Ieri sera io e Tatjana abbiamo visto "La lunga linea blu", ultimo episodio della VI stagione di Cold Case: la storia dell'omicidio di Kate, una delle prime ragazze
riuscite a farsi ammettere in una scuola militare della Pennsylvania. Al solito, un telefilm eccellente, ben scritto, trama avvincente e ricca di spessore umano e sociale, schieratissima a sinistra, personaggi tridimensionali, bravissimi attori, musiche stratosferiche (stavolta i Pearl Jam).
Serie televisiva che ho incrociato da poco e che mi ha conquistato.
E proprio oggi,leggo sulla home-page di Repubblica una notizia.
Dopo 222 anni, hanno giurato sette donne.
E sono arrivati gli (come direbbe Fini) stronzi.
Ieri a Napoli, in piazza del Plebiscito, c'era il giuramento degli allievi e delle allieve della scuola militare Nunziatella, da settembre ufficialmente aperta anche alle donne.
Giuramento di fedeltà alla Repubblica.
Interrotto dai fischi di un gruppo di ex allievi.
Che protestavano contro le sette allieve, che attentano alle tradizioni dell’istituto di formazione militare più antico d’Italia e d’Europa, fondato nel 1787 da Ferdinando IV di Borbone.
Ovviamente, i fischiatori si arrampicano sugli specchi: "Non siamo contro l’ingresso delle ragazze nella scuola. Anzi siamo per il progresso, ma allo stesso tempo chiediamo che le tradizioni, che da sempre vivono all’interno della scuola, proseguano, un punto di contatto tra generazioni, che si ritrovano unite dalla condivisione di queste esperienze".
Invece, in questa scuola scuola che prepara gli allievi ufficiali dell’Esercito, (frequentata in passato anche dal capitano dei Carabinieri Ultimo che arrestò Totò Riina), l’ingresso delle donne (momentaneamente alloggiate in una stanza separata) potrebbe portare all’interruzione di un codice non scritto di comportamenti: basta nonnismo, stop agli schiaffoni sul berretto, fine delle incursioni notturne degli "anziani" nelle camerate delle reclute, alt ai gavettoni, repressione delle prepotenze.
Un anno fa, un analogo coro di maschiliste e fascistoidi proteste si era sollevato alla Scuola Navale Morosini di Venezia, che sulla scia della Nunziatella a Napoli, la Teuliè a Milano e la Scuola Areonautica Douhet a Firenze, aveva annunciato l’apertura dei corsi alle donne. I "birilli" (così i veneziani chiamano gli allievi) si erano schierati contro la convivenza con le compagne di corso, nove ogni anno. Ma da settembre, nonostante le polemiche, anche nell’istituto veneziano sono arrivate le donne.
"La Nunziatella di Napoli è una scuola di grande tradizione e sono felice di vedere le ragazze inserite tra gli allievi: sono molto determinate, forse più degli uomini" commenta il colonnello Filippo Troise, comandante della scuola militare.
Scusa l'ot...Ciao Luciano, grazie della visita. io comunque, "qui dalle tue parti", sono già venuto diverse volte e apprezzo. Sei uno dei pochi che combina la passione della politica e dei fumetti (a proposito io sul comodino, ho un Idefix gigante!)
a presto
Scritto da: Marco | 22/11/2009 a 18:49
E allora speriamo che alla Nunziatella arrivi anche una llly Rush
Scritto da: Eeka | 23/11/2009 a 08:53
Su Repubblica di oggi, un bell'articolo di Natalia Aspesi.
Scritto da: luciano / idefix | 23/11/2009 a 09:53
Pardon: Miriam Mafai.
Scritto da: luciano / idefix | 23/11/2009 a 09:54
cold case non mi piace troppo ma i gusti sono gusti...
ovviamente sono a favore della parità in tutte le forme, anche quelle volgari (se esistono le veline anche i velini dovrebbero esistere... ;-))
Scritto da: Giordano | 23/11/2009 a 16:06
ho visto l'episodio BELLO!
Scritto da: Roberta | 23/11/2009 a 16:26
Cold Case schieratissimo a sinistra? Come sostieni questa tesi scusa?
Scritto da: offender | 23/11/2009 a 16:29
Episodio dopo episodio, come in un gigantesco puzzle, "Cold case" ricostruisce gli ultimi settant'anni della storia americana, dal Proibizionismo al Maccartismo, passando per la presidenza Kennedy, la guerra del Vietnam e il reaganismo, il movimento hippy e femminista, le lotte dei neri per i diritti, la crescente multietnicità e così via. Tutto ciò è accuratissimo dal punto di vista umano e della qualità delle immagini (i flash back in bianco e nero o con i colori della tv dell'epoca, senza mai trascurare i dettagli come ambienti, auto, moto, abiti e atmosfere). Con una grandissima protagonista: la musica dell'epoca.
E il filo conduttore delle indagini (che si svolgono adesso) è quasi sempre la morte di qualcuno/a che dava fastidio perchè in un qualche modo "diverso". volta per volta si tratta di un omosessuale, di una hostess che rivendicava diritti, di un politico nero onesto, di un ragazzino troppo intelligente, di una ragazza che vuol andarsene di casa, di una ragazza troppo autonoma e così avanti. L'affresco che ne esce è quello complesso di un'America difficile, in cui sobbollono entie e culture differenti, dove il maschilismo cerca di "tener sotto" le donne, dove il denaro rischia di schiacciare tutto, dove persone oneste continuano a battersi a viso aperto per la giustizia e la libertà e la dignità di tutti.
E' una serie obamiana, una serie che sarebbe piaciuta molto a Martin Luther King, Bob Kennedy. Intrisa di spirito biblico e democratico.
Scritto da: luciano / idefix | 23/11/2009 a 17:00
Se questa è la sinistra allora sono di sinistra anche io: partendo dal tuo ragionamento siamo giunti a un assurdo :-)
Scritto da: offender | 23/11/2009 a 17:09
Non capisco, Offender.
Le marce per i diritti dei neri nei primi anni Sessanta in america chi le faceva? I repubblicani o di democratici? I diritti degli omosessuali chi li sostiene? Bush & C oppure alcuni democratici? Hai mai sentito la destra parlare di giustizia, libertà, uguaglianza, diritti degli immigrati, diritti sindacali, società multietnica, rispetto per le diversità?
Scritto da: luciano / idefix | 23/11/2009 a 17:17
e poi le storie sono ambientate dove vivo io...
Scritto da: Roberta | 23/11/2009 a 20:14
Vivi a Philadelphia?
Scritto da: luciano / idefix | 23/11/2009 a 21:00
si', giusto fuori...tutte le ambientazioni sono tra philadelphia e la main line (dove tra l'altro lavoro)
Scritto da: Roberta | 24/11/2009 a 14:54
Il prossimo anno, io e mia moglie pensavamo di fare un viaggio negli USA, dove non siamo mai stati.
Scritto da: luciano / idefix | 24/11/2009 a 21:02
se passi per Philly, vi faccio da cicerone!
Scritto da: Roberta | 25/11/2009 a 18:37
Grande Luciano! A NY non ti ci vedo, fatti la West Coast. :-)
Scritto da: offender | 25/11/2009 a 18:49
Ma poi deve passare a trovarmi a philadelphia! PS=ti posso anche ospitare...
Scritto da: Roberta | 25/11/2009 a 20:01
Tenk iu.
E idem se tu passi da Trieste.
Scritto da: luciano / idefix | 25/11/2009 a 21:26
Perfetto! Nel frattempo, oggi mi mangio un bel tacchinone ripieno per il Ringraziamento. Comunque, davvero, se venite a Philadelphia tu e tua moglie siete miei ospiti.
Scritto da: Roberta | 26/11/2009 a 16:12