E se boicottassimo "Natale a Beverly Hills" ?

La Sottocommissione Cinema del ministero dei Beni e le Attività culturali lo ha definito "di interesse culturale".
Non ci resta che il boicottaggio.


Anche perchè il produttore Aurelio De Laurentiis (grazie al riconoscimento ministeriale) potrebbe ricevere fino a due milioni di contributi pubblici.
Il D. M (Decreto Ministeriale 28 del 2004, il cosiddetto decreto Urbani) riconosce infatti finanziamenti pari al 7% degli incassi per i lungometraggi che al botteghino abbiano ottenuto “da 10.329.138 a 20.700.000 euro”.
Negli ultimi anni i cinepanettoni firmati da Neri Parenti hanno sempre superato questa cifra: dai 21 milioni di "Natale a Miami" del 2005 ai 25 milioni di "Natale a Rio" del 2008.
Anche il film del 2009 dovrebbe superare con facilità i 20 milioni di incasso. E in questo caso (essendo stato classificato "di interesse culturale" dalla Sottocommissione Cinema del Ministero dei Beni e le Attività culturali) frutterebbe al produttore un "aiutino" di Stato: un contributo pubblico di 1 milione e 500 mila euro.
Ma non basta.
Perchè grazie al meccanismo fiscale del tax credit, ogni film italiano può chiedere un credito d'imposta: un altro vantaggio per la produzione. La legge stabilisce che il credito d'imposta possa arrivare al 15% del budget per i lungometraggi: tra 10 e 12 milioni di euro per "Natale a Beverly Hills".
Insomma, Aurelio De Laurentiis potrebbe ottenere fino a tre milioni di euro di credito nei confronti del fisco.
Non ci resta che il boicottaggio.
Di questi film, di questo Ministero, di questa sub-cultura, di questo governo.

Comments

[Scritto da: Alessandra]

I boicotterei ben volentieri, ma come si fa a boicottare una media di 3 - 4 milioni di spettatori di questi cinepanettoni? Non mi sembra una cosa fattibile, e poi "diciamo" (come direbbe baffino dalemassimo), in un paese democratico tocca tenersi pure i cinepanettoni.

[Scritto da: marcob]

per vedere de sica e la hunziker, il contributo statale di 1 milione e mezzo lo vorrei io. ma forse mi accontenterei anche di qualche euro in meno.

[Scritto da: luciano / idefix]

Un paese il cui Ministero dei Beni Culturali definisce un film come questo "di interesse culturale" è un paese destinato al disastro.

[Scritto da: Alessandra]

Luciano, non che io ami fare la disfattista, ma non ti pare che al disastro ci siamo già arrivati? Bondi è l'antitesi della cultura italiana, ma prima di lui ci sono 15 anni di azzeramento culturale.

[Scritto da: Jubal]

Boicottare... non ci sono mai andato a vederli e mai ci andrò... se invece intendi fare qualche manifestazione davanti ai cinema italiani, beh... mi sa che è un po' tardino e soprattutto sconsigliato in questi tempi di pax post-traumatica.

[Scritto da: zauberei]

e anfatti come me se nota? Come joubal non sono mai andata a vederne uno. Come mi capitano alla tivvù provo un po' imbarazzo per loro.
Certo che Bondi però arriva a vette surreali inaspettate- lo trovo quasi eroico.

[Scritto da: Teppista]

Siamo al delirio post natalizio.
Il milione di euro lo dovremmo dare, allora, a qualche decina di registi imbecilli, ma di sinistra, che riescono a fare incassi nemmeno sufficienti a pagare le spese di produzione che, oltre a dilapidarlo nel successivo lungometraggio, già lo stanno facendo con quello appena prodotto. Così, come già detto in altro post, per individuare un regista di qualità paghiamo le spese a migliaia di registi imbecilli: ma di sinistra.
Proprio un'etica e una morale che non fa una grinza: buttiamo il denaro dello Stato per far lavorare gente che produce deficit.
A me dei Cinepanettoni dei Rambo, dei RocKy, dei Grande Fratello, della Corazzata Potemkin o di Palombella Rossa non frega assolutamente un cazzo: detesto il cinema.
Detesto ancora di più chi premia gli imbecilli.
Se un film fa cassetta significa che è gradito dal pubblico. Se il pubblico gradisce un prodotto è giusto premiare chi lo ha fatto: produce solo ricchezza e migliora la qualità della vita di migliaia di persone che lavorano nel settore. E premiandolo si ha la certezza di produrre ulteriore ricchezza.
Il resto sono seghe mentali alla Nanni Moretti.

[Scritto da: P@ola]

Condivido in pieno quello che scrive Alessandra.
.
Personalmente non ho mai visto nessuno di tali film
ma pensiamo anche all'industria cinematografica: devono vivere pure loro...
.
Quello che tu vuoi (forse inconsciamente) fare è cambiare i gusti dele persone. Nu se po' fà, Luciano, Nu se po' fà,

[Scritto da: Daniela Pinchera]

Ho sempre pensato che Vittorio De Sica si starà da anni, rivoltando nella tomba, per via del su' figliolo che fa film di questo misero genere!!! Una volta sola andai per causa di forza maggiore, ma che nervi!! Pacchetti e pacchettoni di pop-corn sgranocchiati clamorosamente, risate grasse alle battute piene di paroleaccie più che di ..parole. Alla fine non ho retto e sono ucita: che nervoso!! Non riesco ad assistere a certi film addirittura pagando per vederli!!! MAI PIU'....Magari facessero così tutti quanti!!

[Scritto da: Jubal]

Teppista, il tuo discorso non fa una piega, solo che qui si parla di meriti culturali e non commerciali... se poi per te mettere in moto il cervello equivale drasticamente a farsi seghe mentali, beh allora che dire... mamma pappa cacca...

[Scritto da: zauberei]

"Ave Maria piena de Grazia..."
Teppista - è uscito ir Dimonio?
Dai scherzo. Ora non so gli altri, ma io amo i prodotti culturali di qualità - di destra di sinistra e puro di centro. Ora - per anni la destra si è lamentata del monopolio della sinistra nel dominio culturale. Una lamentela per buona parte giusta - se si pensa per esempio, cosa dovuto penare quel poveraccio di Jacovitti per vedersi una striscia pubblicata. Jacovitti era UN GENIO - solo che ciccio, si chiamava Benito Francisco Adolfo, e l'ha pagata.
Ora la destra ha l'occasione di patrocinare una cultura seria in coerenza con il proprio orizzonte culturale. Per quanto mi riguarda potrebbe essere un'occasione interessante: quando ho saputo che alla Biennale erano arrivate le destre e forse potevo sperare di togliermi dai maròni le mutande di Kounellis, ho fatto festa per una settimana. Non ti sembra che questa occasione sia sfruttata un bel po' male, se con tante cose che potrebbero ricevere finanziamenti (nonostante i drastici tagli ai beni culturali) si decide di dare i quattrini al cinepanettone?
Ma sai che ci sono case editrici di destra che pubblicano anche cose interessanti e arrancano miseramente? E credo che oggi potrebbe esserci anche qualche autore ideologicamente lontano dalla sinistra che potrebbe voler dire delle cose interessanti anche nel cinema, o che ne so - nel teatro.
Per me è un autogol che conferma i peggiori stereotipi.

[Scritto da: Teppista]

Zau, il clamoroso autogol è quello di chi ha fatto il post. Perchè dovrei mai boicottare i Cinepanettoni che fanno cassetta ? Cos'è, una rivalsa della sinistra sulla destra tutto commercio e niente cultura?
Se vogliamo promuovere la "cultura", non si tratta di destra o sinistra, di cinepanettoni o di film denuncia, si tratta di considerare equamente qualsiasi attività che migliori la qualità della vita sia nel senso materiale sia in quello spirituale.
Ma non si fa disperdendo soldi a pioggia, alla rinfusa, per cercare un ago nel pagliaio. Quando poi a fruire di questa pioggia sono sempre gli stessi sperperatori di sinistra. Fatemi, oltre a Jacovitti, un esempio di un regista di destra "acculturato secondo i vostri canoni" bistrattato dal botteghino !
Negli States non esiste per principio il finanziamento "culturale", O stai a galla da solo o vai a fondo: come in tutte le cose della vita.

[Scritto da: zauberei]

Non credo Teppista sai - negli States esistono eccome i finanziamenti statali, come esistono le quote per le minoranze a rischio di discriminazione, come esistono le borse di studio per merito.
Secondo i miei canoni, parlando di teatro, Curzio Malaparte è autore che se non ce lo metteva Lavia al teatro di Roma corcazzo che l'avremmo rivisto. Malaparte non è esattamente il bagaglino.
MA a prescindere. E' una questione di politica delle risorse economiche di utilizzo di quelle intellettuali e di incentivi. E secondo me fuori dal battage polemico da qualche parte sei d'accordo pure te.

[Scritto da: Teppista]

Zau, alla fine la polemica diventa sterile. Certo che esistono i finanziamenti negli States; solamente per meriti di cassetta o di giuria.
La cassetta è indiscutibile: meglio di un sondaggio.
Le giurie, per le borse di studio, per gli incentivi culturali, per i premi letterari, quelli tecnologici e quelli pedagogici, negli USA sono RIGOROSAMENTE scelte tra personaggi illustri e politicamente neutri: da noi NON ESISTE questo tipo di persone. Da noi cultura significa ideologia e molto spesso politica di bassa lega: quella dei voti di scambio, tanto per farla breve o, nel primo caso, quella di denuncia di cose ovvie (vedi Saviano).

[Scritto da: Alessandra]

Non erano poi così ovvie le cose che ha denunciato Saviano, visto che la maggior parte degli italiani ignorava totalmente certi meccanismi e certe realtà. Denunciare la camorra non ha un colore politico, tant'è che politici di ogni colore hanno sempre fatto affari con le mafie.
Saviano viene etichettato come appartenente alla sinistra perché è una persona acculturata, quindi sulla base di pregiudizi di cui molte persone si riempiono la bocca.

[Scritto da: luciano / idefix]

Teppista: confondi due piani del tutto diversi.
IL PRIMO:
Se film orribili come questi "cinepanettoni" incassano un sacco di soldi e piacciono ad alcuni milioni di persone, è un fatto commerciale, produttivo, mediatico, distributivo, pubblicitario, di educazione del gusto. E poi chiedo: è accettabile che i giornali e i telegiornali e mille altre trasmissioni facciano servizi e servizi e servizi di pubblicità redazionale su questa fuffa? Tralasciando film di qualità? Il discorso potrebbe essere lungo. E la mia posizione è chiara e netta: successo di pubblico e qualità artistica NON sono inevitabilmente divisi. Vedi ad esempio GRAN TORINO di Clint Eastwood (tra l'altro non di sinistra ma un grandissimo autore di cinema e, oggettivamente, ricco di temi "progressisti").
Ma qui siamo ancora sul piano del mercato (anche se in senso ampio.
IL SECONDO piano (che tu, Teppista, confondi completamente col primo) è un altro:
il Ministero dei Beni Culturali ha definito "di interesse culturale" il film "Natale a Beverly Hills". Qui sta lo scandalo. Lo avesse definito "di interesse imprenditoriale" oppure "di rilevanza economica" o "di successo produttivo", pazienza: davanti alle nude cifre mi arrendo. (So bene che Michael Jackson vende più di Ray Davies, John Fogerty, Neil Young e Wilco messi insieme). L'assurdo è definire "di interesse culturale" un film simile. Tanto più che questa definizione porta a delle congrue (molto congrue) conseguenze economiche per il produttore del film: circa sei miliardi di vecchie lire. Soldi pubblici, soldi che pago anch'io, per finanziare un film bruttissimo e volgare. Un film che inzacchera il cinema italiano.

[Scritto da: gcanc]

Il problema è sempre quello: il film di cassetta serve a produrre le opere culturali, dicono i produttori, quelli che ci mettono i soldi, in definitiva. Il ministero dei beni culturali ha sempre, non solo adesso, adottato criteri discutibili nell'assegnazione dei contributi. Che poi, da quel che ricordo, vanno restituiti, perché non sono a fondo perduto, a meno che il realizzatore non sia un morto di fame , che non incassa un centesimo dalla fetecchia che ha girato.
Io trovo giusto il principio dell'assegnazione di fondi pubblici perchi è alle pime armi e con pochi mezzi. Gli altri si arrangino. Aurelio de laurentis non ha bisogno dei fondi pubblici, gli danno ià i premi come il biglietto d'oro, la maschera di gomma e la cassiera di burro. Si accontenti.
A proposito di intelligenze di destra: il leghista martinelli, per girare il suo Barbarossa, non ha usato maestranze padane, nonostante fosse sponsorizzato dalla lega, ma è andato in Romania a girare.
In TV, per l'ennesima volta stannotentando di ricilare lìex direttore della padania, il Gian Luigi Paragone, che, come il mistico Socci, non cava uno spettatore dal buco.
Ora ci proverà Belpietro, mentre la Bignadi è stata temporaneamente cassata, per certe puntate dell'era glaciale non gradite.
Purtroppo la destra pensa come gasparri, invece che come Buttafuoco, che sarà fascista, ma ha cervello.

[Scritto da: luciano / idefix]

Un paese intelligente e lungimirante (due aggettivi che sono complementari) sa una cosa: le spese per la cultura NON sono spese inutili. Sono investimenti per il futuro, perchè seminano educazione, senso critico, consapevolezza, gusto, ampiezza di vedute, apertura sul mondo, larghezza di sguardi, curiosità, inventiva, creatività.
Mentre un paese cretino (o volutamente cretino) dice "lasciamo decidere al mercato e solo al mercato".
Ma se cento miliardi di mosche mangiano merda, non è un buon motivo per papparci la merda anche noi.

[Scritto da: Teppista]

Come al solito il Comida ragiona con il paraocchi.
Per lui il termine "cultura" è un assioma che non richiede dimostrazione. Per cui ognuno che definisce cultura tutto ciò che non gli aggrada è assiomaticamente un imbecille.
Semplicemente perchè si chiama Bondi. A me il suddetto sta sul cazzo ma non per questo lo definisco assiomaticamente un imbecille.
Imparare dove si trova Beverly Hills è già di per se cultura. Imparare che in California, a Los Angeles almeno, a Natale si sta bene è già cultura.
Imparare come funziona la società degli States è già cultura.

Analiticamente parlando

Ipotesi: La cultura è SOLO CIO' che implica progressismo

Tesi: Teorema di Comida

Dimostrazione: tutto ciò che non coincide con il progressismo è merda (assiomaticamente parlando).

Se ti togli quelle due fette di San Daniele dagli occhi forse riesci a vedere più in la delle tue pupille.

P.S. Come cazzo fai a criticare un film se manco l'hai visto?

[Scritto da: gcanc]

E non dimentichiamo che Christian de Sica è un ottimo attore, nonostante i film che fa, ma a teatro è un'altra cosa. Il padre era un bravo regista, ma anche lui ha fatto film minori come attore, giusto per pagarsi il vizio del gioco. Pure Totò era considerato una schifezza, oggi è riconosciuto uno dei più grandi comici. La stessa cosa è avvenuta recentemente per Franchi e Ingrassia Ogni tempo ha i suoi gusti e i suoi ripensamenti. Resta il fatto che dare soldi pubblici a De Laurentis è come darli alla Fiat, che poi chiude gli stabilimenti. Un grande affare.

[Scritto da: luciano / idefix]

Teppista: io non ho mai detto che Boldi è un imbecille. Anzi: lo trovo un attore a volte delizioso e divertentissimo. Ho scritto delle cose molto diverse ma tu (col tuo paraocchi, paraorecchie e paracervello che ti filtra ogni informazione attraverso una griglia rigidissima) leggi solo ciò che il tuo ideologismo ha deciso A PRIORI di farti leggere. E quasi ogni cosa che tu scrivi su questo e su altri blog sembra totalitariamente accecata di ideologismo (cosa diversa dall'idelogia).
Santo cielo, Teppista, come fai a sostenere film come "Natale a Beverly Hills" siano di "interesse culturale"? Che film così siano degni di attenzione da parte del Ministero dei Beni Culturali? Non ti rendi conto che è roba che nemmeno nella Russia comunista di Zdanov e Stalin (che almeno avevano registi come Sergjei Eisenstein) o nella Germania nazista di Goebbels e Hitler (che almeno apprezzavano uno come Fritz Lang)?

[Scritto da: Teppista]

Comida, perDio, tu confondi Sandro Bondi (Ministro per i beni culturali) con Massimo Boldi (attore milanese di estrazione Derby).
Io parlavo di BONDI, mica di Boldi (che tra l'altro manco c'è nel film).
E tu, come fai a bollare, "ipse dixit", che un film il cui titolo incomincia per "Natale a.... vattilapesca" debba per forza essere de-culturato ?
Comunque sia, e non per giocare ai bambini dell'asilo, io sono costretto a mettere i paraocchi per adeguarmi al tuo angolo di visione che raramente supera 3 gradi.

[Scritto da: luciano / idefix]

E' vero, Teppista: ho letto male, ha stracapito e (prendendo una "enne" per una "elle")ho confuso Bondi per Boldi. Però non sarebbe male una scenetta con Massimo Boldi nella parte del ministro Bondi.
Perchè dico, ridico e ribadisco che "Natale a Beverly Hills" è un film orribile? Per vari motivi:
1) fa parte di una lunga serie di film orribili,
2) ne ho visti alcuni frammenti in televisione e sono (a voler essere gentili) bruttissimi,
3) perchè persone di cui mi fido (chiamasi critici, recensori, esperti di cinema) dicono all'unanimità che è un film orrendo,
4) una cosa non occorre assaggiarla o provarla per sapere che fa schifo. Ad esempio non ho mai mangiato uno stronzo di Borghezio ma sono certo che mi disgusterebbe.

[Scritto da: gcanc]

mentre un rutto di Makhmalbaf profuma di legno di sandalo...o forse solo di sandalo :-)

[Scritto da: luciano / idefix]

Non ho mai visto nulla di suo. E non faccio nessunissima fatica ad ammettere quello che è il MIO cinema prediletto: John Ford, la grande commedia italiana (Risi, Monicelli, il miglior Sordi), Francesco Rosi, Kubrick, Stanlio e Ollio, Fritz Lang, Billy Wilder, Clint Eastwood della maturità, Orson Welles, Kurosawa, Hawks, John Carpenter, Nannimoretti, David Lynch, Blake Edwards, Brian De Palma, il John Woo del periodo di Hong Kong...
Insomma: nulla a che fare col cinema iper-intellettuale e "noioso".

[Scritto da: gcanc]

Masssìììì, si faceva per scherzare: vuoi mettere un bel Tarkovsky, un Andrei Rublev di sei ore in confronto un Pierino in vacanza con tutta la panza con Alvaro Vitali? Con la pistola alla tempia cosa sceglieresti?

[Scritto da: luciano / idefix]

Proprio proprio con la pistola alla tempia?
Andrej Rubliov.

[Scritto da: gcanc]

ma sei ingorregggibbbile!

[Scritto da: zauberei]

oh io in compenso che Bondi è un imbecille lo dico eh, nun ci ho mica problemi. Poi se qualcuno vuole pensare che io lo dica perchè è di destra faccia - problema suo.

[Scritto da: Tic-talkischeap]

Io voglio Boldi ministro!

[Scritto da: ilva]

Mi aggancio al commento di Zau e riassumo (anche a costo di risultare laconica) alcune riflessioni, fatte già alle 14 e non scritte.

Ebbene sì, sia Boldi che Bondi sono imbecilli. Tra l'altro il primo, malgrado quella faccia apparentemente candida da Pierino la peste che si ritrova, è in realtà di una volgarità rivoltante. L'ho constatato in non so più quale intervento televisivo.

Detto questo, concordo a pieno con Luciano e in particolare nel punto in cui dice: le spese per la cultura NON sono spese inutili.

Dissenso radicale rispetto ai fumosi commenti di Tep
che al solito fa, di proposito, il Bastian Contrario. Non vedo che c'entrino destra e sinistra con l'arte, il cinema e quant'altro . O meglio lo vedo, ma che Tep. in questo frangente tiri in ballo come discrimine il destra o sinistra, mi sembra quanto meno un argomento pretestuoso... e mi fermo qui se no mi scappa la sparata offensiva.

Dissenso parziale nei confronti di Paola là dove dice : "Quello che tu vuoi (forse inconsciamente) fare è cambiare i gusti dele persone. Nu se po' fà, Luciano, Nu se po' fà"

Se deve fà.
Perchè il gusto (il buon gusto) in senso lato ha un'infinità di ricadute.
Mi riferisco per esempio agli scempi edilizi perpetrati nel nostro Bel Paese(di cui so qualcosa, non solo perchè ho gli occhi o in quanto iscritta a Italia Nostra, ma anche perchè sono stata per anni in commissione edilizia).
Ricordo per inciso che il solo patrimonio che abbiamo in Italia è quello attinente il paesaggio e i beni storico-artistici.
Non tenerne conto è come martellarsi le palle da soli.
Investire in cultura (e quindi creare una sensibilità per il bello, un "gusto") è tutt'altro che inutile, anche sotto il profilo economico.

[Scritto da: ilva]

Zau :
"le mutande di Kounellis?"
Beh, non avrà dei begli slip... (mai avuto il piacere di vederli)
ma, per il resto, permettimi, è un Grande.

[Scritto da: marcob]

"Fatemi, oltre a Jacovitti, un esempio di un regista di destra "acculturato secondo i vostri canoni" bistrattato dal botteghino !"

scambiare jacovitti per un regista e poi rimproverare chi scambia boldi per un ministro...
boh.

[Scritto da: Alessandra]

Ilve, sul gusto e sull'architettura sono d'accordo con te. Ho lavorato per il parco nazionale del Vesuvio e quando si toccvano i temi paesaggistici, in commissione urbanistica, se ne vedevano delle belle (per usare un eufemismo).
Altra cosa è, secondo me, costringere qualche milione di persone a non andare a vedere film del genere "cinepanettone", o tentare di convincere che quello non è cinema. Io non ho mai visto uno di questi film, se non qualche trailer passato in tv, ma penso che non sia giusto togliere il gusto ed il piacere alle persone che normalmente vanno a vederli. Sarà questione di ignoranza contrapposta a cultura, però ognuno ha il diritto di scegliere cosa vedere, cosa leggere, cosa ascoltare. Credo che questa si chiami democrazia.
Lo scempio paesaggistico e l'abuso edilizio sono altre cose.

[Scritto da: Alessandra]

Ilva scusami, ho scritto male il tuo nome. Non volermene... :-)

[Scritto da: Teppista]

Parlare senza leggere tutti i commenti e la seria e pacata discussione tra me e Zauberei lo può fare solo un cretino.
MarcoB suona sempre due volte: pure a Natale !

[Scritto da: Teppista]

Dimenticavo: è così cretino che quando Jac "fumettava" sul Vittorioso lui manco c'era. O se c'era, ciucciava ancora il pollice.

[Scritto da: marcob]

buone feste anche a te

[Scritto da: Teppista]

Buone Feste anche a te Marco ma promettimi una cosa: dall'anno prossimo cerca di farti un pò di più i ca..si tuoi; soprattutto se non sei sicuro delle sparate.
Feliç any nou a tota la familia.

[Scritto da: marcob]

vorresti la letterina di natale?

[Scritto da: luciano / idefix]

Uno degli argomenti più stupidi al mondo per cercare di tacitare qualcuno?
Dire a qualcuno "sta zitto tu che manco c'eri. O se c'eri, ti ciucciavi ancora il pollice".
Sbattere in faccia a qualcuno i nostri anni in più è un'argomentazione pietosa.

[Scritto da: ilva]

Alessandra, finanziare qualcosa di più "degno" con i soldi pubblici, non equivale a impedire a milioni di persone di andare al cinema a vedere quello che cavolo vogliono. Ci mancherebbe.

Ma un governo che "sponsorizza" il cinepanettoni mi pare faccia la politica del "panem et circens" per sedare la gente. Onestamente non la trovo una politica tanto illuminata ed illuminante.
Anche perchè dal tempo dell'impero romano, ne è passata dell'acqua sotto i ponti ( per es. abbiamo smesso di divertirci a vedere esseri umani che si squartano reciprocamente o sono divorati dai leoni !)

[Scritto da: ilva]

PS: il trait d'union tra il cinepanettone e lo scempio paesaggistico ed edilizio è la mancanza di "gusto": fuori dai denti, l'ignoranza.

Cerco di anticipare un'obiezione: lo scempio paesaggistico e gli sgorbi edilizi sono dovuti anche e soprattutto a speculazione. D'accordo: ma non sempre e non solo.

[Scritto da: Alessandra]

Ilva, ho usato la parola "impedire" perché mi riallacciavo al discorso del post, cercando di seguire un filo logico. Si parlava di "boicottaggio" di certi film, da qui la mia espressione. I finanziamenti nel mondo della cultura e dello spettacolo dovrebbero essere distribuiti meglio, non c'è dubbio e dichiarare che un cinepanettone è di "particolare interesse culturale" è una boiata.
In ogni caso, possiamo sbatterci quanto ci pare, ma anche in questo chi decide è la politica e non sto dicendo una novità. Come diceva Zau, la destra sta perdendo una buona occasione in questo senso.
Riguardo all'ignoranza, concordo. Non ho mai detto che è solo la speculazione che produce scempi paesaggistici. Anche la speculazione è frutto dell'ignoranza e dell'ingordigia di certe persone senza scrupoli.
In ogni caso, tornando ai film e al ministero che sovvenziona con soldi pubblici, mi viene da pensare che Bondi ha completamente rinnegato la sua provenienza culturale da quando è stato fulminato sulla via di Arcore.

[Scritto da: P@ola]

Allargare lo sguardo all'economia in generale, aprire gli occhi su quello che sta succedendo - anche e soprattutto - nel mondo ... che ne dite,
se po' fà ?
E non sarebbe nu poco più "conveniente" di questi tempi ?

[Scritto da: luciano / idefix]

Alcune osservazioni alla rinfusa.
1) Boicottare un prodotto non significa impedire con la forza a Tizio di comprare il libro di Dan Brown oppure picchiare Caio se entra nella sala in cui si proietta "Natale ad Hardcore". Significa attuare strategie per far naufragare un determinato prodotto. E' una delle pochissime armi pacifiche in mano ai consumatori: NON acquistare un prodotto e cercare di NON farlo acquistare.
2) Il nostro gusto è liberissimo e noi dobbiamo (con le unghie e con i denti) mantenere la nostra libertà e autonomia di gusti e disgusti, senza MAI farci imporre dalle maggioranze e delle mode ciò che ci piace o non ci piace. Ma il gusto (individuale e collettivo) si può educare e raffinare? Certamente sì. E' possibile "insegnare" che una commedia di Billy Wilder è più divertente di "Natale a Beverly Hills", che "Hollywood party" con Peter Sellers fa più ridere delle volgarità pecorecce di Boldi/De Sica. Il gusto si può educare. Resto al cinema e porgo un piccolissimo ricordo degli anni Sessanta e Settanta: nella tanto vituperata Rai in bianco e nero molti film erano presentati da un critico che li inquadrava storicamente e ne faceva una scheda tecnica ed estetica. Ma purtroppo la politica, la scuola, i media hanno abdicato alla propria funzione pedagogica. Ovviamente non solo nel settore cinematografico.

[Scritto da: Alessandra]

Luciano, io credo che il boicottaggio sia, in qualche modo, anche un impedimento. Più che boicottaggio, ci vorrebbe una vera e propria class action, ma non contro i film di infima categoria o contro i produttori di quei film. La class action dovrebbe essere fatta contro i politici beceri ed ignoranti che hanno rovinato un'intera cultura, quegli stessi politici che finanziano un film piuttosto che un altro non sulla base di un vero interesse culturale comune.

[Scritto da: ilva]

W. D'accordo con tutti (intendo Alessandra, Paola, Luciano). Finalmente in armonia con l'universo mondo :-).
Succede di rado !

[Scritto da: Teppista]

Ueh, Comida, leggi cosa hai scritto:

Il nostro gusto è liberissimo ..... E' possibile "insegnare" che una commedia .... Il gusto si può educare....i media hanno abdicato alla propria funzione pedagogica.

Minchia !! Deciditi: o il gusto è gusto o è inculcazione. Una sfilata più grande di contraddizioni non l'ho mai vista.
Insegnare il gusto delle opere d'arte? Il gusto nasce da un insieme di conoscenze, storiche, letterarie, artistiche ed estetiche che creano il gusto di una persona.
Ueh, mica siamo in Unione Sovietica dove il gusto del cinema si creava proiettando e riproiettando in quelle fogne chiamate "cinema d'éssai" la corazzata Potemkin di Eisenstein.
E a proposito del tuo intervento delle 23.32 dove fai l'avvocato senza essere interpellato. A vendere il "Vittorioso" all'oratorio nel 1964 io c'ero. E se qualche imbecille si mette in cattedra confondendo cazzi per salsicce è doveroso farglielo notare. E se qualche avvocato non interpellato interviene a sproposito è giusto controbattere. Soprattutto quando questo avvocato interviene a singhiozzo: dove ideologicamente gli conviene. Farvi tacere non sarebbe sufficiente: meglio ignorarvi.

[Scritto da: luciano / idefix]

Ricordo Bob Kennedy e un boicottaggio: lo sciopero dell’uva del 1964, la più grande e più riuscita campagna di boicottaggio sindacale e politico che mai condotta da americani in America.
Il problema era semplice, immediato e concreto: i raccoglitori di uva della California, tutti messicani e tutti clandestini, erano alloggiati in baracche disumane, senza nessun diritto e pagati un niente. Per ottenere almeno il salario minimo, proclamarono uno sciopero a oltranza e chiesero un incontro con Robert Kennedy, che dopo la morte del fratello John (1963) si era dimesso da ministro della Giustizia.
Bobby e il capo dei raccoglitori si incontrarono in una chiesetta francescana di El Centro, cittadina sul confine messicano. Da lì partì la marcia dei contadini senza diritti per portare a Sacramento, capitale dello Stato, la loro protesta e le loro richieste sindacali.
Bob Kennedy si mise alla testa di quel corteo di poveracci e camminò con loro.
Furono dieci giorni che attrassero l’attenzione dei giovani americani, coinvolgendone centinaia di migliaia: in ogni città degli USA cominciò il boicottaggio dell’uva. E continuò in milioni di case, ristoranti, bar, hotel, finchè i raccoglitori ottennero i propri diritti.
Ecco cosa vuol dire "boicottaggio".

[Scritto da: luciano / idefix]

Teppista: devo insegnarti
la lingua italiana con i suoi sinonimi, contrari e varianti?
Un conto è ciò che avevo scritto io: cioè "insegnare", "educare"e "raffinare" il gusto.
Tutt'altra cosa è "inculcare".
Dopo di che, sei liberissimo di scrivere ciò che ti pare.
Ma poi chiunque è altrettanto liberissimo di valutare la serietà di ciò che scrivi.

[Scritto da: marcob]

teppista,
ti ho risposto con gli auguri, poi ti ho addirittura chiesto se vuoi la letterina di natale con le promesse di essere buono, e tu continui a darmi dell'imbecille.
evidentemente sei malato.
imbecille perchè, poi?
leggendo la tua frase si doveva pensare che per te jacovitti era un regista.
poi se nel 64 eri in parrocchia a distribuire il vittorioso e io dovevo ancora nascere che c'azzecca?
probabilmente dimostra solo che ormai l'età ti sta indurendo le arterie.

[Scritto da: Alessandra]

Luciano, la parola "boicottaggio" si associa perfettamente al racconto che hai fatto. Lo ricordavo anch'io, per averlo letto ovviamente (all'epoca non ero ancora nata). Quello era sfruttamento e schiavismo di povera gente. Se mi chiedessi di boicottare i produttori di pomodori che ancora oggi sfruttano gli immigrati clandestini, allora sarei con te completamente.
Mi chiedo e ti chiedo, però, come sia possibile attuare una cosa del genere per il cinema e i cinepanettoni.
Massimo Ghini, ad esempio, che è uno dei protagonisti dell'ultimo cinepanettone, ha fatto parte del gruppo di attori e registi che ha protestato contro il taglio dei fondi al cinema e allo spettacolo da parte del ministero. Non mi sembra un bell'esempio di coerenza. Se sono per primi gli attori a fregarsene della cultura, come puoi convincere milioni di persone a non andare a vedere i cinepanettoni?
Credo che in questo caso sia più giusto auspicare che siano fondi per tutti, per i film impegnati e per quelli di terz'ordine. Per quanto sia pericoloso e deleterio diffondere la cultura della cretinaggine attraverso certi film, non si può parlare di violazione di diritti umani. E' una questione di scelte politiche, purtroppo.

[Scritto da: luciano / idefix]

Alessandra: hai ragione.
Mi fai riflettere e dunque mi rendo conto che dire "boicottiamo questo film" è un po' (un po' tanto) una fesseria.
Sia perchè gente come te o me non va a vederlo comunque, sia perchè i fans di questi film se ne strafregano altamente, di appelli al boicottaggio.
(Se gliene potesse importare, immagino che non andrebbero a vedere film simili).
Cosa fare dunque davanti a questa sconcezza decisa dalla Sottocommissione Cinema del Ministero dei Beni e le Attività culturali? Forse (intanto) scrivere ai membri della Sottocommissione per protestare. Cerco di recuperare i loro nomi e poi ve li comunico.

[Scritto da: luciano / idefix]

Ecco qua.
Componenti:
ROSARIA MARCHESE
ANTONIO FERRARO
ENRICO MAGRELLI
FRANCESCO GESUALDI
OSCAR IARUSSI
DARIO VIGANO'
ROBERTA MASTRANGELO
MAURIZIO ONORI (Segretario)
Presieduta dal Direttore Generale per il Cinema è costituita da sei esperti altamente qualificati nei vari settori delle attività cinematografiche individuati ai sensi dell’art.2 del D.M.. 27.9.2004. Si riunisce in sede deliberativa tre volte l'anno, entro il 30 aprile, il 30 settembre ed il 31 dicembre. Provvede al riconoscimento dell’interesse culturale, in fase progettuale, dei lungometraggi ed alla definizione della quota massima di contributo assegnabile; provvede anche all'attribuzione di contributi per lo sviluppo di sceneggiature originali.

[Scritto da: offender]

Mentre voi vi occupate di queste frivolezze, Noemi Letizia ha inciso la sua versione di "All I want for Christmas is you" di Mariah Carey. Se per De Sica e Ghini si progetta un boicottaggio, per questa ci vorrebbe la pena di morte.

http://www.youtube.com/watch?v=8DdfWTsFGu0

Make my "wisk" come true!

[Scritto da: luciano / idefix]

"Pena di morte" intesa come metafora.
Anche se posso solo immaginare quanto il pezzo sia sciatto.
Vorrei dire a Letizia:
"il 19 dicembre io ho visto e sentito l'immenso Ray Davies in concerto a Londra (la SUA Londra), ho ascoltato canzoni come WATERLOO SUNSET, THE VILLAGE GREEN PRESERVATION SOCIETY, SUNNY AFTERNOON, SEE MY FRIENDS, CELLULOID HEROES, LOLA, AUTUMN ALMANAC...Per quanto tu possa aver fatto di brutto, non basta a farti diventare antipatica. Non mi dai ai nervi tu che hai diciotto anni e sei stata buttata in mezzo alla cronaca mediatico-rosacea ma chi ti usa"

[Scritto da: offender]

"Pena di morte intesa come metafora."

Ci mancherebbe...ma due anni di lavori forzati, magari...

"Anche se posso solo immaginare quanto il pezzo sia sciatto."

Non fino a quando non lo ascolti :-)

[Scritto da: carloesse]

Teppista, confondendo i meriti economici con quelli culturali, dimentica anche che le sovvenzioni pubbliche dovrebbero essere elargite proprio alle opere che senza di esse non potrebbero sostenersi economicamente. E non mi pare il caso dei film che ogni anno divantano campioni di incassi, (riciclando le stesse battute e gli stessi vetusti clichè di anno in anno, investendo quindi quindi ben poco in sceneggiature).
Poi vaneggia sui contenuti culturali del cinema di cassetta sostenendo l'insostenibile (..che l'insegnare che Beverly Hills è in California sia compito della cultura la dice lunga sull'"idea di cultura" del nostro bilioso amico).
Scambiare poi Bondi con Boldi mi pare peccato veniale: avete notato quanto si somiglino? Secondo me sono perfettamente interscambiabili, tanto sul set che nei compiti di governo.

[Scritto da: luciano / idefix]

Offender: Letizia la ascolto stasera.
Tenendo pronto e vicino un antidoto. Che so...POISON HEART dei Ramones.

[Scritto da: Giordano]

io ho sempre boicottato i cinepanettoni di boldi(/bondi)-de sica... semplicemente perchè sono dei film assolutamente schifosi e che fanno cagare. personalmente mi sarei aspettato da tali film che almeno facessero ridere (magari con qualche battuttaccia) ma invece... no! nemmeno quello! e ho pure provato a vederne qualcuno (mi dicevo che se ogni anno ne facevano uno qualche piccola battuta decente l' avrei potuta trovare... e invece no!).
questi film tolgono spazio a film più meritevoli (in tutti i sensi) è quindi stralecito sostenerne un boicottaggio.
inoltre è facile provare che esiste una correlazione tra la cretinaggine di un popolo e queste manifestazioni mediatiche di cretinaggine (che in italia, come saprete, da un po' di tempo sono sempre più imperanti). questo lo dico io ed è una cosa talmente palese che non ha bisogno di dimostrazione! è una tautologia!
buoni panettoni.

[Scritto da: Alessandra]

Stefano... mamma mia!!! Ho ascoltato Noemi. Poveretta! Quanto la stanno prendendo per i fondelli! Io ai lavori forzati manderei i genitori e tutti quelli che la stanno illudendo.
In ogni caso, non c'è da stupirsi se Noemi letizia tenta tutte le strade possibili per mettersi in evidenza: è il frutto di questa società del vuoto e del nulla.

[Scritto da: ilva]

La penso esattamente come te, Alessandra.
Ci troviamo di fronte ad un plagio massmediatico che
risucchia i cervelli di un'intera generazione: si salvano solo quei pochi che trovano un qualche antidoto in famiglia.

[Scritto da: Alessandra]

Si Ilva, è triste dirlo, ma è così.

[Scritto da: carloesse]

E piantiamola di difendere Noemi. Sarà una minus habens, sarà plagiata, sfruttata dai suoi, dal potere massmediatico, da quello politico (che, o bella, guarda un pò, sono la stessa cosa!)però ormai è maggiorenne (lo dice anche il boss, anche se è sfracagnato) e vaccinata.
E credo che in tutto questo lei ci sguazzi, beata e felice.
Se le tirano i pernacchi, può anche voler dire che se li merita in pieno!

[Scritto da: elummorma]

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