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21/11/2009

Commenti

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A volte me lo chiedo anch'io!

Nulla di male ad applaudire qualcuno che fa o dice una cosa che riteniamo giusta, indipendentemente dallo schieramento a cui appartiene.

Ho sempre detto che Fini è il miglior politico che la sinistra possa avere! :-D

Battute a parte, effettivamente fa specie rendersi conto che nessun esponente di sinistra parla in modo così chiaro e diretto e che bisogna aspettare che lo dica Fini.
E che cavolo! :-(

Caro Luciano, è il solito problema ...ci facciamo rubare tematiche e battaglie che dovrebbero appartenerci...ora da Di Pietro e ora da Fini. Quando all'inizio della legislazione DiPietro esordì dicendo a Berlusconi: "Signor presidente, noi non abbiamo la memoria corta..."ero arrabbiato perchè sarebbe stato il PD a dover pronunciare quel discorso...invece ci si è incartati sulla strada di un dialogo non solo improbabile ma addirittura improponibile. Le battaglie della solidarietà, delle politiche del lavoro, della giustizia e quant'altro sono le nostre. Perchè lasciare che gli alti, più o meno sinceramente, se ne impadroniscano? Un caro saluto e, a presto, Fabio

"ci facciamo rubare tematiche e battaglie che dovrebbero appartenerci."

Non sono d'accordo. L'uguaglianza dei cittadini senza alcuna distinzione in base alla razza è sancita dalla Costituzione e non è proprietà della sinistra.

concordo con offender, non esiste l'esclusiva dei diritti fondamentali, al massimo ci dovrebbero essere differenze in come sono messi in pratica. Se uno di destra dice una cosa che condivido, io sono contenta, di solito.

Io è da mo che ci ho sto problema. Fini si è comportato bene in diverse occasioni.
Ma secondo me c'è stata una svolta ner su pensiero, e mi chiedo: un' sarà la nuova morosa?

Zau, pure secondo me la nuova morosa di Fini c'azzecca qualcosuccia. E anche la nuova figliolanza. S'è ammorbidito parecchio l'ex fascista, eh?

Chi è la "nuovo morosa" di Fini?
In ogni caso, è da tempo che su varie questioni lui ha posizioni degne di una destra civile.

Direttamente dalle pagine del gossip
:-D

la nuova morosa di Fini si chiama Elisabetta Tulliani e pare sia un avvocato, ma da quanto ho letto tempo fa, ha fatto anche un po' di televisione. Dove e come non me lo ricordo.
Con la signora Tulliani Fini ha messo su una nuova famiglia. Hanno avuto due bimbe.

Apprendo proprio adesso e con grande stupore che Fini aveva un nonno comunista. Non l'avrei mai detto... :-D

Grazie della notizia. Io sapevo solo che aveva lasciato la moglie Daniela (di destra destra destra) e che aveva appunto "messo su famiglia". E' possibile che (come accade a molte persone) un grosso cambiamento nella vita affettiva, l'arrivo di un/una partner diverso/a porti a mutamenti profondi anche nella vita politica.

Macché cambiamento! Fini deve conquistare dei voti a sinistra come il PD deve conquistarli a destra, visto che il primo pensa a diventare premier e i secondi pure. Per farlo devono farsi votare da quel 2% di elettori che stanno al centro e che fanno la differenza nel sistema maggioritario...
Ciò non toglie che il compagno Fini le dica giuste da un po' di tempo...
Io però non mi fiderei...Diamogli in mano il governo e vedremo a chi darà dello stronzo...

Cerco di spiegarmi meglio: quelle tematiche non ci appartengono in via esclusiva...ci mancherebbe, non si può disconoscere lo sforzo di tanti...però fa specie che noi della sinistra non sosteniamo queste battaglie. Scusatemi, son stato troppo rigido e ho usato un termine decisamente antipatico. Vi abbraccio, Fabio

...aggiungo una postilla: io reputo Fini un politico abile e dotato di un'intelligenza politica notevole. Però gli applausi... non me la sento proprio.

Riprpongo un commento di oltre 20 giorni fa:

""Fini non è comunista come "Ceci n'est pas une pipe" di René Magritte,
http://en.wikipedia.org/wiki/File:MagrittePipe.jpg
non è una pipa.
Sono entrambe una riuscitissima rappresentazione della realtà.
Che SEMBRANO più vere della realtà vera, ma sempre rappresentazione sono.
Fini dunque è un bravissimo..., oddio, bravissimo, bravo, anzi, secondo me, un discreto attore che in mezzo a una schiera di dilettanti del livello dei teatrini delle Scuole Materne fa la figura dell'Eduardo della politica.
E prima o poi sarà promosso capo comico, e di lì a poco diventerà probabilmente il grande regista della politica postberlusconiana, con la soddisfatta approvazione perfino dei veri comunisti, presenti, passati e futuri.

E sì, è grande Gianfranco, ma sempre di Teatro si tratta!""

Scritto da: Irnerio | 30/10/2009 a 21:44

Maestro Irnerio ed io che stavo ripostando il mio commento di apprezzamento (sempre sul tema immigrazione...)!

E sono 2, 3 volte in 20 giorni che ci ritroviamo ad apprezzare Fini, non come figura di sinistra, naturalmente, ma come come modello 'possibile' di una Destra presentabile e civile, a differenza di questa accozzaglia di buffoni dilettanteschi e malversatori che occupano le istituzioni su mandato del loro capocosca ossessivo compulsivo.

Questo dovrebbe fare Fini, che come presidente della Camera si sta sempre più caratterizzando come personaggio istituzionale: dare un volto, uno stile ma soprattutto nuovi contenuti ad un progetto di Destra finalmente matura (che parte con un ritardo di 60 anni sulla sinistra, che questo percorso di istituzionalizzazione lo sta dolorosamente portando avanti anche in questi anni).

Troppo facile parlare sempre alla panza, stimolare le trippe su slogan e progetti di basso profilo o breve termine, senza minima considerazione delle conseguenze sulle generazioni future. Non è questa la missione della politica, quella è la pubblicità, il marketing, la demagogia, cose tipiche di Lega e ForzaItalia e vivaLaMadonna.
La politica deve educare anche. E costruire progetti a lungo termine su contenuti ampi e inclusivi e condivisi.

Gianfranco Fini può essere il seme che faccia finalmente germogliare questa destra che stanno tutti aspettando?
A me sembra possibile, anche se forse questo passaggio lo inizierà dal centro con Casini, Tabacci, Montezemolo, Rutelli e tutte quelle figure che stanno seminando a Roma da 4 anni per ri-creare una nuova DC.
Non mi permetto di giudicare aprioristicamente un progetto che ancora deve essere presentato.
Però un soggetto nuovo e una destra diversa da questa nevrosi normofobica che vediamo da 15 anni... è una speranza che non mi voglio togliere.

Ma non sarà facile, nè gratis.

El-Nino
Sono d'accordo con te, nell'auspicare una destra diversa.
Vorrei anche (se non fosse chiedere troppo) una SINISTRA DIVERSA. Anzi, mi accontenterei di una SINISTRA.

Saluti e baci. Attenti al bacio di Giuda, oggi sono nera e potrei esternare alla Cossiga.( Della serie i ciclotimici.)

Irnerio dice "Fini non è un comunista".
Beh, nemmeno io lo sono nè lo sono mai stato.
Un tema di cui sul blog ho discusso più volte è questo: i comunisti furono (e sono) solo una delle componenti della sinistra italiana e mondiale. Sul fatto poi che (all'interno della sinistra) i comunisti avessero il monopolio delle ragioni, avanzo almeno 8548 dubbi.
Ma adesso vorrei restare a Fini e alla sua uscita sui razzisti: certamente essa rientra nei suoi progetti politici di successione a Berlusconi, tuttavia penso sia importante che l'abbia fatta e che l'abbia fatta in modo così chiaro e netto. Tanto più che non è una frase estemporanea ma si inserisce in un contesto (ad esempio la proposta di legge sulla cittadinanza agli immigrati e ai bambini nati in Italia) più ampia.

"Questo dovrebbe fare Fini, che come presidente della Camera si sta sempre più caratterizzando come personaggio istituzionale: dare un volto, uno stile ma soprattutto nuovi contenuti ad un progetto di Destra finalmente matura..."

dice El Nino, e sono d'accordo.

Se poi anche dare degli "stronzi" ai leghisti serve a caratterizzare lo stile, per me va benissimo. Quando ci vuole...

Lucià, il "comunista" che citavo da un mio vecchio commento va inteso alla Berlusconi, ovviamente; il quale, meno che al Papa, forse (ma non ci giurerei), e a Putin, darebbe, anzi dà, del comunista a tutti quelli che non la pensano come lui.

Irnerio: in questi anni mi è capitato innumerevoli volte (a voce e per iscritto) di "difendere" il PCI, le ragioni del comunismo italiano e dei milioni di militanti che nel mondo si sono battuti per il comunismo. Anche se io non sono mai stato comunista (sono ferocemente antistaliniano e la mia matrice è liberal-socialista, vicina ai princìpi del vecchio Partito d'Azione, Lombardi, Bobbio, Foa, Sylos Labini, Bocca...), trovo inaccettabile dal punto di vista storico/politico/filosofico/umano/antropologico/estetico/artistico l'equiparazione tra comunismo-fascismo-nazismo.

E direi!!!!!!!!!!

Certamente.
L'ho già detto, forse un secolo fa: il movimento, i nomi i principi che ispirano il tuo pensiero politico sono anche i miei.
In questo mi pare che siamo come due gocce d'acqua...

...e se fosse vero in tutto, ci guadagnerei io, ah!

o forse ci guadagnerei io.
O (più probabilmente) entrambi.
Se posso darti un suggerimento librario-politico: costa 39 euro (invece dei 55 di catalogo): le Opere etico-politiche di Norberto Bobbio nei Meridiani Mondadori. Ne ho parlato sul blog mi pare lunedì: un volumone sulle 1300 pagine, un antidoto civile e intelligente, di sinistra e colto, alla merdosissima Italia berlusconizzata.

Mannaggia però...Bobbio edito da Mondadori!!!!

Domenica scorsa in biblioteca ho visto una copia de "L'elogio della follia" di Erasmo da Rotterdam, editore Silvio Berlusconi.(!)
E, colmo dei colmi, con prefazione di suo pugno: suo di LUI(evidentemente, il titolo lo intrigava), a parte che non lo facevo così versatile.

Anche Marcello Dell'Utri si spaccia per bibliofilo.
D'altro canto, devo confessare che con Berlusconi ho alcune cose in comune: stando a quanto dice lui, apprezza Casanova come scrittore (però, che Silvio legga, mi permetto di dubitare), detesta l'aglio crudo (anche Casanova, a essere precisi), inoltre ha due gambe e due braccia.

Mi permetto anch'io di dubitare sul
"con prefazione di suo pugno: suo di LUI (evidentemente, il titolo lo intrigava)"

Ma poi basta fare una semplice verifica: ci sono nella prefazione sinistri riferimenti alla sinistra, o ai comunisti, o alle toghe rosse, o, visto che si tratta di elogio della follia, ai magistrati antropologicamente diversi dal resto della razza umana e dunque esclusi a priori dall'Elogio erasmiano...?

No? Non, ci sono? Quindi la prefazione è di pugno altrui.
Mentre sarebbe di mio pugno il cazzotto che gli darei in testa ogni volta che dice la verità. Cioè mai, purtroppo!

Ah, dimenticavo, di Bobbio mi piacerebbe avere il volumone che tu mi suggerisci, ma, a dire la verità, siccome mi conosco, prima dovrei finire di leggere la sua "Teoria generale della politica" (Einaudi 1999) che mi sembra sia l'unica opera che possiedo del "nostro grande Bobbio".

Adesso, guarda caso, sto leggendo "VIA ZAMENHOF ..." (Giuntina) fresco fresco di stampa.

Per saperne di più:

http://www.giuntina.it/Fuori_collana_4/Via_Zamenhof_Creatore_dell_esperanto_460.html

E guarda caso, la traduzione italiana del libro intervista del regista polacco Roman Dobrzyński "La Zamenhof strato" di cui sopra, è stata curata dalla Associazione Esperantista Triestina.

Quello che impressiona è doverci stupire per le ovvietà che dice Fini, a causa del declino della qualità politica della nostra classe dirigente, che non offre modelli sociali possibili, ma la guerra civile, la caccia al clandestino, la morte dello stato sociale, la legge della giungla. Il primo che dice "l'acqua è bagnata" sembra un genio. In realtà è la stessa persona che una dozzina d'anni fa parlava di maestri omosessuali "diversi", ma si può cambiare idea e va bene.
In quanto alla sua nuova fidanzata e mamma dei suoi due figli, prima di incontrare il Gianfranco era la fidanzata di Luciano Gaucci, l'ex presidente del Perugia, che aveva il doppio dei suoi anni, ed è scappato a Santo Domingo per sfuggire alla giustizia e al fisco. Ma anche per lei vale la regole, che si può cambiare idea e frequentazioni.

E ci mancherebbe altro!
(mi riferisco alla 'chiusa' di gnac).
Debbo dire questo: in questo momento (preciso: questo momento, e mi ripeto, perchè lo dissi già qualche post fa), ritengo molto più interessante, e molto più utile sostenere la nascita o l'affermarsi di una destra civile con la quale sia possibile il confronto e l'interlocuzione, che possa soppiantare la corte di nani e buffoni del berlusconismo imperante e di quei trogloditi vestiti di verde, che tutte le beghe di questa sinistra inconcludente e improvvisatrice.
Per questo Fini ha tutto il mio appoggio e la mia (momentanea) simpatia.

Carloesse: capisco quel che scrivi, ma io non ce la faccio a sostenere la nascita di una destra "civile". Che ci pensino a destra, se lo credono, ma se gli italiani di destra preferiscono Gasparri e Dell'Utri, noi cosa dobbiamo fare? Votare Fini al posto di Bersani per evitare che vinca ancora Berlusconi? Piuttosto mi martello le palle.

Varie cose:
1) tra i tanti aspetti ottimi del volumone di Bobbio nei Meridiani c'è la brevità di molte delle settanta opere contenute. Grande qualità dei testi e altrettanta grande leggibilità: alcune si leggono in pochissimo tempo, come il bellissimo "Elogio della mitezza" o la conferenza su Piero Gobetti.
2) Nemmeno io (per far nascere in Italia una destra "civile") voterò Fini o mi iscriverò al suo prossimo partito (se esso prenderà vita. Però farò il tifo affinchè nel nostro paese si affermi una formazione di destra costituzionale, democratica, civile, non xenofoba, laica, legalitaria.

Non parlo necessariamente di votare. Che sembra che la democrazia in questo paese si riduca tutta ad una semplice croce su una scheda ogni due o tre anni (e io da un bel pò mi dico che dovrei votare scheda bianca, anche se poi all'ultimo non ci riesco mai).
No. La democrazia è (graziaddio) anche altro: è discutere, è diffondere idee, aggregarsi, indignarsi, protestare, manifestare, è non chiudersi a riccio sulle proprie posizioni più o meno ideologiche, è essere vigili sullla non prevaricazione di un potere su un altro, è informarsi ed informare, ...
A questo mi riferisco quando dico "sostenere".

...in pratica essere di sinistra.
No, scusa, non vuole essere una battuta, ma mi pare che diffondere idee, manifestare, protestare, difendere le istituzioni quando sembrano minacciate, aggregarsi, indignarsi, essere vigili è qualcosa che a sinistra si è sempre fatto. Diciamo che i politici di sinistra sono apparsi un po' distratti su questo fronte negli ultimi vent'anni, ma la base no, infatti siamo qui a discuterne e a incazzarci proprio perché vediamo i nostri sforzi non tradursi in atti politici che centrino l'obiettivo.

Destra/sinistra non è l'unica discriminante. Ne esistono anche altre: ad esempio legalità/illegalità, accoglienza/xenofobia, laicità/clericalismo, parlamentarismo/populismo, rispetto per le istituzioni/demagogia eccetera.
E allora con uomini e donne di destra, che però siano dalla parte della legalità, accoglienza, laicità, parlamentarismo, rispetto per le istituzioni è possibile (in momenti particolari e durante battaglie specifiche) star assieme.

Già, peccato che le uniche manifestazioni di destra viste sino ad oggi sono state quelle per la "famiglia", il no-tax day, quelle contro i clandestini, quelle contro i musulmani eccetera. La destra che tu auspichi non si fa vedere, né sentire. Quando si farà viva, magari ci si potrà anche parlare e guardare negli occhi, ma finché resta chiusa in casa...

Irnerio: rispondo in ritardo.

Non ho mai dubitato, neppure per un nanosecondo, che Berlusconi oltre a dei portaborse, avesse (ed abbia)dei "portapenne".
Come tutti i VIP che firmano libri scritti dai cosiddetti "negri".

Di fatto la prefazione di QUEL libro, che leggerò non appena avrò tra le mani QUELLA copia, portava la sua firma. Allora potrò dire di più riguardo al suo contenuto.
Dopo un attento esame filologico (tenendo conto anche del fatto che il volume fu stampato a inizio anni Novanta), sapremo se Berlusconi ha dato l'imput al discorso, oppure neppure quello.

Luciano: forse Dell'Utri si dichiara bibliofilo, perchè colleziona libri antichi(come io colleziono tazzine da caffè spaiate). Con la non trascurabile differenza che i suoi libri debbono valere un patrimonio, le mie tazzine valgono un c.

Forse l'ho già detto: anch'io amo Casanova e mi sono letta integralmente i tre volumi delle sue memorie (sempre Merdiani Mondadori). Qualcuno ha scritto che è un libro "che si legge più con le mani che con gli occhi". Mi sembra un giudizio molto riduttivo, valutata la vastità e l'eterogeneità dei temi e delle situazioni (solo in parte erotiche)che tratta.
Così come è riduttivo etichettare De Sade come un pornografo. A mio avviso è uno scrittore altamenente eversivo.

P.S.
Scusate se ho creato una frattura all'interno di un 'interssante conversazione.
Ormai credo sia evidente che i miei interventi capitano spesso "come i cavoli a merenda" (nella dispensa c'è anche un barattolo di Nutella, ma
quello lo conservo per le occasioni speciali)

"Dopo un attento esame filologico (tenendo conto anche del fatto che il volume fu stampato a inizio anni Novanta), sapremo se Berlusconi ha dato l'imput al discorso, oppure neppure quello."

E sapremo, Ilva, anche se ci sono i sinistri riferimenti che io ho ipotizzato dianzi?

Dai, Ilva, non t'arrabbiare, l'hai detto tu che non dobbiamo prenderti troppo sul serio.

Non ti sei arrabbiata, vero? Bene, allora la frattura che hai creato nella conversazione (l'"interessante", per quanto mi riguarda, lo elimino di proprosito) non si potrebbe colmare subito con uno spesso strato di Nutella, o dobbiamo aspettare che cada il governo?

IRnerio: sì, ti terrò informato.

Quanto al resto, è Nutella taroccata... mi dispiace.
Non sono arrabbiata...però...

Se avete capito quando scherzo e quando non scherzo, non subissatemi di lezioni come se fossi una scolaretta, perchè quel ruolo non mi si addice.

PS. La Nutella la riservo ad argomenti che riescono a coinvolgermi a fondo...
negli altri casi rassegnatevi ai "cavoli"...

Ilva, un paio d'anni fa sul blog ci fu un'interessante discussione sulle cioccolate spalmabili. Novi, Venchi, Nutella.
Io ero e sono un oppositore della Nutella (per un terzo composta da oli aggiunti) e un sostenitore delle altre due (prive di grassi estranei che non siano quelli del cacao e della nocciola).

Vabbè...comincio ad aprire il barattolo della Nutella.
E possibile che lo richiuda subito. Nel frattempo rubo il ruolo a Luciano.

Qualcuno ha visto "Abbracci spezzati" di Almodovar? Gradirei il vostro parere.

Lciano, Luciano...una tiratina di orecchie.

Dietica e salutistica a parte (parliamo di un PIACERE), tutti gli imitatori della Nutella hanno fattto un flopp.
I prodotti della Langa, sottoscritta compresa
:-), sono ( nel bene e nel MALE) inimitabili.

In Argentina la Ferrero produce Nutella: stessa ricetta, risultati diversi.
Quellla argentina è decisamente meno buona.
Il segreto? La Ferrero ad Alba usa la nocciola "tonda e gentile" delle nostre parti. Pare ci abbia provato con quelle turche (DICO SUL SERIO) e non ne è stata soddisfatta.

flop (no flopp); correggo se no il professore di turno me lo fa scrivere cento colte, dopo avermi spiegato l'etimologia del nome e i suoi vari significati ecc.

cazzarola. volte NON colte.

Finalmente io e Ilva siamo in radicale dissenso.
Delle cioccolate spalmabili si discusse a lungo sul vecchio blog:
http://lucianocomida.blog.kataweb.it/il_ringhio_di_idefix/2007/02/03/sulla-nutella-e-sulla-novi/
Riassumo la mia posizione nella diatriba Nutella/Novi:
la quantità di nocciole è tre volte superiore (45% contro 13%) nella Novi. Non si tratta di pochi punti percentuali, ma di più del triplo.
2) La quantità di zucchero è inferiore nella Novi. Infatti la quantità di carboidrati della Nutella è decisamente superiore (57 grammi contro 42.7). E gran parte di questi carboidrati proviene dallo zucchero (poichè gli altri ingredienti ne contengono pochi).
3) Il grasso delle nocciole (naturale e benefico, poichè contiene grassi mono e poliinsaturi e svariati micronutrienti benefici) è sostituito nella Nutella dagli "oli vegetali". È molto probabile che questi oli siano raffinati. E, dato che la legge non impone di indicare la provenienza, possono essere ricavati da qualunque pianta. Potrebbero essere costituiti, per esempio, da oli di palma e/o di cocco. E contenere quindi una percentuale di grassi saturi molto elevata. Sull’etichetta Nutella non vengono riportate informazioni riguardo al tipo di grassi (al contrario della crema Novi), quindi non è possibile risalire nemmeno indirettamente al tipo di oli vegetali contenuti nella Nutella.
La direttiva europea consente di utilizzare i seguenti tipi di grassi vegetali nelle tavolette di cioccolato: burro di illipé, olio di palma, burro di karité, cocum, noccioli di mango e olio di cocco. Tuttavia non si può affermare con certezza che venga usato uno di questi grassi, poichè le creme spalmabili non rientrano nella categoria.
Queste differenze si ripercuotono in modo decisivo sul costo. Infatti gli oli vegetali, che costituiscono la maggior parte dei grassi presenti nella Nutella, costano decine di volte meno delle nocciole.Il burro di cacao è un’altro ingrediente piuttosto costoso assente nella Nutella.
Sembra dunque che il costo delle materie prime del prodotto Novi sia molto più elevato di quello della Ferrero. Il prezzo al consumo è oltre il doppio.

Luciano: Grazie per le informazioni.

Resto ferma nei miei convincimenti, se non altro per motivi affettivi (e non campanilistici)...
La mia infanzia ha il sapore della Nutella.
O quanto meno io glielo associo. E non sai quanto tutto ciò sia bello e gratificante...è una sensazione unica, come certe mattine di sole radente sulla piazza del mio paese dove abitavo allora. Odori,suoni, ombre, luci, colori... sinfonie di uccelli irripetibili.
Hai presente Pavese quando parla di luoghi mitici? Uno dei meiei è così e sa di Nutella.

Oppure Proust...
Ecco, diciamo che la Nutella è come la madeleine di Proust.
Nessuna argomentazione, per quanto inoppugnabile, riuscirà mai a scalfire il mio angolo di poesia :-)

All'innegabile fascino metaforico (anche per me) della Nutella aggiungo pure la sequenza notturna in Bianca di Moretti.
Ciò non toglie che (da quando ho scoperto la Novi e la Venchi e da quando sto attento agli ingredienti dei cibi), il suo sapore lo trovo troppo dolce e il 33% di olii aggiunti (tra l'altro non specificati) mi faccia inorridire.

Se prima avevo delle perplessità sulla Novi, dopo averla assaggiata (e letto gli ingredienti) tutta l'affettività infantile nei confronti della Nutella (dovuta in buona parte anche al bombardamento pubblicitario) è evaporata miracolosamente. La crema Novi è buonissima.

Mi fa piacere.
Obiettivamente, la Nutella è più facilmente spalmabile. D'altro canto è ovvio, contenendo un terzo (dico: un terzo!!) di olio.
Se ne hai occasione, prova anche la crema Venchi: zona Cuneo, ingredienti ottimi, nisba olii, un po' più dura della Novi, sapore più gianduiesco.

"Ma perchè mai nessun liderino del centrosinistracentro sa parlare così chiaro?"
perchè hanno sempre voglia di dimostrarsi più educati e paura di essere accusati di... eccesso di violenza...

"E perchè mai io (che sono di sinistra) devo applaudire Gianfranco Fini?"
guardati bene dall' applaudire uno che dentro rimarrà sempre un fascista (impossiblile una sua conversione così estrema in due anni...). però si possono applaudire le parole e le azioni di chiunque se sono in accordo con le nostre...

Beh...l'evoluzione di Fini dura da più di due anni. E uno dei princìpi della mia vita è questo: le persone possono cambiare.

La Novi fa ottimo cioccolato...un po' meno riuscite le pubblicità.
Molti bambini sono convinti che la città di Novi sia in Svizzera!
In barba alla chiarezza del messaggio che vorrebbe puntare sulla qualità dei prodotti made in Italy.

Ah già...la pubblicità della Novi. Adesso che ci penso, non avevo mai collegato quelle cioccolate alla relativa pubblicità.

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