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Lettura quotidiana della Bibbia

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19/11/2009

Commenti

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Ti hanno tolto il saluto? Non hai perso nulla, direi.
Anzi.

E' incredibile quanto sostegno sia stato dato a questo vile ed arrogante criminale.

Vorrei sapere cosa ha da difendere la gente schierata dalla parte di Battisti, perché davvero non lo capisco.
E' un criminale, ha ucciso gente innocente, deve scontare la sua pena.
Chi difende Battisti non conosce, evidentemente, la sua biografia che assomiglia molto a quella di Vallanzasca (altro losco figuro).
In ogni caso, non esistono "crimini politici" che tengano. Nessuno mi venga a parlare degli anni di piombo, delle brigate rosse, dei terroristi neri perché quelli erano solo dei pazzi fottuti.
Togliere la vita ad una persona è un crimine e basta. Non ci sono giustificazioni politiche o storiche. Il massimo che si può concedere, ma non è il caso di Battisti, è la legittima difesa, ma anche lì ci sono casi e casi.

La storia di Battisti e dei suoi sostenitori ha dell'assurdo. Sembra che nessuno abbia letto una pagina delle carte processuali. A sostegno della sua colpevolezza vi sono innumerevoli fonti, prove, testimoni che lo hanno riconosciuto, basta vedere anche solo la modalità del suo arresto, avvenuto in un covo armato, con il volantini dell'omicidio Torregiani ecc.

Non parliamo poi della famosa condanna in contumacia, avvenuta mentre lui era latitante (essendo evaso dal carcere, per sua scelta) ma difeso da un legale di fiducia, come si può sostenere che non sapeva? Non parliamo del fatto che quando la Francia acconsentì alla sua estradizione, Battisti fece ricorso alla Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo, composta da giuristi ed intellettuali di tutte le nazioni, che respinse tale ricorso concludendo che Battisti non poteva ritenersi un perseguitato politico. Non parliamo neppure di come si possa anche solo pensare che sia un reato politico uccidere un macellaio come segno di solidarietà alla piccola malavita che "con le rapine porta avanti il bisogno di giusta riappropriazione del reddito e di rifiuto del lavoro". Non parliamo di tutte le menzogne che sono state dette in questi anni sull'Italia degli anni '70, dipinta come uno stato di polizia a cui le BR valorosamente si ribellavano, quando invece eravamo il Paese più garantista d'Europa, tanto è vero che Sandro Pertini, partigiano e patriota, che da giovane conobbe il carcere per le sue idee, ebbe a dire di essere orgoglioso che l'Italia aveva sconfitto il terrorismo nelle aule di giustizia e non negli stadi.

Ora speriamo solo che Lula mantenga fede alle sue parole.

Mi trovo in piena sintonia con Offender. Ma d'altro canto è una questione di FATTI. Ed è impossibile essere in disaccordo con i FATTI.
Io mi ribello all'idea perversa secondo cui tutto sarebbe sempre e solo una questione di opinioni: il bello del calcio è che ieri la Slovenia ha battuto la Russia uno a zero e dunque l'ha eliminata, punto e basta, l'opinione non conta un tubo.

Sì Luciano, ma ognuno purtroppo vede i fatti che gli pare, e li travisa come gli pare.

E vogliamo parlare di quando Battisti venne arrestato in Francia e un gruppo di dimostranti andò a salutarlo e a protestare contro l'arresto cantando "Bella ciao"?

Come ho già detto più volte, uno dei motivi per cui boicotto la Vargas (tra l'altro non perdo nulla perchè la trovo una pessima scrittrice) è il suo sostegno a Battisti. Idem per Carlotto (però con lui perdo molto perchè è bravo)

Carlotto è lui stesso ex militante di lotta continua e si è fatto anche un bel po' di galera per omicidio.

Per curiosità vostra: ecco un elenco di firmatari a un appello del 2002.
"Lo scrittore Cesare Battisti, rifugiato politico a Parigi, è stato arrestato dalle forze di polizia francesi il 10.2.04, ed è trattenuto in carcere in attesa di estradizione. Protestiamo contro questo scandalo giuridico e umano, e chiediamo l'immediata liberazione di Battisti" Furono raccolte 1.500 firme in sei giorni.
UNA MIA SCELTA:
Valerio Evangelisti, scrittore
Serge Quadruppani, scrittore
Daniel Pennac, scrittore
Wu Ming, scrittori
Vauro, disegnatore
Giuseppe Genna, scrittore
Lello Voce, poeta
Nanni Balestrini, scrittore e critico
Antonio Moresco, scrittore
Luigi Bernardi, scrittore ed editore
Marco Philopat, scrittore ed editore
Tiziano Scarpa, scrittore
Helena Janeczek, scrittrice
Giorgio Agamben, docente universitario, filosofo, scrittore
Davide Ferrario, regista
Dario Voltolini, scrittore
Tommaso Pincio, scrittore
Loredana Lipperini, giornalista
Carla Benedetti, docente universitaria, critica letteraria
Massimo Carlotto, scrittore
Laura Grimaldi, scrittrice e traduttrice
Pino Cacucci, scrittore
Gianfranco Manfredi, scrittore, musicista
Enzo Fileno Carabba, scrittore
Paolo Cento, deputato Verdi
Mauro Bulgarelli, deputato Verdi
Giovanni Russo Spena, deputato PRC
Graziella Mascia, deputata PRC,
Christian Raimo, scrittore
Sandrone Dazieri, scrittore
Vittorio Catani, scrittore
Gianni Biondillo, architetto
Alessio Spataro, disegnatore

Vergognoso vedere dei deputati proteggere un assassino.

Vauro: ma certo, lo conosciamo. E c'è pure il geniale Spataro, quello della Ministronza!

Bah, non riesco mica a capirli.
Nella lista ci sono un paio di persone che se hanno firmato non mi stupiscono - che ne so, Pennac (che mi diverte) Lipperini (che ne sono lettora affezionata) e qualcun altro. Uno un tempo era amico mio, e mi dispiace vederne la firma. E Agamben che è un fichissimo, si è evidentemente bevuto il cervello.


A mio giudizio molti di questi firmatari neppure sanno la sua storia: siccome è un intellettuale (= ha scritto libri) si difende a forza. Vedi Polansky. Come a dire che uno che è studiato non può essere uno stronzo. Tra l'essere erudito e l'essere intelligente ce ne passa, a volte.

Se va male pure con i processi brevi, anche Berlusconi si metterà a scrivere gialli per essere considerato un intellettuale e sfuggire alla giustizia ;-)

Amaramente spiritosa, questa di Berlusconi futuro scrittore di gialli.

Ma sì, che cce vo'? Utilizzerà al limite un ghost writer, come già fanno in molti :-)

Qualcun altro fece un giuramento sulla testa dei suoi figli...
Comunque, un assassino e' un assassino e basta.

Bah, personaggio squallido, non capisco come i Carmilla Boys se ne siano potuti innamorare...dopo tre gradi di giudizio che confermano la sentenza, come pretende di essere creduto e credibile?

L'italia è un paese che pullula di perseguitati politici che giurano la propria innocenza sulla testa dei loro figli.
Forse verrà introdotta una legge che impone questa pratica come "prova regina" in un qualsiasi processo? Non applicabile agli immigrati (naturalmente).
Paese che vai...

Non male, come riforma del Codice Penale. Per alcuni imputati (individuati in base al censo o alla condizione socio-intellettuale), una proclamazione di innocenza fatta sulla testa dei propri figli è sufficiente a scagionarli. Beninteso, tale dichiarazione può venir riportata anche dall'avvocato, mediante intervista rilasciata a un giornale. Il problema sorge se l'imputato non ha figli. In tal caso, vale analoga dichiarazione fatta sulla testa del parente più prossimo della vittima del reato per il quale si è accusati.

MA CHE DAVERO?
Cioè nomme state a cojonà?
Cioè davero il giuramento sulla capoccia filii è considerato probante???
Naaa

Zau: oggi su repubblica ho letto un'intervista all'avvocato di Battisti.
Eric Turcon (assunto dalla scrittrice francese Fred Vargas) a un certo punto dice testualmente: "Battisti è innocente perchè me lo ha giurato sulle sue figlie"

Su FB oggi un tizio commentava: "Forza Cesare! Sulla magistratura ha ragione Berlusconi".

Domani vado a rapinà un supermercato.

BATTISTI E' UN CRIMINALE E PER QUESTO DEVE PAGARE IL SUO DEBITO ALLA GIUSTIZIA (e alla società) PUNTO E BASTA.

Un assassino resta tale per tutta la vita,non potrà mai essere ex,un ladro può risarcire la sua vittima,il signor Battisti no e poi non prova ne' vergogna ne'pentimento.

FUORI DAL CORO

Chiedo un attimo di riflessione su quanto segue, in particolare sulle ultime righe.

Vari intellettuali e personalità del mondo della cultura e della politica francese hanno aderito all'appello di solidarietà a Cesare Battisti, tra i quali Bernard-Henri Lévy e gli scrittori Serge Quadruppani e Daniel Pennac.
Cesare Battisti ha ricevuto anche il supporto della scrittrice francese Fred Vargas, che in questi anni lo ha sostenuto economicamente fino ai giorni dell'arresto in Brasile. Suo il libro La Vérité sur Cesare Battisti, non ancora edito in Italia.

Altre manifestazioni di solidarietà sono venute dallo scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez e da 500 tra scrittori, intellettuali e rappresentanti di organizzazioni non governative per i diritti umani brasiliani, firmatari di un documento per la concessione dello status di rifugiato politico a Cesare Battisti. Solidarietà a Cesare Battisti è arrivata anche dall'Italia.

I sostenitori di Cesare Battisti contestano le modalità con cui si è svolto il processo contumaciale a carico dell'ex militante dei PAC, in particolare sostengono che le accuse sono state prodotte sulla base delle dichiarazioni del pentito Pietro Mutti, anch'esso appartenente ai PAC, che avrebbe accusato il compagno per garantirsi gli sconti di pena concessi dalla legge speciale antiterrorismo italiana.

Secondo voi gli intellettuali che difendono Battisti sono tutti imbecilli?

Non so, confesso di non avere mai approfondito il caso. Però se i processi (dove poteva difendersi) sono stati celebrati in contumacia, il contumace era lui, mica i giudici.
Penso a certe dichiarazioni sprezzanti da lui pronunciate dai suoi esili. Poi penso a Sofri: tutt'altra statura!

ilva: o imbecilli, o male informati, o faziosi, o un mix di queste tre cose. Io personalmente è da mo' che ho riflettuto su questi aspetti. Leggiti anche il mio commento di stamattina, che riassume alcuni aspetti del processo, il pentito Mutti non fu assolutamente l'unica ragione per la sua condanna.

Premetto che Sofri è unico, nel senso che ha la vocazione al martirio e tanto di cappello.

Detto questo , non vedo perchè io dovrei dare per assodato che Battisti sia un ASSASSINO. A me risulta che non sia stato ritenuto l'esecutore materiale di nessuno degli omicidi per cui è stato processato. Mi risulta, per contro, che si sia sempre dichiarato innocente.
PUNTO.

ilva, nessuno ti dice nulla. Sei liberissima di pensare che Battisti sia innocente. Però sbagli quando dici che non è stato ritenuto esecutore materiale di nessuno dei quattro omicidi per cui è stato processato, questo è un fatto e te lo devo contestare. Per il resto siamo in un Paese libero e tu sei libera di avere la tua opinione, ti consiglio solo di documentarti meglio perché mi sembra che non ti siano chiari nemmeno i reati di cui Battisti è stato considerato colpevole.

Sembra che nemmeno il povero Polanski abbia avuto un processo equo:

http://tinyurl.com/y9q953n

I giudici di tutto il mondo sono veramente dei cattivoni.

Ah Ilva questi intellettuali! COme sono comodi a tutte le bisogna! Ci stanno sul cazzo quando vengono usati come principio di autorità, che se credono sto cazzo perchè hanno studiato e poi uh diventano utlissimi perchè hanno l'autorità e hanno studiato.
Prima di essere intellettuali si è soggetti politicamente pensanti - e tra gli intellettuali ce ne ho a mazzi con cui non condivido il modo di procedere su certe tematiche. Il fatto che siano intellettuali non mi garantisce in nessun modo una coincidenza etica con le mie convinzioni.
E individuo in questi personaggi che firmano per Battisti qualcosa che trovo fastidioso. Intanto, non vedo perchè un mandante possa essere meno condannabile di un esecutore materiale - se è possibile per quanto mi riguarda mi fa ancora più schifo, almeno quell'altro se sporca le mani, Ma soprattutto: se l'imputato in questione fosse stato incriminato per un altro ordine di reati che ne so di stampo razzista o omofobo, ce ne fregava sta minchia della contumacia? Questa corsia preferenziale per il reato poltico, questa graduatoria della vita umana, è uno dei più loschi retaggi delle brigate rosse che ancora sporca certe teste di sinistra.

"Ma soprattutto: se l'imputato in questione fosse stato incriminato per un altro ordine di reati che ne so di stampo razzista o omofobo, ce ne fregava sta minchia della contumacia? Questa corsia preferenziale per il reato poltico, questa graduatoria della vita umana, è uno dei più loschi retaggi delle brigate rosse che ancora sporca certe teste di sinistra."

Applauso.

La più grande soddisfazione per me è aver letto che alla notizia della decisione della Corte Brasiliana, il povero martire dall'istrionica personalità ha perso per un attimo il suo sprezzante sorriso. L'unico che ha detto cose sensate su Battisti è il giudice brasiliano che ha detto che in democrazia il delitto politico non esiste e che Battisti è un criminale comune. Ha anche aggiunto che gli omicidi di Chico Mendes (difensore dei diritti degli indios) o di Martin Luther King avevano motivi politici nella mente degli esecutori. Secondo la logica dei "battistiani" non sarebbero dovuti essere estradati se si fosse presentata l'occasione?
@Ilva: non so se gli intellettuali siano imbecilli, di sicuro, almeno secondo me, hanno un'idea distorta dello Stato che è visto sempre e comunque come un'entità che opprime e, cosa ancor più grave, non sanno distinguere tra ribelli e semplici assassini violenti. Chi ha stabilito che la Vargas, mediocre scrittrice, sia un'intellettuale è ancora da chiarire. Per non parlare di Biondillo o di peggio ancora di Spataro!

Conosco abbastanza bene le posizioni di chi sostiene da anni l'innocenza di Battisti. E le trovo molto molto deboli se non (in certi casi) gonfie di indecente malafede.
Faccio due esempi, tratti da un articolo di Valerio Evangelisti (realizzato con una successione di domande e relative risposte, tipo catechismo).
DOMANDA: "Perché il gioielliere Torregiani fu ucciso?"
RISPOSTA: "Perchè il 22 gennaio 1979, assieme a un conoscente anche lui armato, aveva ucciso Orazio Daidone: uno dei due rapinatori che avevano preso d’assalto il ristorante Il Transatlantico in cui cenava in folta compagnia. Un cliente, Vincenzo Consoli, morì nella sparatoria, un altro rimase ferito. Chi uccise Torregiani intendeva colpire quanti, in quel periodo, tendevano a “farsi giustizia da soli”."
(NOTA DI LUCIANO/IDEFIX: l'ultima frase giustifica, di fatto, gli omicidi per ritorsione).
DOMANDA: "Cesare Battisti partecipò all’uccisione di Torregiani?"
RISPOSTA: "No. Anche questa circostanza – affermata in un primo tempo – venne poi totalmente esclusa. Altrimenti sarebbe stato impossibile coinvolgerlo, come poi avvenne, nell’uccisione del macellaio Lino Sabbadin, avvenuta in provincia di Udine lo stesso 16 febbraio 1979, quasi alla stessa ora"
(NOTA DI LUCIANO/IDEFIX: ma le cose non stanno per niente così. Ed Evangelisti camuffa del tutto la realtà! La contemporaneità dei due crimini non scagiona per nulla Battisti. Infatti, Cesare Battisti
venne sì condannato per entrambi gli omicidi. Ma nel caso Torregiani perchè ideò e organizzò il delitto, nel caso Sabbadin perchè fece da "palo" armato. Inoltre, Battisti uccise personalmente Santoro e Campagna.
UN'ALTRA FALSITA' DETTA PIU' VOLTE DALLA SCRITTRICE FRANCESE FRED VARGAS, secondo la quale Battisti si sarebbe dissociato dalla lotta armata già nel 1978 e avrebbe ribadito in più occasioni la propria lontananza, politica e morale, da quei metodi. Ma dove? Ma quando? Riporto quanto scrive Arrigo Cavallina, fondatore dei PAC, Proletari armati per il comunismo (lo stesso gruppo di cui fece parte Battisti). E Cavallina ha radicalmente cambiato vita, ripudiando il proprio passato terroristico.
Di Battisti scrive: "Nei suoi confronti sento una speciale corresponsabilità. L'ho conosciuto nel '77 nel carcere di Udine, era un malavitosetto romano (di Latina) dall'intelligenza vivace...la voglia di uscire dalla sua condizione e cercare significati più profondi. Per sua disgrazia ha creduto di trovarli condividendo i miei orientamenti politici... Uscito anche lui dal carcere, agli inizi del '78 m'è capitato a casa, a Verona, chiedendo rifugio perché aveva combinato qualcosa ed era nuovamente ricercato... Gli ho trovato ospitalità qua e là presso amici, con qualche scusa, senza dire che era latitante, e anche questa è stata una stupidaggine da parte mia, che gli amici mi hanno rinfacciato quando hanno visto sui giornali il suo arresto nel giugno del '79. Intanto con la sua simpatia e l'aria di bulletto autoironico..."
E ancora: "gli esuli hanno fatto meno elaborazione di noi, per una certa esigenza di autodifesa. Cioè: se non si presentano come quelli che hanno sbagliato tutto, hanno più speranza di avere accoglienza, in Francia. E credo che doversi presentare in un certo modo, alla fine, giochi sulla percezione di sé: risulta più difficile la presa di distanza da quanto fatto, e anche la radicalità della critica. I rifugiati in Francia danno un peso sovradeterminato al contesto di allora, e meno ai conti con sé stessi"
Ancora: "in questo sistema di pena, una pena che ricambia male con male (cioè puramente retributiva) rende più difficile all'imputato dire e riconoscere la verità . Credo che non bisognerebbe proporgli il suicidio, cioè tornare in carcere per i prossimi vent'anni, ma degli atti risarcitori. Possibile che al nostro grado di civiltà non si veda altro che la legge del taglione?"
INSOMMA, Cavallina non è affatto un forcaiolo. Eppure non ha dubbi sulla colpevolezza di Battisti.

Condivido ciò che dice Eeka: commettere un crimine "politico" non è un attenuante o addirittura un'assoluzione. Anche Hitler o Stalin o Milosevic o Saddam o Pinochet o Mussolini agivano per motivi politici. E con ciò?

Grazie Luciano, ma non vorrei prendermi tutto il merito, che è del presidente del Tribunale Gilmar Mendes

nel mio piccolo, da tempo "boicotto" Fred Vargas e Carlotto (e in questo caso anche con grande dispiacere), mi fa piacere constatare che siamo in molti a farlo!!
grazie Luciano per questo post, ti leggo da molto (anche se non commento mai), approfitto di questa occasione per esprimerti tutto il mio apprezzamento e la mia stima per quello che scrivi
ciao

Ragazzi... mi spiace deludervi, ma non ho letto per intero i vostri ultimi post.

Per il semplice fatto che nei miei interventi ho bluffato. Ho cercato di fare il Teppista di turno, insomma.
E voi, poveri, avete sprecato tante parole per convincermi!
Riuscirete a perdonarmi,
in cambio della promessa che non lo farò più? :-)

Un commento da FB sulla vicenda Battisti:

"Quando l'intelligenza viene messa a disposizione di chi fà solo profitto fregandosene dell'umanità intera e arriva a formulare democraticamente lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, anche sè " bravo " ha tradito l'essenza stessa della verità dell'essere uomo. Einistein non mise a disposizeone la sua intelligenza nella scienza nelle mani dei nazzisti. LIBERTA per Cesare Battisti."

Offender: vediamo se ho capito FB.
Scrivendo volutamente da semianalfabeta voleva sfottere gli intellettuali filobattistiani?

Nonno', è un commento serio

Ilva che cazzata questa della provocazione. Che nascondersi dietro un dito: ne devo trovare uno antirazzista che per provocazione dice battute sui neri. Il provocatore non fa che mettere davanti le proprie convinzioni ampliandole e poi dire oh nonnò non ero io:). Scusami ma li trovo peggiori di quelli che fanno finta di deridere. Almeno quelli giocano pesante.
Invece te, pensi le stesse cose, prendi per il culo i morti, e poi ti vuoi anche tirare fuori.
Ma certo che ti si perdona. Mica so Dio io. Ma mi formulo le mie personali opinioni.

Offender: allora non capisco il nesso, mi sfugge la consecutio tra la prima parte (la critica a chi usa l'intelligenza per strafottersene dell'umanità) e la seconda parte (libertà per Battisti!!!!).
Mi pareva che la critica si riferisse agli INTELLIGENTONI (Battisti pluriomicida ma scrittore e i suoi amici intellettuali che firmano gli appelli in suo favore).

Si trattava solo di un commento preso dalla rete a dimostrazione del livello culturale di alcuni sostenitori di Battisti :-) Se ti sembra che tale commento non abbia senso, non preoccuparti: è proprio così :-)

Offender: io avevo capito che era un commento DEL tuo amico e non apparso SUL sito del tuo amico.
Adesso comprendo. E' proprio una specie di balbuzie mentale.

Zau: Per tua norma io non mi nascondo mai dietro un dito.

VUOI LA VERITA' PAPALE PAPALE?

Sulla questione Battisti non ho un'idea precisa. Non sono in possesso dei elementi sufficienti per averla. Leggendo tra le righe lo si intuisce. Tra l'altro ho citato testualmente Wikipedia ( anche nel punto contestatomi :"non è stato ritenuto esecutore materiale di nessuno dei quattro omicidi per cui è stato processato" ).
In questo senso ho "bluffato".
Al solito ho solo espresso delle perplessità, dei DUBBI. E me ne vanto, pur invidiando (nel senso buono del termine) tutti voi che siete così pieni di certezze.

A ulteriore chiarimento:

TESTO CON CHIOSE
"Ragazzi... mi spiace deludervi, ma non ho letto per intero i vostri ultimi post (= perchè la questione non mi tocca più di tanto)

Per il semplice fatto che nei miei interventi ho bluffato( = in realtà non sono documentata, anche se ho dato l'impressione di esserlo). Ho cercato di fare il Teppista di turno (= perchè ho espresso dubbi e pseudo opinioni contro corrente) insomma.

E voi, poveri, avete sprecato tante parole per convincermi!
Riuscirete a perdonarmi,
in cambio della promessa che non lo farò più? :-)
(= battuta di scusa con un'ombra di sfottò, dovuta al fatto che a volte VI e MI prendete troppo sul serio).
A questo punto, spero sia tutto chiaro. In caso contrario esistono insegnanti che danno ripetizioni a modico prezzo.


Infine scusate, sono presuntuosa ma non al punto di credermi Dante che necessita di pagine e pagine di note chiarificatrici. Ergo, l'ho già detto e lo ripeto, cercate di non prendermi sempre alla lettera.

Cara Ilva, sulla vicenda di Battisti io ho cercato di documentarmi. Sia leggendo le argomentazioni dei suoi sostenitori, sia le carte processuali, sia ascoltando lo stesso Battisti, sia seguendo le occasioni (sul web) in cui c'era stato qualche confronto tra "innocentisti e colpevolisti". L'idea che me ne sono fatto è netta e l'ho espressa più volte: Battisti è colpevole di reati gravissimi, l'iter processuale a cui è stato sottoposto fu del tutto regolare e dunque deve pagare il suo debito (non solo per la società ma per la memoria delle vittime e per chi a esse voleva bene e che da anni ha il diritto di veder fatta giustizia. Non vendetta: giustizia).

Carissimo Luciano, colgo nel tuo intervento pacato la lodevole intenzione di placere le mie "ire funeste".
Quanto al merito della questione (non avendo la possibilità di consultare gli atti processuali, prendo per buone le tue parole come se fossero il Vangelo. :-)

Avrei gradito una tiratina d'orecchie (per qualche intemperanza verbale), in sostituzione degli ommissis, riguardanti il larvato riferimento al fatto che a volte un di più di leggerezza da parte vostra (o nostra) non guasterebbe.


Gli atti processuali non li ho letti tutti (ovviamente): ho solo consultato alcuni pezzi qua e là.
Un po' più di leggerezza?
Forse sì. Forse sarebbe meglio. Però, forse, sul blog dedico la "leggerezza" a certi temi "lievi". Mentre in altre occasioni, in altri post, mi arrabbio. In altri ancora segnalo qualcosa. Oppure cerco di contagiare con libri musiche film che mi piacciono. Forse (sto tentando di capire cosa faccio nel blog, tentando di capire man mano che ci ragiono adesso con te) il blog è una mia trasposizione privata/pubblica e scritta dell'Ecclesiaste/Qoelet: quel bellissimo capitolo 3 che dice "c'è un tempo per...c'è un tempo per...".

Sì...Tu gestisci in modo eccellente il blog.

Per quanto mi riguarda, in questo frangente, avrei dovuto far tesoro del pezzo in cui si dice: "C'è
un tempo per TACERE e un tempo per parlare" .
Però io sono fatta così.
Un po' "Bastian contrario",
mi piace mescolare le carte. E' l'adolescente anarchica che sopravvive in me che, a volte, riemerge. Per fortuna, dico io.
Buonanotte!

"Il provocatore non fa che mettere davanti le proprie convinzioni ampliandole e poi dire oh nonnò non ero io:)"

Zaub, è preoccupante come tu a volte mi tolga le parole di bocca :-)

Offender: se la tua intenzione non è solo quella di fornire definizioni da manuale, o di sottilineare affinità di vedute con Zau,

visto che la questione mi riguarda direttamente, ti invito a valutare le delucidazioni di cui sopra.
Caio.

Ilva, la mia intenzione era scrivere quanto aveva già scritto lei, mi sono astenuto perché sarebbe stato ridondante.

Offender: Inutile, più che ridondante, dal momento che mi sembra di aver chiarito. O no?

No.

Allora, riprendiamo da capo.
Prova a fare qualche domanda.
Vediamo se così ce la fai...

nel frattempo, ti consiglio di ripassare il post scritto da: ilva | 25/11/2009 a 21:35

Allora mi sa, che parliamo lingue diverse...Capita.

Ultimo post è sempre riferito al tuo "No" (26/11 a21:09).
I precedenti non erano comparsi.

Posso dire?
Mi sa che vi siete incartati.

Ilva, ciò che hai detto è chiarissimo, il "no" era in risposta alla tua domanda. inutile o no? La mia risposta è no, e sono convinto che sulla tua "provocazione" abbia ragione Zauberei, anche dopo avere letto le tue delucidazioni. Se tu poi vuoi pensare che ciò riveli una mia incomprensione della tua "delucidazione", ne sei liberissima.

Offender, ha ragione Luciano: ci siamo incartati.

Io me ne tiro fuori... e lascio le masturbazioni intellettuali su Battisti a chi non ha di meglio da fare. A Canossa, per le mie abitudini, in questa occasione, ci sono andata fin troppo.

Masturbazione intellettuale su Battisti? Veramente si stava parlando del tuo intervento. Mi sembra che tu stia voltando le carte in tavola, forse per questo ti sei incartata. A Canossa nessuno ti ha obbligata ad andare, e tanto meno a fare ritorno.

18 Novembre 2009. Il STF riprende la seduta su Battisti. Manca solo il voto del Presidente Mendes, il futuro campione dei “fazenderos”, i proprietari terrieri brasiliani, 20.000 famiglie che controllano l’80 per cento della terra del Brasile. Mendes è un uomo di destra, non l’ha mai nascosto. Nel STF tutti i giudici hanno la stessa dignità, correttezza istituzionale vorrebbe che di fronte ad un 4 a 4 il Presidente si astenga, in favor rei. Oggi però si fa politica, tutti lo sanno, il Presidente vota, 5 a 4, Battisti è estradabile. Bruno Vespa non perde l’occasione, organizza un puntatone di Porta a Porta. Il ragazzo paraplegico, la moglie dell’uomo ucciso dalle BR PCC, in collegamento il figlio del macellaio, e poi Gasparri, Arditti, ci sono tutti, anche Sansonetti che a domanda risponde “Ha letto gli atti del processo? “No”. Bene, questa sarebbe la controparte in favore del Grande Criminale. Nulla di nuovo. La puntata viene come d’uso registrata un paio di ore prima. Tanto per perdersi il meglio, perchè il STF sta votando il contrario della prima decisione. E’ quella la vera notizia, deciderà Lula. L’Italia non lo sa, non lo deve sapere, lo saprà più tardi, forse.
Bisogna intendersi , a questo punto: il Supremo Tribunale ha stabilito la competenza piena ed esclusiva di Lula sulla questione. Deciderà in piena libertà. deciderà lui, e basta. Ma a Vespa non piace, non gli entra bene nella puntata, convince tutti che solo un trucco, un escamotage, un cavillo potrebbe forse, ma non sia mai ,salvare il Delinquente per definizione. E tutti se la bevono, confortati da Fichera in collegamento da Brasilia. Mia moglie brasiliana di vicino Brasilia non riesce a trattenere il sorriso. “Ma di quando è la puntata?” rido anch’io, non so cosa rispondere….
tanto è ugale all’altra, questa volta con qualcosa in più. Battisti non basta, la moglie dell’assassinato se la prende con la Marina Petrella ex br anni ottanta, malata, un fratello, Stefano, torturato dalla polizia politica italiana (ci sono gli atti, c’è stato un processo), salvata da Sarkozy per motivi umanitari. Alla D’Antona non va giù, lo sguardo si indurisce, imbarazza perfino i presenti. Agghiacciante. Verso l’una quando pochi guardano, viene intervistata la scrittrice francese Vargas, che da 5 anni difende pubblicamente Battisti. 2 minuti e poco, abbastanza lucidi, quel tanto che basta per far piombare nel silenzio il mortifero studio. Non sanno più che dire, ci pensa Vespa ” Beh, però, se le cose stanno così, se tutto questo è vero, qualcuno purtroppo potrebbe anche crederci”
Sono senza parole, mi ributto in rete, siti brasiliani, notizie vere. Mi rilasso. Seguo la vicenda da molto tempo, ho letto quasi tutto, quest’ultimo anno è stato intenso. Non posso dire se Battisti è colpevole o innocente, non ho granitiche certezze. Io questo davvero non lo so. Ogni tanto mia moglie, che conosce la Bibbia, si sbaglia, Battisti diventa Battista. Il Battista urlava, rinchiuso nelle segrete prima di morire, con tutta la sua voce, e non si fermava, non aveva paura, da quando lo insultavano e lo prendevano in giro perchè viveva in riva al fiume con quella banda di scapestrati, perchè non lavorava, perchè non si piegava. Lui ha perso la testa, ne sono sicuro, questa volta la testa di Cesare, almeno quella, la salviamo.

C’e di mezzo il fratello di Lula,torturato dai militari durante la dittatura,c’è l’amica Dilma Rousseff, candidata per il partito di Lula alle prossime elezioni presidenziali del 2010, che ha addirittura ricevuto l’indennizzo per le torture subite negli anni 70,c’è l’Italia più fascista degli ultini 60 anni che racconta la favoletta dell’”ergastolo virtuale”,c’è La Russa che spera nel suicidio di Battisti, c’è il sindacato delle guardie delle carceri che scrive rimandatecelo ci pensiamo noi. C’è chi vorrebbe vedere arrivare Battisti sull’aereo militare, trasportato in 41 bis in qualche buco su un’isola, perchè 30 anni fa era terrorista non è pentito e deve pagare per tutti. E che possa crepare in qualche modo,caricato di botte o suicida o un infarto o d’inedia che poi Angelino fa un’inchiesta e tutto si sistema.
Bravi.
Tutti contenti.
Spero che Lula si confermi un grande uomo.
Spero che Battisti venga scarcerato, che possa ottenere il passaporto brasiliano e che continui a scrivere.
Spero che chi non sa e grida vendetta si vada a leggere veramente gli atti del processo e si metta nei panni di un uomo condannato in quel modo
Spero che chi ha organizzato un processo con una condanna in contumacia all’ergastolo fondata su dichiarazioni di pentiti premiati non abbia soddisfazione.
Spero che Cesare Battisti resti in Brasile per sempre.
Difendo un uomo condannato da un processo ingiusto frutto di un sistema giudiziario perverso, reso capro espiatorio, additato a pubblico ludibrio, oggetto di attenzione per bassi interessi politici, perchè il popolo vuole sangue e io non glielo voglio dare. Sappiamo tutti che se Battisti torna in un paio d’anni lo fanno morire in carcere senza che nessuno muova un dito, lo sapete tutti che finisce così. Non voglio che nessuno goda di questo.Lo difendo perchè è l’unico che ha scritto di quegli anni senza pentimento e senza pietismi. Chi ha letto “L’ultimo sparo” sa bene a cosa mi riferisco. Lo difendo perchè i nostri politici per averlo hanno raccontato falsità a Governi stranieri, e falsità grosse, gigantesche, scandalose, indegne di un paese civile.
Ditemi, se potete, chi protesterebbe o direbbe qualcosa se Cesare Battisti fosse trovato morto in cella? Dovrei essere contento di tutto questo?.Del fatto che hanno fatto morire pazza in carcere suicida la Diana Blefari Melazzi e lo sapevano tutti che stava male, tutti lo sapevano e ci godevano. Solo ignoranti che non conoscono la legge possono pensare che uscirebbe con sconti pena, benefici o altro. Solo gente che vuole un uomo morto, tra mille tormenti.
Cesare Battisti, oggi, sta bene dove sta, sempre meglio di qua ad alimentare la coscienza nera della nostra cattiveria

E più lo leggo, più mi addentro nelle idee e nella personalità del sig. Luciano l'autore di questo sito, più sono senza parole...
Un uomo così, pieno di idee e umanità, un sito bellissimo e però una posizione così addomesticata, superficiale e reazionaria sulla storia di Battisti...
Davvero non capisco.
Non voglio mancare di rispetto, ma è stata una grande delusione, della quale, come giusto, mi farò una ragione...

Onofrio: ti ringrazio per le parole calde e affettuose nei confronti miei e del blog.
Ma non capisco per quale motivo tu mi accusi di avere un posizione "addomesticata, superficiale e reazionaria" sul "caso Battisti"
Io non ho letto tutti gli atti processuali. Penso non lo abbia fatto nemmeno tu.
Mi baso però su molte letture in proposito: pezzi delle sentenze (riportate sia da "innocentisti" che da altri), interviste ad amici e sostenitori di Battisti, siti in suo favore, articoli e ricostruzioni e appelli per la sua libertà, appelli per la sua estradizione, ricostruzioni opposte del suo caso, deduzioni e controdeduzioni, articoli e interviste della Vargas e di Evangelisti e di Carlotto e di wu Ming e di tanti altri che hanno scritto sulla vicenda a favore di Battisti, interviste a lui, dichiarazioni dei suoi avvocati eccetera.
L'idea che me ne sono fatto è che lui sia colpevole dei rati attribuitigli, che non si sia mai nemmeno lontanamente appropriato del proprio passato criminoso e che sia giusto paghi il debito con la giustizia.
Non si tratta di tribale vendetta ma di giustizia. La chiedo da uomo di sinistra.

Anch'io ho letto molto,e tra tanti dubbi mi sono fatto un'idea in proposito: Battisti non è un terrorista, è stato un combattente.Ha combattuto con i metodi della guerriglia, come tutte le organizzazioni armate rivoluzionarie del mondo. Di più: penso che Battisti era considerato dai compagni coraggioso ed esperto, per questo ritengo molto probabile la sua partecipazione, in forme diverse, anche operative, a tutte le azioni armate dei PAC. Nelle difese da te citate a volte, purtroppo, vedo tanta ipocrisia, l'ipocrisia degli sconfitti, che si arrampicano sugli specchi a cercare una candida innocenza.
Facciamo cadere la maschera, senza paura, 30 anni dopo? Possiamo? Battisti era uno dei migliori dei PAC, per questo aveva compiti più pesanti e pericolosi degli altri. Non lo dico io e neanche le sentenze, lo dice lui nei suoi libri.
Sta proprio lì la sua vera colpa, non negli omicidi:
Ha scritto l’unico libro sulla lotta armata fatto da un non pentito, un non dissociato, un non sconfitto. I racconti dei protagonisti della lotta armata in Italia sono decine, solo “L’ultimo sparo” è scritto da un esiliato che non ha fatto la galera, o che comunque ne ha fatta poca, non abbastanza da assumere la postura dello sconfitto. Battisti ha l’imperdonabile colpa della fuga e di aver scritto la sua verità non mediata da vent’anni di carcere.
Nell’Italia di oggi questo basta e avanza, non occorre altro per passare la vita in galera.
Per questo Battisti libero e con possibilità di favella è scomodo per tutti. Perchè ci ricorda che qualcuno negli anni 70 nel nostro paese ha commesso reati senza averne un ritorno economico. Questo, in Italia, non si perdona a nessuno.
Posso darti una opinione personale? Io sono prorio una di quelle mosche bianche in via di estinzione che hanno il coraggio di dire che Cesare Battisti e molti altri erano dei COMPAGNI CHE HANNO SBAGLIATO. Non fascisti travestiti, non mercenari al soldo di potenze straniere, non agenti sobillatori della cia, non eroi della rivoluzione, non fratelli che sapevano la giusta via che porta al Sol dell'Avvenire. Erano compagni che hanno sbagliato modi e metodi, ma che erano animati da un sentimento sincero di cambiare il mondo e renderlo migliore. Per questo motivo questi compagni oggi vanno ripettati e, se possibile, liberati. Ecco, io la penso così,e sono un uomo pacifico, che non ha mai commesso alcun reato e mai ne commetterà. Mi piace leggere e saper delle vite di queste persone, per puro interesse storico. Sono giovane, figlio di un altro tempo.Mi conforta, peraltro, sapere che in qualche altra parte del mondo questa visione di quegli anni non è poi così isolata. Ad esempio, nel governo Lula, oggi,
Tarso Genro, il Ministro della Giustizia , durante la dittatura militare nella clandestinità usava i nomi di battaglia di “Carlos” e “Rui” e apparteneva al Partito Comunista do Brasil (PCdoB), formazione clandestina di ispirazione maoista e filo albanese, che teorizzava la Guerra Popolare di lunga durata attraverso un esercito contadino. Lasciò il partito solo dopo l’amnistia del ‘79, diventando portavoce del Partito Revolucionario Comunista (PRC).
Così come guerriglieri o legati alla lotta armata sono stati anche la già ricordata Dilma Rousseff, l’attuale Ministro dell’Ambiente Carlos Minc, il Ministro della Segreteria Speciale per i Diritti Umani, Paulo De Tarso Vannuchi. E inoltre Jose Genoino, ex-presidente del PT,che fu incarcerato per 5 anni e anch’egli torturato e José Dirceu “Daniel”,il “mago” della campagna elettorale di Lula , oggi in disgrazia a seguito di accuse di peculato e corruzione – è ineleggibile fino al 2015 – che fu uno dei 15 prigionieri politici liberati a seguito del sequestro dell’Ambasciatore degli Stati Uniti a Rio nel 1969 ad opera della Resistenza brasiliana. Passò, come altri, gli anni della dittatura esule tra Messico e Cuba.
Per non parlare del mitico Diogenes, al secolo Josè Carvalho de Oliveira, oggi Deputato del PT, famoso per aver sparato in testa ad un capitano dell’esercito americano nel 1968.
La lotta armata in Brasile, negli anni della dittatura, l’hanno sempre fatta in pochi, come in Italia. Era una scelta personale ben meditata, le tecniche erano quelle della lotta armata di casa nostra, le rapine, i sequestri, gli omicidi politici. L’appoggio delle masse era una chimera . Molte di queste persone hanno vissuto la clandestinità del reietto, di chi scappa da solo con i documenti falsi tra una folla muta e assuefatta al regime.Come Cesare Battisti.
Diversamente dall’Italia,però, in Brasile hanno dato l’amnistia a tutti già nel 1979, prima della fine della dittatura, ai guerriglieri e ai militari responsabili di torture indicibili, uccisioni e sparizioni.
Sarebbe difficile sostenere che le persone sopra menzionate non abbiano commesso o non siano state in qualche modo coinvolte in reati simili a quelli di Battisti.
Il Brasile è l’unica potenza mondiale dove gli ex guerriglieri comandano.
Pensare che consegneranno all’Italia più di destra degli ultimi 60 anni una persona che, come loro, a ragione o a torto, si era giocata tutto per una scelta di lotta armata è, a mio parere, pura illusione. Con buona pace di un ergastolo in contumacia sulle base delle dichiarazioni di pentiti premiati per la loro delazione, la cosa peggiore che un sistema politico-giudiziario democratico possa organizzare.

Ma, se vuoi, mi adeguo anch'io, un bell'applauso bipartisan al ritorno del Cattivo, e viva la giustizia, viva i pentiti contriti, viva tutti noi,che con il Criminale chiuso nel buco sottoterra siamo di sicuro più liberi...

Onofrio: adesso mi è chiaro dove sta il problema di fondo.
Tu e io siamo divisi (uso questa parola non a caso) da una analisi radicalmente diversa dell'Italia anni Sessanta/Settanta: a tuo avviso una specie di dittatura, a mio avviso una democrazia.
E allora tu, in base alla TUA analisi, ne deduci che "Battisti era un combattente", un guerrigliero, al massimo "un compagno che ha sbagliato".
Io, in base alla MIA analisi, ribadisco che fu un terrorista e un criminale assassino (giudicato tale da una sentenza legittimo tribunale della Repubblica italiana).
Con ciò voglio dire che rifiuto in maniera assoluta e netta l'uso della violenza politica? Sempre e comunque? No, certo che no. Ti faccio un esempio molto semplice. E cito a testimone uno dei più grandi teologi del Novecento, il protestante Dietrich Bonhoeffer. Che nella Germania nazista partecipò a uno dei (purtroppo falliti) attentati alla vita di Adolf Hitler. Fu arrestato e impiccato: ebbe coraggio e fece un gesto forte e "cristiano", perchè cercò di fermare il tiranno nazista.
Ma appunto il Terzo Reich era una dittatura, l'Italia repubblicana (per quanto difettosa e colma di ingiustizie) una democrazia.
Non cogliere la differenza tra una tirannia (come il Terzo Reich, la Russia staliniana, l'Italia fascista, il Cile di Pinochet, la Cuba di Castro, la Cambogia di pol-Pot, l'Iran di Ahmanidejad e tantissime altre) e le democrazie liberali porta a conseguenze dissennate.

Non ho mai detto che l'Italia anni 70 era una dittatura. Non lo è nemmeno l'Italia di oggi. Dico invece che a quei tempi il comunismo tentava di imporsi al mondo per la via pacifica della democrazia o per quella delle armi. E questo ovunque, contro dittature ferocissime e contro democrazie liberali.
Per una parte dei comunisti il potere si doveva conquistare abbattendo il capitalismo e i suoi simboli con la forza delle armi. Era la parte che sbagliava, evidentemente, erano i compagni che sbagliavano, appunto. Secondo me non si tratta di diversa analisi, ma di storia comune vecchia quanto l'idea comunista.
Cercare di nascondere un passato che è nei libri di storia non rende giustizia alla realtà dei fatti.
Che rimane quella di comunisti che rifiutano la linea del partito, provano a fare di testa loro e vengono sconfitti e travolti. Ma restano comunisti, non si trasformano in qualcos'altro.
Colgo perfettamente la differenza tra tirannie e democrazie liberali.
La coglieva probabilmente anche Cesare Battisti, e voleva lo stesso, a suo modo, inventare un mondo diverso dalla "libertà americana". Con le armi, sparando a persone inermi per la strada. Sbagliava? Certamente, e infatti ha perso,è scappato, è stato braccato, ha cercato dei compagni che lo salvassero. Come hanno fatto tutti i comunisti sconfitti prima di lui
Terrorismo?
" ...una letteratura ibrida che mette assieme testimonianze, reportage giornalistici e analisi di esperti di ogni genere[...]ne fornisce più di un centinaio di definizioni.." (Isabelle Sommier- La violenza rivoluzionaria - pg. 18, Ed. DeriveApprodi, 2009)
Per dire che fatico ad addentrarmi nello spinoso mondo delle definizioni e delle etichette, soprattutto quando ciascuno la usa a comodo suo.
Per ultimo, ritornando al caso in questione, informo, se fosse sfuggito, che una parola importante sulla questione l'ha detta Frei Betto, il frate domenicano teologo della liberazione amico personale,ex collaboratore e compagno di tante battaglie del Presidente Lula. Ha dicharato di considerare Battisti un perseguitato politico. http://quotidianonet.ilsole24ore.com/esteri/2009/11/23/263590-consigliere_spirituale.shtml

Penso che Battisti in Italia non tornerà mai più, meglio farsene una ragione

grazie per la pazienza e l'ospitalità

Tu scrivi che Battisti si opponeva allo stato "con le armi, sparando a persone inermi per la strada".
Secondo te, "sbagliava" e basta.
Io sono di formazione liberale-azionista e dunque non comunista (e men che meno leninista o brigatista rosso) e dunque la mia visione del mondo, dell'etica e della politica è radicalmente diversa da quella che prospetti tu e che era praticata dalle BR, Prima Linea e altri gruppi nell'Italia anni Settanta: chi ha agito, agisce o agirà come Battisti è un criminale oppure un terrorista. E chi volontariamente lo aiutò a commettere quei reati si rese suo complice.

Battisti non è un "terrorista" nell'accezione che tutti conosciamo. E' un criminale e basta.
Anche chi lo difende si dice incerto sulla sua innocenza, perciò davvero non capisco come si possano prendere posizioni così nette nei confronti di un personaggio che, prove alla mano, ha ammazzato gente innocente.
Non esistono crimini leciti e crimini illeciti sulla base di quanto fa comodo a qualcuno questa differenza.
Sono completamente d'accordo con Luciano: chi difende e aiuta Battisti si rende suo complice.

Alessandra: io farei attenzione a non slittare (del tutto involontariamente) nel rischio del reato d'opinione.
Cioè: dire che chi adesso difende Battisti è un suo complice socchiude la porta all'insidia di venir perseguiti per futuri reati di opinione. Un terreno scivolosissimo.

No Luciano, non parlavo di opinioni. Mi sono espressa male, evidentemente.
Chi difende Battisti con i fatti, e non con le proprie opinioni, si rende complice a mio avviso. Non mi riferivo ad Onofrio o ad altri, ma a personaggi di potere e a quegli intellettuali del piffero che definiscono Battisti un perseguitato politico e agiscono di conseguenza.

Capisco ciò che intendi (e mi sa che qualche volta pure io ho usato la parola "complice" in modo improprio e malaccorto) però bisogna stare attenti, molto attenti.

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