dell'action painting, usando la tastiera come un pianoforte scordato.
BELLO!
Si perde in capacità comunicativa, ma è liberatorio
Se mi alleno appena un po', Cocc...cocodè, mi sa che riesco a tenerti testa

:-)

bellissimo! scene di vita vissuta! mi permetto di prelevare per uno dei prossimi post ovviamente a tuo nome

Noi forse rientriamo nella categoria dei pazzi, perciò non vi dico cosa devo fare quando piove o nevica e la mia gatta Trudi deve fare i bisognini.
Cercate su Trumiro, se interessa.
:-P
E viva i gatti, i cani e tutte le bestie del mondo!

Arrivano i nostri, il settimo striscia in aiuto e a vanvera senza trombette ma a coccodè anche bidimensionale, spessore zero.
Braccio di ferro, signora I[l]lva d’acciaio Portoferraio, oppure un uovo anche se è Natale e s’usa a Pasqua?

Volentieri cedo, violo buon gusto e ragione e apro la gabbia Troll al Troll e rispondo a dispetto, quasi a spregio, perché so che l’astio questo suggerisce, vuole, e di questo si nutre: e a me - senza coccodè, ma al bargiglio e cresta e chicchirichì - piacciono le galline ben nutrite e grasse, garbata e cordiale sora I[l]lva, maestra nell’arte del comunicare.

La soddisfazione sarà un po’ magra, perché io sempre gareggio per non volere vincere mai e so quand’è che basta ed è prudente ‘una botta e via’: pazienza, neh!
E questo è l’unico boccone, ultimo assaggio e a scanso d’altre trappole.

Perché le mie, cara signora, non trappole sono, ma buche già scavate sulle quali metto un cartello con su scritto ‘attenti alla buca’.

E, nonostante, qualcuno, dentro e sempre, ci cade. E talvolta, addirittura, se la scava, da sé, la buca.

A casa nostra le maggioranze sono molto fluttuanti.
Intanto facciamo il csensimento dei residenti base.
UMANI: io e Tatjana,
CANI: Nick e Charlie,
GATTI: Eolo, Nikki e Murr.
Il capobranco è Tatjana e su questo non si discute: è una leadership accettata da tutti gli animali. Tutte le altre alleanze sono molto variabili. Per esempio Charlie ama Eolo (che adottò fin da quando quando il gatto sordo arrivò a casa mezzo moribondo) ma ignora Nikki e gli sta abbastanza sulle palle Murr. Murr ed Eolo sono molto amici. Murr e Nikki si ignorano. Eolo disdegna Nikki che invece gli vuol bene e lo accudisce. Il cane Nick è amico di Charlie, detesta Murr, è sconcertato da Nikki (che vorrebbe far amicizia con lui), protegge Eolo dagli estranei, adora smisuratamente Tatjana.
Il cane Charlie mi risponde con articolati vocalizzi quando gli parlo e ascolta attentamente i discorsi degli umani, segue film e telefilm e commenta con grugniti o uggiolii gli avvenimenti della casa.
Io e Tatjana abbiamo una conduzione paritaria: alcune competenze le ho io, altre lei, alcune sono comuni, certe decisioni le prendo io, certe lei, la maggior parte in comune, non esiste chi comanda.

Coccoina, hai ragione,
sei tridimensionale quanto un diario adolescenziale, denso di inchiostro ricalcato e foto appiccicate (con la colla che preferisci) e biglietti del metrò e del cinema e memorabilia raccattate per terra. E questa è la parte che intenerisce.
Ma c'è dell'altro che gonfia l'autorale spessore della tua smemo, un'autoreferenzialità estrema, claustrofobica, ermetica come piace a te.

Questo malloppo di eiezioni e soliloqui circolari, imbottiti di colla sono il tuo spessore e la tua cifra, stilistica, comunicativa, spero non umana (a meno che tu non abbia 15 anni, allora è comprensibile).

Ma qui si parlava di gatti e della loro cultura del gioco, anche. Per cui
Se fossi un gatto, sullo spessore provocante della tua smemo incompresa e incomprensibile mi ci farei le unghia e poi...

punto-linea-superficie.__[]

Ragazzi, sarò banale ma vi posso chiedere che c**** vi siete fumati? :-)

Io, non fumo nemmeno tabacco.
E i due soli spinelli in vita mia risalgono uno al '77 o giù di lì e l'altro all'81 o 82.
E non mi piacquero neanche.

Arrivo in ritardo perchè le poste anche telematiche sembra funzionino come possono.
Invio ora il post ieri sera respinto.

Caro il mio sor Coccoina...parla di astio. Mi sorprende: non è nel suo stile. Oh, suvvia, mica La si sarà offeso per il Coccodè ( del tutto non intenzionale e scevro da doppi sensi...ci mancherebbe ). Le do atto che è uscito come l'uovo; non di Pasqua e neppure di Colombo, lo concedo; per assonanza, per sintonia con l'argomento animali e capre e cavoli.

Ma non dovrebbe aversene a male, proprio Ella che nell'arte del parlare storto è Maestro, forse Cattivo.
Far proseliti rientra nel gioco ( e bisogna mettere in conto che non tutti siano degni)

No gara,No party. Peccato!
Cominciavo a divertirmi!:-)

Ma meglio così però a ben pensarci: ne sarei uscita scornata con per unici marchi (no Euri) onta e disonore. Io sempre gareggio per vincere e di quel Tal che ebbe a dire: "l'importante è partecipare" penso fosse un coglione perdente.
Mi ritiro in buon ordine con il settimo.

Una buonanotte reverente e sentita a Ella che dall'alto spero degni di uno sguardo pietoso (boh?)chi giace nella buca che si è scavato da solo.

PS: Offender, io non mi sono fumata niente salvo qualche Club. Rispondo solo con le rime a chi con le rime mi tira, senza motivo, per i capelli.

Mira,
tira,
ai rami,
la rima,
gallina,
che l'uovo,
colloso non fa,
in forno sarà,
con patate,
patetiche,
paturnie,
petunie,
policrome,
pistilli,
birilli,
taralli,
capelli
dell'Il(l)va,
valente,
che,
medusa assente,
tirare si fa.
:-)


:-D

"...Io sempre gareggio per vincere e di quel Tal che ebbe a dire: "l'importante è partecipare" penso fosse un coglione perdente..."

Anche con i gatti?

NO, Ilva, io sono esattamente agli antipodi e il "coglione perdente" ha detto "l'importante è partecipare" quando c'era lo sport e non lo "sporc" di oggi, come lo chiamo io.

Coglione perdenteee?
Questa non avrei voluto sentirla.

anche nello sport, quello vero, c'è e c'è sempre stato un modo unico di gareggiare.
per vincere.
contro l'avversario, contro il proprio limite, contro la poca stima degli altri. ma sempre per battere uno di questi avversari.
se non ci provi, non è sport.
l'importante è partecipare è una banalità, che solo un nobile che aveva avuto tutto per eredità poteva coniare ma che travisa anche lo spirito olimpico.
anni fa il brescello, squadra del paese di peppone e don camillo, eliminò la juventus dalla coppa italia.
se non ci avessero creduto che si poteva vincere e se non avessero gareggiato per vincere non ce l'avrebbero mai fatta.

e per buttare un altro sasso nello stagno, si può vincere (e vivere) anche senza gatti.

...IGNORANTI POLITICIZZATI!

SE IL GATTO NON HA UN IP STATICO IL TROUGHPUT SARA' INFERIORE ALLA SUPERCAZZOLA SEGMENTATA DELLA BACKBONE CHE GIACE IN BRANDA LARGA (y)Dslam.

Ma tanto voi siete monodimensionali o bidimensionali!
t'e 'capì sega (fratto)/ un quarto di balengo.

c'avete la cultura delle parole dell'odio, voi.
Per questo andrete censurati con la mordacchia dell'amore e fruste in pelle e lamè (get a life).

:-E (I'm watching you)

Irnerio: Sì, ribadisco.

Quando partecipo a una "gara" in senso lato, non sportiva (perchè non mi ci sono mai cimentata), ma a un concorso letterario, per es. , io lo faccio per VINCERE. Ce la metto tutta, voglio dire, per vincere. Quello è il mio obiettivo. SE poi non vinco e può succedere, qualche volta do pure dell'imbecille all'ignota
giuria che non mi ha capito.
:-)
E' un modo per autocaricarsi. Chi non si muove con questo spirito, secondo me, è destinato a non farcela. A monte, però, è necessario innanzi tutto che la sfida sia tale da stimolarti.

"L'importante è partecipare" mi ricorda proverbi della serie:
" Donna baffuta sempre piaciuta" (deve averlo coniato una signora, intelligente, con dei mustacchi alla Vittorio Emanuele II);
"Cit e bun
grand e cujun" idem (porta inequivocabilmente la firma di un nano) . Di qui l'ipotesi che De Coubertin avesse la natura del perdente.

P.S: Grazie Marcob per il supporto morale.

Ho adorato il commento di Luciano che mi ha ricordato l'atmosfera a casa dei miei genitori. Noi ci avevamo due gatti un cane e i pappagallini.
E TE PARE CHE QUANNO SE VA IN VACANZA LASCI ANCHE UN SOLO PAPPAGALLINO?
Dunque pensate alla macchinina nostra per le vacanze.

Per il resto, mi pare che questi siano temi da prendere un tantinello alla leggera. Quoto Offender.

Ilva: sono d'accordo con te. A me piace molto giocare (a carte, a dadi, a calcio...anche se superstramalissimo, a scacchi, a quel che è...e non certo per soldi ma per il gusto del gioco). E ogni volta provo a vincere e ce la metto tutta, anche quando è evidente evidentissima la mia (o quella della mia squadra) inferiorità. Ma proprio nel tentare, nel cercare di andare ai limiti delle proprie possibilità sta il bello del gioco e della sfida.
(In parte è così anche quando ho partecipato a dei premi con qualche lbro o racconto: non ho alcuna difficoltà ad ammettere che speravo di vincere e che non ci tenevo per nulla ad arrivare secondo, terzo, ottavo o addirittura non classificato. Dopo di che sono benissimo che, le volte che ho vinto, ciò non significa che ero automaticamente IL PIU' BRAVO. Nè, al contrario, chè le volte...assai più numerose in cui ho perso...che ero altrettanto automaticamente MENO BRAVO del vincitore)

E infatti: io se non vinco, ma so di aver dato il meglio di me, mi ritengo molto più soddisfatto che se vincessi non per l'inferiorità dell'avversario, ma per la sua sfortuna (sua sfortuna, ripeto, e non mia fortuna).

Proprio perché, come dice Marco, gareggiare con sé stessi a volte è il vero scopo della gara.

E comunque l'espressione "coglione perdente" mi sa più di voglia di rivalsa su qualcuno o su qualcosa che di autentico spirito dello sport (quello vero, sempre citando Marco).
Poi c'è lo "SPORC", e mi dispisce che, complici la Tv e i giornali, chi è più giovane (come per esempio i miei figli) conosca quasi solo quello.

Lucia', non ti stimola l'idea di un postarello sui valori antichi, passati e attuali dello sport in genere?

postarello sulli valori dello sport!
Bello me piace.
Per il resto - io sono una chiavica, come vedo una gara mi ritiro - per pigrizia e vigliaccheria. Se popopopopo devo gareggiare deve essere per una cosa capitale, se no me sbomballo i maroni.

Irnerio: mi stimola sì. Ma se dovessi scrivere di tutto ciò che mi stuzzica, passerei la giornate a scrivere (e il tempo non mi basterebbe ancora).

Irnerio: d'accordo sullo "sporc" attuale.
Consentimi di chiarire alcuni punti.
Premetto che parlerò dei cimenti della vita, e solo marginalmente di sport.

Vincere, significa vincere giocando in modo corretto e leale.
Vincere, grazie alle sfighe altrui e non ai propri meriti, non è Vincere.

"Coglione perdente" va letto nel contesto in cui è scritto. Fuori da quello specifico contesto (la critica alla massima "l'importante è partecipare"), mi vergognerei a usarlo.
Perchè è snob, è classista, razzista, iniquo, offensivo: è forse il più vile degli epiteti...

Ti dirò di più : sono convinta che molti "perdenti" sono migliori, sotto il profilo morale e intellettuale, degli arrivati.


io poi non lo chiamerei nemmeno sporc. perchè non è altro che lo sport che va come va tutto il resto.
le donne che si rifanno le tette, gli uomini che si fanno il lifting e si trapiantano i capelli. avanzi di galera eletti in parlamento. i giudici che vengono colpevolizzati perchè indagano sui criminali. e l'elenco è ancora lungo.
e dovremmo stupirci perchè un ciclista si bomba per vincere, o un atleta si fa i muscoli finti?
ma vaglielo a raccontare a berlusconi che l'importante è partecipare. ma anche a dalema o bossi.

Scusa Ilva (e due..), se ho espresso critiche alle tue parole dando l'impressione di voler attaccare la tua persona.

Le tue ultime parole qui sopra mi hanno fatto pensare ad un dipinto o disegno (non ricordo), visto tanti anni fa, che aveva un bellissimo titolo:

"Onore al coraggio sfortunato".

Pensa, non ricordo assolutamente il soggetto, però non ho mai dimenticato quel titolo.
Se ci riflettiamo un attimo, è molto profondo, quasi commovente, e potrebbe far pensare anche a tanti coraggiosi, ma sfortunati "competitori".

Io non ho per nulla la mistica dello sconfittismo, però è squallidissimo anche vincere barando.

Irnerio: non ho mai intepretato le tue parole come un attacco alla mia persona. Ho sprecato tante parole,rischiando la pedanteria, perchè ho avuto l'impressione di essere stata fraintesa.
Bello il titolo del quadro.

Luciano: neanch'io ho la mistica dello sconfittismo perchè di solito è legato al fatto di gettare la spugna, implica insomma un atteggiamento rinunciatario che a me non piace, ma che capisco.

Come lascia intendere Marcob nella sua analisi della nostra società, spesso c'è gente con dei numeri che non riesce a emergere.
Se poi penso ai senza tetto, agli abitanti del Sud del mondo ecc., che sono i perdenti per antonomasia, non posso non "tifare" per loro...


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